L'OBBLIGATORIETÀ DELL'AZIONE PENALE. TRA
REGOLE E REALTÀ.
"Ho da dirle che si tinga di nero, che si tinga di mulatto, che si tinga di operaio e di contadino, che si tinga di popolo, perché l'università non è patrimonio di nessuno. Appartiene al popolo." Ernesto “Che” Guevara agli studenti dell'Universidad de La Habana
INDICE
Indice pag.4 Introduzione pag.8 Capitolo I. Il Pubblico Ministero e la sua indipendenza pag.11
1 Evoluzione storica della figura del Pubblico Ministero pag.11 1.1 Il periodo monarchico-liberale pag.13 1.2 Il Fascismo pag.16 1.3 La Repubblica pag.19 1.4 Mani Pulite e lo scontro tra politica e magistratura requirente
pag.22
2 Lo statuto del Pubblico Ministero italiano pag.25 2.1 Inquadramento del Pubblico Ministero nella magistratura pag.28 2.2 Le peculiarità della magistratura requirente pag.32 2.3 I rapporti con il Ministro della giustizia pag.34 2.4 Il Rapporto con la polizia giudiziaria pag.37 2.5 I rapporti interni alle procure pag.40 3 Il Pubblico Ministero è un organo di giustizia? pag.42 4 L'indipendenza del Pubblico Ministero e il suo rapporto con l'obbligatorietà dell'azione penale pag.46
Capitolo II. L'azione penale in Italia e la sua evoluzione storica pag.48
2 L'azione penale pag.49 2.1 L'azione penale in generale pag.49 2.2 Obbligatorietà, discrezionalità, opportunità pag.52 2.3 L'azione penale e il modello del processo penale pag.55 3 L'azione penale nel periodo fascista pag.58 4 L'obbligatorietà dell'azione penale nella Costituzione pag.60
4.1 L'articolo 112 della Costituzione pag.60 4.2 Una lettura sistematica dell'articolo 112 nel quadro costituzionale
sulla magistratura in funzione dell'indipendenza del Pubblico Ministero pag.63 4.3 L'archiviazione pag.64 4.4 I controlli sull'inattività del Pubblico Ministero pag.68 5 Le funzioni dell'articolo 112 della Costituzione pag.70
5.1 Garanzia dell'uguaglianza tra i cittadini pag.70 5.2 Tutela del principio di legalità pag.75 6 I tentativi di modifica del principio di obbligatorietà dell'azione penale: proposta di riforma del Titolo IV della Costituzione pag.78 6.1 Previsioni generali della Riforma del Titolo IV pag.78 6.2 Modifiche all'obbligatorietà dell'azione penale pag.82 6.3 Modifica dei rapporti tra PM e PG pag.83 6.4 Distinzione della posizione costituzionale di giudici e pubblici
ministeri pag.85 6.5 Valutazioni conclusive sulla proposta di riforma pag.87
1 Dati statistici pag.91 2 Le lesioni dei diritti dei cittadini pag.95 3 Definizione di politica criminale e le sue attuali linee di indirizzo pag.99 4 La depenalizzazione pag.102 5 I criteri di priorità: gli esempi della circolare Zagrebelsky e della circolare Maddalena pag.107 5.1 La nascita dei criteri di priorità pag.107 5.2 La circolare Zagrebelsky pag.110 5.3 La circolare Maddalena pag.112 5.4 Gli interventi del CSM pag.114 5.5 Le previsioni in merito ai criteri di priorità per la magistratura giudicante pag.117 6 I criteri alternativi alla discrezionalità delle procure pag.121 6.1 Il Parlamento pag.123 6.2 Il Ministro della Giustizia pag.125 6.3 Il Consiglio Superiore della Magistratura pag.126 6.4 Il Modello della Direzione Nazionale Antimafia pag.129 7 Cosa punire? Alcune riflessioni di politica criminale pag.131
7.1 Le aspettative della comunità pag.132 7.2 I white collars crimes pag.135
Capitolo IV. Un'analisi comparata dell'azione penale pag.139
2 I sistemi di common law pag.141 2.1 USA pag.141 2.2 Regno Unito pag.146 3 I sistemi di civil law pag.150
3.1 Germania pag.151 3.2 Francia pag.156 4 Esperienze sovranazionali pag.163 4.1 Il Pubblico Ministero Europeo pag.164 4.2 Il Prosecutor della Corte Penale Internazionale pag.167
Osservazioni conclusive pag.173 Appendice pag.179 Bibliografia pag.182 Sitografia pag.193 Ringraziamenti pag.194