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Percorso di Cittadinanza e Costituzione

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Academic year: 2022

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Percorso di Cittadinanza e Costituzione

Sezione dei quattrenni scuola dell’Infanzia Insegnanti Chiara Bellisario – Vanna Reneo

a.s. 2009/10

La sez. dei bambini di 4 anni di via Mazzini ha affrontato il progetto “Le radici e le Ali” per la sperimentazione di cittadinanza e costituzione per la conoscenza dei principali diritti dell’infanzia sanciti dalla Convenzione internazionale del 1989:

Ogni bambino ha diritto alla propria identità

Ogni bambino ha diritto ad avere una casa e una famiglia Ogni bambino ha diritto al gioco

Ogni bambino ha il diritto all'amore, alla cura e alla protezione Ogni bambino ha diritto ad essere curato

Ogni bambino ha diritto allo studio

Ogni bambino ha diritto ad essere accudito

Il bambino disabile ha diritto a tutte le cure ed attenzioni speciali Tutti i bambini, di qualsiasi razza, cultura e religione, sono uguali

attraverso le seguenti U.A 1. Questo sono io

2. Fata regolina ci presenta le regole 3. Io e la mia famiglia

4. Adotta una Pigotta

1) “Questo sono io”

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Con la prima U. A. abbiamo mirato a rinforzare la percezione del sé corporeo e la propria identità attraverso il disegno libero del proprio viso e successivamente del corpo, realizzando un cartellone dal titolo “questi siamo noi” sul quale ogni bambino ha ritagliato e incollato il proprio disegno. Le strategie metodologiche messe in atto per raggiungere quest’obiettivo sono state tante: dai giochi psicomotori all’utilizzo di puzzle del viso e del corpo, giochi di ruolo, giochi logici di attribuzione dell’identità sessuale di se stesso e dei compagni attraverso l’utilizzo dei contrassegni da associare al simbolo maschio, femmina; la composizione del corpo attraverso l’uso dei blocchi logici: per esempio abbiamo disegnato i vari segmenti corporei con le forme geometriche.

Dal sé all’identità attraverso la visione di un cartone intitolato “l’isola degli smemorati” nel quale sono presentati i più importanti diritti della Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia tra cui il diritto ad avere un nome e un’identità e successiva verbalizzazione del racconto. Abbiamo realizzato la nostra carta d’identità con l’autoritratto, l’impronta digitale, e le caratteristiche di ognuno in relazione ai propri connotati (colore capelli e occhi, statura, peso, età) e al gioco e colore preferito, identità sessuale, cittadinanza ecc.

2) “Fata regolina ci presenta le regole”

Dopo aver raccontato la storia di Fata regolina abbiamo somministrato delle schede da colorare che illustrano anche i doveri che ognuno ha nei confronti degli altri; per es. il diritto al gioco sottende il dovere di attenerci alle regole del gioco per rispettare gli altri.

Abbiamo presentato le parole amiche: per favore, grazie, scusa, saluto sempre, ecc.

Inoltre, attraverso un lavoro di gruppo è stato realizzato un cartellone con le “azioni si” e le “azioni no”.

3) “Io e la mia famiglia”

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Per rinforzare la propria identità e la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che condivide diritti ma anche regole da rispettare, ogni bambino ha ricostruito la propria storia personale attraverso un fascicolo di schede strutturate, con dei sotto-obiettivi relativi al: prima e dopo, cerca l’intruso, discriminazione grande medio piccolo, sequenza temporale, realizzazione di grafismi, riconoscimento delle emozioni, orientarsi in un labirinto.

la prima scheda ritrae una coppia che si conosce e si sposa la seconda e la terza riguarda la preparazione del corredino

la quarta l’annuncio della nascita con la coloritura del fiocco rosa o azzurro la quinta i pacchi regalo (grande medio piccolo)

la sesta sono stato allattato al seno o con il biberon?

La settima “comunicavo i miei bisogni con pianti, sorrisi e balbettii”

L’ottava “dalla culla, ho imparato a gattonare e poi a camminare La nona mi disegno tra mamma e papà

La decima “sono diventato grande e frequento la scuola dell’infanzia L’undicesima siamo famiglia

Attraverso il disegno libero abbiamo ritratto:

la nostra mamma con il pancione,

io mentre mi impegno con il mio gioco preferito, quando sono a letto ammalato,

la mia casa e la mia famiglia,

io cittadino italiano con la bandiera.

Ogni bambino ha portato a scuole 5 foto che riguardano la nascita e la crescita della propria famiglia con l’intento di dare un ordine cronologico ai momenti salienti della propria storia personale, realizzazione del portafoto e memorizzazione della filastrocca “la mia storia”.

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4) Adotta una Pigotta

A scuola si insegna anche la solidarietà!

Nell’ambito del progetto in rete “Le radici e le Ali” è stata inserita un’unità di apprendimento intitolata “Adotta una Pigotta”. La bambola di pezza realizzata con i ritagli di stoffe e lana che l’Unicef vende per comprare i Kit salvavita per i bambini dei paesi in via di sviluppo, è stata il fulcro di un intenso lavoro intrapreso e coordinato dalle maestre.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo e forte partecipazione anche da parte delle mamme e dei bambini. Infatti la scuola conta 57 scolari ma le bambole realizzate sono state ben 65! Si è formato subito un clima di partecipazione, di scambio di competenze, di aiuto reciproco e soprattutto di apertura della scuola alle famiglie (esperienza già precedentemente collaudata) e conseguentemente valorizzazione delle risorse di cui esse sono portatrici. I bambini hanno prima realizzato la sagoma della bambola su un cartone e utilizzando la stessa hanno riprodotto il modello sulla stoffa cucita dalle proprie mamme e riempita di bambagia successivamente dagli stessi bambini. Sono venute fuori competenze latenti in seguito al laboratorio di cucito allestito a scuola una volta a settimana dalle mamme; insomma un’esperienza fortemente positiva che ha registrato la partecipazione anche di due esercizi commerciali e di una pittrice che ha prestato la sua opera in forma completamente gratuita per dipingere i volti delle bambole. Le Pigotte sono state realizzate secondo le direttive Unicef, dunque senza l’uso di bottoni e colle.

Lunedì 24 maggio c’è stata la manifestazione ufficiale di consegna delle bambole alla Presidentessa del Comitato Provinciale del’Unicef sig. Annamaria Cocozza che ha omaggiato, bambini, maestre e le figure esterne già citate con un attestato di partecipazione al “Progetto Pigotta”. I bambini hanno ringraziato cantando “Aggiungi un posto a tavola” e un canto sulla pace.

Inoltre presso la scuola media Tanzi, lunedì 31 maggio, è stato allestito il banchetto per favorirne l’adozione e in quell’occasione sono state vendute ben 43 Pigotte. I bambini sono stati coinvolti in un coro con i ragazzi della scuola media per cantare l’inno nazionale e i ritornelli dei canti sui diritti dei bambini. Comprare una Pigotta significa donare ad un bimbo un Kit salvavita (5 vaccini che riducono drasticamente la mortalità al di sotto dei 5 anni) dunque venderne 65 significa salvare 65 bambini da quelle malattie ormai sconfitte in Occidente ma letali per i paesi in via di sviluppo.

Questa esperienza relativa all’insegnamento dei diritti dell’infanzia ha permesso alle maestre di evidenziare che ad ogni diritto corrisponde un dovere pertanto con un gesto di solidarietà si può contribuire a garantire tale diritto (“Ogni bambino ha diritto ad essere curato” in Convenzione Internazionale dei diritti dell’Infanzia) anche ai meno fortunati!

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A conclusione del progetto è stata fatta una festa di fine anno durante la quale i bambini, tutti insieme dalla sez. Primavera ai cinquenni, davanti ai loro genitori, si sono esibiti in canti animati relativi ai diritti, seguiti dall’Inno di Mameli. Inoltre sono stati presentati i giochi prodotti durante l’anno scolastico; in particolare i bimbi di 4 anni hanno realizzato la tombola dei diritti.

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