• Non ci sono risultati.

Ricordo. Nonna. Dolce. della. Un nido shabby

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Ricordo. Nonna. Dolce. della. Un nido shabby"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

UNA GIOVANE E ATTIVA COPPIA DI PARIGINI, IN ATTESA DEL

TERZO FIGLIO, ACQUISTA UNA NUOVA CASA IN CAMPAGNA ANCHE PER DEDICARSI ALLE SUE PASSIONI: DECORAZIONE D’INTERNI E GIARDINAGGIO

Un nido shabby

Testo, foto, styling:

Laëtitia & Philippe Rissetto / e-magdeco.com

Ricordo

Nonna

Dolce

della

(2)

i Q

uando Stéphanie e suo marito Jac- ques-Olivier hanno avuto la felice notizia che il loro terzo figlio era in arrivo, hanno immediatamente deciso di lasciare il loro apparta- mento situato alla periferia di Parigi e di cercare una nuova casa, più ampia per accogliere anche il nuovo nato, ma soprattutto situata in un ambiente lontano dal caos urbano della Ville Lumière. La loro dimora si trovava a Gagny nel dipartimento della Seine-et-Marne ed era stata da poco rinnovata. Ma il loro desi- derio di offrire alla famiglia in cre- scita maggior spazio e di permettere ai loro figli di respirare un’aria più salubre li hanno convinti a cercare la nuova casa in campagna. Sté- phanie e Jacques-Olivier hanno da poco superato i trenta anni. Sono giovani e molto motivati nelle loro scelte. Hanno entrambi un lavoro interessante: lei è hostess d’aereo per una grande compagnia francese e non può permettersi di abitare lontano dai due aeroporti parigini, Charles de Gaulle e Orly. Lui è ufficiale di collegamento e lavora nel settore pubblico a Parigi. La ri- cerca della nuova abitazione è stata lunga, ma alla fine sono riusciti a trovare la casa dei loro sogni. Un annuncio immobiliare pubblicato su un giornale specializzato mostrava

Stéphanie decora la scrivania dai piedi ad artiglio con un trofeo di corna di cervo e

una rete da pollaio. I globi di cristallo

contengono la sua collezione di lepidotteri

(3)

Il salone dal pavimento in vecchie mattonelle in grès. La scala eseguita su modello del XIII secolo protegge l ’angolo libreria. Camino in

stile Tours, tappeto stile Aubusson

(4)

D al corridoio si vede la camera di Hugo. Il

paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule trovato in soffitta un vecchio birillo diventa lampada

paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule trovato in

soffitta un vecchio birillo

diventa lampada

(5)

due foto di una villa interessante in vendita. La struttura era stata co- struita in pietra viva nel 1910 nel cantone di La-Ferté-sous-Jouarre, a soli 20 chilometri dal Parco Di- sneyland e a breve distanza dal- l’autostrada che porta nella regione dello Champagne e nella Valle di Reims. “Le fotografie ci davano un’immagine attraente della casa, la facciata mostrava grandi finestre ad arco sesto e nel salone si vedeva un camino nello stile detto “tou- rangelle”, lavorato e scolpito in bella pietra calcarea”: così Jacques-Olivier ci descrive le loro prime impressioni sulla casa. A settembre 2010, dopo aver contattato l’agenzia immobiliare, visitarono la proprietà e rimasero molto sorpresi per l’inaspettata am- piezza del giardino, anche se davvero incolto e molto trascurato. Circa trentadue ettari di verde, di vegetali di diversa specie e di alberi dai tronchi altissimi: vederli ed inna- morarsene è stato un tutt'uno per Jacques-Olivier, che in questo pa- radiso verde avrebbe finalmente po- tuto saziare la sua passione per il giardinaggio. In fondo al giardino

Stoviglie in porcellana “Maisons du Monde”, posate in metallo, alzata in metallo argentato di “Comptoir de famille”

al corridoio si vede la camera di Hugo. Il paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule

trovato in

(6)

D

deciso di vendere la villa era una signora piuttosto anziana, che abi- tava a Parigi. Per circa sessanta anni l'edificio era stato la sua dimora di campagna per i week-end e le vacanze. “Era appassionata di giar- dinaggio”, ci spiega Jacques-Olivier,

“e adorava creare splendide com- posizioni floreali con i fiori del giardino. Era una donna piuttosto colta”, continua, “che aveva viaggiato molto nella sua vita e che aveva una vera passione e buon gusto per la decorazione.” Le stesse pas- sioni che hanno i due giovani nuovi proprietari e l’anziana signora, felice di sapere che la sua casa sarebbe rinata ad una nuova vita con le al- legre risate dei loro bambini, decise di vendere a Stéphanie e a Jac- ques-Olivier la sua proprietà, che si trovava anche una vecchia co-

struzione che un tempo era destinata alla stalla e al granaio. Era piuttosto malridotta, aveva pe-rò un gran fascino e poteva diventare una parte interessante della proprietà. L’edera copriva la casa e la nascondeva agli sguardi proteggendola in uno scri- gno di verde rigoglioso. La facciata era sta costruita in pietra arenaria locale molto pregiata a tinte sfumate, che fin dal XVI ha dato fama in- ternazionale alla regione di La- Ferté-sous-Jouarre. Un tempo que- sta pietra era utilizzata per fabbricare le mole destinate ai mulini in tutto il mondo. Per questo, la città aveva ottenuto nel 2002 il titolo di Ca- pitale Mondiale delle pietre da fre- satura, proprio in omaggio alla sua durezza. La proprietaria che aveva

al corridoio si vede la camera di Hugo. Il

paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule trovato in soffitta un vecchio birillo diventa lampada

Sul camino fregio per il tetto in zinco. Lam-

padario italiano in le- gno e ferro acquistato

al mercato

(7)

Sul camino fregio per il tetto in zinco.

Lampadario italiano

in legno e ferro

acquistato al mercato

(8)

Malgrado l’interno piuttosto sciu- pato e la decorazione d’interni fuori moda, perché era stata creata negli anni’70, la struttura della casa era intatta e lasciava intuire un’atmosfera affascinante grazie ad alcuni pre- gevoli elementi architettonici. Sté- phanie e suo marito amavano molto alcune caratteristiche della costru- zione, come le tre grandi sale che si susseguivano una dopo l’altra e si aprivano ai raggi del sole e sul giardino grazie alle ampie vetrate.

Queste erano in gran parte archi a tutto sesto, circondati da una bella cornice in mattoni. Erano comun- que necessari importanti lavori di restauro e soprattutto la messa a norma delle misure necessarie per il comfort e la sicurezza. La giovane coppia non aveva più dubbi, quella era finalmente la loro casa ideale!

Subito dopo l’acquisto venne sta- bilito un preciso piano dei lavori molto impegnativi. L’ingresso si

N al corridoio si vede la camera di Hugo. Il

paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule trovato in

soffitta un vecchio birillo

diventa lampada

(9)

al corridoio si vede la camera di Hugo. Il paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule trovato in soffitta un vecchio birillo diventa lampada paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro ”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule

trovato in

soffitta un

vecchio birillo

diventa

(10)

trova al centro della casa e l’entrata è situata nell’asse di un percorso iniziale protetto da un pergolato.

La cucina occupa un lato della co- struzione e ha il privilegio di avere un’ entrata indipendente protetta da una pensilina, che si affaccia su un piccolo padiglione, fatto costruire dalla coppia nel mezzo di un’aiuola erbosa. Dopo l’entrata principale si trova una vasta sala dedicata alla lettura, poi si apre il grande salone con il camino in stile Tours dalla particolare lavorazione, che la pre- cedente proprietaria aveva acquistato in un negozio d’antiquariato. Il pa-

vimento di questa sala è rappresen- tato da mattonelle esagonali in grès smaltato dai colori caldi e sbiaditi che ancora brilla per la sua bellezza malgrado sia piuttosto vecchio. In fondo alla sala si trova una slanciata scalinata in legno lavorato, che si rifà ad una modello del XIII secolo.

All’epoca è stata disegnata e lavorata da un artigiano appartenente alla famosa associazione dei Compagnon du Tour de France, operai specializzati nei lavori di restauro secondo antiche procedure. Sono i soli artigiani au- torizzati al restauro delle antiche

“maisons à colombage” (case in le-

Sul camino fregio per il tetto in zinco. Lampadario

italiano in legno e ferro acquistato al mercato

(11)

l’interno della costruzione. Per ren- dere più originale ogni ambiente e caratterizzarne le funzioni e l’utilizzo, Stéphanie e Jacques-Olivier hanno scelto di dipingere con colori diversi uno dei quattro muri di ciascuna stanza. Così il pannello su cui è in- serito il camino in mattoni della sala da pranzo è stato dipinto in una sfumatura grigio-verde che ri- corda le piante, il muschio e i licheni.

Per la hall hanno scelto un colore blu-grigio che ricorda il cielo nu- voloso e si adatta alle tonalità di un antico ritratto. Nel salone a fianco, un colore più tenue e riposante, adatto all’ambiente dedicato alla gno) e delle chiese nelle città me-

dioevali della regione dello Cham- pagne. L’apprendistato di questi ar- tigiani, che comprende muratori, pittori, falegnami e ogni attività che riguarda le costruzioni, è molto lungo, circa 15 anni. La scalinata protegge una biblioteca, lavoro pre- giato anche questo effettuato su misura. Le sale si susseguono una dopo l’altra attraverso grandi aperture e creano uno charme particolare di leggerezza e di ampiezza alla casa.

Da una parte all’altra della villa l'occhio può abbracciare con un solo sguardo tutti questi ampi volumi che rendono affascinante e speciale

A ngoliera riadattata da Jacques-Olivier, accanto parte di una

stufa in ghisa che contiene

antichi spartiti musicali,

sul sécretaire un angelo

dormiente in gesso e un

portacandele a pinza

rubato chissà da dove

(12)

lettura, mette in risalto i numerosi oggetti in lega di zinco che Stéphanie ama tanto. Hanno scelto come filo conduttore del percorso un tono di leggero grigio che possiamo trovare sulle boiserie della casa, sulle travi del soffitto, sulle cornici delle porte, sulla biblioteca e sulle rampe e ba- laustre della scalinata. La stanza da letto della coppia si trova sul lato est della villa accanto al loro bagno e viene raggiunta e riscaldata dai primi raggi del sole. Questa è la miglior disposizione, da sempre la preferita fin dall’antichità. Anche qui un colore fa da filo conduttore:

si tratta di un caldo ciliegia, che si

La facciata della villa in pietra arenaria con archi incorniciati da mattoni. Sui gradini vasi in terracotta con bosso, fontana

in pietra invecchiata di Leroy Merlin.

Candelabri decorati con muschio, vaso

Médicis con muschio e ortensie

(13)

ritrova sui cuscini del letto e del divano e sulla mantovana della tenda in toile de Jouy.” Al primo piano si trovano cinque camere e un piccolo bagno che dividono lo stesso pianerottolo: questo è l’ampio spazio che Stéphanie e Jacques- Olivier hanno destinato ai loro figli. Il pavimento di tutto il piano era coperto da una vecchia mo- quette, che è stata rapidamente eli- minata e ha rivelato una superficie in ottimo parquet di pino ameri- cano, che la coppia è stata felice di restaurare, lucidare ad olio, valo- rizzandola. Sia Stéphanie sia Jac-

ques-Olivier sono appassionati di design e di decorazione d’interni e questa passione era già precedente per entrambi al loro primo incontro.

Jacques-Olivier è un abile restau- ratore di mobili e di oggetti antichi, Stéphanie preferisce andare in cerca, nei negozi e botteghe di antiqua- riato, di qualche oggetto insolito, che riesce a trovare con un colpo di fortuna. “È stato mio marito che mi ha fatto scoprire le vendite di mobili di seconda mano e le co- munità Emmaüs”, ci confessa. Sono organismi religiosi presenti in tutto il mondo, cui si possono

Sulla scrostata sedia in ferro un vaso Médicis colmo di muschio

al corridoio si vede la camera di Hugo. Il paravento in legno funge da testiera, sul muro un altro

”oeil de boeuf”, tappeto in giunco Ikea.

Sul baule

trovato in

soffitta un

vecchio birillo

diventa

lampada

Riferimenti

Documenti correlati

Questo è proprio il nostro sport favorito: c’è sempre qualcuno che manca e così passiamo la vita rimproverando gli altri perché non sono all’altezza di quello che noi

Dire se la radice ` e singola o multipla giustificando la risposta e calcolare le prime tre iterazioni del metodo di bisezione a partire dall’intervallo determinato?. Che ordine

[r]

fino a sei giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte. Tale procedura deve intendersi quale comunicazione formale a tutti i partecipanti i

Il dato varia considerevolmente in relazione alla prossimità al mercato del lavoro dei beneficiari stessi: tra i più vicini, perché occupati o con una precedente

LECCO – Si è aperta e si è conclusa con delle citazioni e la richiesta di assoluzione dei suoi assistiti “perché il fatto non sussiste” la lunga requisitoria

248/2015), il Settore Formazione e Prospettive del Sindacato Medici Italiani Le chiedeva di procrastinare la chiusure degli scorrimenti per l'accesso alle Scuole di

Partenza dal nostro villaggio dopo pranzo per l’escursione facoltativa a Taormina.Grazie alla sua incantevole posizione sul mare, alle bellezze paesaggistiche, al vasto