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Osteoporosi nella malattia diabetica

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Academic year: 2022

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Osteoporosi nella malattia diabetica

Maurizio Rondinelli

Unità di Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche

IRCCS Centro Cardiologico Monzino

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§ L’osso dovrebbe essere incluso tra gli organi bersaglio del diabete, e la fragilità ossea rappresentare una delle possibili complicanze della malattia.

§ Si definisce “osteopatia diabetica” l’insieme di alterazioni della densità minerale e dei processi di crescita e rimodellamento ossei, come pure l’aumentato rischio di frattura, associati alla presenza di diabete tipo 1 (DM1) o tipo 2 (DM2).

§ Il rischio di morte dopo una frattura dell’anca è del 28% più alto negli uomini con DM2 e del 57% più alto nelle donne con DM2.

§ Necessario aumentare la consapevolezza sull’associazione tra diabete e fragilità

ossea tra i professionisti della salute coinvolti nella cura del diabete, dell’osteoporosi e delle complicanze associate.

Introduzione

Tebe C et al. The association between type 2 diabetes mellitus, hip fracture, and post-hip fracture mortality: a multi-state cohort analysis. Osteoporos Int. 2019

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Diabete e rischio di frattura

Janghorbani M et al. Systematic Review of Type 1 and Type 2 Diabetes Mellitus and Risk of Fracture. American Journal of Epidemiology. 2007

ASSOCIATION BETWEEN DIABETES MELLITUS AND RISK OF HIP FRACTURE IN CASE - CONTROL AND COHORT STUDIES

RR 6.3 (2.6, 15.1)

DM1 DM2

RR 1.7 (1.3, 2.2)

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Diabete e rischio di frattura

Vestergaard P. Discrepancies in bone mineral density and fracture risk in patients with type 1 and type 2 diabetes—a meta-analysis. Osteoporosis International. 2007

«DIABETES PARADOX»

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Distribuzione BMD (total hip) per quartili di HOMA-IR index

Napoli N et al. JCEM 2019

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Diabete (con e senza obesità) e rischio di frattura

Adami G et al. Risk of fragility fractures in obesity and diabetes: a retrospective analysis on a nation-wide cohort. Osteoporos Int. 2020

§ NON - OBESE DIABETICS HAD THE HIGHEST RISK OF VERTEBRAL OR HIP FRACTURE

§ OBESE NON - DIABETICS PREDOMINANTLY HAD NON - VERTEBRAL , NON - HIP FRACTURE ' S RISK

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§ La fragilità ossea nel DM1 può essere parzialmente spiegata da una densità minerale ossea (bone mineral density, BMD) lombare e femorale inferiore rispetto ai soggetti non diabetici.

§ Nel DM2 hanno invece una BMD maggiore rispetto ai controlli ma, nonostante ciò, presentano un rischio di frattura significativamente maggiore, anche dopo

aggiustamento per la BMD.

§ E’ probabile che gli individui con DM2 abbiano una ridotta resistenza ossea a causa di una peggiore qualità ossea, cui concorrono alterazioni di rimodellamento osseo, microarchitettura, forza e composizione della matrice ossea e dei componenti

minerali.

§ Anche la sola insulino-resistenza si associa a un aumento della BMD, mentre è meno chiaro se l’insulino-resistenza aumenti il rischio di frattura.

Alterazioni ossee nel diabete

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

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Alterazioni ossee nel diabete

Shanbhogue VV et al. Lancet Diabetes Endocrinol. 2017

T2DM PATIENTS WITH MICROANGIOPATY HAVE INCREASED CORTICAL POROSITY

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§ Iperglicemia cronica: la conseguente formazione e accumulo nell'osso di prodotti finali della glicazione avanzata (advanced glication end-products, AGEs), fisiologico con l’invecchiamento, è più accelerato nel diabete.

§ Riduzione del rimodellamento osseo (stimato con bone turnover markers - BTM): potrebbe contribuire alla fragilità ossea sia nel DM1 che nel DM2, compromettendo, a livello delle ossa sottoposte a carico meccanico, la guarigione delle microfratture che, accumulate, potrebbero predisporre gli individui con diabete a sviluppare fratture.

§ Infiammazione cronica di basso grado: è alla base di diverse malattie metaboliche, tra cui DM1, DM2; dati in vitro suggeriscono che l’infiammazione cronica e lo stress ossidativo possano influenzare negativamente

l’osteogenesi e favorire il riassorbimento osseo (necessari ulteriori studi).

§ Aumento dell’adipogenesi: potrebbe essere responsabile dell’aumento del tessuto adiposo midollare dell’osso osservato solo nei pazienti con DM2, che sembra associarsi a rischio di frattura negli uomini e della vBMD

trabecolare nelle donne.

§ Alterazioni del metabolismo fosfo-calcico: l'iperglicemia può aumentare l'escrezione urinaria di calcio e i livelli di PTH (e il miglioramento del controllo glicemico può ridurre l’escrezione urinaria di calcio e fosfati); inoltre, l’ipovitaminosi D è comune sia nei pazienti con DM1 che in quelli con DM2 e bassi livelli di vitamina D sono stati associati ad un aumentato rischio di fratture vertebrali nel DM2.

Patogenesi della fragilità ossea nel diabete

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

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Patogenesi della fragilità ossea nel diabete

Napoli N et al. Mechanisms of diabetes mellitus- induced bone fragility. Nature Rev Endocrinol. 2017

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Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT

La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito

Osteoporosi nella malattia diabetica

2020

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete AGE

§ Diabete tipo 1. Il rischio di fratture nel DM1 è aumentato in tutte le età, anche nei bambini, e aumenta ulteriormente con l’invecchiamento. La giovane età non è un fattore protettivo nei confronti del rischio di frattura associato al DM1.

§ Diabete tipo 2. L’associazione tra rischio di frattura e DM2 sembra essere più forte nelle età più giovani, specie per la frattura dell’anca. Il rischio di frattura dell’anca durante la vita rimane comunque più alto che negli individui non diabetici, fino al 40–70% maggiore nei pazienti anziani con DM2 secondo alcuni studi.

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete BMD

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ La BMD sottostima il rischio di frattura sia nel DM1 sia nel DM2

§ La riduzione della BMD rimane un fattore di rischio indipendente per le fratture.

§ Va tuttavia sottolineato che, a parità di T-score ed età, il rischio di frattura è più alto nei pazienti con DM2 in confronto ai controlli non diabetici.

§ Un dato T-score in una donna con DM2 equivale a un rischio di frattura pari a quello

di una donna non diabetica con un T-score più basso di circa 0,5 unità.

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete COMPLICATIONS

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Complicanze tipiche del diabete come neuropatia periferica e compromissione dell’equilibrio, retinopatia diabetica e alterata funzionalità renale sono state

associate ad un aumentato rischio di cadute e di frattura.

§ Il rischio di frattura è particolarmente elevato nei pazienti con DM1 con complicanze di tipo oculare, nefrologico, neurologico, o cardiovascolari.

§ Nei pazienti con DM2 le complicanze del diabete, in particolare se multiple, sono

associate a un rischio di frattura più elevato.

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete DURATION and DRUGS

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Una maggior durata di malattia è associata a un elevato rischio di frattura, sia nel DM1 che nel DM2.

§ La politerapia (quattro o più farmaci; l'uso di più farmaci con un aumentato rischio di interazioni tra farmaci) aumenta con l'età ed è un altro importante fattore di

rischio per le cadute.

§ Terapia in corso: nei pazienti con DM2 l’uso di alcuni farmaci ipoglicemizzanti, è

stato associato a un effetto negativo sull’osso e possono causare perdita di massa

ossea e/o aumentare il rischio di frattura.

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete FRACTURES

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020 Fraser LA et al. Clinical risk factors for fracture in diabetes: a matched cohort analysis. J Clin Densitom. 2011.

§ La presenza di fratture pregresse anche nel DM2, aumenta il rischio di frattura dell’anca di più del 450% e il rischio di fratture maggiori del 390% in pazienti con una

precedente frattura maggiore.

§ Anche la presenza di una frattura vertebrale precedente aumenta il rischio di fratture non vertebrali nei pazienti con DM2.

§ I risultati di un ampio studio di coorte che ha incluso sia soggetti con DM1 che con

DM2 indicano che la capacità di prevedere fratture osteoporotiche dei fattori di rischio

tradizionali non è influenzata dalla presenza di diabete.

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Fattori di rischio per frattura specifici del diabete GLYCAEMIC control

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Il controllo glicemico scarso sembra influenzare sia la qualità dell’osso sia il rischio di frattura, con un aumento progressivo del rischio di fratture nei pazienti con HbA1c più elevata (spt >9%).

§ I pazienti con DM1 e scarso controllo glicemico (HbA1c> 8%) hanno probabilità 1,4 volte più elevate di frattura non vertebrale da trauma a bassa energia rispetto a quelli con un buon

controllo glicemico (HbA1c ≤ 7%).

§ Al contrario, un migliore controllo glicemico può prevenire la perdita ossea nel DM1.

§ Nel DM2, l’associazione tra scarso controllo glicemico e fratture non è confermata in tutti gli studi; una recente analisi caso-controllo che ha utilizzato la media dei valori di HbA1c di 3 anni per stimare il controllo glicemico, non ha rilevato alcuna associazione tra scarso controllo

glicemico (HbA1c> 8%) e rischio di fratture non vertebrali da trauma a bassa energia.

§ Anche l’ipoglicemia è associata a un aumento del rischio di frattura, sia nel DM1 che nel DM2.

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DM2 e rischio di frattura (in base ai livelli di glicata)

Li C et al.Glycated Hemoglobin Level and Risk of Hip Fracture in Older People with Type 2 Diabetes: A Competing Risk Analysis of Taiwan Diabetes Cohort Study. J Bone Miner Res. 2015

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DM2 e rischio di frattura (in base ai livelli di glicata)

Vavanikunnel J et al. Association Between Glycemic Control and Risk of Fracture in Diabetic Patients: A Nested Case-Control Study. J Clin Endocrinol Metab. 2019

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Raccomandazioni esistenti

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

Standard Italiani SID/AMD 2018:

§ nessuna raccomandazione specifica per lo screening e la prevenzione delle fratture nel diabete;

§ unica raccomandazione: no pioglitazone in caso di persone anziane a rischio di frattura ossea

Standard ADA 2020:

§ riconoscono rischio di frattura maggiore negli individui con DM1 o DM2, in entrambi i sessi e in tutte le fasce d’età;

§ raccomandano la valutazione della presenza di fratture pregresse e di fattori di rischio nei pazienti anziani con diabete;

§ raccomandano misurazione della BMD (DXA) se appropriata per l’età e il genere del paziente

§ raccomandano le stesse strategie per la prevenzione delle fratture applicate alla popolazione generale, e includono la supplementazione di vitamina D.

§ raccomanda cautela nell’impiego di farmaci associati con rischio di frattura, quali tiazolidinedioni e inibitori SGLT-2.

IOF 2018 (consenso gruppo di lavoro “Bone and Diabetes”):

§ proposto algoritmo per l’identificazione e la gestione dei pazienti

con diabete e rischio di frattura aumentato (Figura)

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IOF 2018. Valutazione del rischio di frattura nel paziente con diabete

Ferrari SL et al. Diagnosis and management of bone fragility in diabetes: an emerging challenge. Osteoporos Int. 2018

* Nel diabete, il rischio di frattura per un T-score ≤2 equivale a un T-score ≤2.5 in un paziente non diabetico.

** In base alle linee guida specifiche per ciascun Paese.

*** Ad esempio, con TBS e/o “si artrite reumatoide”.

+Fattori di rischio specifici del diabete: • Durata di malattia >5 anni, • Farmaci ipoglicemizzanti; insulina, TZD, forse inibitori SGLT2, • HbA1c > 53 mmol/mol (7,0%), • Complicanze microvascolari: neuropatia periferica e autonomica, retinopatia, nefropatia.

1In alcuni Paesi, le fratture dell’omero o della pelvi sono sufficienti per avviare la terapia; in altri casi, la soglia per iniziare la terapia potrebbe essere più alta che una frattura non vertebrale e non dell’anca;

alternativamente, una frattura non vertebrale e non dell’anca dovrebbe innescare ulteriori valutazioni per la stima del rischio di frattura.

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ La presenza dei fattori di rischio tradizionali per fratture osteoporotiche, insieme a quella dei fattori di rischio specifici del diabete, dovrebbe

essere indagata durante ogni visita diabetologica, indipendentemente dal tipo di diabete.

RACCOMANDAZIONI

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ I pazienti affetti da DM1 presentano bassa BMD e alto rischio di frattura già in giovane età.

§ La DXA rimane il gold standard per la diagnosi di osteoporosi; essendo una metodica che si avvale di una bassa emissione di raggi-X può essere eseguita anche in età pediatrica, qualora il medico di riferimento lo

ritenga opportuno.

RACCOMANDAZIONI DM1

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ L’esame densitometrico mediante DXA dovrebbe essere eseguito:

RACCOMANDAZIONI DM1

§ in tutti i pazienti DM1 dopo i 50 anni di età

§ ancora prima in coloro che presentano fattori di rischio diabete-specifici quali:

§ DXA dovrebbe essere preso in considerazione già nella tarda adolescenza, specie se il paziente presenta anche celiachia (indicazione ISPAD)

§ complicanze micro- o macrovascolari

§ controllo glicemico non ottimale (HBA1c ≥8% nei 5 anni precedenti)

§ durata di malattia ≥26 anni

§ familiarità per fratture da fragilità

§ celiachia

NOTA: NEI PAZIENTI DI ETÀ <50 VA UTILIZZATO LO Z- SCORE INVECE DEL T- SCORE

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Durante i controlli clinici eseguire una attenta anamnesi sulle fratture e sui fattori di rischio per la fragilità ossea (assunzione di calcio, vitamina D, malassorbimento...)

§ Esame morfometrico vertebrale (eseguito sia mediante RX che DXA in modo semi quantitativo), da riservare ai pazienti con:

RACCOMANDAZIONI DM1

§ storia clinica di dolore intenso alla colonna vertebrale

§ insorgenza di fratture da fragilità in altri siti ossei

§ pazienti con T o Z-score alla colonna o al femore < -2.0

§ FRAX® e DeFRA possono essere molto utili per stimare il rischio di frattura, ma

non ci sono soglie specifiche per il DM1

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ I pazienti DM2 hanno BMD normale o aumentata 5-10% rispetto ai sani pari età

§ La BMD andrebbe valutata in tutti i pazienti DM2 con:

RACCOMANDAZIONI DM2

§ età >50 anni

§ diagnosi di pregressa frattura da fragilità

§ terapia cronica con tiazolidinedioni o canagliflozin

§ fattori di rischio generali, indipendenti dal diabete

§ Si può applicare un fattore di correzione di -0,5 nell’ interpretazione del T- score (Per esempio < -2,0 andrebbe considerato come < -2,5)

§ Nei pazienti con DM2 sottoposti a chirurgia bariatrica con componente

malassorbitiva, la DXA dovrebbe essere eseguita prima dell'intervento chirurgico

e successivamente ogni due anni per monitorare la BMD

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Valutazione del rischio e diagnosi di fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Nella valutazione clinica del paziente diabetico ci si può avvalere anche del FRAX®, utilizzando l’opzione per l'artrite reumatoide

§ Il Trabecular Bone Score (TBS) ha evidenziato una ottima sensibilità nel predire il rischio di frattura nel DM2 (ma da validare nella pratica clinica)

§ Esame morfometrico vertebrale (mediante RX o VFA), da riservare ai pazienti con:

RACCOMANDAZIONI DM2

§ T-score < -2.0

§ storia clinica di dolore intenso alla colonna vertebrale

§ insorgenza di fratture in altri siti ossei

§ durata di malattia > 5 anni

§ uso di TZD

§ La diagnosi delle fratture vertebrali può avvalersi di esami di imaging effettuati

per altri problemi clinici quali RX torace, TC o RM.

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L’indagine densitometrica è indicata in presenza di un fattore di rischio maggiore o 3 o

più fattori di rischio minori per donne in menopausa o uomini

di età >60 anni

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TBS ( Trabecular Bone Score )

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Il trabecular bone score (TBS) è uno strumento analitico sviluppato di recente che rianalizza la dinamica spaziale delle variazioni dell’intensità dei pixel a livello del rachide lombare, a dalla DXA, definendo un indice quantitativo che qualifica la microarchitettura dell’osso trabecolare.

§ I valori standard proposti per le donne in post-menopausa sono:

§ TBS > 1.350 NORMALE

§ TBS tra 1.2 e 1.350 MICROARCHITETTURA PARZIALMENTE DEGRADATA

§ TBS < 1200 MICROARCHITETTURA ALTAMENTE DEGRADATA

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TBS ( Trabecular Bone Score )

Leslie W. TBS and Diabetes-Related Fracture Risk. JCEM. 2013

WOMEN WITH DIABETES HAVE HIGHER BMD AT ALL SITES BUT LOWER TBS

29407 WOMEN > 50 YEARS FROM M ANITOBA

2356 (8.1%) HAD DM

Adjusted for age, BMI, GC, prior major fracture, RA, COPD as smoking proxy, alcohol abuse, and osteoporosis therapy

S IMILAR RESULTS IF BMI < OR > 30 KG / M 2

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TBS ( trabecular bone score )

Leslie W. TBS and Diabetes-Related Fracture Risk. JCEM. 2013

Odds ratios (95% CI) for BMD or TBS in the lowest tertile (reference: highest tertile) associated with diabetes status in all 29 407 women.

Results are adjusted for age, BMI, glucocorticoids, prior major fracture, RA, COPD, alcohol abuse, and osteoporosis therapy.

TBS PREDICTS FRACTURE RISK IN DM

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BTM (Bone Turnover Markers)

Gennari L et al, JCEM 2012

LOW BONE TURNOVER IN DM2

but BTM DO NOT PREDICT FRACTURE RISK IN DM2

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La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito

TRATTAMENTO

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

Terapia del DM

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Interventi sullo stile di vita

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

ALIMENTAZIONE

§ Adeguata assunzione di calcio e vitamina D

§ Prevenire malnutrizione / sarcopenia:

ESERCIZIO FISICO

§ Attività combinata aerobica + resistenza

§ Valutazione del richio prima di raccomandare programmi di allenamento

§ Apporto proteico adeguato, contenuto calorico elevato

§ Se restrizione calorica, associare attività fisica (resistenza o aerobica + resistenza

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Terapia del diabete

Adapted from Kahn S, Cooper M, Del Prato S. Lancet 2014

(36)

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Terapia del diabete

Campos Pastor MM et al. Intensive insulin therapy and bone mineral density in type 1 diabetes mellitus: a prospective study. Osteoporos Int. 2000

INSULINA nel DM1

§ L’insulina esercita un’azione anabolica sull’osso.

§ Nei pazienti con DM1, il trattamento insulinico intensivo fin dall’esordio di malattia è stato

associato a un aumento della BMD e alla

riduzione di markers di riassorbimento osseo

§ Non sono state riscontrate associazioni tra trattamento con insulina e rischio di frattura.

§ La presenza di retinopatia è critica per la

progressione della osteopatia diabetica

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Terapia del diabete

Lee RH et al. Glycemic Control and Insulin Treatment Alter Fracture Risk in Older Men With Type 2 Diabetes Mellitus. J Bone Miner Res. 2019 Schwartz AV et al. Older women with diabetes have a higher risk of falls: a prospective study. Diabetes Care. 2002

INSULINA nel DM2

§ Rischio di frattura più elevato nei pazienti DM2 in insulina

§ Tra i pazienti anziani di sesso maschile, il rischio è maggiore in quelli con HbA1c <6,5%

§ Nei soggetti con DM2 trattati con insulina il rischio di caduta è di quasi quattro volte più elevato

§ Nei pazienti con ulcera del piede, la terapia

insulinica è stata associata con cadute ricorrenti

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Terapia del diabete

Salari-Moghaddam A et al. Metformin use and risk of fracture: a systematic review and meta-analysis of observational studies. Osteoporosis International. 2019

METFORMINA

§ In ampi studi di coorte, il trattamento con

metformina in pazienti con DM2 ha dimostrato un effetto protettivo nei confronti del rischio di

frattura dell'anca, con un rischio inferiore del 20- 30% rispetto all'insulina e alle sulfoniluree o ai tiazolidinedioni (TZD).

§ Altri studi di coorte hanno riportato un effetto neutrale della metformina sul rischio di frattura dell'anca nei soggetti anziani con DM2.

§ Evidenze precliniche di effetto di stimolo su OB e

di riduzione del riassorbimento

(39)

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Terapia del diabete

Zhang Z et al. Sulfonylurea and fracture risk in patients with type 2 diabetes mellitus: A meta-analysis. Diabetes Res Clin Pract. 2020.

SULFONILUREE & GLINIDI

OR 1.14 (1.06 – 1.19)

§ I dati sugli effetti delle sulfoniluree sul metabolismo osseo sono scarsi.

§ Nello studio ADOPT, l'unico studio randomizzato con sulfoniluree in cui siano stati registrati gli

eventi fratturativi, il tasso di frattura era maggiore rispetto al trattamento con metformina, ma

inferiore rispetto al rosiglitazone.

§ Altri studi, ma non tutti, hanno evidenziato un

aumento del rischio di frattura in pazienti trattati

con sulfoniluree.

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Terapia del diabete

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

TIAZOLINEDIONI

§ L'attivazione di PPARγ stimola l'adipogenesi e sopprime l'osteoblastogenesi inducendo una

riduzione del pool di osteoblasti nel midollo osseo.

.

§ Evidenze sostanziali indicano che il trattamento

con TZD si associa alla riduzione della BMD e a un

aumento del rischio di frattura, specie nella donna.

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Terapia del diabete

Zhu Z et al. Risk of fracture with thiazolidinediones: An updated meta-analysis of randomized clinical trials. Bone. 2014

TIAZOLINEDIONI

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Terapia del diabete

Billington EO et al. The effect of thiazolidinediones on bone mineral density and bone turnover: systematic review and meta-analysis. Diabetologia. 2015

TIAZOLINEDIONI

VARIAZIONE BMD

SOSPENSIONE TZD POST

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Terapia del diabete

Watts NB et al. Effects of Canagliflozin on Fracture Risk in Patients With Type 2 Diabetes Mellitus. JCEM. 2016

SGLT-2 INIBITORI

Kaplan-Meier plot of time to first adjudicated fracture AE in CANVAS.

HR (95% CI) for all CANA vs PBO 1.51 (1.04 –2.19).

PBO, placebo; CANA, canagliflozin.

HRs (95% CIs) for pooled canagliflozin 100 and 300 mg vs noncanagliflozin in the incidence of fracture AEs in the 9 individual studies, the pooled non-CANVAS studies,

CANVAS, and the overall population.

CANA, canagliflozin; MET, metformin; PBO, placebo; SITA, sitagliptin;

GLIM, glimepiride; SU, sulfonylurea; PIO, pioglitazone; NA, not assessed.

(44)

<>

Terapia del diabete

Zelniker TA et al. SGLT2 inhibitors for primary and secondary prevention of cardiovascular and renal outcomes in type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis of cardiovascular outcome trials. Lancet. 2019

SGLT-2 INIBITORI

(45)

<>

Terapia del diabete

Xiaoyu L et al . Effects of SGLT2 inhibitors on fractures and bone mineral density in type 2 diabetes: An updated meta-analysis.. Diabetes Metab Res Rev. 2019

SGLT-2 INIBITORI

(46)

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Terapia del diabete

ANALOGHI DEL GLP-1 & DPP-4 INIBITORI

(47)

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Possibili meccanismi GLP-1RAs sul metabolismo osseo

Ceccarelli E et al. Beyond glycemic control in diabetes mellitus: effects of incretin-based therapies on bone metabolism. Front Endocrinol. 2013

(48)

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Terapia del diabete

Mamza J et al. Diabetes Res Clin Pract. 2016

DPP-4 inibitori e rischio di frattura

Overall

OR 0.82 (0.57 – 1.16)

(49)

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Terapia del diabete

Monami M et al. Dipeptidyl peptidase-4 inhibitors and bone fractures: a meta-analysis of randomized clinical trials. Diabetes Care. 2011

DPP-4 inibitori e rischio di frattura

(50)

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Terapia del diabete

Cheng L, DMRR. 2019.

ANALOGHI DEL GLP-1 e rischio di frattura

Overall

OR 0.71 (0.56 – 0.91)

(51)

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Terapia del diabete

Iepsen EW et al. GLP-1 Receptor Agonist Treatment Increases Bone Formation and Prevents Bone Loss in Weight-Reduced Obese Women. JCEM. 2015

ANALOGHI DEL GLP-1

LIRAGLUTIDE CONTRASTA IL DECLINO DELLA BMD INDOTTO DAL CALO

PONDERALE

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La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito

TRATTAMENTO

Terapia della fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

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Terapia della fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ Un adeguato intake di calcio secondo i LARN per età dovrebbe essere sempre

raccomandato ai pazienti con diabete, in particolare nei pazienti con DM1 durante l’accrescimento osseo al fine di raggiungere un adeguato picco di massa ossea.

§ In entrambe le forme di diabete si evidenzia un deficit di vitamina D che pertanto va somministrata con un dosaggio tale da raggiungere i valori target (30 ng/ml).

§ Particolare attenzione va posta alla prevenzione delle cadute.

§ I programmi nutrizionali volti al decremento ponderale dovrebbero essere sempre associati ad attività fisica al fine di migliorare l’insulino-resistenza, prevenire la

sarcopenia, migliorare il coordinamento motorio, ridurre il rischio di caduta.

Raccomandazioni

(54)

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Terapia della fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

§ La rimborsabilità dei farmaci anti-riassorbitivi o anabolici è regolata dalla nota AIFA (79), garantendo l’accesso gratuito ai pazienti con diabete che presentano:

NOTA 79

§ La scelta del farmaco si basa sui criteri AIFA, sulle caratteristiche cliniche del paziente, sulla aspettativa di vita del paziente.

§ T-score < -3.0 alla colonna o al femore (prevenzione primaria)

§ pregresse fratture osteoporotiche (prevenzione secondaria).

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Terapia della fragilità ossea

Keegan THM et al. Effect of alendronate on bone mineral density and biochemical markers of bone turnover in type 2 diabetic women:

the fracture intervention trial. Diabetes Care. 2004

BISFOSFONATI

§ ALN increases BMD in older women with low BMD and T2DM

§ ALN was associated with BMD increase (6.6% LS and 2.4% FT over 3 years in T2DM women)

§ Increase in BMD in the ALN group relative to placebo was similar for women with and without DM

§ T2DM women in the placebo group lost more BMD than

nondiabetic women over the study period at the total hip

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Terapia della fragilità ossea

Ferrari S et al. Denosumab in postmenopausal women with osteoporosis and diabetes: Subgroup analysis of FREEDOM and FREEDOM extension. Bone 2020

DENOSUMAB

(57)

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Terapia della fragilità ossea

Weivoda MM et al. Identification of osteoclast-osteoblast coupling factors in humans reveals links between bone and energy metabolism. NATURE Communications.

DENOSUMAB

S ECRETED GENES SIGNIFICANTLY SUPPRESSED BY DMA B TREATMENT .

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Terapia della fragilità ossea

Weivoda MM et al. Identification of osteoclast-osteoblast coupling factors in humans reveals links between bone and energy metabolism. NATURE Communications.

DENOSUMAB

DMA B - TREATED PARTICIPANTS HAVE A SIGNIFICANT REDUCTION IN CIRCULATING DPP4 AND INCREASE IN GLP-1

LEVELS AS COMPARED TO THE PLACEBO - TREATED GROUP

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Terapia della fragilità ossea

Weivoda MM et al. Identification of osteoclast-osteoblast coupling factors in humans reveals links between bone and energy metabolism. NATURE Communications.

DENOSUMAB

TYPE 2 DIABETIC PATIENTS TREATED WITH DMA B SHOW SIGNIFICANT REDUCTIONS IN H B A1 C AS COMPARED TO PATIENTS TREATED EITHER WITH BISPHOSPHONATES OR CALCIUM AND VITAMIN D.

T HIS RESULTS IDENTIFY SEVERAL COUPLING FACTORS IN HUMANS AND UNCOVER OSTEOCLAST - DERIVED

DPP4 AS A POTENTIAL LINK BETWEEN BONE

REMODELING AND ENERGY METABOLISM .

(60)

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Terapia della fragilità ossea

Bonnet N et al. RANKL inhibition improves muscle strength and insulin sensitivity and restores bone mass. Journal of Clinical Investigation. 2019

DENOSUMAB

DENOSUMAB IMPROVES MUSCLE MASS AND STRENGTH IN POSTMENOPAUSAL WOMEN WITH OSTEOPOROSIS

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Terapia della fragilità ossea

Schwartz AV et al. Teriparatide in patients with osteoporosis and type 2 diabetes. Bone. 2016

TERIPARATIDE

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Terapia della fragilità ossea

Schwartz AV et al. Teriparatide in patients with osteoporosis and type 2 diabetes. Bone. 2016

TERIPARATIDE

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Terapia della fragilità ossea

Langdahl BL et al. Real-world effectiveness of teriparatide on fracture reduction in patients with osteoporosis and comorbidities or risk factors for fractures: Integrated analysis of 4 prospective observational studies. Bone. 2018

TERIPARATIDE

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Gestione del paziente con diabete e fragilità ossea

Gruppo di lavoro intersocietario SID – SIE – SIGG – SIOT. La fragilità ossea nel paziente con diabete mellito. 2020.

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Conclusioni

§ La fragilità ossea rappresenta una complicanza tipica del diabete che può colpire i pazienti di età e con gravità diverse a seconda del tipo di diabete, la durata di

malattia e la insorgenza di altre complicanze

§ La valutazione del rischio di caduta e di frattura e lo screening (utilizzando metodiche quali DXA, FRAX®, TBS, eventualmente morfometria) andrebbe effettuato periodicamente alle visite ambulatoriali in entrambe le forme di DM

§ Nel DM2 preferire farmaci con effetto positivo o neutro sulla salute dell’osso

§ Target glicemici individualizzati in base al rischio di ipoglicemie / caduta

§ La terapia anti-fratturativa dovrebbe essere iniziata con un T-score < -2.0 o in presenza di una frattura vertebrale o di femore.

§ Anti-riassorbitivi come alendronato/risedronato o denosumab e anabolici come la

teriparatide presentano maggiori evidenze cliniche nei pazienti con diabete

(66)

gr az ie p er l’ at te n zio n e

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