2 ita finali
IL TAGLIALEGNA E IL MAGO
Leggi il testo e rispondi alle domande.
Un taglialegna aveva una scure di ottimo acciaio, che gli cadde nell’acqua del fiume. Seduto sulla riva, egli si lamentava pensando che non avrebbe più potuto lavorare. Arrivò un mago e si impietosì: “Non ti preoccupare riavrai la tua scure!”
Detto fatto, si immerse nel fiume. Riaffiorò subito dopo con una scure d’oro:
“E’ questa la tua scure?”
Il taglialegna, sincero, rispose che non lo era.
Il mago si immerse di nuovo e portò in superficie una scure d’argento: “E’
tua?” chiese ancora.
“No, non è mia!” fu la risposta.
Il mago scomparve ancora sotto l’acqua e riapparve con la scure d’acciaio:
“E’ questa la tua?”
Il taglialegna la riconobbe: “E’ proprio la mia!”
Il mago apprezzò la sincerità di quell’uomo e gli regalò anche le scuri d’oro e d’argento.
La sera il taglialegna raccontò agli amici l’accaduto.
Uno di essi il giorno dopo si recò al fiume e lasciò cadere la scure nella corrente. Poi si sedette vicino alla riva e cominciò a piangere.
Arrivò il mago e gli chiese che cosa fosse successo.
“Povero me! Ho perso la scure!… Ora non potrò più lavorare!” “Non ti preoccupare!” lo tranquillizzò il mago. “Ci penso io”. Si immerse e riportò in superficie una scure d’oro: “E’ tua?” chiese.
“E’ proprio mia! La riconosco!”
A quelle parole il mago sparì portando con sé la scure d’oro e quella che il taglialegna aveva gettato nel fiume.
Esopo, Le più belle favole, Raffaello Editrice