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Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI G0857621/07/2020

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(1)

REGIONE LAZIO

Direzione: POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI

Area:

DETERMINAZIONE (con firma digitale)

N. del Proposta n. 11148 del 20/07/2020

Oggetto:

Proponente:

Estensore PELONE PAOLA _________firma elettronica______

Responsabile del procedimento PELONE PAOLA _________firma elettronica______

Responsabile dell' Area _____________________________

Direttore Regionale F. TOSINI __________firma digitale________

Firma di Concerto

Procedura di Verifica sull'applicabilità della Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. dell'interventi di costruzione di un impianto fotovoltaico a terra connesso alla rete elettrica di distribuzione, di potenza di kW 4.594,05, nel Comune di Terracina, località Borgo Hermada, via Migliara 57, Provincia di Latina. Registro elenco progetti: n. 100/2019.

G08576 21/07/2020

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OGGETTO: Procedura di Verifica sull’applicabilità della Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. dell’interventi di costruzione di un impianto fotovoltaico a terra connesso alla rete elettrica di distribuzione, di potenza di kW 4.594,05, nel Comune di Terracina, località Borgo Hermada, via Migliara 57, Provincia di Latina. Registro elenco progetti: n.

100/2019.

Il DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI

Vista la L.R. n°6 del 18/2002, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, nonché le disposizioni riguardanti la dirigenza ed il personale regionale.

Visto il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n°1/2002 e ss.mm.ii..

Vista la Direttiva del Segretario Generale prot.n°370271 del 13/07/2016 concernente

“Organizzazione delle strutture organizzative di base di talune Direzioni regionali, in attuazione delle deliberazioni di Giunta regionale del 17 settembre 2015, n°489, dell’8 ottobre 2015, n°530 e del 14/12/2015, n. 721, concernenti Modifiche del regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, concernente Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive modificazioni”.

Vista la DGR n°615 del 3.10.2017, che ha introdotto delle modifiche al Regolamento Regionale 6.09.2002 n°1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e ss.mm.ii.”;

Preso atto della D.G.R. n°714 del 03/11/2017 con la quale è stato affidato l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti alla Dott.ssa Flaminia Tosini.

Vista la Direttiva del Segretariato Generale prot.n°0561137 del 06.11.2017 “Rimodulazione delle Direzioni Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti e capitale naturale, parchi e Aree protette”;

Visto l’atto di organizzazione n°G15349 13/11/2017 con la quale viene confermata l’Area Valutazione di Impatto Ambientale all’interno della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti.

Dato atto che il Responsabile del Procedimento è l’Arch. Paola Pelone;

Visto il Decreto Legislativo 3/04/2006, n°152 “Norme in materia ambientali e ss.mm.ii.”;

Vista la Legge regionale 16/12/2011, n°16, “Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili”;

Vista la Legge 7/08/1990, n. 241 e s.m.i. “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

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Vista l’istanza del 29/11/2019 acquisita con prot.n.0981338 del 03/12/2019 della Società per l’intervento in oggetto. Il progetto e lo studio sono iscritti nel registro dei progetti al n°100/2019 dell’elenco e pubblicati sul sito web dell’Autorità competente.

Dato atto che in data 09/12/2019 prot.n.0997227 l’Autorità competente ha provveduto a comunicare ai sensi del c. 3 art.19 del D.Lgs.n°152/06, l’avvenuta pubblicazione dello Studio preliminare Ambientale e della documentazione a corredo del progetto, nel proprio sito web, alle Amministrazioni e agli Enti Territoriali potenzialmente interessati;

Considerato che la competente Area Valutazione Impatto Ambientale ha condotto l’istruttoria tecnico-amministrativa che è da considerarsi parte integrante della presente determinazione tenendo conto della documentazione depositata, considerando gli impatti determinati dalle interferenze dell’intervento sul contesto ambientale;

Ritenuto di dover procedere all’espressione del giudizio di non assoggettabilità alla procedura di V.I.A. sulla base della relazione istruttoria effettuata dall’ Area Valutazione d’Impatto Ambientale;

D E T E R M I N A

Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente atto, di disporre, ai sensi dell’art.19 comma 8 D.Lgsn°152/2006, l’esclusione delle opere dal procedimento di V.I.A., secondo le risultanze di cui alla istruttoria tecnico-amministrativa, da considerarsi parte integrante della presente determinazione, condotta nel rispetto dei criteri di cui all’Allegato V del citato Decreto e delle risultanze dei diversi pareri pervenuti;

di stabilire che le prescrizioni e le condizioni elencate nella istruttoria tecnico-amministrativa dovranno essere espressamente recepite nei successivi provvedimenti di autorizzazione;

di precisare che l’Ente preposto al rilascio del provvedimento finale è tenuto a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui sopra, così come recepite nel provvedimento di autorizzazione e a segnalare tempestivamente all’Area VIA eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art.

29 del D.Lgs n.152/2006;

di stabilire che il progetto esaminato dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul BURL. Trascorso tale periodo, fatta salva la proroga concessa su istanza del proponente, la procedura di impatto ambientale dovrà essere reiterata;

di trasmettere, la presente determinazione al Proponente, al Comune e alla Provincia;

di pubblicare la presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web www.regione.lazio.it/ambiente;

di comunicare che i pareri di altre Autorità citati nella presente Determina, sono consultabili integralmente presso la sede regionale dell’Area V.I.A.;

di dichiarare che il rilascio del presente provvedimento non esime il proponente dall’acquisire eventuali ulteriori pareri, nulla osta e autorizzazioni prescritti dalle norme vigenti per la realizzazione dell’opera, fatto salvo i diritti di terzi;

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di rappresentare che avverso il presente provvedimento è esperibile ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 giorni dal ricevimento secondo le modalità di cui al D.Lgs n.104 del 2/07/2010, , ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni.

Il Direttore Ing. Flaminia Tosini

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DIREZIONE REGIONALE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI AREA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE

Progetto Impianto fotovoltaico a terra connesso alla rete elettrica di distribuzione, di potenza di kW 4.594,05

Proponente Società EL 1.0 Srls Ubicazione Provincia di Latina

Comune di Terracina

Registro elenco progetti n. 100/2019 Verifica

Pronuncia di Verifica di Assoggettabilità ai sensi dell’art.19 del D.L.gs. n.152/2006 e ss.mm.ii.

ISTRUTTORIA TECNICO-AMMINISTRATIVA

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Arch. Paola Pelone ____________________

IL DIRETTORE REGIONALE

Ing. Flaminia Tosini ___________

____________________

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Preso Atto che su l’opera in argomento è stata richiesta dalla Proponente la procedura di verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell’art. 19 del parte II D.Lgs.152/06 e che in data 29/11/2019 acquisita con prot.n.0981338 del 03/12/2019 la Società ha depositato presso questa Autorità competente copia degli elaborati di progetto e copia dello studio contenente le informazioni relative agli aspetti ambientali di cui all’Allegato IV parte II del D.Lgs.152/06 nonché copia dell’avvenuto contributo di cui all’art.33.

Il progetto e lo studio sono iscritti nel registro dei progetti al n.100/2019 dell’elenco e pubblicati nella sezione VIA del sito regionale.

PROCEDURA

In data 09/12/2019 con nota prot.n.0997227 l’Autorità competente ha provveduto a comunicare ai sensi del c.3 art.19 del D.Lgs.n.152/06, l’avvenuta pubblicazione dello Studio preliminare Ambientale e della documentazione a corredo del progetto, nella propria sezione del sito web, alle Amministrazioni e agli Enti Territoriali potenzialmente interessati, individuati congiuntamente con il Proponente e di seguito riportati:

Comune di Terracina Provincia di Latina

Settore Pianificazione Urbanistica Settore Attività Produttive Settore Ambiente

Regione Lazio

Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica

Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo -Area Tutela del Territorio - Servizio Geologico e Sismico Regionale

-Area Vigilanza e Bacini Idrografici

-Direzione Regionale Agricoltura, Promozione Della Filiera E Della Cultura Del Cibo, Caccia E Pesca

-Area Usi Civici, Credito e Calamita' Naturali

Ministero Dei Beni e Delle Attività Culturali E Del Turismo Direzione Regionale per i BBCC e Paesaggistici del Lazio

dell’Area Metropolitana di Roma, Provincia di Viterbo ed Etruria Meridionale Area Paesaggistica Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province Frosinone, Latina e Rieti Consorzio Bonifica dell’Agro Pontino

Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale Esaminati gli elaborati trasmessi

Preso atto che nel termine di 45 giorni ai sensi del c. 4 dell’art. 19 del D.Lgs.n.152/06 sono pervenuti i seguenti contributi:

-Ministero Dei Beni e Delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province Frosinone, Latina e Rieti prot.n.17334 del 16/12/2019 del acquisita con prot.n1021135 del 16/12/2019:

-Regione Lazio – Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca–Area Usi Civici, Credito e Calamità Naturali prot.n.1049443 del 24/12/2019.

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Visto che con nota prot.n.0114378 del 10/02/2020 la scrivente ha trasmesso una richiesta di integrazioni e viste le specifiche integrative inoltrate dalla proponente in data 03/04/2020 prot.n.0266034.

Sulla scorta della documentazione trasmessa, si evidenziano i seguenti elementi che assumono rilevanza ai fini delle conseguenti determinazioni. Si specifica che quanto successivamente riportato in corsivo è estrapolato dalle dichiarazioni agli atti trasmessi dalla richiedente.

Localizzazione

Il sito di installazione della centrale fotovoltaica è ubicato in Località B.go Hermada alla Via Migliara 57 nel Comune di Terracina ( LT) in zona agricola, ed occuperà in totale una superficie di territorio pari a mq.72.000

L’area che ospiterà l’impianto si trova ad una altitudine media di 22 metri sul livello del mare ed è facilmente raggiungibile dalla strada Migliara 57.

Caratteristiche del progetto

Come riportato nella relazione Riassumendo, la centrale fotovoltaica per la produzione di energia elettrica in oggetto avrà le seguenti caratteristiche generali:

- potenza nominale dei moduli fotovoltaici installati pari a circa 4.594,05 kWp;

- numero di moduli composti da pannelli in silicio monocristallino, pari a 11070;

- potenza nominale di modulo pari a circa 415 KWp;

- n.°1 cabina elettrica di consegna;

- n.1 cabina utente;

- n°4 cabine elettriche di raccolta, conversione statica e trasformazione dell’energia elettrica;

- rete telematica interna di monitoraggio in fibra ottica per il controllo dell’impianto fotovoltaico mediante trasmissione dati via modem o satellitare;

- rete elettrica interna a bassa tensione per l’alimentazione dei servizi ausiliari di centrale (controllo, illuminazione, forza motrice, ecc…);

I vari blocchi saranno disposti secondo file parallele su delle strutture metalliche opportunamente dimensionate e poggiate sui pali in acciaio zincato direttamente infissi nel terreno.

Per la realizzazione delle strutture di supporto non saranno pertanto necessarie opere in calcestruzzo e verranno evitati livellamenti e riporti lasciando invariata la natura del terreno, il che faciliterà enormemente la dismissione dell’impianto a fine vita utile.

La recinzione dell’area che avverrà secondo le modalità descritte nel successivo paragrafo sarà eseguita nel rispetto della vigente normativa in ambito del codice della strada e alle direttive provinciali.

La distanza tra le file è calcolata in modo che l’ombra della fila antistante non interessi la fila retrostante per inclinazione del sole sull’orizzonte pari o superiore a quella che si verifica a mezzogiorno del solstizio d’inverno.

Direttamente sotto le strutture dei moduli saranno ubicati i quadri elettrici di raccolta in bassa tensione continua. Poi saranno poste in opera le cabine elettriche prefabbricate contenenti gli inverter, i trasformatori MT/BT, i quadri di media tensione nonché i sistemi ausiliari.

I cavi BT di collegamento saranno in parte esterni (cavi in aria graffettati alle strutture di supporto per la corrente continua, cavi in tubo in aria graffettati alle strutture di supporto) o interrati per la sezione in corrente alternata a bassa tensione.

Sarà realizzato un impianto di terra per la protezione dai contatti indiretti e le fulminazioni al quale saranno collegate tutte le strutture metalliche di sostegno e le armature dei prefabbricati oltre che tutte le masse dei componenti elettrici di classe I.

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Dal punto di vista elettrico, più moduli fotovoltaici vengono collegati a formare una serie, chiamata stringa;

più stringhe vengono poi collegate in parallelo nei quadri di campo e da questi all’inverter e al trasformatore BT/MT. L’energia sarà raccolta all’interno della centrale da una rete a media tensione interrata e con elettrodotto a media tensione sempre interrato sarà trasferita al punto di connessione della Cabina Primaria Enel che è presente direttamente nell’area interessata dal campo fotovoltaico in questione.

Le cabine elettriche saranno del tipo prefabbricato in cemento armato vibrato, comprensive di vasca di fondazione.

L’area della centrale sarà completamente recintata e dotata di illuminazione con schermatura verso il basso, impianto antintrusione e di video sorveglianza.

Si metterà inoltre in esecuzione un sistema di monitoraggio e controllo.

Descrizione degli interventi

Come si legge nella relazione La realizzazione dell’opera prevede l’esecuzione di fasi sequenziali e non contemporanee di lavoro che permettono di contenere le operazioni nelle zone di progetto, facendole avanzare progressivamente.

Sebbene la realizzazione del campo non determini un significativo impatto visivo in fase di esercizio, l’intera progettazione e realizzazione sono concepite nel rispetto del contesto naturale in cui l’impianto è inserito. I concetti di reversibilità degli interventi e di salvaguardia del territorio sono alla base del presente progetto che tende ad evitare e/o ridurre al minimo possibile le interferenze con le componenti paesaggistiche presenti nei territori circostanti.

I lavori di canalizzazione ed apertura delle nuove strade di servizio, causeranno un impatto in fase di cantieramento e costruzione che sarà minimizzato dalle operazioni di ripristino geomorfologico e vegetazionale dei luoghi al termine dei lavori di costruzione e con il successivo ripristino dei luoghi allo stato originario.

Tutti gli interventi proposti sono improntati sul principio di ripristinare lo stato originario dei luoghi da un punto di vista geomorfologico e vegetazionale non eliminando comunque tutte le opere realizzate ex-novo.

Si può prevedere inoltre la conservazione di alcune opere a servizio del campo fotovoltaico (strade, piazzole di sosta, servizi, ecc.) che potranno rendersi funzionali, anche ad avvenuta dismissione, da parte dei fruitori dei siti.

Il terreno di imposta della centrale non subirà modifiche dello stato plano-altimetrico, se non in relazione ad opere puntuali e poco invasive quali la costruzione delle opere di fondazione delle cabine, tutte opere di cui è possibile intuire la assoluta reversibilità, alla fine della vita dell’impianto.

Piano Territoriale Paesistico Regionale

Per la valutazione della coerenza dell’intervento oggetto del presente studio con il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale si è fatto riferimento alle norme e alle tavole ad esso allegate di cui si riportano in seguito gli stralci in relazione alla zona di intervento.

Tavola B “Beni paesaggistici”

II sito oggetto di studio non ricade in aree vincolate. Inoltre l’area di progetto è esterna alle fasce di rispetto di 150 metri del Fiume Sisto segnalato come acqua pubblica.

Pianificazione Territoriale Provinciale Generale

Ad oggi non risulta ancora adottato un documento programmatico provinciale. Tuttavia dalla consultazione degli elaborati grafici non definitivi non si riscontrano incompatibilità tra il progetto della centrale fotovoltaica oggetto del presente studio con il PTPG della Provincia di Latina.

Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)

L’area di installazione della centrale fotovoltaica ricade nel Bacino Idrografico “Badino” di competenza dell’Autorità dei Bacini Regionali della Regione Lazio.

Dalla lettura della carta “Aree sottoposte a tutela per pericolo di frana e d’inondazione” al Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI2005) e come rappresentato nell’elaborato grafico, si rileva

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che la zona interessata dall’intervento è sottoposta a pericolo di inondazione (Aree a pericolo B1, B2 e C di cui al Piano di Assetto Idrogeologico), non insiste, invece, su aree sottoposte a tutela per pericolo di frana.

Si procederà, pertanto, all’effettuazione di sopralluoghi sul campo affinchè possano emergere criticità dal punto di vista idraulico e dal punto di vista geologico. La proprietà, inoltre incaricherà tecnico competente in materia al fine di predisporre uno studio idraulico della zona atto ad appurare la compatibilità dell’insediamento in esame con le condizioni idrauliche del territorio.

Pianificazione locale

Secondo quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Generale, il sito di installazione della centrale fotovoltaica ricade in Zona Agricola “E” (Aree a prevalente copertura di seminativi estensivi ed intensivi:

ordinamento cerealicolo e altre colture industriali, orticolo di pieno campo, foraggiero zootecnico”

regolamentata dall’art. 8 delle N.T.A.. Con riferimento all’art.12 comma 7 del Decreto Legislativo n.387/2003, secondo il quale “gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici” e dalla lettura delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Terracina, l’intervento risulta compatibile con la destinazione d’uso del terreno.

Dall’analisi precedentemente esposta si evince che l’opera non presenta conflittualità con gli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti risultando pienamente compatibile e coerente con i vincoli e le norme insistenti sul territorio, in merito al piano vincolistico posto dal P.A.I. sarà prodotto atto studio idraulico della zona finalizzato ad appurare la compatibilità dell’insediamento in esame con le condizioni idrauliche del territorio .

Conclusioni

Come evidenziato nella relazione la realizzazione della centrale fotovoltaica e delle opere ed infrastrutture connesse non presenta conflittualità con gli strumenti di pianificazione e programmazione vigenti e risulta pertanto compatibile con la pianificazione di settore;

sull’area scelta per l’installazione dell’opera, già antropizzata ed utilizzata a scopi agricoli, non insistono vincoli di alcuna natura; la tecnologia utilizzata è stata scelta in modo tale che sia facilmente rimovibile e la dismissione dell’impianto consentirà il totale recupero dell'area che lo ospita;

la realizzazione dell’impianto non crea interferenze significative con l’ambiente nel quale sarà inserito e gli impatti complessivi attesi sono pienamente compatibili con la capacità di carico dell’ambiente dell’area analizzata. l’intervento in oggetto genererà impatti positivi dal punto di vista atmosferico per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera contribuendo alla diminuzione dell’impatto complessivo sull’ambiente della produzione di energia elettrica e l’utilizzo della energia fotovoltaica consentirà una diversificazione delle fonti di approvvigionamento, riducendo l’impiego di fonti più inquinanti.

ESITO ISTRUTTORIO

L’ istruttoria tecnica è stata condotta sulla base delle informazioni fornite e contenute nella documentazione agli atti, a firma del professionista Ing. Sergio Brau iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, che ha asseverato la veridicità con dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del D.P.R. 28/12/2000 n.445, presentata contestualmente all’istanza di avvio della procedura.

CONCLUSIONI

Premesso l’opera per la quale si redige il presente Studio Preliminare Ambientale ha per oggetto la realizzazione di una centrale di conversione dell’energia solare in energia elettrica tramite tecnologia fotovoltaica della potenza nominale di 4.594,05 kWp e delle relative opere ed infrastrutture connesse (elettrodotto in cavo interrato con cabina Enel interna all’area)

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Considerato che, come si evince dallo studio, sull’area scelta per l’installazione dell’opera, già antropizzata ed utilizzata a scopi agricoli, non insistono vincoli di alcuna natura; la tecnologia utilizzata è stata scelta in modo tale che sia facilmente rimovibile e la dismissione dell’impianto consentirà il totale recupero dell'area che lo ospita.

Considerati i pareri e contributi pervenuti e di seguito richiamati:

-Ministero dei Beni delle Attività Culturali del Turismo- Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province Frosinone, Latina e Rieti prot.n.17334 del 16/12/2019 del acquisita con prot.n1021135 del 16/12/2019:

-Regione Lazio – Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca–Area Usi Civici, Credito e Calamità Naturali prot.n.1049443 del 24/12/2019.

-Regione Lazio, Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Area Urbanistica e Copianificazione, prot.n.0013050 del 08/01/2020.

-Provincia di Latina prot.n.3043 del 23/01/2020

-MIBACT, Direzione Archeologica Belle Arti e Paesaggio prot.n.0495229 del 05/06/2020 Avendo valutato le interrelazioni tra il progetto proposto e i fattori ambientali coinvolti;

per quanto sopra rappresentato

effettuata la procedura di Verifica ai sensi dell’art 19, parte II del D.Lgs.n.152/2006 , l’Autorità Competente sulla base dei criteri di cui all’Allegato V alla parte II del richiamato Decreto, e delle risultanze dei diversi pareri pervenuti ha ritenuto, in relazione all’entità degli interventi ed alle situazioni ambientali e territoriali descritte, che l’opera possa essere esclusa dal procedimento di V.I.A. individuando, ai sensi del comma 8 dell’art 19 del citato Decreto, le seguenti condizioni:

1. Il progetto sia realizzato secondo quanto previsto negli elaborati consegnati alla scrivente Area VIA e recepire integralmente le indicazioni contenute nella relazione di verifica e integrazioni, relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale.

2. Al fine di contenere l’inquinamento luminoso, sarà necessario che un eventuale impianto di illuminazione del cantiere o dei luoghi di ricovero dei mezzi, sia dotato di un sistema di accensione da attivarsi solo in caso di allarme intrusione; detta prescrizione non è si applica nel caso in cui i mezzi vengano ricoverati presso luoghi o rimessaggi esistenti e già illuminati.

3. Per quanto concerne gli eventuali scarichi civili prodotti per gli usi igienici del personale che a vario titolo avrà accesso all’impianto, gli stessi dovranno essere raccolti in bagni chimici gestiti da ditta autorizzata.

4. Le aree temporaneamente adibite alla gestione del cantiere dovranno essere ripristinate alla situazione ante-operam una volta terminati i lavori con la possibilità di miglioramento e potenziamento della fascia ripariale.

5. Le varie fasi del cantiere dovranno essere organizzate in modo tale da non creare ostacoli o alla rete viaria interessata e al traffico locale transitante.

6. I rifiuti prodotti in fase di cantiere dovranno essere separati e riciclati; i materiali non riciclabili dovranno essere inviati ad impianti di smaltimento autorizzati.

7. Dovranno essere effettuati dei controlli sui silenziatori degli automezzi circolanti e sulla rumorosità degli eventuali impianti di trattamento. Gli automezzi e le macchine operatrici in uso, dovranno essere sottoposte a verifica preventiva per quanto riguarda l’integrità strutturale del dispositivo di scarico.

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8. Nell’area di intervento, in fase di cantiere, siano realizzate tutte le opere provvisorie atte a garantire la sicurezza sui luoghi, la stabilità del suolo, il buon regime delle acque di deflusso.

9. Gli interventi di manutenzione e rifornimento dei veicoli potranno essere effettuati nell’area di cantiere, solo su apposita piattaforma impermeabile dotata di sistemi di raccolta degli eventuali liquidi dispersi e in ogni caso adottando tutte le opportune cautele per evitare possibili contaminazioni del suolo.

10. Al fine di mitigare gli impatti dovuti alle emissioni di polveri, rumore e vibrazioni nell’ambiente in fase di cantiere dovrà essere predisposto un monitoraggio le cui specifiche tecniche (tipologia ed ubicazione strumenti, frequenza delle misure etc), dovranno essere comunicate agli enti preposti, in modo da poter intervenire con opportune misure nel caso di superamento dei limiti di legge.

11. Dovrà essere redatto un programma di cantierizzazione che assicuri una normalizzazione delle attività particolarmente impattanti quale il rumore, il sollevamento delle polveri, in maniera tale da non interferire con le attività residenziali e socio-economiche in essere, prevedendo tutti gli accorgimenti necessari per il mantenimento dei livelli ammissibili della vigente normativa nonché attraverso l’attuazione di azioni idonee che attuano la mitigazione degli effetti e al ripristino delle condizioni ante-operam (innaffiamento delle terre, contenimento delle polveri con teloni sui mezzi di trasporto, lavaggio della viabilità e dei mezzi, interdizione di accesso a soggetti estranei all’attività edilizia). Altresì si dovranno collocare eventuali aree temporaneamente adibite alla gestione del cantiere (deposito veicoli, ricovero attrezzi, ecc.) lontano dalle aree vincolate.

12. Come riportato nella relazione, dovrà essere effettuata la sistemazione del verde prediligendo piantagioni locali di tipi autoctono, in modo da conservare elementi ambientali e naturalistici, legati ai connotati territoriali, al fine di inserire l’opera in modo discreto e coerente nel paesaggio agricolo e di bonifica.

13. Dovranno essere acquisite tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui al D.Lgs.n.152/2006.

14. Dovranno essere ottemperate le richieste e le prescrizioni delle osservazioni e/o contributi pervenuti e sopra richiamati.

15. Eventuali modifiche o estensioni riguardanti l’impianto in argomento e non specificatamente previste nel presente progetto, dovranno seguire l’iter procedimentale di cui al D.L.gs n.

152/2006 , conformemente a quanto disposto dall’allegato IV, punto 8, lettera t) del citato decreto.

Il presente documento è costituito da n.07 pagine inclusa la copertina.

La presente istruttoria tecnico-amministrativa è redatta in conformità della parte II del D.Lgs.

152/06, come previsto dall’art. 23, comma 2 del D.Lgs. n.104/2017.

Riferimenti

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