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Academic year: 2022

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DIALOGHI SUL TEMPO Laboratorio di ricerca

sul dialogo euristico

AS 2017/2018

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A partire dal cielo...

L’interesse di ricerca nei confronti del dialogo euristico nasce nell’ambito di “Sotto lo stesso cielo”, laboratorio condotto da Franco Lorenzoni sul tema del Cielo nell’anno scolastico scolastico 2016/17 per il Movimento delle Piccole Scuole.

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In ricerca intorno al dialogo euristico

Dialoghi sul tempo è un laboratorio di ricerca-formazione sul dialogo euristico, tecnica didattica che nasce nell’ambito della pedagogia dell’ascolto (Ginzburg, 1979) e pone al centro dell’azione didattica i pensieri dei bambini e le loro teorie sul mondo.

La ricerca si propone di:

● descrivere i caratteri originali del dialogo euristico;

● documentare le pratiche ai fini della trasferibilità;

● identificare le ricadute di questa pratica sull’organizzazione del curricolo;

● verificare l’efficacia in gruppi di apprendimento eterogenei per

età (pluriclassi e classi aperte);

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Il gruppo di ricerca

L’esperto Franco Lorenzoni Ricercatori INDIRE

10 insegnanti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna (3 docenti insegnano attualmente nelle pluriclassi)

Alessandra Bruzzi, Alessandra

Franchi, Alfina Berte Diana Daino, Doris Antonini, Linda Guarino,

Marco Pollano, Oreste Brondo,

Roberta Passoni, Sara Rainone,

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Invarianti: sono i principi pedagogici che orientano la pratica del dialogo.

● Condizioni: sono le azioni che l’insegnante dovrebbe fare per preparare e coltivare il dialogo affinché sia efficace.

● Pratiche: sono esempi organizzazione pratica e di conduzione del dialogo (Diana “Ci sono cose che sono relative alla costruzione di contesto e poi ci sono le pratiche, che riguardano il tuo modo di vivere il contesto.”)

Il dialogo euristico

Aspetti di una tecnica didattica

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le invarianti pedagogiche

del dialogo euristico

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le invarianti pedagogiche del dialogo euristico

I bambini, i ragazzi, pensano Il dialogo euristico parte dal

presupposto che gli alunni pensano e dà valore a questo pensiero. La scuola è concepita come il luogo di incontro delle culture dei bambini e dei ragazzi e con la cultura adulta.

Partendo dall’idea che i bambini, i ragazzi, gli adolescenti pensano noi

possiamo riformulare tutta la modalità di lavoro della scuola.

Dando dignità a tutti, nel

dialogo, si tocca un nodo che è quello della costruzione del testo collettivo e qui ci riagganciamo ai padri nobili…”

Franco Lorenzoni

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le invarianti pedagogiche del dialogo euristico

Il dialogo dà dignità e valore al pensiero di ciascuno (elogio

della diversità)

Il dialogo si contrappone all’idea che la didattica debba essere costruita a partire un’idea stereotipata delle capacità e della personalità dei bambini (“livello medio”). Accogliere le molte diversità che abitano le classi significa accogliere le culture dei bambini e porle a confronto per superare una scuola omologante e basata su apprendimenti meccanici.

“Nel dialogo non ci si omologa. Nel momento in cui vado ad esporre il mio pensiero mi interrogo e non mi limito a dire “la penso come lui” a fare veloce, a memorizzare in modo superficiale le informazioni.”

Sara Rainone, pluriclasse

primaria

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Il dialogo è un lavoro didattico su oggetto di conoscenza definito

L’oggetto di conoscenza è un tema o un argomento (il cielo, il tempo) che può essere scelto dell’insegnante oppure emergere da una scoperta o da un interesse di un bambino.

Le invarianti pedagogiche del dialogo euristico

L’insegnante ha esperienza intellettuale dell’oggetto di

conoscenza

A differenza di quanto accade in altre pratiche dialogiche (ad es.

P4C), si parte dal presupposto che il docente partecipi al dialogo con il proprio bagaglio culturale e non come facilitatore.

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le invarianti pedagogiche del dialogo euristico

Nel dialogo l’insegnante deve pensare la sua azione in termini di

costruzione del contesto

Uno dei compiti dell’insegnante, nel dialogo euristico, è la costruzione del contesto in termini di esperienze e cultura condivisa, e di capacità di ascolto e curiosità reciproca, di assenza di pregiudizio (Franco). La costruzione del contesto è un’operazione di adattamento ai bisogni della classe e creare le condizioni della scoperta (Roberta, Oreste).

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le condizioni del

dialogo euristico

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Il dialogo euristico funziona a condizione che si dedichi tempo,

pazienza e perseveranza

La pratica del dialogo si sviluppa su tempi lunghi richiede tempo, pazienza e perseveranza.

Le condizioni del dialogo

Il dialogo funziona a condizione che si torni ripetutamente

sull’oggetto di conoscenza

.Franco: Il dialogo efficace diventa conoscenza condivisa non la prima volta, non per tutti. Perché diventi apprendimento radicato occorre tornarci sopra, averlo scritto, ridato da leggere insieme. Alcuni elementi devono essere ritirati fuori da chi conduce, e valorizzati.

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le condizioni del dialogo

Il dialogo funziona a condizione che la classe sviluppi una cultura condivisa

Il dialogo sviluppa il suo “valore euristico” quando si pongono le condizioni della scoperta attraverso esperienze di esplorazione della realtà, strumenti e materiali didattici che favoriscono l’osservazione e la riflessione. É all’interno di questa cultura condivisa che si sviluppano e acquistano significato le “domande fertili” e i “punti di svolta”: problemi, ipotesi, teorie, intuizioni, interpretazioni attraverso cui si sviluppano i saperi dei bambini.

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le condizioni del dialogo

Il dialogo

funziona a condizione che

i bambini sviluppino capacità di ascolto

Roberta chiarisce che finché i bambini riconoscono come autorevole solo il parere della maestra o del libro di testo non è possibile sviluppare il dialogo

euristico

Il dialogo

funziona a condizione che

vi sia un’attenuazione del giudizio

A partire da Doris, il gruppo

concorda che il dialogo funziona

a condizione che non si diano

giudizi. Questo tema è ripreso da

Franco, che ne sottolinea la

centralità.

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Laboratorio di ricerca sul dialogo euristico

Le condizioni del dialogo

Il dialogo funziona a condizione che si realizzi l’oggettivazione dei pensieri dei bambini, che vi sia materializzazione dell’ascolto

Il dialogo funziona a condizione che l’insegnante restituisca sistematicamente il senso del percorso.

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“ Questa è per me una delle forme della documentazione più

importanti: tu documenti perché loro abbiano memoria del percorso.

[..]il dialogo ha bisogno di tornarci sopra. Non è ricorsivo solo nel senso che noi lo rifacciamo, ma anche perché ci torniamo

attraverso la documentazione, perché il dialogo ritorna ai ragazzini.

Questa è una cosa innovativa.”

Franco Lorenzoni

Documentare il lavoro dell’apprendimento

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