Economia della felicità Corso 2016-17
Stefano Bartolini
Università di Siena
http://docenti.unisi.it/stefanobartolini/economia-della- felicita/
Informazioni sul corso
Happiness questions (World Values Survey)
Taking all things together, would you say you are:
• 1 'Very happy'
• 2 'Quite happy'
• 3 'Not very happy'
• 4 'Not at all happy'
http://www.econ-
pol.unisi.it/didattica_bartolini/
• Programma della prova intermedia di economia della felicità
• La prova riguarderà:
-La parte prima seconda e terza del testo Bartolini S., 2013,
“Manifesto per la felicità: come passare dalla società del ben- avere a quella del ben-essere”. Feltrinelli.
-L’articolo Stefano Bartolini e Francesco Sarracino, 2014, Happy for how long? How social capital and economic growth relate to happiness over time, Ecological Economics 108, 242–256
-L’articolo Stefano Bartolini e Francesco Sarracino, 2015, The dark side of Chinese growth: declining social capital and well- being in times of economic boom, Università di Siena.
• Modalità d’esame - L’esame può contenere domande aperte, domande a risposta multipla
Life satisfaction questions (World Values Survey)
All things considered, how satisfied are you with your life as a whole these days?
• 1 'Dissatisfied'
• 2
• 3
• 4
• 5
• 6
• 7
• 8
• 9
• 10 'Satisfied'
L’affidabilità del benessere soggettivo
Le dichiarazioni soggettive di felicità sono
statisticamente affidabili. Infatti sono ben correlate con misure della felicità di tipo oggettivo quali:
• Il numero e la durata dei ‘sorrisi autentici’, i c.d. sorrisi di Duchenne.
• La risposta della pressione sanguigna e del ritmo cardiaco allo stress,
• Malattie psicosomatiche come mal di testa o disturbi digestivi.
• La risposta allo stress di misure della resistenza della pelle
• Onde cerebrali misurate dai brain scanners
Misure oggettive di felicità
• Malattie mentali, suicidi, psicofarmaci, alcolismo, droghe
• Impressionante la crescita di ansia e depressione
Trend in US happiness USA: la felicità è in declino da decenni
Fonte: Stevenson and Wolfers 2008, dati GSS
Fonte: Stevenson and Wolfers 2008
Prosperità e felicità
«Ci sono cose molto più
importanti del denaro
nella vita.
Il problema è che sono
maledettamente
care»
Il paradosso della felicità:
Gli americani sono sempre meno felici
Che cosa predice queste differenze?
Sappiamo cosa non le predice: la crescita
Il paradosso di Easterlin: la crescita dei
redditi non aumenta la felicità media nel
lungo periodo
Soddisfazione per la propria vita e PIL su
almeno 15 anni
Felicità e PIL su almeno 15 anni
... vite più lunghe e più salubri
Eppure la crescita ci ha
portato ...
...tecnologie molto
utili
... possibilità di
viaggiare, ecc.
Però...
... !
…..la crescita economica sembra associata ad alcuni indesiderabili effetti sul benessere
China 1990-2007: average life satisfaction -7.1%
India 1990-2006: average life satisfaction - 7.6 %
• Average GDP growth rate since 1990s: about 10%
• % of people living with less than 1.25 $ per day
1981 2008
84% 13%
• % of rural population with access to improved water sources
1990 2010:
56% to 85%.
• Since 1990: yearly growth of household consumption expenditure 6.5%.
• Pigs slaughthered: 1990 2010 310 ml 667 ml
• Indian figures are similar, just slightly less triumphal.
Chinese objective records
Spiegazioni del paradosso
L’aumento delle aspirazioni potrebbe compensare l’impatto postitivo della crescita economica
• Adattamento (Aspirazioni guidate dal passato)
Dopo un periodo gli individui si adattano ai loro standard di vita
• Paragoni sociali (Aspirazioni guidate dagli altri)
La gente si paragona con gli altri e stabilisce le proprie aspirazioni di conseguenza
Social comparisons
Social comparisons
Social comparisons
Aspirations affect utility
) ,
(
, *,,t i t i t
i
f C C
U U
i/ C
i* 0
) (
, 1*
,t
i ti
g C
C C
i*,t/ C
i,t1 0
) (
,* ,
it ti
g C
C C i * / C t 0
* ,t
C
i=
Consumption aspirations of ind. i 1,t
C
i=
Past consumption of ind. i=
Consumption of the reference group of ind. i t
C
i,I beni relazionali predicono la felicità nel lungo periodo
• Che cosa accade se nelle regressioni precedenti
sostituiamo il PIL con i beni relazionali? (Bartolini, and Sarracino (2011)
• La misura di beni relazionali: quota della popolazione che partecipa in almeno una associazione o gruppo
• Dati: World Values Survey
Groups and associations
• Social welfare service for elderly
• Religious organizations
• Education, arts, or cultural activities
• Labour unions
• Political parties
• Human rights
• Conservation, the
environment, ecology, animal rights
Youth work
Professional associations Sports or recreation
Women’s group Peace movement
Organizations concerned with health
Consumer groups Other groups
Soddisfazione di vita e associazionismo (almeno 15 anni)
Tri-variate regressions of life satisfaction on social capital and GDP in the long run (at least 15 years)
Felicità e associazionismo (almeno 15 anni)
Prima conclusione
• I dati sul benessere usati nelle regressioni sul PIL e sui beni relazionali sono gli stessi
• Nel lungo periodo la crescita non conta
• Ma i beni relazionali contano molto
Dal lungo al medio termine
• Che accade se accorciamo il periodo?
• Che accade se cambiamo la variabile di beni relazionali? La fiducia
• Dati dalla European Social Survey (4
rilevazioni ogni due anni nel 2002-2008)
Felicità e fiducia nel medio termine (6 anni)
Y= -0.075 + 1.751 N = 24
Felicità e PIL nel medio termine (6 anni)
Tri-variate regressions of happiness or life satisfaction, on trust and GDP,
over 6 years
Seconda conclusione
• Nel medio termine i beni relazionali contano ancora parecchio
• Ma il PIL comincia a divenire rilevante
Dal medio al breve periodo
• Che accade se accorciamo ancora il periodo?
• Usiamo gli stessi dati di prima (ESS 2002-2008) ma dividendo le serie storiche in tre sottoperiodi: 2002- 2004, 2004-2006, 2006-2008
Happiness and trust over the short run
(2 years)
Happiness and GDP over the short run
(2 years)
Medium and short run compared
Short run Medium run
Conclusione: il PIL
• Non conta nel lungo periodo
• Comincia ad essere importante nel medio periodo
• La sua importanza aumenta all’accorciarsi del periodo.
Conclusione: i beni relazionali
• Sono fortemente correlati al benessere nel medio e lungo periodo
• Questa correlazione tende a evaporare nel breve periodo
Bartolini, Bilancini e Pugno (2011):
la tendenza della felicità in USA 1975-2004 è spiegata da quattro forze che agiscono in direzioni contrastanti:
L’aumento del reddito
Il declino dei beni relazionali
Il declino della fiducia nelle istituzioni
I paragoni sociali
Perchè gli americani
sono sempre più infelici?
Income matters for the well-being of
low-income individuals
Loneliness became a mass problem
The decline in American relationships
Increasing instability of families
The decline in American relationships
Increasing generational cleavages
The decline in American relationships
The decline in American relationships
Decrease in: social contacts, honesty, solidarity, social participation, civic
engagement
The decline in trust among Americans
Source: Gould and Hijzen 2016
The decline of trust in American institutions
Decreasing trust in: government, Congress, banks, corporations, unions, press, television, church, educational system, science, medicine
The decline of relational goods and of trust in institutions
Probit (# is OLS) Time Coeff. Probit (# is OLS) Time Coeff.
Married -.030*** Other Groups -.004**
Separated .038*** #other Groups -.001**
Divorced .003
General trust -.015*** Confident in banks -.024***
People unfair .010*** Confident in companies -.006***
People helpful -.006*** Confident in org. religion -.023***
Monthly with relatives -.001 Confident in education -.024***
Monthly with neighbors -.015*** Confident in executive -.007***
Monthly with friends .006*** Confident in universities -.010***
Monthly at bar -.009*** Confident in press -.045***
1-2 Puntnam's Group -.010*** Confident in medicine -.020***
3+ Puntnam's Groups .002 Confident in television -.030***
#Putnam's Groups -.003** Confident in sup. court .0002 1 Olson's Group -.008*** Confident in in science -.003***
2+ Olson's Groups .004 Confident in congress
#Olson's Groups -.001** Confident in military forces .016***
-.020***
Trends in US Social Capital (GSS, 1975-2004)
The Impact of Relational Goods on Happiness
OLS Estimation Coefficient t-stat
Female 0.01 0.57
Age -0.01 -3.13
Age square 0.00 3.13
Black -0.11 -3.71
Other non-white 0.00 -0.06
% Diff, Regional price index -0.05 -1.24 Ln household income/1000 0.07 6.01 Ln Reg-Age-Race Income/1000 -0.04 -1.77
Household size -0.02 -2.50
Years of education 0.00 0.31
Retired 0.02 0.63
Unemployed -0.19 -3.90
Keeping house 0.03 1.18
Student 0.07 1.28
Other -0.11 -1.42
Parents divorced or separated -0.02 -0.51 Living with own parents at 16 0.00 -0.05
Type of SC OLS Estimation Coefficient t-stat
Married 0.1870 6.93
2nd+ Marriage 0.0274 1.05
Separated -0.0675 -1.93
Divorced -0.0298 -0.55
Widowed -0.1106 -2.67
Number of Children 0.0053 0.86 Non-Instrumental Monthly with relatives 0.0440 2.73 Relational SC Monthly with neighbors 0.0392 2.34 Monthly with friends 0.0421 2.53 Monthly at bar -0.0551 -2.54 Others can be trusted 0.0137 0.77
Others are helpful 0.0671 3.62 Others are unfair -0.0536 -2.65 Member of 1 or 2 P-Groups 0.0393 2.12
Member of 3+ P-Groups 0.1011 4.29 Purely Instrumental Member of 1 O-Group 0.0133 0.70 Relational SC Member of 2+ O-Groups -0.0485 -1.69
The Impact of Trust in Institutions on Happiness
Type of SC OLS Estimation Coefficient t-stat Very confident in banks 0.0777 3.74 Very confident in companies 0.0937 4.68 Very confident in org. religion 0.0158 0.82 Very confident in education 0.0758 4.01 Very confident in executive 0.0529 2.19 Very confident in org. labor 0.0439 1.49 Non-Relational Very confident in press -0.0120 -0.55
SC Very confident in medicine 0.0039 0.22
Very confident in television 0.0058 0.23 Very confident in supreme court 0.0048 0.26 Very confident in scientific -0.0055 -0.31 Very confident in congress 0.0088 0.33 Very confident in military forces 0.0116 0.62
Year Dummies YES
Accounting for the Happiness Trend
I showed that SC is DECLINING and BENEFICIAL
Next step: to compute the impact of each variable over the period 1975-2004, i.e.
Δh = α(X2004 - X1975)
α is the vector of coefficients, X2004 and X1975 are vectors containing average values of regressors in year 2004 and 1975
Disaggregation of Happiness Variation in 1975-2004
Groups of Regressors Partial Sums Type of SC Demographics -0.0075 -0.0075
Absolute Income 0.0910
Relative Income -0.0620 0.0290 Income Other Socio-economics 0.0135 0.0350 All non-SC Marital Status & Children -0.0309
Social Contacts -0.0003
Trust in Individuals -0.0091 Non-Instr.
Putnam's Group -0.0025 -0.0428 RSC
Olson's Group -0.0006 -0.0434 RSC
Confidence in institutions -0.0061 -0.0495 All SC Predicted variation -0.0145
Observed Variation -0.0192 Impact on h
Accounting for the Happiness Trend
Tendenze degli orari di lavoro in Europa continentale e USA - 1955-2005, ore annuali medie -
Un’altra peculiarità americana: orari di lavoro
sempre più lunghi
Perchè gli americani lavorano sempre più?
Questo è un circolo vizioso: la povertà relazionale causa la povertà di tempo e quest’ultima causa la
povertà relazionale
I poveri di tempo sviluppano relazioni peggiori
I poveri di relazioni lavorano di più
Bartolini e Bilancini 2010 (dati Usa 1972—2004) mostrano che:
Gli individui cercano nel lavoro e nel denaro una compensazione al peggioramento delle loro condizioni relazionali.
Perchè gli americani lavorano sempre più se il denaro non compra la
felicità?
Una risposta
• Il declino dei beni relazionali ha giocato un ruolo nel declino della felicità
dell’americano medio e nell’aumento
delle sue ore di lavoro
Povertà sociale vs. prosperità economica
• Gli americani sono sempre più poveri di tempo e di relazioni, di fiducia nelle loro istituzioni, di benessere.
Questi dati sono il sintomo di una profonda crisi sociale
• Ma gli USA conservano il fascino della prosperità
economica. Il tasso di crescita del PIL USA è stato più elevato negli ultimi 25 anni rispetto ai grandi paesi europei (tranne la GB).
Crescita difensiva (NEG)
Ricchezza
privata
Povertà
comune
Povertà
relazionale
Povertà
comune
NEG: the key equations
NEG models insert some key equations in traditional endogenous (or exogenous) growth models
• Ut=U(Xt,C2t,Lt), UX>0, UC>0, UL>0
• Xt=Rt+C1t, 0
The resource Rt is subject to negative externalities Rt+1=F(Yt, Rt) FY0, FR0
R: Common
C1 : Defensive expenditure: substitutes for the common
C2 : Part of consumption aimed at satisfying other needs: does not substitute for the common
L: Leisure
Y: aggregate output
Crescita: paragoni internazionali
Country
Average GDP annual growth %
United States 2,015958
United Kingdom 2,030543
Italy 1,891657
France 1,843757
Germany 1,918091
Netherlands 1,926773
Sweden 1,768505
Denmark 1,633376
Tassi di crescita del PIL, 1980-2000
La crescita USA è di tipo NEG?
Usa (e GB) in confronto all’Europa continentale mostrano (1980-2000) :
• Maggior crescita
• Tendenze crescenti vs.
decrescenti degli orari di lavoro
La crescita USA è di tipo NEG?
Conclusione: è un quadro compatibile con la crescita NEG
Usa (e GB) in confronto all’Europa continentale mostrano (1980-2000) :
• Maggior crescita
• Tendenze crescenti vs.
decrescenti degli orari di lavoro
• Tendenza peggiore della felicità.
• Tendenze peggiori dei beni relazionali
Prudenza: scarsa qualità dei dati sui beni relazionali
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
(Sarracino 2010, WVS data)
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Results: social capital trends in Europe Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Results: SC & SWB trends in Europe Happiness trends 1980-2000
Trends of trust 1980-2000
Trends of associational activity 1980-2000
Happiness trends 1980-2000
Source: Stevenson and Wolfers 2008
Perchè può crescere il PIL?
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
1890 1929 1948 1966 1979 1989 2002
Guard Labor as a Percentage of the Labor Force
G uard labor
G uard labor without unemployment
Guard labor
Guard labor senza disoccupazione
Percentuale di “guard labor” sul totale del lavoro, Stati Uniti, 1890-2002
Guard labor: confronti internazionali
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
Svizzera Islanda Svezia Danimarca Norvegia Austria Portogallo Italia Olanda Irlanda Canada Belgio Australia Nuova Zelanda Spagna Regno Unito Stati Uniti Grecia
Guard Labor/Labor Force
Fonte: Bowles e Jayadev, 2006
Supervisori sul lavoro
• Lun 14-3, Ore 16.30 in aula Franco Romani c’è la presentazione di una nuova iniziativa studentesca denominata USiena Business & Economics Society.
L'obiettivo principale di questa society è l'accrescimento culturale e professionale degli studenti. Al fine di
perseguire tale obiettivo, si organizzano dibattiti ed
approfondimenti a cadenza settimanale su tematiche di attualità mentre, a cadenza mensile, si promuovono
incontri con aziende, esperti e professionisti dei vari settori economici. Questi soggetti sono chiamati a dare testimonianza della loro esperienza lavorativa, in modo da aiutare gli studenti a comprendere le varie dinamiche e ad orientarsi nel mondo del lavoro.
Alla presentazione saranno presenti il professore
Michelangelo Vasta ed il professore Ciro Corvese come rappresentanti di deps e disag.
•Occhio agli avvisi: forse lun-mart salteremo la lezione. Forse
recupereremo mercoledì.
Domande chiave
C’è qualche differenza nei modelli economici, sociali e culturali che motiva queste differenze?
Perché in USA (e GB) i beni relazionali
peggiorano? E perché in Europa hanno una
tendenza migliore?
Il ruolo della cultura:
la cultura del consumo
Bassa priorità a:
• affetti, relazioni in generale, solidarietà, comportamenti pro-sociali in generale ecc.
Essere consumisti significa dare una elevata priorità nella vita a:
• soldi, consumo, successo
Cultura del consumo e benessere:
evidenza dalla psicologia sociale
Le persone consumiste:
• sono meno felici
• hanno maggiori sintomi di ansia, di irritabilità
• maggior rischio di depressione
• guardano più televisione
• hanno una salute peggiore
Cultura del consumo e relazioni:
evidenza dalla psicologia sociale
Gli individui più consumisti hanno relazioni peggiori con gli altri
Sono meno:
• generosi,
• empatici
• cooperativi
Hanno maggior tendenza a:
•la amicizia strumentale
•il cinismo
•la sfiducia negli altri
Perchè peggiorano le relazioni?
La diffusione dei valori del consumo
• USA: percentuale degli studenti universitari che
ritengono che una ottima situazione economica sia un obiettivo essenziale della vita
• 39% nel 1970
• 74% nel 1995
Nel 1995 era divenuto l’obiettivo principale della
vita.
Stati Uniti: percentuale di individui che identifica le voci elencate come componenti della ‘buona vita’
1975 1991 _____________________________________________
• Un mucchio di soldi 38 55
• Un lavoro pagato molto più della media 45 60
• Matrimonio felice 84 77
• Lavoro interessante 69 63
Cultura del consumo: Europe vs. US
(dati WVS)
Cultura del consumo: Europe vs. US
(dati WVS)
Cultura del consumo: Europe vs. US
(dati WVS)
Cultura del consumo: Europe vs. US
(dati WVS)
China 1990-2007: average life satisfaction -7.1%
The Easterlin paradox: China
India 1990-2006: average life satisfaction - 7.6 %
The Easterlin paradox: India
China and India: predictors of the decline in LS (Bartolini and Sarracino WD 2015)
• Upsurge of the importance of social comparisons
• Decline in social capital: trust,
associational activity and various
measures of civic behavior declined
Oaxaca decomposition
Decomposition of the decline in life satisfaction in China, 1990-2007 (- 7.1%)
Source: Bartolini and Sarracino 2014a, WVS data
China, 1990-2006: part of the life
satisfaction gap explained by changes in
preferences
Materialism in China
The decline of life satisfaction in China
Source: Bartolini and Sarracino 2012, WVS data
Relationship between life satisfaction and
income decile in 1990 and 2007.
Anti-poor economic growth: life satisfaction
and income deciles in 1990 and 2001.
Pro-rich economic growth: life satisfaction
and income deciles in 2001 and 2007.
Explained part of the well-being gap (-16,4%)
for the lower class 1990 - 2001 in China.
Unexplained part of the well-being gap for
the lower class 1990 - 2001 in China.
Explained part of the well-being gap for the
middle class 1990 - 2001 in China.
Trend of income inequality in China
Decomposition of the decline in life satisfaction in India, 1990-2006 (- 7.6%)
Source: Bartolini and Sarracino 2014b, WVS data
India, 1990-2006: part of the life
satisfaction gap explained by changes in
preferences
Private
wealth
Relational poverty
Social comparisons
NEG in developing countries
Industrial take-offs are the paradigm of the coexistence of growth and social and environmental cleavages.
All industrial revolutions share some regularities: erosion of traditional institutions, environmental devastation, reduction in the access to land
These “push” factors drive the urbanization of farmers and the increase in the participation to the labor market The take-off: cause and consequence of negative
externalities
China
China makes no exception to such regularities
The crisis of the Yellow river basin = environmental devastations of the British Industrial Revolution.
The expropriation of agricultural land = the enclosures Extensive erosion of social capital and rapid changes in people’s values clearly emerge from the figures of
Bartolini and Sarracino 2014a (India is similar) India is similar
Policy implications
It is not economic growth that matters but its social quality
If the price of growth is the social (and environmental) decay it is not worth
Too much focus on the stimulation of possession and competition
Scarce focus on the protection of common resources This produces growth, paying the price of the decline in
social capital and well-being and too long work hours Shift of policy priorities from growth to social capital, the environment and well-being
Drivers of the Easterlin paradox
• Decline of social capital and increasing importance of social comparisons
• The Easterlin paradox: from the positive
to the negative side of sociability
Research question 1
• Social capital and social comparisons are treated as independent factors
• Question 1. Is this true?
• Evidence from positive psychology: more materialistic people have less social
capital
Research question 2
• Social comparisons are treated as a part of human nature
• Question 2. Is this true or are there
social engines of social comparisons?
Hypothesis: social capital affects the relationship between income and well-
being
Next steps
• Test of causality: does an increase in
social capital decrease the importance of money for people’s well-being?
• Evidence from positive psychology: poor relationships boost materialism.
• A compensation mechanism: poor relationships cause insecurity and
materialism is a response to insecurity
Results
• Social capital moderates more the
negative impact of growth on well-being (reference income) than the positive
impact (absolute income)
• High social capital roughly halves the
impact of absolute income on well-being
and cancels out the impact of reference
income
Conclusion
• Greater social comparisons and declining social capital are two sides of the same coin
• We observe their association in the time
series of the countries that experienced
the Easterlin paradox because they are
associated in individuals.
Pubblicità, identità, felicità
• “Sono un pubblicitario. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma” (Frederic Beigbeder, celebre pubblicitario)
• “Compro, dunque sono. La marca definisce il consumatore.
Siamo ciò che vestiamo, che mangiamo, che guidiamo. La collezione di marche che assembliamo intorno a noi è
divenuta tra le più dirette espressioni della nostra
individualità,” (Il presidente di una grande multinazionale di prodotti di consumo)
• “La pubblicità, quando è ben fatta, fa sentire alla gente che senza un prodotto sono dei perdenti” (Nancy Shalek,
presidente della Shalek Agency)
Negli Stati Uniti ogni nuova generazione, rispetto alla
precedente:
• si dichiara meno felice
Il disagio dei
giovani
Ogni nuova generazione
• ha una maggior
probabilità di malattie mentali
Il disagio dei
giovani
Il disagio dei giovani
Ogni nuova generazione
• ha relazioni peggiori
Il disagio dei giovani
Ogni nuova generazione
• ha maggiori valori del consumo
Il problema sono le nuove generazioni
Negli USA ogni nuova generazione rispetto alla precedente:
• si dichiara meno felice
• ha una maggior probabilità di malattie mentali
• ha relazioni peggiori
• ha maggiori valori del consumo
CHE COSA E’ CAMBIATO
NELLA VITA DEI BAMBINI?
La vita di bambini e ragazzi
negli ultimi decenni è cambiata
Abbiamo creato per loro una vita da piccoli adulti
• Crescente pressione sul tempo Nati per lavorare?
• Crescente pressione commerciale.
Nati per comprare?
• Crescente povertà relazionale
La pubblicità e i bambini
• “La pubblicità, quando è ben fatta, fa sentire alla gente che senza un
prodotto sono dei perdenti.... I ragazzi sono molto sensibili a questo ... ciò apre le loro vulnerabilità emotive. Ed è molto facile da fare con i ragazzi perchè sono emotivamente i più vulnerabili” (Nancy Shalek, presidente della Shalek Agency)
• “Ci sono solo due modi per aumentare i clienti: o li sposti sulla tua marca o li cresci fin da piccoli” (James U. Mc Neal, professore di marketing alla
Texas A&M)
• “Tutti ormai capiscono qualcosa che è molto logico e basilare, cioè che quando possiedi un ragazzo giovane, lo possiedi per molti anni a venire. Le imprese dicono: ‘hey, voglio possedere ragazzi sempre più giovani’ “ (Mike Searles, presidente della Kids ‘R’).
• “Quando abbiamo i ragazzi come obiettivo noi della General Mills
seguiamo il modello della Procter and Gamble ‘dalla culla alla tomba’. Noi crediamo nel prenderli da piccoli e tenerli tutta la vita” (Wayne Chilicky, dirigente della General Mills).
Le origini del pensiero pubblicitario
• “Per attirare l’attenzione delle masse” la pubblicità
“deve limitarsi a un piccolo numero di assunti e ripeterli costantemente”; “nessun cambiamento deve modificarne il tenore”; “ogni pubblicità in affari e in politica consegue il suo successo nella durata”. E ancora “la sua azione deve sempre fare appello al sentimento e molto poco alla ragione”;
“il suo livello spirituale deve essere tanto più basso quanto maggiore è la massa da raggiungere”
(Adolf Hitler, La mia battaglia, cap.6)
Le origini del pensiero pubblicitario
• La pubblicità è “l’arte dell’argomento semplice in un linguaggio popolare”; “l’arte della ripetizione
costante”; “l’arte di sapersi rivolgere agli istinti, alle emozioni, ai sentimenti e alle passioni popolari”, l’arte di presentare i fatti sotto l’apparenza della
oggettività”, “l’arte di occultare fatti non graditi”,
“l’arte di mentire pur essendo credibile”.
(Da un discorso di Goebbels)
Gli incentivi funzionano?
• Incentivi monetari alla donazione del sangue
diminuiscono e non aumentano il sangue donato
• Incentivi monetari per giocare a SOMA diminuiscono l’interesse per il SOMA
• Multe a carico dei genitori che prelevano in ritardo i loro figli dagli asili alla fine della giornata, aumentano il numero di ritardi
• Questi esempi minano una assunzione di base della teoria economica: che gli incentivi ad un certo tipo di comportamento aumentino la disponibilità a quel
comportamento
Perchè ? La teoria della
sostituzione delle motivazioni
• Motivazioni intrinseche: quelle attività che non ricevono alcun gratificazione se non l’attività in sé
• Motivazioni estrinseche: attività che sono
strumentali al raggiungimento di qualche altro scopo che non sia l’attività in sé.
• Le motivazioni non si sommano ma tendono a sostituirsi
Perchè le motivazioni si sostituiscono?
• I compensi monetari minano le motivazioni
intrinseche perchè cambiano la percezione degli individui sul perchè fanno qualcosa
• Fare qualcosa per divertimento o per senso civico è diverso dal farlo per soldi e le due motivazioni non possono essere sommate
• La ragione: il bisogno umano di dare un senso a ciò che si fa
L’economia di mercato promuove il materialismo
• Il capitalismo fa leva sul fare il proprio interesse, cioè sulle motivazioni estrinseche
• Ciò facendo provoca una gigantesca sostituzione delle motivazioni intrinseche
• La misura in cui fa questo dipende dal grado di penetrazione dei rapporti di mercato nelle varie sfere della vita sociale
“Virtually every commercial transaction has within itself an element of trust. It can be plausibly argued that much of the economic backwardness in the
world can be explained by the lack of mutual confidence.” (Arrow, 1972)
Which is the relationship between
social capital and economic growth?
First view: a love story
First view: a love story
• High stocks of social capital foster economic growth
• Theoretical reasons:
• lower transaction costs (less free-riding and opportunism)
• solving collective action problems (greater accountability of officials)
• Empirical evidence: Putnam (1993)
• Knack and Keefer (1997); Helliwell and Putnam
(1995); Guiso et al. (2006); Algan and Cahuc (2013);
Alesina and Giuliano (2016)
Puzzling evidence
• Social capital has been declining in the past few
decades in the most celebrated cases of growth among developed and developing countries
• US (Putnam 2000)
• China (Bartolini and Sarracino 2015)
• India (Bartolini and Sarracino 2017)
How to reconcile this evidence with the ”love story?”
How can the coexistence of high growth and declining SC be
explained?
The second view:
affluent isolation
• Social, cultural and institutional cleavages
associated with growth (Polanyi 1968, Hirsch 1976, Marx).
• Arguments raised since the XIX century: the
romantic, conservative and socialist critics of the Industrial Revolution argued that it had wrought devastation to social bonds.
The second view:
affluent isolation
• Possible reasons:
• Change in values: increase in materialism
• Time allocation shifts from social to economic activities
• Urbanization
• Increasing inequality
Defensive growth
(Bartolini et al. JEBO 2008, CJE 2014)Private
affluence
Relational
poverty
Inequality hampers social capital:
evidence
Source: Rothstein and Uslaner (2005), data refer to the 1990s
Inequality hampers social capital:
evidence
• Studies exploit cross-sectional variation across regions, countries, and over time.
• Alesina and La Ferrara, 2002; Rothstein and
Uslaner, 2005; Twenge et al., 2014; Tesei, 2015; Zak and Knack, 2001; Gould and Hijzen 2016
• Open questions. What matters more? Inequality at the top or the bottom of the distribution?
Inequality of opportunities or outcomes?
Inequality hampers social capital:
why?
• Higher inequality is more likely to be disconnected from merit. This may lower a person’s sense of fairness
• Higher inequality promotes social comparisons, i.e.
materialism. Materialism is associated to difficulties in relationships.
Inequality hampers social capital:
why?
• People trust each other when they share something
• If economic outcomes affect values, and trust
depends on shared values, larger income gaps will produce larger divergence in values.
• “Greater equality lead to more inclusive
(universalistic) social welfare programs and to greater generalized trust” (Rothstein and Uslaner 2005)
Social capital did not decline everywhere
Source: Sarracino & Mikucka 2016. WVS-EVS data 1990 - 2012