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SALESIANI AMBASCIATORI DI ITALIANITÀ ALL’ESTERO QUADRI STATISTICI DELLE OPERE MISSIONARIE SALESIANE NEL 1925

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(1)

SALESIANI AMBASCIATORI DI ITALIANITÀ ALL’ESTERO QUADRI STATISTICI DELLE OPERE MISSIONARIE SALESIANE NEL 1925

F ra n c e sc o M o tto - M a ria A n d re a N ic o le tti *

INTRODUZIONE

In o ccasione del 150° ann iv ersario d ella n ascita d e ll’Italia U n ita (17 m arzo 1861) e del praticam ente coevo 150° della società salesiana (18 d i­

cem bre 1859) abbiam o avuto m odo di pubblicare un saggio con m olti dati sta­

tistici relativi tanto ai Salesiani nati in Italia, suddivisi per decenni, per regioni, per categorie..., quanto alle case salesiane d ’Italia, analogam ente suddivise per data di fondazione, per regioni, per data di eventuale chiusura ecc1. In un altro saggio è stata anche fatta una prim a lettura interpretativa della tipologia delle opere salesiane d ’Italia, in riferim ento a sei particolari date lungo il centocin- quantennio considerato, vale a dire la nascita del R egno d ’Italia (1861), la m orte di don B osco (1888), la vigilia delle due guerre m ondiali (1915, 1940), l’anno culm ine d ell’espansione d ell’O pera SDB e FM A e d ell’insorgere della crisi postsessantottina (1970) e ovviam ente l’ultim o an n o (2010)2.

N ei due saggi non è stato però presa in considerazione la quota di S ale­

siani, nati in Italia, m a che hanno operato, per pochi o m olti anni, in Paesi a ll’epoca considerati com e terre di m issioni3, praticam ente tutti i paesi ex ­ traeuropei, ivi com presi gli Stati U niti, che ancora negli anni cinquanta del secolo scorso ricevev ano “m issio n ari” salesian i con tan to di co nsegn a del crocifisso nel corso delle tradizionali e solenni cerim onie di Torino-Valdocco.

Sem bra dunque utile offrire agli studiosi di storia d ell’Italia unita anche i dati relativi ai Salesiani a ll’estero e alle loro opere. A llo stato attuale delle ricerche, lo possiam o però fare entro due precisi limiti. A nzitutto quello geo­

grafico, vale a dire riferendoci ai continenti extraeuropei, anche se centinaia

* Francesco Motto: Salesiano, Direttore dell’Istituto Storico Salesiano. Maria Andrea Ni­

coletti, docente all’Universidad Nacional de Rio Negro (Argentina).

1 Silvano

Sa r t i

- Francesco

Mo t t o,

Andamento e dislocazione delle case salesiane in Italia. Andamento e provenienza dei Salesiani italiani. Dati statistici (1861-2010), in Fran­

cesco

Mo t t o

(a cura di), Salesiani di don Bosco in Italia. 150 anni di educazione. Roma, LAS 2011, pp. 59-97.

2 Guglielmo

Ma l iz ia

- Francesco

Mo t t o,

L'evoluzione dell’Opera salesiana in Italia (1861­

2010). Dati quantitativi, in F.

Mo t t o

(a cura di), Salesiani di don Bosco in Italia..., pp. 21-58.

3 Nel citato volume (p. 42) tale quota, con molta approssimazione, si è stimata nel­

l’ordine del 21% del totale.

(2)

Salesiani ambasciatori di italianità a ll’estero. 337 di salesiani italiani sono stati inviati in paesi europei, specialm ente al m o ­ m ento d ell’insediam ento e nei prim issim i anni dell’O pera salesiana locale4. In secondo luogo il lim ite cronologico, vale a dire il periodo in cui la quasi to ta­

lità dei m issionari era di origine italiana, e dunque l’italian ità (si potrebbe quasi dire la piem ontesità) della loro azione era un dato culturale per così dire congenito, e non solo un dato dovuto a precise disposizioni della leadership italiana della società salesiana d ell’epoca. Tale lasso di tem po può essere con­

siderato il prim o cinquantennio delle m issioni (1925), occasione questa, fra l’altro, in cui si avviò una forte ripresa m issionaria con la nascita, nel solo d e­

cennio 1923-1933, di b en 10 istitu ti di asp iranti m issio nari, di cui uno in Spagna e uno in Inghilterra. Per m olte inform azioni e dati statistici relativi al­

l’azion e salesiana fra gli em igrati italiani nel period o a cavallo del secolo (1890-1915) rim andiam o ad un nostro recente contributo5.

Secondo M orand W irth la sessantina di spedizioni m issionarie partite da Torino, form alm ente o inform alm ente, nel m ezzo secolo 1875-1925 ha co in ­ volto 2.878 Salesiani (e 780 Figlie di M aria A usiliatrice per un totale di 3.658 p e rso n e )6. U n ’a ltra statistica m an o scritta co n se rv ata in A rc h iv io reg istra, nello stesso 1925, 1.402 m issionari residenti e 1.904 m orti o rientrati7, per un totale dunque di 3.306 m issionari. N ell’ultim a pag in a del citato volum etto edito nel 1925 si legge che gli educatori per la gioventù m aschile in A m erica erano 1.358, per la gioventù fem m inile 1.397, e quello com plessivo per le m issioni nei 4 continenti extraeuropei 1370; per un totale dunque di 4.1258.

4 Nell’anno 1925 in Europa, esclusa la Francia, risultano aperte 258 case (di cui 143 in Italia, 42 in Spagna, altre in Belgio, Cecoslovacchia Francia, Germania, Inghilterra, Jugoslavia, Germania, Polonia, Portogallo, Ungheria) con un totale di 4.010 Salesiani (di cui 1547 sacer­

doti, 601 chierici, 909 coadiutori, 953 studenti in formazione). Quanto ai numeri di giovani sono registrati 50.497 oratoriani, 16.374 studenti di 108 scuole per esterni, 13.390 ragazzi accolti in 132 convitti o collegiali, 6.106 allievi di 301 scuole professionali e 1002 di 19 scuole agricole. Un quarto di tutte le case (64 su 258) erano ospizi o orfanotrofi, vale a dire raccoglie­

vano giovani gratuitamente o a pensione ridotta: cf Atlante e dati statistici dell’opera del ven.

don Bosco. Torino, edizione extracommerciale novembre 1925, pp. 18-26. A loro volta le FMA nello stesso anno avevano 351 case, di cui 296 in Italia, 15 in Spagna, 22 in Francia, 9 in Belgio, 5 in Inghilterra, 2 in Germania e 2 in Polonia. Quanto ai numeri delle giovani sono registrate 51.584 oratoriane, 15.712 studentesse delle 172 scuole per esterne, 2.456 ragazze di 55 convitti o collegi, 6.194 convittrici operaie accolte in 33 convitti. 9.160 allieve delle 218 scuole professionali, 2.556 allieve di 24 orfanotrofi e 16.423 bambini di 222 asili e giardini di infanzia: ibid., pp. I-X.

5 Francesco

Mo t t o,

La risposta della società salesiana alla “grande emigrazione italiana” (1890-1914), in Francesco

Mo t t o

(a cura di), Salesiani di don Bosco in Italia..., pp. 175-196.

6 Morand

Wir t h,

Da don Bosco ai nostri giorni. Tra storia e nuove sfide. Roma, LAS 2000, pp. 519-521.

7 ASC A8150101.

8 Atlante e dati statistici..., p. XV.

(3)

338 Francesco Motto - Maria Andrea Nicoletti

C onfrontando questi dati, per altro non om ogenei, incerti già alla fonte, si può com unque evincere che i Salesiani partiti per le terre extraeuropee nel cinquantennio 1875-1925 dovrebbero essere stati circa 3.000, di cui solo una p iccola parte non di origine italiana. D unque o ltre 2.000 salesiani d ’Italia hanno preso la via per lo più del m are per raggiungere centinaia di città e paesi dei continenti extraeuropei a servizio dei loro connazionali, della gio­

ventù locale, della popolazione “civ ile” ed indigena.

Vediamo di presentare ora i due distinti settori di tale azione salesiana oltrem are.

1. M issiones ad gentes SDB e FMA

N el dicem bre 1925, secondo i dati di un piccolo A tlante9, nelle m issioni a d g e n te s e x tra eu ro p e e lav o ra v an o co m p lessiv am en te 1.314 m issionari e m issionarie salesiani (771 in A m erica con 12 m issioni, 400 in A sia con 11 m issioni, 127 in A frica con 4 m issioni, e 16 in A ustralia con 2 m issioni). Le opere m issionarie erano com plessivam ente 1.077, con 112.819 catecum eni ed allievi e 18.169.230 il num ero delle persone assistite. N on risulta m olto d iv e rso il n u m ero dei m issio n a ri e m issio n a rie in d ic a to d a ll’A tla n te p iù am pio del m edesim o anno, ossia 1.37010 (m a anche 1.02311), e dei destinatari giovani 124.327; lo è invece il num ero delle opere, 1.643 (senza contare i 140 istituti). N el dicem bre 1926 il num ero delle m issioni era leggerm ente disceso da 29 a 28 (con esclusione d ell’albanese Scutari con 6 FM A e le case di form azione m issionaria in E uropa), così com e i m issionari e le m issionarie che risultavano com unque 1.263 (858 S D B 12 e 4 04 FM A ). E videntem ente le differenze, per altro contenute, sono dovute a diversi criteri di raccolta dei dati.

Q uanto alle attività, si trattava evidentem ente di classica azione di p la n - tatio e c c le sia e o di prim a evangelizzazione (con relativa am m inistrazione di sacram enti: 14.527 i battesim i am m inistrati in 144 località), di assistenza m e­

9 Piccolo atlante delle missioni cattoliche, per cura del segretariato pro missioni - Torino, [p 15].

10 Atlante e dati statistici..., p. XV.

11 Ibid., p. 9.

12 Di cui 4 vicari apostolici, 4 prefetti apostolici, 375 sacerdoti, 229 chierici, 254 coadiu­

tori o missionari laici: Atlante dell’Opera del Ven. don G. Bosco. Torino, Sede centrale dell’O­

pera di don Bosco. Torino 1926, p. XXXIII. Leggermente diversi i dati della pagina XXXV,

con 925 SDB (compresi i 67 SDB delle case di formazione missionaria del Piemonte e di

Spagna) e le 405 fM a, esclusi i 1.697 SDB di 161 Istituti e le 1.699 FMA di 162 case sparse

per l’America.

(4)

Salesiani ambasciatori di italianità a ll’estero. 339 dica e di ricovero per l’infanzia (ospedali, farm acie o dispensari, asili e brefo­

trofi), e soprattutto di altrettante opere di educazione (oratori e doposcuola fe­

stivi e quotidiani, corsi di scuole per esterni, collegi, ospizi, convitti per studi civili o ecclesiastici, scuole professionali ed agricole) per un totale di circa 50.000 giovani assistiti13.

2. Opere SDB di educazione maschile ed Opere FMA di educazione fem ­ minile in Am erica14

Nel 1925, escludendo i Salesiani presenti nelle succitate opere salesiane dei territo ri di m issio n e ex tra eu ro p e e gestite n o rm alm en te in strettissim a collaborazione con le FM A , in quelli definiti “paesi civili d ’A m erica” (e p re­

cisam ente A rgentina, B olivia, B rasile, C anadà, C entroam erica, Cile, C olo m ­ bia, Equatore, M essico, Paraguay, Perù, Stati Uniti, Uruguay, Venezuela) vi erano 2.066 Salesiani, di cui 673 sacerdoti, 337 chierici, 349 coadiutori e 707 giovani raccolti negli studentati, per la gestione di com plessive 139 istituti e 1258 opere. Essi avevano la responsabilità di 109 oratori festivi o quotidiani, di 83 corsi scolastici (con varie classi), di 7 4 convitti, collegi, pensionati, di 246 scuole professionali, di 25 scuole agricole, di 15 case e studentati di fo r­

m azione, per un totale di oltre 70 m ila giovani (ivi forse com presi i 26 m ila, delle 517 associazioni giovanili), cui andrebbero aggiunti i 19.000 iscritti alle 99 associazioni di Exallievi e di fedeli (in buona parte di origine italiana) di 52 parrocchie, 49 chiese pubbliche e 131 cappelle.

N ello stesso anno 1925, com plessivam ente in A rgentina, B rasile, C en- troam erica, C ile, C olom bia, M essico, Paraguay, Perù, Stati U niti, U ruguay operavano 1.397 Figlie di M aria A usiliatrice). per la gestione di com plessive 132 istitu ti ed u cativ i e 832 opere. E sse eran o re sp o n sa b ili di 166 o ratori festivi e quotidiani, 142 corsi scolastici in scuole per esterni diurne e serali, 75 collegi e convitti, 3 convitti per operaie, 47 scuole professionali di form a­

zione al lavoro, 6 case di form azione, 7 orfanotrofi, 41 asili e giardini di in ­ fanzia, per un totale di 91.000 ragazze (ivi forse com prese le 33.100 delle 289 associazioni giovanili), cui andrebbero aggiunti le 13.881 iscritte alle 85 asso ­ ciazioni di Exallieve.

C om plessivam ente nella sola A m erica n e ll’anno 1925 quasi 200.000 al­

lievi erano educati da 2.755 SD B e FM A (oltre 280.000 inv ece gli allievi d ’Europa con quasi 6.000 educatori e più di 124.000 gli allievi delle m issioni

13 Atlante e dati statistici..., p. XV, vedi tabelle pp. 346-361.

14 Vedi tabelle pp. 362-372.

(5)

340 Francesco Motto - Maria Andrea Nicoletti

extraeuropee con 1.300 educatori). Invece nei cinque continenti in q uell’anno al servizio di 600.000 allievi vi erano 10.000 SDB e FM A (dei quali oltre 4.000 nelle case d’Italia).

3. Esportazione e diffusione di italianità

O ra se consideriam o tutto ciò, non è difficile im m aginare di quanta ita ­ lia n ità i Salesiani si siano fatti am basciatori in m ezzo secolo di attività educa­

tiva e pastorale in tali paesi extraeuropei. M entre si auspica che i dati qui pub­

blicati possano far proseguire i non m olti studi già disponibili15, non si può non accennare, anche se in form e m olto sem plificatorie, agli am biti principali in cui si è appunto espresso il contributo dei Salesiani a favore degli Italiani all’estero e dell’italianità in genere.

A nzitutto occorre prendere in attenta considerazione il retaggio culturale nazionale che i m issionari italiani portavano necessariam ente con loro, pur provenendo da distinte regioni d ’Italia. L a lingua italiana, la cultura, la storia, gli usi e costum i, le tradizioni d’Italia, oltre logicam ente la fede cattolica che stava alla base della loro scelta m issionaria, li accom pagnavano, sia in p a r- tib u s in fid e liu m dove eran o presenti so p rattu tto p er po rtare la re lig io n e e anche la civiltà (occidentale), sia là dove erano andati per educare la gioventù locale o per assistere le fam iglie di em igrati italiani.

In secondo luogo la società salesiana per m olti decenni non solo si è senti­

ta e ha sottolineato fortem ente la sua italianità per l’origine, per la diffusione, per num ero di vocazioni, e talora anche per altri interessi nazionali, m a è stata pure percepita com e tale dalle popolazioni in cui si è trovata ad operare. In alcuni paesi am ericani per anni è sem brato strano che un giovane di origine non italia­

na si facesse salesiano, tanto era radicata l’italianità della società salesiana.

Infine negli istituti salesiani dei paesi di forte em igrazione italiana - nel prim o quindicennio di inizio secolo X X un m ilione e m ezzo di connazionali

15 Citiamo i più recenti: Francesco

Mo t t o,

Vita e azione della parrocchia nazionale salesiana di San Francisco (1897-1930). Da colonia di paesani a comunità di Italiani. (= ISS - Studi, 26). Roma, LAS 2010;

Id.,

La questione emigratoria nel cuore di don Rua, edito in Grazia

Lo p a r c o

- Stanislaw

Zi m n ia k

(a cura di), Don Michele Rua, primo successore di don Bosco. (= ACSSA - Studi, 4). Roma, LAS 2010, pp. 379-400;

Id.,

Don Giovanni Bosco e la missione dei Salesiani per i migranti, in Graziano B

attistella

(a cura di), Migrazioni. Dizio­

nario socio-pastorale. Cinisello Balsamo (MI), Edizioni San Paolo 2010, pp. 60-68. Circa l’in­

segnamento della lingua italiana ricordiamo Giorgio

Ro s s i,

Emigrazione e diffusione della lingua italiana: l ’opera dei Salesiani dall’espansionismo crispino al nazionalismo fascista, in Daniela

Sa r e s e l l a

(a cura di), La lingua italiana nel mondo attraverso l ’opera delle congre­

gazioni religiose. Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubettino editore 2001, pp. 43-84 .

(6)

Salesiani ambasciatori di italianità a ll’estero. 341 raggiunsero l ’A m erica L atina (di cui due terzi l ’A rgentina) - la presenza di giovani di origine italiana è sem pre stata preponderante. P er decenni, finché è stato possibile, si è insegnata la lingua italiana per vari m otivi: favorire le vocazioni salesiane, poter parlare la lingua ufficiale della società salesiana (e dei suoi superiori), ottenere esenzioni dal servizio m ilitare, ricevere aiuti econom ici dal governo italiano... O vviam ente nelle scuole italiane a ll’estero, soprattutto n e ll’area m editerranea16, sovvenzionate, talora poco più che no m i­

nalm ente, dal governo italiano, a differenza delle scuole di altre nazioni eu­

ropee, l ’im pronta italiana era ben visibile per la nazionalità degli insegnanti, la lingua di insegnam ento, l ’esposizione della bandiera e delle foto dei re­

gnanti, le celebrazioni delle feste civili e religiose nazionali, le visite m olto solennizzate di autorità nazionali...

4. Il caso Argentina

È noto quanta Italia ed Italiani ci siano in A rgentina. L a p rim a spedi­

zione salesiana, arriv ata nel 1875, prese im m ediato p o ssesso d ella chiesa M a te r M ise ric o rd ia e , chiam ata “C hiesa degli Italiani” a causa degli arrivi di stranieri nella com unità argentina; i salesiani erano gli unici cappellani nella loro lingua. In una lettera che C agliero inviava a don B osco nel 1875 si legge che nei confessionali della chiesa “si confessa la gente in tutte le lingue: ita­

liano, castigliano, lom bardo, genovese, napoletano, piem ontese e loro com ­ posti, e corrono perché li intendiam o in tu tte” 17. U na questione chiave del­

l ’im m igrazione è che anche il clero faceva parte degli im m igrati.

La lettera Q uam A e ru m n o sa (1888) di Leone X III ai vescovi am ericani sul tem a d ell’im m igrazione italiana presentava l ’infelice situazione m orale e m ateriale, nella quale si trovavano i nostri connazionali, per la m ancanza di assisten za sacerdotale. Su sim ile sfondo si com prende com e la Santa Sede abbia incaricato l ’internunzio apostolico di B uenos Aires, A chille Locatelli, di trasm ettere ai vescovi la preoccupazione del Santo Padre per tale im m igra­

zione con una “circolare riservata”. Nel docum ento l ’internunzio riferiva ai pastori diocesani che, tra le istruzioni ricevute dalla Santa Sede, vi era l ’espli­

cito invito ai vescovi di occuparsi con tutto l ’im pegno e tutti i m ezzi possibili

16 Vedi il contributo di V. Pozzo nelle pagine precedenti e anche Pier Giorgio

Gi a n a z z a,

Don Rua e la fondazione salesiana di Alessandria d ’Egitto, in G.

Lo p a r c o

- S.

Zim n ia k

(a cura di), Don Michele Rua..., pp. 805-927.

17 Bruno

Ca y e t a n o,

Los salesianos y las hijas de Maria Auxiliadora en la Argentina.

Vol. I. Buenos Aires, Instituto de Artes Gràficas 1981, p. 53.

(7)

342 Francesco Motto - Maria Andrea Nicoletti

per salvaguardare gli im m igrati dalla corruzione m o rale18. Tra tali m ezzi P. S.

M artfnez ne m ette in evidenza alcuni: cappelle o chiese nelle colonie, assi­

stenza preferibilm ente del clero regolare connazionale, educazione religiosa, m essa e istruzione catechistica nella propria lingua. Logicam ente tali preoc­

cupazioni si sono riflesse nel C oncilio Plenario L atinoam ericano del 189919.

È certo che la C hiesa argentina non si occupò sistem aticam ente degli im ­ m igrati d ell’epoca, così com e non elaborò alcuna strategia pastorale sul tem a20;

preferì affidare la cura pastorale degli im m igrati alle congregazioni religiose più vicine a ogni com unità, com e fu il caso dei Salesiani con gli Italiani21.

In questo senso, i Salesiani si distinsero nella loro pastorale m igratoria22, grazie anche ad una serie di iniziative particolarm ente riuscite, quali i colle­

gam enti con il C om m issariato G enerale per l’E m igrazione dipendente dal M i­

nistero degli A ffari E steri, con l’A ssociazione nazionale m issionari italiani (A M N I) e con la federazione “Italica G ens”. S eg reta ria ti d e l P o p o lo p e r g li im m ig ra n ti dovevano operare in ciascuna casa salesiana e restare in contatto co n a m b asc iate, co n so la ti, u ffic i di co llo c a m e n to , p arro cc h ie , b an ch e, agenzie, industrie, etc., al fine di orientare, istruire e proteggere gli im m i- grati23. Il regolam ento interno sostanzialm ente disponeva le seguenti opera­

zioni: offrire tutela e consiglio m ediante l’ assistenza gratuita negli atti della vita religiosa e civile con l’assistenza di collaboratori, assistere nella ricerca del lavoro, pubblicare e diffondere inform azioni, avere più stretti collabora­

tori ai consolati, chiese, governi, disporre di avvocati, m edici, notai, im piegati

18 Pedro Santos

Marti'n e z,

Religión e inmigración en 1907. Un informe del Arzobispo de Buenos Aires, in “Archivum” 16 (1994) 127.

19 Pedro

Ga u d i a n o,

El Concilio Plenario Latinoamericano (Roma, 1899). Preparación, celebración y significación, in “Revista Eclésiastica Platense” 5 (1998) 1063-1078.

20 Néstor Tomas

Au z a,

La experiencia pastoral con las colectividades extranjeras en Buenos Aires, 1900-1961 , in

Id.

(a cura di), “Iglesia e inmigración en la Argentina ”. Vol. IV.

Buenos Aires, CEMLA 2000, pp. 105-136.

21 La problematica sociale dell’epoca è stata affrontata in serie di iniziative di Religiosi (come gli Scalabrini di mons. Scalabrini, i Marianisti di Guillermo José Chaminade, i Maristi di mons. Champagnat, etc.), in fondazioni come asili, colonie agricole, scuole comunali, scuole tecniche, scuole notturne, ospedali, associazioni di opere. Si veda Giancarlo

Ro c c a,

Istituti re­

ligiosi in Italia tra Otto e Novecento, in Mario

Ro s a

(a cura di), “Clero e società nell’Italia contemporanea”. Roma, Laterza 1992; N.

Au z a

(a cura di), La experiencia pastoral..., p. 281;

e Néstor AUZA, La Iglesia y la evangelización de la inmigración , in “Estudios Migratorios La- tinoamericanos” 14 (1990) 279-295.

22 Fabio

Ba g g i o,

La Chiesa argentina di fronte all’immigrazione italiana tra il 1870 ed il 1915. Problemi, idee e scelte operative. Tesi per il dottorato in Storia Ecclesiastica. Roma, Pontificia Università Gregoriana 1998, pp. 279-295.

23 Il primo Segretariato operò nella parrocchia Mater Misericordiae con don Albertinazzi nel 1906, come sottolinea Gianfausto RoSoLI, Las organizaciones católicas y la inmigración en la Argentina, in Fernando

De v o t o

- Gianfausto

Ro s o l i

(a cura di), “La inmigración ita­

liana en la Argentina ”. Buenos Aires, Biblos 1985, p. 219.

(8)

Salesiani ambasciatori di italianità a ll’estero. 343 pubblici, etc., che prestassero gratuitam ente la loro opera, scegliere la presi­

denza onoraria e i soci onorari tra le principali autorità di locali notabili. Tra l ’altro, la I ta lic a G e n s p ro m uoveva la “ita lia n ità ” sia m ed ian te l ’in seg n a­

m ento della lingua, che attraverso l ’insediam ento agricolo e la tutela degli ita­

liani con uffici locali e segreterie24. In A rgentina essa sviluppò, inizialm ente, il suo lavo ro nelle case e istituzion i salesian e25, ad eccezione del trien n io 1912-1914, in cui aveva un ufficio proprio a B uenos Aires. La relazione del­

l ’A rcivescovado di B uenos A ires m ette bene in evidenza l ’opera salesiana com e “genuinam ente italiana”26.

In pochi anni i Salesiani costruirono in A rgentina una sorta di am pio com plesso sociale andando ben al di là della sem plice m issione p asto rale:

organizzarono undici parrocchie e dodici oratori festivi, curarono la stam pa di p erio d ici (L e ttu r e c a tto lic h e , F a m ig lia e S c u o la , L a V erità, C risto fo ro C o lo m b o e il B o lle ttin o S a le sia n o ...), per altro in un duro confronto con fogli liberali, socialisti e anarchici, della m assoneria27, sostennero la pubblicazione d e ll’ Ita lic a G e n s , fondam entale per indirizzare l ’im m igrato, fondarono una libreria cattolica che pubblicava in spagnolo e in italiano com e l ’edizione della

“B reve sintesi del catechism o” . N ell’am bito educativo eressero dieci collegi, con un “80% di alunni italiani o figli di italiani”28, e due scuole di A rti e M e­

stieri. L anciarono poi diverse form e di associazionism o (Esploratori di don Bosco, Figlie di M aria, U nione dei padri di fam iglia, M adri C ristiane, E x a­

lunni, C ooperatori, etc.) e di m utualism o (C ircoli di L avoratori C attolici, A s­

sociazione C attolica, A ssociazione G io ventù C attolica, U nione colonizzatore, S ocietà P opolare Italiana di M utuo Soccorso). Si preoccuparono d e ll’in se­

gnam ento e studio della lingua italiana29, d ell’insegnam ento del catechism o e di concorsi di catech esi; u ffic ia ro n o M esse, serm on i e n o ven e in italian o nelle parrocchie San C arlo, San G iovanni E vangelista e M a te r M ise ric o rd ia e , Santa C atalina, in quella di B alvanera, in quella d e ll’im m aco lata C oncezio­

ne e N ostra S ignora di Sión. F ecero da capp ellani agli ospedali Italiano e B ritannico. L ’attività fu iniziata in M a te r M is e r ic o r d ia e e n ella parrocchia

24 Ibid, pp. 221-222.

25 Per la Patagonia esistevano uffici corrispondenti nel Rio Negro (cinque), nel Chubut (due), uno in Rio Colorado e un altro nella Terra del Fuoco. G.

Ro s o l i,

Las organizaciones..., p. 225.

26 Pedro Santos

Marti'n e z,

Religión e inmigración en 1907. Un informe del Arzobispo de Buenos Aires, in “Archivum” 16 (1994) 127, p. 16.

27 La patria degli immigranti, L ’operaio italiano, L ’Italia al Plata, per esempio.

28 P S.

Marti'n e z,

Religión e inmigración..., p. 19.

29 Il modello di penetrazione pedagogico-educativo delle scuole salesiane in Argentina

era pertanto evidente: favorire una educazione mista, bilingue, con predominanza dell’italiano

quale veicolo di trasmissione dell’identità nazionale e patriottica.

(9)

344 Francesco Motto - Maria Andrea Nicoletti

de la B o ca p rin c ip a lm e n te dal p re m a tu ram en te sco m p arso do n G io v an n i B accino30.

M a forse ancor m aggiore italianità è dovuta all’opera dei Salesiani nella Patagonia. Il prof. N icola B ottiglieri scrive oggi che la “ storia m arginale [dei Salesiani nel “ sud del sud del m ondo”, in P atagonia] è degna di essere riletta com e facente parte della storia nazionale italiana”31.

Q uartieri, vie, villaggi, stazioni, paesi portano il nom e di d on B osco e di a ltri m issio n a ri s a le sia n i; c ittà p ic c o le e g ra n d i (B a h ia B la n c a , R io G rande...) sono sorte attorno a ll’opera salesiana. C hiese salesiane progettate da architetti salesiani riproducono gli stili architettonici italiani, così com e i collegi salesiani si ispirano a quelli sorti in Italia. S econdo uno studio d el­

l ’architetto L iliana L olich “in tutte queste opere di architettura (salesiana) è p o ssib ile d istin g u e re u n a v arie tà di risp o sta c o m m isu rata alle co n d izio n i geografiche e storiche dei luoghi dove si trov avano ”32. Lo stesso architetto segnala d on G iovanni B ernabè (1860-1 93 2) com e l ’autore del p ro g etto e d e ll’esecu zio n e di opere n ella P atag o n ia A u stra le : si con tan o 22 tem p li e cinque collegi, da P uerto D eseado sud, incluse le isole M alvine. N ella P ata­

g o n ia N ord, si rico n o sc e im m e d ia ta m e n te lo “ stile n e o -rin a sc im e n ta le o scuola a ll’italian a” del collegio San M ichele, opera di d on A lessandro Stefe- nelli; nella sede del V icariato apostolico il salesiano G iovanni A ceto (1853­

1931) fece i progetti e realizzò il collegio S. F rancesco di Sales, la casa della m issione, la cappella del collegio M aria A usiliatrice, di cui decorò gli interni e la stanza del vescovo; continuò poi la sua opera di architetto progettando l ’ospedale del B uon P astore (R aw son, C hubut); disegnò altresì e edificò il collegio agricolo e il tem pio del Sacro C uore di G esù nella località di Luis B eltran. M a chi disegnò la cattedrale in V iedm a “N ostra S ignora de la M e- ced e” in stile rom anico lom bardo fu il sacerdote architetto E rnesto Vespi- gnani (1861-1925); venne inaugurata nel 1912. L o stesso V espignani costruì nel 1909 il tem pio di M aria A usiliatrice, dove si inaugurò la p rim a scuola v i­

tiv in ico la del paese. A veva studiato D is e g n o n e ll’A ccad em ia A lb ertin a di Torino e nel 1901 era stato direttore d e ll’U fficio Tecnico C entrale di A rchi­

tettura salesiana. Il suo capolavoro è la B asilica di M aria A usiliatrice e p ar­

30 Don Baccino fu il primo salesiano - membro della prima spedizione - morto a Buenos Aires il 13 giugno 1877. Tale fu la sua dedicazione agli emigrati italiani che alla sua morte lo chiamarono “padre degli italiani”. [Giovanni Battista B

accino],

Biografia y Epistolario, a cura di Jesus Borrego. Roma, LAS 1978, p. 93.

31 N. B

ottiglieri

(a cura di), Operosità missionaria e immaginario patagonico. Cassino, Edizioni Università di Cassino 2010, p. 12.

32 Liliana

Lo l ic h,

“Arquitectura religiosa en Patagonia ”. III Giornata di Storia della Pa­

tagonia. Bariloche 2008.

(10)

Salesiani ambasciatori di italianità a ll’estero. 345 ro c c h ia S. C arlo nel q u a rtie re A lm a g ro di B u en o s A ire s, in a u g u ra ta nel 191033.

Le figure dei prim i esploratori piem ontesi, quali l’apostolo della pam pa m ons. G iovanni C agliero (1838-1926) e mons. G iacom o C ostam agna (1846­

1921) hanno ovviam ente lasciato forte traccia della loro presenza in quelle terre. N on si può capire poi oggi la P atagonia in term ini sociali, civili, eccle­

siali, m a anche edilizi ed artistici, senza conoscere la person alità di mons.

G iuseppe Fagnano (1844-1916), di don D om enico M ilanesio (1843-1922), di don A lessandro Stefenelli (1864-1952), colui che ha introdotto in Patagonia l’ irrigazione - prim a con ruota ad acqua, dopo con pom pa e m otore - e fu precursore dei prim i studi m eteorologici. Im portante per aver scritto un breve m anuale su ll’im m igrazione italiana in P atagonia è il citato don M ilanesio.

N ei suoi C o n sig li e p ro p o ste a g li em ig ra n ti ita lia n i a lle reg io n i p a ta g o n ic h e d e l l ’A m e r ic a d e l S u d (1904), a fav ore dei po ten ziali im m ig rati italian i in Patagonia descrisse loro la terra che egli stesso conosceva e diede consigli pratici per il loro insediarsi34. Il salesiano laico C arlo Conci (1877-1947) poi, sociologo di origine trentina, ha assunto fam a di essere il K etteler argentino e ha diretto per anni il giornale Ita lia per i connazionali.

C ’è m olta Italia (salesiana) anche nella Terra del Fuoco. È l ’Italia del lago Fagnano, del ghiacciaio G aribaldi, della punta B iella, del m onte Italia e del fiordo D e Agostini. E d è stato il m issionario salesiano don A lberto M aria De A gostini (1883-1960), cartografo, geografo, esploratore, alpinista, fo to ­ grafo, scrittore, docum entarista, ad andare alla scoperta delle regioni più ine­

splorate della “F in del m undo”, a fare la m appatura di m olte zone totalm ente ignote della Patagonia, tra C ile e A rgentina, a fissare la suddetta topon om a­

stica, a consegnarci docum entari, libri, fotografie delle ultim e testim onianze di una Terra del F uoco che non c ’è più: la Terra degli indigeni scom parsi, v it­

tim e dei coloni, degli allevatori, delle m alattie, che i Salesiani hanno cercato con le loro case inutilm ente di difendere. E se la città più a sud del m ondo, Ushuaia, ha oggi una chiesa dedicata a don B osco, la città più m eridionale del Cile, P unta A renas, conserva il m useo etnologico salesiano “(don) M aiorino B orgatello” (1857-1929), una delle m aggiori attrazioni della città ed il m useo più im portante delle terre australi.

33 Marcos V

anzini

(a cura di), Basilica Maria Auxiliadora y San Carlos (1910-24 mayo- 2010). Buenos Aires, Instituto de Artes graficas 2010.

34 Maria Andrea N

icoletti

- Pedro N

avarro

F

loria,

Un proyecto de colonización ita­

liana en Patagonia: Domenico Milanesio y su opusculo “Consigli e proposte agli emigranti

italiani alle regionipatagoniche dell’America del Sud” 1904, in RSS 45 (2004) 361-397.

(11)

O P E R E P E R LA G I O V E N T Ù N E I T E R R I T O R I DI M I S S I O N E .

Patagonia - Terre Magellaniche - Pampa (. America Meridionale).

NB. I dati in corsivo si rife ris c o n o agli Istitu ti d e lle Figlie di M a ria A u s ifia fric e def Veri. Don Bosco e g li a ltri agli is titu ti m aschili.

1

T E R R I T O R I

di

fo ndazio ne

BrefotrofiAsili O r a to r i d o p o -sc u o la

ecc.

Corsi (1) di Scuole ester. diurne oser.

semipension., ecc.

j Collegi Convitti, eoe.

per interni (diversi gradi] (2)

Scu o le P ro fe ssio n a li

ed A gricole

Assoc. Giovanili allievi a ex allievi

Assoc. varie

Cooper. Dame M. A.O sp ed . O F a r m . F

(3) Beneficenza gioventù povera

E

A nno

Num. Inscritti Num. Inscritti Num. Inscritti Num. Inscritti Num. Inscritti Num. inscritti Num. Inscritti R ico v . R Conv.

gratuiti Conv.

s.-gr.

1

P A T A G O N IA

B a h ia B ia n ca S. C. . 1890 2 490 3 1200 1 162 4 61 3 560 3 1050 36 162

2 B a h ia B ia n ca . 1890 1 146 2 595 2 671 1 90 4 1192 2 1820 59 224

3 B a h ia B ia n c a N. S. P. 1894 --- 1 189 2 140 1 85 2 57 3 135 1 F 23 54

4 C hoele Choel . . . 1901 --- 1 150 2 20 1 70

•—

5 C hosm alal . . . . 1888 --- 1 160 1 30 --- 1 40 3 200 — •

6 Com odoro . . . . 1914 --- — ■ 195 2 110 1 40 — . 3 70 2 200 1 F 15 8

7 Conesa Sur . . . 1891 --- 1 210 1 100 --- 2 35 4 110 2 180

8 Gonesa S u r . . . 1891 1 85 i 115 1 65 1 10 1 148 1 172 4 20

9 F o r tin M ercedes 1895 --- i 275 2 125 2 165 1 50 3 65 2 100 1 F 25 43

10 F o rtin M ercedes 1896 --- i 45 1 14 1 16

1 28 5 7

11 J u n in de lo s A n d es 1895 --- i 120 1 50 1 30 3 70 3 110 10 1 F 6 5

12 J u n in de los A n d es 1899 --- i 90 1 54 1 16

4 164 2 302 20 45

13 M a d r i n ... 1908 --- i 118 2 53 1 20 2 105

— ■

14 N eu q u en . . . . 1914 --- i 80

15 P a ta g o n e s . . . . 1879 --- 720 2 120 1 100 4 130 2 300 1F 30 42

16 Patagones . . . . 1880 1 120 480 2 395 1 18 3 659 2 890 80 104

17 P r in g les . . . . 1899 --- i 250 1 15

2 30 1 40 2 140 1 F

18 P rin g les . . . . 1889 --- i 95 1 104 1 8 2 85 2 285 5 36

19 R a w s o n ... 1892 --- i 190 2 55 1 50 1 20 1 40 3 320

12 14

20 B a w s o n ... 1895 1 85 i 195 1 135 1 51 1 268 1 160 32 45

21 R io G allegos . . . 1885 --- 185 2 90 1 20

2 70 3 170

6 5

22 B io Oallegos . . . 1901 --- i 190 1 152 1 6 3 122 1 195 24 63

23 R io G rande . . 1893 --- i 70 1 12 1 35 2 50 2 80 1 F 8 7

24 B io Grande . . . 1895 --- i 25 1 5 1 12 1 36 2 1

25 R o c a ... 1898 --- i 280 2 70 1 80 2 65 3 300 14 16

26 B o c a ... 1891 --- i 100 1 87 1 29 3 215 1 202 16 18

27 8 . Carlos B . . . . 1915 --- i 67 — . 1 7 1 25 3 50 1F

28 S. Cruz ... 1904 --- i 80 1 50 1 20 1 35 2 100 4 5

29 8 . C ru z ... 1904 1 40 i 80 1 62 1 4 4 96 1 165 6 21

A V V E R T E N Z E

(1) O g n i co rso c o m ­ p re n d e d ’ o rd in a rio p a ­ re c c h ie cla ssi.

(2) L a m a g g io r p a r te d i c o te s ti I s t i t u t i c o m ­ p r e n d e p iù c o rsi, p . e. e le ­ m e n ta re e g in n a s ia le e d o g n u n o c o n s ta d i p iù classi.

(3) Q u e ste c ifre si r i ­ ferisco n o a d a llie v i i n te r n i p e rc h è g li e s te r n i, g e n e ­ r a lm e n te , so n o g r a tu iti.

3 4 6

(12)

30 S. A n to n io . . . 1922 2 250

31 T relew . . . . . 1908 2 250 2 150 1 100

32 T r e l e w ... 1908 1 112 1 190 2 240

33 U sh u a ia . . . . 1905 1 190 1 30

34 V ied m a S. Francesco . 1880 3 170 3 145 1 120 3 35 V ie d m a ... 1884 1 112 2 398 1 208 1 72

36 V iedm a Ospedale . . 1914

37 V iedm a Se. Agricola . 1914 1 45 1

7 700 48 7332 48 4742 26 1332 17

T E E B E M A G E L L A N IC H E

38 P u erto N a ta le s . . 1917

_

__ 2 180 2 106 __ 1 39 P u erto N a ta le s . . 1923 1 109 1 120 40 P o r t S ta n le y . . . 1888 1 150 1 45

41 P o rt S tan ley . . . 1907 1 60 1 120

42 P orven ir . . . . 1908 1 64 1 49

43 P o rv en ir . . . . 1908 1 55 1 78 —.

44 P u n taren as C. S. Gius. 1887 3 560 3 420 1 50

45 P u n taren as . . . 1888 1 72 1 520 1 425 1 7

46 P u n taren as . . . 1904 1 95 1 125 1 134 1 68

47 P u n taren as 1. D. Bosco 1913 2 200 2 250 1 80 48 P u n taren as P. S. Mich. 1921 1 140 1 79 4

2 167 15 2163 15 1826 4 321 5

P A M P A

49 C a s t e x ... 1920 1 60 1 40 1 70

50 Colonia S. M aria . 1918 1 80 —.

51 E x ta c io n B aron 1923 1 90

52 General A cha . . 1896 150 2 200 1 90

53 General A c h a . . . 1900 1 75 1 172 1 115 1 20

53 G uatrachè . . . 1915 1 90 1 70 1 50 1

55 S. P o s a d e Toaj 1896 1 96 2 160

56 S . P o sa de T oaj 1915 1 65 1 HO 1 36

57 T e l e n ... 1915 1 50

58 V ictorica . . . . 1897 1 108 1 90 1 50 1

59 V ictorica . , 1923 — — 1 108 1 60 1 5

1 75 12 1069 10 845 7 321 2

(13)

3 150

4 265 o 220 1 0

25 33

3 277 2 362

— —

20 57

1 40 3 190

1 F

— —

3 2 100 3 3125

1 F 23 19

3 8612 2 660 1 0 1 F 35 63

— — — — —

1 0 1 F

— —

45

301 71 13653 71 12572 4 0 12 F 535 1117

12 2 160 3 250 1 F 2 4

2 27

— — — —

3 28

1 68 2 90

1 F 5 7

2 28 1 78

— —

10 25

1 60 2 170

1 F 8 5

3 68 1 180

— —

12 32

3 310 3 280

— —

12 25

4 620 3 577

— —

45 126

3 200 2 162

— —

39 44

1 50 2 130

— —

19 34

60 2 170 1 90 1 0 1 F 15 23

72 24 1851 20 2027 1 0 4 F 170 353

- 2 50 1 80 1 0 1 F 12 23

3 250 2 190 1 F 15 14

3 287 2 264

— —

18 36

56 1 50 1 60 1 0 1 F 10 12

3 120 3 1854

1 F 30 32

3 116 1 60

— —

21 33

_ _ _

1 20

_ — —. _

30 1 60 2 140

1 F 13 20

2 50 2 147 4 12

86 18 983 15 2815 2 0 5 F 123 182

3 4 7

(14)

Matto Grosso - Ciaco Paraguayo - Rio Negro - Mendez e Gualaquiza ( America Meridionale).

N B . I dati in corsivo si rife ris c o n o agli Istitu ti d e lle Figlie di M a ria A u s ilia tric e del Ven. Don B o sco e g li a ltri agli is titu ti m asch ili.

£ T E R R I T O R I NKS So

A sili B re fo tro fi

O r a to r i d o p o -se u o la

eco.

C o rsi (1) d i Scuole ester. diurne o ser.

semipcnsion. ecc.

C ollegi C o n v itti, ecc.

per interni {diversi gradi] (2)

Scuole P ro fe s s io n a li

ed. A g ricole

Assoc. Giovanili allievi e ex allievi

A ssoc. v a rie Cooper. Dame M. A.O sp ed . O

F a r m . F (3) Beneficenza

gioventù povera A V V E R T E N Z E

I <ot=s È Inscritti e Inscritti E inscritti E inscritti E inscritti È Inscritti E Inscritti R ic o v R Conv.

gratuiti Conv.

s.-gr.

M ATTO GROSSO 60

61 62 63 64 65 66 67 68 69 7 0 71 7 2 7 3 7 4 75

A qnid an ana . . . B arreiro ...

B arreiro . . . . Corumbà . . . . Corum bà . . . . Oorumbà . . . . Coxipò d a P o n te . Coxipò da Pon te Cuyabà ...

C u y a b à ...

C uyabà ...

R egistro do Arag. . R egistro do A rag. . Sangradauro . . . Sangradauro . . . S. R ita do A raguaya

1 9 2 0 1 901 1902 1 8 8 9 1904 1913 1 8 9 7 1898 1 8 9 4 1923 1917 1 9 1 6 1917 1 9 0 6 1911 1921

-

— 1 2

2 1 1 1 3 1 2 1 2

2 1 0 6 1 9 2

2 6 0 220 1 9 5 40 2 9 0 160 1 0 5 116 1 9 0

1 7 0 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1

4 5 7 0 30 2 4 200 6 0 65 1 8 0 40 109 92 33

1 1 1

1 1 1 1 1 1 1

4 5 16 20

8 6 2 80 3 5 20 2 8 15

1

1

4

2

1 1 6 3

2 2

80

5 0

85 1 2 1 2 2 2 2 3 3 1 2 3

2 7 0 160 5 7 0 257 1 4 0 130 2 4 0 195 8 0 42 1 4 0

1 0 6 2 1 1 2 3 2 3 3 2

2 2 2 1 3

104 8 0 15 9 2 358 180 235 2 9 0 104 190 103 110 13 160

1 0 1 0

1 0 1 F 1 F 1 F 1 F

12 10 9 11 15 4 15 20 10 5 9 3

5 16

4 34 10 19 28 17 13 19 12 6

(1) O gni corso c o m ­ p re n d e d ’ o rd in a rlo p a ­ recch ie classi.

(2) L a m a g g io r p a rte d i c o te s ti I s t i t u t i c o m ­ p r e n d e p iù c o rsi, p . e. e le ­ m e n ta r e e g in n a s ia le e d o g n u n o c o n s ta di p iù classi.

(3) Q u este cifre si r i ­ ferisco n o a d a llie v i in te r n i p e rc h è g li e s te r n i, g e n e ­ r a lm e n te , so n o g r a tu iti.

19 2 0 4 0 14 9 5 4 10 3 2 9 9 6 0 0 2 6 1 6 3 5 2 9 2 0 3 4 30 4 F 123 1 8 3

CIACO P A R A G U A Y O 76 Ciaco ...

R IO N E G R O

1 9 2 3 1 6 0 1 16 2 1 7 4 2 2 0 1 F 16

77 78 79

S. G abriel . . . . S . Gabriel . . . . T aracuà . . . .

1 9 1 4 1923

1 9 2 4

_ _

2 1 1

2 9 0 90 9 0

2 1 1

2 1 0 80 4 0

1 1

3 0

6

_ _

3 2

2 2 0 36

2

2 2 8 0

2 2 5 1 0

1 F 1 F 1 F

12 7

2 4 22

— — 4 4 7 0 4 3 3 0 2 3 6 5 2 5 6 4 5 0 5 1 0 3 F 19 4 6

3 4 8

(15)

80 81 82 83 84 85 86 87 88

M E N D E Z E G U A L A Q U IZ A

C hunclii . . . . Cuenca ...

C u e n c a ...

E l - P a n ...

G ualaqu iza . . . In danza . . . . San tiago di M endez S i g - S i g ...

S i g - S i g ...

1912 1893 1904 1920 1895 1914 1916 1904 1908

1 1 1 1 1 1

ISO 90 120 135 80 48 70 90

1

1 1

1 1

130

55 60

55 140

1

1 1

52

6 8

2 2 1 2 1 1 1 1 2

90 120 40 130 90 45 60 54 101

2 2 3 2 1 1 1 1 3

412 95 125 330 50 44 35 150 330

1 F

1 F

1 F

1 F 42

12 2 3 12 25

52

20 1 2 22 32

8 783 5 440 3 66 13 740 16 1591 4 F 96 129

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Terre M agellaniche 2 167 15 2163 15 1826 4 321 5 72 24 1851 20 2027 1 0 4 F 170 353

P a m p a ... 1 75 12 1069 10 845 7 321 2 86 18 983 15 2815 2 0 5 F 123 182

M atto Grosso . . . — — 19 2040 14 954 10 329 9 600 26 1635 29 2034 3 0 4 F 123 183

Ciaeo P aragu ayo . . 1 60 1 16 - - 2 174 2 201 F16

R io N e g r o ... — — 4 470 4 330 2 36 - - 5 256 4 505 1 0 3 F 19 46

M endez e G-ualaquiza - 8 783 5 440 3 66 13 740 16 1571 — 4 F 96 129

Totale 10 942 107 13917 97 9153 52 2405 33 1059 159 19292 157 21544 110 33 F 1066 2026

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