• Non ci sono risultati.

12. Qualità delle acque nelle tipologie di acquiferi studiati

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "12. Qualità delle acque nelle tipologie di acquiferi studiati"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

12. Qualità delle acque nelle tipologie di acquiferi studiati

Il D.Lgs 31/2001 che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano prende in considerazione diversi gruppi di parametri:

-parametri di mineralizzazione -parametri microbiologici

-indici chimici di contaminazione -elementi in traccia

-microinquinanti organici

Di seguito si fa riferimento ai soli parametri di mineralizzazione, agli indici chimici di contaminazione e agli elementi in traccia, dei quali è stata condotta l'analisi in laboratorio:

Parametri generali: residuo fisso, conducibilità elettrica, durezza

Cationi e anioni:sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, solfati, bicarbonati, fluoruri Residuo fisso: il residuo fisso a 180°C è il parametro che esprime il quantitativo di sali disciolti in un'acqua (mineralizzazione) e corrisponde alla parte solida che rimane, dopo aver fatto evaporare un litro di acqua alla temperatura di 180°C.

Per le acque potabili il D.Lgs 31/2001 stabilisce un valore limite di 1500 mg/l.

pH: definisce la concentrazione di ioni idrogeno e indica quanto un'acqua è aggressiva, acida (pH inferiore a 7) o basica (pH superiore a 7). E' inserito tra i parametri indicatori con valore ammissibile compreso tra 6,5 e 9,5 secondo il D.Lgs 31/2001.

Conducibilità elettrica: la misura della conducibilità elettrica costituisce un metodo indiretto, seppur approssimato, per ricavare il residuo fisso e il contenuto in sali disciolti. I sali disciolti in forma ionica nell'acqua consentono il passaggio della corrente elettrica in quanto dotati di una o più cariche elettriche e generano variazioni della conducibilità elettrica in modo proporzionale alla loro quantità e carica.

Si inserisce anch'essa nei parametri indicatori previsti dal D.Lgs 31/2001 con valore massimo consigliato di 2500 μS/cm.

Durezza: è connessa al contenuto di calcio e magnesio ed è espressa in gradi francesi(°F) dove 1 grado francese corrisponde a 10 mg/l di CaCO3.

Si definiscono acque leggere o dolci quelle con durezza inferiore a 15°F, mediamente dure quelle con durezza compresa tra i 15 e i 30 °F e dure se la durezza risulta maggiore di 30°F. Per il parametro durezza il valore limite faissato dal D.Lgs 31/2001 è compreso tra i 15 e i 50 °F.

Sodio: per lo ione sodio il D.Lgs 31/2001 fissa un valore limite di 200 mg/l anche associato agli aspetti organolettici delle acque con concentrazioni di sodio superiori a tali valori. Calcio: la presenza di calcio nell'acqua è dovuta al dissoluzione dei minerali.

(2)

Magnesio: si trova naturalmente nei minerali, e disciolto nell'acqua, e contribuisce come il Calcio alla durezza totale. Il D.lgs n 31/2001 non prevede un limite per il parametro magnesio nell'acqua potabile.

Cloruri: lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sottoforma di sali di sodio (NaCl), potassio (KCl) e calcio (CaCl). Concentrazioni eccessive di cloruri accelerano la corrosione dei metalli nei sistemi di distribuzione, in funzione dell'alcalinità dell'acqua. Ciò può condurre ad un aumento della concentrazione di alcuni metalli nell'approvvigionamento idropotabile.

Per tale ragione nelle acque potabili viene fissato un valore limite di 250 mg/l.

Solfati: viene fissato un valore limite di 250 mg/lper la qualità dell'acqua potabile, correlato al ruolo dei solfati nei processi di corrosione a carico dei sistemi di distribuzione. Fluoruri: per i fluoruri il D.lgs n 31/2001 stabilisce un valore limite nell'acqua potabile di 1,5 mg/l.

Bicarbonati: sono naturalmente presenti nell'acqua per effetto dell'equilibrio carbonato-bicarbonato e derivano dalla anidride carbonica disciolta nell'acqua che altera successivamente le rocce carbonatiche e silicee.

Il

D.lgs n 31/2001 non prevede un limite per il parametro bicarbonati nell'acqua potabile.

Indici di contaminazione delle acque Nitrati

I nitrati sono presenti nelle acque sia per fenomeni naturali (in questo caso gli apporti sono sempre molto modesti), sia in conseguenza ad attività umane. Quantità elevate di nitrati nelle acque sono imputabili, ad esempio, all'azione dei fertilizzanti azotati: dopo lo spargimento sul terreno essi vengono dilavati dalle piogge e trasferiti nelle acque superficiali o infiltrati in quelle sotterranee. Il D.Lgs. 31/2001 stabilisce un valore limite dei nitrati di 50 mg/l.

Elementi in traccia

Ferro, Manganese, Arsenico, Cromo, Nichel

Per elementi in traccia delle acque naturali si intendono sia elementi presenti in minime quantità, sia metalli pesanti, alcuni dei quali sono essenziali in bassi quantitativi all'organismo umano (micronutrienti), ma diventano tossici quando sono introdotti in quantità elevate.

Ferro: per il parametro ferro il valore limite è di 200 μg/l.

Manganese: è un elemento essenziale per gli organismi viventi. E' uno dei metalli più abbondanti nella crosta terrestre e in particolari condizioni ambientali può presentarsi in misura abbondante anche nelle acque di falda.

(3)

Arsenico: è presente nei minerali delle rocce e nel suolo e la sua presenza nell'acqua è dovuta principalmente a processi naturali di dissoluzione dai minerali e dalle rocce.

Il D.lgs. 31/2001 stabilisce un limite per l'arsenico di 10 μg/l.

Cromo: per il Cromo (CrIII + Cr VI) il valore di parametro è di 50 μg/l. Nichel: il D.lgs. 31/2001 stabilisce un valore limite di 20 μg/l.

In tab. 12.1 sono riassunti i parametri considerati nel criterio di classificazione della qualità delle acque così come stabiliti dal D.Lgs. 31/2001.

Parametri chimico-fisici indicatori Valore di parametro

Residuo fisso < 1500 mg/l pH 6,5-9,5 Conducibilità elettrica < 2500 μS/cm Durezza totale 15-50 °F Sodio < 200 mg/l Cloruri < 250 mg/l Solfati < 250 mg/l Fluoruri < 1,5 mg/l Nitrati < 50 mg/l Ferro < 200 μg/l Manganese < 50 μg/l Arsenico < 10 μg/l Cromo < 50 μg/l Nichel < 20 μg/l

Tab. 12.1 - Valori di concentrazione limite stabiliti dal D. Lgs. 31/2001 per alcune caratteristiche chimico-fisiche e alcuni elementi

Per ciascuna delle sorgenti sono messi a confronto i valori medi ottenuti dalle analisi di laboratorio condotte sui campioni prelevati in occasione delle due campagne e i valori di parametro sanciti dal D.Lgs. 31/2001 ed evidenziate eventuali anomalie di concentrazione.

(4)

Sorgente Salvalodi 2 Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 405 mg/l 497 mg/l < 1500 mg/l pH 7,2 7,2 6,5-9,5 CE 767 μS/cm 583 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 34,8 °F 34,2 °F 15-50 °F Sodio 13,1 mg/l 14,7 mg/l < 200 mg/l Cloruri 27,6 mg/l 33,2 mg/l < 250 mg/l Solfati 15,8 mg/l 16,8 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,02 mg/l 0,08 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,6 mg/l 0,6 mg/l < 50 mg/l Ferro 24,0 μg/l 11,5 μg/l < 200 μg/l Manganese 1,3 μg/l 4,0 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 3,2 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.2 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Salvalodi 2 e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

Sorgente Tiglio Solatio

Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 402 mg/l 434 mg/l < 1500 mg/l pH 7,1 7,3 6,5-9,5 CE 763 μS/cm 689 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 31,2 °F 32,2 °F 15-50 °F Sodio 11,8 mg/l 8 mg/l < 200 mg/l Cloruri 40,6 mg/l 29,4 mg/l < 250 mg/l Solfati 15,8 mg/l 17,3 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,02 mg/l 0,08 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 1,2 mg/l 0,6 mg/l < 50 mg/l Ferro 9,5 μg/l 16,8 μg/l < 200 μg/l Manganese 4,1 μg/l 0,9 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.3 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Tiglio Solatio e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

(5)

Sorgente Fontini 1 Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 425 mg/l 491 mg/l < 1500 mg/l pH 7,8 7,6 6,5-9,5 CE 569 μS/cm 403 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 36,6 °F 22,7 °F 15-50 °F Sodio 14 mg/l 16,1 mg/l < 200 mg/l Cloruri 27,3 mg/l 35,4 mg/l < 250 mg/l Solfati 14,4 mg/l 17,2 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,07 mg/l 0,09 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,6 mg/l 0,4 mg/l < 50 mg/l Ferro 9,1 μg/l 10,4 μg/l < 200 μg/l Manganese 1,1 μg/l 0,9 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.4 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Fontini 1 e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

Sorgente Madonna della Salute

Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 435 mg/l 393 mg/l < 1500 mg/l pH 7,6 7,5 6,5-9,5 CE 656 μS/cm 487 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 45,8 °F 34,4 °F 15-50 °F Sodio 15,4 mg/l 16,3 mg/l < 200 mg/l Cloruri 42,4 mg/l 47,9 mg/l < 250 mg/l Solfati 49,9 mg/l 23,5 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,03 mg/l 0,09 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 1,2 mg/l 0,6 mg/l < 50 mg/l Ferro 5,8 μg/l 11,5 μg/l < 200 μg/l Manganese 0,9 μg/l 4,6 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 2,0 μg/l 6,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.5 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Madonna della Salute e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

(6)

Sorgente Gusceglie 3 Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 516 mg/l 516 mg/l < 1500 mg/l pH 7,7 7,8 6,5-9,5 CE 512 415 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 31,3 23,4 °F 15-50 °F Sodio 25,6 mg/l 14,3 mg/l < 200 mg/l Cloruri 36,4 mg/l 38,5 mg/l < 250 mg/l Solfati 38,9 mg/l 28,8 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,08 mg/l 0,08 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,8 mg/l 0,7 mg/l < 50 mg/l Ferro 7,7 μg/l 11,8 μg/l < 200 μg/l Manganese 0,9 μg/l 0,8 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.6 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Gusceglie 3 e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001. Sorgente Doccino Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 405 mg/l 511 mg/l < 1500 mg/l pH 7,7 7,7 6,5-9,5 CE 627 0 μS/cm 621 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 25,3 °F 30,7 °F 15-50 °F Sodio 23,0 mg/l 20,2 mg/l < 200 mg/l Cloruri 43,1mg/l 24,0 mg/l < 250 mg/l Solfati 27,4 mg/l 49,4 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,04 mg/l 0,07 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,6 mg/l 0,6 mg/l < 50 mg/l Ferro 5,6 μg/l 11,5 μg/l < 200 μg/l Manganese 2,4 μg/l 2,0 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.7 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Doccino e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

(7)

Sorgente Papacqua 1 Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 315 mg/l 417 mg/l < 1500 mg/l pH 7,5 7,3 6,5-9,5 CE 534 μS/cm 403 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 23,7 °F 30,7 °F 15-50 °F Sodio 12,1 mg/l 13,1 mg/l < 200 mg/l Cloruri 31,9 mg/l 24,0 mg/l < 250 mg/l Solfati 6,7 mg/l 11,5 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,05 mg/l 0,05 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,7 mg/l 0,4 mg/l < 50 mg/l Ferro 44,5 μg/l 12,2 μg/l < 200 μg/l Manganese 1,5 μg/l 1,1 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 50 μg/l Nichel 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.8 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Papacqua 1 e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001. Sorgente Massone Parametri chimico-fisici indicatori Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 07/07/2015 Valore di concentrazione misurato durante la campagna del 17/02/2016

Valore di parametro stabilito dal D.lgs.31/2001 integrato col D.lgs.27/2002 Residuo fisso 885 mg/l 1093 mg/l < 1500 mg/l pH 6,9 6,8 6,5-9,5 CE 1400 μS/cm 1348 μS/cm < 2500 μS/cm Durezza totale 49,6 °F 49,8 °F 15-50 °F Sodio 14,6 mg/l 11,3 mg/l < 200 mg/l Cloruri 46,9 mg/l 38,9 mg/l < 250 mg/l Solfati 17,8 mg/l 23,5 mg/l < 250 mg/l Fluoruri 0,05 mg/l 0,05 mg/l < 1,5 mg/l Nitrati 0,6 mg/l 0,6 mg/l < 50 mg/l Ferro 7,0 μg/l 6,4 μg/l < 200 μg/l Manganese 0,9 μg/l 2,0 μg/l < 50 μg/l Arsenico 1,0 μg/l 1,0 μg/l < 10 μg/l Cromo 1,0 μg/l 5,3 μg/l < 50 μg/l Nichel 84,5 μg/l 120,1 μg/l < 20 μg/l

Tab. 12.9 - Confronto tra le concentrazioni misurate alla sorgente Massone e i valori limite previsti dal D.Lgs. 31/2001.

(8)

Esprimere un giudizio di qualità dal punto di vista chimico è stato relativamente semplice dal momento che per la maggior parte delle sorgenti le concentrazioni dei parametri chimici rientrano nei valori limite stabiliti dal D.Lgs. 31/2001 per la potabilità delle acque. Unico superamento del limite sancito dalla normativa è la concentrazione di Nichel nelle acque della sorgente Massone che supera di 5 volte il valore limite stabilito dal D.Lgs. 31/2001 che rende la qualità delle suddette non conforme a quanto stabilito in materia di potabilità delle acque dal D.Lgs. 31/2001.

Questa anomala concentrazione di Ni in acque circolanti in rocce ofiolitiche non rappresenta un caso isolato, ed è verosimile ipotizzare che non derivi da una sorgente di inquinamento di natura antropica.

Situazione analoga si è verificata per alcune analisi petrografiche eseguite nell'ambito del progetto ARPAT-ICRAM (2006), condotte su sedimenti dell'alveo del fiume Cecina riferibili a litotipi ofiolitici in cui è emerso che i picchi di concentrazione dell'elemento Ni si manifestavano proprio in corrispondenza dell'affioramento di rocce ofiolitiche (ARPAT, 2005). Il lavoro ha fornito la prima evidenza della relazione diretta tra gli estesi affioramenti di rocce ofiolitiche e le anomale concentrazioni di Ni nei sedimenti del fiume Cecina (ARPAT, 2009). Studi successivi condotti sempre da ARPAT (studio sul torrente Possera, 2011) hanno ulteriormente confermato questa relazione tra concentrazione del metallo e aree di alimentazione da rocce ofiolitiche.

Lo studio condotto su sedimenti è estendibile alla risorsa idrica soprattutto se si considera che la circolazione delle acque sorgive nei sistemi di macro- e micro-fessurazione dell'acquitardo ofiolitico è lenta e favorevole allo scambio acqua-roccia.

Per ulteriori approfondimenti sui collegamenti tra ofioliti e concentrazioni di Ni si rimanda a Sorrentino (2005), Franceschini (2006), Franceschini & Laterza (2010).

Prima dell'immissione in acquedotto l'acqua della sorgente Massone è sottoposta a trattamenti di assorbimento che utilizzano materiale filtrante con matrice superficiale costituita da ossidi. Negli ultimi anni è stato possibile rilevare sperimentalmente come il materiale filtrante selettivo superficiale costituito da ossidi Nichel-Andel abbia un'ottima percentuale di rimozione del Nichel (99%). Il vantaggio di questo processo è che richiede poca manutenzione e controllo quindi adatto ad acquedotti di modeste dimensioni che hanno a disposizione un personale limitato per il controllo degli impianti di trattamento.

(9)

13. Discussione generale dei dati ottenuti

L'eleborazione dei dati acquisiti durante il periodo di monitoraggio (portate e parametri fisico-chimici delle acque) unitamente alle conoscenze geologiche ed idrogeologiche dell'area di studio, hanno messo in evidenza alcuni aspetti utili alla definizione del contesto idrogeologico generale dell'area investigata. In generale la tettonica ha giocato un ruolo fondamentale nella definizione delle geometrie dei serbatoi e nel condizionamento della direzione del flusso idrico sotterraneo. Soprattutto nel settore centro-meridionale che è stato interessato da una tettonica più spinta e dove, per questo, si ritrovano strutture geologiche più complesse, gli assi delle strutture anticlinali costituiscono degli spartiacque idrogeologici mentre gli assi di strutture sinclinali fungono generalmente da assi di drenaggio. A confermare una più significativa azione delle dinamiche tettoniche nel settore centro-meridionale è la tipologia genetica delle sorgenti qui presenti: mentre quelle localizzate nel settore nord (Salvalodi 2 e Tiglio Solatio) sono sorgenti per limite di permeabilità, nelle quali peraltro il limite non è meglio definibile essendo intraformazionale, le sorgenti del settore centro-meridionale sono per lo più sorgenti per soglia di permeabilità sottoposta ove la soglia è rappresentata da sovrascorrimenti di importanza regionale.

Per le sorgenti Salvalodi 2 e Tiglio Solatio che drenano l'acquifero del Flysch di Monteverdi si ipotizzano dei bacini di alimentazione di limitata estensione e poco profondi. Il fatto che le sorgenti si localizzino a quote altimetriche ben più elevate rispetto a livelli di scorrimento impermeabili di importanza regionale unitamente ai modesti valori di portata e ai brevi tempi di risposta dell'acquifero (~ 48 ore) cui si accompagnano comunque coefficienti di esaurimento dell'ordine di 10-3 giorni-1, quindi non particolarmente elevati, confermano l'ipotesi di una circolazione poco profonda limitata ai livelli superficiali. Anche i parametri fisici quali conducibilità elettrica e temperatura confermano quanto l'acquifero sia suscettibile all'arrivo delle piogge e il trend di decrescita della portata stagionale risulta perturbato, seppur da incrementi di modesta entità, ogni qual volta si verificano anche brevi precipitazioni. Dal monitoraggio dei parametri fisici si evince come all'interno della formazione del Flysch di Monteverdi, formazione estremamente eterogenea costituita da calcilutiti alternate a strati decimetrici di marne a base arenacea, arenarie argillitiche e microconglomerati a matrice marnosa, la circolazione delle acque avvenga prettamente entro litologie di natura calcarea che fanno di queste acque delle acque bicarbonato-calciche.

Per quanto concerne la sorgente Papacqua 1 che drena l'acquifero dei Calcari a Calpionelle i brevi tempi di risposta dell'acquifero in questo caso sono imputabili alla tipologia del sistema di circolazione più che alla limitatezza del bacino di alimentazione, ossia un sistema a dreni interdipendenti, tipologia entro la quale ben si collocano acquiferi con parziale carsificazione e molto fratturati come il Calcare a Calpionelle. Questa ipotesi trova conferma nei più elevati valori di portata, nel breve tempo di risposta dell'acquifero (~ 24 ore), nel coefficiente di esaurimento che per la sorgente in questione risulta dell'ordine di 10-2 giorni-1 e nelle consistenti variazioni di temperatura dell'acqua alla sorgente registrate in occasione delle due campagne. Dal punto di vista chimico le acque della sorgente Papacqua 1 ricadono come le precedenti entro la facies bicarbonato-calcica, indicativa di una circolazione in litologie prettamente calcaree.

Le sorgenti localizzate nel settore meridionale dell'area di studio impostate entro l'acquitardo ofiolitico mostrano caratteristiche diverse rispetto alle precedenti.

(10)

Come già accennato queste si localizzano in corrispondenza di sovrascorrimenti di importanza regionale che lasciano ipotizzare per queste sorgenti bacini idrogeologici più estesi e profondi condizionati da strutture geologiche che assumono in base alle caratteristiche di permeabilità delle formazioni presenti una certa funzione idrogeologica. Trattandosi di acquiferi/acquitardi a permeabilità secondaria ove la circolazione è legata quindi allo sviluppo più o meno marcato di sistemi di fratturazione, la definizione della direzione del flusso sotterraneo non si può univocamente stabilire nell'ambito di questo studio. Si è potuto procedere alla caratterizzazione dell'acquitardo ofiolitico; i maggiori tempi di risposta del sistema all'arrivo delle piogge, unitamente ai bassi coefficienti di esaurimento ottenuti per la maggior parte delle sorgenti (10-3 giorni-1) suggeriscono un sistema con bassa organizzazione di flusso, a circolazione idrodispersiva con lunghi tempi di drenaggio e di recapito (~ 5-10 giorni). Ciò trova conferma anche nella variabilità dei parametri fisici delle acque (conducibilità elettrica e temperatura) che, per le sorgenti che drenano l'acquitardo ofiolitico, si mantengono circa costanti durante l'intero anno di monitoraggio con tendenza alla omogeneizzazione. Il chimismo delle acque varia in funzione delle rocce drenate, in particolare le acque delle sorgenti Fontini 1, Gusceglie 3, Madonna della Salute che drenano i Basalti sono acque Ca-Mg-HCO3 mentre le sorgenti Doccino e Massone che drenano rispettivamente la facies dei Basalti porfirici e la formazione delle Serpentiniti, sono del tipo Mg-HCO3 in accordo con il chimismo delle rocce. In conclusione, lo studio condotto ha evidenziato la presenza di acquiferi/acquitardi dotati in generale di buone caratteristiche in termini qualitativi le cui potenzialità potrebbero qualora essere implementate previo rilevamenti geologici-strutturali accurati.

(11)

14. Conclusioni

L'obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di caratterizzare gli acquiferi/acquitardi più significativi per potenza e estensione presenti dell'area di interesse attraverso lo studio di otto sorgenti che drenano gli stessi. Dalla ricostruzione dell'assetto geologico ed idrogeologico dell'area di studio, emersa dalla realizzazione di diverse sezioni geologiche reinterpretate secondo criteri idrogeologici, le sorgenti del settore nord dell'area di indagine, impostate entro l'acquifero del Flysch sono state classificate, secondo la classificazione di Civita (1973), come sorgenti per “limite di permeabilità”, mentre le sorgenti della porzione meridionale dell'area di studio, che è stata interessata da una tettonica più spinta, e impostate entro l'acquifero dei Calcari a Calpionelle e nell'acquitardo ofiolitico, sono state classificate come sorgenti per “soglia di permeabilità sottoposta”. Il monitoraggio annuo delle emergenze ha consentito di ricavare i valori di portata utili alla classificazione delle sorgenti secondo Meinzer (1927) modificata da Civita (2005); le sorgenti Papacqua 1, Madonna della Salute e Doccino ricadono in classe 5 mentre il resto delle sorgenti in classe 6, tutte con indice di variabilità costante. Analizzando le curve di esaurimento delle sorgenti oggetto di studio si osservano valori del coefficiente di esaurimento dell'ordine di 10-3 giorni-1,che indicano una circolazione idrica piuttosto lenta con modesti tassi di rinnovamento e un prolungato tempo di autosostentamento della portata che indica la presenza di ingenti riserve regolatrici che assicurano una notevole capacità di compensazione all'acquifero. Le sorgenti Papacqua 1 e Madonna della Salute sono le sole per le quali sono stati ottenuti coefficienti di esaurimento di un ordine di grandezza superiore (rispettimente 0,02 e 0,01) indicativi di una circolazione più rapida contestualmente ai tassi di rinnovamento elevati che segnalano una trascurabile importanza delle riserve regolatrici.

Dal confronto dell'andamento dei parametri portata - temperatura e conducibilità elettrica emerge per tutte le sorgenti come in corrispondenza del periodo di magra si riscontrino i massimi valori di conducibilità elettrica e di temperatura e come con l'arrivo delle piogge tali parametri tornino ad assumere valori più bassi con tendenza alla diluizione e alla omogeneizzazione. Secondo la classificazione di Mouren (da Schoeller, 1962), le acque sono classificate come acque fredde, con una T media minore di 20 °C, mentre secondo la classificazione di Civita (2005), eccetto le acque della sorgente Massone che risultano minerali con un RS medio misurato di circa 1000 mg/l, si tratta di acque oligominerali. Per quanto concerne le analisi chimiche e della composizione ionica delle acque sorgive raccolte in occasione delle due campagne di campionamento, le acque risultano tutte classificabili tramite il diagramma di Piper-Hill come bicarbonato-alcalino-terrose. In particolare dalla rappresentazione su diagramma di Schoeller-Berkaloff e dall'elaborazione dei rapporti ionici in diagrammi binari è emerso come le acque della sorgente Massone che drena l'acquitardo serpentinico mostrino una forte mineralizzazione, superiore di un ordine di grandezza rispetto a quella risultante per le altre sorgenti che drenano la formazione del Flysch, dei Calcari a Calpionelle e dei Basalti. La sorgente Massone va segnalata anche per un altro aspetto. E' la sola per la quale non sono rispettati i valori di concentrazione limite dei parametri chimico-fisici previsti dal D.Lgs. 31/2001 che regola il contenuto in ioni idoneo al consumo umano. La concentrazione media di Ni è risultata circa cinque volte superiore rispetto al valore limite stabilito dal D.Lgs. 31/2001.

(12)

La valutazione generale delle emergenze, seppur alcune mostrino portate limitate, porta a considerarle utilmente sfruttabili in virtù dell'indice di variabilità costante e del tipo di circolazione che interessa acquiferi/acquitardi in roccia poco suscettibili di vulnerabilità; dal punto di vista della composizione chimica, in relazione ai parametri considerati, le acque sorgive mostrano per la maggior parte, fatta eccezione per il Ni riscontrato alla sorgente Massone, un contenuto in ioni idoneo al consumo umano.

Il presente lavoro si è dimostrato utile in quanto l'attività di ricerca e monitoraggio rappresenta uno step fondamentale per la caratterizzazione e l'eventuale quantificazione delle risorse idriche per un loro sfruttamento rispettoso dei principi di sostenibilità atti a preservarla e renderla disponibile nel futuro. In ambito idrochimico, lo studio della qualità della acque sotterranee campionate ha permesso di tracciare un quadro qualitativo relativamente buono per le falde ospitate dagli acquiferi e/o acquitardi qui presenti. Anche per quanto riguarda l'elevata concentrazione nelle falde di sostante chimiche indesiderabili, sulla base di precedenti studi condotti nelle vicinanze dell'area in esame su analoghi acquiferi, si è potuto stabilire che gli elevati tenori sono strettamente legati a fenomeni geochimici naturali. Potrebbe essere interessante approfondire lo studio idrochimico, che nel caso in questione ha riguardato i soli elementi maggiori ed alcuni elementi in traccia, estendendo le analisi ad alcune specie isotopiche quali O2, H2, CO2 utili per stabilire tempi, zone e modalità di ricarica delle acque, le condizioni idrodinamiche e i fenomeni geochimici cui le acque sono state sottoposte.

Riferimenti

Documenti correlati

capitolo «Materiali e metodi» APC: variazione percentuale annua IC: limite inferiore e superiore dell’intervallo di confidenza. Variazioni percentuali annue

[r]

In Figura 4.9 sono riportati gli epicentri degli eventi sismici con magnitudo &gt;5, le strutture tettoniche presenti nella zona, i pozzi nei quali sono state osservate variazioni

152/2006 che hanno recepito la Direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati), occorre attuare una serie di misure necessarie per proteggere le acque da tale inquinamento quali:

un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da un'altra specie chimica detta base. una base è una sostanza capace di cedere un doppietto elettronico

In tal senso già alla fine degli anni ’60 presso l’Istituto di Geologia Applicata e Geotecnica del- l’Università degli studi di Bari furono avviati studi sul chimismo

In order to estimate the effect of residual demand characteristics on the price variance, we require hourly data on prices, on electricity demand, and on infeed from renewable

 1: Messa a punto dell’impianto sperimentale per lo studio dei sistemi di lagunaggio aerato per il trattamento secondario delle acque reflue agrumarie;.  2: Messa a