CAPITOLO 6 Conclusioni

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CAPITOLO 6

Conclusioni

Il modello di regressione costruito con i dati di carico solido sospeso e di riflettanza ha dato risultati accettabili considerando il numero ridotto di dati a disposizione. I campionamenti mensili bell’ARPAT non assicurano una buona corrispondenza con le immagini satellitari, mentre i dati giornalieri dell’ istituto idrografico possiedono un’ottima frequenza ma provengono soltanto da 5 stazioni. Nel caso di alcune di queste non è stato possibile ottenere il dato per problemi di risoluzione spaziale dell’immagine(30x30m). Le stazioni poste in corsi d’acqua con una larghezza inferiore alla risoluzione del pixel non assicurano un dato attendibile a causa del campionamento del sensore che includerebbe parte degli argini nei valori di riflettanza del pixel. Il modello di regressione nella zona considerata ha la possibIlità di essere migliorato aumentando il numero di dati utilizzati per la sua costruzione. Se si ottiene una buona formula di regressione per una zona di indagine è possibile, attraverso immagini satellitari, ricavare valori di carico solido sospeso istantanei per aree molto estese (Li., 2000). In particolare queste applicazioni sono state utilizzate per ottenere valori di concentrazione di solidi sospesi del plume di fiumi nei periodi di piena.

Copertura del suolo/Solidi sospesi

Osservando le variazioni di superficie delle varie classi con quelle di carico solido sospeso non si riscontra nessuna particolare correlazione diretta. Tutte le classi considerate possiedono valori non confrontabili con quelli di carico solido sospeso. L’unica eccezione, la classe 3 è stata scartata per motivi di accuratezza. Le classi con copertura inferiore all’1 % sono state escluse dal confronto per il loro scarso contributo. Le possibili spiegazioni della non verificata correlazione tra i dati sono:

1 Una variazione della copertura del suolo registrata nel corso di un anno non può essere verificata da una misura puntuale ed istantanea di carico solido sospeso.

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2 Le variazioni di copertura del suolo registrate riguardavano un intervallo temporale troppo ridotto (2001-2004). Operando su tempi più lunghi sarebbe possibile osservare variazioni maggiori di copertura del suolo.

Per comprendere meglio il fenomeno del trasporto solido si sono valutate le precipitazioni giornaliere nel mese precedente le osservazioni. I dati pluviometrici sono stati forniti dalla LAMMA di Firenze e riguardano le stazioni di Stia (AR) e Fagna (FI). Quello che si può osservare dai grafici riportati è che nei periodi immediatamente precedenti alle misure di solidi sospesi si sono verificati fenomeni di precipitazione elevata. In particolare sembra esistere una relazione diretta tra l’intensità delle precipitazioni e il valore di carico solido sospeso alla foce dell’Arno. Il gap temporale (di circa 7 giorni) esistente tra la data della precipitazione e la data della misura di carico solido è da attribuire al tempo che l’acqua impiega a raggiungere la foce partendo dal punto di caduta. Per il primo anno considerato si osserva una precipitazione molto intensa (29 mm) in data 9 Febbraio 2001. La precipitazione avviene 6 giorni prima l’osservazione della misura di carico solido sospeso( 75 mg/l ). Osservando il periodo di precipitazioni precedenti il 02 Febbraio 2002 si osserva che in data 25 Gennaio si è registrato un valore di 9 mm di pioggia. L’osservazione del carico solido sospeso in data 02/02/02 è di 24mg/l (La più bassa delle osservazioni ). Nell’ultimo caso le precipitazioni precedenti la data di indagine sono distribuite in più giorni. Nelle date 21-22-23 Febbraio si osserva una serie di valori superiori ai 12 mm. Nel grafico che segue vengono accorpate le precipitazioni che precedono di 6-9 giorni le immagini osservate .

Carico solido sospeso ( Foce Arno )

0 10 20 30 40 50 60 70 80 01_02_15 02_02_02 04_03_03

Date immagini Landsat

C ar ic o so lid o so sp es om g/ l

90 Precicipitazioni Osservate 0 5 10 15 20 25 30 35

9 febbraio 2001 24 gennaio 2002 23 febr 2004

Date immagini Landsat

C ar ic o so lid o so sp es o m g/ l

Precipitazioni osservate stazioni LAMMA di Stia(AR) e Fagna (FI).

Questa osservazione sembra suggerire che i valori di carico solido sospeso sono correlati alla intensità delle precipitazioni.

Utilizzando immagini satellitari eseguite ad intervalli temporali maggiori è possibile indagare su variazioni di copertura del suolo più evidenti. Classificando un maggior numero di foto satellitari scattate in diversi anni si possono evidenziare le variazioni di copertura del suolo per periodi di tempo molto lunghi. In questo modo è possibile osservare le ripercussioni di tali cambiamenti negli anni successivi alle indagini. Studi di questo tipo sono limitati solamente dalla disponibilità di immagini satellitari.