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BILANCIO SOCIALE

ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

Prima edizione 2003 – Dati di bilancio 2002

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PRESENTAZIONE

L’INAIL è un Istituto pubblico non economico a carattere nazionale che ha per finalità la tutela del lavoratore infortunato intesa nella sua più ampia accezione (indennitaria, curativo-riabilitativa e di assistenza sociale) per il completo reinserimento nel mondo del lavoro.

L’Istituto nella sua qualità di erogatore di servizi pubblici, già da ora conforma la propria attività ai principi di etica aziendale e della trasparenza attraverso un’azione amministrativa fondata sulla programmazione per obiettivi strategici, sul controllo di gestione, sul riscontro dei risultati conseguiti con la consapevolezza della propria responsabilità sociale. In breve innovazione, sviluppo, correttezza amministrativa, economicità e finalizzazione alla soddisfazione dei lavoratori e dei detentori degli interessi istituzionali. Questa la sua odierna identità.

Rientra in questa ottica anche la pubblicazione, a decorrere dal 1999, del “Rapporto annuale” che dà conto delle azioni svolte in ambito assicurativo, sanitario, riabilitativo e prevenzionale e delinea le prospettive future (il volume relativo all’anno 2002 è stato pubblicato nel mese di luglio 2003).

Tuttavia era doveroso approfondire il crescente rilievo che il Bilancio Sociale va assumendo anche a livello comunitario e nelle intenzioni governative quale strumento ritenuto più idoneo per meglio rappresentare la dimensione etica dell’attività di impresa e degli operatori pubblici.

In tal senso lo stesso Dipartimento della funzione pubblica ha attivato uno specifico laboratorio sulla tematica del Bilancio Sociale nell’ambito del programma “Cantieri” per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione.

Ho potuto così rendermi conto, aiutato anche dalla lettura di analoghe iniziative già assunte da altre realtà aziendali pubbliche e private, della opportunità che si presentava all’Istituto di dare un’immagine del suo modo di essere e della sua funzione più vicina alle esigenze del cittadino, più collegata al territorio ed ai numerosi e differenti portatori di interessi con cui l’Ente si raccorda.

La crescita di attenzione va collegata, fra l’altro, alla rilevanza della responsabilità sociale d’impresa.

Si tratta di un criterio che si sta velocemente trasformando da punto di riferimento culturale in concreto parametro per valutare l’azienda, pubblica o privata che sia, le sue potenzialità e la sua

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Bilancio Sociale ma anche, per l’appunto, con l’identità dell’Ente che si realizza ed arricchisce per tappe successive in linea con la sua missione e ciò attraverso una programmazione strategica che ne fissa gli obiettivi di crescita.

Primo tra gli enti previdenziali, l’Istituto ha realizzato – sia pure in via sperimentale – il proprio Bilancio Sociale per l’esercizio 2002, ponendo a frutto esperienze e professionalità interne, maturate nell’ambito d’una moderna cultura aziendale.

Il Bilancio Sociale pone, così, in evidenza la produzione di valore aggiunto e la sua distribuzione tra i diversi portatori di interessi, al fine di illustrare come l’attività istituzionale dell’Ente interagisca con ciascuno di essi.

E’ un primo tentativo di rendere palese - in un documento ad ampio spettro relazionale che rafforza la legittimazione sociale dell’Ente – quell’autentica condivisione di intenti e di valori che collega l’INAIL ai lavoratori, alle istituzioni, al Governo, alle imprese ed alle professioni.

Ciò che ritengo importante è avere “rotto il ghiaccio”; quali che siano i limiti di questo primo prototipo sperimentale che contribuirà in ogni caso ad una riflessione interna ed esterna, essenziale per passare dal prototipo ad una più consolidata e articolata formulazione.

Il Commissario Straordinario Vincenzo Mungari

Nota introduttiva

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Bilancio Sociale è una denominazione convenzionale che si è deciso di utilizzare per definire a livello nazionale ciò che a livello internazionale ha diverse denominazioni dello stesso strumento: Social Audit, Social Accounting, Social Bilance, Intellectual Capital.

Ad oggi il bilancio sociale è un documento che non trova regolamentazione in norme di legge e non è, quindi, obbligatorio.

Il Bilancio Sociale dà conto delle relazioni, qualitative e quantitative, tra l’Ente ed i gruppi di riferimento della collettività al fine di definire un quadro omogeneo e trasparente della complessa interdipendenza tra fattori economici e sociali conseguenti alle scelte fatte.

Tuttavia, esistono Organismi nazionali ed internazionali che hanno redatto apposite pubblicazioni contenenti principi generali di redazione sufficientemente consolidati che vengono utilizzati per la redazione del Bilancio Sociale dalla maggior parte delle aziende.

I modelli più diffusi sono:

 ISB (Istituto Europeo per il Bilancio Sociale) che si compone di sette parti: introduzione metodologica, identità, rendiconto di valore, relazione sociale, sistema di rilevazione, proposta di miglioramento, attestazione di conformità procedurale;

 GRI (Global Reporting Initiative) si compone di quattro sezioni:

visione e strategia aziendale, profilo aziendale, struttura di governo e sistemi di gestione, indicatori di performance;

 GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale) si compone di tre parti: identità aziendale, calcolo e distribuzione del valore aggiunto, relazione sociale; il gruppo ha individuato anche una serie di principi di redazione da rispettare nella formazione del Bilancio Sociale (responsabilità, identificazione, trasparenza, inclusione, neutralità, comparabilità, omogeneità, ecc).

Nella stesura del presente Bilancio Sociale si è fatto riferimento al modello GBS, presentato nell’aprile dell’anno 2001, che più degli altri consente di fornire un quadro complessivo dell’Ente e dei suoi risultati economici e sociali, in modo da permettere ai portatori di interesse (stakeholder) di esprimere un giudizio sulla qualità dell’attività amministrativa e gestionale dell’Istituto.

Il presente bilancio viene presentato prima che il Gruppo Bilancio Sociale concluda la redazione dei principi e dei criteri da utilizzare nella stesura del bilancio sociale da parte di enti pubblici.

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INDICE

Patronati...64

Associazioni di categoria...65

Intermediari delle aziende...65

Fornitori...67

Pubblica amministrazione...68

Proposta di miglioramento...69

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Identità aziendale

Storia

L’obbligo assicurativo nel campo dei rischi professionali ha più di un secolo.

Nell’ultimo scorcio del XIX secolo la copertura assicurativa era limitata alle attività industriali che presentavano livelli di rischio più elevati per poi estendersi - come in altri Paesi europei - alle attività ed alle categorie lavorative a più basso rischio.

Nel 1919, all’assicurazione del settore industriale si affianca l’assicurazione del settore agricolo; con la stessa norma viene introdotto il “principio dell’automaticità” delle prestazioni, cioè il lavoratore infortunato viene tutelato anche se il datore di lavoro non ha pagato il relativo premio di assicurazione.

Dall’istituzione della prima legge di tutela dei lavoratori contro gli infortuni sul lavoro, l’assicurazione era gestita da una pluralità di Casse infortuni; nel 1933 viene approvata l’unificazione con la costituzione dell’Istituto Nazionale Fascista per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.

Nello stesso anno vengono definiti gli scopi con l’approvazione dello Statuto dell’Ente, che così recita:

“…esercitare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, la riassicurazione di altri Enti autorizzati e assumere particolari funzioni e servizi per conto di essi. L’Istituto è autorizzato a provvedere a cure medico-chirurgiche, fisioterapiche, ed alla rieducazione funzionale e professionale, anche mediante propri istituti, ospedali, ambulatori e posti di pronto soccorso sia nei riguardi dei propri assicurati, sia nei riguardi di operai assicurati presso altri Istituti o più in genere di invalidi del lavoro”.

Al termine del secondo conflitto mondiale viene affidata all’INAIL anche l’assicurazione contro gli infortuni nel settore agricolo; mentre l’estensione della tutela assicurativa anche ai medici esposti al rischio dei raggi X per le sostanze radioattive avviene con Legge n. 93 del 20 febbraio 1958.

Ma è solo con l’approvazione del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124,

“Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli

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infortuni sul lavoro e le malattie professionali”, che inizia il processo di riforma del sistema previdenziale e la sua armonizzazione alla legislazione vigente in altri paesi ed in modo particolare presso quelli della Comunità europea.

A fine anno 1999 viene approvata la legge (n. 493/1999) per la tutela della salute nelle abitazioni e l’istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici.

Infine, nel 2000, con l’approvazione del Decreto legislativo n.

38/2000 – in attuazione della Legge n. 144 del 1999 – viene varata la riforma dell’INAIL che comporta l’evoluzione della missione aziendale verso un vero e proprio patto per la sicurezza tra l’Istituto, i datori di lavoro ed i lavoratori; l’assicurazione, inoltre, viene estesa anche ai lavoratori parasubordinati, ai dirigenti e agli sportivi professionisti ed ai rischi da “danno biologico” e da “infortunio in itinere”.

Ruolo

L’INAIL tutela il lavoratore contro i danni fisici ed economici derivanti da infortuni e malattie causati dall’attività lavorativa ed esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subìto dai propri dipendenti e parasubordinati, salvo i casi in cui, in sede penale o, se occorre, in sede civile, sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro.

Il sistema di assicurazione antinfortunistica che l'INAIL oggi garantisce ai suoi utenti è di tipo onnicomprensivo e riguarda:

1. la copertura assicurativa (secondo il citato principio di automaticità) garantita dalla corresponsione da parte dei datori di lavoro del pagamento del premio correlato al rischio aziendale mediante applicazione di tariffe differenziate (al rischio) soggette ad approvazione ministeriale.

2. Il massimo recupero possibile della capacità lavorativa perduta, mediante un’attività sanitaria e di riabilitazione, volta al recupero fisico-funzionale del disabile. In particolare, agli invalidi del lavoro, l'INAIL fornisce ogni strumento tecnologico o non (protesi, presidi sanitari, ecc.), per migliorarne la vita quotidiana e di relazione. L'INAIL provvede anche a progettare e realizzare protesi e presidi personalizzati presso il proprio Centro di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna, che svolge,

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tra le altre, attività riabilitativa e di addestramento all'uso delle protesi.

3. Il reinserimento professionale e sociale per una tutela completa del lavoratore assicurato in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale.

A complemento di questo sistema di assicurazione infortunistica sono demandati all’INAIL compiti specifici di prevenzione nei luoghi di lavoro, particolarmente per le imprese artigiane e per le piccole e medie imprese, mediante una efficace attività di informazione, di consulenza ed assistenza e soprattutto mediante finanziamenti alle aziende per iniziative nel campo della prevenzione.

Assetto Istituzionale

Come già anticipato l’INAIL, ai sensi della legge n. 70 del 1975, è un ente pubblico non economico erogatore di servizi, dotato di personalità giuridica e con gestione autonoma.

Nel corso degli anni ha subìto una sostanziale prima ristrutturazione organizzativa e funzionale con la Legge n. 88 del 9 marzo 1989 che all’articolo 55, comma 2, prevede che:

“L'INAIL, nel quadro della politica economica generale, adempie alle funzioni attribuitegli con criteri di economicità e di imprenditorialità, adeguando autonomamente la propria organizzazione all'esigenza di efficiente e tempestiva acquisizione dei contributi ed erogazione delle prestazioni, realizzando una gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare che assicuri un idoneo rendimento finanziario.”

Successivamente, con il Decreto legislativo n. 479/94, in tema di riordino e soppressione degli enti pubblici di assistenza e previdenza, è stato introdotto il principio della separazione tra organi di indirizzo e vigilanza e organi di gestione.

Sono Organi istituzionali dell’INAIL:

 il Presidente - cui compete la rappresentanza legale dell’Istituto;

 il Consiglio di Amministrazione, composto dal Presidente e da 6 membri - cui compete il coordinamento della funzione di

gestione dell’Ente;

 il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, composto da 25 membri - cui compete l’individuazione delle linee di indirizzo generale dell’Ente;

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 il Direttore generale - cui compete la responsabilità dell’attività diretta al conseguimento dei risultati e degli obiettivi;

 il Collegio dei Sindaci, composto da 7 membri - esercita le funzioni di controllo ai sensi dell’art. 2403 e ss. del Codice Civile.

Da luglio 2002 le funzioni di Presidente e del Consiglio di Amministrazione sono svolte dal Commissario Straordinario Avv. Prof.

Vincenzo Mungari, con la collaborazione di tre vice Commissari: On.

Giuseppe Covre, Avv. Franco La Gioia, On. Avv. Antonio Parlato.

Di seguito sono indicati il numero di sedute degli organismi collegiali e i provvedimenti assunti dagli Organi dell’Ente.

Organo Numero sedute Provvedimenti Presidente --- n. 18 determinazioni Consiglio di

Amministrazione 18 n. 422 deliberazioni Commissario

Straordinario --- n. 519 provvedimenti Consiglio di Indirizzo

e Vigilanza

30 n. 53 provvedimenti

di cui 50 delibere e 3 ordini del giorno Direttore generale --- n. 56 determinazioni

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Assetto organizzativo

Al vertice dell’organizzazione tecnica-amministrativa dell’INAIL è il Direttore generale che assicura l’unità operativa e di indirizzo tecnico amministrativo, sovrintende al personale e all’organizzazione dei servizi.

La struttura nel suo complesso è articolata in:

una Direzione generale - con sede in Roma;

n. 19 Direzioni regionali;

n. 1 Direzione provinciale di Bolzano;

n. 122 Sedi locali provinciali - operanti, di massima, nei capoluoghi di provincia e nelle aree metropolitane;

n. 98 Sedi locali sub-provinciali;

n. 62 Agenzie locali.

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La Direzione Generale svolge funzioni di direzione, coordinamento, indirizzo operativo, programmazione e controllo, per l’attuazione delle direttive degli Organi indicate nei documenti di pianificazione produttiva, economica e finanziaria. Si articola in Direzioni centrali, Servizi, Sovrintendenza medica e Consulenze e Centri professionali, come riportato in prosieguo, affidate rispettivamente a Dirigenti con incarico di livello dirigenziale generale ed a Coordinatori generali per quanto attiene alle Consulenze professionali.

La Direzione regionale, affidata a dirigenti con incarico di livello dirigenziale generale, è responsabile del governo del territorio di

Supporto Organi Programmazione

Organizzazione e Controllo

Risorse Umane Comunicazione

Ragioneria Ispettorato

Servizi Informativi e Telecomunicazioni

Rischi

Patrimonio Prestazioni Prevenzione Riabilitazione

e Protesi

Direttore Generale

Avvocatura Generale

Consulenza Tecnica Accertamento

Rischi e Prevenzione Consulenza

Tecnica per l’Edilizia

Consulenza Statistico Attuariale

Sovrintendenza Medica Generale Consulenza per

l’Innovazione Tecnologica

Casellario Centrale Infortuni

Servizio Formazione

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competenza. Supporta le attività produttive per il raggiungimento dei risultati complessivi e risponde degli obiettivi assegnati alla regione e alle singole sedi locali. Svolge compiti di indirizzo e controllo a garanzia dell’omogeneità e della correttezza di funzionamento delle sedi locali.

Eroga servizi di tipo specialistico alle sedi locali.

I dipendenti Uffici sono affidati alla responsabilità di dirigenti di II fascia, le Consulenze ai rispettivi professionisti in coordinamento con il direttore regionale.

Le Sedi locali provinciali, affidate alla responsabilità di dirigenti di II fascia, sono responsabili della produzione ed erogazione sul territorio dei prodotti e servizi dell’Istituto, sono organizzate secondo lo schema sotto riportato

Programmazione Organizzazione

Controllo

Attività Istituzionali

Attività Strumentali

Direttore Regionale

Avvocatura Regionale Consulenza Tecnica

Accertamento Rischi e Prevenzione

Regionale

Consulenza Tecnica per l’Edilizia

Regionale

Sovrintendenza Medica Regionale

Vigilanza

Lavoratori Contabilità Informatica Socio

educativo

Direttore Sede

Avvocato

di Sede Centro

Medico

Aziende Attività

Strumentali

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Piano Programmatico

Il processo pianificatorio dell’INAIL si articola nel:

piano pluriennale, predisposto sulla base di linee strategiche stabilite dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, organo di indirizzo politico, che detta gli obiettivi di lungo periodo;

programma annuale, quale diretta emanazione del piano pluriennale, individua gli obiettivi per lo specifico anno, stabilendo le attività per il loro raggiungimento;

budget per attribuire alle singole Unità operative le risorse destinate alle attività per il conseguimento degli obiettivi, nei limiti fissati dal bilancio;

bilancio di previsione

- viene predisposto sulla base degli obiettivi strategici pluriennali e rappresenta l’aspetto economico-finanziario del programma annuale;

- individua gli obiettivi da raggiungere e stabilisce l’entità e la distribuzione dei mezzi finanziari necessari per il loro conseguimento in stretto collegamento con il budget.

Il programma annuale per l’anno 2002, è stato approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza con deliberazione n. 51, del 10 dicembre 2001.

In prosieguo vengono riportati i fondamentali obiettivi strategici che l’Ente si è dato e che più direttamente coinvolgono i “portatori di interesse”.

Portatori di interessi interni

Per la componente “personale”, l’Ente ha adottato una strategia di medio termine finalizzata a:

 rideterminare il fabbisogno di risorse umane anche alla luce delle funzioni affidate dal Decreto legislativo n. 38/2000;

 individuare i settori di attività nei quali sia possibile utilizzare forme di lavoro flessibile ed il telelavoro;

 adottare sistemi valutativi che privilegino la crescita professionale;

 interventi formativi per la crescita professionale del personale;

 favorire l’accesso della componente femminile a funzioni di elevata responsabilità;

 sviluppare un sistema di gestione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro all’interno dell’Istituto;

 integrare i disabili dipendenti all’interno delle strutture INAIL.

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Portatori di interessi esterni

Datori di lavoro e Lavoratori (nella più ampia accezione) sono i portatori di interessi fondamentali dell’azione istituzionale dell’INAIL.

In tema di piani programmatici relativi ai suddetti interessati, va premesso che l’INAIL è impegnato a ridefinire la propria posizione all’interno del sistema del welfare ed a questo scopo ha in corso iniziative per la revisione/aggiornamento degli istituti normativi contenuti nel Testo Unico n. 1124/1965 e successive modificazioni e integrazioni.

Si tratta, come è intuibile, di iniziative per la gran parte soggette ad approvazione governativa e, quindi, realizzabili solo nel medio periodo.

Vengono riportati, pertanto, in prosieguo ed a fronte di ciascun portatore di interesse, gli obiettivi del programma 2002.

Datori di lavoro

Per la componente Datori di lavoro, l’Ente è impegnato a:

 recupero dell’evasione/elusione contributiva ed alla regolarizzazione ed emersione del lavoro sommerso in stretta sinergia con l’INPS, le Direzioni provinciali del lavoro, il Fisco e le Parti sociali;

 monitorare l’andamento dell’assicurazione degli infortuni in ambito domestico;

 adeguare la nomenclatura tariffaria all’evoluzione del processo produttivo e tecnologico;

 potenziare l’accesso degli utenti al sistema informatico che gestisce i rapporti assicurativi con i Datori di lavoro;

 iniziative di attuazione della normativa sulle polizze flessibili per gli artigiani.

Lavoratori

Per la componente Lavoratori, l’Ente è impegnato a:

 intensificare l’azione di formazione e informazione sul territorio volta alla diffusione della cultura della prevenzione negli ambienti di lavoro;

 effettuare interventi formativi ai diversi soggetti operanti nel sistema di gestione della sicurezza nelle amministrazioni pubbliche;

 potenziare gli interventi tesi alla diffusione della prevenzione tra gli studenti.

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Infortunati

Per la componente Infortunati, l’Ente è impegnato a:

 consentire l’uniforme applicazione delle nuove norme sull’indennizzo del danno biologico ed infortunio in itinere;

 promuovere la definizione di criteri omogenei di valutazione delle invalidità nei vari settori del welfare;

 progettare percorsi formativi di riprofessionalizzazione dei disabili correlati alle opportunità occupazionali offerte dal mondo del lavoro;

 promuovere la pratica dell’attività sportiva in collaborazione con le associazioni sportive.

Associazioni di categoria e Patronati

 ottimizzare il flusso comunicativo per dare informazioni sul livello di qualità dei prodotti e servizi erogati.

Pubbliche amministrazioni

Per la componente pubbliche amministrazioni, l’Ente è impegnato:

 nell’elaborazione, in sinergia con l’ISPESL, Regioni e Dipartimenti ASL, di specifici studi di settore sulla sicurezza;

 negli interventi di assistenza per la realizzazione di strutture per la produzione di protesi e di formazione di operatori tecnici ortopedici.

Soddisfazione dell’utenza L’Ente è impegnato a:

rivisitare la Carta dei Servizi per una revisione complessiva delle modalità con cui fornire i servizi alla generalità dell’utenza;

predisporre indicatori e standard di qualità per:

 la rilevazione della soddisfazione dell’utenza;

 la certificazione dei processi che hanno un impatto sui servizi all’utenza.

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Produzione e distribuzione del valore aggiunto

Il Conto consuntivo

Il conto consuntivo si compone dei seguenti documenti:

a. rendiconto finanziario b. situazione patrimoniale c. conto economico

d. situazione amministrativa.

Gli elaborati di cui ai punti a e d sono unici per tutta l’attività dell’Istituto; la situazione patrimoniale ed il conto economico sono, invece, suddivisi in base alle risultanze delle seguenti gestioni:

a. industria, commercio e servizi pubblici b. agricoltura

c. medici esposti a radiazioni ionizzanti d. lavoratori in ambito domestico.

Nell’ambito della gestione industriale sono indicati ai fini tariffari i dati disaggregati economici e statistico-attuariali relativi ai seguenti settori di attività:

 Industria

 Artigianato

 Terziario, per le attività commerciali (comprese quelle turistiche, di produzione, intermediazione e prestazione di servizi anche finanziari) per le attività professionali ed artistiche

 Altre attività di diversa natura quali credito, assicurazione, enti pubblici.

A completamento il Conto consuntivo è corredato:

 dalla relazione del Consiglio di Amministrazione esplicativa delle principali voci in esso inscritte

 dalla relazione del Collegio dei Sindaci.

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I risultati complessivi dell’anno 2002

L’aspetto finanziario

Nel corso dell’esercizio sono state accertate entrate per € 12.835,9 milioni, a fronte di uscite impegnate per € 10.963,2 milioni, con un avanzo di € 1.869,7 milioni (2001 = 1.193,6 mln).

La situazione di cassa

Con riferimento alla gestione di cassa, le riscossioni realizzate durante l’anno sono state € 11.412,9 milioni, a fronte di pagamenti per € 10.714,4 milioni. Il differenziale tra entrate e spese, incrementa la consistenza iniziale pari a € 3.445,7 milioni, determinando comunque alla fine dell’esercizio 2002, una consistenza di cassa di € 4.144,2 milioni.

L’aspetto economico

La gestione del 2002 ha comportato un avanzo economico di circa € 1.945,5 milioni (2001 = 410,8 mln). Tale miglioramento è da ascrivere, principalmente, al maggior gettito nei premi e contributi di assicurazione, nonché alle plusvalenze registrate nella vendita degli immobili ed anche alla riduzione degli accantonamenti per riserve.

Entrate Spese

Finanziarie correnti 8.815,6 Finanziarie correnti 7.359,5 Componenti economiche 1.319,3 Componenti economiche 829,9

Totale 10.134,9 Totale 8.189,4

L’aspetto patrimoniale

A causa del predetto avanzo economico fatto registrare nel corso dell’esercizio, il disavanzo patrimoniale complessivo, quale differenza tra le passività (pari a euro 22.859,0 milioni) e le attività (pari a € 15.644,4 milioni) passa da € 9.160,1 milioni al 31/12/2001 a € 7.214,6 milioni al 31/12/2002.

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Produzione del “valore aggiunto”

Il prospetto che segue riclassifica gli aggregati del conto consuntivo 2002 al fine di determinare il valore aggiunto di competenza prodotto dall’Ente.

DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (valori in Euro)

Descrizione voce di bilancio anno 2002 anno 2001 % Entrate contributive 7.690.691.904 7.074.173.788 8,72 Entrate derivanti da

trasferimenti correnti 476.807.218 484.462.394 -1,58 Altre entrate 14.406.449 12.426.867 15,93 Entrate non classificabili in altre

voci 134.809.984 47.463.604 184,03

Totale Entrate 8.316.715.555 7.618.526.653 9,16

Poste correttive e compensative

di spese correnti 302.289.205 263.978.919 14,51 Poste correttive e compensative

di entrate correnti 345.894.333 117.632.545 194,05 Redditi e proventi patrimoniali 196.634.224 193.492.143 1,62 Rettifiche di valore 730.776 7.118.002 -89,73 Valore della produzione 8.469.013.875 7.951.247.168 6,51 Spese per acquisto beni e

servizi 241.786.584 264.633.142 -8,63

Spese non classificabili 37.692.010 28.043.825 34,40 Valore aggiunto ordinario 8.189.535.281 7.658.570.201 6,93 Proventi straordinari 1.296.495.489 183.066.735 608,21 Oneri straordinari 402.748.145 69.239.750 481,67 Valore aggiunto integrale 9.083.282.625 7.772.397.186 16,87

In rosso i valori negativi

Dal confronto 2001/2002 risulta che:

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 il valore aggiunto ordinario è passato da € 7.658.570.201 a € 8.189.535.281 per effetto soprattutto delle maggiori entrate (+

9,16%) e delle minori spese (- 4,51%);

 il valore aggiunto integrale passa da € 7.772.397.186 a € 9.083.282.625 principalmente a causa degli introiti straordinari connessi alla dismissione del patrimonio immobiliare.

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Distribuzione del “valore aggiunto”

Il prospetto di distribuzione dà una immediata visione dell’effetto economico che l’attività dell’azienda INAIL ha prodotto sui soggetti destinatari (stakeholder) a vario titolo coinvolti nell’attività dell’Ente.

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (valori in Euro)

anno 2002 % anno 2001 % variazione 2002/01

ALL’INTERNO

Remunerazione Risorse Umane 615.823.138 6,78 590.998.471 7,60 4,20

Organi dell’Ente 2.963.320 4.059.058 -26,99

Oneri del Personale 540.347.001 518.082.624 4,30

Oneri del personale in quiescenza 72.512.817 68.856.789 5,31

Remunerazione dell'Ente 2.349.112.817 25,86 1.129.422.372 14,53 107,99

Ammortamenti e svalutazioni 403.632.976 718.604.388 -43,83

Avanzo economico 1.945.479.841 410.817.984 373,56

ALL’ESTERNO

Infortunati e loro familiari 5.518.419.972 60,75 5.304.610.238 68,25 4,03

Rendite di inabilità 3.576.559.628 3.496.417.173 2,29

Quote integrative di famiglia 155.691.261 159.699.196 -2,51

Indennità per inabilità temporanea 679.253.325 566.990.540 19,80

Rendite ai superstiti 1.063.208.457 1.034.683.969 2,76

Assegno per assistenza continuativa

mensile 22.380.283 21.687.426 3,19

Assegno continuativo mensile 3.159.513 3.501.043 -9,76

Assegno per caso di morte 5.288.647 5.067.224 4,37

Assegno di incollocabilità 12.878.858 16.563.668 -22,25

Finanziamento progetti di sicurezza - 129.114.225 1,66 -100,00 Altre spese istituzionali 74.270.159 0,82 103.795.528 1,34 -28,45 Remunerazione Amministrazioni

pubbliche 507.646.171 5,59 498.048.574 6,41 1,93

Oneri tributari 102.568.999 108.839.812 -5,76

Fondo Sistema Sanitario Nazionale 114.025.677 112.119.643 1,70

Finanziamento dell'attività assistenziale 2.508.431 2.508.431 0,00

Contributo ex ENAOLI 136.704.064 108.291.784 26,24

Contributo ex ENPI 151.839.000 166.288.904 -8,69

Remunerazione sistema creditizio

Oneri finanziari 3.585 0,00 505 0,00 609,90

Remunerazione per contributi 18.006.783 0,20 16.407.273 0,21 9,75 Istituti di patronato e assistenza sociale 16.565.416 15.084.111 9,82 IIMS - Istituto Italiano di Medicina Sociale 1.419.717 1.307.282 8,60

Per attività scientifiche e di ricerca 21.650 15.881 36,33

Totale 9.083.282.625 7.772.397.186 16,87

(21)

Nel prospetto sono evidenziate sia le variazioni percentuali rispetto all’anno precedente, sia la percentuale di distribuzione del valore aggiunto prodotto.

Come si può rilevare, la distribuzione del valore aggiunto è attribuita per il 32,64% ai portatori di interessi interni e per il 67,36% ai portatori di interessi esterni.

Nell’ambito dei portatori di interessi interni assume rilievo la quota parte del Valore aggiunto (25,86%) destinato alla remunerazione dell’Ente voce che indica l’ammontare delle risorse non impiegate e rimaste quale riserve nella disponibilità dell’Ente (ammortamenti, svalutazioni e avanzo economico).

La spesa per le risorse umane, complessivamente intese, incide per il 6,78% sul totale del valore aggiunto.

Verso l’esterno i principali beneficiari dell’attività dell’Istituto sono gli infortunati e le loro famiglie che assorbono il 60,75% dell’intero valore aggiunto da mettere in relazione soprattutto con le spese che vengono sostenute per rendite di inabilità dirette e ai superstiti e dalla corresponsione di indennità per indennità di temporanea.

(22)

Relazione sociale

Il ruolo della comunicazione

La strategia comunicativa adottata dall’INAIL mira a scegliere i mezzi più efficaci per veicolare i messaggi istituzionali attraverso canali integrati per rispondere nella maniera più puntuale alle necessità informative degli utenti e facilitarne il dialogo con l’Ente.

Nel corso del 2002, in questa ottica finalizzata al consolidamento di una specifica “identità” riconoscibile su tutto il territorio, grazie anche ad una funzionale continuità tra comunicazione interna e comunicazione esterna, l’Istituto ha realizzato tra le altre le seguenti attività:

a livello centrale

 sviluppo della comunicazione interna, assegnando alla Intranet aziendale la funzione di URP virtuale del personale

 campagne promozionali su “incentivi finanziari alle imprese”,

“autoliquidazione”, “reinserimento socio-lavorativo dei disabili”

 presenza strutturata dell’Istituto sui mass media attraverso spot, interviste, servizi giornalistici, consulenze a rubriche di approfondimento, comunicati radio e TV, partecipazione a trasmissioni televisive

 partecipazione con il proprio stand alle seguenti fiere e manifestazioni: “SAIE” a Bologna, “Fieragricola” a Verona,

“Ambiente e lavoro” a Modena, “Forum PA” a Roma, “Com-Pa” a Bologna, “Smau” a Milano;

a livello internazionale ha partecipato al XVI Congresso mondiale sulla “sicurezza e salute sul lavoro” svoltosi a Vienna (26-31 maggio 2002), è stato presente con lo stand istituzionale alla manifestazione “Autonomic 2002”, Salone internazionale di Parigi dedicato all’handicap e ha partecipato al Forum europeo sugli infortuni svoltosi a Madrid (13 – 14 giugno 2002)

 realizzazione del Rapporto Annuale 2002, che in due volumi definisce le linee strategiche e le conseguenti attività istituzionali svolte nell’anno, con particolare riferimento al settore

(23)

infortunistico e prevenzionale, e fornisce un’ampia e tempestiva analisi statistica degli eventi lesivi

 realizzazione dei tre tascabili della nuova collana editoriale “5 euro” (“L’infortunio in itinere”, “Il lavoratore parasubordinato”,

“Come si paga il premio assicurativo”)

 realizzazione del libro fotografico dal titolo “Linea di Confine” nel quale è la “forza” delle immagini a parlare del fenomeno degli infortuni sul lavoro e dell’importanza della prevenzione. Le scene ritratte nel libro, interni di luoghi di lavoro intravisti attraverso una porta o una finestra, raccontano come sono cambiati nel tempo il lavoro, i luoghi di lavoro, il modo di lavorare, e come, di conseguenza, i rischi lavorativi si sono mantenuti o trasformati.

Si tratta della terza iniziativa in ordine di tempo (nel 2000 “Breve viaggio nella prevenzione” e nel 2001 “Donne al lavoro”) che mira a far parlare di prevenzione e sicurezza sul lavoro utilizzando diversi linguaggi artistici, perché una cultura della sicurezza non può essere alimentata soltanto dal pur indispensabile dato statistico

 attivazione di una rete di distribuzione e commercializzazione delle pubblicazioni dell’Ente, articolata su librerie professionali

 forte implementazione dei portali istituzionali (www.inail.it, nonché del collegato www.superabile.it) per migliorare l’offerta di informazioni e servizi on-line, coerentemente con le politiche di e- government, che mirano a farle “muovere” verso gli utenti, anziché far spostare i cittadini sul territorio

a livello regionale

 nell’ottica di una comunicazione “diffusa”, partecipazione a trasmissioni televisive e radiofoniche locali finalizzate a una ulteriore e più mirata divulgazione delle campagne promozionali effettuate a livello centrale ( “Incentivi alle imprese che investono in sicurezza”,

“Assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico”, “Incentivi a sostegno della disabilità”) e di quelle personalizzate sulle esigenze del territorio

 partecipazione al progetto “Scuola più sicura”, coordinato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

 coordinamento, realizzazione e divulgazione del Rapporto Annuale Regionale 2002 che, in analogia a quello redatto a livello centrale, declina le attività svolte dalle strutture regionali e provinciali nel

(24)

quadro di una sempre maggiore integrazione nel territorio con le istituzioni e gli organismi che operano nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita.

La sensibilità sociale che ispira la comunicazione istituzionale dell’INAIL è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti per il 2002, come il Premio Audiradio per la campagna radiofonica "Siamo tutti sulla stessa strada"

e i premi per la gestione di grandi eventi e per il funzionale allestimento dello stand istituzionale in occasione di fiere e manifestazioni (Meeting Planner 2002 a Venezia, COM-PA a Bologna).

Nell’esercizio 2002 le attività di comunicazione hanno comportato un impegno finanziario di € 5.191.912.

(25)

Mappa dei portatori di interesse

Risorse Umane – persone che hanno un rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato con l’Istituto

Infortunati – persone che hanno subìto un infortunio sul lavoro

Tecnopatici – persone che hanno contratto una malattia professionale

Reddituari – persone che ricevono una indennità mensile per i danni permanenti alla salute causati da infortunio o malattia professionale

Datori di lavoro – persone fisiche o giuridiche che sono obbligate al pagamento del premio di assicurazione

Lavoratori – persone che svolgono un lavoro, retribuito o non retribuito che sia, in forma autonoma o alle dipendenze di un datore di lavoro

Familiari degli infortunati e tecnopatici - persone legate agli infortunati da vincoli di parentela e che hanno titolo a ricevere una prestazione economica

Stato

Enti locali – Regioni, Province, Comuni

Associazioni dei disabili – organizzazioni che hanno relazioni con l’INAIL Associazioni di categoria – organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro Patronati – istituti di assistenza sociale ai lavoratori

Intermediari delle aziende – organismi e professionisti che assistono le imprese Fornitori – imprese che forniscono beni e servizi

(26)

INAIL INAIL

Reddituari

Lavoratori Infortunati

Datori di lavoro Enti locali

Associazioni dei disabili

Patronati Familiari

infortunati

Stato Risorse Umane

Intermediari aziende

Fornitori

(27)

Risorse Umane

Il personale di ruolo a tempo indeterminato al 31 dicembre 2002 è di n. 10.777, che raffrontato con quello al 31 dicembre 2001 (n.10.887) evidenzia una diminuzione di 110 unità (-1,01%).

Nel corso dell’anno sono cessati dal servizio n. 210 dipendenti e ne sono stati immessi n. 100 dipendenti (turn over 0,48), di cui n. 92 per mobilità, n. 8 per categorie protette (centralinisti non vedenti).

Oltre al personale a tempo indeterminato, è da considerare il personale che ha un rapporto di lavoro “flessibile” assunto per la quasi totalità nel corso dell’anno 2002 a seguito di concorsi conclusi nell’anno precedente, per un totale di 894 risorse, così ripartite:

 n. 2 dirigenti di 1ª fascia;

 n. 680 unità assunte con contratto di formazione e lavoro;

 n. 161 parasanitari;

 n. 51 dipendenti ex lavoratori socialmente utili.

Il totale complessivo del personale il cui rapporto di lavoro è regolato dal contratto pubblico del settore enti pubblici non economici è di 11.671 unità di cui n. 5.087 uomini e n. 6.584 donne.

Sono da considerare inoltre i dipendenti, per un totale di 1.526 unità, che hanno un contratto a capitolato (medici specialisti), un rapporto di lavoro di tipo privatistico (personale della tipografia di Milano, alcune figure professionali presenti soprattutto al Centro Protesi di Vigorso di Budrio) ed i portieri.

(28)

La distribuzione nelle diverse qualifiche è la seguente:

A tempo

indeterminato A tempo

determinato Formazione e lavoro

L. S. U. TOTALE Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne

Dirigenti I e II fascia 200 76 2 202 76

Medici 334 236 334 236

Professionisti legali 165 117 165 117

Altri professionisti 272 84 272 84

Ispettori generali e

Direttori di divisione 205 77 205 77

Area Professionale C 2.648 3.993 23 138 9 61 2.680 4.192

Area Professionale B 1006 1.340 187 423 16 34 1.209 1.797

Area Professionale A 20 4 1 20 5

Totale 4850 5927 25 138 196 484 16 35 5087 6584

Personale contrattista a

tempo ind.to 1.066 460

1.066 460

Totale complessivo 5.916 6.387 25 138 196 484 16 35 6.153 7.044

La spesa sostenuta nel corso dell’intero anno per la retribuzione del personale ammonta a € 433.207.549. Nel prospetto che segue viene divisa in parte fissa e parte variabile a seconda delle varie qualifiche professionali.

Retribuzione

fissa Retribuzione

variabile TOTALE

Dirigenti I e II fascia 12.708.075 18.936.075 31.644.150

Medici 20.574.650 14.251.968 34.826.618

Professionisti legali 9.602.183 6.761.801 16.363.984 Altri professionisti 10.982.499 4.888.029 15.870.528 Ispettori generali e

Direttori di divisione 10.098.470 7.558.136 17.656.606 Area Professionale C 135.575.974 80.387.749 215.963.723 Area Professionale B 41.709.300 20.854.370 62.563.670

Area Professionale A 364.610 190.528 555.138

Personale contrattista

a tempo inde.to 33.101.179 4.661.953 37.763.132

Totale 274.716.940 158.490.609 433.207.549

A richiesta, il personale in servizio a tempo indeterminato può modificare la propria prestazione lavorativa e scegliere il tempo

(29)

parziale; come si evince dal prospetto seguente che riporta la distinzione per qualifica del personale passato a part-time.

A tempo pieno A tempo parziale

Uomini Donne Uomini Donne Totale

Dirigenti I e II fascia 200 76 276

Medici 334 236 570

Professionisti legali 165 116 1 282

Altri professionisti 263 83 9 1 356

Ispettori generali e

Direttori di divisione 201 75 4 2 282

Area Professionale C 2.624 3.742 24 251 6.641

Area Professionale B 993 1.248 13 92 2.346

Area Professionale A 19 3 1 1 24

Totale 4.799 5.579 51 348 10.777

Il turn-over personale cessato/assunto è riportato distintamente per uomini e donne e per qualifica nel prospetto che segue.

Assunti in servizio Cessati dal servizio

Uomini Donne Uomini Donne

Dirigenti I e II fascia 1 2

Medici 10 6 5 2

Professionisti legali 1 2 1 1

Altri professionisti 3 3

Ispettori generali e

Direttori di divisione 14 6

Area Professionale C 6 32 79 69

Area Professionale B 13 30 13 7

Area Professionale A 3 1

Personale contrattista a

tempo indeterminato 37 26 55 33

Totale 68 96 175 122

(30)

Un dato significativo è il livello di istruzione posseduta dal personale che qui di seguito è indicato per qualifica professionale.

Fino alla scuola

dell’obbligo Licenzia media

superiore Laurea

Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne

Dirigenti I e II fascia 1 201 76

Medici 334 236

Professionisti legali 165 117

Altri professionisti 272 84

Ispettori generali e

Direttori di divisione 59 28 146 49

Area Professionale C 360 418 1.720 2.455 568 1.120

Area Professionale B 481 383 398 685 127 272

Area Professionale A 18 3 2 1

Personale contrattista a

tempo indeterminato 318 129 184 48 564 283

Totale 1.177 933 2.364 3.217 2.377 2.237

(31)

La distribuzione per fasce di età nelle diverse qualifiche è riportata nella tabella seguente.

Fasce di età

20 - 24 25 - 29 30 - 34 35 -39 40 - 44

U D U D U D U D U D

Dirigenti I e II fascia 11 15 24 16

Medici 39 41 82 75

Professionisti legali 8 13 32 35 41 44

Altri Professionisti 31 28 72 24 70 23

Ispettori Generali Direttori di divisione

Area professionale C 2 3 13 125 103 358 234 573 346 759 Area professionale B 2 8 67 127 150 288 100 173 181 259

Area professionale A 3 1 3 2

Personale contrattista

tempo indeterminato 10 3 47 15 81 26 109 54 172 93

TOTALE 14 14 127 267 373 713 600 916 919 1271

Fasce di età

45 - 49 50 - 54 55 - 59 60 - 64 65 e oltre

U D U D U D U D U D

Dirigenti I e II fascia 16 10 36 18 66 11 45 5 4 1

Medici 72 58 100 54 26 5 12 2 3 1

Professionisti legali 15 14 15 4 32 2 19 4 3 1

Altri Professionisti 44 3 18 4 23 1 13 1 1 0

Ispettori Generali

Direttori di divisione 31 20 95 36 76 16 3 5

Area professionale C 422 858 625 773 626 447 250 89 27 8 Area professionale B 155 236 194 145 103 76 43 24 11 4

Area professionale A 6 2 3 1 3

Personale contrattista

tempo indeterminato 278 137 187 53 30 55 102 17 50 7

TOTALE 1008 1316 1208 1071 1004 634 563 158 102 27

(32)

Il grafico che segue mostra la dislocazione del personale nelle varie regioni

PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO DISTRIBUITO PER REGIONI

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600

Valle D'Aosta Piemonte Lombardia Trentino A. Adige Veneto Friuli V. Giulia Liguria Emilia Rom.

Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna

REGIONI

Uomini Donne

Da ultimo, si rappresenta il quadro delle giornate di assenza del personale e relativa causale.

Ass. per

malattia Permessi

retribuiti Scioperi Altre assenze Uomini Donne Uomini Donne Uomin

i

Donn e

Uomini Donne Dirigenti I e II fascia 1.360 766 227 536 742 37 529 293

Medici 4.064 3.463 3.204 4.102 143 125 2.007 1.194

Professionisti legali 689 1.156 312 2.188 86 53 359 262

Altri professionisti 1691 733 709 944 174 69 587 214

Ispettori generali e

Direttori di divisione 2.270 1224 800 355 134 59 593 102 Area Professionale C 30.483 70.101 11.776 45.357 2.775 4.425 12.903 23.287 Area Professionale B 16.330 27.713 6.296 20.893 1.144 1.833 4.749 8985

(33)

Personale contrattista a tempo inde.to

6.031 3.201 1.044 940 510 144 2.970 1.571

Pari opportunità

Nell’INAIL il Comitato per le pari opportunità, pur se operante sin dal 1990, ha trovato compiuta regolamentazione, anche per quanto attiene alla sua composizione, con il Contratto Nazionale del 1999. Allo stato, pertanto, il Comitato dura in carica 4 anni ed è composto dal Presidente, da 14 titolari e 14 supplenti in rappresentanza per il 50%

dell’Amministrazione e per l’altro 50% in rappresentanza delle OO.SS.

firmatarie dell’anzidetto contratto.

Il Comitato si riunisce una giornata al mese ed ha il compito primario di formulare proposte per creare, anche attraverso adozione di azioni positive, effettive condizioni di pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori intervenendo su eventuali discriminazioni dirette o indirette.

Nel corso dell’anno il Comitato ha indirizzato la sua attività verso azioni positive, volte alla salvaguardia della salute, della qualità della vita, del rispetto dell’integrità psico-fisica dei lavoratori, con particolare attenzione alle fonti di rischio connesse alla specificità femminile.

Il peso della presenza femminile all’interno dell’Ente arriva al 53,38%, con notevole oscillazione tra il 61% per l’area professionale C e il 20% per l’Area professionale A. Come si evince dalla tabella successiva che riporta il quadro completo della presenza femminile all’interno dell’Istituto.

Uomini Donne Totale % Dirigenti I e II fascia 202 76 278 27,34 Medici 334 236 570 41,40 Professionisti legali 165 117 282 41,49 Altri professionisti 272 84 356 23,60 Ispettori generali e

Direttori di divisione

205 77

282 27,30 Area Professionale C 2.680 4.192 6.872 61,00 Area Professionale B 1.209 1.797 3.006 59,78 Area Professionale A 20 5 25 20,00 Totale 5.087 6.584 11.671 56,41 Personale contrattista a

tempo ind.to 1.066 460 1.526 30,14 Totale complessivo 6.153 7.044 13.197 53,38

(34)

10 20 30 40 50 60 Valore percentuale

Dirigenti I e I I fascia Medici Professionisti legali Altri professionisti I spettori generali e Direttori di divisione Area Professionale C Area Professionale B Area Professionale A Personale contrattista

a tempo ind.to Totale complessivo

Presenza femminile per qualifica professionale

(35)

La distribuzione sul territorio è la seguente .

DISTINZIONE DEL PERSONALE PER GENERE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Valle D'Aosta Piemonte

Lombardia Trentino A. Adige

Veneto Friuli V. Giulia

Liguria Emilia Rom.

Toscana Um

bria Marche

Lazio Abruzzo

Molise Campania

Puglia Basilicata

Calabria Sicilia

Sardegna

Donne Uomini

Integrazione dei disabili

L’INAIL ha elaborato un articolato progetto, avente come obiettivo specifico l'ottimizzazione del rapporto di lavoro del dipendente disabile all'interno dell'Ente, sulla base di apposita indagine con la finalità di rilevare la situazione attuale percepita dal dipendente disabile e di conoscere i suoi bisogni di formazione.

Sono state assunte due importanti iniziative per i dipendenti aventi problemi di vista:

 la prima, di natura formativa, con un corso finalizzato a fornire le competenze necessarie per utilizzare le nuove tecnologie quali la posta elettronica e Internet;

 la seconda, di natura tecnica, tramite la creazione della “Voice mail” che consente di essere informati su quanto avviene all'interno dell'Ente, senza far uso di documenti cartacei. Si tratta di utilizzare un comune apparecchio telefonico, sia fisso che cellulare, per l’ascolto di messaggi ricevuti nella casella di posta elettronica aziendale (comunicazioni varie, circolari, ordini di servizio, comunicazioni sindacali, ecc.).

(36)

Formazione

L’Istituto investe costantemente sulla risorsa umana con la progettazione di corsi effettuati sotto il coordinamento del Servizio Formazione e l’ausilio di società esterne.

Detti corsi hanno interessato i neoassunti, i neodirigenti, il personale amministrativo transitato nel profilo ordinamentale superiore, gli ispettori e le varie figure professionali interessate all’utilizzo della procedure ISI (incentivi a sostegno delle imprese).

Il prospetto che segue riporta il numero dei partecipanti ai corsi gestiti a livello centrale classificati per materia secondo lo schema predisposto dal Dipartimento per la Funzione Pubblica.

Qualifica professionale Totali Materia Dirigenti Medici Prof.sti Area

C Area

B Area

A Donne Uomini Totale Giuridico normativa

generale 7 583 365 150 488 617 1105

Organizzazione e personale

7 1191 142 8

1144 1482 2626

Manageriale 108 57 51 108

Comunicazione 50 8 37 115 130 80 210

Controllo di gestione 67 16 64 19 83

Informativo

telematica 17 35 794 69 373 542 915

Linguistico 8 48 125 20 136 65 201

Multidisciplinare 5 1 5 70 432 2 285 228 513

Tecnico specialista 899 99 542 99 773 866 1639

3450 3950 7400

Al termine di ciascun corso il personale interessato ha espresso, mediante la compilazione di apposito questionario, un giudizio positivo riguardo la qualità e la funzionalità dei corsi in argomento.

Nell’anno 2002 la spesa impegnata per l’attività di formazione è stata di € 2.835.701. Inoltre è stato impiantato un ulteriore sistema di monitoraggio che consentirà di avere un report territoriale disaggregato a livello regionale.

Sicurezza e salute sul luogo di lavoro

All’interno dell'INAIL è operante il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro secondo le apposite "Linee Guida” redatte

(37)

Detto Sistema è fondato sul totale rispetto delle normative vigenti in materia ed è orientato al continuo miglioramento del sistema di prevenzione finalizzato al raggiungimento di sempre più elevati standard di salute e sicurezza.

A questo fine il personale dell’Ente viene sottoposto a periodiche visite mediche di controllo. Inoltre, particolare cura viene posta nella formazione del personale a cui è affidata la sicurezza ambientale (addetti antincendio, addetti al primo soccorso).

La stessa attenzione in materia di sicurezza e salute sul lavoro è posta anche nei confronti degli utenti esterni che per qualsiasi motivo si rapportano con l’Ente.

Attività assistenziali e sociali

La concessione dei benefici assistenziali è stata definita, in modo organico, con il DPR 16 ottobre 1979, n. 509 e successive modifiche che, tra l’altro, ha fissato i parametri per la quantificazione dell’importo da destinare a tale titolo a favore del personale dipendente e delle loro famiglie.

La ripartizione di tale importo viene poi successivamente contrattata con le organizzazioni sindacali, firmatarie del contratto nazionale degli enti pubblici non economici.

Nell’anno 2002 l’importo complessivo è stato determinato in € 5.630.000,00 ed è stato così ripartito:

Borse di studio 524.724

Sussidi 51.646

Soggiorni estivi

Buoni libro 2.153.033

Buoni befana

Polizza sanitaria 2.864.200

Interventi della legge 104/92 36.397

Come si può rilevare l’importo maggiore è riferito alla polizza sanitaria per la copertura assicurativa dell’assistenza sanitaria integrativa del Sistema Sanitario Nazionale e del rischio di premorienza stipulata a favore del personale dipendente e dei loro familiari fiscalmente a carico.

(38)

In prosieguo vengono riportati ulteriori notizie riguardo la corresponsione delle borse di studio, i buoni libro e soggiorni estivi, significando che le borse di studio vengono erogate sulla base di graduatorie di merito a livello nazionale predisposte per ciascun grado di istruzione.

 Borse di studio

Numero

Beneficiari Importo unitario 1ª e 2ª classe scuole medie inferiori 310 155,00

3ª classe scuole medie inferiori 210 207,00

Scuole medie superiori 1.020 258,00

Università 330 413,00

 Buoni libro e sussidi didattici

Numero Beneficiari

Scuole medie inferiori 1.176

Scuole medie

superiori 2.178

Università 1.942

Totale 5.296

 Soggiorni estivi

Numero Beneficiari

Asili nido 264

Centri ricreativi 1.459

Colonie 414

Totale 2.137

 Soggiorni all’estero: numero beneficiari 102

 Buoni per le festività di fine anno per i bambini fino a 8 anni numero beneficiari 3.845.

Crediti e anticipazioni ai dipendenti

L’INAIL, ricorrendo le condizioni stabilite da apposita circolare interna, eroga mutui ipotecari ai dipendenti, ai coniugi superstiti di dipendenti ed agli ex dipendenti sino ad un importo massimo di € 180.000.

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