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ENI S.p.A Div. Exploration & Production. Direttiva IPPC PIATTAFORMA BARBARA T2 SINTESI NON TECNICA

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Academic year: 2022

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ENI S.p.A Div. Exploration & Production

Direttiva IPPC

PIATTAFORMA BARBARA T2

Autorizzazione Ambientale Integrata

SINTESI NON TECNICA

(2)

INDICE

1. PREMESSA ______________________________________________________ 3 2. DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO _________________________ 4

2.1. Descrizione Fasi di Processo/Servizi ____________________________________ 5 2.2. Stoccaggi __________________________________________________________ 6 2.3. Produzione ________________________________________________________ 6

3. Materie Prime ____________________________________________________ 7 4. Bilancio Energetico ________________________________________________ 8

4.1. Produzione di energia _______________________________________________ 8

5. DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI _____________________ 9

5.1. Emissioni Atmosferiche ______________________________________________ 9 5.2. Scarichi idrici _____________________________________________________ 10 5.2.1. Acque di strato ________________________________________________________ 10 5.2.2. Acque oleose__________________________________________________________ 10 5.2.3. Acque meteoriche di dilavamento__________________________________________ 10 5.2.4. Acque reflue civili _____________________________________________________ 11 5.3. Rifiuti____________________________________________________________ 11 5.4. Controllo attività operativa __________________________________________ 11 5.4.1. Sistema di controllo remoto dell’impianto (IMS) ______________________________ 11 5.4.2. Certificazione ISO 14.001 _______________________________________________ 11

6. ADEGUAMENTO ALLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (MTD) 12

6.1. MTD gia’ applicate individuate ______________________________________ 12 6.2. Eventuali MTD da applicare _________________________________________ 13

7. VALUTAZIONE DI EVENTUALI INTERVENTI DA ATTUARSI ______ 13

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1. PREMESSA

Il presente documento ha lo scopo di descrivere in modo sintetico le caratteristiche principali della Piattaforma Barbara T2 con particolare riferimento alla descrizione del ciclo tecnologico (§

2), le materie prime utilizzate (§ 3), il bilancio energetico (§ 4), le principali emissioni inquinanti (§ 5), gli adeguamenti alle migliori tecniche disponibili (§ 6).

La Piattaforma Barbara T2 appartiene al “Gruppo omogeneo di Piattaforme della Centrale gas di Falconara”.

Le piattaforme del Campo Barbara inviano la propria produzione di gas sulla piattaforma Barbara T, attraverso sealine, mentre la piattaforma Barbara C riceve il gas in produzione dalle piattaforme Bonaccia, Clara Est, Clara Nord e Calpurnia mediante sealine da 24”.

Il gas del Campo Barbara viene in parte compresso su Barbara T e in parte trasferito, unitamente al gas in bassa pressione raccolto sulla piattaforma Barbara C, su Barbara T2 per la compressione; la totalità del gas compresso è quindi inviato nuovamente su Barbara T per essere trasferito alla Centrale di Falconara, sulla terraferma mediante sealine da 24”.

La Piattaforma Barbara T2 è stata installata nel 2000, ma le attività di compressione sono iniziate nel 2001. Essa non è presidiata, il personale non è normalmente presente per l’esercizio delle attività; solo in occasione di attività di manutenzione sono presenti 7 tecnici e 2 addetti al catering.

La capacità produttiva nominale è di 6.502.000 Nm3/g per circa 365 g/anno.

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2. DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO

Il gas prodotto in bassa pressione nel Campo Barbara viene in parte compresso su Barbara T e in parte trasferito mediante una linea da 18”, posata sul ponte di collegamento, sulla piattaforma di compressione Barbara T2.

La piattaforma Barbara C riceve il gas in produzione dalle piattaforme Bonaccia, Clara Est, Clara Nord e Calpurnia, mediante una sealine da 24”, dalla quale è trasferita, attraverso una linea da 18”, sulla piattaforma di compressione Barbara T2, con transito su Barbara T.

Il gas, convogliato nello slug catcher, viene separato dagli eventuali liquidi trascinati e da qui, unitamente al gas in arrivo dal Campo Barbara, equiripartito sui quattro compressori, attraverso i collettori di aspirazione degli stessi.

Prima di raggiungere le flange di aspirazione dei singoli stadi, il gas attraversa i rispettivi KO drum di aspirazione di 1° stadio e di 2° stadio, che provvedono ad abbattere le più piccole gocce di liquidi eventualmente trascinati.

Il gas compresso, in uscita da entrambi gli stadi di compressione, viene raffreddato negli scambiatori a fascio tubero con acqua di mare e quindi inviato a terra alla Centrale di Falconara, con transito sulla piattaforma Barbara T.

Il gas in uscita dalle tenute primarie dei compressori è convogliato in un sistema recupero gas tenute, dove viene compresso e immesso nel circuito a bassa pressione del sistema gas combustibile.

Questo sistema permettendo il recupero della totalità del gas naturale emesso dalle tenute dei compressori di Barbara T2, consente di abbattere complessivamente il 60% dell’insieme delle emissioni delle tenute dei compressori.

Dai collettori di aspirazione e di mandata dei compressori del gas viene effettuato lo spillamento della quantità di gas utilizzata come combustibile; lo spillamento del gas combustibile viene realizzato dai collettori di aspirazione fin tanto che la pressione disponibile è sufficiente ad alimentare le turbine dei turbocompressori, mentre verrà realizzata dal collettore di mandata a partire del momento in cui non sarà più verificata tale condizione.

Sulla Piattaforma in oggetto il gas combustibile viene utilizzato per:

Ž l’alimentazione delle n° 4 turbine, che azionano i compressori centrifughi del gas;

Ž l’alimentazione dei n° 2 motori a gas dei gruppi elettrogeni principali.

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2.1. D

ESCRIZIONE

F

ASI DI

P

ROCESSO

/S

ERVIZI

In accordo alla suddivisione dell’impianto di cui all’allegato A.25, nella successiva tabella si riporta l’elenco delle fasi principali.

Tabella 1 – Fasi principali dell’impianto Barbara T2

Rif. Fase

1 Separazione 1° stadio 2 Compressione di I stadio

3 Refrigerazione intermedia

4 Separazione 2° stadio 5 Compressione di II stadio

6 Refrigerazione finale

7 Turbine

8 Slug Catcher

9 Raccolta acque di strato 10 Candela fredda B.P.

11 Candela fredda A.P.

12 Sistema di refrigerazione 13 Recupero Gas Tenute 14 Sistema gas combustibile 15 Generazione E.E. principale 16 Generazione E.E. di emergenza 17 Sistema di sollevamento 18 Sistema aria strumenti 19 Sistema antincendio ad Inergen 20 Sistema antincendio ad acqua 21 Raccolta reflui oleosi e semioleosi

22 Raccolta acque meteoriche

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2.2. S

TOCCAGGI

Di seguito sono riportati i serbatoi di stoccaggio presenti sulla piattaforma Barbara T2, con i codici riferiti alla planimetria B 22.

Tabella 2 – Serbatoio di stoccaggio materie presenti sulla piattaforma Barbara T2

Caratteristiche N° area

Modalità

stoccaggio Capacità Materiale stoccato

S1 Serbatoio 30 m3 Acque di strato S2 Serbatoio 22 m3 Acque di strato

S3 Serbatoio - Nessuno

S4 Serbatoio 8 m3 Acque oleose S5 Serbatoio 0,4 m3 Gasolio S6 Serbatoio 0,4 m3 Gasolio S7 Serbatoio 2,622 m3 Olio

lubrificazione S8 Serbatoio 2,622 m3 Olio

lubrificazione S9 Serbatoio 2,622 m3 Olio

lubrificazione S10 Serbatoio 2,622 m3 Olio

lubrificazione S11 Serbatoio 0,49 m3 Gasolio S12 Serbatoio 0,4 m3 Olio

lubrificazione

2.3. P

RODUZIONE

La Piattaforma Barbara T2 ha lo scopo di comprimere il gas prodotto dai campi offshore.

Negli ultimi tre anni di esercizio la Piattaforma Barbara T2 ha processato le seguenti quantità di gas naturale:

Tabella 3 – Produzione di gas negli anni 2003, 2004 e 2005

Gas processato (Sm3) Anno di riferimento

1.834.967.244 2003 1.863.602.155 2004 1.785.443.064 2005

La capacità produttiva nominale annuale massima è paria a 2.506.130.880 Sm3.

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3. MATERIE PRIME

Le materie prime e ausiliare che entrano nel ciclo produttivo dell’impianto sono: fuel gas, bruciato all’interno delle n° 4 turbine per la compressione del gas e nei n° 2 motori a gas per la produzione di energia elettrica e gasolio, utilizzato come combustibile nel motogeneratori di emergenza e nei motori delle gru di sollevamento.

Le rispettive quantità consumate negli ultimi tre anni sono le seguenti:

Tabella 4 – Consumi di materie prime negli anni 2003, 2004 e 2005

Materia prima/ausiliaria 2003 2004 2005

Gas combustibile (Sm3) 37.047.500 47.584.539 49.668.988

Gasolio (t) 1 1 1

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4. BILANCIO ENERGETICO

Sulla piattaforma viene prodotta energia consumata da utilizzatori interni all’installazione.

Come descritto in precedenza la produzione di energia deriva dalla combustione di gas naturale:

Ž nelle turbine per azionare i compressori da gas;

Ž nei motogeneratori per la produzione di energia elettrica, necessaria al funzionamento di tutte le apparecchiature dell’impianto.

Nell’impianto viene inoltre bruciato gasolio nel gruppo elettrogeno di emergenza per produrre energia elettrica, in caso di malfunzionamento dei motogeneratori a gas e nei motori che azionano le gru. Normalmente il gruppo elettrogeno viene fatto funzionare solo durante le prove settimanali di 15 minuti di durata.

4.1. P

RODUZIONE DI ENERGIA

L’energia termica prodotta nel corso dell’anno 2005, legata alla combustione di fuel gas e gasolio è riportata nel seguente prospetto, unitamente ai consumi dei combustibili:

Tabella 5 – Energia termica prodotta nel 2005 Combustibile Consumo Energia

MWh Gas combustibile 49.668.988 Sm3 440.108

Gasolio 1 t 12

I due motogeneratori a gas hanno prodotto 400 MWh di energia termica nel corso del 2004, che sono stati tutti consumati dagli utilizzatori dell’impianto.

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5. DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

Nel presente paragrafo sono descritte le attuali emissioni (aria, acqua, suolo, rumore), associate a ciascuna apparecchiatura e/o linea produttiva, caratterizzandole qualitativamente.

5.1. E

MISSIONI

A

TMOSFERICHE

Le emissioni atmosferiche provocate dall’esercizio della Piattaforma in oggetto sono costituite da:

1. fumi di combustione di:

a. gas naturale nelle quattro turbine e nei due motogeneratori;

b. gasolio nei tre motori diesel;

2. venting di:

a. gas naturale inviato alle candele di alta e bassa pressione e in uscita dagli sfiati delle tenute secondarie dei compressori;

b. vapori di idrocarburi, vapori di olio minerale rilasciati dagli sfiati dei serbatoi di stoccaggio;

3. emissioni fuggitive dalle tenute delle pompe, flangie, valvole, ecc..

I fumi di combustione delle turbine, dei motogeneratori a gas e dei motori diesel contengono essenzialmente inquinanti come CO2, CO, CH4, COVNM, NOx, SOx in quantità diverse.

Le emissioni da venting contengono essenzialmente inquinanti come CO2, CH4, VOC.

Le emissioni fuggitive sono costituite quasi esclusivamente da gas metano.

I punti di emissione in atmosfera legati a combustione stazionaria e a venting, con riferimento all’allegato B20 (Planimetria punti di emissione in atmosfera) sono riportati nella tabella seguente:

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Apparecchiature

macchine Alimentazione Tipologia di emissione

Condizioni di esercizio Turbine

Compressori Gas

4 Fuel Gas Fumi di combustione

Normal funzionamento Gruppi Elettrogeni

Principali 2 Fuel Gas Fumi di combustione

Normal funzionamento Gruppo Elettrogeno

Emergenza 1 Gasolio Fumi di

combustione Emergenza COMBUSTIONE STAZIONARIA

Motore Gru di

servizio 2 Gasolio Fumi di combustione

Prove e movimentazioni

Candela fredda B.P. 1 Gas naturale Idrocarburi non combusti

Normal funzionamento

VENTING Candela fredda

A.P. 1 Gas naturale Idrocarburi

non combusti Emergenza

5.2. S

CARICHI IDRICI

Gli effluenti liquidi prodotti durante l’esercizio della Piattaforma, separati per tipologia, sono i seguenti:

Ž Acque di strato

Ž Acque oleose;

Ž Acque meteoriche di dilavamento;

Ž Acque reflue civili.

5.2.1. Acque di strato

L'acqua di strato, separata dai separatori (KO drum) di arrivo dalle sealines delle piattaforme, viene raccolta in un serbatoio ed inviata sulla Barbara C, dove viene dapprima separata e trattata in piattaforma per separare i materiali in sospensione e gli idrocarburi e poi scaricata a mare.

5.2.2. Acque oleose

Costituite essenzialmente da: scarico di fondo delle apparecchiature, olio di lubrificazione esausto dei turbocompressori; vengono raccolte nel serbatoio drenaggi e convogliate, tramite tubazione valvolata, alla bettolina ed inviati a terra.

5.2.3. Acque meteoriche di dilavamento

Costituite da acque piovane non inquinate, sono scaricate a mare tramite il casing separatore, a una profondità di -12 m.

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5.2.4. Acque reflue civili

Sulla Piattaforma Barbara T2 non si producono reflui civili poiché il personale utilizza i servizi igienici del modulo alloggi della piattaforma Barbara C collegata tramite ponte.

5.3. R

IFIUTI

I rifiuti prodotti sulla Piattaforma Barbara T2 sono inviati su Barbara C, alla quale pervengono rifiuti da tutte le piattaforme del Campo Barbara.

Da Barbara C vengono trasportati, tramite supply vessel a terra, precisamente alla Base Operativa di Ravenna dove avviene la contabilizzazione cumulativa di tutto il campo Barbara.

Sulla piattaforma Barbara T 2 non sono presenti aree di stoccaggio rifiuti.

I RSU vengono depositati in cassonetti e di qui inviati sulla piattaforma Barbara C collegata con un ponte. Tali rifiuti sono prodotti in quantità irrisorie in quanto Barbara T2 non è presidiata, ma il personale vi è presente solo durante le normali attività di manutenzione.

5.4. C

ONTROLLO ATTIVITÀ OPERATIVA

5.4.1. Sistema di controllo remoto dell’impianto (IMS)

Il monitoraggio dei parametri di processo di tutto l’impianto avviene tramite un sistema di acquisizione dati in continuo replicato in remoto in sala controllo (IMS - Information Management System) (MTD). E’ possibile così controllare costantemente tutti i dati e parametri riguardanti le apparecchiature e le emissioni.

5.4.2. Certificazione ISO 14.001

L’ENI Divisione E & P - UGIT, mantiene un Sistema di Gestione Integrato HSE-QR, finalizzato a garantire l’applicazione della Politica della Divisione in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente, Qualità e Radioprotezione.

Del SGI fa parte il Sistema di Gestione Ambientale (SGA), per il quale è stata acquisita la

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6. ADEGUAMENTO ALLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (MTD)

Nella valutazione delle MTD da applicare all’insediamento produttivo sono stati scelti dei criteri generali che tengono conto dell’effettivo impatto dell’attività produttiva in genere, del processo o della singola unità funzionale. In particolare è stata focalizzata l’attenzione sulle apparecchiature che caratterizzano l’attività IPPC (Categoria 1.1) principale secondaria, ossia:

- NOSE-P 101.04 Combustione nelle Turbine a Gas;

- NOSE-P 101.05 Combustione nei Motori Fissi.

6.1. MTD

GIA

APPLICATE INDIVIDUATE

Nell’ambito della verifica della conformità dell’impianto con le LG nazionali e le Bref comunitarie sono tate individuate una serie di MTD che la piattaforma Barbara T2 già applicate:

Emissioni in atmosfera:

o Fuel Gas esente da zolfo;

o Monitoraggio in continuo sulle turbine dei parametri principali di regolazione della combustione (T, CO,O2);

o Camera di combustione “SoLoNOx II” per le turbine dei compressori;

o Sistema di recupero gas tenute per le unità di compressione gas.

Scarichi reflui

o Reflui gestiti in modo separato per tipologia

o Sono eseguite periodicamente analisi chimiche solo su acque di processo

Controllo attività operative:

o Adozione di un Sistema di Gestione Ambientale

o Monitoraggio dei parametri di processo di tutto l’impianto tramite un sistema di acquisizione dati in continuo.

o Sistema Informatizzato di Manutenzione

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6.2. E

VENTUALI

MTD

DA APPLICARE

Con riferimento alle LG nazionali ed alle BReF Comunitari le MTD che potrebbero essere applicate, in addizione a quelle già presenti sulle macchine, sono:

o monitoraggio in continuo sulle turbine: non necessario in quanto esistono sistemi di contenimento delle emissioni di NOx (SoLoNOx II) sulla maggiore fonte di emissione dell’impianto, ed il fuel utilizzato è esente da zolfo, per cui anche le emissioni di SOx sono limitate al minimo. Al fine di controllare la combustione ottimale è presente un sistema di monitoraggio in continuo sui parametri CO, O2 e T.

7. VALUTAZIONE DI EVENTUALI INTERVENTI DA ATTUARSI

Per quanto riguarda il contenimento e l’abbattimento delle emissioni in atmosfera non sono previsti interventi per l’adeguamento alle MTD in quanto:

o Sulla base dei calcoli effettuati annualmente con l’utilizzo dei fattori di emissione specifici e delle analisi diretti eseguite sui camini delle apparecchiature, la quantità di inquinanti rilasciati in atmosfera rispetta le prescrizioni autorizzative ed è al di sotto del valore soglia previsto dal DM 21/11/01.

o L’attività principale per la quale l’impianto viene identificato come complesso IPPC con attività IPPC 1.1, è quella riferita all’esercizio delle n°4 turbine (codice NOSE-P 101.04 Combustione nelle Turbine a Gas). Tali turbine risultano conformi alle MTD previste dalla LG nazionali e BRef comunitarie.

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