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A PAGINA 3
Appello di Unicef Piacenza
"Dona un regalo sospeso"
La presidente Lidia Pastorini: “Le campagne Scuola Amica e Vacciniamo il mondo per aiutare i bambini meno fortunati e spiegare i temi dell’inclusione e solidarietà
La raccolta fondi di Unicef Piacenza continuerà fino al 28 febbraio
Al quartiere fieristico di Le Mose
Piacenza Expo riapre con Pantheon:
numismatica, collezionismo e filatelia
A PAGINA 3
Quintavalla:"Coraggio nei programmi, scelte ed equilibrio tra civici e partiti"
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Cavanna:”Nelle case della salute si possono fare tutte
le cure mediche
Non è più solo il nostro prof, l’oncologo cono- sciuto da tanti pazienti. Di Luigi Cavanna, il me- dico che nel cuore della prima fase pandemica è andato di casa in casa con le Usca (Unità spe- ciali di continuità assistenziale) ha parlato mezzo mondo compreso il Time che gli ha dedicato la copertina.
POLITICA
Radicalità o riformismo, è diventato nodo
cruciale di ApP
A PAGINA 7
Alexkey Sicurezza by Aredinnssi
La nuova classificazione dei rifiuti
A PAGINA 5
ECOLOGIA
di Antonella Lenti
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Cavanna: "Nelle case della salute
si possono fare tutte le cure mediche"
Di AELLE
Non è più solo il nostro prof, l’oncologo conosciuto da tan- ti pazienti. Di Luigi Cavanna, il medico che nel cuore della prima fase pandemica è andato di casa in casa con le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) ha parlato mezzo mondo compreso il Time che gli ha dedicato la copertina.
Lunghissima sarebbe la lista di testate giornalistiche, televisioni e giornali che hanno parlato del suo lavoro durante il Covid, mettendo in evidenza un ruolo medico che in questi ultimi decenni si è andato un po’ perdendo: quello di essere sempre di più vicino al malato e al territorio in cui vive.
In questi ultime settimane, oltre agli altri riconoscimenti raccolti nel corso dell’anno, è stato nomi- nato cavaliere della Repubblica al merito a sottolineare proprio il suo impegno durante la pandemia.
E agli effetti che la pandemia ha prodotto sulle persone sta dedi- cando, (insieme al collega Fabio Fornari) un altro progetto avviato come componenti della Fondazio- ne di Piacenza e Vigevano.
“Sarà concluso in un paio d’anni”
conferma lo stesso Cavanna. “Ab- biamo presentato due progetti che non potevano non considerare la pandemia – spiega. Il primo punta a capire quello che si chiama post Covid-19, la sindrome di chi ha avuto questa malattia, e l’altro per comprenderne gli effetti psicolo- gici. La situazione che ha prodotto
il Covid-19 sulle persone è stata paragonata a quella che ha colpito chi abitava vicino alle Torri ge- melle crollate con l’attentato del 2001. Gli studi quindi hanno l’o- biettivo di scandagliare anche gli effetti che la pandemia ha lasciato dal punto di vista economico e so- ciale nella popolazione”.
Il professor Cavanna racconta che cosa abbiamo imparato e non im- parato dalla pandemia.
Si concentra sugli aspetti sanitari:
“Ha messo in evidenzia che siamo scoperti su un versante creduto su- perato, quello delle malattie infet- tive” ma coglie anche le profonde ferite che ha lasciato in ciascuno di noi. “Avremmo dovuto impara- re a essere meno litigiosi e un po’
più uniti nelle avversità. Invece vedo certi miei colleghi all’attac-
co – segnala – pronti a dire bianco se l’altro dice nero e soprattutto ridicolizzare chi la pensa in modo diverso. Il messaggio che passa è quello della sopraffazione. Ma noi dobbiamo rispetto alla gente”.
Allo scoppio della pandemia Ca- vanna ha prolungato il suo incari- co rinviando la pensione: “A gen- naio del 2023 avrò 70 anni e credo che al di là non si potrà andare…”
dice sorridendo.
Il dopo? “Ci sono tanti medici bravi e preparati che potranno ve- nire a Piacenza. Siamo tutti neces- sari e nessuno indispensabile. La cosa bella è avere una continuità.
Nella vita – spiega Cavanna - ho imparato a confrontarmi sempre e a provare quella competizione che ti fa crescere. Cercavo il con- fronto con chi era più bravo di me
e lavorava in strutture più grandi della mia, li osservavo e mi dice- vo: magari lo posso fare anch’io.
E’ il modo per crescere”. Parla poi della sua esperienza in Fondazio- ne “Gratificante”. Dice. “Anche il confronto in consiglio con altri colleghi che parlano dei loro set- tori mi gratifica perché imparo sempre qualcosa. In questo Non mi sento tanto di verso da anni fa.
Ancora oggi alla fine della giorna- ta sono contento se ho imparato cose che non sapevo. Una sensa- zione che mi toglie la stanchezza e mi incentiva ad andare avanti”.
Luigi Cavanna Da 40 anni è pro- tagonista della sanità piacentina e della ricerca in emato-oncologia (è direttore del dipartimento all’o- spedale) ha vissuto le trasforma- zioni che ha avuto in questi anni
la sanità. E quella che si è aperta con la pandemia segna, secondo la sua valutazione, un indispensabile cambio di rotta. Dove in fatto di sanità al primo posto stanno i ser- vizi territoriali. Di cui da sempre è un sostenitore convinto e sotto- linea: “Se riusciamo a fare la che- mioterapia nella Casa della salute vuol dire che ci puoi fare tutto il resto delle cure mediche”.
Per un lungo periodo la sanità è stata stretta dalla morsa del ri- sparmio e molto ridimensionata dai tagli spesso lineari… però questa fase è definitivamente tramontata?
“Dalla pandemia abbiamo impa- rato che il territorio deve essere più presidiato non solo per le ma- lattie infettive. Ma anche per le
altre patologie quelle croniche in particolare che investono una gran quantità di cittadini anziani di questo Paese. Malattie che devono essere curate fuori dall’ospedale perché se portiamo tutte le perso- ne in ospedale sicuramente oltre a non fare un buon servizio all’u- tenza si rischia di sovraccaricare l’ospedale che deve essere depu- tato alla cura più di eventi acuti, di urgenza se non di emergenza”.
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Nelle foto Cavanna con Gabrie- le Cremona e Marianna Corda- ni a lato Cavanna con i farma- cisti che preparano i farmaci chemioterapici
“L’ospedale nuovo? Lo penso aperto alla città, un luogo non solo di ricerca medica ma anche di cultura umanistica. Del resto la medicina è basata su un rapporto tra persone”
"Quanto è green la mia impresa"
Conosci quanto è green la tua azienda e trasformalo in un valore. Si può sintetizzare così il filo conduttore di quattro in- contri organizzati dall’Asso- ciazione industriali di Piacenza rivolti agli associati che aprono le porte alla nuova fase di ri- flessione indotta dalla transizio- ne ecologica avviata in Europa con il piano di ripresa Next ge- neration Ue e con la sua decli- nazione nazionale in Italia con il Pnrr. Il ciclo di incontri sulle tematiche green è seguito dalla dottoressa Michela Merli com- ponente dell’ufficio economico di Assoindustria all’interno del quale si occupa di questioni ambientali. Il prossimo incon- tro è fissato per il 28 gennaio e avrà come relatore Marco Ber- gonzoni docente presso l’Uni- versità degli Studi di Modena
e Reggio Emilia - Dipartimen- to ingegneria Enzo Ferrari (del corso Sostenibilità e Circolarità nella Produzione e Logistica).
Bergonzoni tratterà il tema dell’ECO design, per una pro- gettazione di processo e prodot- to sostenibile a basso impatto ambientale. E’ slittato invece al 25 febbraio prossimo (avrebbe dovuto svolgersi il 14 genna- io) il focus intitolato “Green Road Map: conoscere l’effet- tivo impatto ambientale della mia azienda”. Per l’appunta- mento di febbraio ospite sarà Cecilia Puppo, direttore tecnico di Qoncert srl. Alle 9 apertu- ra dei lavori, presso la sede di Confindustria Piacenza via IV Novembre 132 con una conver- sazione che introdurrà il tema della sostenibilità parlando dell’importanza di definire una Green Road Map per la propria azienda, utilizzando strumenti quali dichiarazione ambien- tale di Prodotto) (Lyfe Cycle Assessment e Environmental Product Declaration EPD);
misurazione dell’impronta di carbonio (Carbon Footprint);
misura e gestione dei gas serra (GHG - Greenhouse Gas) Pro-
tocol). Previsto anche un focus sul tema della certificazione del sistema aziendale (11 febbra- io) in un’ottica di Economia Circolare e Innovazione, tema trasversale che sarà trattato con Daniele Salini di SADA.
Gli appuntamenti si prefiggo- no quindi di aprire un tavolo di confronto tra esperienze oltre a un momento di formazione per gli stessi imprenditori in cui sa- ranno trattati una panoramica di argomenti da cui comprendere a livello pratico cosa significa per un’azienda essere sostenibili e circolari. L’obiettivo ambiente è l’imperativo che dovrà per- meare scelte e attività. In primis quelle produttive. “E’ per que- sto urgente – segnala Assoindu- stria piacentina - che le aziende conoscano le loro potenzialità e le opportunità possibili per un maggiore gap competitivo sulle tematiche green”. Quale reazione da parte degli impren- ditori rispetto a questa svolta rappresentata dalla transizione ecologica?
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Un ciclo di seminari
di Confindustria
per avviare la
transizione
ecologica
PRIMO PIANO 3
Piacenza Expo riapre sabato con Pantheon
Appuntamento di numismatica, collezionismo e filatelia
Venerdì 28 e sabato 29 gennaio, infatti, i padiglioni del quartiere fieristico di Le Mose ospiteran- no la 39a edizione della storica fiera nazionale di numismatica, filatelia e collezionismo, cancel- lata dal calendario 2021 a causa delle limitazioni all’attività fieri- stica conseguenti all’emergenza sanitaria.
Pantheon sarà allestito con un nuovo layout che assicurerà spa- zi corretti per il mantenimento del distanziamento interpersona- le, grazie ai protocolli di sicurez- za adottati da Piacenza Expo nel pieno rispetto delle linee guida
regionali e ministeriali in tema di eventi fieristici ed espositivi.
All’interno del Padiglione 2 saranno presenti per questa edizione circa un centinaio di espositori, che animeranno le due giornate di fiera proponen- do una grande varietà di oggetti.
Visitando Pantheon sarà pos- sibile compiere idealmente un viaggio nel passato, nell’Italia dei decenni e dei secoli scorsi ri- costruita grazie alle rarità e agli antichi oggetti esposti: non solo monete, banconote e francobol- li, ma anche cartoline, pezzi di corrispondenza caratterizzata da
antichi metodi postali, schede telefoniche, stampe, libri, ma- noscritti e immaginette religio- se. Un appuntamento unico non solo per gli esperti del settore e per gli studiosi, ma anche per gli appassionati e gli amanti di questo affascinante comparto fieristico, che a Pantheon po- tranno giovarsi delle consulenze di periti ed esperti grazie ai quali sarà possibile far valutare mone- te, francobilli antichi, materiale cartofilo e intere collezioni.
Tra gli eventi collaterali di Pan- theon 2022 lo stand di Poste Italiane, che proporrà l’annullo
dedicato a questa 39a edizione, quello del Circolo Filatelico e Numismatico di Piacenza, con un annullo dedicato ai cinque- cento anni della posa della prima pietra della Basilica di S. Maria di Campagna, ma anche un con- vegno numismatico (sabato 29, ore 10.30) intitolato “Storia del- la moneta e della lira italiana”.
Sabato 29 e domenica 30 genna- io, inoltre, troverà spazio a Pia- cenza Expo un ulteriore evento fieristico attraverso la Mostra- mercato del giocattolo vintage, che alla sua seconda edizione proporrà una ricca esposizione
di giocattoli e bambole d’epoca, soldatini, modellismo dinamico e statico, aereo, automobilisti- co, navale, ferroviario, milita- re e meccanico. Nella giornata di sabato 29 gennaio un nuovo evento collaterale con il Torneo di calcio da tavolo, novità asso- lutaa Piacenza Expo, che mette- rà in palio il 1° Trofeo Infonet e che si svolgerà nella Galleria tra il Padiglione 1 e il Padiglione 3.
“Pantheon mancava a Piacenza Expo già da due anni – com- menta l’Amministratore Unico, Giuseppe Cavalli – e darà il via a un’intensa programmazione fie-
ristica che, nell’arco di tre mesi, porterà nei nostri spazi espositi- vi importanti e consolidati even- ti di rilevanza nazionale e inter- nazionale come Tomato World, Apimell, Seminat, Buon Vivere, Armi&Bagagli e il Gic dedicato al mondo del calcestruzzo. No- nostante le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanita- ria, siamo riusciti ad approntare questo ricco calendario fieristico grazie all’operosità e alla pro- fessionalità dei nostri dipenden- ti. Ci sono tutte le premesse per offrire ancora una volta al nostro territorio una grande stagione di Piacenza Expo”.
Appello di Unicef Piacenza
"Dona un regalo sospeso"
La presidente Lidia Pastorini: “Con le campagne Scuola Amica e Vacciniamo il mondo aiutiamo i bambini meno fortunati e spieghiamo ai ragazzi i temi dell’inclusione e della solidarietà”
Da metà gennaio torna la cam- pagna Unicef Piacenza “Dona un regalo sospeso” dedicata alle bambine e ai bambini meno fortunati. L’iniziativa solidale quest’anno sarà dedicata alle associazioni locali che si occu- pano di minori in difficoltà e che ospitano mamme e bambini nelle loro strutture e nelle case famiglia. La raccolta fondi - che proseguirà fino alla fine di febbraio – è organizzata dal Comitato di Unicef Piacenza insieme all’azienda Clemen- toni: con il contributo di soli dieci euro è possibile donare giocattoli (come puzzle, album da colorare, pupazzi e lego) e regalare un sorriso ai bambini del territorio. “Come Comitato di Unicef Piacenza – afferma la presidente, Lidia Pastori- ni – ringraziamo la comunità piacentina per la generosità e la solidarietà dimostrate verso le iniziative locali, nonostante il periodo di difficoltà cau- sato dalla pandemia”. Anche quest’anno è possibile aderire alla campagna Unicef “Dona un regalo sospeso” rivolgendosi al Comitato di Piacenza (sede di via Alberoni, 36) oppure tramite bonifico bancario (Banca Crédit Agricole, IBAN: IT53Y 062 30 12605 000000710461 Causa- le: Regalo sospeso). Scuola Amica - Quest’anno Unicef ha ampliato la rete “Scuola
Amica” - rivolta a tutte le classi di ogni ordine e grado – pro- ponendo numerose iniziative da realizzare in programma- zione partecipata con ciascun Comitato locale. All’iniziativa hanno aderito una decina scuole del territorio piacentino, quali:
Direzione didattica di II, III e V Circolo di Piacenza, scuole pri- marie di Trevozzo, Calendasco e Vigolzone, scuola dell’infan- zia Marco Polo di Piacenza,
istituti comprensivi di Rotto- freno, Pianello e Alta Valnure e liceo pedagogico Colombini di Piacenza. “Con Scuola Amica – evidenzia la presidente di Unicef Piacenza, Lidia Pasto- rini – le insegnanti possono attivare i percorsi educativi scaricando il materiale (schede informative, kit didattici, guide per i docenti, video e infografi- che) dal sito www.unicef.it. Il programma comprende percorsi
per l’educazione civica, attività legate alla gestione pandemi- ca e ai temi dell’inclusione e della sostenibilità. “Partico- lare attenzione – prosegue la presidente Pastorini – viene dedicata ai percorsi riguardanti la “Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescen- za” e all’ascolto di “Bambini sperduti, migranti e rifugiati”.
Si aggiungono le proposte educative per contrastare il
bullismo e il cyberbullismo e il progetto “L’Albero dei Diritti”, percorsi sulla valorizzazione delle differenze”. Vacciniamo il mondo - Diverse scuole hanno partecipato alla proposta be- nefica “Vacciniamo il mondo”
che prevede di progettare azioni concrete di raccolta fondi da de- stinare all’acquisto di vaccini, materiale sanitario e formazione medica da destinare ai Paesi del terzo mondo. “A conclusione di un percorso di accoglienza di piccoli profughi afgani - che hanno raccontato l’esperienza vissuta e le difficoltà della loro nazione -, la scuola primaria di Calendasco, in collaborazione con il Comune, ha realizzato un banchetto benefico sostenuto da direzione docenti e famiglie, coordinato dalla referente Uni- cef e insegnante Arianna Belli insieme ai ragazzi della classe quarta I. Il ricavato di ben 234 euro – evidenzia la presidente Pastorini - è stato destinato alla campagna di vaccinazione in Afghanistan”. La stessa atten- zione alla sperimentazione della
“filiera consapevole” - affinché sia possibile anche da bambini migliorare il mondo -, è stata attuata dalla scuola primaria di Trevozzo: qui i ragazzi di tutte le classi, coordinati dall’insegnante Federica Perina hanno realizzato un calendario artistico (acquistabile anche
presso il Comitato) destina- to ai progetti di istruzione e vaccinazione Covax. La scuola dell’infanzia “Marco Polo di Piacenza - Scuola in acqua”
(sezione Delfini) - grazie alla direttrice Mariella Corto e alla rappresentante dei genitori Giulia Vieili – ha donato 250 euro alle vaccinazioni necessa- rie per garantire la ripresa della scuola nei paesi in emergenza e sensibilizzato i bambini sul tema. La scuola primaria di Vigolzone (classe terza A) - aggiunge la presidente - ha trattato temi come l’importanza dell’istruzione e della pace: i ragazzi hanno deciso - con il coordinamento dell’insegnante Eleonora Mutti e della dire- zione, di realizzare oggetti in creta e in terracotta da proporre nelle sagre locali, a sostegno dei progetti Unicef. “Essere protagonisti di solidarietà con l’assunzione di responsabilità consapevole tradotta in azioni concrete, in lavoro persona- le, salverà il nostro mondo distratto e autoreferenziale” ha concluso la presidente: “i ragaz- zi e la scuola sono da sempre la nostra unica futura speranza”.
Nella foto in alto la presiden- te di Unicef Piacenza Lidia Pastorini.
4 ATTUALITà POLITICA
"Coraggio nei programmi, scelte chiare ed equilibrio tra forze civiche e partiti"
Luca Quintavalla: “Ecco il mio centrosinistra”
Il sindaco di Castelvetro porta l’esempio di Cremona e traccia i contorni politici di una coalizione in progress che a Piacenza oggi presenta vistose crepe
DI ANTONELLA LENTI Coraggio nei programmi, scelte chiare e precise, giusto equili- brio tra civismo e rappresentanza politica, capacità di comunicare con i cittadini: sono alcuni degli ingredienti della miscela di cui si deve dotare il centro sinistra per la prossima sfida elettorale a Pia- cenza secondo la visione di Luca Quintavalla. L’economista, con- sulente aziendale e componente di LEL (Laboratorio di economia locale della Cattolica di Piacenza) oltre che sindaco di Castelvetro ed esponente del Pd piacentino trac- cia i contorni in questo focus sul centrosinistra che Corriere Padano on line ha avviato. Le sue parole assumono un significato particola- re dopo il terremoto che ha messo in crisi il progetto di una coalizio- ne unita di centro sinistra al lavoro da tempo in vista delle ammini- strative cittadini della prossima primavera.
Quintavalla, 49 anni, un trascorso come consigliere provinciale (dal 2014 al 2021) prima con France- sco Rolleri presidente e successi- vamente con Patrizia Barbieri. Ha di recente lasciato l’incarico in via Garibaldi annunciando che non si sarebbe più ricandidato. Decisione inusuale per un politico... “La scel- ta non è stata dettata da nessuna ragione polemica. Semplicemente ho ritenuto che fosse necessario
un ricambio e quindi ho lasciato il posto a un altro sindaco. In questo modo – segnala – è entrata in con- siglio Claudia Ferrari, sindaca di Sarmato”.
Nel 2011 tra le mani ha avuto la patata bollente di Tempi spa (l’A- genzia dei trasporti). Furono il sin- daco Roberto Reggi e l’allora pre- sidente della Provincia Massimo Trespidi ad affidarmi l’incarico – dice – non era una situazione fa- cile ed è approdata al risanamento e alla successiva fusione.
Politicamente è un nativo Pd “Ho iniziato a far politica proprio con la nascita del Pd nel 2007. Ricordo un grande entusiasmo. Agli inizi sono stato coinvolto nell’esecutivo del partito quando segretario era Vittorio Silva e, insieme a Fran- cesco Timpano e ad altri abbiamo fatto anche un ottimo lavoro. A un
gruppo dirigente forte si affianca- va l’amministrazione guidata da Roberto Reggi”. Non ha più fatto parte della direzione del partito ma su questo non insiste: “non ho mai chiesto incarichi. Resto un iscritto”, segnala. Però sottolinea anche che l’esperienza e i risulta- ti positivi dovrebbero contare: “Il partito dovrebbe ascoltare di più gli amministratori. Chi ha vinto in territori difficilissimi (La Lega a Castelvetro ha da sola il 50%
dei voti) e chi ha amministrato in modo positivo dovrebbe avere più spazio nel partito. Non faccio una questione personale”. Nel corso della conversazione emergono an- che alcune considerazioni generali sul Pd di oggi. Un partito diverso da quello delle origini: “Il fatto di aver subito due scissioni – dice Quintavalla - ha portato, oltre a
una conflittualità superiore, an- che a un calo dell’entusiasmo e dell’impegno. C’erano più iscritti, più giovani, ma si deve recupera- re”. Si dice convinto dell’impor- tanza dei partiti “E’ finito il tempo dell’uno vale uno, dei partiti che dovrebbero sparire…” ma la sua analisi mette in evidenza un pro- blema ,“L’eccesso di personali- smi”. E porta in esempio: “Come chi si fa eleggere in Europa con il Pd e poi si fa il suo partito per- sonale (leggi Calenda). Che dire, l’Italia è un paese un po’ strano…”
Quale prospettiva migliore? Re- sta l’idea di due o tre contenitori politici. “Per un periodo si è mag- gioranza o minoranza attraverso percorsi democratici… speriamo che dopo tutte queste giravolte si arrivi a una normalità…” Si dice convinto che la legge elettorale
resti un vulnus per il nostro Pae- se. Del resto – dice – il Pd degli inizi era spinto sul maggioritario”.
Ora sarebbe fondamentale ridare ai cittadini la possibilità di sceglie- re i parlamentari, senza più “liste bloccate”. E può risiedere anche qui la disaffezione al voto sempre crescente. “Voti un partito ma poi i parlamentari eletti fanno altre scel- te con un continuo trasformismo e cambi di casacca... Dal 2018 ad oggi sono cambiati tre governi nel giro di 4 anni.”
Quanto al Pd nazionale? “Enri- co Letta è una persona che stimo molto. Non è una figura molto ca- rismatica. Però le figure carismati- che riescono a passare dal 40% e precipitare al 2%. Credo che il Pd debba trovare un giusto equilibrio tra i contenuti, la serietà della pro- posta, la comunicazione e la lea- dership che comunque ci vuole”.
I temi di oggi sono su piani molto diversi dagli inizi del Pd. A comin- ciare dai due anni di pandemia nel- la quale siamo ancora immersi. La politica ha connotati molto diversi e anche il dialogo con i cittadini ha cambiato registro. Arriviamo a Piacenza. Quanto può incidere e pesare l’esperienza della pande- mia sul risultato del prossimo voto amministrativo? “Quello della pandemia è stato un periodo mas- sacrante. La situazione di difficoltà ha fatto emergere la figura del sin- daco – dice Quintavalla – questo
può portare anche a un vantaggio elettorale, mettendo in secondo piano le cose non riuscite. A livel- lo territoriale si è creata una certa coesione e diventa più difficile fare contrapposizione. Credo che ci siano più possibilità di vince- re se non si va contro un sindaco uscente in modo frontale cercando la contrapposizione, ma solo se si fanno proposte.”
Quali contorni deve avere il cen- trosinistra secondo lei?
“Parto da una considerazione ge- nerale. Il centrosinistra va molto meglio alle elezioni amministra- tive che nelle competizioni na- zionali. Lo abbiamo visto anche nell’ultima tornata autunnale an- che se si è verificato un forte calo nell’affluenza al voto e questo va considerato come un problema.
Però quanto al risultato concreto il centrosinistra nelle città ha vinto.”
Per quale ragione?
“Credo perché sa formulare pro- poste più convincenti sul territorio con persone credibili come candi- dati attivando meglio del centrode- stra il civismo di cui spesso si parla.
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Nella foto Luca Quintavalla e Stefano Bonaccini
ATTUALITà POLITICA 5
Radicalità o riformismo, è diventato
nodo cruciale di Alleanza per Piacenza
I partiti accolgono il richiamo all’unità: assemblea il 3 febbraio ma si riparta da nuove basi:
“ApP va rimodulata e ripensata”. Due settimane per candidatura condivisa. Se no, primarie
DI ANTONELLA LENTI
“Riconoscimento delle diver- sità. Sintesi alta sui dossier programmatici più complessi.
Apertura a un confronto con la città”. Tre impegni per una ricucitura. Quella all’interno di Alternativa per Piacenza.
E’ il terreno da cui l’area poli- tica del centrosinistra vuole ri- partire per discutere e ritrovare un terreno comune in un’alle- anza frantumata in mezzo al guado consapevoli però che
“Alternativa per Piacenza va rimodulata e deve evolvere”.
Di questo si è parlato durante una conferenza stampa pro- mossa dagli esponenti del ta- volo politico di Alternativa per Piacenza: Silvio Bisotti (segretario Pd), Samuele Rag- gi (Piacenza del futuro), Cate- rina Pagani (ex coordinatrice dell’assemblea di ApP), Piera Reboli (Emilia Romagna Co- raggiosa), Paolo Cammi (Mdp- Art 1) e Francesco Perini (ex tesoriere ApP).
Ma al centro della difficile con- vivenza ci sono alcune questio- ni centrali su cui si confrontano visioni diverse da parte delle componenti presenti in ApP. Lo stop, o sospensione, o rottura, se sarà definitiva si verificherà in un assemblea plenaria fissa- ta per il 3 febbraio. Si svolge- rà “per rispondere all’appello all’unità arrivato dall’interno dell’ultima assemblea”.
Se la prossima sarà l’ultima di
“Alternativa per Piacenza” lo si vedrà. A quel punto le strade di Alternativa si divideranno.
Ora interessa capire quali sono i temi scottanti messi al cen- tro del dibattito programma- tico oggetto di controversia.
Il cuore del dissenso sarebbe concentrato sulle questioni economiche, sulla logistica e sull’urbanistica. Quanto a quest’ultimo settore al centro il tema dell’ospedale ma anche il progetto per piazza Cittadella,
l’area di Terrepadane… Partite su cui si sono confrontate vi- sioni diverse, una più radicale e l’altra più riformista. Posizio- ni che, non è un mistero, già si sapevano. Si pensava di averle superate e invece…
Il punto di rottura è stato anche qui. Sarà possibile una sintesi tra queste sponde fino ad ora inconciliabili?
Questo piano politico che ri- guarda i contenuti non è neppu- re disgiunto da quello concreto che investe la candidatura a
sindaco/a. Casella ancora vuo- ta. L’impegno – hanno spiegato - è di intensificare la ricerca nei prossimi 15 giorni per indicare una figura che riesca a rappre- sentare tutti, certamente, ma anche con la forza di ricucire gli strappi che si sono consu- mati e se la ricerca non darà esisti positivi, avanti con le primarie. E su questo – è stato garantito – si sta lavorando.
Si punta infatti a una candida- tura portatrice di un potenzia-
le politico capace di riuscire nell’impresa di costruire la sin- tesi sui temi programmatici su cui manca l’accordo tra le com- ponenti di Alternativa.
Se così non sarà le strade si divideranno. E’ un fatto, ma
“l’impegno e l’obiettivo – è stato detto - resta quello di co- struire un progetto alternativo all’attuale governo di centro- destra della città”.
Di questo contendere però non avevano fatto mistero, pur non parlandone apertamente, gli esponenti (ambientalisti, M5s, sinistra e associazionismo) che hanno abbandonato il tavolo politico nelle scorse settimane.
Infatti, insieme alla contrarietà e alla contrapposizione inne- scata sulle primarie di coalizio- ne - proposte lungo il percorso dal Pd – le questioni program- matiche più scottanti possono ritenersi alla base della con- trapposizione nella variegata rappresentanza politica espres- sione di Alternativa per Piacen- za nata – questo sì – come un inedito laboratorio di confronto e di idee che però ha avuto una forse naturale battuta d’arresto nel momento in cui dalle ana- lisi si è passati alle proposte e soprattutto le componenti di- verse di cui si diceva si sono trovate di fronte al bivio del che fare.
E’ infatti questo il punto cru- ciale su cui l’unità si è fatta im- pervia e difficile da mantenere.
Tanto impervia da far dire agli esponenti che hanno annuncia- to il loro distacco che non si intravedevano più le premesse che garantiscono l’attuazione dei contenuti programmatici così come erano stati tratteg- giati.
Ora la componente più politica di ApP lancia il ramo d’ulivo non rinunciando però a rimar- care “le polemiche ingenerose che si sono sviluppate all’inter- no di ApP” accompagnate però da un invito “a recuperare lo spirito iniziale che resta vivo”
e al contempo rivendicando
“un riconoscimento delle forze politiche presenti”.
Se da un lato l’iniziativa politi- ca ha avuto lo scopo di lanciare un messaggio a chi si è staccato in dissenso col tavolo politico (Giuseppe Castelnuovo, Ser- gio Dagnino, Luigi Rabuffi, Milvia Urbinati, Giovanni To- scani, Davide Bastoni, Enrico Caruso, Stefano Forlini, Davi- de Vanicelli) dall’altra è stata ravvisata una necessità: “farsi capire dalla città, convinti che soprattutto il tema dell’unità è ancora uno dei pilastri di Alter- nativa per Piacenza”.
Nella foto il tavolo dei parte- cipanti alla conferenza stam- pa tenuta da il segretario del partito democratico Sivio Bi- sotti
Alternativa per Piacenza?
E' tutto da rifare
Politica sopraffatta da sfiducia e linguaggi diversi
Di AELLE
E’ quello che appare osservando il declino (evidente da un po’) di un progetto politico che forse non ha retto al peso della trasformazione.
Ha ceduto sotto il peso e l’incalza- re del divenire naturale che arriva quando dalla teoria ci si misura con la prassi, con la realtà delle cose. Realtà fatta sì di prospettiva, ma anche di storie personali del qui e ora che in una vicenda poli- tica (fortemente coinvolto anche il portato umano) assumono un peso rilevante.
Si può spiegare anche così quello che sta succedendo ad Alternativa per Piacenza cresciuta in questi mesi nell’attenzione anche dei cit- tadini di centrosinistra negli anni disillusi e distaccati dalla politica.
In questa partita – è lunga più di un anno con tanti step – ci sono due elementi fondanti. Da un lato i rappresentanti politici “uniti” con parte variegata di società civile e dall’altra l’elettorato che osserva, si orienta e si crea aspettative e poi si disillude di nuovo.
Un brutto colpo che rischia di convincerli che quell’apertura di credito era mal riposta. La sepa- ratezza tra i due corpi: politica e cittadini è andata crescendo in questi ultimi decenni. Un fenome- no nuovo in questa forma quasi fosse una diretta conseguenza, un portato dell’innovazione di questo inizio di Millennio.
Quella degli elettori del centro- sinistra infatti è una delusione di campo (tangibile soprattutto nell’astensione dal voto) che ar- riva da lontano, molto forte e che attiva sentimenti profondi. Tanto profondi che talvolta rasentano
anche la crudele disaffezione per svanire nell’indifferenza che si fa poi strada trasformandosi in diffi- denza e sfiducia.
Indifferenza, diffidenza e sfidu- cia elementi cruciali a cui si ag- giunge una stanchezza dettata dall’inconcludenza della politica stessa. Sempre tesa a perpetuare l’esistente e a crogiolarsi nel quie- to vivere.
Per capire che cosa è diventata la politica – condita solo di battute amplificate sui social, protagoni- smi da piacioni dello spettacolo tanto a destra quanto a sinistra – non sarebbe male posare l’occhio su questi ultimi 20 anni in cui è pesantemente mutata fino quasi ad azzerarne la funzione se non nei topici momenti di ricerca del consenso, sia la struttura dei partiti sia il rilievo del ruolo positivo che la Costituzione assegna loro.
Nel campo della sinistra e del centrosinistra – di questo si sta parlando (anche se sembra sem- pre più difficile pensare che i due
elementi possano stare insieme) – dal film “Aprile” in poi con l’e- sortazione “D’Alema dì qualcosa di sinistra” di Nanni Moretti) nel concreto le cose come progetti di cambiamento, strategie di giusti- zia sociale, equità tra i cittadini, sono andate sempre più sbiaden- do.Dalle piazze dei girotondi tinte di viola a quelle colorate di arancio- ne si è passati – in particolare in quel recinto di sinistra campo lar- go come è d’uso dire oggi quindi centrosinistra – in men che non si dica al grigio spento di una politi- ca che si mostra assente all’ascol- to di un reale che romba. Fa rumo- re nelle strade, nelle case, nei posti di lavoro, nei bisogni dei piccoli e degli anziani. Timorosa di dotarsi di coraggio a quattro mani e pren- dere atto che forse in quello che si è rinunciato a fare fino ad ora potrebbe anche esserci del buono.
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Premi alle migliori tesi di laurea
In onore di Roberta Solari. il Rotary Club di Fiorenzuola premia i migliori elaborati in tema di pari opportunità. IL bando scade il 15 marzo
Un premio di 1000 Euro per il mi- glior elaborato universitario. L’i- niziativa del Rotary è tesa a soste- nere le pari opportunità di genere, a contrastare le discriminazioni e la violenza sulle donne e a valoriz- zare il ruolo di queste ultime nella società e nello sviluppo economi- co. Il riconoscimento è stato isti- tuito quest’anno dal Rotary Club di Fiorenzuola per onorare la me- moria di Roberta Solari, vincitrice del “Premio della Bontà 2021” di Rustigazzo. Persona molto amata e venuta a mancare prematura- mente lo scorso inverno, Roberta Solari era una funzionaria della Provincia di Piacenza, cultrice ed interprete nel territorio piacentino di iniziative a sostegno dell’ugua- glianza di genere. Sempre in pri- ma linea nelle manifestazioni, nei presidi e nei flash mob. “Non una semplice burocrate ma una perso- na appassionata e piena di energia che si è spesa fino alla fine a fa- vore delle donne”, spiega Tiziana Meneghelli, presidente del Rotary Club di Fiorenzuola. Per parteci- pare è necessario aver consegui- to la laurea entro il 28 febbraio 2022 con una votazione di almeno 105/110. Le domande dovranno pervenire al Rotary Fiorenzuola d’Arda (all’indirizzo: rcfiorenzuo- [email protected]) entro e non oltre il 15 marzo 2022. Il candidato,
nella email di accompagnamento, dovrà indicare generalità, codice fiscale, data e luogo di nascita, domicilio, numero di telefono, indirizzo di posta elettronica, lau- rea conseguita e relativa votazio- ne. In allegato, dovrà trasmettere una copia della tesi di laurea in formato elettronico. Il concorso è riservato ai laureati residenti nella provincia di Piacenza e frequen- tanti qualsiasi Ateneo italiano oppure ai laureati delle Università del Distretto Rotariano 2050 (Pa- via – Piacenza – Brescia). Amplio il ventaglio dei corsi di laurea am- messi al concorso: dalle discipline
economiche a quelle giuridiche, dalla Sociologia e dalle Scienze Politiche alla Storia, alla Filosofia e alla Psicologia. Nello specifico, le tesi devono affrontare una delle seguenti tematiche: promozione delle pari opportunità, contrasto alle discriminazioni e alla violen- za fisica ed economica di genere, sostegno alla presenza paritaria delle donne nella vita economica e politica, promozione di proget- ti di welfare aziendale finalizzati al work-life balance e impatto dell’emergenza Covid sul lavoro femminile e sui ruoli familiari.
“Il Rotary Club Fiorenzuola, da sempre, si occupa di valorizzare il proprio territorio e le persone che ci vivono – aggiunge Meneghel- li -. Per questo motivo vogliamo premiare gli studenti più brillanti e ricordare la figura di Roberta Solari affinché il suo lavoro non venga mai dimenticato”. Il Rotary di Fiorenzuola, è uno dei Club sto- rici della provincia di Piacenza ed è molto attivo in campo sociale e culturale. I soci hanno inaugurato il 2022 organizzando una trasferta a Milano per contemplare le opere del maestro dell’impressionismo francese Claude Monet, esposte a Palazzo Ducale. Da ricordare, sempre per quanto riguarda la cultura, la gita di ottobre scorso a Castell’Arquato per la mostra
dedicata al piacentino Bruno Cas- sinari, considerato uno degli artisti italiani più influenti del secondo dopoguerra. Il 2021, invece, si è chiuso nel segno della solidarietà con l’inaugurazione di un sodali- zio importante fra Rotary Fioren-
zuola e “La Matita Parlante”, as- sociazione piacentina impegnata nell’inclusione e nella valorizza- zione del talento dei ragazzi au- tistici nell’ambito della scrittura, del disegno e del teatro. Il Rotary Club di Fiorenzuola, oltre a patro-
cinare le iniziative e i laboratori, ha organizzato una raccolta fondi per sostenere le attività dell’asso- ciazione
Nella foto Roberta Solari
Arda Case si rifà il look Rinnovati i locali dell’agenzia di piazza Caduti. Allargato il settore consulenze
Una ricerca di qualche anno fa dell’osservatorio nazionale “ca- saDoxa”, attraverso interviste a tappeto a 6000 italiani dislocati sull’intero territorio nazionale, ha confermato che la casa è in cima alla lista delle priorità nel nostro paese. La percentuale di chi abita in una casa di proprietà è molto più elevata rispetto alla media europea.
Oggi il 48% degli italiani trascor- re più tempo in casa rispetto a 10 anni fa e non solo nelle ore serali.
Un italiano su 3 è solito lavorare a casa e, di questi, il 70% lo fa anche più volte alla settimana.
Tendenza diffusa fra tutte le clas- si d’età, inclusi gli over 54.
Insomma, la casa è sempre più polifunzionale e pronta ad in- terpretare al meglio le esigenze complesse di tutti i membri della famiglia, millennials compresi.
Come si cerca casa?
Quando si ha intenzione di ac- quistare casa, la prima fase della
ricerca consiste nel guardarsi in- torno per farsi un’idea di quello che il mercato offre.
Quello che ti occorre per passa- re all’azione con la certezza di muovere i passi giusti è il parere professionale di un agente immo-
biliare di tua fiducia, che sappia affiancarti e diventare il tuo rife- rimento per la compravendita.
Massimo Conti la fiducia l’ha guadagnata lavorando con impe- gno e competenza dal 1986 quan- do prese l’abbrivio la sua agenzia
Arda Case che si affaccia sulla rinnovata Piazza Caduti di Fio- renzuola. Ad attribuirgliela sono stati prima i fiorenzuolani e poi via via buona parte degli abitanti di tutta la Val d’Arda e del terri- torio che arriva fino alle porte di
Piacenza, Cremona e Fidenza.
Le competenze sono aumentate nel tempo anche grazie all’in- gresso in agenzia della figlia Camilla Conti, architetto am- bientale: alle compravendite im- mobiliari si sono aggiunte quelle
commerciali e le locazioni. Ora la consulenza non si limita alla ge- stione del primo contatto ma arri- va fino alla stesura dei contratti in sede notarile, al disbrigo di tutte le formalità e alla consegna del bene oggetto della trattativa.
Massimo Conti con soddisfa- zione sottolinea come siano sta- ti appena completati i lavori di rinnovamento dei locali dove ha sede l’agenzia: “Abbiamo voluto rinfrescare la nostra immagine ricercando una maggiore con- temporaneità e miglior agio nel continuare ad essere protagonisti in un mercato che sta dando segni di vivacità crescente. Nel settore della compravendita immobiliare soprattutto grazie ai costi conte- nuti di mutui e prestiti praticati dalle banche. Notiamo inoltre in forte aumento le richieste di locazioni abitative a confermare la tendenza ad allineare le abita- zioni ad un nuovo concetto più smart”
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La nuova classificazione dei rifiuti
Nessuna alternativa al servizio pubblico per i nuovi rifiuti urbani
DAL SITO
TUTTOAMBIENTE.IT DI PAOLO PIPRE
La nuova classificazione dei rifiuti, prima di tutto. Dal 1° gennaio sono entrate in vigore le disposizioni che modificano profondamente la classificazione dei rifiuti. Gran parte dei rifiuti prodotti dalle atti- vità economiche – ma non quelli delle imprese industriali, agricole e edili – sono divenuti rifiuti urbani, le superfici assoggettate alla tassa rifiuti sono aumentate, così come, molto probabilmente, l’ammontare del tributo.
Le imprese devono scegliere se affidare i rifiuti destinati al recu- pero al concessionario del servizio pubblico di raccolta oppure ad ope- ratori privati, impegnandosi a man- tenere la scelta per cinque anni.
Necessaria anche una variazione della dichiarazione delle superfici imponibili, anche se quasi tutti i Comuni non hanno ancora fornito indicazioni di dettaglio sulle moda- lità di comunicazione dei dati.
Nessuna alternativa al servizio pubblico per i nuovi rifiuti urbani – per esempio, vernici, inchiostri, resine, e detergenti – destinati allo smaltimento. Si prospetta un anno difficile sia per le imprese sia per i Comuni.
Questi ultimi, infatti, do- vranno radicalmente modi- ficare il servizio di raccolta PRODOTTI MONOUSO IN PLASTICA
In dirittura d’arrivo anche il rece-
pimento della Direttiva sui prodotti monouso in plastica. La norma, che dovrà essere recepita entro il 3 luglio, vieterà l’immissione sul mercato di posate (forchette, col- telli, cucchiai, bacchette), piatti, cannucce, agitatori per bevande, aste da attaccare a sostegno dei palloncini, contenitori per alimenti in polistirene espanso – ossia reci- pienti quali scatole con o senza co- perchio, usati per alimenti (destina- ti al consumo immediato, sul posto o da asporto generalmente consu- mati direttamente dal recipiente e pronti per il consumo senza ulterio-
re preparazione, per esempio cottu- ra, bollitura o riscaldamento, com- presi i contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti ali- menti), contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi, tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
ETIChETTATURA AMBIEN- taLe deGLi imBaLLaGGi E PIANO D’AzIONE PER L’E-
CONOMIA CIRCOLARE Il cosiddetto “decreto milleproro- ghe”, invece, ha rinviato al 31 di- cembre 2021 l’obbligo di etichet- tatura ambientale degli imballaggi.
Una disposizione che in preceden- za era diventata obbligatoria dal 26 settembre 2020, ma senza che fos- sero state fornite indicazioni sulle norme UNI da rispettare.
Attese anche le misure che concre- tizzeranno il piano d’azione per l’e- conomia circolare “Per un’Europa più pulita e più competitiva” della Commissione Europea. In primo
luogo, dovranno essere emanate le disposizioni sulla progettazione di prodotti sostenibili. Secondo la Commissione: “L’obiettivo cen- trale di questa iniziativa legislati- va sarà l’estensione della direttiva concernente la progettazione eco- compatibile al di là dei prodotti connessi all’energia, in modo che il quadro della progettazione eco- compatibile possa applicarsi alla più ampia gamma possibile di prodotti e rispetti i principi della circolarità”.
In particolare, sono state previste misure per il miglioramento della
durabilità, della riutilizzabilità, del- la possibilità di upgrading e della riparabilità dei prodotti e l’aumen- to della loro efficienza sotto il pro- filo energetico e delle risorse.
Si incentiverà l’aumento del con- tenuto riciclato nei prodotti, la possibilità di rifabbricazione e di riciclaggio di elevata qualità, sarà introdotto il divieto di distrugge- re i beni durevoli non venduti e si promuoverà il modello “prodotto come servizio” o di altri modelli in cui i produttori mantengono la pro- prietà del prodotto o la responsabi- lità delle sue prestazioni per l’inte- ro ciclo di vita. Previsto anche un
“sistema di ricompense destinate ai prodotti in base alle loro diverse prestazioni in termini di sostenibi- lità, anche associando i livelli ele- vati di prestazione all’ottenimento di incentivi”.
In secondo luogo, il piano d’azione intende garantire che i consumatori ricevano informazioni attendibili e pertinenti sui prodotti presso il punto vendita, anche in merito alla durata di vita e alla disponibilità di servizi di riparazione, pezzi di ricambio e manuali di riparazione.
Infine, la Commissione intende favorire l’incremento della circo- larità nell’industria, agevolando la simbiosi industriale con l’istituzio- ne di un sistema di comunicazione e certificazione promosso dalle imprese , promuovendo il settore della bioeconomia sostenibile e l’uso delle tecnologie digitali per la tracciabilità, la rintracciabilità e la mappatura delle risorse.
Dopo il recepimento del pacchetto di direttive sull’economia circolare, e la conseguente radicale modifica delle norme sui rifiuti, quest’anno dovrebbe portare altre importanti novità.
Cosa dice la normativa per il riciclo e la raccolta
di batterie e pile
Pile, accumulatori e batterie sono ad oggi distinti dallo Sta- to secondo una classificazione risalente al 20 novembre 2008, precisamente al Decreto numero 188 dello stesso anno, documen- to che vede la distinzione tra:
- Batterie industriali: tutti quei corpi utilizzati per dare energia a macchinari necessari alla pro- duzione industriale.
- Batterie portatili: la tipologia di batteria più comune, quelle utilizzate in tutte le case per l’a- limentazione di oggetti domesti- ci come telecomandi, elettrodo...
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