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ALLEGATO 1 NOTA OPERATIVA DISINFESTAZIONE. Premessa. Modalità operative

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ALLEGATO 1

NOTA OPERATIVA DISINFESTAZIONE

Premessa

La presente nota operativa, corredata di alcuni riferimenti fotografici e tabellari, descrive le moda- lità operative adottate dalla ns. organizzazione per lo svolgimento dei propri processi di disinfe- stazione, controllo e lotta agli organismi nocivi all’uomo, agli animali ed alle piante al fine di ga- rantire che siano attuati in condizioni controllate.

Si applica ai lavori di disinfestazione,derattizzazione controllo e lotta agli organismi nocivi e alla lotta al punteruolo rosso , quali servizi svolti dalla nostra organizzazione.

Modalità operative

4.1 Generalità

Il servizio in esame si concretizza nelle seguenti attività:

SOPRALLUOGHI

L’attività di sopralluogo è propedeutica a qualunque attività di trattamento ad esclusione delle ri- chieste pervenute direttamente dall’Autorità Sanitaria.

Consiste in un sopralluogo preliminare posto in essere al fine di valutare l’opportunità di effettua- re l’intervento richiesto.

Il sopralluogo avviene a seguito di richiesta specifica da parte di :

• Enti pubblici (Comuni,Ospedali, Istituti Penitenziari, Tribunali, Caserme etc.); su uffici/stabili e luoghi di pertinenza pubblica (strade, piazze, etc.)

L’attivazione dell’attività di sopralluogo prevede le seguenti fasi:

1. Ricezione della richiesta di intervento. Detta richiesta, con eventuali allegati (es. prescri- zioni per l'utente da parte dell'Autorità Sanitaria preposta alla salute all'Igiene Pubblica, trasmesse alla nostra organizzazione per conoscenza)

2. La richiesta, con eventuali allegati (es. prescrizioni per l’utente, trasmesse alla nostra or- ganizzazione per conoscenza) perviene all’Ufficio del Protocollo del Settore Antinsetti che la trasferisce al Responsabile del Servizio. Questi accerta che le richieste pervenute siano di competenza del Servizio e che siano disponibili le risorse per l’erogazione del servizio.

3. In caso di valutazione positiva, il Responsabile del Servizio provvede ad esaminare la ri- chiesta, in caso di necessità (es. indicazioni poco specifiche da parte deli'utente nella ri- chiesta di intervento, sito/area indicata dal cliente non conosciuta o con specificità operati- va particolare, etc.), eventuali prescrizioni, tra cui sopralluoghi finalizzati a verificare la di- mensione del problema ed individuare la modalità d’intervento più sicura ed efficace.

4. In caso di esito negativo del sopralluogo la richiesta viene archiviata a seguito di apposita comunicazione all’utenza.

TRATTAMENTO

Consiste in interventi di disinfestazione, derattizzazione, controllo e lotta agli insetti ed agli orga- nismi nocivi. Tali attività sono espletate con l’uso dei PMC o Biocidi, scegliendo, di volta in volta, il mezzo più idoneo a debellare gli insetti. Nell’impiego degli insetticidi le tecniche di applicazione variano a seconda della tipologia del parassita; in ogni caso i prodotti e le tecniche utilizzate sono in linea con le normative vigenti e qualora fosse possibile si interviene con metodi dissuasivi o al-

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ternativi che comunque garantiscano l’efficacia dei risultati.

I trattamenti effettuati possono essere:

Anti Larvali (hanno lo scopo di contenere le forme pre-immaginali degli insetti a sviluppo acquatico, quali: zanzare, culicoides, simulidi, chironomidi, etc.);

Anti Alate e Striscianti (sono volti a contenere le popolazioni di insetti in forma adulta);

Derattizzazioni (aventi lo scopo di contenere le popolazioni di muridi, soprattutto in am- bito urbano);

Larvo adulticidi su piante di palma (aventi lo scopo di eliminare le forme larvali e adul- te del punteruolo rosso).

MONITORAGGIO

E’ relativo all’attività programmata di osservazione dello stato di infestazione o meno di siti pre- determinati, con riferimento ai blattoidei, alle larve di culicidi (per queste ultime esclusivamente nel territorio urbano e periurbano del Comune di Cagliari), al fine di escludere o rallentare ogni possibile reinfestazione.

Al fine di espletare l’attività di lotta anti larvale si dovrà eseguire la sotto elencata procedura sulla base degli itinerari programmati e/o della scheda interventi (mod. 003) assegnati che prevedano tale tipologia di trattamento.

Modalità operative dei trattamenti Attività preliminari

Al raggiungimento del sito indicato nei documenti di pianificazione dei lavori, l'operatore effettua un sopralluogo e:

1. verifica le condizioni generali di sicurezza operativa;

2. si accerta della presenza di eventuali referenti del cliente/utente qualora siano necessari per garantire l’accessibilità ai luoghi di intervento (es. Polizia Municipale per l’assistenza sulla via- bilità e/o personale comunale o incaricato dal Comune per l’eventuale apertura dei pozzetti stradali, etc.);

3. illustra agli stessi le attività che verranno effettuate;

4. verifica le condizioni di operabilità, che consistono in:

a) Per gli interventi in ambienti confinati (es. mercati, caserme, carceri, scuole, ospedali, uf- fici pubblici, etc.) che il cliente/utente abbia provveduto a:

1. asportazione totale dalle aree da disinfestare di tutti i materiali edibili e/o super- flui, e/o comunque asportabili (quali a titolo esemplificativo: casse vuote, pacchi di carta, buste, grembiuli, camici, ferri chirurgici, giocattoli degli alunni etc.);

2. messa in sicurezza (ad es. tramite sigillatura ermetica con teli in plastica) delle at- trezzature/apparecchiature utilizzate dai clienti/utenti nelle loro attività lavorative – es. bilance, macchine del caffè, tavoli operatori, attrezzature elettroniche, etc.).

3. preclusione dell’accesso alle aree oggetto di intervento di disinfestazione durante lo stesso intervento a soggetti non autorizzati;

4. interruzione dell’energia elettrica ed il condizionamento d’aria prima e durante l’intervento, compatibilmente alle esigenze dei frigoriferi nei mercati e dei clima- tizzatori negli ospedali;

b) Per gli interventi in spazi aperti che il cliente/utente abbia provveduto a:

• impedire l’accesso ed a garantire l’assenza di persone e/o animali non bersaglio dell’intervento;

• garantire che non siano presenti colture/essenze edibili, biancheria stesa, gio- cattoli;

• garantire la chiusura di infissi da parte dei residenti.

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5. verifica l’assenza di fattori climatici ostativi, al fine di evitare derive incontrollate delle sostan- ze che dovrà utilizzare;

6. verifica l’assenza di condizioni ostative legate alla presenza di predatori specifici (es. la gam- busia) che potrebbe, in qualche modo, rendere inefficace o inappropriata qualunque tipo di terapia;

verifica l’assenza, in generale, di motivi ostativi che possano pregiudicare la sicurezza sanita- ria dei cittadini e degli operatori preposti a tale attività.

Se l'operatore accerta che non sono presenti impedimenti, si attiva per l’esecuzione dell’interven- to di trattamento con le modalità indicate di seguito.

Le eventuali cause ostative, sono registrate e comunicate al committente, al fine di consentire di attivare l’iter della ripianificazione dei lavori.

Interventi Anti Larvali

La lotta anti larvale prevede due tipologie di azioni legate alla specificità logistica del sito: siti all’aperto e caditoie.

In entrambi i casi, prima di effettuare l’intervento l'0peratore effettua un controllo visivo per ac- certarsi dell’esistenza del substrato acquatico di proliferazione delle larve. In caso di esito positivo procede con il trattamento secondo le modalità indicate di seguito.

Per i siti all’aperto (canali, vasconi, acquitrini, lagune, stagni, fossi, campi, etc.), DIS distribuisce e/o asperge l’insetticida, in formulazione liquida o granulare, nelle esatte quantità indicate nelle etichette dei prodotti utilizzati e contenute anche nelle schede tecniche degli stessi prodotti ade- guatamente classificate ed archiviate.

Tale attività viene attuata mediante l’utilizzo delle pompe a spalla o dei nebulizzatori o di altra at- trezzatura minuta. La scelta del prodotto da utilizzare dipende dal tipo di focolaio che si deve trattare e dal contesto ambientale in cui esso è situato.

Esempi di siti all’aperto

Tipici focolai periurbani di sviluppo per le zanzare extraurbane (Ochlerotatus caspius ) e per le zanzare di città (Culex pi- piens molestus) ed Aedes albopictus (zanzara tigre)

Per le caditoie (o altri focolai che presentino acque inquinate come: fogne, canali di scolo, etc.), si distribuisce e/o si asperge l'insetticida in formulazione granulare, liquida e compresse nei do- saggi massimi indicati in etichetta.

Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella Disinfestazione allegata alla presente nota operativa.

Esempio di caditoia urbana Bacillus thuringiensis

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PRINCIPALI SPECIE DI ZANZARE PRESENTI IN SARDEGNA

massa di uova di Culex spp.

Larve di Culex spp.

Pupa di Culex spp.

Uova di Anopheles spp. Larva di Anophele Pupe di Anopheles

Uova di Aedes spp. Larva di Aedes spp. Pupa di Aedes spp.

Culex pipiens molestus

Ochlerotatus caspius

Aedes albopictus

Interventi Anti Alate e Striscianti

La lotta anti alate e striscianti prevede due tipologie di azioni legate alla specificità logistica del sito: siti all’aperto e siti confinati.

Per i siti all’aperto (es. parchi, giardini, etc.) l'operatore distribuisce e/o asperge l’insetticida di tipo chimico a base di piretrine naturali, di piretroidi (Permetrina, Cipermetrina, Deltametrina ecc.., anche attivati con sinergizzanti quali il Piperonil butossido), e di regolatori della crescita IGR (es. Flufenoxuron), mediante l’utilizzo di atomizzatori a basso volume in dotazio- ne agli automezzi di servizio.

I dosaggi delle formulazioni impiegate dovranno essere quelli indicati nell’etichetta del prodotto utilizzato e contenute anche nelle schede tecniche degli stessi prodotti adeguatamente classificate ed archiviate.

Per i siti confinati (quali caserme, ospedali, mercati, scuole, etc.) l'operatore distribuisce e/o asperge l’insetticida di tipo chimico a base di piretrine naturali e di piretroidi (anche attivati con

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sinergizzanti quali il Piperonil butossido), e di IGR, mediante l’utilizzo di pompe a spalla nebulizza- tori e atomizzatori a basso volume in dotazione agli automezzi di servizio.

Qualora non sussistano esigenze di carattere sanitario legate all’utilizzo di questi specifici principi attivi, in questi siti per la lotta contro le blatte può essere utilizzato un insetticida in formulazione gel ad esca alimentare, contenente principi attivi a base di FIPRONIL allo 0,05% o di Imidacloprid al 2,15% o di Abamectina allo 0,05%, in quanto per il suo uso non occorre far predisporre i locali allontanando, sigillando e proteggendo utensili, attrezzature, generi alimentari etc. e non occorre dopo il trattamento far decontaminare gli ambienti, detergere le attrezzature gli utensili e riordi- nare i generi alimentari.

In ogni caso i dosaggi delle formulazioni impiegate dovranno essere quelli indicati nell’etichetta del prodotto utilizzato e contenute anche nelle schede tecniche degli stessi prodotti adeguatamen- te classificate ed archiviate dall'Ufficio Disinfestazione e disponibile su ciascun mezzo operativo.

Esempi di insetti alati e striscianti

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Derattizzazione

La derattizzazione può essere effettuata sia presso siti all’aperto che confinati.

Le fasi di lavoro prevedono le seguenti azioni :

7. Posizionamento del cartello di avviso e segnalazione a cura dell’operatore 5 gior- ni prima della data prevista per l’inizio lavori .

Il cartello deve essere posizionato in luogo visibile all’ingresso e all’interno della struttura interessata tale da assicurare la massima divulgazione. Negli spazi aperti deve essere po- sizionato in modo da garantire la massima visibilità.

8. Posizionamento degli erogatori

L’operatore posiziona negli appositi erogatori, (rat-box), le esche topicide, contenenti principi attivi, appartenenti alla famiglia degli anticoagulanti (Difenacoum, Brodifacoum, etc.), in diverse formulazioni.

Per maggior sicurezza in relazione alla salvaguardia delle specie non interessate agli interventi (Non Target) sono utilizzate per gli interventi, formulazioni addizionate ad una sostanza emetica (Denatonium benzoato). I dosaggi delle formulazioni impiegate sono quelli indicati nell’etichetta e nelle Schede tecniche degli stessi prodotti classificate e disponibili in ufficio e sui mezzi.

Esempio di potenziale focolaio murino periurbano

L’utilizzo dei dispensatori rat-box consente un più efficace controllo delle infestazioni, preservando altresì le ottimali qualità organolettiche delle esche, condizione indispensabile per essere consu- mate dai roditori. I dispenser permettono, inoltre, di favorire l'attività trofica dei roditori, notoria- mente poco propensi a consumare cibo in spazi aperti.

Negli spazi interni possono essere utilizzati in alcuni casi le trappole collanti.

Esempi di Muridi

Il ritiro e lo smaltimento delle carcasse avviene secondo la normativa vigente.

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Attrezzature per la derattizzazione

(foto: www.killgerm.com) Rat-box esterna a T rovesciata

www.epestsupply.com

4.2.5 Interventi di lotta al punteruolo rosso

La lotta al punteruolo rosso prevede le seguenti tipologie di azioni legate alla specificità della bio- logia ed etologia dell’insetto:

9. Cattura massale mediante trappole a feromoni di aggregazione sessuale ( secchielli ed erogatori di feromoni);

La lotta tecnica si basa sull’utilizzo di trappole a feromoni di aggregazione sessuale, le quali richiamando entrambi i sessi dell’insetto, distogliendoli dall’attaccare le palme. Le trappole devono essere posizionate ad una distanza di circa 20 mt dalla palma, onde evi- tare che gli stessi coleotteri vengano attratti dai vegetali sensibili.

10. Trattamenti esoterapici mediante aspersione sulla gemma apicale e sui primi palchi fo- gliari di specifici prodotti fitosanitari;

La lotta chimica di tipo esoterapico (trattamenti esterni della palma) può essere attuata con i seguenti prodotti commerciali, autorizzati e registrati dal Ministero della Sanità quali

“Reldan 22” nelle dosi di 60 ml per 5/8 lt o “Kohinor Plus” nelle dosi di 12 ml per 5/8 lt per ciascun individuo da trattare (palma).

Il trattamento va eseguito con irrorazione diretta non nebulizzata della gemma apicale (versamento del prodotto sul germoglio centrale e sulle foglie laterali della palma) stando attenti a non far percolare il prodotto. L’operatore deve comunque usare le precauzioni essenziali nello svolgimento del trattamento quali guanti in gomma e maschera protettiva.

Il trattamento va ripetuto ogni 30 giorni nel periodo che va da marzo a novembre.

11. Trattamenti endoterapici mediante infusione sulla palma di specifici prodotti fitosanitari con utilizzo di ARBOPROF e/o metodo SOS Palm;

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Attrezzature per la lotta al punteruolo rosso

Atomizzatore per esoterapia

Trappola a ferormoni

Arboprof per endoterapia

Attrezzature per la lotta al punteruolo rosso mediante sistema SOS Palm.

(immagini tratte dal sito sospalm.com)

Cannula d'iniezione

per dosificazione d'insetti- cidi sistemici e agenti nu-

trizionali nelle palme.

Foratura a 45 ° Inserimento Cannula

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Ciclo biologico del punteruolo rosso

Procedure da porre in essere al termine di ogni intervento

Al termine delle operazioni sopra indicate l'operatore deve bonificare, mettere in sicurezza e puli- re le attrezzature utilizzate.

Nello specifico, la pulizia del modulo irroratore in dotazione agli automezzi di servizio, deve avve- nire attraverso i meccanismi automatici propri dell’attrezzatura; nel caso di utilizzo di attrezza- ture spalleggiate le operazioni di pulizia e bonifica devono essere effettuate attraverso ripetuti ri- sciacqui con acqua pulita e contestuale versamento dei liquidi di risciacquo nella cisterna dell’atomizzatore che ne consentirà il riutilizzo per le successive miscelazioni. L'operato- re deve lavare ripetutamente i contenitori vuoti dei PMC e successivamente provvede al conferi- mento degli stessi e dei DPI utilizzati e divenuti esausti presso l’apposita area di stoccaggio preli- minare del magazzino per poi essere avviati allo smaltimento secondo le leggi vigenti in materia di smaltimento dei rifiuti pericolosi. L’acqua di lavaggio deve essere versata nella cisterna dell’irroratore in dotazione all’automezzo e utilizzata per le successive soluzioni.

Modalità operative del monitoraggio

Attività preliminari

L'operatore raggiunto il sito da monitorare, indicato nell Itinerario Programmato, provvede ad una ricognizione visiva del sito allo scopo di individuare i focolai da sottoporre a monitoraggio.

Per quanto concerne le attività di derattizzazione l’operazione preliminare consiste nell’effettuare il sopralluogo presso il sito e rilevare la presenza delle tracce dei roditori. Se la verifica è positiva si posiziona il cartello di avviso 5 giorni prima dell’intervento e che segnala il prossimo posiziona- mento dei rat-box nel sito.

Segue il posizionamento nei giorni successivi dei rat-box nel sito in oggetto e il tracciamento nel modulo di Ubicazione erogatori esche della esatta posizione dei rat-box.

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Attività monitoraggio blattoidei

L'operatore posiziona in sicurezza ed in luoghi non accessibili al pubblico le trappole adesive ad attrazione alimentare ed a base di feromoni all’interno delle strutture interessate.

Al controllo successivo procede alla raccolta delle trappole che hanno catturato degli esemplari e contestualmente ne riposiziona delle nuove nello stesso sito.

Attività monitoraggio larve anopheles

Prima di effettuare il prelievo delle larve l'operatore deve attendere almeno 30 secondi per dare modo alle stesse di tornare verso la superficie per approvvigionarsi di ossigeno.

DIS preleva un campione di larve utilizzando:

• piccoli contenitori che possono essere facilmente svuotati;

• un apposito campionatore (coppino) provvisto di una rete a maglia fine per lo svuotamento diretto dell’acqua, che permette la conta degli esemplari da campionare;

• una pipetta di idonea dimensione che aspiri le larve;

Al termine del campionamento l'operatore inserisce in una provetta trasparente a tenuta ermetica aggiungendo una soluzione di alcool al 70%.

Il campionamento deve essere effettuato avendo cura di posizionarsi in modo da non proiettare la propria ombra sul focolaio e causare la fuga verso il fondo delle eventuali larve presenti.

Devono essere eseguiti almeno due campionamenti per ogni focolaio da esaminare, intervallati da alcuni secondi di pausa.

DIS identifica la provetta applicando una etichetta sulla quale riporta la data del prelievo e la stazione in cui è stato fatto il campionamen- to, contenuta nell’Elenco delle “Stazioni per l’osservazione delle po- polazioni anopheline nella provincia di Cagliari”.

Cattura di larve con il coppino

Attività monitoraggio larve culicidi

Prima di effettuare il prelievo delle larve l'operatore deve attendere almeno 30 secondi per dare modo alle stesse di tornare verso la superficie per approvvigionarsi di ossigeno.

Si preleva un campione di larve utilizzando:

• piccoli contenitori che possono essere facilmente svuotati;

• un apposito campionatore (coppino) provvisto di una rete a maglia fine per lo svuotamento diretto dell’acqua, che permette la conta degli esemplari da campionare;

• una pipetta di idonea dimensione che aspiri le larve.

Il campionamento deve essere effettuato avendo cura di posizionarsi in modo da non proiettare la propria ombra sul focolaio e causare la fuga verso il fondo delle eventuali larve presenti.

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Attività monitoraggio Ratti

Una volta installati i rat-box il l'operatore effettua il monitoraggio recandosi periodicamente pres- so il sito nel quale sono state collocate le trappole e verificando se i roditori hanno intaccato l’esca.

Se l’esca risulta intaccata dai ratti parzialmente , questa non viene sostituita mentre se è stata totalmente mangiata viene sostituita con una nuova esca.

L’operazione di monitoraggio termina quando tutte le trappole presenti nel sito risultano negative e si effettua la rimozione dei rat-box.

Talvolta il Responsabile del Servizio può dare indicazioni di non rimuovere il rat-box perché per una scelta specifica di tutela del territorio può risultare necessario tenere posizionati i rat-box nel sito specifico per un monitoraggio permanente che verrà inserito nell’itinerario programmato.

Attività monitoraggio punteruolo rosso

L’attacco del punteruolo su palme adulte può non manifestarsi in forma evidente per mesi, nel corso dei quali centinaia di larve si sviluppano nella gemma apicale all’interno dello stipite prima che compaiono sintomi a carico delle foglie, che si abbattono lateralmente, rimanendo appoggiate sulla corona fogliare sottostante.

Quando le larve del fitofago danneggiano la gemma apicale, durante la perforazione dello stipite, si ha la morte della pianta, che può sopraggiungere in un periodo variabile dai 3 agli 8 mesi, in di- pendenza di diversi fattori, quali l’età della pianta, la stagione climatica e l’entità dell’attacco.

L’attività di monitoraggio del punteruolo rosso è essenzialmente di tipo visivo per cui è fondamen- tale riconoscere la pianta nella varie fasi :

I primi sintomi riscontrabili sulle palme sono l’asimmetria della chioma e la presenza di foglie spezzate o con margini seghettati

Margini seghettati e rosure fogliari

Successivamente si ha un gradiente di danno sempre più intenso con la cima che si piega e la chioma che si appiattisce, con la pianta che, da un’osservazione a distanza, appare come capitoz- zata.

Assimetria della chioma e appiattimento

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L’esito finale dell’infestazione sui vegetali di palma è la morte della pianta, la cui chioma presenta tutte le foglie secche e ripiegate verso il basso, in una tipica forma ad ombrello.

Disseccamento generalizzato e appiattimento

TABELLA DISINFESTAZIONE

TARGET CONTESTO AM- BIENTALE

PRODOTTI E FORMU- LAZIONE

SCELTA DEL

PRODOTTO DOSAGGIO ATTREZZATURE

Interventi Anti Larvali

Caditoie, focolai ur- bani o in aree antro- pizzate (acque sta- gnanti)

• B.T.I.

• I.G.R

In formulazione granula- re e/o compresse

I prodotti ven- gono scelti fra quelli a disposi- zione in relazio- ne alle dimen- sioni dei focolai, privilegiando le compresse nelle caditoie.

Come da etichetta Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I.

Canali e fognature

• B.T.I.

• I.G.R

In formulazione granula- re e/o liquida

I prodotti ven- gono scelti fra quelli a disposi- zione in relazio- ne alle dimen- sioni e alle ca- ratteristiche dei focolai.

Come da etichetta Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I. Atomizzatore per i prodotti in for- mulazione liquida

Acque stagnanti in aree extraurbane

• B.T.I.

In formulazione gra- nulare, liquida e/o compresse

I prodotti vengo- no scelti fra quelli a disposi- zione in relazione alle dimensioni e alle caratteristi- che dei focolai.

Come da eti- chetta Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I. Atomizzatore per i prodotti in for- mulazione liquida

Interventi Anti Alate e Striscianti

Scarichi e Fognature(Blatte)

• Piretroidi

• Piretro Formulazione liquida

I prodotti vengo- no scelti fra quelli a disposi- zione in relazione

alle dimensioni e alle caratteristi-

che dei focolai.

Come da eti- chetta.

Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I. Atomizzato- re,

nebulizzatore,pom- pa a spalla

Interventi in spazi aperti (Strade, piaz-

ze, giardini ecc.)

- Piretroidi Formulazione liquida

I prodotti vengo- no scelti fra quelli a disposi- zione in relazione

alle dimensioni e alle caratteristi-

che dei focolai.

Come da eti- chetta.

Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I. Atomizzato- re, nebulizzatore, pompa a spalla

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TARGET CONTESTO AM- BIENTALE

PRODOTTI E FORMU- LAZIONE

SCELTA DEL

PRODOTTO DOSAGGIO ATTREZZATURE

Interventi in spazi chiusi (Mense, mer- cati, caserme, scuo- le, ospedali ecc.)

• Piretroidi

• IGR

• Fipronil

• Arbamectina

• Imidacloprid Formulazione liquida o gel

I prodotti vengo- no scelti fra quelli a disposi- zione in relazione

alle dimensioni e alle caratteristi- che dei focolai.

Prodotti in gel nell’impossibilità di chiusura locali

Come da eti- chetta.

Dosaggio massimo in caso di forti infestazioni.

D.P.I. Atomizzato- re, nebulizzatore, pompa a spalla, erogatori per pro-

dotti in gel

TABELLA DERATTIZZAZIONE

TARGET CONTESTO AM- BIENTALE

PRODOTTI E FORMU- LAZIONE

SCELTA DEL

PRODOTTO DOSAGGIO ATTREZZATURE

Interventi di derattizza-

zione

Interventi in spazi aperti (Strade, piazze, giar-

dini ecc.)

• Anticoagulanti - BRODIFACOUM - DIFENACOUM - Bromadiolone

In formulazione cilindri forati.

Anticoagulanti addizionati con

Denatonium Benzoate

Come da etichetta

rat-box D.P.I.

Interventi in spazi chiusi (Mense, mer- cati, caserme, scuo- le, ospedali ecc.)

• Anticoagulanti - BRODIFACOUM - DIFENACOUM - Bromadiolone

In formulazione cilindri forati.

Anticoagulanti addizionati con

Denatonium Benzoate

Come da etichetta

D.P.I., rat-box, trappole

collanti.

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TABELLA LOTTA AL PUNTERUOLO ROSSO

TARGET CONTESTO AMBIEN- TALE

PRODOTTI E FORMULAZIONE

SCELTA DEL PRO-

DOTTO DOSAGGIO ATTREZZATURE

Interventi lotta al pun- teruolo

Interventi in spazi aper- ti – trattamento esterno della pianta

Esoterapia

Reldan 22 Kohinor Plus

Alternati

60 ml per 5 lt per cia- scun indivi- duo da trat- tare (palma).

Atomizzatore Lancia Prolunga D.P.I.

Interventi in spazi aper- ti – trattamento esterno della pianta

Endoterapia

Kohinor Plus +

Concime Vertimec EC +

Concime

Principi attivi alternati + concime

Come da eti- chetta

Arboprof o

Sistema SOS Palm con Cannule in PVC per endoterapia D.P. I.

Lotta massale Trappola a feromo- ni

Erogatori di fero- moni

Come da eti- chetta

Trappola a feror- moni

D.P.I.

LEGENDA:

• D.P.I. = Dispositivi di Protezione Individuale(maschera, tuta,guanti, occhiali)

• I.G.R. = Inibitori di crescita

• B.T.I. = Bacillus Thuringiensis (Prodotto Biologico)

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