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Academic year: 2022

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Le risaie di Vercelli. L’Italia è leader del settore nell’Ue: produce più del 50% del riso europeo

ROBERTO MAGGIO VERCELLI

Vendere il riso ai cinesi. Può sembrare un po’ strano, visto che la Cina è uno dei principali produttori mondiali di riso, e il cereale costituisce uno dei pi- lastri della cucina locale. Ma in questo caso si parla di un prodotto di nicchia, una delle eccellenze italiane di cui la po- polazione orientale, special- mente la fascia più facoltosa, è innamorata: come la Ferrari, il Prosecco, il prosciutto crudo e i grandi marchi di moda.

È il riso da risotto, nelle di- verse varietà tipiche come il Carnaroli, l’Arborio, il Vialone Nano, che d’ora in avanti po- trà essere esportato in Cina grazie ad un accordo sotto- scritto a Pechino fra il ministe- ro delle Politiche agricole ali- mentari e forestali, rappresen- tato dall’ambasciatore italia-

no in Cina, Luca Ferrari, e l’Amministrazione generale delle Dogane della Repubbli- ca popolare cinese.

È un accordo a cui si lavora- va da anni: a febbraio il proto- collo era a un passo dalla fir- ma ma l’emergenza coronavi- rus ha bloccato a terra il volo della ministra Bellanova ver- so la Cina. Il target da raggiun- gere sono circa 50 milioni di ci- nesi, in una nazione che conta sempre più nuovi ricchi.

Le varietà

Per l’Italia è un grande risulta- to, confermano Ente Risi, As- sociazione Industrie Risiere italiane e Coldiretti Vercelli Biella: con 200 varietà iscritte al registro nazionale, e oltre 220 mila ettari di risaie, l’Ita- lia è leader del comparto nell’Ue, e assicura più del 50%

della produzione di riso euro- peo. Tra le varietà più tipiche ci sono il Carnaroli, indicata per il risotto per la quantità di amido e la resistenza alla cot- tura, ma anche il Sant’Andrea e il Riso di Baraggia biellese e vercellese, l’unica dop di riso

esistente in Italia. Tante varie- tà che verranno seminate nel- le prossime settimane tra le province di Biella, Novara e Vercelli, che insieme a Pavia costituiscono il cuore della produzione risicola italiana.

«Con l’accordo siglato - sot- tolineano da Ente Risi, presie- duto da Paolo Carrà -, le quali- tà del riso italiano da risotto vengono ulteriormente rico- nosciute e potranno essere sempre più apprezzate anche dai cinesi, i maggiori consuma- tori al mondo di questo ali- mento». «Siamo grati ai mini- stri Martina e Centinaio pri- ma, e alla ministra Bellanova dopo - dice il presidente di Ai- ri, Mario Francese - per aver te- nuto fede alle promesse. L’evo- luzione del coronavirus non la- sciava sperare in una soluzio- ne a breve. Riuscire a esporta- re riso in un Paese dove lo stes- so termine è sinonimo di cibo, ci inorgoglisce: è la metafora di due nazioni che in un mo- mento difficile scelgono la via della cooperazione guardan- do avanti». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DANIELE PRATO ALESSANDRIA

Storie di vigna, di cantine, di mani che raccolgono grappo- li. Una «trama dell’anima»

che si srotola come il filo di un gomitolo tra le colline del Bas- so Piemonte, generazione do- po generazione. E un grosso gomitolo c’è davvero nel docu- film Vite! stretto tra le mani della giovane attrice Alice Bor- ghetto come infinito filo di congiunzione tra paesaggi mozzafiato e racconti di chi, di viti e di vita tra i filari, è testi- mone ogni giorno con il suo la- voro e la sua sapienza antica.

Il video, durata 65 minuti, è stato pubblicato sulla pagina YouTube dell’associazione Paesaggi vitivinicoli di Lan- ghe, Roero e Monferrato, che dal 2014 si occupa della ge- stione del 50° sito Unesco ita- liano e che ha prodotto l’ope-

ra per raccontare (c’è anche la versione sottotitolata in ingle- se) l’immenso patrimonio cul- turale custodito da queste col- line, partendo dal mare da cui sono nate nella preistoria.

Il filo di lana

«Il gomitolo, che debutta dal- le prime inquadrature e ritor- na più volte, ha un significato duplice - dice il regista Tizia- no Gaia -. Prima di tutto, c’è una ragione visiva perché se si osservano le colline si nota su- bito che la linea sinuosa dei fi- lari, le curve di livello, la for- ma dei pendii che si rincorro- no e si intrecciano richiama- no quella di un gomitolo. Ma mi piaceva affidare a quest’im- magine anche il ruolo di col- lante tra un luogo e l’altro, un personaggio e l’altro, una pra- tica vitivinicola e l’altra. Sono i fili delle storie che si intrec- ciano e legano epoche e gene- razioni, rappresentando la continuità di una tradizione».

Una tradizione che accomu- na le Langhe, il Roero e il Mon- ferrato nel rispetto delle loro specificità e differenze, che

emergono nelle immagini dei paesaggi simili ma non ugua- li, nelle inflessioni dei prota- gonisti che raccontano, tra i fi- lari e nelle cantine, il sapere della terra. «In agricoltura c’è sempre da imparare». «Dira- dare i grappoli è un sacrificio che merita». «Qui da noi tutta la vita ruota intorno alla vi- gna». A unire le narrazioni dei singoli - vignaioli, potatori, cantinieri, bottai - e le immagi- ni di oggi e di ieri (come quel- le d’epoca di Lorenzo Foglio), c’è la voce di Pier Carlo Gri- maldi, antropologo ed ex ret- tore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.

«Il film è un altro tassello del progetto Memoria e tradizioni delle vigne per dare stimoli a chi vive, lavora, studia e ama il territorio, così come abbia- mo fatto con l’archivio multi- mediale - dicono il presidente dell’associazione Gianfranco Comaschi e il direttore del si- to Roberto Cerrato –. Speria- mo possa dare un contributo per far conoscere ancora di più il territorio». —

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Le storie

del territorio

VERCELLI

Il riso piemontese arriva in Cina

“Esporteremo i nostri chicchi”

Accordo siglato a Pechino tra Italia e Repubblica popolare: in partenza Carnaroli, Vialone Nano e Arborio per il risotto

Ci ha lasciato

Andrea Brosio anziano Fiat

anni 93

Lo annunciano i figli Franco e Marco con le rispettive famiglie.

Torino, 10 aprile 2020

Si unisce al dolore dei figli Rina con le famiglie Barbero e Lollato.

Marco Giachino

Si è spento l’11 aprile. Lo piangono Marina, Franca ed Emanuele.

Aldo Agosti e Totò Coluccia ricordano con affetto

Marco

maestro di vita e di politica e abbrac- ciano Franca e Marina.

E’ serenamente mancata all’affetto dei suoi cari

Lucetta Barale ved. Viano

Ne danno il triste annuncio Umberto con Alessia e Ottavia e la nuora Sil- via.

Serenamente è mancata all’affetto del suo amato figlio Giovanni

Angela Mosca ved. Tuberga

anni 85

Funerali in forma strettamente privata lunedì 13 aprile 2020. Angela riposerà nel cimitero di Rivoli.

Rivoli, 11 aprile 2020

Onoranze funebri Demo Rivoli

E’ mancato

Raniero Ricci

“ Carletto”

ex Ufficiale Vigili Urbani anni 84

Lo annunciano la moglie Anna e la figlia Cristina con Maurizio.

Torino, 11 aprile 2020 O.F. Antares tel. 335.61.19.969

Cristianamente è mancata all’af- fetto dei suoi cari

Maria Ronco in Rua

Lo annunciano il marito Carlo, i figli Piero, Paolo con Elena e Gioele.

Torino, 11 aprile 2020

On. fun.Gavina 011 8981334

Il giorno 8 aprile ci ha lasciati

Wanda Rosso ved. Perrone

per raggiungere la sua adorata Susy ed il marito Beppe e ricomporre in Cielo la famiglia che si era spezzata.

Lo annunciano parenti e amici a Fu- nerali avvenuti (per espressa volontà della defunta). Non fiori ma eventuali offerte a “Specchio dei Tempi” per le persone bisognose.

Graziella con Giorgio, Laura, Mauri- zio, Enrico, Lucia, Cristina piangono profondamente addolorati il caro

Fratello

RINGRAZIAMENTI

Angela, Maurizio e Simona ringra- ziano tutti coloro che hanno espres- so cordoglio, stima e affetto per l’a- matissimo

Antonio Grosso

che ora riposa nella tomba di fami- glia di Sommariva Perno (CN) e nei loro cuori.

Vinovo, 12 aprile 2020

ANNIVERSARI

2011 12 Aprile 2020

Dott. Ing.

Giuseppe Giannuzzi

Da sempre e per sempre sei nel mio cuore. Mi manchi. La tua Mari- uccia.

2011 12 aprile 2020

Dottor Dario Zacà

abbracciandoti.

www.manzoniadvertising.it

ALESSANDRIA

Tra Roero, Langhe e Monferrato vignaioli e bottai sono da film

L’attrice Alice Borghetto con il gomitolo simbolo del film: la linea sinuosa del suo filo ricorda le colline

Pubblicato su YouTube il documentario di 65 minuti del regista Tiziano Gaia che racconta le vigne di oggi e di ieri

DOMENICA 12 APRILE 2020 LASTAMPA

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T M SOCIETÀ

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La vendemmia a Cassine nel 1893, dall'Archivio multimediale Unesco

DANIELE PRATO ALESSANDRIA

C’è Renato Vai che ricorda «la paura tremenda, come fosse- ro la peste, delle malattie del- la vigna e della tempesta. Ram- mento di mia nonna che, quan- do minacciava grandine, bru- ciava un ramo di ulivo spar- gendolo in vigna». E c’è Fran- ca Bagnulo, che spiega come si costruivano le case in matto- ne crudo, «perché in queste zo- ne la composizione della terra ne permetteva la realizzazio- ne, grazie alla presenza di ar- gilla, sabbia, ghiaia, limo». In tutto sono 24 le video intervi- ste a esperti conoscitori del ter- ritorio che ricostruiscono, co- me un puzzle, l’identikit unico dei Paesaggi vitivinicoli di Lan- ghe, Roero e Monferrato nel nuovo «Archivio multimedia- le della memoria» del sito Une- sco. L’iniziativa è il cuore del progetto «Memorie e tradizio- ni delle vigne», finanziato dal ministero per i Beni e le Attivi- tà culturali e i cui risultati so- no stati pubblicati ieri.

«I saperi e le tradizioni im- materiali giocano un ruolo es- senziale nell’assicurare il man- tenimento degli aspetti di au- tenticità del sito» spiega Gian- franco Comaschi, presidente dell’associazione dei Paesaggi vitivinicoli che lo gestisce. Co- sì, partendo dal materiale rac- colto sei anni fa per candidarsi a Patrimonio dell’umanità, si è iniziato ad assemblare l’ar- chivio multimediale perché nulla andasse perduto: un por-

tale on line dove scoprire, an- che a distanza di migliaia di chilometri, storia, consuetudi- ni, eccellenze di uno spicchio di Piemonte che per la sua na- tura unica, non solo paesaggi- stica ma anche culturale, si è conquistato il titolo di 50° sito Unesco italiano.

L’archivio è uno sterminato contenitore che racchiude non solo i video delle intervi- ste agli esperti di storia, cultu- ra, agricoltura, letteratura del territorio ma anche foto, mani- festi e cartoline d’epoca, filma- ti storici recuperati da archivi nazionali e riprese di oggi, che seguono sei filoni: la condu- zione del vigneto, le tecniche di vinificazione, le feste e le tradizioni legate al vino, le pro- duzioni tipiche locali connes- se alla viticoltura, il calenda- rio dei lavori in vigna, le ricet- te tradizionali. Certo, esplora- re Langhe, Roero e Monferra- to di persona è tutta un’altra

storia. Il profumo umido delle cantine che solletica il naso, il fruscìo delle foglie tra i filari, il sole tiepido sulle colline petti- nate dalle vigne. Ma in tempi di coronavirus, quando di ca- sa non si può uscire, bisogna adattarsi.

«L’emergenza ha costretto al blocco di tutte le attività ma la tecnologia digitale ci con- sente di oltrepassare per fortu- na le mura di casa e di scoprire le meraviglie dei nostri pae- saggi» dicono il presidente Co- maschi e Roberto Cerrato, di- rettore del sito. «L’archivio multimediale è a disposizione di chiunque, pubblico o priva- to, vorrà depositare e condivi- dere pezzi di memoria del no- stro territorio – spiegano –.

Siamo in contatto con enti e fondazioni del territorio per attivare tutte le forme di condi- visione in rete dei materiali le- gati alla cultura del vino». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PAOLA SCOLA CEVA (CUNEO)

Funghi, delizia per i buongu- stai. Oggetto di studio per gli esperti. Ma anche custodi di proprietà inaspettate. Come quelle curative. A Ceva (Cu- neo) il fungo è di casa. E c’è chi si è appassionato a tal punto al re del bosco da aver- ne esplorato il pianeta a tutto tondo. Lui, Aldo Viora, vice- presidente del Gruppo Mico- logico Cebano, conosce bene il mondo della micologia, cioè la giungla di nomi latini e caratteristiche che fanno ri- conoscere una specie dall’al- tra. Buone da velenose. Con la supervisione della moglie Luisa, cuoca sopraffina, sa di- stricarsi in piatti che impiega- no anche esemplari non di uso comune. L’ultima passio- ne: la micoterapia. Una branca della fitoterapia, di origine cinese, che consiste nell’utilizzo dei funghi a sco- po curativo, pur senza anco- ra un fondamento clinico ri- conosciuto.

Viora, dirigente di banca e promotore finanziario fino al- la pensione, per 40 anni diret- tore del teatro Marenco, è un amante della montagna. L’an- no scorso ha fatto parte di un equipaggio impegnato nel gi- ro del mondo, nel tratto da Samarcanda al Darjeeling. Il Nepal è il suo luogo del cuore.

«Nella medicina orientale al- cuni funghi sono impiegati da secoli – racconta -. Un fon- damento esiste, ma serve an-

cora tanto lavoro per dimo- strarlo. Sappiamo che l’utiliz- zo di diverse specie, soprat- tutto lignicole, potenzia il si- stema immunitario. L’Inono- tus obliquus è al primo posto fra gli alimenti con antiossi- danti. Si trova nel Nord Euro- pa. Anche lo scrittore dissi- dente Alecsandr Solzenicyn, Nobel per la letteratura nel 1970, vi fa riferimento nel li- bro Divisione Cancro.

Esistono specie terapeuti- che - spiega l’esperto - coltiva- te qui: «La Lentinula edodes, lo shiitake in vendita al super- mercato, è un toccasana per mille cose. Sistema immuni- tario, anticolestolo, anticoa- gulante. Ci sono poi la Fistuli- na epatica o gli stessi champi- gnon. Oppure il Ganoderma lucidum. Contiene glucani e vitamine: sono in corso studi per l’applicazione nella cura del cancro». Ma il gioiello che Aldo mostra con orgoglio

proviene dal Tibet: è il Cordy- ceps sinensis. «E’ molto consu- mato in Oriente. L’ho visto vendere ovunque, a 18 euro il grammo. Credono che sia ricostituente e afrodisiaco.

Si trova a 4500-5000 metri e famiglie intere, anche in Nepal e Bhutan, si spostano per raccoglierlo». Fidarsi o no? L’esperto: «Non biso- gna ordinare su internet, ci vuole cautela. Il problema è che mancano le quantità suf- ficienti di questi funghi per poterli studiare. Diverso sa- rebbe se si riuscisse a colti- varli». L’ultima curiosità:

«Cosa aveva nello zaino Otzi, la mummia ritrovata sulle Alpi tra Italia e Au- stria? Il Piptoporus betulinus usato per disinfettare l’inte- stino e il Fomes fomentarius, antiemorragico, utile anche per accendere il fuoco. Sa- pienza di 5000 anni fa» . —

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Le storie

del territorio

Lodovico Riccati di Ceva e di San Michele

è mancato mercoledì 18 marzo. Ne danno notizia i suoi figli Cristina, Emanuela, Luca, Paolo, Michele. Si uniscono la compagna Danila e il fratello Carlo con la sua famiglia.

Sarà dato annuncio della messa di suffragio.

Torino, 21 marzo 2020

I colleghi ed amici della Sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino si uniscono al dolore della famiglia per la scom- parsa di

Lodovico Riccati di Ceva e San Michele

Direttore Emerito della Sezione di Torino, di cui ricordano le grandi doti professionali ed umane e lo straor- dinario impegno nella promozione, a livello nazionale ed internazionale, delle attività di ricerca dell’Istituto.

I ricercatori del Gruppo Alice di Torino partecipano al dolore della famiglia di

Lodovico Riccati

ricordandolo con grande nostalgia e profonda tristezza.

Dottoressa Spera Guidetti

Farmacista 100 anni

Annunciano con dolore la sua scom- parsa i figli Alberto con Siglinda e Resi, gli amati nipoti Andrea, Ele- na, Giulia, Paolo con Manuela e gli amatissimi pronipoti Noah, Siro e Federico. La cara salma sarà tumu- lata in tomba di famiglia al cimitero di Cigliano il 21 marzo alle ore 15.30.

Il presente è partecipazione e ringra- ziamento.

Dottoressa Spera Guidetti

Il genero Raffaele Sacerdote si uni- sce al dolore della famiglia.

Gio Batta Coppotelli (Gianni)

Maresciallo di PS in pensione addolorati lo annunciano la moglie Dina il figlio Mario con Bruna, i nipoti Francesco con Paola e Gabriele con Maria e i piccoli Blanca e Alberto.

Torino, 20 marzo 2020 Genta dal 1848 - Torino

Ha raggiunto il suo adorato figlio John

Rosa D’Andrea Ved. Miglio

Lo annuncia con gran tristezza la ni- pote Marisa e famiglia. Cara zia, lasci in tutti noi un grande esempio di sal- di principi di vita ed un sorriso pieno di bei ricordi. Ti vogliamo bene.

Torino, 21 marzo 2020

Improvvisamente è mancato all’af- fetto dei suoi cari il

Commendatore Paris Di Sapio

di anni 77

Ne dà il triste annuncio la moglie Alessandra.

Pecetto Torinese, 16 marzo 2020

E’ mancato all’affetto dei suoi cari

Giancarlo Pentimalli

ne danno il triste annuncio la moglie Alberta, le figlie Marella con Roberto e Alessandro, Isabella con Evasio. Un particolare ringraziamento al Dott.

Remo Obert per le cure prestate e al servizio infermieristico del Padiglio- ne A primo piano della Clinica Forna- ca. La Cerimonia funebre si terrà in forma privata.

Torino, 20 marzo 2020 Genta dal 1848 - Torino

Serenamente è mancata

Emma Maria Poggio

Lo annunciano la cognata Elena e i nipoti tutti.

Torino, 19 marzo 2020

Ci ha lasciati

Ettore Spanò

anni 79

Lo annunciano la moglie Mariuccia, i figli Barbara, Debora e Danilo con le loro famiglie.

Castiglione Torinese, 20 marzo 2020 O.f. Fenoglio - 011 2731405

E’ mancato

Vittorio Spezialetti

anni 79

A funerali avvenuti, ne danno il do- loroso annuncio la moglie Rosanna e la figlia Daria.

Moncalieri, 21 marzo 2020

Giulia e Ignazio serberanno sempre i bei momenti e stringono la signora Riva ricordando

Aldo Riva

Mariapia, Alfonso, Luigi, Vittorio, An- drea abbracciano la signora Riva e Massimo ricordando

Aldo Riva

vicino sempre al loro papà.

I condomini di Corso Duca degli Abruzzi 43 si uniscono al dolore del- la famiglia per la perdita del loro caro

Felice Bianco

ANNIVERSARI

21/03/2005 21/03/2020

Avvocato Vincenzo Gribaldo

Con amore e nostalgia sei sempre nel mio cuore. La tua Nice.

Chivasso, 21 marzo 2020 On. Funebri Besso - Chivasso A L E S S A N D R I A

Memorie e tradizioni delle vigne

Le fa rivivere l’archivio multimediale

Un portale per scoprire la storia dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Patrimonio dell’Umanità

Aldo Viora mostra una particolare specie di funghi C U N E O

Tutto il bello e il buono dei funghi

“Alcuni hanno proprietà curative”

L’esperto di Ceva studia e racconta micologia e micoterapia Una passione nata dopo i numerosi viaggi in Tibet

Funghi in farmacia a Lhasa

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LA STAMPA SABATO 21 MARZO 2020

T M SOCIETÀ

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22 І COMPRENSORIO І

IL MONFERRATO

MARTEDÌ 21 APRILE 2020

І

chitetture del vino e gli arnesi da lavoro costituiscono uno “spec- chio magico” attraverso il quale lo spettatore è condotto nella sfera intima e intangibile del paesaggio oggetto della narrazione».

Tradizioni molto forti Come rimarcato dall’antropologo Piercarlo Grimaldi, nel suo ruolo di “Virgilio” all’interno del docu- ilm, «non c’è stata interruzione di saperi da padre in iglio, da non- no a nipote: tutte le generazioni continuano a narrare incessan- temente i miti di questa terra».

Ciò rappresenta il segreto di un patrimonio che è storia conta- dina, sociale e imprenditoriale.

«Il ilm - commenta Gianfranco Comaschi, presidente dell’Asso- ciazione Patrimonio - è un altro tassello del Progetto Memoria e Tradizioni delle Vigne, realizzato MONFERRATO

Ha debuttato online il docuilm VITE!, prodotto dall’Associazio- ne per il Patrimonio dei Paesag- gi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, per la regia di Tiziano Gaia.

Il lungometraggio, di 65 minu- ti - con versione sottolineata in lingua inglese, è stata caricata sul canale YouTube dell’Associazione:

la successiva distribuzione in ci- nema e teatri avverrà al termine dell’emergenza COVID-19 con la ripresa delle attività culturali e ricreative pubbliche. “VITE!” rac- conta l’anima delle colline di Lan- ghe-Roero e Monferrato, svelata da vignaioli, potatori, cantinieri, bottai: paesaggi e storie scan- dite dal ritmo delle stagioni e dalle pillole di saggezza di Pier- carlo Grimaldi, antropologo, già rettore dell’Università di Scien- ze gastronomiche di Pollenzo. Le speciicità di ognuna delle com- ponenti del sito UNESCO sono state rese in forma poetica e allo stesso tempo descrittiva, ponen- do l’elemento umano e culturale al centro della scena. Molta enfasi è stata data al materiale d’archi- vio, rappresentato in primis dalle splendide fotograie in bianco e nero del fotografo-postino di Ba- rolo, Lorenzo Foglio.

Un ruolo importante giunge anche dalle tradizioni, i riti e le feste popolari. «Con il docuilm

“Vite!” abbiamo voluto mettere in luce quella dimensione “epica”

delle colline del basso Piemonte, che giustiica e corrobora il loro eccezionale valore universale, sancito dall’Unesco» hanno sot- tolineato il regista Tiziano Gaia e il presidente dell’Associazione Patrimonio Gianfranco Coma- schi. «Un paesaggio mentale, ol- tre che isico, enfatizzato dai gesti, le parole e i saperi ancestrali del popolo delle colline, le cui altissi- me competenze fanno di questa antichissima regione l’emblema dei paesaggi vitivinicoli in Euro- pa». «Il ilm - prosegue il regista - tratta il sito come un immenso set a cielo aperto. I vigneti, le ar-

con i fondi del MIBACT. L’obietti- vo è ofrire stimoli ed emozioni a chi vive, lavora, studia e ama que- sto territorio, cosi come abbiamo fatto con l’archivio multimediale, la piattaforma web con centinaia di immagini, video e testimonian- ze della cultura del vino, che da poche settimane è a disposizione di tutti».

Comunicare il territorio L’auspicio un po’ di tutti è anche che il docuilm possa ofrire un contributo alla ‘comunicazione di territorio’ attraverso le voci rap- presentative di coloro che quoti- dianamente sono in campo per custodire e tramandare la cultura dei paesaggi vitivinicoli, patrimo- nio immateriale dell’Umanità. In questi tempi di emergenza sani- taria l’augurio è anche quello di un veloce ritorno alla normalità:

al riguardo l’Associazione ricorda che grazie alla tecnologia è pos- sibile camminare tra i paesaggi vitivinicoli Patrimonio dell’Uma- nità o sorvolarli grazie al tour a 360° realizzato in collaborazione con la piattaforma Coperniko e accessibile dal sito www.paesag- givitivinicoli.it.

Paolo Giorcelli

Paesaggio e non solo Il lungometraggio di 65 minuti del regista Tiziano Gaia ha debuttato online

Dimensione epica Un paesaggio mentale oltre che isico, tra parole, gesti e saperi del popolo delle colline

Langhe Roero e Monferrato. Il gomitolo rosso è il ilo conduttore del docuilm del regista Tiziano Gaia

TANTA SOLIDARIETÀ COI VINI MONFERRINI

«Il nostro lavoro e i nostri vini per sostenere l’emergenza sani- taria». È questo lo slogan della campagna solidale promossa dai produttori del consorzio Vini Colline del Monferrato Casalese.

Sono già 19 le aziende agricole che hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione 12 bot- tiglie di vino ciascuno, fra varie qualità di vini. Il ricavato verrà interamente devoluto alla campagna di raccolta fondi co- ordinata dalla Protezione Civile di Casale destinata all’acquisto di DPI per il personale delle RSA monferrine. CH.C.

Consorzio. Le colline dl Monferrato

Sul web il docuilm «Vite!»

Racconta le colline Unesco

SALA MONFERRATO

Addizionale IRPEF e IMU: il Comune di Sala Monferrato ha bloccato i ritocchi delle aliquote.

«Le ipotesi di investimento pro- grammate all’inizio dell’anno sono state per il momento ac- cantonate - dice il sindaco Mario Melotti - l’emergenza sanitaria ci costringe a cambiare i piani». La Giunta, nella seduta del 17 feb- braio, aveva proposto l’aumento dell’aliquota dell’Addizione Co- munale IRPEF dallo 0,6 allo 0,7%

al ine di poter reperire risorse economiche per la realizzazione e lo sviluppo di alcuni servizi, quali la promozione turistica e del territorio, le attività cultura- li e promozionali, le iniziative di sostenibilità ambientale.

Ritenuto che la situazione di emergenza da Covid-19 impon- ga una rilessione sui programmi dell’Amministrazione e conside- rato che la realizzazione dei pro- getti programmati per il 2020, soprattutto in campo culturale e turistico, risulta largamente compromessa a causa delle ne- cessarie misure di contenimento del contagio e che solo al termi- ne dell’emergenza potrà essere ripresa una programmazione per

lo sviluppo di nuove iniziative, il Comune ha ritenuto di non pro- cedere ad un’ulteriore pressione iscale per cui l’aliquota resterà invariata e sarà la stessa dell’anno precedente, 0,6 %. Stessa cosa per le aliquote IMU 2020 con quella ordinaria allo 0,96%, entro il limi- te massimo del 1,06%.

Unità immobiliare adibita ad abi- tazione principale e relative per- tinenze (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) con detrazione di 200 euro, 0,5%; aree ediicabili 1,0%;

immobili del gruppo D (soggetti al provento statale dello 0,76%) 1,0%; terreni agricoli 0,86%; altri immobili 0,96%; fabbricati rurali strumentali 0,1%; fabbricati mer- ce 0,1%.

L’assistenza ai cittadini Sul fronte dell’emergenza l’o- perato dell’amministrazione si concentra su tre fronti: assisten- za alle persone, anziani e famiglie bisognose, copertura totale della popolazione in fatto di masche- rine e dispositivi di protezione, il bonus facciate per chi intende ristrutturare gli ediici.

Dalle pieghe del bilancio comu- nale sono stati inoltre accantona- ti 10mila euro da destinare all’e- mergenza sanitaria attualmente in corso. Per quanto riguarda que- sto capitolo, ai 1800 euro erogati dal Ministero, il Comune ha ag- giunto altre somme da destinare agli aiuti. In paese sono emerse una decina di situazioni preca- rie a cui il Comune ha deciso di prestare aiuto.

Pier Luigi Rollino Mario Melotti. Alla guida dell’amministrazione comunale di Sala Monferrato

Bilancio di previsione Nessun aumento per Irpef e Imu, l’emergenza modiica i piani

Il Comune di Sala Monferrato blocca i ritocchi alle aliquote

Amministrazione Le risorse messe in campo per poter fronteggiare questa emergenza

VIGNALE

Proseguono a Vignale le ini- ziative di solidarietà a favore delle famiglie più colpite dall’e- mergenza COVID-19: iniziative che vedono uniti e compatti Amministrazione Comunale, associazioni, esercenti, ristora- tori e anche privati cittadini. In occasione delle festività Pasqua- li la Trattoria “Serenella - Le Tre Lasagne” e l’Azienda Agricola

“Accornero” hanno servito a una decina di persone uno speciale pranzo con agnolotti, bonet e vini locali. La proposta è stata coordinata dai volontari vigna- lesi della Caritas diocesana, la quale sta inoltre promuovendo con successo il Banco Alimen- tare presso i negozi del paese e il Supermercato “Gulliver. «L’i- dea era quella di permettere alle persone e alle famiglie bisognose di festeggiare dignitosamente la Pasqua con un pasto caldo - ha speciicato Gian Mario Cotti, referente comunale e volonta- rio Caritas - Ed è così che grazie alla straordinaria generosità della Trattoria “Serenella - Le Tre

Lasagne e dell’Azienda Agrico- la “Accornero” abbiamo potuto regalare un sorriso a chi sta sofrendo in un momento così particolare». Nel frattempo non si ferma la raccolta di generi ali- mentari a lunga conservazione, nata dalla partnership fra la Ca- ritas diocesana e la Federazione Nazionale Banchi di Solidarietà, che incoraggia i cittadini a do- nare cibo a lunga conservazione acquistati nei tre punti vendita di Vignale e depositati negli appositi “carrelli”. Ogni giovedì sera - prosegue Cotti - saranno distribuiti una borsa di viveri per persona. «Siamo veramen- te soddisfatti dell’ampia parteci- pazione della comunità ma non bisogna assolutamente fermarsi in quanto la situazione di emer- genza è ancora lunga dal cessare completamente e serviranno, quindi, nuovi aiuti». P.G.

Trattoria Serenella. Gesto speciale

Vignale solidale con le famiglie più bisognose

Coronavirus Iniziative per l’emergenza

Ogni giovedì sera Raccolta di alimenti e distribuzione di una borsa viveri ad ogni persona

Per ricette mediche

Il vademecum della Farmacia

“Santa Chiara”

La Farmacia “Santa Chiara” di Conzano ha diffuso le modalità di approvvigionamento dei farmaci per evitare attese dal medico e, soprattutto, limitare le uscite di casa. Nel “vademe- cum” si consiglia di contattare il proprio medico, comunicando- gli i farmaci necessari - il quale fornirà il codice NRE (numero della ricetta elettronica) di ogni prescrizione (anche via mail o Whatsapp), e di fornire alla far- macia i codici che sono stati for- niti su Whatsapp (338 3930546), mail (farmschiara@libero.it) o telefonicamente (014292737).

Sarà il personale della “Santa Chiara” a stampare le ricette e ad ordinarvi i prodotti. È offerta anche la possibilità del servizio di consegna a domicilio. N.C.

Per i piccoli in dificoltà

Fubine: dona i suoi giocattoli e il salvadanaio

Uno straordinario gesto di gene- rosità in tempi di pandemia da COVID-19 arriva dalla comunità di Fubine dove Morris Gotta, bambino di 6 anni, ha scelto di donare tutti i suoi giocattoli e il suo “personale” salvadanaio ai piccoli in dificoltà. Il gesto è stato calorosamente lodato dall’intero paese, in particolar modo dall’Amministrazione Comunale del Sindaco on.

Lino Pettazzi che gli ha posto i ringraziamenti a nome di tutti i fubinesi. P.G.

Il punto del Comune

Situazione dei contagi a Fubine

Il Comune di Fubine ha informato la popolazione della locale situazione dei contagi e dei decessi da COVID-19, con particolare riferimento alla Casa di Riposo “Don Orione”. A giove- dì 16 aprile sono 28 i casi legati al territorio fubinese dall’inizio dell’emergenza, con 19 nuovi casi relativi agli ospiti e agli ope- ratori sanitari della struttura per anziani, per un totale di 24. Fra questi si segnalano 5 ospiti de- ceduti e 3 ospedalizzati, mentre i restanti casi positivi risiedono nella RSA con sintomi lievi. Otto persone sono, inoltre, sottoposte a regime di quarantena. L’Am- ministrazione Comunale del Sindaco on. Lino Pettazzi, oltre a esprimere cordoglio e vicinanza alle famiglie dei defunti, racco- manda ai cittadini di non uscire di casa. P.G.

Terminati i lavori a Rive

Installazione della banda ultra larga

Si sono ultimati, a Rive, i lavori per l’installazione della banda ul- tra larga. «Dopo un collaudo che avverrà nelle prossime settima- ne - annuncia il sindaco Andrea Manachino - provvederemo a richiedere l’esecuzione dei ripristini stradali deinitivi. Da un colloquio coi tecnici installatori, per le tempistiche di attivazione si parla di qualche mese e non ine anno, come sembrava all’inizio dell’emergenza». M.R.

NOTIZIE FLASH

Obbligo di utilizzare mascherine in paese

Rive: ordinanza e primo caso di Covid-19

RIVE

Anche a Rive, paese inora im- mune da contagi da Covid-19 si è registrato il primo caso di un soggetto positivo. «Attualmente - spiega il sindaco Andrea Mana- chino - si trova presso la propria abitazione e non presenta sinto- mi. Anche se le curve scendono, non bisogna abbassare la guar- dia. A questa persona giungano gli auguri di buona guarigione da parte di tutta la comunità».

Intanto, il Comune con un’ordi- nanza ha disposto l’obbligo «per la popolazione di Rive e per chi si trovi a transitare sul territo- rio comunale dell’utilizzo della mascherina protettiva sia nei

luoghi pubblici, sia nei luoghi privati aperti al pubblico sino alla cessazione dello stato di emergenza». L’inosservanza sarà punita con una sanzione da 25 a 500 euro. In funzione dell’or- dinanza, annuncia il sindaco Manachino, «la scorsa settima- na abbiamo acquistato ulteriori 600 mascherine che, unite alle rimanenze della donazione dell’avvocato Olmo, ci permet- teranno di efettuare quasi due ulteriori distribuzioni. Questa volta, in previsione del prossi- mo e progressivo allentamento delle restrizioni governative, la distribuzione sarà efettuata a tutti, una mascherina ad abitan- te». M.R.

Emergenza sanitaria a Conzano

Saniicazione della casa di riposo e presto i tamponi per gli ospiti

Sono stati eseguiti i lavori di saniicazione di tutti gli ambienti interni alla Casa di Riposo “Le Villette” in frazione San Maurizio. A tutti gli ospiti della RSA, struttura di ODA, verranno effettuati inoltre i tamponi per l’accertamento della positività o negatività al COVID-19 anche se attualmente non si segnalano problematiche né focolai. Il sindaco Emanuele Demaria ha inine annunciato in settimana una seconda distribuzione di mascherine anti-contagio. P.G.

FOTO FLASH

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PRESSToday (info@paesaggivitivinicoli.it) Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.

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GAZZETTA D’ALBA- MARTEDÌ24 MARZO 2020 27

Cultura & Spettacolo

Il sotterraneo di San Giuseppe dove è ospitata la nuova pinacoteca.

ALBA

I

n una città a forte vocazio- ne turistica come Alba manca una pinacoteca pubblica. Eccezion fatta per le mostre biennali allestite dalla fondazione Ferrero, le esposizioni di altri enti co- me la fondazione Bottari Lat- tes e l’associazione Giulio Pa- russo in Banca d’Alba, le gal- lerie, non esiste un luogo permanente che consenta di fruire di opere d’arte.

La sala Teodoro Bubbio del Comune ospita la Madon- na con bambino tra i santi Francesco e Tommaso d’Acqui- no e due donatrici di Macrino d’Alba, il Lichene spregiudica- to di Pinot Gallizio, il Concer- tino di Mattia Preti, la Sacra famiglia (o Pala della Consor- zia) di un anonimo piemon- tese del Cinquecento: ma la sala, per sua stessa natura, non è un ambiente libera- mente accessibile.

Il centro culturale San Giu- seppe ha allestito una pina- coteca con un investimento

di circa 15mila euro. Il nuovo spazio espositivo sarà all’in- terno del sotterraneo dell’ex confraternita di via Vernaz- za (piazzetta San Giovanni Paolo II) lungo il percorso ar-

cheologico che mette in luce le strutture seicentesche del- la chiesa accanto a tracce ar- chitettoniche dell’epoca ro- mana e medievale. Saranno esposti quadri e sculture.

L’inaugurazione era previ- sta per il 20 marzo; il primo allestimento presenterà, quando possibile, una deci- na di opere: tra queste alcu- ni dipinti di Bruno Sacchet- to, Tanchi Michelotti e Ro- milda Suppo, oltre alla scul- tura di Massimo Bertolini Re- sistenza in ricordo di Davide Lajolo, Ulisse donata da Lau- rana Lajolo, figlia dello scrit- tore e presidente dell’asso- ciazione culturale che ne por- ta il nome.

Per rendere ottimale la fruizione dell’esposizione nella galleria sotterranea è stato potenziato l’impianto di illuminazione: «Con que- sta iniziativa il centro cultura- le San Giuseppe mette a di- sposizione le opere d’arte, tut- te di pregio, ricevute in dono negli anni», commenta il pre- sidente Roberto Cerrato. e.f.

Il 20 marzo, la fondazione Piemonte dal vivo ha reso pubblico sul proprio sito Internet (www.piemontedalvivo.it) il bando Corto circuito: un primo stanziamento di mezzo milione di euro a sostegno delle attività di compagnie teatrali e associazioni operanti sul territorio piemontese. Il termine ultimo

èvenerdì 24 aprile: il bando è rivolto a tutti gli enti del terzo settore e permetterà di coniugare il sostegno economico ad azioni di accompagnamento. Secondo Matteo Negrin, direttore della fondazione, lo scopo è «ampliare e potenziare i processi di sviluppo culturale, sociale ed economico

negli spazi teatrali piemontesi. Nel bando, oltre all’erogazione di fondi, è prevista la possibilità di un affiancamento, come nel caso di Performing+, il progetto triennale lanciato insieme con la Compagnia di San Paolo, con la collaborazione dell’Osservatorio culturale del Piemonte». Le compagnie

professioniste possono presentare i progetti da sole o in collaborazione; dev’essere previsto un cofinanziamento di almeno il 30 per cento dei costi complessivi. Corto circuito era stato avviato da Piemonte dal vivo nella stagione 2016-17; il bando completo si trova sul sito della fondazione.

Il libro Francesco. Il Papa delle donne è il primo che ripercorre in modo sistematico il filo rosso del dialogo che in questi sette anni di pontificato, così proteso verso le periferie e caratterizzato dall’opzione preferenziale per i poveri, si è intrecciato tra il Papa e le donne, favorendo il sorgere di un vasto movimento femminile, sia interno, sia parallelo alla Chiesa e al Vaticano.

Il Papa ha conosciuto molte donne forti, coraggiose, concrete, capaci di soffrire e portare molti pesi.

Le ha incontrate in Argentina e lungo tanti viaggi, tra gli immigrati e nelle carceri. Nel volume si parla di questo, ma anche della questione del sacerdozio e del diaconato femminile, di alcune storture, emerse solo di recente, relative alla vita delle religiose, della tratta delle novizie, dell’abuso del lavoro domestico delle religiose, della condanna dei crimini sessuali e di coscienza contro le suore stesse. Papa Francesco non teme di affrontare temi scottanti o di ammettere che, su alcuni aspetti, sia necessario fare di più per approfondire le specificità e il ruolo della donna nella Chiesa. Si scopre così, pagina dopo pagina, storia dopo storia, che ci sono però anche i gesti che durante questi sette anni hanno impreziosito le parole e i discorsi di Francesco di momenti simbolici

e di esempio, come l’abbraccio con le ex vittime della prostituzione coatta durante uno dei venerdì della Misericordia il 12 agosto 2016 a Roma.

Si raccontano anche alcuni rapporti personali che il Papa ha intrattenuto con donne che hanno a lungo sofferto e combattuto per far emergere la verità riguardo ai figli sottratti alle legittime madri durante la dittatura argentina. Francesco, racconta il libro, è stato anche il primo Papa a farsi intervistare da giornaliste donne, ad avere numerose e franche relazioni diplomatiche con leader politiche femminili, ad aver ascoltato direttamente dalle attiviste per i diritti dei popoli indigeni la loro voce. E proprio nel suo pontificato, quasi come un segno dei tempi, anche in Vaticano, promossa da alcune dipendenti, è nata un’associazione di donne dall’emblematico nome D.va, simile a molte altre in crescita tra le società civili dei più diversi Paesi del mondo.

Per questo, sostiene l’autrice, Francesco può essere un grande alleato delle cause delle donne, che nei suoi confronti nutrono fiducia, aspettative e speranza. Nina Fabrizio è giornalista

dal 2008 e lavora per la redazione cronache dell’Ansa, occupandosi in prevalenza degli

argomenti di informazione religiosa e vaticana. c.w.

«CERCHIAMO DI FARE RETE TRA LE PICCOLE ASSOCIAZIONI E SI STUDIANO PROGETTI»

VISITE VIRTUALI

Poggiapiedi riscaldabili, meridiane da tasca antesigna- ne degli odierni orologi, un cambiamonete con le princi- pali valute europee del 1826, bidet portatili e un attrezzo per pulire le lame dei coltelli:

è solo una piccola parte degli oggetti che il castello di Mon- ticello custodisce tra le sue mura. Se a causa dell’emer-

genza la residenza ha dovuto repentinamente chiudere le porte ai visitatori, il conte Ai- mone Roero di Monticello ha trovato un modo di avvicinar- si ai visitatori: attraverso una finestra sul Web.

Insieme alla figlia Clotil- de, che svolge il delicato ruo- lo di assistente, è stata pub- blicata sulla pagina Face- book del castello una rubri- ca di oggetti curiosi. Ogni giorno una breve pillola au-

diovisiva – amatoriale e regi- strata con la fotocamera del cellulare – presenta un og- getto misterioso e dimentica- to, prova della grande ric- chezza culturale preservata dal forte medievale.

«In questo triste periodo abbiamo voluto donare un momento di svago: l’idea è fa- re scoprire alcuni aspetti del castello che neanche con le vi- site vengono conosciuti; ma è anche un modo per far pas-

sare la noia e intrattenere mia figlia», spiega Aimone, divertito. Forse proprio per il carattere casalingo e genuino delle riprese, la serie di filma- ti sta riscuotendo un piccolo successo. Non si sa per quan- to non sarà possibile accede- re alla fortezza che domina il paese, ma è certo che il luogo è molto ben fornito di testi- monianze d’interesse sul pas- sato più o meno remoto.

Federico Tubiello

Che fare quando il mondo intero è quasi in fiamme, tutti siamo costretti a restare in casa e non si dispone di servizi a pagamento? Sulle reti televisive generaliste qualcosa ancora passa.

Ad esempio, questo giallo spagnolo tutt’altro che trascurabile che denuncia con la formula del cinema di genere lo stato di corruzione della politica nazionale. Protagonista è il vicesegretario regionale del partito al potere –

presumibilmente il Partito popolare spagnolo – che gestisce coi compagni un consolidato sistema di corruzione e favoritismi. Quando un’inchiesta dei media svela gli altarini, il politico di piccolo cabotaggio viene lasciato solo dai capi ed espulso dal regno. La forza del film sta nel passaggio dalla dimensione pubblica a quella privata, e viceversa, con l’odissea di un singolo uomo che mette in scena la solitudine (e la responsabilità) di ogni individuo di fronte alla gestione della democrazia. È straordinario il vulcanico interprete Antonio de la Torre.

Roberto Manassero

PROGETTO DA 15MILA EURO: DIECI OPERE INSTALLATE E NUOVO IMPIANTO LUMINOSO

FILM IN TELEVISIONE

ALBA

L

a serrata imposta alle at- tività produttive dal Co- vid-19 è il tema economi- co di questi giorni. Meno ap- pariscente, almeno sotto l’aspetto mediatico, è l’enor- me danno causato ai profes- sionisti della cultura, ovvero a tutti coloro che vivono di collaborazioni con istituti scolastici, di compagnie che danno struttura al calenda- rio teatrale, come di fiere e manifestazioni pubbliche, di corsi serali che scandisco- no il tempo libero in stagio- ni normali.

Questo popolo variegato di partite Iva, in questi gior- ni quasi invisibile, non di- spone di un’organizzazione sindacale. Il compito della sua tutela si fa complicato. Il rischio è l’esclusione quasi totale dagli ammortizzatori sociali e serpeggia diffusa l’idea che, quando il virus se ne sarà andato, ci si possa trovare di fronte a uno sce-

nario profondamente muta- to sul piano dell’offerta cul- turale.

Angioletta Cucè del labora- torio teatrale Albatros non nasconde la propria preoccu- pazione: «Mi sembra di esse- re in mezzo al mare. In que- sti giorni strani, ho tirato fuori tutti i vecchi costumi di scena. Ho messo in ordi-

ne le testimonianze di anni di lavoro. Certo questa reclu- sione forzata ci obbliga a pensare. Mantengo i contat- ti in video con i miei studen- ti, con gli allievi delle scuole albesi con cui collaboro. Di- stribuisco le parti e provo a distrarmi lavorando a nuove idee per i laboratori estivi».

Cerca di conservare un at-

teggiamento ottimista an- che Michela Fattorin di Tea- tro di tela: «Diciamo che si tratta del periodo ideale per scrivere nuovi progetti», ri- flette. «Proseguiamo con i corsi a distanza e stiamo cercando una soluzione an- che per i più piccoli. Sono tanti i genitori che in questi giorni ci scrivono per chie-

derci attività per i propri bimbi. Tra piccole associa- zioni cerchiamo di fare rete.

Incrociando le dita, per la prossima estate vorremmo presentare il progetto di un festival per il 2021. E poi spe- riamo di poter recuperare i tanti spettacoli che abbia- mo dovuto annullare in que- ste settimane».

Anche Burattinarte ha vi- sto la sua stagione invernale terminare anzitempo. Con- suelo Conterno spiega: «È

un momento molto difficile per tutto il mondo dello spet- tacolo, in special modo per gli artisti di strada, i musici- sti, tutti gli operatori cultura- li indipendenti. Non è chia- ro ancora, chi e come usu- fruirà di eventuali indenniz- zi. Per ora conserviamo la speranza di poter posticipa- re gli spettacoli annullati, ma la riprogrammazione non è semplice e contempla costi non indifferenti».

Alessio Degiorgis

ARTE

RACCOLTA

MStare a casa è il messag- gio più importante in queste settimane, ma non significa non immergersi tra le bellez- ze paesaggistiche delle colli- ne di Langhe, Roero e Mon- ferrato, dal 2014 patrimonio dell’umanità.

È possibile farlo virtual- mente, grazie all’archivio multimediale con testimo- nianze inedite sul mondo del vino, lanciato on-line da qualche giorno dall’Associa- zione per i paesaggi vitivini- coli, consultabile accedendo al sito Internet dell’ente.

L’iniziativa si colloca nel pro- getto Memorie e tradizioni delle vigne, finanziato dal Ministero per le attività cul- turali e il turismo.

Gianfranco Comaschi, pre- sidente dell’associazione:

«In un sito Unesco come il nostro, i saperi e le tradizio- ni giocano un ruolo essen- ziale nell’assicurare la sua autenticità. Da questo con- cetto chiave si è mosso il no- stro progetto, la cui presen- tazione era fissata per feb- braio. A causa dell’emergen- za coronavirus, siamo stati costretti ad annullarla, ma nel frattempo abbiamo deci- so di presentare a distanza la nuova piattaforma, ren- dendola da subito disponibi- le sul sito dell’associazio- ne». L’Archivio multimedia- le della memoria, com’è sta-

to chiamato, presenta il cor- poso materiale raccolto du- rante la preparazione della candidatura delle colline piemontesi come patrimo- nio dell’umanità, ma soprat- tutto le testimonianze inedi- te fornite da 101 Comuni del sito: fotografie, manifesti, cartoline d’epoca, filmati storici recuperati da archivi nazionali, ma anche video più recenti. Al centro, tutto ciò che riguarda il mondo del vino e della viticoltura dell’area, come la conduzio- ne del vigneto, le tecniche di vinificazione, le feste lega- te al vino, le produzioni tipi- che, il calendario dei lavori in vigna e molto altro.

Nell’ambito del progetto, sono state anche realizzate 24 interviste video a esperti conoscitori della zona e del- la sua cultura.

Come precisa il direttore del sito Unesco, l’albese Ro- berto Cerrato: «L’archivio è a disposizione di chiunque, pubblico o privato, vorrà de- positare e condividere pezzi di memoria: siamo già in contatto con enti e fondazio- ni del territorio per attivare tutte le possibili forme di condivisione in Rete di que- sti preziosi materiali legati alla cultura del vino. Nel frattempo, l’invito è quello di godere della bellezza, del- la storia e della cultura dei nostri paesaggi attraverso un inedito viaggio virtuale».

Francesca Pinaffo

D

amiano Grasselli gestisce il teatro Caverna di Bergamo. Da circa 15 anni frequenta Alba e le Langhe, dov’è tornato più volte per presentare i suoi spettacoli tratti da La malora e Un giorno di fuoco di Beppe Fenoglio, oltre ai laboratori, in ultimo a San Benedetto Belbo e al Cinema vekkio di Corneliano, l’anno scorso. Se gli si chiede quanto è grave la situazione per i piccoli teatri, risponde: «Molto seria. Qui siamo soggetti a blocco dal 22 febbraio. Forse l’aspetto peggiore – nell’ambito del lavoro – è l’impossibilità di programmare. Sono stati posticipati bandi vitali e all’annullamento degli spettacoli non è seguita nessuna forma di indennizzo».

In questo caso, non è prevista nessuna tutela?

«Ci sono iniziative all’attenzione delle istituzioni, che mirano a veder riconosciuto il valore del lavoro culturale. Ma la situazione è confusa e in questo momento si è concentrati sui settori che producono beni materiali. Purtroppo i teatri indipendenti e le piccole compagnie non sono giudicati, da buona parte dell’opinione pubblica e dalla stessa élite culturale, produttori di ricchezza. Il tema non riguarda solo noi, ma anche gli educatori, gli operatori scolastici, tutti coloro che svolgono un’attività che implica la socialità».

Guardando il bicchiere mezzo pieno, forse questa situazione ci offre la possibilità di ripensare il lavoro?

«Certo e sono tenuto a fare un po’ di autocritica.

Se non veniamo presi troppo sul serio, forse è anche perché spesso la cultura è diventata intrattenimento.

Si è andata smarrendo la componente essenziale del dialogo. E il dialogo presuppone l’ascolto».

Vogliamo spiegare meglio questo concetto?

«Pensiamo a questi giorni e all’invito di stare a casa, chi può, spaparanzati sul divano a guardare la televisione: credo che l’autoisolamento possa invece favorire i gesti verticali, una postura diversa, non più passiva e orizzontale come quella imposta dal modello televisivo. Sento di molti genitori che passano più tempo con i figli, un tempo di qualità che li porta a riflettere sulla frenesia solita, dei giorni prima dell’emergenza».

L’augurio è di incontrarci presto ad Alba.

«Non vedo l’ora. C’è un legame speciale con la città e sono tanti i progetti lasciati in sospeso. È un periodo che ci obbliga a sperimentare percorsi nuovi e lavoro a progetti radiofonici. Ma l’incontro con il pubblico è una dimensione fondamentale e insostituibile». a.d.

In effetti, Paolo Jannacci somiglia a suo padre Enzo. Il che, geneticamente, non fa notizia; e la cosa bella è che artisticamente non fa problema.

A vederlo nei video (divertenti, divertiti) di Canterò e Mi piace – due pezzi dal suo primo disco di canzoni uscito a Natale e poi ripreso ed esteso dopo il Festival di Sanremo – pare di ritrovare suo papà che canta, giovanissimo, L’ombrello di suo fratello in La vita agra di Lizzani.

Differisce, a parte il bianco e nero («quel bianco e nero che non si vede più»), la voce, più educata ma non irregimentata o priva di stoffa. L’interpretazione convince; la scrittura ha una sua elegante naturalezza, e si avvertono la perizia e il talento del jazzista e arrangiatore che già lavorava, e non da imbucato o raccomandato, alle cose di suo padre con cura e passione (nel disco, a conferma, riprende e riveste E allora... Concerto e Fotoricordo... Il mare). Perché in fondo è poi questo, che vediamo: il lavoro di una grande bottega familiare che continua. Evviva.

Edoardo Borra

MUSICA E DISCHI

ANTIQUARIATO

Il particolare di una meridiana della collezione del castello di Monticello.

Sotto il San Giuseppe una nuova pinacoteca

L’archivio delle nostre colline Unesco

Michela Fattorin di Teatro di tela e Angioletta Cucè di Albatros.

Il castello apre una finestra su Fb

Due fotografie tratte dalla raccolta di immagini e video del sito Unesco.

IL REGNO Di Rodrigo Sorogoyen.

Rai 4, mercoledì 25 marzo, ore 21.20

ENZOMASSA

FRANCESCO.

IL PAPA DELLE DONNE Nina Fabrizio, edizioni San Paolo, 208 pagine, 18 euro

Sipari chiusi, indipendenti in crisi

TEATRO

ASSOCIAZIONE PER I PAESAGGI VITIVINICOLI MERIDIANE DA TASCA,

ELMI E UNA MIRIADE DI OGGETTI IN BREVI FILMATI AMATORIALI

L’INTERVISTA

Damiano Grasselli: «Bisogna pensare a dei nuovi percorsi»

NUOVO BANDO DI PIEMONTE DAL VIVO PER COMPAGNIE REGIONALI

Il filo rosso del dialogo tra papa Francesco e le donne

CANTERÒ Paolo Jannacci, Ala Bianca

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L’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli apre al pubblico l’archivio multimediale

MESSA A DISPOSIZIONE LA GRANDE BELLEZZA DEL SITO UNESCO

Lorenzo Vallese

«L

’ e m e r g e n z a coronavirus ha costretto il blocco di tutte le attività pubbliche, ma la tec- nologia digitale ci consente di oltrepassare le mura di casa per immergerci a 360 gradi nei paesaggi vitivinicoli di Langhe- Roero e Monferrato patrimonio mondiale dell’umanità».

Con questo messaggio l’As so - ciazione per il patrimonio, ente incaricato della gestione e pro- tezione del sito Unesco, apre al pubblico la piattaforma web che rende ancora più efficace l’attività di conservazione, tu - tela e divulgazione della cultu- ra del vino.

«I saperi e le tradizioni immate- riali giocano un ruolo essenziale nell’assicurare il mantenimento degli aspetti di autenticità del si - to Unesco», spiega il presidente, Gianfranco Coma schi. «Da que-

sto assunto ha preso le mosse il progetto “Memorie e tradizioni delle vigne” che il Mi nistero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha ritenuto meritevole di finanziamento tramite la legge 77/2006. La presentazione dei risultati era fissata a fine feb - braio, ma siamo stati co stretti a so spenderla a causa del l’emer - genza coronavirus. Vi sta l’impos- sibilità di riprogrammare a breve l’appuntamento sul territorio, abbiamo deciso di presentare a distanza il nuo vo servizio, ren- dendolo da su bito di sponibile tramite il sito dell’associazione».

Il cuore del progetto è la crea- zione di un archivio multime- diale della memoria, consulta- bile in ogni parte del mondo».

«Oltre alla catalogazione del corposo materiale raccolto du - rante la preparazione della can- didatura alla “World heritage list”», prosegue il direttore, Roberto Cerrato, «è stata lancia- ta una prima “call” ai 101 Co -

muni del territorio diventato si - to Unesco per la raccolta di ma - teriali inediti, in particolare immagini e video storici».

L’archivio multimediale è già popolato da centinaia di “file”:

fotografie, manifesti e cartoline d’epoca, filmati storici recupe- rati da archivi nazionali e video più recenti.

I temi proposti sono: la condu- zione del vigneto, le tecniche di vinificazione, le feste e le tradi-

44 á 26 marzo 2020á l’importanza di restare lucidi

Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato, rispettivamente presidente e diretto- re dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, hanno inviato la seguente lettera alla signora Luo Ping, respon- sabile del Governo della Prefettura di Honghe, Repubblica popolare cinese:

«Con la presente intendiamo esprimerle un sentito ringraziamento per il suo forte messaggio di incoraggiamento alla lotta contro il coronavirus covid-19.

L’improvvisa e grave emergenza sanitaria mette a dura prova il si stema di cura e l’economia della nostra regione come di tutta Italia. Gli aiuti che il Governo della Repubblica popolare cinese sta inviando alla nostra nazione, tramite materiali sanitari, medici e ricercatori, sono la conferma di quanto pro- fondo sia il sentimento di amicizia e importante la collaborazione tra i nostri Paesi. Il gemellaggio tra i nostri siti Unesco, i paesaggi vitivinicoli di Langhe- Roero e Monferrato e i terrazzamenti del riso di Honghe Hani uscirà rafforzato dalla crisi che stiamo affrontando. Ne siamo convinti e vi assicuriamo che,

appena sarà cessata l’emergenza, ci metteremo subito al lavoro per organiz- zare la migliore accoglienza della vostra delegazione in Piemonte. Con il Governo della Regione, saremo felici di condividere con voi la bellezza pae- saggistica e la ricchezza della cultura vitivinicola delle Langhe, del Roero e del Monferrato. Il supporto dei vostri uffici politici e di governo sarà fondamentale nei prossimi mesi per dare l’avvio ai progetti di collaborazione sul fronte cul- turale, turistico ed economico che, insieme abbiamo concordemente indivi- duato negli incontri bilaterali. In attesa di risentirci per definire le prossime tappe della collaborazione, giungano infine a lei, alla Prefettura di Honghe Ha - ni e al Comitato di gestione dei terrazzamenti del riso i più sentiti auguri per un celere ritorno alla normalità».

A metà dicembre i rappresentanti del sito Unesco di Langhe, Roero e Mon - ferrato hanno svolto una missione in Cina. Il programma svolto prevedeva una mostra per celebrare il gemellaggio, siglato a marzo, in occasione della visita

COMASCHI E CERRATO RINGRAZIANO I VERTICI POLITICI DELLA PREFETTURA CINESE

zioni legate al vino, le produ- zioni tipiche locali connesse alla viticoltura, il calendario dei lavori in vigna e le ricette tradizionali.

Nell’àmbito del medesimo pro- getto sono state realizzate ven- tiquattro videointerviste a e - sperti conoscitori del territorio e della sua cultura, letteraria e popolare, della filiera produtti- va del vino, degli eventi e delle tradizioni.

Donne e uomini di Langhe-

Roero e Monferrato, con la lo - ro generosa testimonianza aiu- tano a ricostruire e a compren- dere il mondo del vino, dalla conduzione del vigneto alle tecniche di vinificazione.

Le tipologie costruttive e archi- tettoniche delle nostre campa- gne con i loro materiali, dal mattone crudo alla pietra di cantone. E poi, ancora, i grandi scrittori del territorio (Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Da vi -

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de Lajolo), i riti contadini e le fe ste religiose, i canti, le danze e il teatro popolare.

«L’archivio è a disposizione di

chiunque, pubblico o privato, vorrà depositare e condividere

“pezzi” di memoria», sottoli- neano Comaschi e Cerrato.

«Siamo già in contatto con enti e fondazioni del territorio per attivare tutte le forme di condi- visione in rete dei materiali legati alla cultura del vino».

L’Associazione per il patrimo- nio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è tra i soci fondatori della neona- ta fondazione “Radici per le me morie di Langhe-Roero e Mon ferrato” che ha sede al ca - stello di Grinzane Cavour.

Gianfranco Comaschi è stato chiamato alla vicepresidenza proprio in relazione al ruolo di supervisione delle attività di con- servazione e di valorizzazione della cultura del vino in capo all’ente per la gestione e la prote- zione del sito Unesco.

Tra i soggetti già coinvolti nella rete delle collaborazioni vanno inoltre segnalati l’Archivio del la teatralità popolare promosso dal - la “Casa degli Alfieri” e l’archivio

“MeMo-Memoria e futuro del Monferrato”, con sede presso il ca stello di Casale Monferrato.

In questi giorni di limitazione forzata, ma doverosa, degli spo- stamenti, il mondo della cultura arriva nelle case con gli strumen- ti di comunicazione digitale.

I paesaggi vitivinicoli piemontesi patrimonio mondiale dell’uma- nità si possono camminare e sor- volare virtualmente grazie al tour a 360 gradi, realizzato in collaborazione con la piattafor- ma “Coperni ko”, accessibile at - traverso il sito internet www.pae saggivitivinicoli.it.

A fianco, da sinistra: Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato, rispettivamente presidente e direttore dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. In pagina: alcune immagini dell’archivio multimediale (Barolo, 1978, aratura con il bue nel vigneto; Canelli, 1926, veduta della regione Sant’Antonio;

Cassine, 1893, vendemmia)

“GEMELLA” DI HONGHE HANI

ufficiale in Italia del presidente Xi Jinping, tra i paesaggi vitivinicoli del Pie - monte meridionale e il sito Unesco dei terrazzamenti del riso di Honghe Hani, nella provincia dello Yunnan.

A guidare la delegazione (nella foto a fianco, durante un incontro con le autorità locali) sono stati il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, e Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato.

«È stata l’occasione», riferì Cerrato al rientro, «per confrontarci sulle tema- tiche agricole, sulle attività per la valorizzazione dei rispettivi siti, sui cam- biamenti climatici e sulle opportunità di scambio culturale, economico e turistico tra le due realtà gemellate, oltre che sulle iniziative da proporre nel 2020 in occasione dell’Anno della cultura e del turismo “Italia-Cina”».

Ricordiamo che l’albese Roberto Cerrato è stato confermato membro della Commissione nazionale Unesco, in qualità di esperto del paesaggio cultura- le e vitivinicolo italiano.

DIECIMILA EURO DAGLI ALPINI DELLA SEZIONE

DI CUNEO AL “CARLE”

Mentre è stato ufficializzato il rinvio a ottobre dell’adunata nazionale delle “penne nere” di Rimini che avrebbe dovuto tenersi a metà maggio, La Sezione alpini di Cuneo ha valutato di non far uscire il giornale sezionale, che di norma viene edito in occasione dell’adunata stessa, e di devolvere quanto non sarà speso a favore dell’ospedale “Carle” di Cuneo, struttura specializzata nella cura del coronavirus. La somma donata, che conta anche di una quota aggiuntiva da parte delle quattro Sezioni della Granda, ammonta a 10.000 euro.

L’associazione, considerato quanto tutti stiamo vivendo, ha voluto dare priorità alle condizioni concrete di questi giorni. «Con tale gesto», spiegano i vertici locali dell’Ana,

«vogliamo dare sostegno alle maestranze impegnate per il bene della salute che oggi sono in prima linea, consapevoli, per la nostra storia, di cosa vuol dire essere in trincea.

La Sezione di Cuneo partecipa e vicina a tutti quanti sono toccati da questa emergenza, ringraziando tutti i volontari di tutte le categorie e associazioni che si spendono per la sicurezza e la salute delle persone.

La somma, in accordo con l’ospedale

“Carle”, contribuirà al pagamento di alcune forniture, che il nosocomio ordina, in quanto necessarie».

26 marzo 2020 Ü 45

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