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La previsione delle insolvenze. Teorie, modelli e applicazioni alle società partecipate pubbliche

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Academic year: 2021

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SALERNO

Dipartimento di Scienze Aziendali Management &Innovation Systems

Dottorato di Ricerca in

Economia e Direzione delle Aziende Pubbliche XIV Ciclo

Tesi di dottorato

La previsione delle insolvenze. Teorie, modelli e applicazioni alle società partecipate pubbliche

Anno Accademico 2014 - 2015

Coordinatore

Ch.ma Prof.ssa Paola Adinolfi

Tutor

Ch.mo Prof. Valerio Antonelli

Candidato

Dott. ssa Emanuela Mattia Cafaro

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2 Abstract

In anni recenti è emerso, con maggiore preponderanza, il problema della crisi nell’ambito delle società partecipate dagli enti pubblici. Tali società sono, infatti, afflitte da una condizione strutturale di disequilibrio economico, finanziario e patrimoniale.

Con il fine di monitorare tale situazione di disequilibrio e diagnosticare lo stato di crisi è possibile implementare, anche con riferimento ai contesti delle società partecipate modelli di previsione delle insolvenze. I modelli di previsione, realizzati mediante l’applicazione di tecniche statistiche e di intelligenza artificiale, consentono di individuare, in via preventiva, i sintomi di un’eventuale crisi aziendale.

La tesi si pone quale obiettivo l’applicazione di un modello di previsione delle insolvenze alle società partecipate pubbliche. Per raggiungere tale scopo sono stati presi in considerazione i dati di bilancio per il periodo 2010-2014 relativi ad un campione di 460 società partecipate pubbliche, 10 delle quali in condizioni di elevato dissesto economico finanziario. Per realizzare il modello di previsione sono state scelte le due tecniche statistiche più utilizzate nella letteratura internazionale che si è occupata di previsione delle insolvenze: la regressione logit binaria e l’analisi discriminante multipla.

Cinque indici di bilancio sono stati selezionati come variabili esplicative e indipendenti dei modelli:

lavoro/costo del capitale, lavoro/ricavi, tasso di rotazione del capitale, quoziente secondario di struttura e grado di leva finanziaria. Il modello è stato testato utilizzando un campione di controllo di 21 società partecipate (10 società in equilibrio economico-finanziario e 11 in condizioni di dissesto).

Dall’analisi dei risultati è emerso che il modello di regressione logit ha una capacità previsionale maggiore rispetto all’analisi discriminante multipla, infatti, è in grado di classificare correttamente il 98% delle osservazioni.

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