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I fallimenti del mercato e il possibile ruolo del settore pubblico

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(1)

I fallimenti del mercato e il possibile ruolo del settore pubblico

Paolo Pertile

29-01-2015

(2)

Programma

Introduzione Mercati ecienti

Ecienza: i fallimenti di mercato

Equità

(3)

La dimensione del settore pubblico a livello internazionale

Fonte: OECD Factbook 2014

(4)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

(5)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

hanno accesso senza costo a tutte le informazioni che sono

rilevanti per le loro decisioni.

(6)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

(7)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

hanno accesso senza costo a tutte le informazioni che sono

rilevanti per le loro decisioni.

(8)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

(9)

Mercati e concorrenza

I Una caratteristica fondamentale dei mercati è il loro livello di (non) competitività (concorrenzialità)

I Un mercato può essere considerato perfettamente concorrenziale se sono soddisfatte le seguenti condizioni

I omogeneità del bene / servizio scambiato;

I elevata numerosità delle imprese, nessuna delle quali è in grado di inuenzare autonomamente il prezzo di equilibrio del mercato;

I assenza di barriere all'ingresso di nuove imprese;

I le imprese e i consumatori hanno informazione perfetta ovvero

hanno accesso senza costo a tutte le informazioni che sono

rilevanti per le loro decisioni.

(10)

Ecienza Paretiana

I La nozione di perfetta concorrenzialità è particolarmente importante rispetto alle proprietà di ecienza del mercato

I La nozione di ecienza maggiormente diusa nella teoria economica è quella di ecienza Paretiana

I Denizione: Una allocazione delle risorse è Pareto eciente

se non è possibile alterare quella allocazione migliorando la

situazione di qualcuno senza peggiorare quella di almeno un

altro soggetto

(11)

Ecienza Paretiana

I La nozione di perfetta concorrenzialità è particolarmente importante rispetto alle proprietà di ecienza del mercato

I La nozione di ecienza maggiormente diusa nella teoria economica è quella di ecienza Paretiana

I Denizione: Una allocazione delle risorse è Pareto eciente

se non è possibile alterare quella allocazione migliorando la

situazione di qualcuno senza peggiorare quella di almeno un

altro soggetto

(12)

Ecienza Paretiana

I La nozione di perfetta concorrenzialità è particolarmente importante rispetto alle proprietà di ecienza del mercato

I La nozione di ecienza maggiormente diusa nella teoria economica è quella di ecienza Paretiana

I Denizione: Una allocazione delle risorse è Pareto eciente

se non è possibile alterare quella allocazione migliorando la

situazione di qualcuno senza peggiorare quella di almeno un

altro soggetto

(13)

Il primo teorema fondamentale dell'economia del benessere

Un mercato perfettamente concorrenziale determina in

equilibrio una allocazione delle risorse Pareto eciente

(14)

Il secondo teorema fondamentale dell'economia del benessere

Qualsiasi allocazione Pareto eciente può essere

ottenuta come equilibrio perfettamente concorrenziale

attraverso una redistribuzione delle dotazioni iniziale

degli agenti economici coinvolti

(15)

Teoremi fondamentali dell'economia del benessere:

commenti

I Il concetto di mercato perfettamente concorrenziale va visto come un riferimento concettuale più che come una

caratteristica comunemente riscontrabile nei mercati reali.

Diversi mercati si potranno avvicinare più o meno a questo benchmark

I Di conseguenza, anche i teoremi dell'economia del benessere (che fanno riferimento alla perfetta concorrenzialità) vanno interpretati in quest'ottica

I Ciò nonostante, i teoremi sono utili per comprendere le

motivazioni dell'intervento pubblico in economia

(16)

Teoremi fondamentali dell'economia del benessere:

commenti

I Il concetto di mercato perfettamente concorrenziale va visto come un riferimento concettuale più che come una

caratteristica comunemente riscontrabile nei mercati reali.

Diversi mercati si potranno avvicinare più o meno a questo benchmark

I Di conseguenza, anche i teoremi dell'economia del benessere

(che fanno riferimento alla perfetta concorrenzialità) vanno

interpretati in quest'ottica

(17)

Teoremi fondamentali dell'economia del benessere:

commenti

I Il concetto di mercato perfettamente concorrenziale va visto come un riferimento concettuale più che come una

caratteristica comunemente riscontrabile nei mercati reali.

Diversi mercati si potranno avvicinare più o meno a questo benchmark

I Di conseguenza, anche i teoremi dell'economia del benessere (che fanno riferimento alla perfetta concorrenzialità) vanno interpretati in quest'ottica

I Ciò nonostante, i teoremi sono utili per comprendere le

motivazioni dell'intervento pubblico in economia

(18)

Teoremi fondamentali dell'economia del benessere:

commenti

I Il primo teorema non si occupa di chi stia meglio e di chi stia peggio, ne' di quanto bene stia che sta bene e quanto male stia chi sta peggio, ma esclusivamente dell'ecienza

I Il secondo teorema fa riferimento alle possibili modalità per

migliorare l'equità della distribuzione, preservando l'ecienza

(19)

Teoremi fondamentali dell'economia del benessere:

commenti

I Il primo teorema non si occupa di chi stia meglio e di chi stia peggio, ne' di quanto bene stia che sta bene e quanto male stia chi sta peggio, ma esclusivamente dell'ecienza

I Il secondo teorema fa riferimento alle possibili modalità per

migliorare l'equità della distribuzione, preservando l'ecienza

(20)

L'intervento pubblico in economia

I L'intervento pubblico in economia si motiva per due ragioni fondamentali:

1. Ecienza: assenza delle condizioni di concorrenzialità, e conseguente inecienza, dei mercati (fallimenti di mercato) 2. Equità: La distribuzione delle risorse all'interno della società

non corrisponde a quella considerata giusta

(21)

L'intervento pubblico in economia

I L'intervento pubblico in economia si motiva per due ragioni fondamentali:

1. Ecienza: assenza delle condizioni di concorrenzialità, e conseguente inecienza, dei mercati (fallimenti di mercato) 2. Equità: La distribuzione delle risorse all'interno della società

non corrisponde a quella considerata giusta

(22)

L'intervento pubblico in economia

I L'intervento pubblico in economia si motiva per due ragioni fondamentali:

1. Ecienza: assenza delle condizioni di concorrenzialità, e conseguente inecienza, dei mercati (fallimenti di mercato) 2. Equità: La distribuzione delle risorse all'interno della società

non corrisponde a quella considerata giusta

(23)

Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

I . . .

(24)

Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

. . .

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Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

I . . .

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Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

. . .

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Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

I . . .

(28)

Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

. . .

(29)

Fallimenti di mercato

I Un potenziale fallimento di mercato di congura ogni volta che viene meno una o più tra le condizioni che assicurano la perfetta concorrenzialità del mercato

I I principali fallimenti di mercato:

I Beni pubblici

I Esternalità

I Monopolio naturale

I Asimmetria informativa

I . . .

(30)

Beni pubblici

I I beni che vengono comunemente scambiati nei mercati privati sono tipicamente rivali nel consumo ed escludibili

I C'è rivalità nel consumo se il consumo di una unità in più del bene determina costi aggiuntivi

I C'è escludibilità se è possibile negare il consumo a chi non

contribuisca al nanziamento dello stesso (per esempio, non ne

paghi il prezzo)

(31)

Beni pubblici

I I beni che vengono comunemente scambiati nei mercati privati sono tipicamente rivali nel consumo ed escludibili

I C'è rivalità nel consumo se il consumo di una unità in più del bene determina costi aggiuntivi

I C'è escludibilità se è possibile negare il consumo a chi non

contribuisca al nanziamento dello stesso (per esempio, non ne

paghi il prezzo)

(32)

Beni pubblici

I I beni che vengono comunemente scambiati nei mercati privati sono tipicamente rivali nel consumo ed escludibili

I C'è rivalità nel consumo se il consumo di una unità in più del bene determina costi aggiuntivi

I C'è escludibilità se è possibile negare il consumo a chi non

contribuisca al nanziamento dello stesso (per esempio, non ne

paghi il prezzo)

(33)

Beni pubblici

I I beni pubblici puri si caratterizzano per il fatto di non avere nessuna delle due caratteristiche, ossia sono non rivali e non escludibili

I Esempio: l'illuminazione pubblica. Il fatto che un individuo in più beneci dell'illuminazione pubblica non determina incrementi nei costi di orirla (non rivalità); un cittadino che non contribuisca al nanziamento dell'illuminazione (per es.

evadendo le imposte) non può essere escluso dal beneciare

dell'illuminazione

(34)

Beni pubblici

I I beni pubblici puri si caratterizzano per il fatto di non avere nessuna delle due caratteristiche, ossia sono non rivali e non escludibili

I Esempio: l'illuminazione pubblica. Il fatto che un individuo in più beneci dell'illuminazione pubblica non determina incrementi nei costi di orirla (non rivalità); un cittadino che non contribuisca al nanziamento dell'illuminazione (per es.

evadendo le imposte) non può essere escluso dal beneciare

(35)

Beni pubblici come fallimento di mercato

I I beni pubblici determinano una situazione di inecienza del mercato perchè:

1. nessun operatore privato sarebbe disposto ad orire il servizio, non essendo il grado di far pagare chi ne usufruisca (eetto dell'esclubilità);

2. poichè orire il bene pubblico ad un individuo in più non costa nulla, imporre un prezzo sarebbe ineciente (eetto della non rivalità).

I L'unica soluzione per questa forma di fallimento di mercato è la produzione da parte del settore pubblico del bene in

questione (es. difesa / esercito)

(36)

Beni pubblici come fallimento di mercato

I I beni pubblici determinano una situazione di inecienza del mercato perchè:

1. nessun operatore privato sarebbe disposto ad orire il servizio, non essendo il grado di far pagare chi ne usufruisca (eetto dell'esclubilità);

2. poichè orire il bene pubblico ad un individuo in più non costa nulla, imporre un prezzo sarebbe ineciente (eetto della non rivalità).

I L'unica soluzione per questa forma di fallimento di mercato è

la produzione da parte del settore pubblico del bene in

(37)

Beni pubblici come fallimento di mercato

I I beni pubblici determinano una situazione di inecienza del mercato perchè:

1. nessun operatore privato sarebbe disposto ad orire il servizio, non essendo il grado di far pagare chi ne usufruisca (eetto dell'esclubilità);

2. poichè orire il bene pubblico ad un individuo in più non costa nulla, imporre un prezzo sarebbe ineciente (eetto della non rivalità).

I L'unica soluzione per questa forma di fallimento di mercato è la produzione da parte del settore pubblico del bene in

questione (es. difesa / esercito)

(38)

Beni pubblici come fallimento di mercato

I I beni pubblici determinano una situazione di inecienza del mercato perchè:

1. nessun operatore privato sarebbe disposto ad orire il servizio, non essendo il grado di far pagare chi ne usufruisca (eetto dell'esclubilità);

2. poichè orire il bene pubblico ad un individuo in più non costa nulla, imporre un prezzo sarebbe ineciente (eetto della non rivalità).

I L'unica soluzione per questa forma di fallimento di mercato è

la produzione da parte del settore pubblico del bene in

(39)

Esternalità

I Si denisce esternalità un eetto economico che non transita per il sistema dei prezzi (e quindi per il relativo mercato)

I Si distingue tra esternalità:

I negativa (es. inquinamento)

I positiva (es. vaccino)

(40)

Esternalità

I Si denisce esternalità un eetto economico che non transita per il sistema dei prezzi (e quindi per il relativo mercato)

I Si distingue tra esternalità:

I negativa (es. inquinamento)

I positiva (es. vaccino)

(41)

Esternalità

I Si denisce esternalità un eetto economico che non transita per il sistema dei prezzi (e quindi per il relativo mercato)

I Si distingue tra esternalità:

I negativa (es. inquinamento)

I positiva (es. vaccino)

(42)

Esternalità

I Si denisce esternalità un eetto economico che non transita per il sistema dei prezzi (e quindi per il relativo mercato)

I Si distingue tra esternalità:

I negativa (es. inquinamento)

I positiva (es. vaccino)

(43)

Esternalità

La presenza di esternalità fa sì che la quantità di equilibrio sia maggiore o minore rispetto al livello eciente a seconda che si tratti di esternalità negativa o positiva:

pm

ps Es

Em

Q

P

Cm privato Cm sociale

Esernalità D

Qs Qm

(44)

Esempio: esternalità negativa

I La precedente gura rappresenta l'equilibrio di mercato in presenza di esternalità negativa (per es. la produzione del bene in questione è inquinante)

I Poichè i costi sociali superano quelli eettivamente sostenuti

dal produttore, la quantità di equilibrio risulta superiore a

quella socialmente eciente (Qm > Qs) e la soluzione di

mercato è ineciente in senso Paretiano

(45)

Esempio: esternalità negativa

I La precedente gura rappresenta l'equilibrio di mercato in presenza di esternalità negativa (per es. la produzione del bene in questione è inquinante)

I Poichè i costi sociali superano quelli eettivamente sostenuti

dal produttore, la quantità di equilibrio risulta superiore a

quella socialmente eciente (Qm > Qs) e la soluzione di

mercato è ineciente in senso Paretiano

(46)

Esternalità: soluzioni

I Nel caso delle esternalità, le soluzioni per la correzione dell'inecienza sono diverse (esempi che seguono riferiti al caso dell'inquinamento):

I imposte (è questo lo scopo di alcune tra le imposte che gravano sui carburanti)

I ssazioni di tetti alla produzione

I permessi negoziabili (è il sistema adottato nell'ambito del

Protocollo di Kyoto)

(47)

Esternalità: soluzioni

I Nel caso delle esternalità, le soluzioni per la correzione dell'inecienza sono diverse (esempi che seguono riferiti al caso dell'inquinamento):

I imposte (è questo lo scopo di alcune tra le imposte che gravano sui carburanti)

I ssazioni di tetti alla produzione

I permessi negoziabili (è il sistema adottato nell'ambito del

Protocollo di Kyoto)

(48)

Esternalità: soluzioni

I Nel caso delle esternalità, le soluzioni per la correzione dell'inecienza sono diverse (esempi che seguono riferiti al caso dell'inquinamento):

I imposte (è questo lo scopo di alcune tra le imposte che gravano sui carburanti)

I ssazioni di tetti alla produzione

I permessi negoziabili (è il sistema adottato nell'ambito del

Protocollo di Kyoto)

(49)

Esternalità: soluzioni

I Nel caso delle esternalità, le soluzioni per la correzione dell'inecienza sono diverse (esempi che seguono riferiti al caso dell'inquinamento):

I imposte (è questo lo scopo di alcune tra le imposte che gravano sui carburanti)

I ssazioni di tetti alla produzione

I permessi negoziabili (è il sistema adottato nell'ambito del

Protocollo di Kyoto)

(50)

Altre forme di fallimento del mercato

I Monopolio naturale: es. servizi a rete (ferrovie, rete elettrica)

I Asimmetrie informative: rilevanti per es. nel settore

assicurativo-nanziario e sanitario

(51)

Altre forme di fallimento del mercato

I Monopolio naturale: es. servizi a rete (ferrovie, rete elettrica)

I Asimmetrie informative: rilevanti per es. nel settore

assicurativo-nanziario e sanitario

(52)

Equità ed intervento pubblico

I Le motivazioni di ecienza non sono sucienti a spiegare la rilevanza della presenza del settore pubblico nella maggior parte delle economie moderne più sviluppate

I Una parte rilevante di questo ruolo è giusticato da

motivazioni di equità

(53)

Equità ed intervento pubblico

I Le motivazioni di ecienza non sono sucienti a spiegare la rilevanza della presenza del settore pubblico nella maggior parte delle economie moderne più sviluppate

I Una parte rilevante di questo ruolo è giusticato da

motivazioni di equità

(54)

La sanità

I Benchè nell'oerta di servizi sanitari emergano importanti fallimenti del mercato (legati principalmente all'asimmetria informativa) la dimensione dell'intervento pubblico in questo settore si giustica sostanzialmente con motivazioni legate all'equità

I La volontà di garantire a tutti i cittadini accesso per lo più gratuito ai principali servizi sanitari rappresenta un valore ampiamente condiviso nella società

I Ne è conferma il fatto che la dimensione di questo intervento

(55)

La sanità

I Benchè nell'oerta di servizi sanitari emergano importanti fallimenti del mercato (legati principalmente all'asimmetria informativa) la dimensione dell'intervento pubblico in questo settore si giustica sostanzialmente con motivazioni legate all'equità

I La volontà di garantire a tutti i cittadini accesso per lo più gratuito ai principali servizi sanitari rappresenta un valore ampiamente condiviso nella società

I Ne è conferma il fatto che la dimensione di questo intervento

sia sensibilmente minore negli U.S.A., dove esistono diversi

indizi di una minore avversione sociale alla disuguaglianza

(56)

La sanità

I Benchè nell'oerta di servizi sanitari emergano importanti fallimenti del mercato (legati principalmente all'asimmetria informativa) la dimensione dell'intervento pubblico in questo settore si giustica sostanzialmente con motivazioni legate all'equità

I La volontà di garantire a tutti i cittadini accesso per lo più gratuito ai principali servizi sanitari rappresenta un valore ampiamente condiviso nella società

I Ne è conferma il fatto che la dimensione di questo intervento

(57)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta media), ma più equa

I La quasi totalità dei sistemi scali dei Paesi sviluppato prevede

imposte di tipo progressivo

(58)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta

proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta

media), ma più equa

(59)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta media), ma più equa

I La quasi totalità dei sistemi scali dei Paesi sviluppato prevede

imposte di tipo progressivo

(60)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta

proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta

media), ma più equa

(61)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta media), ma più equa

I La quasi totalità dei sistemi scali dei Paesi sviluppato prevede

imposte di tipo progressivo

(62)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta

proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta

media), ma più equa

(63)

Imposte progressive sui redditi

I Si dice progressiva un'imposta se il debito d'imposta cresce più che in proporzione rispetto al reddito

I Esempio:

I Tizio ha un reddito di 100; Caio di 200

I Tizio paga 20 di imposta; Caio paga 50

I L'aliquota d'imposta media è del 20% per Tizio, del 25% per Caio

I Questo tipo di imposta è meno eciente di un'imposta proporzionale (Tizio e Caio hanno la stessa aliquota d'imposta media), ma più equa

I La quasi totalità dei sistemi scali dei Paesi sviluppato prevede

imposte di tipo progressivo

(64)

La composizione dell'intervento pubblico in Italia: un

confronto internazionale

(65)

La composizione dell'intervento pubblico in Italia: un confronto internazionale

I Il precedente graco mostra per l'Italia una composizione della spesa al netto degli interessi sul debito non molto dissimile da quella degli altri Paesi europei

I Tuttavia il graco non mostra le due vere peculiarità della composizione della spesa pubblica in Italia:

I Il peso della spesa per interessi, data la dimensione anomala del debito pubblico (ca. 128% del PIL)

I La composizione della spesa sociale, in cui rispetto agli altri

Paesi è molto maggiore il peso della componente pensionistica

rispetto ad altre prestazioni (es. tutela della disoccupazione)

(66)

La composizione dell'intervento pubblico in Italia: un confronto internazionale

I Il precedente graco mostra per l'Italia una composizione della spesa al netto degli interessi sul debito non molto dissimile da quella degli altri Paesi europei

I Tuttavia il graco non mostra le due vere peculiarità della composizione della spesa pubblica in Italia:

I Il peso della spesa per interessi, data la dimensione anomala del debito pubblico (ca. 128% del PIL)

I La composizione della spesa sociale, in cui rispetto agli altri

(67)

La composizione dell'intervento pubblico in Italia: un confronto internazionale

I Il precedente graco mostra per l'Italia una composizione della spesa al netto degli interessi sul debito non molto dissimile da quella degli altri Paesi europei

I Tuttavia il graco non mostra le due vere peculiarità della composizione della spesa pubblica in Italia:

I Il peso della spesa per interessi, data la dimensione anomala del debito pubblico (ca. 128% del PIL)

I La composizione della spesa sociale, in cui rispetto agli altri

Paesi è molto maggiore il peso della componente pensionistica

rispetto ad altre prestazioni (es. tutela della disoccupazione)

(68)

La composizione dell'intervento pubblico in Italia: un confronto internazionale

I Il precedente graco mostra per l'Italia una composizione della spesa al netto degli interessi sul debito non molto dissimile da quella degli altri Paesi europei

I Tuttavia il graco non mostra le due vere peculiarità della composizione della spesa pubblica in Italia:

I Il peso della spesa per interessi, data la dimensione anomala del debito pubblico (ca. 128% del PIL)

I La composizione della spesa sociale, in cui rispetto agli altri

(69)

La spesa pensionistica

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