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PROVINCIA DI PISA

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI PISA

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INDICE

1. Condizioni Esterne Pag. 03

2. Contesto Interno Pag. 08

3. Sezione Strategica Pag. 10

3.1 Stato di realizzazione dei principali obiettivi del Programma di Mandato Pag. 11

3.2 Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione Pag. 15

3.3 Missione 03 - Ordine Pubblico e Sicurezza Pag. 42

3.4 Missione 04 - Istruzione e Diritto allo studio Pag. 44

3.5 Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa Pag. 51

3.6 Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità Pag. 54

3.7 Missione 11 - Soccorso civile Pag. 62

3.8 Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Pag. 64

4. Sezione Operativa – Parte 1 Pag. 67

4.1 Aspetti finanziari Pag. 68

4.2 Obiettivi Trasversali 2016 per tutte le strutture Pag. 69

4.3 Obiettivi operativi 2016 per Missione e Programma Pag. 70

5. Sezione Operativa – Parte 2 Pag. 103

5.1 Decreto Presidenziale n. 79 del 26/07/16 “Piano delle Alienazioni 2016-2017-2018” Pag. 104

5.2 Fabbisogno del Personale 2016-2017-2018 aggiornato al 31/12/2016 Pag. 112

5.3 Delibera Consiliare n. 23 del 23/11/2016 “Variazione DUP 2016-2018 conseguente la variazione al Programma Triennale dei lavori pubblici 2016-2018

Pag. 114

5.4 Interventi effettuati nel 2016 per le spese in C/Capitale Pag. 121

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3

1. Condizioni esterne

1.1 LA POPOLAZIONE

Nel 2012, dopo il riallineamento conseguente al Censimento della Popolazione 2011, la popolazione aveva ripreso un lento percorso di crescita passando da 413.602 (31/12/2012) a 420.254 (31/12/2013) e a 421.816 (31/12/2014).

Nel 2015 si assiste invece ad una diminuzione dello 0,2% confermando una tendenza diffusa in tutto il paese e principalmente legata all’arresto della crescita della popolazione straniera (che passa dai 40.562 abitanti del 31/12/2014 ai 40.634 del 31/12/2015). L’incidenza degli stranieri sul totale dei residenti è stabile a livello provinciale (9,6%). Il comune nel quale si rileva invece una tendenza più significativa alla crescita è il comune di Calcinaia (+1,25%). Nel capoluogo si rileva un calo dello 0,4% (-365 persone).

Il saldo naturale è negativo (-1519 a livello provinciale) ad eccezione del comune di Calcinaia (+39), Si rileva infine una nuova tendenza all’emigrazione verso l’estero (952 persone a livello provinciale).

Dal 1.1.2014 i comuni di Casciana terme e Lari sono stati sostituiti dal nuovo comune di Casciana terme Lari, i comuni di Crespina e Lorenzana dal nuovo comune di Crespina Lorenzana; i comuni della provincia sono passati da 39 a 37.

31/12/2014 31/12/2015

Comuni M F TOT M F TOT var var%

Bientina 3.930 4.165 8.095 3.922 4.140 8.062 -33 -0,41

Buti 2.849 2.978 5.827 2.840 2.951 5.791 -36 -0,62

Calci 3.136 3.364 6.500 3.101 3.325 6.426 -74 -1,14

Calcinaia 6.014 6.271 12.285 6.102 6.337 12.439 154 1,25

Capannoli 3.116 3.259 6.375 3.121 3.260 6.381 6 0,09

Casale Marittimo 553 553 1.106 558 564 1.122 16 1,45

Cascina 21.919 23.183 45.102 21.955 23.302 45.257 155 0,34

Castelfranco di Sotto 6.619 6.786 13.405 6.636 6.791 13.427 22 0,16

Castellina Marittima 1.042 1.019 2.061 1.019 1.006 2.025 -36 -1,75

Castelnuovo V. di Cecina 1.102 1.169 2.271 1.089 1.142 2.231 -40 -1,76

Chianni 688 728 1.416 679 713 1.392 -24 -1,69

(4)

Fauglia 1.817 1.878 3.695 1.821 1.861 3.682 -13 -0,35

Guardistallo 583 676 1.259 576 658 1.234 -25 -1,99

Lajatico 656 715 1.371 637 699 1.336 -35 -2,55

Montecatini V. di Cecina 881 887 1.768 861 888 1.749 -19 -1,07

Montescudaio 1.057 1.116 2.173 1.054 1.090 2.144 -29 -1,33

Monteverdi Marittimo 395 366 761 384 374 758 -3 -0,39

Montopoli in Val d'Arno 5.538 5.666 11.204 5.508 5.640 11.148 -56 -0,50

Orciano Pisano 325 319 644 321 326 647 3 0,47

Palaia 2.211 2.402 4.613 2.206 2.406 4.612 -1 -0,02

Peccioli 2.335 2.526 4.861 2.304 2.503 4.807 -54 -1,11

Pisa 42.278 47.245 89.523 42.209 46.949 89.158 -365 -0,41

Pomarance 2.918 3.020 5.938 2.895 3.002 5.897 -41 -0,69

Ponsacco 7.680 7.981 15.661 7.653 7.958 15.611 -50 -0,32

Pontedera 14.243 14.953 29.196 14.225 14.998 29.223 27 0,09

Riparbella 800 827 1.627 790 813 1.603 -24 -1,48

San Giuliano Terme 15.171 16.239 31.410 15.208 16.191 31.399 -11 -0,04

San Miniato 13.723 14.358 28.081 13.642 14.292 27.934 -147 -0,52

Santa Croce sull'Arno 7.297 7.231 14.528 7.294 7.307 14.601 73 0,50

Santa Luce 873 841 1.714 851 833 1.684 -30 -1,75

Santa Maria a Monte 6.537 6.676 13.213 6.596 6.657 13.253 40 0,30

Terricciola 2.283 2.345 4.628 2.281 2.346 4.627 -1 -0,02

Vecchiano 5.906 6.354 12.260 5.876 6.313 12.189 -71 -0,58

Vicopisano 4.211 4.428 8.639 4.162 4.397 8.559 -80 -0,93

Volterra 5.109 5.539 10.648 5.017 5.502 10.519 -129 -1,21

Casciana Terme Lari 6.107 6.402 12.509 6.168 6.361 12.529 20 0,16

Crespina Lorenzana 2.729 2.720 5.449 2.724 2.733 5.457 8 0,15

TOTALE 204.631 217.185 421.816 204.285 216.628 420.913 -903 -0,21

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5

1.1.1. LA POPOLAZIONE SCOLASTICA

Nell’anno scolastico 2014/15 gli iscritti alle scuole statali della provincia sono in totale 52.454: 7.844 alla scuola di infanzia, 18.378 alla primaria, 10.864 alla secondaria di primo grado e 16.286 alla secondaria di secondo grado. I numeri confermano la tendenza che vede il totale delle iscrizioni alle scuole del territorio in aumento (+918 rispetto all'a.s. precedente).

La percentuale degli studenti stranieri (a.s. 2013/14) è 12,7% per la scuola primaria, 13,9% per la secondaria di primo grado e 8,3% per quella di secondo grado. Nella scuola primaria gli alunni nati all'estero costituiscono il 62,3% dei non italiani, nella secondaria di primo grado il 38,8% e nella secondaria di secondo grado il 13,0%. Le nazionalità più numerose sono quelle albanese (29%), marocchina (12%), romena (12%), filippina e senegalese (6%), macedone (5%).

1.2 LA DINAMICA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI PISA 1

Continua a rafforzarsi, seppur ad un ritmo più lento rispetto all’ultimo biennio, il sistema imprenditoriale pisano. Il tasso di variazione delle imprese registrate segna infatti nel 2015 un +0,6% posizionandosi alle spalle della media toscana (+0,9%) e nazionale (+0,8%).

Il saldo iscritte-cessate nel corso del 2015, pur soffrendo della diminuzione delle iscrizioni, rimane ampiamente positivo (+227 unità) riportandosi sui valori del 2012. Se le iscrizioni rallentano, dalle oltre tremila del 2014 alle 2.811 del 2015, le cancellazioni (2.584) rimangono tutto sommato in linea rispetto a quelle dello scorso anno. Volendo valutare la movimentazione settimanale, nel 2015 a fronte di 54 iscrizioni settimanali ci sono state 50 cancellazioni.

Se il bilancio delle imprese per il 2015 è risultato positivo, lo si deve in particolar modo ad alcuni specifici segmenti come quello delle imprese giovanili mentre tra le forme giuridiche crescono molto le Srl. A livello settoriale spicca invece la crescita delle imprese legate al turismo mentre sui territori più dinamici risultano quelli a maggior densità imprenditoriale come Pisa e Pontedera.

A fine 2015, il numero di imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pisa tocca quota 43.949 (arrivando a 53.038 unità prendendo in considerazione anche le unità locali5), ponendo Pisa al secondo posto, dopo Firenze, tra le province con il più alto numero di imprese e unità locali.

1 Rapporto annuale della Camera di Commercio di Pisa

(6)

Considerando la veste giuridica data dagli imprenditori alle loro attività, la crescita del 2015, confermando i risultati degli ultimi anni, è trainata dalle società di capitale: +3,6% rispetto al 2014 (+348 il saldo iscritte-cessate al netto delle cessazioni d’ufficio). All’interno delle società di capitali, anche quest’anno, sono le Srl a tirare (+3,9%, +348) mentre le SpA, meno “maneggevoli” rispetto alle prime, perdono il 4,1% che tradotto in valori assoluti si trasforma però in un misero -1.

Rispetto al 2014 perdono invece terreno le società di persone (-1,2%, -80 aziende) ma anche le ditte individuali che, nel 2015, segnano un -0,2% pari ad un saldo di 49 unità in meno. Si riducono, nel 2015, anche le aziende artigiane (-1,2%, -128).

Tra le altre forme avanzano, seppur di pochissimo, le cosiddette altre forme giuridiche (+1,1%, +8 unità) all’interno della quale si trovano le cooperative che crescono dello +0,4%, pari ad una sola unità aggiuntiva.

I dati positivi del 2015 sono frutto della voglia di fare impresa dei giovani, degli stranieri e delle donne:

il saldo delle aziende create da under 35 (+381 unità) supera infatti in modo netto l’intero saldo annuale (+227) ed anche il contributo delle imprese femminili (+90) e di quelle condotte da stranieri (+80 unità) risulta essere piuttosto rilevante.

Questi risultati mantengono elevata l’incidenza di queste tipologie di impresa sul complesso dell’economia pisana: il 22% delle aziende è in rosa, il 12,3% è guidata da stranieri mentre una su dieci è under 35.

Come avvenuto lo scorso anno, sono i servizi a trainare la crescita imprenditoriale pisana (+1,0%, +254 la variazione delle imprese registrate al netto delle cessate d’ufficio). A notevole distanza, ma pur sempre in terreno positivo, troviamo invece l’agricoltura, che torna dopo molti anni in positivo grazie all’olivicultura (+0,5%, +19), e le utilities (+3,8%, +9).

Continua invece ad assottigliarsi il numero di imprese afferenti all’industria in senso stretto (-1,0%, -53) così come quello delle costruzioni che arretrano dello 0,6% (-39).

Scendendo nel dettaglio settoriale, le attività più dinamiche del 2015 sono quelle legate al turismo come i servizi di ristorazione (+4,8%, +71 imprese), dei servizi di alloggio (+9%, +36) e dei pubblici esercizi (+1,4%, +16). Passo in avanti anche per le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+3,6%, +20) e per quelle dedicate ai servizi alla persona (+3,4%, +50). Cresce, sempre tra i servizi, il commercio e riparazione di autoveicoli (+3,3%, +33).

I settori maggiormente in difficoltà sono, ancora una volta, quelli afferenti alla filiera edile e alla

manifattura. Nelle costruzioni arretra molto il numero di imprese che si occupano di costruzione di edifici (-

1,8%, -45) così come quello delle agenzie immobiliari (-0,6%, -15). Nel manifatturiero (-0,9%, - 51) cala il

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7

numero di imprese che producono calzature (-4,1%, -27) e, in maniera più contenuta, le concerie (-1,1%, -10) ed i mobilifici (-1,3%, -7) mentre crescono leggermente le aziende meccaniche (+1%, +2 unità).

Difficile, nonostante la forte crescita della componente ambulante (+1,2%, +28), la situazione del commercio al dettaglio che nel complesso perde, rispetto allo scorso anno lo 0,2% pari a -17 unità.

L’area territoriale più dinamica della provincia di Pisa è quella del capoluogo che con un saldo iscrizioni- cessazioni di 214 imprese (+1,3%)spiega quasi tutta la crescita complessiva provinciale. Minore, ma sempre positivo, il sostegno della Val d’Era (saldo +62, +0,6%) mentre il Valdarno Inferiore e la Val di Cecina registrano una contrazione: -47 e -2 imprese rispettivamente.

Nel 2015, considerando il livello comunale, Pisa risulta il comune più dinamico (+150 il saldo iscritte- cessate) seguito da Pontedera (+75) e Cascina (+54). Tra i grandi comuni della provincia, arretrano invece San Miniato (-16) e Santa Croce sull’Arno (-2). Tra le medie realtà comunali

(in termini di imprese) la situazione appare invece più frastagliata con Calcinaia (+16), San Giuliano Terme (+12), Ponsacco (+10) in leggera crescita ed altre in lieve calo: Casciana Terme Lari (-24), Volterra (-21), Santa Maria a Monte (-16), Castelfranco di Sotto (-10).

1.3. IL MERCATO DEL LAVORO

Per il tasso di disoccupazione rilevato da ISTAT in provincia di Pisa, dopo la crescita sensibile tra 2012 e 2013 (da 6,8% a 8,6%) e il calo molto limitato del 2014 (8,3%), nel 2015 si rileva una nuova lieve crescita (8,5%). Va ricordato, comunque, che, trattandosi di indagine campionaria (quella sulle forze di lavoro), le stime a livello provinciale vanno interpretate con prudenza. Il tasso di occupazione della provincia, sempre in base alla indagine ISTAT sulle forze di lavoro, cresce dal 63,0% del 2014 a 65,9. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni hanno sfiorato, nel complesso del 2014, i 7,3 milioni: quasi uno in più rispetto al 2013. La crescita delle ore di Cassa è dovuta, da un lato, all’aumento della componente straordinaria ed in deroga – il che segnala il permanere di problematiche di tipo strutturale – e, dall’altro, ai minori volumi della gestione ordinaria che, invece, lasciano intravedere i segni di un miglioramento congiunturale.

1.4 IL TERRITORIO

Il territorio della Provincia di Pisa si estende complessivamente su 2448 Kmq comprendenti Sm 1053 di strade

statali, di Km 819 strade provinciali, di Km 2037 strade comunali e di km 376 autostrade.

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2. Contesto Interno

A seguito del trasferimento di funzioni, risorse finanziarie e personale in attuazione della Legge n. 56/2015 e della L.R. 22/2015, come modificata dalla L.R. 70/2015 e dalla L.R. 9/2016, di riordino delle funzioni regionali, avvenuto a decorrere dal 01/01/2016, con Decreto presidenziale n. 17 del 18/02/2016 è stata approvata la nuova struttura organizzativa dell’Ente.

La suddetta organizzazione tiene conto delle funzioni fondamentali che sono rimaste attribuite alla Provincia e di quelle svolte in avvalimento come il Mercato del lavoro secondo gli accordi Stato/Regioni e Regione Toscana/Province.

Successivamente con Decreto presidenziale n. 60 del 20/06/2016 sono state apportate alcune modifiche alla

struttura organizzativa che, attualmente, risulta essere come da schema seguente.

(9)

9

(10)

PROVINCIA DI PISA

(11)

11

MISSIONE 01

O

BIETTIVO

1

Seguire, in modo proattivo, l’iter di definizione degli atti per il trasferimento di funzioni a seguito della L. 56/14 e della L.R. 22/15 e ssm.

• È stato dato attuazione alle leggi citate nei termini che nel tempo si sono modificati. Le funzioni sul Terzo settore sono state trasferite al Comune di Pisa. Con deliberazione della Giunta comunale di Pisa n. 71 del 3 maggio 2016.

O

BIETTIVO

2 (P

ROGRAMMA

09 A

SSISTENZA TECNICO

-

AMM

.

VA

E

NTI LOCALI

)

Attivarsi coi Comuni per condivisione di servizi.

• È stata attivata la Centrale Unica di committenza

• Sono stati firmati altri protocolli di collaborazione coi Comuni che, però, non hanno avuto molto successo. È in corso di valutazione una gestione associata per la progettazione comunitaria tra alcune province e comuni

capoluogo. Il Settore Pianificazione Strategica ha fornito e sta fornendo assistenza ai Comuni che intendono partecipare al Bando del Programma Operativo “Italia – Francia Marittimo”

(12)

O

BIETTIVO

3 (P

ROGRAMMA

01 O

RGANI

I

STITUZIONALI

)

Approvazione nuovo Statuto

• Nel marzo del 2015 è stato approvato.

O

BIETTIVO

4 (P

ROGRAMMA

10 R

ISORSE UMANE

)

La struttura organizzativa dovrà essere rivista in funzione del riassetto della Provincia:

piano di riorganizzazione della provincia alla luce della l.r. 22/2015 e della legislazione nazionale entro il 31/12/2015 - realizzato

analisi dei principali processi delle funzioni fondamentali e loro miglioramento (obiettivo da ripetere annualmente su processi differenti). Il Settore AAGG ha predisposto una analisi delle procedure relative all’esame e trattamento delle richieste di risarcimento danni presentate da terzi alla Provincia. – realizzato in parte

OBIETTIVO

5 (P

ROGRAMMA

03 G

ESTIONE ECONOMICA

,

FINANZIARIA

,

PROGRAMMAZIONE

,

PROVVEDITORATO

)

Riduzione del debito con riduzione dell’indebitamento del 50% entro il 31/12/2017):

• operazioni di ristrutturazione del debito, laddove possibili:

difficilmente realizzabile alla luce delle condizioni della Provincia; sono state comunque effettuate rinegoziazioni con CDP

• dismissioni di società e immobili (vedere punto successivo)

• La quota residua del debito dell’Ente ammonta, al 31/12/2016, ad Euro 87.340.758,48 da Euro 112.318.756,93 del 31/12/2014 corrispondenti ad una diminuzione percentuale rispetto del -22,22 %.

(13)

13

O

BIETTIVO

6 (P

ROGRAMMA

05 G

ESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

)

Lo scopo è quello di razionalizzare l’uso degli immobili e di valorizzare quelli non indispensabili. Nel breve periodo:

• dismissione Società Fondi Rustici Montefoscoli s.r.l. – al 31/12/2016 è in corso una procedura con tre soggetti interessati.

• dismissione degli immobili affittati allo Stato tramite INVIMIT sgr - realizzato

O

BIETTIVO

7 (P

ROGRAMMA

11)

La Provincia ha contenziosi in atto che si rende fondamentale valutare più approfonditamente data la situazione di forte incertezza.

Valutare i rischi e i tempi per poter gestire al meglio la situazione (riduzione del contenzioso esistente ad oggi del 60% entro il 31/12/2017)

Realizzato in parte con la riduzione di contenziosi per riserve sulla viabilità per oltre 31 milioni, a seguito di un lodo arbitrale del valore di circa 2,1 milioni, a fronte di oltre 27,4 milioni di riserve avanzate, e di un accordo transattivo del valore di circa 120 mila euro, a fronte di riserve avanzate per circa 3,7 milioni.

(14)

O

BIETTIVO

8 (P

ROGRAMMA

05)

Verificare la possibilità di dismettere in tempi rapidi, al di là di quanto previsto dalla L. 56/2014 in materia di trasferimenti di funzioni e dal bando pubblicato alla fine del 2014 a norma dell’articolo 1 comma 569 della legge di stabilità 2014, le partecipazioni della Provincia (dismissione di quelle incompatibili con le funzioni fondamentali entro il 31/12/2017)

• Attivate tutte le procedure previste dalle leggi per la dismissione con l’unica eccezione di una società quotata in borsa.

• E’ stata perfezionata la dismissione della partecipazione in Banca Etisa Spa, con relativa liquidazione della quota.

• E’ stata perfezionata la dismissione della partecipazione in AEP Agenzia Energetica Pisa, con subentro ope legis e a titolo gratuito da parte della regione Toscana.

• E’ stata portata a termine l’intesa con PoTeCo e con CoSVIG per la cessione delle partecipazione della Provincia in tali Società ed è in corso di definizione la procedura di liquidazione.

• Sono state portate a termine, d’intesa con l’Avvocatura, le varie fasi giudiziali relative ai ricorsi presentati da Polo Navacchio SpA e da Toscana Energia SpA 20/02/17 e è attesa la emissione delle sentenze nei due giudizi.

Le sentenze sono state depositate il 20 febbraio 2017.

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15

Missione 01 – Servizi istituzionali, generali e di gestione

Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale.

Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica.

PROGRAMMA 02 – SEGRETERIA GENERALE

Obiettivo strategico 01 : Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

Responsabile: Antonio SALONIA

IL P.T.P.C.

L'adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) è prevista dalla legge n. 190/2012, in particolare dall'articolo 1, comma 8.Il P.T.P.C rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione sistematizza e descrive il processo finalizzato a definire una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo. In esso si delinea un programma di attività derivante da una preliminare fase di analisi che, in sintesi, consiste nell’esaminare l’organizzazione, le sue regole e le sue prassi di funzionamento in termini di “possibile esposizione” al fenomeno corruttivo.

Il P.T.P.C. è un programma di attività, con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle

misure da implementare per la prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei

responsabili per l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi.

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Stato attuazione Obiettivo strategico 01: Il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione

Con Decreto Presidenziale n° 1 del 12 gennaio 2016 è stato nominato il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Responsabile della Trasparenza individuato nella figura del Segretario.

Con il Decreto Presidenziale n° 8 del 27 gennaio 2016 il PTPC è stato aggiornato alla luce delle misure della prevenzione della corruzione inerenti le funzioni fondamentali individuate nei commi 85 e 88 della Legge n° 56/2014 e alla luce delle funzioni trasferite il giorno 1 gennaio 2016.

• Le funzioni trasferite alla Regione Toscana sono: Ambiente, Agricoltura, Caccia e Pesca, Progettazione Viabilità Regionale, Osservatorio sociale, Difesa del Suolo, Formazione;

• le funzioni trasferite al Comune di Pisa sono: turismo, compresa la raccolta dei dati statistici ed esclusa la formazione professionale degli operatori turistici; e tenuta degli albi regionali del terzo settore;

• la funzioni trasferita all’Unione Montana della Alta Val di Cecina è: forestazione.

Sono state approvate la relazione descrittiva (All. A), le tabelle contenenti la mappatura dei processi e le aree di rischio e le misure preventive suddivise per processi/attività (All. B), il programma triennale per la trasparenza e l’integrità (All. C).

Con decreto in corso di approvazione (scadenza 31 gennaio 2017) è stato redatto il nuovo PTPC 2017-2019 che prende atto:

• delle modifiche legislative del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, come modificato dal Dlgs 97/2016, che in particolare prevede la necessità di individuare, in un’apposita sezione del PTPC, i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati;

• della delibera dell’ANAC n° 831 del 3 agosto 2016 in base alla quale, in considerazione del processo di riordino in atto delle Province, a seguito dell’entrata in vigore della legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, in accordo con U.P.I., con cui sono state fornite le indicazioni in merito alla predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019.

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17

PROGRAMMA 03 – GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO Obiettivo strategico 01 : Stazione appaltante

Responsabile: Giuseppe POZZANA

Data la possibilità offerta, dalla recente normativa, ai Comuni non capoluogo di avvalersi della Provincia come stazione appaltante per le procedure di gara, è stato predisposto uno schema di convenzione per l’adesione a tale attività, da parte dei Comuni interessati, assicurata da una struttura provinciale altamente qualificata e in grado di ottimizzare le risorse.

A seguito della approvazione da parte della Provincia dello schema di convenzione da sottoscrivere con i comuni interessati all’adesione, alcuni comuni hanno manifestato il loro interesse in merito e i Comuni di Cascina, Calci, Vicopisano, Orciano Pisano, Fauglia, Castelnuovo Valdicecina, Monteverdi Marittimo, il Consorzio 4 basso Valdarno e l’Unione dei Colli Marittimi Pisani hanno formalmente deliberato di designare la Provincia di Pisa quale centrale di committenza per i loro appalti e sottoscritto la relativa convenzione

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Stato attuazione Obiettivo strategico 01 : Stazione appaltante

Premesso che la Centrale di Committenza può ancora legittimamente operare in attesa dei Decreti/Linee Guida relative alla qualificazione ai sensi dell’art. 38 D.Lgs. 50/2016 e considerato che, ai sensi dell’art. 216 c. 10 D.Lgs.

50/2016 la predetta Centrale è già iscritta all’AUSA presso ANAC, nell’anno 2016 ha continuato ad operare con l’obiettivo primario di elaborare soluzioni efficienti per la gestione in forma aggregata delle procedure di gara attraverso il supporto ai comuni aderenti, nell’esperire procedure per l’individuazione dei soggetti ai quali affidare appalti di lavori/servizi e forniture, supporto nelle commissioni tecniche, elaborazione atti di gara, in attuazione con quanto indicato nelle convenzioni sottoscritte.

Ha mantenute le sue caratteristiche iniziali lasciando la capacità di spesa e la sottoscrizione del contratto, nonché la nomina del RUP in capo ai comuni aderenti nell’ottica di una politica di mantenimento dell’autonomia gestionale da parte degli stessi.

Ha impiegato le risorse umane assegnate con la determinazione di costituzione della Centrale di Committenza, operando anche in assenza di determinate figure e con la sostituzione del personale, in particolare della coordinatrice e del Responsabile delle Centrale. Ciò ha comportato l’adozione da parte del Segretario Generale di uno specifico Atto di modifica della macrostruttura che ha riaccorpato l’UO Centrale di Committenza alla UO Gare e Contratti.

Le risorse strumentali utilizzate sono le stesse in dotazione alla Provincia. Data la pressante richiesta degli Enti è auspicabile per il futuro implementare alcuni strumenti e aderire alla piattaforma Regionale Start per la gestione delle gare telematiche, mentre è stata messa a disposizione la piattaforma del Mercato elettronico e CONSIP. L’adesione alla piattaforma regionale è, per le province, a titolo oneroso ed è quindi necessaria una adeguata dotazione di risorse.

Negli anni 2015-2016 sono state esperite n. 38 gare per i soggetti aderenti alla Convenzione, per un importo complessivo di € 9.844.370,42.

E’ prevista una revisione dei costi da determinare sulla base delle esigenze dei vari Enti e sono state individuate alcune possibili proposte di modifica o revisione della vigente Convenzione allo scopo di migliorare la funzionalità della Centrale di Committenza senza andare a scapito delle specifiche esigenze di funzionamento dell’Ente Provincia.

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PROGRAMMA 03 – GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO Obiettivo strategico 02 – Impiego efficiente ed efficace delle risorse finanziarie

Responsabile: Paola Fioravanti

Il programma è articolato e riguarda in buona parte l’attività gestionale ordinaria quale la predisposizione e la gestione di tutti i documenti contabili dell’Ente sia di rilevanza finanziaria che contabile.

Attenzione viene posta al controllo della spesa e soprattutto alla verifica costante degli equilibri di bilancio, ed in particolare:

- alla razionalizzazione e recupero delle risorse finanziarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali per miglioramento dei dati di bilancio in termini di competenza e di cassa, da realizzare mediante maggiore equità del prelievo delle risorse nei soggetti passivi e mediante ridefinizione dei procedimenti di spesa per la realizzazione di risparmi e minori spese di gestione e di funzionamento;

- alla ridefinizione e completamento dei procedimenti riguardanti le funzioni oggetto di riordino previste dalla Legge N.

56/2014 per miglioramento dati di bilancio, utili per pareggio ed equilibrio 2016.

- alla riduzione dell’indebitamento dell’Ente.

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Stato attuazione Obiettivo 02 – Impiego efficiente ed efficace delle risorse finanziarie

Dal lato interno la Provincia ha operato su due fronti, non soltanto dal lato delle entrate, al cui programma viene fatto rinvio per i risultati raggiunti nel 2016, ma anche sul lato della spesa. In particolare sono state riviste le opere in corso con riferimento alle funzioni trasferite alla Regione ed utilizzate le risorse ancora riprogrammabili per l’Assolvimento delle funzioni fondamentali. Queste si sono concretizzate nell’assegnazione degli avanzi disponibili, con destinazione alla spesa di investimento, nel corso del 2016, a seguito dell’approvazione del conto del bilancio 2016. Inoltre sono state predisposte, in collaborazione con gli uffici competenti, principalmente viabilità e difesa suolo, le rendicontazioni alla Regioni per la definizione delle partite sospese, che ancora devono essere regolarizzate.

Per quanto riguarda la parte corrente, sono state ridefiniti gli assetti organizzativi ed incaricati soggetti unici per la gestione di alcune spese per l’intero ente. Ciò ha consentito risparmi e modalità diverse di verifica e controllo delle spese.

Se in una prima fase poteva essere problematico il raggiungimento del “pareggio di bilancio”, vi è stato un attento controllo della spesa di investimento e grazie anche alla realizzazione di alcune alienazioni immobiliari, per l’importo complessivo di Euro 9.000.000,00, non vi sono state difficoltà per il raggiungimento a fine anno, creando un avanzo di entità elevata.

Nell’anno 2016 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno comportato la riduzione complessiva del debito per Euro 10.858.746,91 dal 31.12.2015 al 31.12.2016:

Rinegoziazione prestiti con atto consiliare n. 6 del 6 maggio 2016 con il quale sono stati rinegoziati i prestiti a tasso fisso accesi con Cassa Depositi e prestiti, operazione che ha comportato il risparmio di Euro 15.253,64 quale quota annua complessiva;

Atto consiliare N. 22 del 7 novembre 2016 e N. 24 del 28 novembre 2016 con i quali sono state individuate le posizioni debitorie accese con Cassa Depositi e prestiti da estinguere per il triennio 2016 – 2018; nell’anno 2016 è stato possibile estinguere, a seguito della realizzazione di entrate derivanti da alienazioni prestiti, Euro 1.000,000,00, anche per il rispetto della normativa vigente, costituita dall’art. 7 comma 5 del D. L. 78/2015, che impone agli enti locali di destinare il 10% dei proventi delle alienazioni del patrimonio immobiliare all’estinzione anticipata del proprio indebitamento.

In sede di gestione è stato adottato l’atto n. 25 del 12/01/2017 con il quale sono state effettuate riduzioni di posizioni debitorie per effetto di realizzazione di economie negli interventi finanziati con prestito e per effetto di modifiche nella competenza della funzione, disciplinate dalle Legge N. 56/2014 e dalla Legge Regionale N. 22/2015.

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PROGRAMMA 03 – GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO Obiettivo strategico 03 : Partecipazioni e in particolare quelle deficitarie Responsabile: Giuseppe POZZANA

La Provincia di Pisa ha adempiuto alle disposizioni di legge vigenti in materia di società partecipate, che impone la dismissione delle partecipazioni non strettamente inerenti le attività istituzionali. In tal senso ha adottato il Piano di Razionalizzazione previsto dalla Legge e ha successivamente emanato un Atto di Indirizzo per la sua attuazione.

Conseguentemente, la Provincia darà seguito alle decisioni assunte, perseguendo la liquidazione delle quote cedute previa verifica della congruità del loro valore, come determinato ai sensi della Legge e del Codice Civile.

Nello specifico caso dei soggetti gestori dei Poli tecnologici, la Provincia partecipa al percorso avviato dalla Regione Toscana che mira ad una razionalizzazione ed integrazione del sistema del trasferimento tecnologico e del sostegno all’innovazione; qualora tale percorso avesse influenza sulla cessione della partecipazione, sui suoi termini e i suoi tempi, la Provincia di Pisa ne valuterà la rispondenza al dettato normativo e a ciò subordinerà le sue decisioni.

Analogamente si procederà per la dismissione delle partecipazioni in Società che, pur non strettamente inerenti le attività istituzionali (e quindi necessariamente da cedere) non rientrano tuttavia nelle tipologie per le quali la legge ha previsto specifiche e stringenti procedure e modalità di cessione (ad es. Società quotate).

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Stato attuazione Obiettivo 03 : Partecipazioni e in particolare quelle deficitarie

Dopo che con Deliberazione del Consiglio Provinciale N. 11 del 31 Marzo 2015 era stato approvato il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, nel corso del 2016 l’Ufficio ha lavorato alla preparazione ed alla successiva emanazione del Decreto Presidenziale n. 27 del 30/03/2016 di approvazione del documento

“Aggiornamento sulla dismissione delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia” richiesto dall’art.1 comma 612 della legge 190/2014, trasmesso poi alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet istituzionale di questo Ente.

Sempre dietro predisposizione e a cura dell’Ufficio Partecipazioni, in data 27/7/2016 il Consiglio provinciale ha approvato con la Deliberazione n. 15 (Piano Operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie: aggiornamenti e ulteriori indirizzi attuativi) che dava disposizioni in merito all’iter da seguire al fine di realizzare le disposizioni di cui alla L. 244/2007 art. 3 comma 27 e ss. in quanto il 24 luglio era venuto a scadenza il termine di 12 mesi previsto dalla legge per la liquidazione in denaro del valore delle quote di partecipazione dichiarate cedibili ma non effettivamente cedute a causa dell’esito infruttuoso della procedura ad evidenza pubblica.

Nel corso del 2016 è stata formalizzata la dismissione delle partecipazioni della Provincia in Banca Etica (disposta alla fine del 2015) e in Agenzia Energetica Pisa con il subentro Ope Legis, a titolo gratuito per effetto della L.R 22/2015 e smi, della Regione Toscana in attuazione dell’art. 10 bis della LR 22/2015 ai sensi della Delibera GRT n. 582 del 21-06-2016. In data 19/12/2016 è avvenuta la ratifica notarile del subentro della Regione. Risultano quindi DUE le dismissioni perfezionate nel corso del 2016. Oltre a questo, é stata portata a termine l’intesa con PoTeCo e con CoSVIG per la cessione delle partecipazione della Provincia in tali Società ed è in corso di definizione la procedura di liquidazione delle rispettive quote. E’ inoltre all’esame la determinazione del valore della quota effettuata dalla Soc. Polo Navacchio Spa (pur in pendenza di ricorso al TAR) e da Pont-Tech.

In relazione ai due Poli tecnologici Pont-Tech e Polo è stato avviato dalla Regione Toscana un percorso di razionalizzazione ed integrazione del sistema del trasferimento tecnologico e del sostegno all’innovazione e che prevede anche la possibilità di una gestione unitaria dei Poli Tecnologici, con possibile unificazione delle società che li gestiscono: entro il 31/12/2016 un apposito Gruppo Tecnico costituito su iniziativa della Regione Toscana e da essa coordinato avrebbe dovuto predisporre una relazione sulla fattibilità del progetto di integrazione, ma non risulta che tale Gruppo abbia effettivamente svolto l’attività prevista

Sono state portate a termine, d’intesa con l’Avvocatura, le varie fasi giudiziali relative ai ricorsi presentati da Polo Navacchio SpA e da Toscana Energia SpA e è attesa la emissione delle sentenze nei due giudizi. (n.d.r.: le sentenze sono state depositate alla fine di febbraio 2017).

Nonostante la grave e critica situazione organizzativa, alla scadenza prefissata è stato effettuato l’aggiornamento dei dati sulle partecipate nella Banca dati del Portale del Ministero del Tesoro e sono stati forniti i richiesti

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23 chiarimenti richiesti dalla Direzione competente.

E’ stata effettuata una verifica alla luce del disposto del D. Lgs. 19 agosto 2016 N. 175 ed in particolare del suo art. 2 (commi b) ed m)) a seguito della quale nessuna delle Società partecipate –ad eccezione di SAFR Montefoscoli, posseduta per il 99.66% e di SPA Navicelli, Società in house per la quale è vigente una Convenzione tra i tre Soci pubblici paritari per il controllo analogo- pare rientrare nella definizione letterale di “Società a controllo pubblico” desumibile dall’art. 2 lettera m (e relativi rimandi) del D. Lgs stesso. Ciò è rilevante in relazione agli adempimenti che il citato DLgs pone a carico di dette Società. Ad ogni buon conto, in data 27/12/2016 a tutte le Società (ad eccezione delle sopra citate Fidi Toscana e Toscana Aeroporti) è stata inviata via PEC la richiesta di comunicare quali iniziative siano state eventualmente intraprese da ciascuna di esse alla luce delle sue specifiche caratteristiche per ottemperare alla normativa citata.

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PROGRAMMA 04 – GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI Obiettivo strategico 01 : Entrate e Concessioni

Responsabile: Paola FIORAVANTI

L’Ufficio Entrate e Concessioni che è stato costituito a seguito dell’approvazione della nuova macrostruttura ha come obiettivo quello di incrementare le risorse proprie dell’Ente attraverso tre modalità di intervento:

• migliorare l’efficienza nella gestione dei procedimenti amministrativi da cui hanno origine risorse finanziariea favore dell’Ente, garantendo in tal modo parità di trattamento ai cittadini che usufruiscono di un servizio, che devono corrispondere un tributo o che pongono in essere comportamenti passibili di sanzione

• migliorare l’efficienza nella fase della riscossione ordinaria consentendo modalità di pagamento anche telematiche e monitorando costantemente i flussi di entrata e la corrispondenza con quanto dovuto

• migliorare l’efficienza delle procedure di riscossione coattiva sia per quello che concerne i tempi dell’attivazione, sia per quello che riguarda le percentuali di incasso

A tal fine saranno realizzate le seguenti attività:

- monitoraggio e implementazione continua di nuove procedure nella gestione del procedimento sanzionatorio per violazioni del Codice della Strada finalizzate a migliorare ulteriormente i tempi di notifica dei verbali, a ridurre la percentuale di verbali non notificati e ad incrementare le percentuali di riscossione

- progressiva informatizzazione e semplificazione(in sinergia con la viabilità) delle procedure di rilascio dei provvedimenti autorizzatori aventi ad oggetto l’occupazione su strade di proprietà o gestite dalla Provincia al fine di ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni/concessioni, migliorare il servizio reso all’utenza, monitorare il territorio ed incrementare le entrate

- avvio delle procedure di riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale

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Stato attuazione Obiettivo 01 : Entrate e Concessioni

Principali risultati raggiunti:

Per quanto concerne l’area entrate tributarie e riscossione ordinaria nel corso del 2016:

- è stato consolidato il recupero della TEFA per la quale per l’anno 2015 la percentuale di riscossione è stata del 97%. Oltre al lavoro di riscossione di quanto dichiarato dai Comuni è stato effettuato un controllo anche sulla corretta entità delle risorse dichiarate effettuando un controllo sui bilanci consuntivi di tutti i comuni della Provincia di Pisa. Per il 2016 è già stato incassato circa un terzo del dovuto; il termine ultimo è comunque il 30/4/2017.

Per quanto riguarda nello specifico la gestione dell’IPT e dell’RCA oltre ad un riscontro mensile sulle somme trasferite è stato effettuato un controllo a tappeto sulla legittimità delle agevolazioni concesse dall’ACI ai contribuenti IPT

- è stato realizzato un importante lavoro di gestione coordinata delle riscossioni ordinarie sul conto di tesoreria e sui conti correnti postali dell’Ente al fine di razionalizzare le procedure, offrire un supporto a tutti gli uffici nella gestione della fase di riscossione e potenziare la capacità di monitoraggio dell’Ente

Per quanto concerne l’area sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada nel corso del 2016 l’Ufficio ha consolidato e raffinato il know-how acquisito grazie al processo di internalizzazione:

- migliorando ulteriormente le procedure e riducendo conseguentemente i tempi decorrenti tra la data di accertamento e la data di notifica della violazione

- introducendo meccanismi virtuosi nella gestione dei ricorsi avverso i verbali e le cartelle esattoriali:

ricognizione degli esiti delle sentenze conseguenti al fine di intervenire sui punti deboli della gestione del procedimento sanzionatorio e al fine di proporre ricorso in secondo grado

- riducendo i tempi per l’invio a ruolo del verbali non pagati anche al fine di ridurre le maggiorazioni applicate ai trasgressori sulla cartella (è stato completato l’invio a ruolo dei verbali non pagati nel 2014) Per quanto concerne l’area concessioni e transiti eccezionali nel corso del 2016:

- è stato realizzato un importante lavoro di semplificazione attraverso l’approvazione di un nuovo disciplinare, l’introduzione della ricezione e dell’invio delle istanze tramite PEC, la dematerializzazione delle procedure.

- è stato completamente rivisto il sito web con l’obiettivo di facilitare l’utenza, ridurre il front-office e rendere più snelle e trasparenti le procedure

- è proseguita l’attività di recupero delle somme non riscosse nell’ultimo quinquennio sia attraverso un’azione capillare di ricostruzione degli archivi e di rimappatura del territorio, sia attraverso un’azione più mirata su categorie specifiche di concessionari quali i distributori di carburante e le società che gestiscono gli impianti pubblicitari

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Per quanto concerne l’area contenzioso e riscossione coattiva nell’ottica di migliorare le percentuali di incasso del credito non riscosso, l’Ufficio si è dotato del personale, del know-how e delle infrastrutture tecnologiche necessarie per sperimentare, in alternativa all’invio del ruolo tramite Equitalia, l’invio delle ingiunzioni fiscali e la successiva gestione delle procedure cautelari (fermo amministrativo, pignoramento presso terzi, etc.). A fine 2016 è stato inviato il primo lotto di ingiunzioni per verbali di violazione al Codice della Strada.

Nel 2016 l’ufficio ha inoltre proseguito il lavoro di recupero dei canoni del demanio idrico non riscossi nel quinquennio 2010-2015.

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PROGRAMMA 05 – GESTIONE BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI Obiettivo strategico 01 : Valorizzazione del Patrimonio

Responsabile: Giovanni VIALE

Lo scopo è quello di razionalizzare l’uso degli immobili e di valorizzare quelli non indispensabili.

Nel breve periodo:

• dismissione Società Fondi Rustici Montefoscoli s.r.l. – è in corso un avviso per la vendita

• dismissione degli immobili affittati allo Stato tramite INVIMIT sgr – realizzato Gli altri obiettivi per il 2016:

• Definizione rapporti patrimoniali con Comuni

• Definizione procedure immobili più critici

• Attuazione riforma regionale

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Stato attuazione Obiettivo 01 : Valorizzazione del Patrimonio

Processo vendita Montefoscoli – procedura di dismissione delle quote sociali della Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli srl.

Al 25/11/2016 non è prevenuta alcuna offerta. I Consigli Provinciale di Pisa e Comunale di Palaia hanno deliberato un’altra procedura che al 31/12/2016 era in corso.

Procedure vendite INVIMIT – dismissione mediante conferimento al fondo immobiliare chiuso gestito da INVIMIT sgr, degli immobili di proprietà sedi della Prefettura, della Questura e del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Data di dismissione 28/06/2016.

Protocolli con Comuni per definizione rapporti patrimoniali - Stipula Protocollo con Cascina; Redazione e proposta Protocollo con Pontedera; Attuazione Protocollo con Pisa.

La definizione col comune di Pisa richiede tempi più lunghi a causa di varie motivazioni non dipendenti dall’Ente. Con Cascina è stato rinviato per migliorare la definizione del protocollo, tenuto anche conto che è cambiata la guida dell'Amministrazione. Con Pontedera non è stato possibile attivare il confronto, dato anche il maggiore impegno richiesto per gli obbiettivi inerenti la SAFR Montefoscoli, le procedure INVIMIT e l’attuazione della procedura inerente l’immobile di via Gioberti (definizione procedure immobili più critici), oltreché per l'urgenza verificatasi a San Miniato rispetto al Liceo Marconi.

Definizione procedure immobili più critici- pubblicazione bando per vendita/concessione impianti sportivi La Fontina – pubblicazione bando per concessione immobile di via Gioberti

Rispetto a La Fontina è stato avviato lo studio per il bando per la concessione. Non è stato possibile definirlo per il maggiore impegno richiesto dagli obbiettivi inerenti la SAFR Montefoscoli, le procedure INVIMIT e l’attuazione della procedura inerente l’immobile di via Gioberti (definizione procedure immobili più critici), oltreché per l'urgenza verificatasi a San Miniato rispetto al Liceo Marconi.

Il bando per Via Gioberti è stato pubblicato il 2 dicembre 2016 con scadenza il 20/12/2016. La procedura al 31/12/2016 è ancora in corso.

Attuazione procedure con la Regione Toscana per la definizione dei rapporti patrimoniali connessi alla riforma delle province – sottoscrizione accordi

Con ritardi dovuti alla Regione, l'accordo è stato siglato nel mese di gennaio 2017: l’intesa tecnica è stata sottoscritta in data 23/01/2017 e recepita con Decreto Presidenziale n. 3 del 26/01/2017.

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PROGRAMMA 08 – STATISTICA E SISTEMI INFORMATIVI

Obiettivo strategico 01: Per l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali e per la raccolta ed elaborazione di dati

Responsabile: Giuseppe POZZANA

Il complesso processo di riordino istituzionale e delle funzioni, con il trasferimento ad altri Enti di competenze prima provinciali impatta pesantemente sulla Funzione fondamentale “Raccolta ed elaborazione di dati”(L.56/2014) in quanto priva la Provincia della sua qualità di produttrice primaria di dati in materie rilevanti quali Turismo, Ambiente, Rifiuti, Agricoltura, Energia, Difesa Suolo, Lavoro. Pone inoltre nuove esigenze (“Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali”) la cui soddisfazione non deriva dalle azioni unilaterali delle Province ma discenda dalla definizione di un nuovo assetto a regime delle relazioni tra Provincia e Enti Locali, peraltro nella prospettiva della soppressione delle province e della ancora indefinita configurazione degli Enti di Area Vasta.

Tale problematica si interseca con quella della crescente liberalizzazione dell’accesso ai dati prevista dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97 (Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche) e già vigente nell’ambito del Nuovo codice degli Appalti in relazione ai procedimenti a ciò connessi.

Per affrontare e gestire questa complessa problematica all’interno dell’Ente è prevista l'istituzione di un gruppo di lavoro trasversale per l'interconnessione delle varie tipologie di informazioni, in particolare per gli aspetti di monitoraggio e rendicontazione della spesa e per gli aspetti statistici, al fine di definire il sistema di indicatori, le modalità di rilevazione dei dati e la condivisione delle informazioni.

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Stato attuazione Obiettivo 01: Per l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali e per la raccolta ed elaborazione di dati

La macrostruttura approvata con i DdPp 23/2016 e 60/2016 prevede l'istituzione di un gruppo di lavoro trasversale per l'interconnessione delle varie tipologie di informazioni, in particolare per gli aspetti di monitoraggio e rendicontazione della spesa e per gli aspetti statistici, al fine di definire il sistema di indicatori, le modalità di rilevazione dei dati e la condivisione delle informazioni; elemento cardine di tale interconnessione è il raccordo con il settore Programmazione e Risorse.

In questa prospettiva, il Settore Pianificazione Strategica, Partecipazioni, Sistemi informativi, d’intesa con l’UO Tecnologie Informatiche del Settore AAGG ha impostato ed implementato una nuova impostazione del portale del Sistema Informativo Territoriale, adottando una piattaforma aperta, di facile utilizzo, che si presta all’integrazione ed all’interazione tra i vari uffici nonché alla configurazione di specifici strumenti in funzione delle diverse necessità operative.

E’ in corso una valutazione delle implicazioni della recente normativa (più volte modificata) in materia di accessibilità e trasparenza (Open data; FOIA).

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PROGRAMMA 08 – STATISTICA E SISTEMI INFORMATIVI Obiettivo strategico 02: Sistema informativo

Responsabile: Giuseppe POZZANA

Il Sistema Informativo ha il compito di supportare lo svolgimento regolare, efficace ed efficiente delle attività istituzionali attraverso opportune azioni di gestione e sviluppo dell’infrastruttura ICT dell’Ente (quindi sistemi, reti telematiche, procedure informatiche, etc.). I servizi e le applicazioni informatiche rappresentano infatti dei veri e propri strumenti di governo in quanto rientrano fra i principali fattori abilitanti dei processi di ammodernamento, semplificazione, miglioramento dei livelli di servizio, trasparenza e razionalizzazione della PA. Per questo motivo il Sistema Informativo svolge un importante ruolo trasversale in tutti gli obiettivi delle varie strutture dell’ente, in particolare per tutti gli aspetti attinenti l’attivazione dei processi di innovazione tecnologica con particolare riferimento sia all’ambito della informatizzazione, integrazione e dematerializzazione dei procedimenti, sia a quello della trasparenza e condivisione dei dati pubblici, così come prescritto dal Codice dell’Amministrazione Digitale.

Il Sistema Informativo sarà inoltre fortemente coinvolto in tutti i procedimenti operativi necessari per dare attuazione al processo di riordino istituzionale dettato dalle LR 22/2015 e 70/2015. Le convenzioni sottoscritte con la Regione Toscana prevedono infatti che la Provincia continui a provvedere all’espletamento dei servizi strumentali essenziali per il buon funzionamento delle sedi dove sono ubicati gli uffici delle funzioni regionali trasferite, dei servizi per l’impiego e le politiche attive del lavoro. Le convenzioni prevedono, fra l’altro, una profonda modifica dell’assetto logistico delle sedi con il trasferimento di circa 280 unità di personale e, ovviamente, delle relative dotazioni informatiche, di telecomunicazione e fonia. I Sistemi Informativi dovranno gestire questi cambiamenti riorganizzando ed i servizi le infrastrutture in funzione dei nuovi assetti logistici ed organizzativi, garantendo la continuità.

La disponibilità di risorse dettata dalla contingenza rappresenta attualmente il maggiore ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo, dovendosi confrontare da un lato con una incessante riduzione delle risorse – sia umane che finanziarie – e dall’altro con la crescente domanda di soluzioni ICT nonché con la rapida obsolescenza delle stesse imputabile sia al progresso tecnologico, sia alla incostanza del quadro normativo di riferimento. Non si può quindi prescindere da tale considerazione per comprendere ed apprezzare i risultati che potranno essere concretamente raggiunti.

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Stato attuazione Obiettivo 02: Sistema informativo

Oltre a garantire la continuità dei servizi provvedendo alla regolare manutenzione di tutti i sistemi dell’ente, i Sistemi Informativi hanno effettuato una serie di importati interventi per ristrutturare le infrastrutture ICT in funzione dei nuovi assetti logistici ed organizzativi determinati dal processo di riordino istituzionale. Fra questi i più rilevanti sono stati: il trasferimento al Tix (il CED regionale) di tutti i servizi afferenti il Sistema Informativo del Lavoro; il coordinamento degli interventi necessari per il trasloco nelle nuove sedi di circa 280 postazioni di lavoro; il trasferimento del CED in una nuova sala server allestita nel palazzo di via Nenni; la riorganizzazione dei servizi di fonia (che ha permesso un risparmio del 25% sui canoni sostenuti nell’anno precedente)

Sul piano dell’innovazione tecnologica i risultati riguardano sia l’ambito infrastrutturale (ripristino degli impianti di video-sorveglianza delle sedi istituzionali e attivazione di nuovi collegamenti telematici per una gestione più efficace e tempestiva dei sistemi di video-sorveglianza dei siti scolastici) che quello della dematerializzazione dei procedimenti (conservazione a norma di nuove classi documentali e implementazione del sistema informativo degli appalti;

quest’ultimo fornisce un ambiente unificato per la gestione informatizzata e telematica di qualsiasi tipo di procedura di affidamento e degli elenchi di operatori economici qualificati; integra già le funzionalità necessarie per svolgere le gare in modalità completamente telematica e dematerializzata; fornisce tutti gli strumenti necessari per assolvere gli obblighi di pubblicità e trasparenza relativi ai contratti di lavori, forniture e servizi). Infine il rinnovamento del sito web istituzionale, con una nuova veste grafica e una home page più organizzata e intuitivamente navigabile.

Per favorire la condivisione dei dati pubblici è stato sviluppato un nuovo portale per la meta-datazione, la gestione e la pubblicazione di Open Data. Poiché i dati territoriali risultano essere tra quelli maggiormente richiesti e scaricati dagli utenti dei siti degli enti pubblici italiani, il sistema è stato integrato con il portale del Sistema Informativo Territoriale.

Il Sistema Informativo ha inoltre svolto un importante ruolo trasversale per l’attivazione dei processi di innovazione.

Ciò trova riscontro nel piano degli obiettivi operativi dove si evidenziano le collaborazioni fornite a molteplici settori dell’ente (Controllo di Gestione, Supporto Area Tecnica, Segreteria Generale, Avvocatura, Entrate e Concessioni, Viabilità e Trasporti, Provveditorato ed Economato, Gare e Contratti).

Infine, per dare attuazione alle convenzioni stipulate con la Regione Toscana, i Sistemi Informativi hanno provveduto a garantire tutti i servizi necessari per il funzionamento delle sedi delle funzioni regionali e dei Centri per l’Impiego (ad es. servizi di assistenza e manutenzione dei sistemi informatici, servizi di telefonia fissa e mobile, servizi di connettività internet supporto tecnico-informatico dell’infrastruttura di rete e delle postazioni di lavoro, manutenzione delle stampanti multifunzionali, etc.), sia includendo tali fabbisogni nell’ambito dei contratti stipulati per la Provincia, sia espletando delle specifiche gare di appalto.

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PROGRAMMA 10 – RISORSE UMANE

Obiettivo Strategico 01: Impiego efficiente ed efficace delle risorse umane Responsabile: Paola Fioravanti

Il presente obiettivo ha come finalità principale quella di mantenere il corretto funzionamento della struttura provinciale attraverso un ottimale utilizzazione delle risorse umane disponibili dopo i passaggi presti dalla Legge 56/2014 e le L.R. n°22/15 e 70/15, pur in presenza di vincoli di spesa stringenti imposta dalla legge di stabilità 2015.

A seguito dei vari passaggi imposti dalla norme citate, il Settore è chiamato a:

- a proseguire nella riorganizzazione delle risorse umane per l’esercizio delle funzioni fondamentali e per il completamento dei procedimenti riguardanti le funzioni oggetto di riordino previste dalla Legge N. 56/2014 mediante ridefinizione e verifica dei regolamenti interni,

- a riorganizzare le gestione delle procedure riguardanti le presenze/assenze e dei buoni pasti riportando nel Settore la gestione di questi Istituti;

- rivedere e modificare le disposizioni sull’orario di lavoro del personale dipendente;

- approvare una nuovo accordo normativo aziendale riguardante le gestione delle risorse decentrate, dopo i passaggi di personale in altri ruoli;

- prevedere una cooperazione ed assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni in materia di gestione delle risorse umane, con particolare riferimento alla formazione del personale.

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Stato attuazione Obiettivo Strategico 01: Impiego efficiente ed efficace delle risorse umane

Il presente obiettivo aveva come finalità quella di mantenere il corretto funzionamento della struttura provinciale attraverso un ottimale utilizzazione delle risorse umane disponibili dopo i passaggi previsti dalla Legge n°56/2014 e le L.R. n°22/2015 r n°70/2015, pur in presenza di vincoli di spesa stringenti imposti dalla normativa vigente. A seguito dei vari passaggi imposti dalle citate norme, il Settore:

In data 31/10/2016 ha provveduto a fare tutte le pratiche relative al trasferimento nei ruoli regionale di n°136 unità di personale e n°6 unità di personale al Comune capoluogo ed ha trasmesso agli altri Enti, tutta la documentazione relativa al servizio presso questo Ente.

In data 31/10/2016 ha provveduto a completare tutte le procedure relativa al collocamento a riposo del personale dichiarato soprannumerario che ha utilizzato il percorso delle norme precedenti alla “Legge Fornero”

In data 01/09/2016 ha completato le procedure relative al personale soprannumerario inserito sul Portale

“mobilità.gov.”, a mezzo della quale n°17 unità di personale sono state assegnate ad altri Enti del territorio. Ne è rimasto inscritto sul Portale una unità di personale che a far data dall’1.2.2017 è stato trasferito ad altro Ente Locale;

In data 31/01/2016 con i passaggi di personale sopradescritti l’Ente ha rispettato quanto disposto dal comma 418 della Legge n°190/2014, riducendo la spesa di personale, con esclusione del personale soprannumerario, del 50% della spesa relativa al personale in servizio alla data dell’8.4.2014, rideterminando una Dotazione Organica che passa da 560 unità del 31.12.2015 a 215 unità di personale oltre a n°30 soprannumerari in Servizio nei Centri per l’Impiego del fine anno 2016;

In data 01/04/2016 è stato riorganizzato l’Ente approvando una nuova macrostruttura che ha tenuto di conto in modo particolare delle funzioni fondamentali assegnate all’Ente con la Legge n°56/2014;

In data 01/04/2016 ha attivato i percorsi selettivi per l’assegnazione degli incarichi all’interno dell’Ente, addivenendo ad assegnare i nuovi incarichi nel corso dell’anno;

In data 15/12/2016 ha formulato le proposte di modifica, a seguito del nuovo assetto organizzativo dell’Ente, dei Regolamenti interni, ed in particolare del “Regolamento degli Uffici e dei Servizi”, il Regolamento “degli incarichi extra-impiego ai dipendenti” e del Regolamento relativo “alla disciplina ed all’ammissione del riconoscimento del patrocinio e rimborso delle spese legali” ai dipendenti;

In data 30/04/2016 ha riorganizzato la gestione delle procedure riguardanti le presenze/assenze e dei buoni pasto, passando dalle precedenti 6 unità di supporto ad un unica Unità di supporto all’interno del Settore, per tutto il personale dipendente;

In data 31/12/2016 ha riorganizzato tutta la disciplina dell’orario di lavoro, dopo ampia discussione e confronto sindacale;

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35 In data 31/07/2016ha approvato ed attivato il nuovo sistema di pesatura per gli incarichi dirigenziali dopo la cessazione dal servizio o per trasferimento o per collocamento a riposo di n°3 Dirigenti;

In data 30/11/2016 ha completato l’iter con la sigla definitiva del CCDI normativo 2016/2018 ed economico 2016 del personale del comparto, attivando nel corso dell’anno il percorso per l’attivazione delle procedure per l’assegnazione selettiva delle PEO ad una parte del personale;

In data 15/12/2016 ha collaborato in particolare modo con la Regione Toscana per la definizione delle somme trasferite alla stessa per il salario accessorio del personale transitato in quei ruoli;

In data 30/09/2016 ha approvato il Piano formativo per il personale provinciale 2016/2017 provvedendo alla relativa assegnazione, dando nel contempo la possibilità ai Comuni della Provincia di agganciarsi al Piano stesso a mezzo di convenzioni, per l’attivazione dei propri Piani formativi per il proprio personale.

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PROGRAMMA 11 – ALTRI SERVIZI GENERALI

Obiettivo strategico 01: Valutazione dei rischi inerenti a contenziosi.

Responsabile: Giuseppe POZZANA

La Provincia di Pisa ha istituito al suo interno un gruppo interdisciplinare che raggruppa funzionari dei diversi Uffici potenzialmente interessati e che ha lo scopo mantenere e possibilmente incrementare l’abbattimento del costo dei risarcimenti pagati dalla Provincia incrementando il supporto tecnico alla difesa in giudizio (svolta dall'avvocatura), gestendo direttamente le negoziazioni e il contenzioso sotto franchigia, scoraggiando le controparti dall'attivare liti avventate.

Al GVS partecipano anche in qualità di consulenti il broker e il rappresentante dell’Assicuratrice dell’Ente.

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Stato attuazione Obiettivo Strategico 01: Valutazione dei rischi inerenti a contenziosi

La Provincia di Pisa per la valutazione dei rischi inerenti il contenzioso usufruisce del lavoro svolto da un gruppo interdisciplinare (Gruppo Valutazione Sinistri o GVS) che raggruppa le varie professionalità dei diversi settori dell’Ente, nonché la partecipazione e collaborazione del Broker Assicurativo e dell’Avvocato della Compagnia Assicuratrice.

Il Gruppo ha il compito di valutare i sinistri a rischio contenzioso, al fine di evitare quanto più possibile contenziosi sfavorevoli alla Provincia e instaurare procedure conciliative più vantaggiose per l’Ente.

Da questa attività deriva l’abbattimento del costo dei risarcimenti che la Provincia dovrebbe liquidare, perché usufruisce del supporto tecnico di figure interne all’Ente, le quali gestiscono la trattazione dei sinistri, le negoziazioni assistite e il contenzioso sotto franchigia, ad un costo pari a zero per l’Ente (fatto salvo evidentemente il costo del personale), che non ricorre in questo modo a incarichi esterni con ben altri costi.

L’Ufficio ha predisposto un documentato report di analisi del procedimento e dei relativi costi, che viene allegato. In esso si evidenzia che nell’anno 2016 sono pervenute 171 richieste risarcimento danni. L’Ufficio ha aperto le relative posizioni presso la propria Compagnia Assicuratrice per 122 richieste. Di queste:

a) n. 68 denunce sono state esaminate dal GVS con il seguente esito:

a. in 29 casi non sono state accolte le richieste di risarcimento danni:

i. n. 20 richieste sono definitivamente respinte;

ii. n. 9 richieste hanno seguito il percorso della negoziazione assistita, di cui 4 sono terminate senza raggiungere il grado del contenzioso che avrebbe comportato costi maggiori per l’Ente, sia in termini di tempi giudiziari, sia in termini di costi rispetto al contenuto della richiesta risarcimento danni. Le rimanenti 5 sono sfociate in un contenzioso comunque seguito dall’Avvocatura della Compagnia Assicuratrice, i cui costi rientrano nel premio assicurativo.

b. n. 2 richieste di risarcimento danni sono state liquidate;

c. n. 37 richieste sono in fase di definizione, nel rispetto dei tempi delle procedure amministrative.

b) n. 54 denunce sono da esaminare sempre nel rispetto dei tempi delle procedure amministrative.

Infine si sottolinea che 49 richieste risarcimento danni, delle 171 pervenute, sono state respinte dall’Ufficio Sinistri, che ha riscontrato la non competenza, evitando l’aggravio di ulteriori procedure.

E’ da valutare la possibilità di realizzare un ulteriore risparmio per l'Ente, in termini di costi e tempi assicurativi, con la trattazione diretta da parte dell'Ufficio sinistri di tutte le tipologie di denunce meglio descritte nell’analisi allegata (sinistri con soli danni materiali causate da alcune specifiche fattispecie relative a fauna selvatica, maltempo, manutenzione forestale), che nell'anno 2016 risultano essere n.49.

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PROGRAMMA 11 – ALTRI SERVIZI GENERALI

Obiettivo strategico 02: Controllo di gestione

Responsabile: Giovanni VIALE

E’ necessario costituire un minimo controllo di gestione, sia pure in un ente in evidente crisi istituzionale.

Questo obiettivo si traduce nella necessità di:

Progettare un sistema minimale di contabilità analitica sui principali centri di costo

• Nell’effettuare un report semestrale attuazione obiettivi (30 settembre)

• Nell’effettuare un Report annuale sul controllo strategico

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Stato attuazione Obiettivo Strategico 02: Controllo di gestione

Contabilità analitica

E’ stata“pensata”una bozza sul sistema minimale di contabilità analitica sui principali Centri di Costo relativamente alle principali funzioni in capo alla Provincia attualmente.

Non si è potuto concludere quanto programmato nell’anno perché l’ufficio finanziario sta impostando adesso il Piano dei Conti e pertanto finché non sarà concluso, il progetto non potrà essere portato avanti.

La fase finale dovrà quindi essere rimandata al 2017.

Controllo strategico

A seguito dell’applicazione del D.Lsg 118/2011 è stato impostato il Documento unico di Programmazione che ha sostituito la Relazione Previsionale e Programmatica.

Il nuovo documento che è stato studiato e analizzato dall’ufficio del Controllo di Gestione in collaborazione con il servizio finanziario dell’ente è stato approvato con Delibera del Consiglio n. 17 10/10/2016.

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