Raccomandazioni della Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) sull’uso della vaccinazione antinfluenzale nei pazienti con neoplasia
.(versione 2013, a cura del Working Group Ricerca Clinica).
La vaccinazione antinfluenzale in pazienti oncologici è sicura, minimamente invasiva e ha costi contenuti.
Va utilizzata ampiamente sia nel paziente in corso di trattamento attivo (chemioterapia e terapie a bersaglio molecolare) che nei soggetti non trattati.
Sebbene il momento ottimale in cui somministrare il vaccino in corso di terapia non sia definito, è suggerita la somministrazione a partire da due settimane dal ciclo di chemioterapia.
La vaccinazione dei familiari vicini al paziente e del personale sanitario è fortemente raccomandata poiché ha significative implicazioni nella riduzione della circolazione del virus e quindi del rischio di infezione dei soggetti più fragili.
Nei reparti di oncologia vanno attivate rigide misure preventive nel caso di pazienti ospedalizzati che manifestino sintomi simil-influenzali.
La terapia antivirale va limitata ai soggetti con infezione documentata o come profilassi in situazioni cliniche specifiche (pazienti selezionati particolarmente immunodepressi).
È suggerita la somministrazione di vaccino trivalente inattivato.
I dati sull’utilizzo di vaccino con adiuvante, dosi più elevate di antigene, o una seconda dose di vaccino suggeriscono un incremento della siero protezione ma non sono al momento conclusivi.
È stato approvato recentemente dall’agenzia europea il vaccino quadrivalente.