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RASSEGNA STAMPA 29-06-2019

1. LA NOTIZIA Cancro al colon sempre più fatale Ogni anno più di 10mila diagnosi

2. HEALTH DESK Le donne mattiniere hanno meno probabilità di ammalarsi di tumore al seno

3. FOGLIO Lettera ai no vax che oggi a Rimini sfileranno senza pensare al futuro dei propri figli

4. AVVENIRE Medici, giovani in prima linea Pronto soccorso a rischio caos

5. REPUBBLICA Lambert, l'ultima sentenza "Si all'interruzione delle cure"

6. AVVENIRE La sanità d'eccellenza? Modello da esportare

7. CORRIERE DELLA SERA Caso Lambert, la Cassazione: «Stop

alle cure»

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29-GIU-2019 da pag. 14 foglio 1 Superficie: 39 % Dir. Resp.: Gaetano Pedullà

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29-06-2019 LETTORI

18.000

http://www.healthdesk.it/medicina/donne-mattiniere-hanno-meno-probabilit-ammalarsi-tumore-seno

Le donne mattiniere hanno meno probabilità di ammalarsi di tumore al seno

Buone notizie per tutte le mattiniere: chi ha un cronotipo da allodola e non da gufo, ovvero chi piomba giù da letto alle prime luci dell’alba o poco dopo senza alcuna fatica, ha meno probabilità di ammalarsi di un tumore al seno. È la conclusione a cui è giunto uno studio pubblicato sul British Medical Journal.

I ricercatori hanno analizzato le varianti genetiche associate a tre aspetti del sonno di più di 400mila donne: la durata, gli orari preferiti per dormire e svegliarsi, l’insonnia. Per farlo hanno usato una tecnica di epidemiologia genetica, chiamata randomizzazione Mendeliana. Grazie a questo tipo di analisi è possibile avere risultati più affidabili rispetto all’indagine osservazionale arrivando a poter ipotizzare con maggiore sicurezza un rapporto di causalità tra due fenomeni invece che una semplice associazione.

Ebbene, secondo i calcoli dei ricercatori le abitudini mattiniere risparmiano le sofferenze provocate da un tumore al seno a una donna su cento. Non è molto, ma è qualcosa. Certamente il cronotipo ha un impatto molto inferiore ad altri fattori di rischio come un elevato indice di massa corporea, il consumo eccessivo di alcol o la sedentarietà. Ma secondo gli autori dello studio l’“effetto allodola” esiste ed è ben documentato: «I risultati forniscono prove evidenti di un’associazione causale tra il cronotipo e il rischio di cancro al seno e hanno potenziali implicazioni per influenzare le abitudini del sonno della popolazione generale al fine di migliorare la salute», scrivono i ricercatori.

I risultati confermano quelli di altri studi che avevano dimostrato che le donne con il cronotipo mattiniero, in piena attività già dalle prime ore del giorno, hann o una più bassa probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari, depressione e schizofrenia. Dallo studio è emerso inoltre che dormire troppo, oltre le 7-8 ore per notte, aumenta il rischio di cancro al seno.

L’insonnia, invece, non sembrerebbe incidere sulle probabilità di ammalarsi di tumore.

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Che il sonno regolare e la buona salute vadano a braccetto è noto da tempo. Molti studi hanno anche associato le irregolarità del sonno a un maggior rischio di sviluppare tumori. Tanto che nel 2007 l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) aveva classificato i lavori con turni notturni come potenzialmente cancerogeni. I processi del metabolismo e il funzionamento del sistema immunitario sembrano essere infatti fortemente influenzati dal ritmo circadiano. Obbligare il fisico a rispettare orari diversi dalle naturali inclinazioni potrebbe avere gravi conseguenze.

In un editoriale di accompagnamento allo studio, Eva Schernhammer dell’Università di Vienna sostiene la necessità di ulteriori ricerche sull’impatto che le brusche variazioni dell’orologio biologico possono avere sul corretto funzionamento dell’organismo.«Questa linea di ricerca potrebbe anche aiutare ad allineare l'orario di lavoro con il proprio cronotipo, per armonizzare meglio i tempi imposti dall'esterno con le preferenze individuali dei lavoratori», conclude Schernhammer.

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29-GIU-2019 da pag. 4 foglio 1 Superficie: 18 % Dir. Resp.: Claudio Cerasa

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29-GIU-2019 da pag. 10 foglio 1 / 2 Superficie: 24 % Dir. Resp.: Marco Tarquinio

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29-GIU-2019 da pag. 10 foglio 2 / 2 Superficie: 24 % Dir. Resp.: Marco Tarquinio

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29-GIU-2019 da pag. 22 foglio 1 Superficie: 26 % Dir. Resp.: Carlo Verdelli

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29-GIU-2019 da pag. 10 foglio 1 / 2 Superficie: 25 % Dir. Resp.: Marco Tarquinio

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28-06-2019 LETTORI

12.000

http://www.askanews.it/

Carenza farmaci, Grillo: convocato tavolo per superare questa piaga

Per il 2 luglio al ministero della Salute

Roma, 28 giu. (askanews) – Per superare il problema ciclico della carenza dei medicinali, il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha convocato per il 2 luglio al ministero della Salute un tavolo con le istituzioni e gli attori coinvolti nella produzione e distribuzione dei medicinali (Ministero, Aifa, Agenas, Regioni, Farmindustria, Assogenerici, Federfarma, distributori-grossisti).

“È necessario creare finalmente una strategia strutturale in grado di superare un problema non più tollerabile. La periodica carenza di farmaci è una piaga che spesso mette a rischio la salute dei pazienti. Chi ha bisogno di terapie non può vivere

nell’angoscia di non avere a disposizione i medicinali per curarsi”, dichiara il ministro.

“Per questo va fatto un lavoro integrato tra chi produce, chi distribuisce e i farmacisti già

nel Decreto Calabria, all’articolo 13, abbiamo previsto importanti norme su cui ho

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ricevuto il pieno sostegno da parte delle associazioni dei pazienti e dei rappresentanti

delle aziende del settore. Sono certa che con il contributo di tutti potremo superare le

criticità e garantire il diritto alla continuità terapeutica a ogni paziente. Adesso si tratta

di passare dalle parole ai fatti”, conclude.

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