LUGLIO
AGOSTO
LUGLIO-
AGOSTO
2000- N.7-8-ANNO
XVIII - ISSN1120-3005-MENSILE -VITAINCAMPAGNA
-CASELLAPOSTALE467-37100VERONA
-UNACOPIALIRE7.500cmma/m
5
Le
vostrelettere6 Simpatieeantipatie nel
mondo
vegetalediM.
Ferrari^rolitim aaìmùi ed ambimtals
8
H
MinisteroperlepoliticheagricolesitingediverdediG.Vincenzi 10La
difesa deiconsumatori:gliadditivi alimentaridiP.PigozziMdim
12
La
passifloradi B.Caraffini15
La
difficilelottaall'acetoselladeicampi
diG.Campagna
16 Risposteai lettori
($to
18 Indiviericcedataglioecrescione
comune
diS.Caltran22
Risposteai lettori^mJMo
25 Nashi:
messa
adimora
eforme
diallevamentodiR.Bassi 27 Risposteai lettori(§Pleeda nrnmrwzmzwrw
29 Tagliasiepi: l'utilizzoela
manutenzione
diA.Zenti 31 Risposteai lettori(^rimli cdlwammli
33 Allattamentoartificialediagnelliecapretti di
D.Di
Natale 35Un
parco acquatico peranatrerare diM.
Boschetti 37Come
farriprodurreipappagallini ondulatidiG.Cipriani 39 RisposteailettoriCarta Verde, coupons e omaggi
Passiflora.Scontodel
10%
acquistopiante (pag.12).Agriturismo. Sconti del
10%
in tre aziende del- l'Umbriasettentrionale(pag. 66).Fiere. Ingressogratuito o scontato a: Festambiente (Rispescia- Grosseto),OttocentoFestival(Saludecio-Rimini) (pagg. 77-78).
Corsi. Scontodel
10%
sullaquotadiiscrizioneacorsi di erbori- steria,giardinaggio,orto e frutteto (pag. 78).Pubblicazioniinomaggio. «12opuscolidell'Enea per risparmia- reenergiae rispettarel'ambiente»,«Ilbasilico»,«L'olivo, potatu- raeconcimazione»,«For...mangiando», «TraTerraeMare-Guida
allaLiguria "segreta"campieboschieagriturismo»(pag. 79).
Notizieindustriali ecommerciali. Scontidel
20%
acquisto spac- calegnae del10%
acquistobiotrituratore-cippatrice(pag. 80).Servizi propostiin altrinumerituttorainvigore.
Agriturismo.Inserto«Vacanzeinagriturismo-Lenostre scelteperil
2000»sconti dal5 al
20%
in76aziendeagrituristiche(n.5/2000)e del5-10%intreaziendenelcuore dell'Umbria(n.6/2000, pag.65).Corbezzolo. Sconti8-20%acquisto piantine(n.5/2000, pag.29).
Nashi Sconti
10%
acquisto piantine(n.6/2000, pag. 29).Sementiorto.Sconti 10-20%acquisto bustine(n. 1/2000, pag.23).
Notizieindustrialiecommerciali. Scontodel
25%
sull'acquistodi elettrogeneratori(n.6/2000, pag. 80).UedtiM biAMjim
-(^jnhimk
41
Con
l'acerocampestreuna
siepe «agelosia»contro gliintrusi diG.Mezzalira
45
Scheda
staccabilesulleerbe selvatichecommestibili e/outili in erboristeria:menta
acquaticadiL.Cretti47 Con
ilgruccioneun
po' dicolore deitropici diM.Bonora 49
Risposte ailettori^W e Mtlel
50
54
5760
61 63
64
65
Ilrecuperodiun vecchiosottotetto: lascelta delle strutturee dei
componenti
diM.
VeroneseAlcune
novitàintema
dilegna-energiadiG.Mezzalira Insetti indesideratidellacasa: lamosca
diM.L.Dindo
RisposteailettoriKj\oÈeiim- (^Jmm/mme
Controilcaldociaiutala... sete diP.Pigozzi
Prepariamoil«perseghino» eil«centerbe»diI.Gorini
Icuriosiutilizziculinari di ficod'India e agave americanain
Messico
diA.Baglioni Risposte ailettoriim
66 Le
nostrescelteperl'agriturismo: treaziende nell'Umbriasettentrionale diM.
Manilla70
IIprimo museo
pubblico diapicolturadi C.Graziola72
Fotografianaturalistica:letecnichediripresadiM.Bonora 76
RispostelegalietributarieProssimiappuntamenti
Corsi-Pubblicazioniconsigliate Notizieindustrialie commerciali
Ivostriannunci
77
78
80
81La
Passiflora caerulea, dicuipubblichiamoun
articolo a pag. 12,èuna
bellapianta rampicantecon
fogliame ricco edelegante, adattoarivestire recinzioni,pergolati e altrezoneesteticamentepoco
gradevoli.È
molto interessanteanche perifioriche sbocciano scalarmente da
maggio
asettembree perifrutticommestibili.Di
questapianta esistono altrespecie adatteainostri giardiniche peròpossono
esserecoltivatesolo nellezone con
invernimiti.Accertamento DiffusioneStampa Certificaton.4087del25/11/1999
Luayo AGOSTO
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FEDERAZIONEITALIANA EDITORIGIORNALI
Vitain
Campagna
vieneinviata soloinabbonamento.
IL GIARDINO
La passiflora dai fiori spettacolari e dai curiosi frutti
La passiflora
èuna pianta rampicante da
fiore- originaria
delSudamerica - che
sipresta all'abbellimento del giardino
alquale conferisce senz'altro un aspetto originale ed
insolito.
Tra
lediverse specie
reperibili sulmercato
viconsigliamo
laPassiflora caendea, che è
lapiù
rusticae
adattabilealclima
delnostro Paese
Botanicamente
la passiflora appar- tiene alla famiglia della Passifloracee riccadigeneri dei quali l'unicoche in- teressa la floricoltura è il genere Pas- sifloracomprendente numerose
speciedellequali solo alcune sono oggetto di attenzione da parte deivivaisti (')e dei giardinieri.
L'effetto
ornamentale che
questa piantarampicante producenelle variefa- si vegetative è vario e veramente tanto piacevole.Le
sue foglie moltoeleganti, composte,dicolorverdecangiante,rive- stono sofficemente ecopiosamente l'ar-monioso
intrecciodeiramiedeisottilie giovanirametti. Quest'ultimisonoquasi erbacei e sviluppano, inmaniera davve- rocuriosa,cirri eviticciche sidirigono magistralmente versogli appigliattorno aiqualisiavvolgonosaldamente.È UNA PIANTA RAMPICANTE
«UNIVERSALE»
È un
arrampicarsi, quello dellapassi- flora,chelarendeadattaperrivestirefit-tamentele retidellerecinzioni,perfor-
mare
schermature frangivista e frangi- sole,perricoprire pergolati,peringenti- lirecertezonedelmuro
dicasa odelru- stico, per renderepiù invitante l'ingres- so dellavillaodell'edificioguidando
lo sviluppo inmodo
chela vegetazionesiavviluppi attorno ai pilastri che sosten-
gono
ilcancello.Unitamente
a quello prodotto dalle foglie, l'effettoornativo della passiflora viene offerto,apartiredamaggio
(a se-conda
delle località edella specie) efi-no
a tutto settembre e oltre, anche dai fioriche scalarmente si schiudono qua-si timidamente (tanto
armoniosamente
sparsi e distribuitisui tenerirametti) ri-
velando la sorprendente e tanto
com-
plessa raffinatezza della loro struttura
con
sfumature cromatiche di alta arte pittorica (si veda il riquadro in alto di questapagina).Diversifiori,per operadelventoedi qualche insetto,
vengono
fecondati edanno
originead unfruttoche halafor-ma
eledimensioni di unuovo
di polla- stra.La
buccia,dapprima
verde,assume
con la maturazione diversi colori a se-CORONADIFILAMENTI STIMMA
RICETTACOLO
STAME (SORMONTATO DALL'ANTERA)
//raffinato fiore dellapassiflora (specie caerulea) e leprincipaliparticheloco- stituiscono: lostimmaèlaparte superiore dell'organofemminile chericeveilpol- line;lostameèl'organo maschile,sormontatodall'antera,
da
cuihaorigineilpol- line;dalricettacoloprendeorigineuna coronadifilamentivivacementestriatiA
sinistra: i ramettigiovanie sottilidel- la passiflora presentano cirri e viticci chesidirigono versogli appigliattorno aiqualisiavvolgono
saldamente.A
de- stra: ìfrutti della passiflorasono
dellebacche
apolpa gelatinosa e granulosa, assaidiverseda
specieaspecie12
VITAINCAMPAGNA7-8/2000conda
della specie (vedi foto a pagina precedente). Ifrutti sono presenti fino all'inizio dinovembre
e risaltano viva-cemente
frammisti alverdedelle foglie.Presentano sapore acidulo-aromatico e
siprestanoancheal
consumo
direttoche deveesseremoderato
epuresottoforma
disucco (anche mescolatoalsuccodial- trifruttiesotici).
VI CONSIGLIAMO LA SPECIE PASSIFLORA CAERULEA
La
specie Passiflora caerulea—
ori- ginariadiBrasile ePerù-
èlapiùrusti-caelapiù diffusaedanchelapiùconsi- gliabile.
Siadattaad ogni esposizione purpre- ferendoposizioni
con
varie ore di sole;non
haparticolaripreferenzeperquanto riguardail suolo, tant'è che cresceme-
glio in
un
terrenopoveroescioltocheinuno
piuttostofertile.La messa
adimora. La messa
adi-mora
nelle localitàadinvernomitepuò
essere fatta innovembre, mentre
in quelle piuttosto fredde è preferibile e consigliabile attendere iprimitepori di fineinverno.La
capienzadellabuca
de- veessereproporzionata alvolume
della zolla ed alla natura del suolo.Se
que- st'ultimo èpoco
scioltol'ampiezzaela profondità delloscavoandrannoregola- teinmodo
che siapossibiledisporresul fondo materiale drenante (sassi) e ren- dere,con aggiuntadisabbia eun poco
di ghiaiume, sufficientemente sciolto ilterreno della buca. Per evitare che le pianticelle
messe
adimora
abbiano ad accusareun
eccessivo stress èbuona norma
servirsi di soggetti allevati in contenitore.La
svasaturavafattacon
ladovutadelicatezzaper
non
dissestarela zolla la quale,prima
dellamessa
a di-mora, va inumidita lentamentein
modo
chetuttoilmateriale terrosochela
com- pone
siimbeva (senza inzupparsi)
uniformemente.Lo
spargimento su tut- ta lasuperficie esterna della zolla inu- miditadiuna buona
incipriata diterric- ciodifoglieconsentiràai sottilielemen-ti dell'apparato radicale
un
più facile adattamentoallanuova
dimora.La
distanza trauna
pianta e l'altranon
deve essere inferiore ai 2 metri inquantolo sviluppodellavegetazioneri-
chiede il sufficiente spazio per evitare uneccessivo
frammischiamento
dei ra-mi
edei rametti.Le
innaffiature.Fino
aquando
la pianticellanon
avràraggiuntoun
discre- to sviluppo, avvedutamente la si dovrà innaffiarecon
la frequenza necessaria per evitare che il suolo dellabuca
nel quale si trovano le radici inaridisca.Le
piantechehanno
raggiuntoun
conside- revole sviluppo, così pure quelle a di-Passiflora caerulea, originaria del Brasile edel Perù, è l'unicaspecieche
può
resistere agli inverni delle regioni settentrionali; èuna
pianta rampicante dirapidacrescita, confustilunghioltre sei metri.Qui
a fianco i tipicifrutti di questaspeciemora
da vari anni,possono
necessitare di innaffiaturequando
il suolo nei pe- riodi di siccità diventa troppo asciutto e/o secco. L'apporto diacquaintalica- sivaeseguitolentamenteepiuttostoab- bondantemente.La
protezione invernale.Al
giun- geredelletemperatureche preannuncia-no
l'inverno èbuona norma
stendere sul suolo ove si è espanso l'apparato radi- cale (i sottilielementi si trovano inge- nere nello strato attivoequindi alquan- tosuperficialmente)un manto
di alcuni centimetri di spessore diterricciodi fo- glieben maturo
odicompost come
pro- tezione dalle basse temperature. Talepacciamatura
funzioneràanche come
blandofertilizzanteorganicosufficiente per soddisfare le sobrie necessità della passiflora.
Le
potature. Permantenereelegante ed inbuon
vigore la vegetazionenon vanno
trascuratileggeri interventi di for- bici perasportare ifioriesauriti, i frutti afflosciatisi e per regolare quei nuovi virgultichetendono adallungarsipiùdel necessario.Anche
qualchetaglio di dira-damento può
rendersiopportuno
e va praticato inmodo
che possaservire perstimolarelaformazionedi
nuove
vegeta- zioni nella parte bassa della pianta ed evitarecheiramimaturi, diventandole- gnosi,sispoglinoneitratti bassi.Nel
caso in cui ilverificarsi di tem- perature invernali troppo basse dovesse produrre danni alla ramaglia o ilcom-
pleto
congelamento
dellavegetazioneeildisseccamentodellastessa,
con
l'arri-vodelle giornate tiepide(fine febbraio- inizi di
marzo)
dalceppo
spunteranno nuovivirgulticheinbrevesurrogheran-no
la parte danneggiata, la quale va asportatacompletamente.LA PROPAGAZIONE
Volendo
sipuò
ricorrere allariprodu- zione perseme.Isemivanno
estrattidal frutto-
in cuisitrovanoimmersi
inuna
polpa mucillaginosacolorrosso sangue-
lavati, lasciati asciugare e posti inun
sacchettodicartaperconservarli finoalmomento
dellasemina
che si effettuaa fine inverno in vasetti con sabbiaetor-Le
altrespecie: I-Passiflora coccinea, 2-Passifloraedulis, 3-Passifloraquadrangularisba
in parti uguali.Quando
le piantine raggiungono l'altezza di 5-7cm vanno
(con delicatezza) passatein vasi di 10-12
cm
didiametro.La
passiflorasipuò
propagareanche per taleaerbacea (A), da eseguirsi nei mesi caldi, utilizzando la parte apicale dei rametti divenutasemi
legnosa.La
lunghezzadellataleavaregolatainmo- do che
tanto nella parte altacome
in quella basalevi siaun
nodo.Le
partidirametto soprail
nodo
altoesottoquello bassovanno
recisecon un
coltellinoda
innestoben
tagliente.Le
talee così pre- paratesidevono
inserire (rispettandola polarità) inun
vasetto di 10cm
didia- metro contenenteun
substrato di torba (o di agriperlite)e sabbia,disponendole nellaparte periferica del vaso. Inun
va- settodeldiametro sopraindicatoposso-no
starecomodamente
3-4talee.Ivaset-ti
vanno
protetticon un
fogliodi plasti- catrasparente disposto acampana
per mantenerecostante l'atmosfera ecollo- catiinun
ambientecon buona
lumino-sità.
A
radicazione avvenuta edopo
lacomparsa
dei primi virgulti le talee sidevono
trasferire inun
vasodidiametroCiclo di coltivazione della passiflora
Operazione Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giù. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Die.
Messaadimora
Potatura
Propagazione
Fioritura
Maturazione
frutti
Le
epocheindicatehanno
validitàgeneraleper
ilnord, ilcentro eilsud
d'Italia con tendenzaall'anticipoman mano
che dalnord
siscendealsud
delPaeseleggermente maggiore,
con
terriccio di terra(1volume)
esabbia(2volumi), in attesa che raggiungano la consistenza necessariaperesseremesse
adimora
o passatein vasodicoltivazione.Interrando inprimavera (con la
me-
todologiacomune
atutte lepiantearbu- stive)un
trattodi 10-12centimetridiun ramo
sitonella partebassadellapiantasi ottiene in pochi mesi la radicazione della
propaggine
(B) che consente di avereuna
novella pianta, più pronta-mente
utilizzabile diquella ottenutapertalea.
È
pure facile lapropagazione
permargotta
(C)(dapraticarsi inmaggio).LE ALTRE SPECIE
Oltre alla Passiflora caerulea sono reperibilipresso vivaisti (')checoltiva-
no
ecommercializzanopiante e/o novità esotiche,anche
le seguenti specie di passiflora: Passiflora coccinea a fiore rosso, Passiflora edulis (i cui frutti, si dice, sono afrodisiaci), Passiflora qua- drangularised alcunealtre.Va
dettoperòche queste ultimespe- ciesonopoco
resistentialfreddoequin- didecisamentedelicatee pertantola lo- ro coltivazione è possibile soloin zone a clima mite(Rivieraligure, Italiacen- tro-meridionale eIsole).Bruno
Carafflni(')Piantedipassiflorapossonoessere repe- rite,oltrechepressoipiùrifornitivivai,an- cheaiseguentiindirizzi:
-Azienda Agrìcola VivaiF.lliMargherìti- Località
Monte
S.Paolo,50-53043Chiusi (Siena)-Tel.0578227686-Fax057821411.Sconto «Carta Verde»: 10%
fino al 31/12/2000;- Vivai Tor
San
Lorenzo di Margherìti Mario&
C. -ViaCampo
diCarne,51 -Tor San Lorenzo -00040 Ardea (Roma) -Tel.0691019005 -Fax 0691011602(venditaal
pubblicosoloilsabato mattina).
''CON
TRÒLL
1N DÌ'rTÌ'zi ÀL 1M4000 I14
VITAINCAMPAGNA7-8/2000La diffìcile lotta all'acetosella dei campi,
un'insidiosa infestante dei giardini
Poiché con
lalottamanuale non
siriescea contenerla, bisogna
ricorrereo
alla lottachimica
«preventiva» distruggendo
lepiantine
diacetosella già presenti prima
dellasemina o messa a dimora
delle
erbe o piante da
coltivare,ovvero
alla lotta«curativa» a mezzo
didiserbanti
selettiviche fanno morire
lepiante
dell'acetosellasenza danneggiare
lealtrecoltivazioni già presenti
L'acetosella dei
campi
(Oxalis corni- culata) è un'infestantecheha conosciu- to negliultimi anniuna
forteespansione neigiardini, tantoda
diventareun
gros- soproblema: se lasciatavegetare, entro brevetempo
colonizza tutti gli spazi creandouna
fortecompetizioneneicon- frontidellaflora coltivata.Pensaredieliminarlain
modo
defini- tivomanualmente - con
l'impiegodella solazappa odel rastrello-
èmolto
dif- ficile perché mediante la duplice capa- citàdi moltiplicarsicon
semi e stoloni obbligherebbeil giardiniere a rimanere occupatoatempo
pienocon
ilrischiodi danneggiare altre piante. Occorre per- tantoricorrere alla lotta chimica «pre- ventiva» distruggendo l'acetosella già presenteprima
dellasemina
omessa
adimora
delleerbeopiantedacoltivare, oppurealla lotta«curativa» amezzo
di diserbanti selettivi che fanno morire le piante di acetosella senza danneggiarele altrecoltivazioni giàpresenti.
• La
lottachimica
«preventiva».Ilcontenimentodellepiantinediacetosel- la già sviluppate,
prima
dell'impianto del tappeto erboso o dellamessa
a di-mora
di piante nelgiardino, è possibile in viapreventivamediante l'impiego di glifosate (non classificato)-
peresem-
pio
Roundup Bioflow -
da distribuire sulle piante di acetosellacon pompa
a spalla alla dosedi200 mi
di formulato ogni 10litridiacqua,sufficientipertrat- tareuna
superficie di300-400
metri quadrati.Ricordiamo
che questo pro-U
acetosella deicampi
(Oxaliscornicu- lata) èuna
piccola erbacea che vegeta annualmente,ma anche per
più anni,sviluppando
fusti striscianti (stoloni) chela rendono un'insidiosainfestantedotto devitalizzale piante adulte infe- stantigià presenti
munite
di stoloni,ma
non
impediscelanascitadinuove
pian- te dai semi.Questa
operazione vafatta preferibilmente in autunno o in prima- vera,ma
anchein qualsiasi altroperio-do
dell'annopurchéle pianteinfestanti sianoinpienostatovegetativo.• La
lottachimica
«curativa».-
Nei tappeti erbosi esistenti costituitida
essenzegraminacee
(tipo loietto), è possibile contenere le nascite dell'ace- tosellacon
l'impiego di isoxaben (irri- tante), alladose di circa 100mi
di for- mulatocommerciale
(Gallery)diluitiin 20-50litridiacqua
per1.000 metriqua- dratidi superficie,trattandocon pompa
a spalla nel periodo che va dalla fine
A
sinistra:/'applicazione degli erbicidi
può
esserefatta conirroratrice aspalla,secondo
itempi elemodalità riportate neltesto.A
destra: /'acetosella raggiunge, grazie allasua modalitàdidisseminazione(isemi a maturità
vengono
proiettatia distanza),anche
ivasidi fiori tenutinei puntipiùaltidelgiardino;inquesti casi potete risanareilvasocambiando
tutta laterra efacendo
attenzionechenon rimangano
stolonidiacetoselladell'estate all'iniziodellaprimavera.In assenzadipiogge occorreeffettuaredo-
po
iltrattamentoun
intervento irriguodialmeno
15-20mm
(cioèche bagniilter-reno per
uno
strato dialmeno
4-5cm)
perpoterattivareilprodotto.Questo
er- bicidanon
provoca danni alle essenze graminaceedeltappetoerboso inquan- toagisce sulle piantinein fase diemer-genza
mediante assorbimento radicale,rimanendo
localizzatoinsuperficie sen- zainteressareleradicipiùprofonde.Nel caso, invece, di tappeti erbosi costituitida
essenzenon
graminacee, quali peresempio Dichondra
repens,contro
l'acetosella
non
èpossibilel'impiegodimezzi
chimici perché danneggerebbero anche le essenze gradite, e pertanto sideve
ricorrere, perquanto
difficile, all'asportazionemanuale
conl'eventua- leausilio dirastrelli.- Nei
giardinicostititida
arbusti verdi oda
fiore è possibilecontenerel'aceto- sellaricorrendoallostessoisoxaben(ir- ritante), trattando amezzo
dipompa
a spallacon
circa100 mi
di formulato commerciale(Gallery)diluitiin20-50li- tri di acqua peruna
superficie di 1.000 metriquadrati,oppure mediantela distri-buzione dei microgranuli di oxadiazon (nonclassificato)alladosedicirca 1,5
kg
del formulatocommerciale
RonstarG
ogni 100metri quadratidisuperficie.Per
il miglior successo dell'operazione oc- correintervenireinautunno oalpiùtardi afineinverno,a
gemme
fermeesuterre-no
finementelavorato, livellatoeumido.Inassenzadipioggeoccorreeffettuareun interventoirriguo di20-30
mm
(cioèche bagniilterrenoperuno
stratodialmeno
5-6cm)
entro 8-10 giorni per attivareilprodotto.
- Nei
giardini costituitida
essenzeer-bacee da
fiore, annuali e/operenni, ilcontenimentodell'acetosella
con mezzi
chimici risulta praticamenteimpropo-
nibile, appunto per la variabilità delle specie di pregio presenti e per il loro differente gradodisviluppo e di sensi- bilità nei confronti dei diserbanti. In questicasi altro
non rimane
che l'inter-vento
manuale - con zappa
orastrello- come
dettopiù sopraperitappeti er- bosi esistenti costituiti da essenzenon
graminacee.Giovanni
Campagna
L'ORTO
Indivie ricce da taglio e crescione comune:
provateli anche su modeste superfici
Le
indivie ricceda
taglio e ilcrescione comune sono ortaggi
facilida ottenere
eraramente pongono problemi. Per questo
laloro coltivazione è consigliabile pure a coloro che hanno da poco
iniziato l'attivitàdi
piccoli
orticoltori.Chi poi non ha mai provato queste colture
sottotunnel può
senz'altro effettuare un'utile
esperienza
dicoltivazione magari su una superficie molto
limitata(anche meno
diun metro quadrato specialmente per
ilcrescione), tenendo conto che così è possibile
aumentare
ilnumero degli ortaggi
dicui
sipuò usufruire nel periodo più freddo dell'anno
Ci sono piante orticole
poco
cono- sciute la cui diffusione è limitata ad aree piuttosto ristrette e tra queste vi sono le indivie ricce da taglio e il cre- scionecomune
('), ortaggi che merite- rebberomaggiore
considerazione nei piccoli orti siaperché
fornisconoun
prodottomeno
consueto rispetto aglialtri ortaggi
da
fogliada consumare
crudi, siaperlafacilitàdicoltivazione.
COME
SIPRESENTANO
LE PIANTE
Le
indivie ricceda
tagliopresenta-no
foglie riunite allabase
(rosetta fogliare)con
lamine frastagliate e ric- ciute di colore che, a seconda dei tipi,va dal giallo chiaro (biondo) al verde abbastanza scuro.
Nel primo anno
le piante, chesono
biennali,producono
radici (un fittone ramificato) e foglie, mentre nel
secondo formano
i fiori (o meglio infiorescenze di tonalità azzur- re che si sviluppano dallo scapo fiora- le).Come coltivazione
sidevono comunque
considerare a ciclo annuale ameno che non
si lascinoandare
a seme. Ilcrescione(comune
oinglese o agretto)presenta anch'essoradici afit-tone e foglie riunite in rosette
con
lamina suddivisa (frastagliata) e, nella varietà riccia, arricciate.È una
specie annuale.La
durata della coltivazione perle indìviericceda
tagliopuò
varia- reda 30-60
a90-120
giorni (colture protette autunno-invernali), per ilcrescione
da 20
a40-50
giorni (ugualmente per coltureprotette J£attuate nella stagione fredda),
^gg Per la brevità del loro ciclo, questi ortaggi
vengono
en-trambi comunemente im-
piegati
come
secondecolture.IL
CLIMA ADATTO
Le
indivie ricceda
taglio e ilcrescione
hanno una
discreta resi- stenza al freddo e nellezone
più miti delcentro-meridione sicoltivano d'in- verno inpienocampo,
mentrenelnorddevono essere
protetteda
tunnel.Entrambi non
sono invece adatti a lun- ghi periodidicaldosecco.Per
iniziare a vegetare le indivie ricceda
tagliohanno
bisogno diuna
temperaturadicirca5° C, mentre perilloro sviluppo latemperatura migliore vada 15-16 a 18° C. Perilcrescionela temperaturadicrescitaèdicirca 15° C.
Queste
loro caratteristiche permet- tono lacoltivazionedurante larga parte dell'anno, specialmente se sipossiedo-no
protezioni anche di limitatedimen-
sioni. In lineadi
massima
èda
evitare la coltura in piena estate nelle località piùcalde easciutte, inparticolareperilcrescione che
prediligeun clima umido. La
coltura delle indivie ricceda
tagliosipuò
attuare inestate in pia- nura padana, meglio se nelle posizioniclimatiche piùfresche (non vi sono, di regola, problemi per la salita a seme,
ma
per la qualità del prodotto).Una
prova di questa coltivazione durante il periodoestivo èil sistemamiglioreper verificare la sua riuscita (ricordate che
non
devemai
soffrirela siccità).Il crescione viene invece
meno
col- tivato nei mesi più caldiperché tollerapoco
laluce intensae,come
detto,ama
l'umidità (vi è il rischio che vada pre-
cocemente
aseme). Tra
l'altro, ilmigliore prodotto dal
punto
di vista gustativo si raccoglie durante il perio-do
più fresco dell'anno.Volendo
utiliz- zare il crescione pure d'estate sipuò
coltivarlo in vasi che
vanno
collocati nella parte più fresca dell'orto o del giardino, tenendo il terriccio costante-mente
umido.18
VITAINCAMPAGNA7-8/2000Varietà
Bianca
ricciada
taglio VarietàVerde ricciada
taglioDurante il periodo primaverile-esti- vo queste piante
possono
riuscireposi- tivamente in ambienti di alta collina e dimontagna
(in posizioni climatichefresco-umide). Al
contrario, nelle regioni del nord, incaso
di invernimolto
freddi, le colture sotto tunnelpossono
esserecompromesse
dalle gelate.Non
disponendodi tunnel,l'usodel tessutonon
tessutopuò
risultareun
valido aiuto perproteggeresia le colti- vazioni dei primi mesi dell'anno, sia quelle in atto a metà-fine autunno/ini- zioinverno.Pur essendo ortaggi che
non hanno
bisogni complessivi di grandi quantità d'acqua, è necessario poter irrigarepertutta laduratadellecolture
-
inspecialmodo
se si attuano sotto protezioni-
perché, è opportuno sottolinerlo anco-
ra, indivie ricce da taglio e crescione
non devono mai
soffrire la siccità.IL
TERRENO ADATTO
In piccole superfici questi ortaggi, che sono piuttosto adattabili,
vengono
messi adimora
nei più diversi tipi di terreno. Il crescione preferiscecomun-
quesuoliben dotati di sostanza organi- ca decomposta.In tutti i terreni,
specialmente
in quellipiùcompatti,devono
essere evi- tati i ristagnid'acqua
che potrebberocompromettere
le coltivazioni.La
rea- zione(pH)
piùidonea
per le indivie ricceda
taglio ècompresa
in valori chevanno da
6,5 a 7,5-7,8 (cioèda
subacido a subalcalino-alcalino), perilcrescione da 6 a 7 (cioè da subacido- quasiacidoaneutro).
E opportuno non
piantare perdue
anni di seguito questi ortaggi nello stessoterreno edopo
pianteche appar- tengono allaloro stessafamiglia (cico- rieeradicchi, lattughe,scarolaperVin- divia ricciada
taglio;rucola, ravanelli,cime
di rapa e cavoli in genere per ilcrescione).
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12
ninon per
iltra le file crescione s
s
dm 8~
emina:ledistanze
itengono, disolito,
LA CONCIMAZIONE SPESSO
NON È NECESSARIA
Le
esigenze delle indivie ricceda
taglio edelcrescioneriguardo allacon- cimazionesono ingenere
modeste
e nei piccoli ortinon
è, di regola, necessario effettuare alcun apporto di fertilizzantiprima
della lorosemina
datoche
siaccontentano dei residui difertilità che lasciano nel terreno le altre coltivazio- ni. Nel casosi disponessedi suoli
poco
fertili sipossono mettere a
dimora dopo
ortaggi chevengono abbondantemente
concimaticome
pomodori, zucchine edaltri. L'usodilimitate quantitàditerric- ciodi letame odi
compost
molto matu- ro (1-1,5chilogrammi
permetro
qua- drato)deve
essere valutato caso percaso
(peresempio
in terrenimolto
poverie/o incui da
poco
sièiniziata la coltivazione), ricordando chesono da
evitare
- come
per tutti gli ortaggi da foglia-
eccessi diconcimazioni,
soprattutto a base di azoto, perché
non
vi siano accumuli di nitrati nellefoglie stesse, nitrati che potrebbero risultare dannosiallasalute.
LE «VARIETÀ» SONO POCHE
Per le indivie ricce
da
taglio esisto-no essenzialmente due
«varietà»:laBianca
ricciada
taglio (dettaanche
endiviettabionda), che
ha
foglie abba- stanza suddivise e arricciate di colore giallo-chiaro/giallo-avorio; laVerde
ricciada
taglio (o endivietta verde o romanesca) che presentafogliepiù svi- luppate in altezza rispetto alla prece- dente e ricciute, dicolore verdepiutto- sto intenso,ma con
lacostolatura cen- trale più chiara.Entrambe, una
volta tagliate, rivegetanocon
facilità.Per
quanto
riguarda il crescione è più facile trovare il tipocon
le fogliemeno
arricciate.I
semi
di questi ortaggi si trovanopresso
i rivenditori più riforniti di sementi da orto e/o articoliper il giar- dinaggio.Se non
riuscite a trovarli nella vostrazona
di residenza, potrete eventualmente richiederli a ditte che livendono
percorrispondenza(2).LA COLTIVAZIONE
Preparazione
delterreno. Non
ènecessario vangare profondamente
(sono sufficienti20
centimetri)prima
dellasemina, ma bisogna
sistemare accuratamente gli strati superficiali del suolo perché queste piante possiedonoun seme
relativamente piccolo che per svilupparsinon
deve trovarezolle trop-po
grosse.È
inoltreopportuno sistema- recon
molta curagli strati più superfi- ciali del terreno inmodo
chenon
vi sianobuche
o avvallamentidove
possa ristagnare l'acqua.Semina. Le
operazioni disemina
ini-ziano solitamente, inpianura padana, a fine febbraio-primidi marzo,
ma
anche a fine gennaio disponendo di protezio- ni.Le semine
poipossono
proseguire fino al termine dimaggio
(nelle loca- lità più freschepossono
continuare,specialmente
per le indivie ricceda
taglio, anche pertuttal'estate).
Le
ope- razioni disemina
riprendono attorno ametà
agosto e continuano fino ametà
ottobreedun
po' oltreper ilcrescione,operando
peròda
metà-fine settembreA
sinistra:sementidiindiviarìcciada
taglio.A
destra: semidicrescione(ilcolo- revivacestaaindicarechelesementisono
stateconciate, cioèdisinfettate)Piantinedicrescioneinfasedi crescita Colturadicrescioneinfasediraccolta
fKSàa w
Piantedi
Bianca
ricciada
taglio almomento
dellaraccoltaunicamente
sotto protezioni. Si potrà usufruire più a lungo di questi ortaggi effettuandosemine
scalari, adesempio
alladistanzadi circa 15 giorni
-
anche 10 per il crescioneche ha un
veloce cicloproduttivo-
l'unadall'altra.La
distribuzione delseme
viene di solito1 eseguita a spaglio,ma
sarebbe consigliabile seminare a righe distanti traloro 8-12 centimetri.La
quantità diseme
impiegata va in genere da 3 a4 grammi
permetro quadrato oun
po' di più (5grammi)
in particolare per lecolture più precoci e tardive di indivie ricce
da
taglio.La
profonditàdi semi-na
è in genere piuttosto limitata (2-3 millimetri) enon deve superare
la grandezzadelseme.Nel
crescione ilnumero
disemi
contenuti inun grammo
è pari a600
unità(400-750)
e lagerminazione
è piuttosto rapida dato checon
tempera- ture sui 15°C
avviene in due-tre gior- ni.Anche
nelle indivie ricceda
taglioun grammo
di semente contiene attor-no
a600
semi (550-600) e latempera- tura migliore per la loro germinazione è di 25°C
(convalorida20
a30°C
lagerminazione avviene
in 4-5 giorni, mentresale fino a15 giornicon
tempe- rature di 10° C).Anche
nelcaso
di questi ortaggi, per facilitare la germi- nazione nei periodi più freddi sipuò
stendere sulle aiole
un
velo di tessutonon
tessuto.Dopo
la semina, specialmente se siverificano periodi asciutti, e in ogni caso sotto protezioni, bisogna interve- nire
con
limitateesenecessarioripetu- te quantitàd'acqua
(bisogna evitare che il terreno si asciughi in superficie) fino aquando
la germinazione ècom-
pletamenteavvenuta.In piccole superfici questi ortaggi, viste le loro limitate dimensioni, pos-
sono
essere talvolta seminati assieme (consociati) ad altre piante orticole esoprattuttoai ravanelli,
ma
anchelattu-ghe
dataglio,valerianella e rucola.Irrigazione. Nelle colture autunnali e dell'inizio della
primavera
attuate apieno campo
le irrigazionisono
in genere ridotte all'indispensabile e in annate piovose addiritturanon
si inter-viene
limitandosi, se necessario, a bagnare leggermenteeripetutamentele aiole solo per fargerminare
i semi.Invece nelle coltivazioni primaverili- estivee in quelle protettegli interventi irrigui
devono
essere attenti e assidui a iniziareda
quelliche
si effettuano subitodopo
la semina. In ognicaso non
bisognamai
farsoffrire la siccitàa questidue
ortaggi.Sotto tunnel, durante la stagione fredda, si
deve
irrigare soloquando
è strettamente necessarioarieggiando
poicon abbondanza
le protezioni per farasciugarecompletamente
le piante.Ilsistemapiùusato perirrigareque-
sti ortaggi è quelloper aspersione (o a pioggia),
ma
sipuò
anchefar scorrere lentamente l'acquatrauna
filae l'altrasmuovendo
di frequente il terreno in superficie così chel'acquastessapene-tri
con
piùfacilitànel suolo.Cure
colturali.Sono
molto limitate e consistono nel togliere le piante infe- stanti che eventualmente si sviluppano nelle colture.Questo
lavoro èfacilitato dallasemina
a righeche consente pure di lavorare gli strati più superficali del terrenochepossono
diventarecompatti a seguito delle piogge odi ripetuteirri-gazioni.
LA RACCOLTA
Si procede allaraccolta tagliando le foglie
come
si facon
la lattuga o ilradicchio
da
taglio. Ci si aiutaingene- recondelle forbici.Nelcrescione spesso si asportano le foglie dal fusto
con
lemani
(si «pela-no»
ifusti). Inentrambi gliortaggi, per raccogliere foglie più pulite è consi- gliabile toglierle dalle aiolequando
sono asciutte,perchésesono bagnate oumide
trattengono piùfacilmenteilter- reno.La
raccolta si attuaquando
le fogliesonoalte5-10centimetri,ma
nel crescione si utilizzanocomunemente
pureigermogli.In 10 metri quadratidi superficie si
possono
raccogliereda
5 a 6-8kg
(sipossono
toccare i 12 kg) di indivie ricceda
taglio e quantità uguali oun
po' superioridicrescione. Iquantitativi raccoltisono
variabili soprattutto a seconda delle dimensioni che raggiun-gono
le fogliequando
si tagliano, del- l'uniformità della coltura, delnumero
ditagli che si eseguono, del periododi coltivazione.
20
VITAINCAMPAGNA7-8/2000Trappola
per
limaccea base dimetaldeideMALATTIE E PARASSITI
NON PREOCCUPANO
Le
indivie ricceda
taglio e il cre- scione sono piante rustiche eabbastan- za raramente visono
preoccupazioni pericoltivatori.Possono, a volte, esseredanneggia-
te da
lumache
elimacce cherappresen- tanoun problema
in particolare se siverificano annate
molto umide
(spe- cialmente in primavera e in autunno).Per
contrastarlesenza usare esche
avvelenate è possibile installare delle barriereodegli appositi bordi (sitrova-no
incommercio) che non vengono
superatida limacce
elumache. Per
quanto riguarda le barriere (peresem-
pio di lamiera zincata), questedevono
venire interrate 10cm,
essere altealmeno 70
centimetri fuoridal terreno, solidamente installate enon
presentare aperture o fessureda
cui riescano a passarelelimacce.È da
ricordare chel'uso delleesche abase dimetaldeide (esche al3-5%
di metaldeide-prodottonon
classificato- intervallo di sicurezza di20
giorni) èammesso
anche dallanormativacomu-
nitaria per l'agricoltura biologica pur- chésianocontenute inapposite trappo- le e
contengano un
repellente per gli animalisuperiori.Molto
importante è invece sottoli- neare la necessità che nel terrenodove
si
seminano
questi ortagginon
vi sianoLa coltura protetta
Crescionecoltivato incontenitorisottoprotezioni
Tanto
le indivie ricceda
taglio che il crescione
sono
tra le colture più consiglia- bili
da mettere
adimora
sotto protezioni in piccole superfici
per
la facilità d'e- secuzione della coltivazione eperché possono fornire
prodotto fresco nella stagio- ne invernaleincuigliortag- gi disponibilisono abba-
stanza limitatisiaper nume-
roche per
quantità.Sono
sufficienti tunnel di
modeste
dimensioni (metri 1-1,20 di larghezza, metri 1 circa dialtezza) che
potranno
essere collocati sulle aioleanche
se lasemina
era stata fatta, inprecedenza, inpiena aria.Ancora
più validisono
itunnel dimedie
dimensioni (attorno a metri 3 di larghezza e 2 di altezza) cheperò non
sipossono
spostare aseconda
delle necessità.Bisogna comunque
pre- vedere delle apertureperché
queste protezionihanno bisogno
di essere arieggateper
eliminare lacondensa
che siforma
sui teli (gocciolamento) e sullepiante.E opportuno
eseguire l'arieggiamentoanche quando
ali 'ester-no
visono
pochi gradi sopra lo zero tanto in giornate soleggiatecome
inpresenzadi
tempo
nuvoloso. Volendoaumentare ancora
dipiùlaprotezione dalfreddo, allaserasipuò
stenderesulleaioleun
veloditessutonon
tessu- toche verrà rimosso ilmattino seguenteperché
le indivieda
taglioe ilcre- scioneprendano
più luce possibilevista la limitata illuminazione invernale.Si ricorda
che
neiperiodi freddi i qualitativid'acqua
(atemperatura
ambiente) necessari alle colture protettesono molto
ridotti e che si deve interveniresolo se strettamente necessario.Il crescione si coltivafacilmente
pure
in vasio inapposite vaschetteda
cui si tagliano le giovanipiante. I vasi sipossono
riempirecon un
terriccio limitatamenteconcimato
(puòandare bene
quelloper semine
etrapianti) e collocare, durante la stagione invernale, trauna doppia
finestra, meglio se sotto e'èun
calorifero. Ivasidevono
essereirrigatisenzamai
eccederecon
iquantitatividi
acqua
impiegati.ristagni
d'acqua
(bisogna prevenire imarciumi
al «colletto» delle piante) e chequando
si coltivano sotto tunnel le protezionivengano
arieggiate inmodo
continuativo e
con
abbondanza.L'UTILIZZAZIONE
Comunemente
questepiante ortico- levengono consumate
in insalata.Le
Ciclo di coltivazione di indivia riccia da taglio e di crescione comune
Operazione Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giù. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Die.
Semina
1
Raccolta
uni
Le epoche
indi d'Italia contene Paese.Iperiodicate
hanno
validità generaleper
il nord, il centro e ilsud
lenza all'anticipoman mano
che dalnord
si scende alsud
del tratteggiati indicanochelecolturevengono meno
praticate.foglie si utilizzano
dopo
un'attenta pulizia eun
accurato lavaggio.Una
volta eseguita la raccolta sipossono mantenere
in frigorifero per alcuni giorni,ma
il grande vantaggio che offre l'orto famigliare è quello dipermettere
diconsumare
i prodottiappena
raccoltiche mantengono
a pienotutte le caratteristichegustative e specialmente il loro contenuto in saliminerali e vitamine. Indivia riccia e
crescione forniscono poche
calorie (11-24 per centogrammi)
e contengo-no
moltaacqua
(93-95%).FotodiAnnalisaVian Silvio Caltran
(')
Le
indivie riccedataglio appartengono alla famigliadelleComposite oAsteracee;il
nome
scientifico della specie è Cichorium endivia varietàcrispum. Ilcre- scione appartieneinveceallafamigliadelle CrucifereoBrassicacee;ilsuonome
scien- tificoèLepidiumsatìvum.( 2
) Vi
rimandiamo
all'elenco delle ditte sementierepubblicatosulnumero 1/2000a pagina23.IL FRUTTETO
Nashì: messa a dimora, forme dì allevamento, cure di coltivazione, raccolta
Dopo
lamessa a dimora
dellegiovani piante acquistate
invivaio
sipuò impostare
laforma
di
allevamento:
viconsigliamo
lapalmetta regolare o
irregolare.Riguardo
allecure
dicoltivazione - molto
similia quelle da
riservare alpero comune - importanti risultano per
ilnashi
il
diradamento
dei frutti e leconcimazioni. La raccolta e
laconservazione
deifruttiLa messa
adimora
del nashi si ef- fettua in autunno, apartiredalla secon- dametà
dinovembre,
oppure afine in-verno in
marzo
fino all'inizio delmese
di aprile;poteteimpiegaresiapiantedo- tate di pane di terra che a radice nuda.
Per le modalità dell'operazione vi ri-
mandiamo
allatavola«Messa
adimora
di
una
singolapianta» pubblicata su «iLavori» di
novembre-dicembre
1999, a pagina6.Per uniformare le piante del nashi conlealtre varietàdipero, le
forme
diallevamento
consigliatesonolapalmet-ta regolare e la palmetta irregolare. In considerazione del debole vigore delle piantediquestaspecie,dovetesottopor- re le branche principali della palmetta ad
una
inclinazione inferiore di 10-15 gradirispetto allebranche delle varietà diperocomune.
In pratical'inclinazio- ne dellebranche delle piante dei nashinon deve
superare i 35 gradi rispetto all'assecentraledella pianta.LE CURE DI COLTIVAZIONE
Le
diverse operazionida dedicare al nashi, puressendo
quasi identiche a quelledariservareallediverse varietàdipero('),
devono
essereeffettuate tenen-do
in considerazione alcuni accorgi- menti tecnici indispensabili per sod- disfareleesigenzedi questaspecie.Astoni di nashi dotati di
pane
di terraprontiper
lamessa
adimora Potatura
diproduzione.
Considerato il
limitato vigore vegetativo, la potatura delle piante in pro-
duzione
(nelperiodo
di-cembre-feb-
braio) deve ri- sultare più se-
vera
rispetto alle piante delpero comune.
Normalmente
lediverse varietàdinashi
producono
re-golarmente suirami diun
anno
eciòri-chiede un diradamento più accentuato diquestiramie,inalcunicasi,anchela spuntatura deglistessi.
Diradamenti
(vedi riquadroa pagi-na
26).Su
questaspecieunprimo
dira-damento
sieffettuanella fase diforma- zione dei mazzetti fiorali,prima
della fioritura (fine marzo-aprile),con
il ta- glio dei boccioli in esubero eseguitocon
le forbici da sarto, eliminando al-meno
lametà
deifiori presenti su ogni mazzetto.Un secondo
diradamentode- veessere effettuatodopo
lacascola na- turale,quando
i frutticinihanno
rag- giunto le dimensioni diuna
noce (nelmese
digiugno).cm50-55
Concimazione.
Tutte le varietà di nashi evidenziano deifenomeni
di ca- renzadimagnesio
e dialcuni microele- menti tipomanganese,
zinco, boro, ra-me,
ferro,ecc.Per questomotivolecon- cimazioni mineraliprevedono
l'impie-go
del solfatopotassico-magnesiaco 30+10
in sostituzione del solfatodi po- tassio-50 evanno
integratecon
la distri-buzione di concimi fogliari contenenti microelementinel periodoprimaverile- estivo.
La concimazione
che si effettua neimesi
dinovembre-dicembre,
riser- vata alle piante in piena produzione, prevedeladistribuzione, suuna
superfi- cie di 100 metri quadrati, dei seguenti fertilizzanti:perfosfato minerale-19,kg
5-6;solfatoammonico-20, kg
8; solfato potassico-magnesiaco 30+10,kg
5. Al fine di mantenere costante il tenore di sostanza organica occorre distribuire ognidueannikg 300-400
di letame per la stessa superficie.Nel
caso in cui laconcimazione
mineralevenga
effettuata afine inverno, inluogo deiconcimi so- prariportatièconsigliabilel'impiegodiun concime complesso
ternario conte-nente anche magnesio,
tipo 15-9-15S+2MgO,
alla dose dikg
7,sempre
per 100metriquadrati.Irrigazione.
La carenza
diacqua
provoca nel nashiun
arresto di vegeta- zione e limita la dimensione dei frutti.Considerato poi che l'apparato fogliare
Palmetta
regolare.A-Taglio dell'astone all'atto dell'impianto. H-Taglio dell'asse centraleper
favorire laformazione
dellaseconda
impalcatura.C-
Taglio dell'asse centraleper
favorire laformazione
della terza impalcatura(lebranchelaterali
vengono
inclinatedi35°
rispettoall'assecentrale).Nellaprimavera
seguente,per
favorirelaformazione
diun'altraimpalcaturadira-mi
occorreprocederenuovamente
al taglio dell 'asse centralecome
inC
Palmetta
irregolare.A-Messa
adimora
dell'astone (che
non
viene spuntato).B-Rami
sviluppatilungol'asse centrale.
C-Le
branche lateralichehanno
raggiuntounbuon
sviluppovengono
inclinatedi35
gradirispettoali'asse centraleVrTAINCAMPAGNA7-8/2000
25
A
sinistra:filare dipiantedinashiinpienaproduzioneallevateapalmettairrego- lare.A
destra: considerato illimitato vigore dellapiantadelnashi, l'inclinazione dellebranche (formediallevamentoa palmetta)non
deve superareì35°rispettoali'assecentrale
Diradamenti.
1-
Primo diradamento
sui fiori:durantela fasedifioritura(nei
mesidimarzo-aprile)
da
ognimazzetto fioralevaeliminatala
metà
deifiori presenti.I-Secondo diradamento
sui frutti (nelmese
digiugno):a
seconda
delle dimensionidelramo
silasciano 1-2frutti
per
ognilamburda
Ciclo di coltivazione del nashi
Operazione Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giù. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Die.
Messaadimora
Potatura
Diradamento
Concimazione
Raccolta
Le epoche
indicatehanno
validitàgeneraleper
ilnord, ilcentro eilsud
d'Italiacon
tendenzaali'anticipoman mano
che dalnord
siscendealsud
delPaesedi questa specie è particolarmente ab- bondanteecaratterizzato,peralcuneva- rietà, da foglie di grandi dimensioni, i valori della traspirazione sono elevati e occorrepertanto,
dove
è possibile, ese- guireperiodicamentele irrigazioni.GLI INTERVENTI FITOSANITARI
Per la difesa del nashi attenetevi ai nostri calendarimensili degli interventi fitosanitari alle
pomacee, con
particola- reriferimentoalpero (2).Intervenite co-munque
soltanto nel caso di accertata necessità,impiegando
le dosiminime
prescritteperilpero.
LA RACCOLTA E LA CONSERVAZIONE
Il
momento
giustoperlaraccolta dei frutti dei nashinon sempre
è facile da determinare. All'atto pratico, al fine di evitare deglierrori, che si ripercuotono sulsaporedeifruttie sullaconservazio- ne degli stessi in fruttaiooin frigorife- ro, dovete eseguire la raccoltaquando
inizial'imbrunimentodel seme.
Nei
fruttetifamigliari,dove
laprodu- zioneèdestinataesclusivamenteall'au-toconsumo,
dovete raccogliere i fruttiscalarmenteregolandolaraccolta, oltre che sulcolore dei semi, anchesul colo- redellabuccia.Infatticonlamaturazio- ne fisiologica il frutto di colore verde tendeadiventaregiallo,mentreilfrutto bronzatoperdeilcoloredifondoverda- stroed incrementalabronzatura.
In
un
ambiente naturale, fresco, leg-germente
ventilatoepoco
luminoso,laconservazionesi
può
prolungare per15- 25 giorni. I fruttidevono
essere confe- zionati in plateau inun
unico strato almomento
dellaraccolta enon
sottoposti adulteriorimanipolazioni.La
destinazione principale è il con-sumo
fresco diretto oppure inmacedo-
niacon
altri frutti.Ilfrutto del nashi si
può
considerareun
eccezionale dissetante conun
parti- colare aspetto dietetico. Si presta otti-mamente
anche perl'estrazionedel suc- co cherisultaparticolarmentearomatico e gradevole,oppure perlarealizzazione difrullatida
destinareaibambini
edagli anziani.RaffaeleBassi
(') Consultate il fascicolo bimestrale de «i Lavori»allarubrica delFrutteto.
( 2
)Siveda- oltrea«iLavori»quisopraci- tati- anchelaGuidaillustrata alladifesadi fruttetoevignetoallegataal n.2/1998.
Puntate pubblicate: 1-11 nashi per il
piccolofrutteto difamiglia (n.6/2000).
2-Messa
a dimora, forme di alleva- mento,curedicoltivazione,raccolta(n.7-8/2000). Fine