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Sistemi informativi e strumenti di analisi a sostegno delle politiche degli enti decentrati

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Academic year: 2022

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Sistemi informativi e strumenti di analisi a sostegno delle

politiche degli enti decentrati

Massimo Baldini

Università di Modena e Reggio Emilia

(2)

• Seconda parte del volume:

• 1) Strumenti informativi che quantificano le politiche a livello

regionale, come presupposto per successive attività di ricerca o di programmazione.

• 2) Modelli di microsimulazione tax-benefit applicati a realtà regionali.

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Seconda parte del volume:

• Documenti di programmazione delle regioni ordinarie: contenuto e grado di coordinamento tra documenti

• Conti pubblici territoriali ed efficienza delle procedure per la loro compilazione

• Modelli di microsimulazione fiscale locale

• Le risorse per il sistema educativo nei Conti pubblici territoriali: come cambia la distribuzione territoriale della spesa?

• Gli aiuti di stato alle imprese erogati dalle Regioni: le Regioni del Centro-Nord e del Sud hanno reagito nello stesso modo alla crisi?

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Modelli di microsimulazione tax- benefit

• Credibility revolution: dalla teoria all’evidenza empirica.

• Alla ricerca delle cause

• Analisi ex-post:

• Esperimento sociali

• Quasi esperimenti

• Analisi ex ante: simulazione

• Modelli eeg

• Modelli di microsimulazione:

• Statici: dati annuali, poche reazioni comportamentali

• Dinamici: analisi life-cycle.

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  UPB Istat Inps Inapp Oss. Inps

Famiglie in  povertà  assoluta nel 

2018

Nord 28% 24% 29% 22% 25% 39%

Centro 16% 17% 21% 15% 15% 15%

Sud 56% 59% 50% 63% 60% 45%

Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100%

Il Reddito di Cittadinanza nei modelli di simulazione e nei dati «reali»:

ripartizione dei beneficiari per area

(6)

Modelli di microsimulazione statici

• Effetti su povertà e diseguaglianza di Imposte dirette, indirette, trasferimenti in denaro e in natura.

• Euromod.

• Italia:

• numerosi modelli a livello di intero paese

• pochi modelli a livello sub-nazionale: Prov. Trento, Toscana, Liguria

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Perché modelli «locali», cioè su scala sub-nazionale?

• Maggiore integrazione tra dati campionari e dati amministrativi: dichiarazioni dei redditi, archivio Inps, pubblico registro automobilistico, archivi sanitari

delle Asl.

•  maggiore precisione

•  il modello si può caratterizzare come effettivamente spaziale e dedicato ad una sola area, in possesso cioè di informazioni integrate per un certo contesto che difficilmente una indagine campionaria nazionale può contenere.

•  La combinazione tra dati campionari e dati amministrativi consente di superare il principale limite di questi ultimi, cioè il fatto che essi non

contengono l’universo dei residenti.

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• Validazione dei dati a livello di singola area  maggiore precisione

• Rappresentatività del dataset anche per piccoli gruppi

• Possibile studiare argomenti difficilmente affrontabili con un modello nazionale

• Cambiamenti di povertà e distribuzione del reddito per quartieri delle città

• Dinamica demografica: invecchiamento, movimenti della popolazione, …

• Condizioni di salute

• Adeguatezza e distribuzione dei beni pubblici e dei servizi pubblici

• Distribuzione spaziale degli immigrati

• Distribuzione spaziale dei percettori di sussidi di vario tipo

• Valore immobili

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• Un modello di simulazione a livello di regione o addirittura di città non è un semplice adattamento di un modello nazionale, di cui si considera

solo un sottocampione.

• Sarebbe in tal caso basato su un insieme di dati troppo modesto e non rappresentativo.

• L’integrazione tra diverse banche dati è la caratteristiche distintiva dei modelli locali.

• Un (auspicabile) ampliamento della potestà tributaria degli enti locali richiede la messa a disposizione di modelli in grado di:

• studiare le caratteristiche distributive delle basi imponibili

• simulare ex ante gli effetti di scelte relative alla base e alle aliquote

• simulare ex ante gli effetti distributivi dei trasferimenti monetari e in natura

• Problema privacy?

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