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COLLECTANEA FRANCISCANA

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Academic year: 2022

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COLLECTANEA FRANCISCANA

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ISSN 0010-0749

© Proprietas litteraria

Edizioni Collegio San Lorenzo da Brindisi

Istituto Storico dei Cappuccini

Circonvallazione Occidentale 6850 (C.P. 18382) I-00163 ROMA tel. (+39) 06.66.05.21 – fax (+39) 06.66.05.25.32

Redactio – e-mail: collectanea.franc@libero.it Administratio – e-mail: libri.cappuccini@libero.it

www.istcap.org

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C O L L E C TA N E A

F R A N C I S C A N A

PERIODICUM CURA INSTITUTI HISTORICI

ORDINIS FRATRUM MINORUM CAPUCCINORUM EDITUM

ANNUS 91 2021 fasc. 3-4

Directio et Administratio:

ISTITUTO STORICO DEI CAPPUCCINI

Circonvallazione Occidentale 6850 (C.P. 18382) I-00163 ROMA

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Collectanea Franciscana

Rivista internazionale di storia, dottrina, spiritualità e arte francescana pubblicata dall’Istituto Storico dei Cappuccini

riconosciuta dall’ANVUR come rivista scientifica

nell’Area “11-Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche”

e dall’European Reference Index for the Humanities and Social Sciences (ERIH-Plus) nel settore “Religious Studies and Theology”

International Peer-Reviewed Journal

© Proprietas litteraria – Copyright by Istituto Storico dei Cappuccini ISSN 0010-0749

Direttore / Editor publishing: Aleksander Horowski

Comitato di redazione / Editorial Board: Felice Accrocca, Giuseppe Avarucci, Daniel Kowalewski, Leonhard Lehmann, Benedict Vadakkekara

Comitato Scientifico / Scientific Board: Maria Pia Alberzoni (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano); Henryk Anzulewicz (Albertus-Magnus-Institut – Bonn); Alessandra Bartolomei Romagnoli (PUG – Roma); Luciano Bertazzo (Facoltà Teologica del Triveneto – Padova); Wiesław Block (PUA – Roma); Sophie Delmas (Université de Lyon II); José Ángel Echeverría (Facultad de Teología del Norte de España – Vitoria); Bogdan Fajdek (Collegio S. Isidoro – Roma); Emil Kumka (Pontificia Facoltà Te- ologica S. Bonaventura – Roma); Niklaus Kuster (Universität Luzern); Mary Melone (PUA – Roma);

Mikołaj Olszewski (Polska Akademia Nauk – Warszawa); Miguel Anxo Pena González (Universidad Pontificia de Salamanca).

Referaggio / Scientific Reviwers: Marco Bartoli (LUMSA – Roma); Carla Benocci (Quasar Insti- tute for Advanced Design – Roma); Rosa Marisa Borraccini (Università di Macerata); Stefano Brufani (Università degli Studi di Perugia); Roberto Cobianchi (Università di Messina); Fabrizio Congiu (Pon- tificia Facoltà Teologica della Sardegna – Cagliari); Vincenzo Criscuolo (Congregazione delle Cause dei Santi – Città del Vaticano); Federica Dallasta (Università di Parma); Andrzej Derdziuk (KUL – Lublin); Maria Teresa Dolso (Università di Padova); Marco Guida (PUA – Roma); Romuald H. Kośla (UPJP II – Kraków); Roberto Lambertini (Università di Macerata); Vinni Lucherini (Università degli Studi di Napoli Federico II); Alfonso Marini (Sapienza Università di Roma); Lydia Salviucci Insolera (PUG – Roma); Filippo Sedda (PUA, Roma); Mario Tosti (Università degli Studi di Perugia).

Responsabile / Legal Representative: Daniele Giglio

Autorizzazione del Tribunale di Roma del 3.2.1949, n. 686 del Registro.

Giammarioli Stampa srl, Via delle Cisternole, 24, I-00044 Frascati (RM) info@giammariolistampa.com

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 565-580

Martín Carbajo Núñez

THE FRATERNAL ECONOMY:

A FRANCISCAN PERSPECTIVE

Summary: The Franciscan vision of the economy, which had a remarkable develop- ment during the 13th-15th centuries, keeps being relevant today. This fact has been recent- ly recognized by Pope Francis when he convened a world meeting of young economists in Assisi, entitled “The economy of Francesco”, to promote a more fraternal economic system, more attentive to the poor and the environment. Because of the COVID-19 pandemic, the meeting ended up being held online on November 19-21, 2020. This article presents the fundamental features of the Franciscan economy that the Pope has once again proposed as an inspirational model for a new economy today.

Keywords: Economy − Francis of Assisi − Pope Francis, Franciscans − Mounts of piety

Sumario: La visión franciscana de la economía, que tuvo un notable desarrollo duran- te los siglos XIII-XV, sigue gozando hoy de una sorprendente actualidad. Así lo ha recono- cido recientemente el Papa Francisco al convocar en Asís un encuentro mundial de jóvenes economistas, titulado “The Economy of Francesco”, para promover un sistema económico más fraterno, más atento a los pobres y al medio ambiente. A causa de la pandemia del CO- VID-19, el encuentro terminó celebrándose online los días 19-21 de noviembre 2020. Este artículo presenta los rasgos fundamentales de la economía franciscana que el Papa ha vuelto a proponer como modelo inspirador para una nueva economía del “nosotros.”

Palabras clave: Economía − Papa Francisco − Francisco de Asís − Franciscanos − Montes de Piedad.

The author is professor of the Moral Theology at the Pontifical University Antonia- num (Rome), Pontifical Academy Alfonsianum of the Pontifical University Lateranum (Rome) and the Franciscan School of Theology at the University of San Diego.

e-mail: mcarbajon@gmail.com

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 581-637

Radosław Pasztaleniec

LA BIBBIA NEGLI SCRITTI DI FRANCESCO D’ASSISI ANALISI BIBLIOGRAFICA

DEGLI ULTIMI CINQUANT’ANNI DI RICERCA (1970-2020)

Riassunto: L’articolo offre un’analisi della produzione bibliografica sul tema Bibbia

negli Scritti di Francesco d’Assisi. Partendo dalla rassegna di Ignace Schlauri, compilata nel

1970, l’autore fornisce al lettore la bibliografia aggiornata, suddivisa in varie categorie. In seguito, viene presentato lo svolgimento di ogni filone tematico. E, infine, si offre una rifles- sione storiografica sulla dinamica della ricerca, dando rilievo alla formazione degli autori e al ruolo dei Centri di ricerca.

Parole chiave: Francesco d’Assisi – Bibbia (Sacra Scrittura) – Scritti di Francesco d’Assisi – Studi bibliografici – Riflessione storiografica

Abstract: The article offers an analysis of the bibliographic production on the topic of the Bible in the Writings of Francis of Assisi. Beginning with the essay of Ignace Schlauri, compiled in 1970, the author provides the reader with an updated bibliography, divided into various categories. Afterwards, the development of each line of research is presented. Finally, a historiographical reflection on the dynamics of studies is offered, highlighting the forma- tion of authors and the role of research centers in the development of Franciscan studies.

Keywords: St Francis of Assisi – Bible (Sacred Scripture) – Writings of Francis of Assisi – Bibliographical studies – Historiographical reflection

L’autore è docente di spiritualità francescana presso la Pontificia Università Antonianum a Roma.

email: r.pasztaleniec@antonianum.eu

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 639-701

Alberto Forni

DANTE E GIOACCHINO DA FIORE

Sommario: L’articolo è sintesi di un’ampia e puntuale ricerca pubblicata sul sito www.

danteolivi.com, la quale dimostra che Dante conobbe e utilizzò nella Commedia le opere di Gioacchino da Fiore non in modo diretto, ma attraverso le numerose citazioni della Concor-

dia e dell’Expositio contenute nella Lectura super Apocalipsim di Pietro di Giovanni Olivi.

Parole chiave: Dante Alighieri – Pietro di Giovanni Olivi – Gioacchino da Fiore – Commenti all’Apocalisse – Esegesi medievale

Summary: The article is a synthesis of an extensive and careful research published on the website www.danteolivi.com, which shows that Dante knew and used in the Comedy the works of Joachim of Fiore, not directly, but through the numerous quotations from Concor-

dia and Expositio contained in the Lectura super Apocalipsim by Peter of John Olivi.

Keywords: Dante Alighieri – Peter of John Olivi – Joachim of Fiore – Comments on the Apocalypse – Medieval exegesis

L’autore, laureato in Lettere e Filosofia, è stato consigliere della Camera dei Deputati (1982-2006), attualmente è uno studioso indipendente.

e-mail: danteolivi@gmail.com

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 703-783

Daniele Giglio

I CAPPUCCINI A TERNI:

IL LUOGO NUOVO DI S. MARTINO

1

Sommario: L’articolo ricostruisce la storia del secondo convento fondato nella città di Terni dai frati cappuccini della Provincia di S. Francesco. La distanza del luogo vecchio della Romita creava notevoli disagi sia ai frati di passaggio, diretti o di ritorno da Roma, sia ai frati infermi. Inoltre un secondo convento più vicino al centro cittadino avrebbe favorito anche un migliore apostolato tra il popolo. I frati individuarono come idoneo per le loro esigenze il luogo di S. Martino, di proprietà della mensa episcopale. Dopo una lunga e complessa tratta- tiva con il Consiglio cittadino e il Vescovo, iniziata nel 1584, e altre traversie per completare la “fabbrica”, alla fine del 1589 i frati poterono abitare il nuovo convento. Il complesso di S. Martino prestò inizialmente la sua opera come lanificio provinciale, fino al 1656/1657.

Inoltre, per l’aria salubre del luogo, fu destinato dai superiori a infermeria zonale, fino alla metà dell’Ottocento. Nell’estate del 1810, in seguito alle leggi di soppressione napoleoni- che, i frati abbandonarono S. Martino. Dopo la soppressione il convento fu affittato al sig.

Pietro Faustini di Terni. I frati rientrarono a S. Martino alla fine del 1814 e vi restarono fino all’autunno del 1866, quando in seguito alle leggi di soppressione del nuovo Stato italiano, lasciarono definitivamente il complesso conventuale. La chiesa fu poi distrutta da un incen- dio nel 1874. Il fabbricato del convento fu invece distrutto nei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Parole chiave: Storia degli Ordini Religiosi − Italia − Terni − Convento S. Martino

− Cappuccini

Abstract: The article tends to reconstruct the history of the second convent of the Capuchin friars of the Province of st. Francis, in the city of Terni. The distance from the old place of the Romita created considerable inconvenience to both the friars passing through, direct or returning from Rome, and to the sick friars. Furthermore, this second convent being

1 L’articolo rielabora e completa la ricerca sul convento di S. Martino avviata dall’Autore in occasione del Convegno tenutosi per il centenario del ripristino della diocesi di Terni: cf. Daniele Giglio, La presenza dei frati minori cappuccini nella diocesi di Terni-Narni-Amelia, in 1218/2018.

Il ripristino della diocesi di Terni e la predicazione di San Francesco in Città: a 800 anni, Atti del Convegno Nazionale, Terni, Museo Diocesano e Capitolare, 9-10 novembre 2018, a cura di Edoardo D’Angelo (AMERIA. Studi e ricerche sul territorio tusco-sabino, 3), Verona 2021, 279-412.

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DANIELE GIGLIO 704

very closer to the city center, might also have favored a better apostolate among the people.

The friars identified the place of St. Martin which is owned by the episcopal table as condu- cive for their needs. After a long and complex negotiation with the city council and the bish- op, which began in 1584, and other hardships to complete the “factory”, at the end of 1589 the friars were able to live in the new convent. The complex of St. Martin initially lent its work as a provincial wool mill, up to 1656/1657. Besides, by virtue of the healthy air of the place, it was assigned by the superiors as a hospital zone, until the mid of nineteenth century.

After the laws of suppression of Napoleone, the friars decided to abandon St. Martin, in the summer of 1810. After the suppression the convent was given for rent to Mr. Peter Faustini of Terni. The friars returned to St. Martin at the end of 1814 and remained there until the autumn of 1866, later on after the laws of suppression of the new italian State, they finally left the convent complex. The church was by then destroyed by fire in 1874. While the convent building got destroyed in the bombings of the Second World War.

Keywords: History of Religious Orders − Italy − Terni − Friary of St. Martin − Cap- uchins

L’autore è direttore della Sezione di Assisi dell’Archivio Storico della Provincia Serafica Immacolata Concezione dei Frati Minori Cappuccini.

e-mail: fradanele25@libero.it

La fondazione del convento (Luogo nuovo)

Il primo insediamento dei cappuccini della Provincia di San Francesco nella città di Terni fu la Romita. Edificato su richiesta della comunità, i frati ne presero possesso l’8 ottobre del 1549

2

. La Romita distava dalla città circa tre miglia, perciò, complice la rapida espansione della riforma nella seconda metà del ’500, fu oppor- tuno edificare un sito più centrale e più comodo, sia per ricoverare i frati infermi e

2 Sulla fondazione della Romita cf. Ivi, 283-291. La Provincia “S. Francisci seu Umbriae” è una delle nove vicarie della riforma cappuccina (insieme a Marche, Roma, Toscana, Napoli, Ca- labria, Sicilia, Milano e Venezia) erette nel 1535: cf. Melchior a Pobladura, Historia Generalis Ordinis Fratrum Capuccinorum. Pars prima: 1525-1619, (Bibliotheca seraphico-capuccina, 7), Romae 1947, 74-78. Si parla di vicarie così come di vicario generale e di vicario provinciale poi- ché i cappuccini, seppure solo formalmente, furono subordinati ai conventuali fino al 28 gennaio 1619, quando Paolo V, con il breve Alias felicis recordationis, concesse loro la piena autonomia:

cf. Bullarium Ordinis FF. Minorum S. P. Francisci Capucinorum seu collectio Bullarum, Brevium, Decretorum, Rescriptorum, Oraculorum & c. quae a Sede Apostolica pro Ordine Capucino emana- runt, 10 voll., I, Romae 1740-1884, 62-63; Isidoro Agudo da Villapadierna, Breve «Alias felicis recordationis» di Paolo V, in I Frati Cappuccini. Documenti e testimonianze del primo secolo, a cura di Costanzo Cargnoni, 4 voll. in 5 tomi + 1 di Indici, I, Perugia 1988-1993, 134-138. Su Paolo V vedi la voce di Volker Reinhardt in Enciclopedia dei Papi, 3 voll., III, Roma 2000, 277-292.

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 785-814

Valentí Serra de Manresa

CONTRIBUCIÓN DE LOS CAPUCHINOS DE CATALUÑA Y MALLORCA

A LOS ESTUDIOS LULIANOS

Resumen: Repaso histórico sobre la aportación de los capuchinos de Cataluña y Ma- llorca a los estudios lulianos, realizada a partir de documentos de archivo y con fuentes estam- padas de época señalando, de manera particular, la contribución al estudio de Ramón Llull († 1316) y al lulismo de algunos escritores capuchinos como: Samuel de Algaida, Basilio de Rubí, Andrés de Palma de Mallorca y, particularmente, del sacerdote vinculado a los capuchi- nos a través de la Tercera Orden, Salvador Bové. En la primera nota del artículo se señalan las siglas de las principales bibliotecas y archivos consultados, con su localización geográfica. Se ofrece, a modo de complemento, una pequeña muestra de iconografía luliana estampada en la capital de las Baleares.

Palabras clave: Ramón Llull – lulismo – estudios filosóficos – estudios lulianos – neo-escolástica – iconografía luliana.

Summary: A historical review of the contribution of the Capuchins of Catalonia and Mallorca towards Lullian studies carried out bearing in mind archival documents and the printed contemporary sources that bring out particularly the contribution towards the study of Ramón Llull († 1316) and to Lullism by some Capuchin writers like Samuel de Algaida, Basilio de Rubí, Andrés de Palma de Mallorca, especially Salvador Bové, a priest associated with the Capuchins through the Third Order. The first footnote of this essay indicates the acronyms of the main libraries and archives consulted, and their geographical locations.

By way of supplement, a small sample of Lullian iconography printed in the capital of the Balearic Islands is offered.

Keywords: Ramón Llull − Lullism − philosophical studies − Lullian studies − Neo-Scholasticism − Lullian iconography

L’autore è storico, archivista provinciale dei frati cappuccini della Catalogna (Barcelona)

e-mail: frvalentiserra@gmail.com

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 815-888

Giampiero Gambaro

L’ATTUALITÀ CANONICA DELLA VOCE ATTIVA E PASSIVA

DEI LAICI CAPPUCCINI

1

Summary: The Council decree Perfectae caritatis, the motu proprio Ecclesiae sanctae, and the 9

th

Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops on consecrated life have ex- pressed the need to involve and allow lay religious leadership at all levels in mixed institutes

“salvis iis quae ex ordine sacro proveniunt” (PC 15). As of to date there is a substantial post-syn- odal frustration given the lack of any outcome. On the one hand it is generally accepted both to overcome the rigid and exclusive distinction between clerical and lay institutes (can. 588), and the existence of mixed institutes of consecrated life, those in which the co-presence of priest and lay religious is intrinsic to the charismatic essence and spiritual patrimony of the institute, and of those institute which are not merely lay or de facto and indistinctly consti- tuted by priest and lay members. However, on the other hand the present understanding of the potestas regiminis as applied to religious institutes, and the current objections concerning the traditional distinction between the potestas ordinis and the potestas iurisdictionis, do not allow a lay brother acting as major superior in an order with both priest and lay religious.

Vita consecrata dealt with this issue, but by using a somehow different language from PC 15

led the debate toward a tipping point. The authority in a religious institute and the priestly ministry share a common public and ecclesial nature, therefore superiors requires the neces- sary power of governance to function appropriately especially in those institute with lay and priest religious. Given the present contradiction between the Franciscan and Capuchin char- ismatic customs and the present common canonical law, the Congregation in two different recent cases had to apply the canonical institute of dispensation. The Franciscan bulled rule, the constitutions of the cismontane Observants and of the Capuchins, decretalists, canon- ical doctrine, the post-tridentine jurisprudence and the Apostolic See in 16

th

, 17

th

and 19

th

century, as well as the Council and the Synod of Bishops, point to the proper law of each

1 L’articolo è parte della tesi di dottorato in diritto canonico “La voce attiva e passiva dei frati laici nei capitoli dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Studio storico-canonico di una consue- tudine praeter legem” diretta da Ricardo Daniel Medina, OAR, presentata e discussa dall’autore il 4 agosto 2020 presso la Facultad de Derecho Canónico “Santo Toribio de Mogrovejo” della Pon- tificia Universidad Católica Argentina, e ora opportunamente modificata e continuazione dell’ar- ticolo Il diritto comune tridentino e la voce attiva e passiva dei frati laici nell’ordine dei cappuccini tra il 1566 e il 1909, in Collectanea Franciscana (in seguito CF) 91 (2021) 51-118.

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GIAMPIERO GAMBARO 816

institute as the most appropriate legal context to rule the case of a lay superior “impeded”

to function with acts that require the sacred orders. The Capuchin constitutions should be revised to reach a more consistent language between numbers 90.3 and 123.6. The canonical ground to implement such a change should be found in the general principle given in can.

129 § 2, which allows for the cooperation of lay faithful in the potestas regiminis not only in the judiciary, but also in the munus exsecutivum in the Church.

Keywords: mixed institutes of consecrated life – power of governance – lay brothers Riassunto: Il decreto conciliare Perfectae caritatis, il motu proprio Ecclesiae sanctae e la IX Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla vita consacrata hanno indicato la necessità di coinvolgere e permettere l’accesso dei religiosi laici agli uffici di go- verno a tutti i livelli della struttura organica degli istituti misti “salvis iis quae ex ordine sacro

proveniunt” (PC 15). Ad oggi si registra una sostanziale frustrazione post-sinodale. È ormai

riconosciuta l’esigenza di superare la rigida dicotomia tra istituti clericali e istituti laicali (can.

588) e l’esistenza di istituti di vita consacrata misti, quelli in cui la co-presenza di religiosi sacerdoti e laici è intrinseca all’essenza carismatica e al patrimonio spirituale dell’istituto, e di quelli non meramente laicali, cioè composti di fatto e indistintamente da religiosi sacerdoti e religiosi laici. Tuttavia, l’attuale comprensione della potestas regiminis, così come è applicata agli istituti religiosi, e le attuali obiezioni relative alla tradizionale distinzione tra potestas

ordinis e potestas iurisdictionis, non permette di ritenere abile un religioso laico all’ufficio di

superiore maggiore in un ordine costituito da religiosi sacerdoti e laici. Vita consecrata af- fronta la questione ma utilizzando una terminologia diversa rispetto a PC 15, ha orientato il dibattito verso quello che appare un punto di non ritorno. L’autorità negli istituti religiosi e il ministero sacerdotale condividono la natura pubblica ed ecclesiale, quindi i superiori ne- cessitano di quella potestà di governo necessaria per poter agire appropriatamente, soprat- tutto in quegli istituti con religiosi sacerdoti e laici. A motivo dell’attuale contraddizione tra le consuetudini carismatiche francescane e cappuccine e l’attuale ordinamento canonico, la Congregazione in due recenti casi ha dovuto utilizzare l’istituto canonico della dispensa. La regola francescana, le costituzioni dell’osservanza cismontana e dei cappuccini, i decretalisti, la dottrina canonica, la giurisprudenza post-tridentina e la Sede Apostolica tra il XVI e il XIX secolo, così come il magistero conciliare e sinodale indicano nel diritto proprio il contesto legislativo più appropriato per regolare il caso di un superiore “impedito”, a motivo del suo statuto di laico, a compiere atti che richiedono gli ordini sacri. Le costituzioni dei cappuccini dovrebbero essere riviste per dare maggiore coerenza tra i numeri 90.3 e 123.6, la base cano- nica su cui fondare queste modifiche può incontrarsi nel principio generale del can. 129 § 2, che permette la cooperazione di fedeli laici nella potestas regiminis non solo nella funzione giudiziale ma anche in quella esecutiva nella Chiesa.

Parole chiave: istituti di vita consacrata misti – potestà di governo – frati laici Universidad Católica Sedes Sapientiae (Lima)

E-mail: ggambaro@ucss.edu.pe

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 889-909

Aleksander Horowski

ALCUNE NOTIZIE

SULL’ATTIVITÀ SCIENTIFICA FRANCESCANA NEL 2020

I. Istituti scientifici

Istituto Storico dei Cappuccini − Roma

Il 4 luglio 2020, il Ministro Generale dei Cappuccini, fra Roberto Genuin, ha riconfermato per il secondo triennio fra Daniel Kowalewski (Provincia di Varsavia) come presidente e fra Leonard Ghiurca (Custodia Rumena) come vicepresidente dell’Istituto Storico dei Cappuccini. Nel mese di settembre, fra Gianluca Crudo è rientrato nella provincia di Calabria. Nel corso dell’anno, a cura dei soci, sono usciti due fascicoli (1-2 e 3-4) della rivista Collectanea Franciscana 90 (2020) con il nume- ro complessivo di 758 pagine, e il supplemento Bibliographia Franciscana (t. XLII, 411 p.) con ben 3086 schede delle principali opere edite nel 2018.

Nella collana “Bibliotheca seraphico-capuccina” sono stati pubblicati tre volu- mi: 108 − Carla Benocci, A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi, dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna (24 cm, 777 p. ill.); 109 − Alessia Francone, La predicazione latina e volgare di Bertoldo di Ratisbona (1210 ca.–1272) (24 cm, 416 p, ill.); 110 − “Semplice come colomba”:

beato Benedetto Passionei da Urbino. Convegno di studi a centocinquanta anni dalla beatificazione 1867-2017 Fossombrone, 23 settembre 2017, a cura di Aleksander Ho- rowski (24 cm, 422 p. ill.).

Alla collana “Monumenta Historica Ordinis Minorum Capuccinorum” si è ag- giunto il volume 41: Registrum scripturarum della procura generale dell’Ordine Cap- puccino, 1703-1709, a cura di Giuseppe Avarucci (24 cm, 572 p., ill.); nella serie

“Iconographia franciscana” è uscito il volume 24: Efrem Maria da Kcynia. Vita e

opere d’arte, a cura di Daniel Kowalewski − Yohannes Teklemariam Bache (24 cm,

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Collectanea Franciscana 91 (2021) 911-916

CRONACA

DEL XXXVI SEMINARIO DI FORMAZIONE IN STORIA RELIGIOSA E STUDI FRANCESCANI

Il Seminario di formazione in storia religiosa e studi francescani si è svolto presso la Domus Laetitiae di Assisi, dal 27 giugno all’8 luglio 2021. Hanno parteci- pato diciassette borsisti, provenienti da tutta l’Italia e da alcuni paesi esteri: Benin, Polonia e Russia. Cinque seminaristi rappresentavano varie congregazioni maschili e femminili della famiglia francescana, mentre la rimanente parte era costituita da studiosi laici, laureati nelle più varie discipline: storia, storia dell’arte, archeologia, teologia, filosofia e letteratura; questa vastità di interessi ha permesso di creare siner- gie molto interessanti.

L’obiettivo principale del seminario, promosso dal Centro interuniversitario di studi francescani e dalla Società internazionale di studi francescani, è stato quel- lo di far conoscere ai partecipanti le fonti francescane. Gli argomenti delle lezio- ni possono essere suddivisi in due grandi categorie. Alcune si possono considerare come introduzioni generali ai più disparati generi di fonti storiche concernenti il francescanesimo: agiografiche, visive, diplomatiche ecc. Altre sono state finalizzate a un’introduzione all’Incontro di studio su Arnaldo Fortini che è seguito al seminario;

queste sono state incentrate sulla storiografia e gli usi che sono stati fatti delle fonti francescane nel corso della storia.

La prima giornata di seminario è stata dedicata agli scritti di Francesco. Luigi

Pellegrini (Università di Chieti) ha condotti i borsisti nel cuore del corpus scriptorum

del santo. Il professore ha sottolineato la superiorità degli scritti di Francesco, a disca-

pito delle successive fonti agiografiche, come fonte primaria rispetto alla conoscenza

della vita del santo. Questa superiorità degli scritti di Francesco, come ha indicato

Pellegrini, è stata parte integrante della rivoluzione portata negli studi francescani

da Paul Sabatier, fondatore della Società internazionale di studi francescani. Inol-

tre, Pellegrini ha posto l’attenzione sulle varie edizioni delle opere di Francesco, fino

all’ultima edizione critica di Carlo Paolazzi. In seguito, sono state discusse numerose

questioni relative agli scritti di Francesco: aspetti letterari, generi diversi, influenza di

altri frati sull’origine di alcuni testi nonché le difficoltà di datazione precisa per alcu-

(15)

TOMASZ KAROL MANTYK 912

ne opere in particolare. Il professor Pellegrini ha poi proposto il concetto di minorità come punto focale di tutti gli scritti francescani, sostenendo l’interessante concetto che più della povertà fu la minoritas il contributo capitale e originale di Francesco alla spiritualità cristiana.

La seconda giornata è stata dedicata alle fonti normative per la prima storia francescana, ossia i commenti e le esposizioni papali della regola francescana. Il tema è stato presentato magistralmente da Roberto Lambertini (Università di Macerata).

Dopo una discussione sulle edizioni critiche dei commenti papali alla Regola di san Francesco e sul loro contesto storico generale, Lambertini ha proposto ai partecipan- ti una lettura dettagliata del testo attuale della bolla Quo elongati di Gregorio IX. Ha offerto un ampio commento sui punti principali del documento: il carattere norma- tivo del Testamento di san Francesco, l’uso del denaro e le modalità di acquisto dei beni per mezzo degli amici spirituali.

Nella sessione pomeridiana, Lambertini ha illustrato i successivi sviluppi del- la storia dell’Ordine, sottolineando l’importanza della polemica con Guglielmo di Saint-Amour sullo stile di vita mendicante e i movimenti millenaristi ispirati alle profezie di Gioacchino da Fiore. Alla luce di questo contesto ha guidato i seminaristi attraverso un altro documento papale, Exiit qui seminat di Niccolò III. Si è sofferma- to su due temi portanti del documento: le perfezioni evangeliche e la povertà france- scana. Ha mostrato nel dettaglio come il papa abbia cercato di qualificare e chiarire queste due questioni controverse. Nel complesso, la lezione del Lambertini è servita a presentare gli sviluppi chiave del primo secolo di storia dell’Ordine non come una rivoluzione ma come un’evoluzione all’interno delle strutture ecclesiastiche. È sta- to un passaggio da un’intuizione profetica all’istituzionalizzazione ecclesiastica, che non tanto ha distrutto lo spirito originario, quanto ha contribuito a preservarlo alla luce delle mutate circostanze.

Il terzo giorno ha visto come relatore il professor Marco Guida (Pontificia Università Antonianum). Il titolo assegnato all’intervento Il corpus agiografico di Tommaso da Celano, mette chiaramente in luce il focus: partendo dalla biografia del Celanese, inserita all’interno del contesto storico, la lezione si è sviluppata intorno alle opere dello stesso. Attraverso l’inquadramento storico è stato possibile risalire all’origine di ciascuna delle quattro agiografie. In seguito, al fine di mostrare le carat- teristiche, le affinità e le discrepanze tra le opere, sono stati utilizzati come esemplifi- cazione i prologhi: attraverso la loro lettura il professore ha dimostrato come sia ef- fettivamente possibile delineare la direzione che hanno gli scritti nella loro interezza.

Con l’obiettivo di una dimostrazione pratica il professore ha comparato due episodi

della biografia di Francesco: l’inizio della vita del futuro santo e il suo incontro con il

sultano, ciò ha avvalorato la teoria che vede uno sviluppo dell’immagine agiografica

(16)

CRONACA DEL XXXVI SEMINARIO CISF – ASSISI 2021 913

di Francesco negli scritti del Celanese. L’ultimo passo è stato dedicato a santa Chia- ra: in particolare al valore della teoria che afferma che la Leggenda di santa Chiara possa essere ascritta con certezza al corpo agiografico di Tommaso da Celano.

Il quarto giorno di lezione è stato il primo a svolgersi presso la biblioteca del Sa- cro Convento. I borsisti si sono sentiti privilegiati nel poter apprendere in un luogo che in sé stesso è un eloquente testimone della storia francescana. L’incontro della mattina è stato tenuto dal professor Luigi Pellegrini (Università di Chieti) insieme con il professor Attilio Bartoli Langeli (Università di Perugia). Alla breve storia della biblioteca del Sacro Convento è seguito un quadro generale della codicologia me- dievale attraverso il caso del manoscritto Liber sororis Lelle (FAC 342). Il cuore di questo quarto appuntamento è stato la presentazione del celeberrimo manoscritto 338 della biblioteca: il codice compilatorio riunisce al suo interno una serie di testi relativi alla figura di Francesco. Il valore aggiunto di questa giornata è stata la possi- bilità di vedere da vicino lo scritto originale: grazie a questa incredibile possibilità i professori hanno mostrato alcune caratteristiche dello stesso, facendo luce sull’ipote- si che una parte di esso possa essere un autografo di fra Leone.

La sessione pomeridiana è stata presieduta dal professor Stefano Brufani (Uni- versità di Perugia). Questi ha condotto i borsisti in un viaggio attraverso le più im- portanti edizioni di fonti della storia di Francesco e del francescanesimo: l’opera di Lucas Wadding, Bullarium Franciscanum, Bullarium Pontificium e il lavoro dei Bol- landisti. La circostanza ha di nuovo permesso di toccare con mano le antiche opere sotto esame.

L’intervento della quinta giornata dal titolo Le biografie di Francesco tra ’800 e

’900 è stato tenuto da professore Francesco Mores (Università di Milano). La matti- nata è stata inaugurata con un discorso sul genere letterario della biografia al fine di arrivare a trattare i recenti racconti della vita di san Francesco. Il focus della lezione è stato la presentazione delle biografie del santo assisano di Paul Sabatier e Luigi Salvatorelli. In seguito è stato dimostrato come Sabatier abbia delineato il profilo di Francesco influenzato dalla lettura di Vita di Gesù di Ernest Rennan: sono infatti evidenti i parallelismi tra le due opere. È stato poi messa in rilievo la dipendenza di Salvatorelli dagli autori tardo ottocenteschi sopracitati.

La conferenza di sabato ha ripreso il tema del giorno precedente e ha cercato di fornirgli un quadro teorico. Fu consegnato da Tommaso Di Carpegnia Falconieri (Università Carlo Bo, Urbino) ed era intitolato: Medievalismi e storia religiosa tra

’800 e ’900. La conferenza ha cercato di esplorare le relazioni tra l’attuale passato

storico, la sua storia e le loro rappresentazioni. Il professore ha presentato diversi

concetti di reinvenzione del passato, citando autori come Eric Hobsbawm, Gerard

Genette, François Hartog e Umberto Eco, sottolineando che il Medioevo viene

(17)

TOMASZ KAROL MANTYK 914

costantemente reinventato attraverso il prisma del presente. Nella seconda fase, la conferenza ha illustrato due tendenze generali del medievalismo: quella negativa, associata al periodo classico, e quella positiva, legata al romanticismo. Entrambi sono stati illustrati con numerosi esempi della reinvenzione del Medioevo in architettura, arte, letteratura, filosofia e politica. Soprattutto l’ultimo elemento è stato presentato come particolarmente importante. Il professore ha dimostrato come vari movimenti politici dell’800 e del ’900 si sforzassero di legittimare la propria politica con un riferimento al medioevo. Lo stesso procedimento valeva per la religione. Il conflitto tra modernismo ampiamente compreso e conservatorismo ha portato entrambe le parti a creare narrazioni del passato che avrebbero sostenuto la loro posizione ideo- logica. Nella parte finale della lezione il professor Falconieri ha fornito alcuni esempi specifici di medievalismo all’opera in relazione ai santi medievali, in particolare san Francesco e santa Giovanna d’Arco. Ha presentato come il santo d’Assisi fosse usato dai nazionalisti italiani (incluso Arnaldo Fortini – utile introduzione all’Incontro di studio che sarebbe seguito), mentre la Vergine d’Orléans dai loro omologhi francesi.

Ha anche sottolineato che tale uso dei santi medievali è ancora presente, come visi- bile nelle politiche di canonizzazione dei papi recenti.

Nella giornata di domenica è stato organizzato un tour guidato al fine di mo- strare ai borsisti le meraviglie della Assisi romana, poco conosciuta ma incredibil- mente suggestiva.

Dopo il riposo domenicale, lunedì i borsisti sono tornati sul tema del medieva- lismo, con una lezione dedicata al cinema muto del primo Novecento. Il professor Raffaele De Berti (Università degli Studi di Milano) ha fatto da guida in un territo- rio fino a quel momento sconosciuto ai borsisti. Data l’originalità dell’argomento il docente è dovuto partire da alcune informazioni di base su questo particolare mezzo di espressione artistica. Ha presentato ai suoi interessati ascoltatori alcune nozioni di base sulla produzione di film muti, oltre a chiarire come tali film sono stati presentati agli spettatori. Dopo aver delineato un quadro teorico il professore ha presentato al pubblico alcune produzioni dell’epoca riguardanti la figura del Santo assisano.

Ogni film è stato inserito all’interno del proprio contesto storico al fine di chiarire gli obiettivi degli autori. Sebbene il cinema muto si sia rivelato un mezzo espressivo difficile e inabituale per la maggior parte dei partecipanti al seminario, è stato co- munque un’illustrazione molto utile e istruttiva del medievalismo.

Anche il giorno successivo i partecipanti si sono calati nell’ambito della comu-

nicazione visiva, in particolare occupandosi di immagini molto più antiche di quelle

illustrate in precedenza. La giornata è stata dedicata alle immagini di san Francesco

negli affreschi di Giotto della Basilica di Assisi, tema presentato dal professor Alessio

Monciatti (Università del Molise). La lezione della mattina si è svolta all’interno del-

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CRONACA DEL XXXVI SEMINARIO CISF – ASSISI 2021 915

la biblioteca del Sacro Convento. Il professore ha fornito ai partecipanti il necessario contesto storico, spiegando le origini della basilica, il suo processo di costruzione e la storia delle sue decorazioni. Egli ha poi sottolineato alcuni fatti elementari ma spesso trascurati, come il carattere sepolcrale e papale della chiesa. In seguito il conferen- ziere ha inquadrato la basilica nel contesto dell’arte europea dell’epoca, tracciando numerosi paralleli tra le più famose chiese assisane e le sue controparti su entrambi i lati delle Alpi. Il docente ha poi dedicato molto tempo alle rappresentazioni visive della vita di Francesco prima del ciclo di Giotto, attribuendo una particolare im- portanza alle decorazioni più antiche presenti nella Basilica, come un crocifisso di Giunta Pisano oggi perduto, la tavola storica di Assisi e, soprattutto, le pitture parie- tali sia nella chiesa superiore che in quella inferiore che precedono l’opera del famoso fiorentino. Dopo la pausa pranzo la conferenza è proseguita all’interno della Basilica stessa. Il viaggio dei borsisti è partito dalla basilica inferiore fino al transetto di quella superiore e infine all’incredibile visione dei capolavori di Giotto. Nel complesso ha costituito un’ottima introduzione alle fonti visive della storia francescana, necessaria controparte di quelle letterarie.

Anche nei giorni successivi i borsisti hanno potuto beneficiare dell’ospitalità

della biblioteca del Sacro Convento e approfondire la conoscenza delle fonti fran-

cescane. Dopo due giorni dedicati alle immagini visive, il nono giorno di lezioni ha

segnato un ritorno al materiale scritto. Il professor Werner Maleczek (Universität

Wien), massimo esperto mondiale dei documenti della cancelleria pontificia di In-

nocenzo III, ha tenuto una conferenza dal titolo Le lettere papali a Francesco e ai frati

Minori presso l’Archivio del S. Convento d’Assisi. Prima di entrare nel vivo dell’argo-

mento, il professor Maleczek ha sottolineato l’ambiguità della questione stessa: nel

suo Testamento, Francesco preannuncia esplicitamente ai frati la sua richiesta alla cu-

ria pontificia finalizzata a ottenere documenti che potessero garantire ai frati qualche

privilegio. Fu lui stesso destinatario di quattro lettere. Mentre ben più lettere papali

sono state consegnate all’Ordine dopo la morte del Fondatore. Dopo queste prime

considerazioni, il docente ha illustrato la storia della conservazione dei tre documen-

ti papali indirizzati a Francesco e custoditi nel Sacro Convento, oltre a fornire alcune

indicazioni bibliografiche sulle edizioni moderne dei documenti papali dell’inizio

del XIII secolo. Nella seconda parte della conferenza, il conferenziere ha illustrato le

caratteristiche esterne ed interne dei documenti pontifici, illustrando ogni elemento

con esempi rilevanti. Questi ha anche introdotto la tipologia di base dei documenti

pontifici, con tratti caratteristici che li contraddistinguevano. Con queste conoscen-

ze di base i borsisti hanno potuto procedere a esaminare nel dettaglio i documenti

papali, prendendo visione dell’originale, il che ha reso tutti i borsisti incredibilmente

entusiasti. Alla fine della conferenza, è stata donata a tutti una riproduzione del-

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TOMASZ KAROL MANTYK 916

la Regola francescana, per gentile concessione della Società internazionale di studi francescani.

In occasione dell’ultimo giorno di seminario il primo intervento è stato tenuto da Grado Giovanni Merlo (Università degli Studi di Milano). Il titolo Storia mino- ritica e storia (san)francescana: un’equivalenza ingannevole è eloquente in quanto il professor Merlo ha sottolineato la sostanziale differenza tra due termini apparente- mente sinonimi: “francescano” e “minoritico”, dimostrando come il primo appaia per la prima volta nel XVI secolo, mentre il secondo abbia più antiche origini medievali.

Il docente si è poi concentrato sui tre diversi appellativi con cui è possibile riferirsi al fondatore dei Frati Minori: Francesco, frate Francesco e san Francesco. Ciascuno di questi termini denota una delle diverse fasi della vita e della “vita-dopo-la-vita”

del più famoso degli assisani; è quindi necessario fare attenzione a non scivolare in errori anacronistici qualora si voglia far riferimento allo stesso: abbondano infatti usi impropri della denominazione anche all’interno della storiografia di Francesco d’Assisi, in quanto ogni epoca ha costituito una propria immagine del Santo; questa tendenza è talmente forte che alcune di esse possono essere caratterizzate attraversi i colori: rosso (Francesco socialista/comunista), verde (Francesco ecologico) e nero (Francesco fascista).

L’incontro pomeridiano è stato un’esemplificazione più concreta del quadro teorico delineato dal professor Merlo. L’intervento della docente Marina Benedetti (Università degli Studi di Milano) Ma che cosa è la vera letizia? Francesco, i primi compagni e la trasmissione della memoria ha presentato un’analisi diacronica di uno dei passaggi più famosi dell’agiografia francescana. Partendo dalla più antica versio- ne conosciuta del famoso dialogo tra frate Francesco e frate Leone, la professoressa Benedetti ha mostrato il progressivo mutamento della narrazione che culmina nella più popolare versione di questo colloquio incluso nei Fioretti. L’intervento si è con- cluso con l’illustrazione della storia all’interno delle rappresentazioni cinematografi- che di Francesco del XX secolo. 

Nel complesso il seminario è stato un grande successo. La scelta dei temi delle lezioni ha introdotto i borsisti sia ai più attinenti temi concernenti le fonti francesca- ne, sia al tema specifico del successivo incontro di studio su Arnaldo Fortini. Al di fuori dell’aula i partecipanti hanno potuto beneficiare di uno scambio informale di conoscenze ed esperienze e godersi momenti di relax. Il corso rimarrà senza dubbio nella memoria di tutti i borsisti.

Tomasz Karol Mantyk OFMCap.

Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II − Lublin

e-mail: br.tomasz@gmail.com

(20)

Collectanea Franciscana 91 (2021) 917-930

Antonio Montefusco*

PERCORSI DI RICERCA FRANCESCANA DI JACQUES DALARUN

Parole chiave: Agiografia medievale − Letteratura medievale − Storia dell’Ordine francescano − Francesco d’Assisi

Keywords: Medieval Hagiography − Medieval literature − History of Franciscan Or- der − Francis of Assisi

C’è una circolarità virtuosa negli studî francescani di Jacques Dalarun, che per- mette e anzi invita a leggere questa poderosa (484 p.) raccolta

1

accanto a La Ma- lavventura di Francesco d’Assisi (1994)

2

, percorso di intenso close reading delle bio- grafie francescane che permise allo studioso francese, allievo di George Duby e fino ad allora specialista di figure o legate al mondo della riforma gregoriana (Robert d’Arbrissel)

3

oppure femminili (come Chiara da Rimini)

4

, di entrare con tutti i cri- smi nel mondo specialistico e quasi iniziatico della francescanistica italiana. Con una cifra tutta particolare, e ancora radicata nella sua sensibilità alla storicizzazione del femminile all’interno della Chiesa medievale, prima della Malavvenntura, Dalarun aveva pubblicato Francesco: un passaggio, che era però stato percepito con minore

* Antonio Montefusco − Prof. Associato di Filologia della Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università Ca’ Foscari − Venezia; e-mail: antonio.montefusco@unive.it

1 Jacques Dalarun, «Omnia verba que disimus in via». Percorsi di ricerca francescana; Post- fazione di Felice Accrocca; traduzione di Paolo Canali (Fonti e ricerche, 29) [Piazza Sant’Ange- lo, 2; I-20121] Milano, Edizioni Biblioteca Francescana, 2019. 24 cm, 484 p. (€ 29,00) ISBN 978-88-7962-305-6

2 Jacques Dalarun, La Malavventura di Francesco d’Assisi. Per un uso storico delle fonti france- scane (Fonti e ricerche, 10), Milano 1996.

3 Idem, L’impossible sainteté. La vie retrouvée de Robert d’Arbrissel (v. 1045-116), Paris 1985.

4 Idem, Lapsus linguae. La légende de Claire de Rimini (Biblioteca del medioevo latino, 6), Spoleto 1994; cf. la versione italiana: Santa e ribelle. Vita di Chiara da Rimini, traduzione di Amedeo De Vincentiis (Storia e società), Roma-Bari 2000.

(21)

Collectanea Franciscana 91 (2021) 931-935

Marco Bartoli*

IL CONTRIBUTO DI SYLVAIN PIRON AGLI STUDI OLIVIANI E FRANCESCANI

Parole chiave: Pietro di Giovanni Olivi − Francescani spirituali − Economia medie- vale − Escatologismo medievale − Esegesi medievale − Storia dell’Ordine francescano

Keywords: Petet of John Olivi − Franciscan spirituals − Medieval Economy − Medi- eval Eschatology − Medieval Exegesis − History of Franciscan Order

Il 2021 è stato un anno particolarmente fecondo per gli studi su Pietro di Gio- vanni Olivi. Il Collegio di S. Bonaventura di Quaraccchi, ora sito a Roma presso S.

Isidoro, ha pubblicato come tomo IX della Collectio Oliviana, gli Atti di un impor- tante Colloquio internazionale che si era svolto a Sant’Isidoro tra il 4 e il 6 ottobre del 2018 ed era dedicato all’originale riflessione antropologica del frate provenzale, nel contesto della sua visione del mondo e della persona

1

. Nel frattempo le Edizioni Biblioteca Francescana di Milano hanno dato alle stampe una raccolta di saggi di Syl- vain Piron

2

, direttore di ricerca presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, che di Olivi è da anni uno degli studiosi più acuti ed originali, stimato a livello mondiale. Per capire l’importanza di questa raccolta di saggi, che, tra l’altro, c’è solo in italiano e che raccoglie riflessioni pubblicate nel tempo in contesti tra loro molto diversi, basta leggere la bella introduzione di Gian Luca Potestà, che ricostruisce il

* Libera Università S. Maria Assunta − Roma. E-mail: bartoli@lumsa.it

1 Peter of John Olivi: construction of the human person. Antropology, Ethics, and Society, Acts of the Colloquium of Rome (4-6 October 2018), edited by Stève Bobillier – Ryan Thornton (Col- lectio Oliviana, 9), Roma 2021.

2 Sylvain Piron, Pietro di Giovanni Olivi e i francescani Spirituali, introduzione di Gian Luca Potestà, traduzione di Paolo Canali (Fonti e ricerche, 32) [Piazza Sant’Angelo, 2; I-20121] Mi- lano, Edizioni Biblioteca Francescana, 2021. 24 cm, 412 p. (€ 38,00) ISBN 978-88-7962-352-0

(22)

Collectanea Franciscana 91 (2021) 937-943

Alessandra Bartolomei Romagnoli*

DALLA MISTICA ALL’AGIOGRAFIA:

LA VITA

DI MARIA MADDALENA DE’ PAZZI

1

Parole chiave: Letteratura religiosa − Mistica femminile italiana − Maria Madda- lena de’ Pazzi

Keywords: Religious literature − Female Italian mystic − Mary Magdalene de’ Pazzi Nel 1607, a Firenze, nel Carmelo di S. Maria degli Angeli in S. Frediano, si spe- gneva suor Maria Maddalena de’ Pazzi. Aveva 41 anni, la più gran parte dei quali tra- scorsa in stretta clausura. Compatibilmente con le sue precarie condizioni di salute, aveva avuto qualche incarico all’interno del monastero: era stata sagrestana e maestra delle novizie. Il primo ufficio le aveva consentito di chiamare a raccolta le sorelle, al suono della campana, per invitarle all’Amore. Una esistenza priva di avvenimenti, quella di suor Maddalena, ma solo nella sua superficie visibile, al contrario, intensa e faticosissima nei domini invisibili dell’interiorità. Nel corso della sua breve vita era stata visitata da estasi vertiginose e incubi spaventosi. Aveva conosciuto il male, lo aveva affrontato a viso aperto e si era immersa, come il profeta Daniele, nel “Lago dei Leoni”. Di queste esperienze straordinarie sembra però si fosse completamente disinteressata. Ne siamo informati dalle relazioni scritte che ne fecero le consorelle, le quali si alternavano nel registrare in diretta le parole che Maddalena era solita pro- nunciare nel corso dei suoi ratti: parole “dette”, ma non “dettate” da lei, come sotto- lineava padre Pozzi

2

. Di suo pugno sono rimaste solo alcune lettere autografe, in cui si vagheggiava una “renovatione” della Chiesa. Ma poche di queste furono recapitate

* Pontificia Università Gregoriana − Roma. E-mail: bartolomei@unigre.it

1 Laura Quadri, Una fabula mystica nel Seicento italiano. Maria Maddalena de’ Pazzi e le Estasi (1609-1611) (Biblioteca della Rivista di Storia e letteratura religiosa. Studi, 35) [Viuzzo del Pozzetto, 8; I-50126] Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2020. 24 cm, XVIII+320 p. (€ 38,00) ISBN 978-88-222-6680-4

2 Maria Maddalena de’ Pazzi, Le parole dell’estasi, a cura di Giovanni Pozzi, Milano 1984, 22.

(23)

Collectanea Franciscana 91 (2021) 945-1036

RECENSIONES

Hora est, psallite! Proben liturgischer Dichtung von Ambrosius bis Melanchthon.

Lateinisch – deutsch. Ausgewählt, übersetzt und kommentiert von Peter Stotz (Mit- tellateinische Bibliothek). [Haldenstr. 30, D-70376] Stuttgart, Anton Hiersemann Verlag, 2020. 22 cm, XXX+321 p. (€ 58,00) ISBN 978-3-7772-2012-3

Aus der Vielzahl an liturgischen Dichtungen wurden hier 60 ausgewählt, über- setzt und im Anhang kommentiert. Sie reichen von Ambrosius († 397) bis Philipp Melanchthon († 1560). Der in Trier geborene spätere Bischof von Mailand eröffnet zu Recht den Reigen, da er nicht nur zahlreiche Hymnen verfasst, sondern ihnen auch eine gleiche Form gegeben hat: Es sind jeweils acht Strophen zu vier iambischen Dimetern.

Dieser einfache und einprägsame Typus beeinflusste viele Hymnendichter des Mittelal- ters bis in die frühe Neuzeit. Von daher ist es schwer, wirklich von Ambrosius stammen- de Texte von solchen zu unterscheiden, die ihm nur zugeschrieben werden. Das ist schon beim zweiten der Fall – Inluminans altissimus – den Cassiodor († um 580) in seinem Psalmenkommentar Ambrosius zuschreibt. Er wird zur Epiphanie (6. Januar) gesungen und preist das Offenbarwerden der Göttlichkeit Jesu auf Erden in der Anbetung der drei Weisen, in seiner Taufe am Jordan und beim Weinwunder auf der Hochzeit zu Kana.

Jesu Taufe und Beglaubigung vom Himmel her wird auch im Hymnus Nr. 23 besungen, sein Leben und Erlösungswerk in Nr. 6 und 7 (anonym). Ennodius († 521) preist den

Triumph Christi, und Flavius, der Bischof von Chalon-sur-Saône († 591), jubelt zum

Hohen Donnerstag (Nr. 9-10). Auf der Linie der hohen Feiertage im Kirchenjahr liegt auch der Hymnus zu Christi Einzug in Jerusalem Magnum salutis gaudium (Nr. 18), zur Taufe in der Osternacht (Nr. 11) von Venantius Fortunatus († um 600), die Tropen zu Ostern, wovon eine den Titel für das Buch abgab (Nr. 40), zu Christi Himmelfahrt ein Hymnus von Hrabanus Maurus († 856), zu Pfingsten der Hymnus Emitte, Christe, Spiri-

tus (Nr. 16) von Beda Venerabilis († 735), der bekannte Hymnus zum Fronleichnamsfest Lauda, Sion, salvatorem (Nr. 53) von Thomas von Aquin (†1274) sowie ein Hymnus

zum Fest der Aufnahme Marias in den Himmel (Nr. 24).

Im Laufe der Jahrhunderte entstanden auch vermehrt Hymnen zu Ehren der Hei-

ligen: zu Johannes dem Täufer (Nr. 19), zu Maria das Lied Ave maris stella (Nr. 20),

(24)

Assisi, Archivio Storico della Provincia Serafica Immacolata Concezione dei Frati Minori Cappuccini – Sezione di Assisi (ASCA):

− Alessio da Perugia, Memorie de’ Morti: 716 732 707

− Campione: 144-145 155 175 208 227 230 260 734 267 718-722 724 726 728-729 731-734 740 742- 750 753 758-760 765-767 769 779-783

− F.III.1: 90

− Illuminato da Città di Castello, Memorie inte- ressanti la storia della Religione Cappuccina ed in specie della Serafica Provincia dell’Um- bria: 227 750 753

− Illuminato da Città di Castello, Misericordia e Gratitudine: 745

Libro delle Professioni fatte nel Noviziato de’

Cappuccini di Amelia incominciando dal mese di Aprile del 1752: 227 245 267

Recettioni, e Vestizioni de’ Novizi Cappuccini della Provincia di S. Francesco incominciando nel mese di settembre dell’Anno 1744: 175 227 244

− Tavole delle Famiglie Religiose: 765 767 769 783

Conventi:

− cassetto Narni, fasc. Chiusura del convento di S. Croce 1657: 733

− cassetto Terni-1, fasc. Convento della Romita.

Questue: 746

− cassetto Terni-1, fasc. Convento di S. Martino:

235 707 709 712-713 719 722 733-734 737 742-743 752 756-757 779

INDICES

I. Archiva et manuscripta

− cassetto Terni-1, fasc. Lanificio della Romita:

261 262 263 268 723 724 726 727 733 755 Curia provinciale:

− Capitoli provinciali, fasc. Capitoli provinciali 1 (1703-1883): 767

− Lettere Circolari dal 1814 al 1979, fasc. Circo- lari dell’800: 752

− Ordinazioni, Decreti del P. Provinciale e Defi- nitorio, fasc. 4: 725

Postulazione generale per la causa dei santi:

− fasc. San Felice da Cantalice: 735-736 Santa Sede:

− Sacre Congregazioni, fasc. Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari: 759

− Sacre Congregazioni, fasc. Sacra Congregazione della Disciplina Regolare: 245 248

− Sommi Pontefici 2, fasc. Benedetto XIV 1740- 1758: 208 740

Barcelona, Archivo de la Corona de Aragón (ACA): 786 792

− Monacales-Universidad, Leg. 64: 792

Barcelona, Archivo Provincial de los Capuchi- nos de Cataluña (APCC): 786 789 1035

− Cartas circulares: 331

− Conventos, Acta de consagración del altar de la cripta de Pompeya: 343

− Fondos Personales, Leg. II-B-4-14: 333 335- 336 339-342

− Guerra Civil, Leg. III-A-19: 337

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INDICES – I. ARCHIVA ET MANUSCRIPTA 1052

Bologna, Archivio di Stato: 437 440

Città del Vaticano, Archivio Apostolico Vatica- no: 69-70 457 1002

Camera Apostolica:

− Introitus et Exitus, 104: 457 Congregazione del Concilio:

− Acta, 1772/III: 62

− Positiones, (sess.) 5: 88

− Positiones, (sess.) 17: 84

− Positiones, (sess.) 46: 87-88

− Positiones, (sess.) 53: 72-73 85

− Positiones, (sess.) 55: 86

− Positiones, (sess.) 65: 88 Sacra Congregazione dei Riti:

− vol. 3239: 118

Dubrovnik, Povijesni Arhiv: 1002

Fabriano, Archivio del Monastero di Clarisse Cappuccine: 1002

Fermo, Archivio Provinciale Frati Minori Cap- puccini Piceni (APCP): 503

− Lettere, circolari, decreti e ordinazioni dei mi- nistri provinciali, b. 2, fasc. Provinciali: 175 Firenze, Archivio Gianfranco Contini: 901 Genova, Archivio di Stato: 532

Genova, Archivio Storico dei Cappuccini di Genova (ASCG): 532

− Proteste de Novizij (6 dicembre 1784 − 23 marzo 1827), AA24 bis: 152

Kraków, Archiwum Prowincji OO. Bernardy- nów: 1003 1005

Loreto, Archivio Bibliografico della Congrega- zione Universale della Santa Casa:

− Fondo Baldassarri, busta: 285

Loreto, Archivio Storico della Santa Casa: 291

− Incendio Santa Casa e Cupola: 285-288 290

Mantova, Archivio di Stato:

− Carte Gonzaga: 371

Milano, Archivio di Stato di Milano (ASM):

Archivio generale del Fondo di Religione, Milano, conventi:

− Santa Maria della Concezione in porta Orien- tale (1587-1811), b. 1441: 152

Milano, Archivi governativi (1781-1870):

− Culto parte moderna (1801 – ca. 1861), b.

2648: 153

Modena, Archivio di Stato: 1002

Narni, Archivio Storico Comunale di Narni (ASCN):

− Riformanze, 1716-1723, n. 71: 738

Palma de Mallorca, Archivo Municipal (AMPalma): 786 790-791 795

− ms. K-3-S: 791

Perugia, Archivio di Stato di Perugia (ASPg):

− Intendenza di Finanza, Comparti B. 534, fasc.

Cappuccini S. Martino: 761 764-765 778

Poznań, Archiwum Archidiecezjalne: 1005

Roma, Archivio della Postulazione Generale dell’Ordine dei Cappuccini: 503

Roma, Archivio del Sant’Uffizio (ACDF):

− Decreta SO 1814-1815: 269

Roma, Archivio di Stato di Roma (ASR):

− Miscellanea del Governo Francese, cas. 122, fasc. Dipartimento del Trasimeno. Circon- dario di Spoleto. Religiose, e Religiosi, sor- titi dai Conventi soppressi: 250 747

(26)

INDICES – I. ARCHIVA ET MANUSCRIPTA 1053

Roma, Archivio Generale dei Cappuccini (AGC):

104 334 1002

− AG 1: 70

− AG 2: 1037

− ED III: 102-103 106

− G 94. XIII: 83 96 115

− G 138. V: 228-229 711 757

− H 112: 95

Roma, Archivio Generale dell’Ordine dei Frati Minori:

− cod. 1/8: 371

Roma, Archivio di Stato (ASR):

Miscellanea del Governo Francese:

− cas. 122, Dipartimento del Trasimeno. Circon- dario di Spoleto. Religiose e Religiosi sortiti dai Conventi Soppressi del Circondario di Spoleto in esecuzione dei Decreti imperiali:

277 776

− cas. 123/1, fasc. Etat Suplementaire des Reli- gieux Jurès du Departement de Rome: 251

− cas. 123/3, fasc. Stato dei Religiosi del Dipar- timento del Trasimeno che sortono dagli Stati Romani: 251

− cas. 123/11, fasc. Etat des Religieux Octoge- naires: 748

Roma, Archivio storico della Camera dei depu- tati: 479

Roma, Archivio Storico della Provincia Serafica Immacolata Concezione dei Frati Minori Cappuccini – Sezione di Roma (ASCR):

− Annali manoscritti della provincia cappuccina di Roma, VI: 143 155-158 160 162 174 187-188 190 218

− Annali manoscritti della provincia cappuccina di Roma, VII: 154 156 256 260 264 270 Roma, Ministero dell’Interno:

Archivio corrente della Direzione centrale per l’amministrazione del Fondo edifici di culto:

− Terni. “S. Martino Cappuccini”, 2A1/16203:

774

Archivio Storico del Fondo Edifici di Culto (ASFEC):

− Corporazioni religiose. «Atti della presa di possesso» – 1855-1921, busta 347, N° di posizione 3491: 147 762-763 765

Rovigo, Archivio di Stato: 426 440

Terni, Archivio di Stato di Terni (AST):

Archivio Storico Comunale di Terni (ASCT):

− Catasto dei beni delle chiese:

− Vol. 2144: 706

− Deliberazioni del Consiglio (1827-1926):

− Vol. 7, del. 158: 770

− Vol. 8, del. 24: 773

− Vol. 8, del. 124: 773

− Vol. 9, del. 58: 773

− Impero francese:

− I, b. 1567: 238 249 276 748 776

− II, b. 437, fasc. 537, sfac. 3: 760 764

− II, b. 475, fasc. 789, sfac. 6: 768

− II, b. 498, fasc. 1011, sfac. 1: 770

− II, b. 498, fasc. 1011, sfac. 4: 771

− II, b. 503, fasc. 1065, sfac. 8: 772

− II, b. 513, fasc. 1167, sfac. 2: 770-773

− II, b. 513, fasc. 1167, sfasc. 2: 773

− Riformanze:

− 1540-1541, Vol. 1669: 143

− 1548-1550, Vol. 1673: 144

− 1583-1586, Vol. 1691: 706-707

− 1587-1589, Vol. 1692: 709 712-713

− 1589-1590, Vol. 1693: 715

− 1591-1593, Vol. 1694: 716-717

− 1596-1599, Vol. 1697: 717

− 1650-1655, Vol. 1714: 725

− 1655-1659, Vol. 1715: 728 730-731

− 1662-1663, Vol. 1717: 732

− 1729-1733, Vol. 1740: 737-738

− 1800-1815, Vol. 1759: 746 748 750 755

(27)

INDICES – I. ARCHIVA ET MANUSCRIPTA 1054

Notarile Terni:

− Vol. 2168: 145

− Vol. 2682: 757-758

Terni, Archivio Storico Diocesano di Terni (ASDT):

Acta Ecclesiastica:

− (5 gen.−28 dic. 1802), b. 115: 145-146 746

− (1803-1804), b. 116: 146 151 159 161-163 169 196

− (15 giugno 1809−15 maggio 1815), b. 119:

250 259 278

− (25 luglio 1815−7 settembre 1816), b. 120:

270

Carteggio, Carteggio dei Vescovi:

− Carteggio del Vescovo Benigni (1804), b. 29:

− Carteggio del Vescovo Benigni (1804), b. 29: 147 148-149 163-165 169-170 172 174-176 181 184 197 201 271

− Carteggio del Vescovo Benigni (1805), b. 30:

173 181-182 186-188 191

− Carteggio del Vescovo Benigni (1806), b. 31:

197-198 203 205

− Carteggio del Vescovo Benigni (1807), b. 32:

174 206 208-209 211 214 222 272 274

− Carteggio del Vescovo Benigni (1808), b. 33:

215 218-220 222-223 226 228 231 238- 239 275-756

− Carteggio del Vescovo Benigni (1809-1810), b.

34: 196 208 221 224 226-227 230 232 236 240-241 243-246 248

− Carteggio del Vescovo Benigni (1814), b. 35:

252 254 257 258 265-266 749 751 752

− Carteggio del Vescovo Benigni (1815), b. 36:

258 262-263 267-268 756 Visite pastorali:

− (1804-1805), b. 13: 196 229 756

− (1807-1815), b. 14: 238

Todi, Archivio Storico Comunale: 457

Torino, Archivio di Corte:

− Bobbio. Badia di s. Colombano, mazzo 1: 63

Toruń, Archiwum Akt Dawnych Diecezji To- ruńskiej: 1003 1005

Toruń, Archiwum Państwowe: 1003 1005

Warszawa, Archiwum Archidiecezjalne: 1003 1005

Wien, Archiv der Kapuzinerprovinz: 1002

Zaragoza, Archivo Capitular del Pilar: 449

(28)

II. Bibliothecae et manuscripta

Aix-en-Provence, Bibliothèque Méjanes: 372 Arezzo, BC:

− ms. 325: 494

Assisi, Biblioteca del Sacro Convento: 1030 Assisi, FAC, ms. 138: 484

Assisi, FAC, ms. 338: 913 Assisi, FAC, ms. 341: 985 Assisi, FAC, ms. 342: 913 924 Assisi, FAC, ms. 572: 924

Barcelona (Sarriá), Biblioteca Hispano-Capu- china (BHC): 786 788 790-795 798 800- 801 806-810

− Ms. 7-5-36: 790 795

Barcelona, BU: 786-789 792 951 1035

− Ms. 746: 951

− Ms. 1155: 787

− Ms. 1295: 787

− Ms. 1502: 788-789

− Ms. 1503: 789 792

− Ms. 1504: 951

− Ms. 1596: 787 Bologna, BU:

− ms. 2312: 483

− ms. 2554: 484

Città del Vaticano, BAV: 331 908 922

− Chig. M.VIII.158: 438

− Vat.Lat. 5417: 985

− Vat.Lat. 7062: 91

− Vat.Lat. 7853: 985

Clermont-Ferrand, BM:

− ms. 149: 927

Falconara Marittima, Biblioteca storico-france- scana: 1016-1018

Firenze, Bibl. Riccardiana:

− ms. 1049: 978 Firenze, BML:

− Plut. XXIX cod. 8: 979

Genova, Biblioteca Civica Berio: 532

Kraków, Muzeum Narodowe:

Biblioteka Książąt Czartoryskich:

− Nr 17 / Perg. 44: 480

Lisboa, BN:

− ms. Alcobaça 282/CCCXXXIII: 60

London, British Library: 449

Madrid, Biblioteca de la Facultad de Filosofía y Letras: 506

Madrid, Biblioteca de la Universidad Complu- tense: 506

Madrid, BN: 449 786 800 803

Milano, Biblioteca Ambrosiana: 331 462

(29)

INDICES – II. BIBLIOTHECAE ET MANUSCRIPTA 1056

Milano, BN Braidense: 430

Monterosso al Mare, Convento cap.: 534

Münster, UB:

− Hs. 257: 484

Napoli, S. Giovanni a Carbonara: 998

Oxford, Bodleian Library:

− ms. Bodley 292: 483-484

Padova, PBA:

− ms. 128: 493

− ms. 152: 482 484

Paris, Bibliothèque Franciscaine des Capucins:

903

Paris, Bibliothéque Mazarine:

− ms. 1743: 926

Paris, Bibliothèque nationale de France: 1042

− It. 559: 978

− Lat. 713: 649 681 935

− Lat. 3817: 927

− Lat. 5006: 985

− Lat. 15652: 484

− Lat. 16406: 484

− NAL 3245: 921-922

Perugia, BC Augusta:

− ms. 1046: 924-925 Potenza Picena, BC: 1002

Poznań, Biblioteka Raczyńskich: 1003 1005

Praha, NKČR:

− IV.D.13: 483-484

Roma, BNC:

− Vitt. Eman. 1167: 438 Roma, PUA:

− ms. 1: 542

Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati:

438 Torino, BNU:

− ms. I.IV.15: 484

Toruń, Książnica Kopernikańska: 1003 1005 Udine, BC:

− Ms 136/II/3: 1020

− Ms 136/II/4: 1020 Warszawa, BN: 537

Zaragoza, Biblioteca Capitular: 449-450

(30)

INDICES – III. DOMUS ET CIRCUMSCRIPTIONES RELIGIOSAE 1057

III. Domus et Circumscriptiones religiosae

1. Conventus mulierum

Bonlanden, tor: 406 410 412 Bozen, tor: 518 520-521 Brixen, tor: 518-521 Brno, tor: 904 Buchau, tor: 410 Foligno, tor: 519

Hegne bei Allensbach, tor: 416 Horb, tor: 403

Hürbel, tor: 410 Kaltern, tor: 518 520-521 Kaufbeuren, tor: 521

Krumbad, Sorores S. Ioseph: 409 Marburg, tor: 519

Praha, tor: 904 Reute, tor: 406 446 Riedlingen, tor: 410 Rottenmünster, scsv: 409 Schwäbisch-Gmünd, tor: 408 Sießen, tor: 406 408 Tübingen: 413 Ulm, tor: 410

Untermarchtal, scsv: 406 411 Verona: 413

2. Conventus virorum

Albano, cap.: 206

Alcalá de Henares, disc.: 506 896 Alessano, cap.: 440

Amandola (Mandola), cap.: 176 Amelia, cap.: 227 245 267 Ancona, si: 1001 Antverpen, cap.: 1034 Arco, cap.: 907 Arenys de Mar, cap.: 789

Arezzo, cp: 149 Arezzo, si: 1001

Arezzo, S. Petrus Parvus, osm: 998 Arles, min.: 927

Arrábida, disc.: 905 Assisi, cap.: 145 720 744 753 Assisi, Carcerelle, cap.: 713 Assisi, S. Antonius, cap.: 721-732 Assisi, S. Damianus, ofm: 343

Assisi, S. Franciscus, conv.: 63 437 459 489 524 821 904 913-915 924 1029-1030 1032 Avignon, ofm: 906

Ávila, disc.: 506 Bada, cap.: 501

Bad Mergentheim, cap.: 404 Barcelona, Sarriá, cap.: 789 801 Barcelona, S. Catherina, op: 948-951 Barcelona, S. Franciscus, conv.: 948

Barcelona, S. Maria de Pompei, cap.: 331 336-338 342 536-537 1033

Barcelona, S. Matrona, cap.: 788-789 Barcelona, S. Nicolaus, min.: 66 Bari, ofm: 905

Beograd, cap.: 1000 Bettona, cap.: 116-117 Bigorio, cap.: 428 Bologna, op: 949

Borgo San Donnino (Fidenza), cap.: 245 Borgo Sansepolcro, cap.: 720 740 Brno, cap.: 904

Brzeżany, obs.: 1007-1009 Bydgoszcz, obs.: 1003-1006 1043 Cambridge, studium generale, min.: 491 Camerino, cap.: 117 221 1001-1002 Casale Monferrato, cap.: 116 Cascia, cap.: 720

Castello di Porpetto, S. Franciscus, min.: 1043 Cernik, ofm: 898

Città di Castello, S. Antonius, cap.: 144

(31)

INDICES – III. DOMUS ET CIRCUMSCRIPTIONES RELIGIOSAE 1058

Città di Castello, S. Ioseph, cap.: 144-145 720 Collepepe, cap.: 720

Colleviti, ofm: 907 Corinaldo, cap.: 1001

Cortona, S. Franciscus, conv.: 895-896 Dubrovnik, cap.: 1000

Ellwangen, cap.: 401 Ellwangen, si: 401

El Pardo (Madrid), cap.: 499 Esslingen, min.: 400 Ferentillo, cap.: 743 759 767 Fermo, cap.: 175-176 199 202 Fermo, osa disc.: 285 Firenze, cap.: 153

Firenze, Montughi, cap.: 530-531 Firenze, Omnium Sanctorum, obs.: 538 Firenze, S. Crux, conv.: 642 897 908 934 Foligno, cap.: 201 765

Foligno, S. Franciscus, conv.: 519 Fossombrone, cap.: 502 504-505 Fraga, obs.: 1007

Frascati, cap.: 504

Fratta Todina, S. Maria de “Spinetta”, ofm: 513 Fulda, S. Severinus, obs.: 905

Gallese, cap.: 190

Genova, S. Barnabas, cap.: 152 Giano dell’Umbria, cp.: 149

Gilet, Spiritus Sanctus in Monte, min.: 905 Gmünd, min.: 400

Grambois, ofm: 906 Graz, ofm: 1022

Greccio, ofm: 428 883 925-926

Gualdo Tadino, S. Franciscus, min.: 983-985 Gubbio, cap.: 720 767

Gwoździec (Hvizdets), obs.: 1007 1009 Halle, conv.: 444

Heiligenbronn bei Schramberg, tor: 409 Iesi, cap.: 1001

Innsbruck, cap.: 432

Jerusalem, Mons Sion, obs.: 430 Kalisz, conv.: 512

Kalwaria Zebrzydowska, ofm: 896 900 904 1010 Katowice-Panewniki, ofm: 909

Kazimierz Biskupi, obs.: 1004 Kłodzko, ofm: 909

Komburg, cap.: 401 Kościan, obs.: 1004 Kraków, cap.: 535

Kraków, obs.: 1010-1021 Kraków, Ss. Trinitas, op: 949 Krystynopol, obs.: 1007 1009 Łagiewniki, conv.: 512

La Verna, ofm: 470 474 490 969 980 Leszniów, obs.: 1007

Loro Piceno, cap.: 176 Lugnano, cap.: 720 726

Lwów (Lviv), Ss. Andreas et Bernardinus, obs.:

1007-1009

Macerata, cap.: 176 190 246 Madrid, si: 506

Manresa, cap.: 806 Maratea, cap.: 440 Marseille, cap.: 333

Medina del Campo, disc.: 506 Mels, cap.: 527

Melzo, cap.: 191 Merano, cap.: 505 Mergentheim, cap.: 403 Mergentheim, OT: 403

Milano, Porta Orientalis, cap.: 152-154 Milano, S. Angelus, ofm: 513

Milano, Studium generale, cap.: 152 Montecasale, cap.: 740

Montecasale, min.: 21 461 Montefortino, Ambro, cap.: 544 Montegiorgio, cap.: 1001

Monteprandone, S. Franciscus, ofm: 992 Monterosso al Mare, cap.: 531-534

Monte San Pietrangeli, S. Franciscus, conv.: 440 Montevarchi, S. Ludovicus, obs.: 426

Montolmo (Corridonia), cap.: 176 Montpellier, cap.: 335-336 338 536 Napoli, cap.: 516

Napoli, obs.: 993 Napoli, ofm: 513 Narbonne, min.: 641

Narni, S. Antonius, cap.: 719 745 766

Narni, S. Crux, cap.: 145 175 732-733 738 766-767

Neckarsulm, cap.: 401 Nocera Umbra, cap.: 189 767 Norcia, cap.: 118 720 725 Nova Palanka, cap.: 1000 Offida, cap.: 1001-1002 Opole, ofm: 909 Orvieto, min.: 486

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