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ECOFER POZZATO SRL - Monticello C. Otto (VI) Certificato di collaudo Tecnico-funzionale 29/01/2020

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Academic year: 2022

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CERTIFICATO DI COLLAUDO TECNICO-FUNZIONALE (art. 25 comma 5 della LR n. 3 del 21/01/2000)

OGGETTO DEL COLLAUDO: impianto di recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, in prevalenza metallici, tramite le operazioni R13 (messa in riserva [..]), R12 (scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni tra R1 ed R11) ed R4 (riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici).

Committente: Ecofer-Pozzato srl (P.IVA 01982690248) Sede impianto: Via dell’Industria 34 – Monticello C. Otto (VI) Riferimenti: tel: 0444 596249

mail: info@ ecoferpozzato.it

e-mail certificata: info@pec-ecoferpozzato.it PROGETTO:

DETERMINAZIONE N° 1408 DEL 26/11/2018: relativa all’ampliamento dell’attività di recupero di rifiuti metallici all’interno di un edificio attiguo all’esistente con incremento della potenzialità dell’impianto.

DETERMINAZIONE N° 913 DEL 24/06/2019: relativa all’individuazione di un nuovo (alternativo) punto di scarico delle acque meteoriche di dilavamento depurate.

Collaudatore: ing. F. Castaman (CSTFRC79R47A459M)

Iscrizione Ordine Ingegneri della Provincia di Vicenza al n° 3027 – sez. A

INTRODUZIONE

La sottoscritta, ing. F. Castaman, ha ricevuto incarico di procedere al collaudo tecnico e funzionale dell’impianto in parola, ai sensi dell’art. 25 comma 5 della L.R. 03 del 21/01/2000, in seguito alla conclusione dei lavori ampliamento dell’attività nell’edificio adiacente lo stabilimento, con aumento della capacità dell’impianto relativa al quantitativo di rifiuti stoccati e a quelli trattabili, introduzione delle operazioni di selezione e cernita (R12) come dettagliate nella tabella 1 allegata alla determina di approvazione progetto.

Si precisa altresì che il presente documento integra la precedente dichiarazione di conformità al progetto degli interventi di allestimento del sito, redatta dalla sottoscritta in data 28 agosto 2019, ai sensi dell’art. 25 comma 3 della L.R. 03 del 21/01/2000, preliminare all’avvio dell’esercizio provvisorio.

In seguito all’avvio delle attività di gestione dei rifiuti nella nuova configurazione di layout, la sottoscritta ha pertanto provveduto all’accertamento della corretta funzionalità dell’impianto, che con il presente atto si intende documentare nelle condizioni di normale esercizio.

PROGETTO APPROVATO, PRESCRIZIONI e RELATIVE VERIFICHE

Il progetto dell’impianto approvato nella nuova configurazione, comprensivo anche della modifica del punto di scarico intervenuta in seguito all’emissione della prima determina di approvazione, prevedeva:

- l’ampliamento dell’attività preesistente sfruttando gli spazi coperti del capannone adiacente - l’incremento della potenzialità dell’impianto passando da 250 t/giorno a 450 t/giorno

- l’aumento delle quantità di rifiuti stoccabili passando da 700 t a 1700 t

- l’introduzione dell’attività “R12” di cernita e selezione (visiva, manuale o meccanica tramite caricatori meccanici) al fine di eliminare eventuali materiali e/o sostanze estranee (inerti

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- lo spostamento del punto di scarico delle acque meteoriche di dilavamento depurate, originariamente recapitate lungo la scolina stradale di Via Chiuppese e successivamente convogliate direttamente al Rio Pila, caratterizzato da costante presenza di acqua.

La determina di approvazione progetto n° 1408 del 26/11/2018, così come modificata dalla n°

913 del 24/06/2019 prescrive in sintesi quanto segue:

1. Il documento di valutazione di impatto acustico deve essere aggiornato secondo le prescrizioni del parere della Commissione VIA n. 21/2018, ricompreso nella determinazione dirigenziale n. 1201 del 17/10/2018.

Si prende visione del documento di valutazione aggiornato, redatto su richiesta dell’azienda nel mese di febbraio 2019 dall’ing. ing. Andrea Rodighiero (Iscritto all’elenco Regione Veneto n. 430 - Iscritto all’elenco nazionale ENTECA n. 912). Il documento è presente in allegato.

L’organizzazione deve predisporre ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti.

L’organizzazione si è dotata di una specifica procedura, facente parte del sistema di gestione aziendale certificato ISO 14001:2015. La procedura P05 in revisione 01 del 25/10/2019, specifica le modalità di individuazione del fabbisogno formativo, di organizzazione, effettuazione e registrazione degli interventi nonché di valutazione dell’efficacia della formazione effettuata. Nel dettaglio in data odierna se ne è verificata l’attuazione mediante acquisizione del verbale di formazione del personale (08/11/2019) nonché delle liste di distribuzione delle specifiche procedure operative aziendali inerenti “scarico dei rifiuti presso la sede” e “trattamento e riclassificazione” a tutti gli operatori. La documentazione è presente in allegato. Durante il sopralluogo si è riscontrata sul campo le regolarità dello svolgimento delle operazioni di lavoro.

2. La gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti devono avvenire nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché di sicurezza e igiene sul lavoro e prevenzione incendio

L’esame delle modalità operative di conduzione dell’impianto non ha messo in luce difformità rispetto alle norme sopra richiamate. L’azienda ha elaborato un documento di valutazione dei rischi, ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 81/08: il documento di cui si è presa visione è in revisione 3 del gennaio 2019 e contempla tutti i rischi ragionevolmente prevedibili nelle condizioni di lavoro ordinarie, anomale o di emergenza; il documento prende già in considerazione le modifiche di layout e organizzative conseguenti l’ampliamento dell’attività e l’incremento della potenzialità dell’impianto. Il documento elenca le misure preventive e di protezione dei lavoratori, la cui attuazione è puntualmente verificata dal personale preposto nonché dal Servizio di Prevenzione e Protezione incaricato.

Relativamente alle norme di prevenzione incendi, l’azienda è in possesso di CPI rilasciato nel 2012 e rinnovato nel 2017 (15 maggio) per le attività 74.1.A, 3.5.A, 12.1.A, 13.2.B. e 49.2.B.

La scadenza del Certificato è a maggio 2022.

Per quanto riguarda infine la gestione del rischio per l’ambiente, l’organizzazione, nell’ambito del sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001:2015, ha redatto un documento di analisi ambientale e strutturato un sistema in grado di tenere sotto controllo gli aspetti ambientali rappresentativi: il sistema di gestione è verificato periodicamente da ente terzo accreditato (certificato ISO 14001:2015 emesso dall’ente SGS – organizzazione certificata dal 25/06/2014, periodo corrente di certificazione revisione 2: 25/06/2017 -25/06/2020).

3. Le varie tipologie di rifiuti devono depositate in aree fisicamente separate e identificate mediante apposita cartellonistica indicante il codice C.E.R.

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Durante il sopralluogo si è potuta verificare la corretta separazione delle diverse tipologie di rifiuti (sia quelle in ingresso che quelli prodotti dall’azienda), stoccate presso aree idoneamente identificate mediante apposta cartellonistica indicante il codice CER, in conformità alle planimetrie di progetto presentate.

A titolo di esempio si riporta:

- deposito del codice CER 120199 presso area D2 del nuovo capannone, identificato mediante idonea cartellonistica (foto 1)

- deposito EoW presso nuovo capannone, identificata mediante specifico cartello (foto 2) - depositi in casse identificate con relativi cartelli dei codici CER 120199 e 120102, presso

area B2 del nuovo capannone (foto 3)

- deposito esterno del codice CER 200140, area A in zona presso-cesoia (foto 4) - deposito esterno EoW (foto 5)

- deposito del codice CER 170401, presso area D4 sotto la tettoia (foto 6)

- deposito rifiuti prodotti dalle operazioni di trattamento dei codici CER 191207 (legno) e CER 191207 (carta e cartone) presso area R2 esterna, lungo perimetro Ovest (foto 7)

foto 1 foto 2 foto 3

foto 4 foto 5

area D2

120199

EoW

120199

120102 area B2

200140

EoW

EoW

(4)

foto 6 foto 7

4. La gestione dei rifiuti deve avvenire secondo le indicazioni riportate nell’allegato I alla determina di approvazione progetto, con riferimento alle relative operazioni e quantità consentite.

La sottoscritta ha potuto verificare presso lo stabilimento l’assenza di rifiuti estranei a quelli specificati nella tabella citata; la correttezza delle operazioni e la coerenza delle quantità gestite è stata verificata sia mediante sopralluogo presso l’impianto che tramite analisi documentale:

- le modalità di tenuta del registro di carico/scarico rifiuti sono risultate corrette e coerenti (registro di carico/scarico rifiuti vidimato presso la Camera di Commercio di Vicenza in data 13/06/2019, prima registrazione n°1785/19 del 16/07/19, registrazione più recente n° 198/20 del 27/01/2020);

- per la partita di rifiuti in ingresso al momento del sopralluogo si è presa visione del formulario di trasporto rifiuti, della scheda di caratterizzazione del rifiuto (M07-02 del 26/06/2019), le modalità di verifica della conformità del rifiuto in ingresso nonché l’accertamento dell’avvenuta effettuazione del controllo radiometrico. Nello specifico, durante l’effettuazione del sopralluogo sono entrati in impianto rifiuti identificati con il codice CER 12.01.99, accompagnati dal formulario FIR DUD 363317/19, i quali sono stati scaricati nella rispettiva area di messa in riserva;

- al fine di accertare le corrette modalità di gestione documentale delle attività svolte, la sottoscritta ha preso visione delle modalità di registrazione di quanto effettuato su partite di rifiuti già presenti in impianto; nello specifico si è presa visione della seguente operazione di selezione e cernita R12:

CER data

ingresso rif. formulario quantità lavorata

(kg)

operazione

R12 risultante 200140 12/11/19 n° RFZ 357180/19 4180

n° 129/20 del 20/01/20

CER 191202 22380 kg 200140 14/11/19 n° RFZ 357181/19 1800

200140 19/11/19 n° RFZ 357182/19 2580 160117 12/11/19 n° DUD 362941/19 1420 120199 14/11/19 n° DUD 362955/19 12400

Per quanto tutto ciò che è stato osservato durante il sopralluogo, le operazioni sono svolte nel rispetto delle prassi specificate nella documentazione presentata e in conformità alle 170401 area D4

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procedure aziendali allegate alla documentazione di progetto. Il personale si è dimostrato consapevole e competente.

5. I quantitativi massimi di rifiuti gestiti dall’impianto sono così suddivisi:

a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 100.000 t di cui 500 t di rifiuti pericolosi;

b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 1700 t di cui 100 di rifiuti pericolosi;

c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 133 t di cui 10 t di rifiuti pericolosi;

d) quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento: 450 t/giorno di cui 20 t di rifiuti pericolosi;

e) quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento: 95.000 t di cui 400 t di rifiuti pericolosi.

Alla data del sopralluogo, sulla base dei dati riportati nel registro di carico scarico, sono presenti in impianto i seguenti quantitativi di rifiuti:

dettaglio quantità limite note

totale rifiuti (in ingresso) in stoccaggio 1024 t 1700 t conforme rifiuti pericolosi (in ingresso) in stoccaggio 0,9 t 100 t conforme totali rifiuti (prodotti dall’attività) in stoccaggio 1,7 t 133 t conforme rifiuti pericolosi (prodotti) in stoccaggio 0,2 t 10 t conforme Relativamente alla quantità di rifiuti sottoposti a trattamento, sulla base delle registrazioni riportate a registro, è stato verificato il rispetto dei quantitativi limite giornalieri a partire dalla data di messa a regime dell’impianto nelle nuove condizioni operative, a titolo di esempio si riporta che nel corso della giornata del 24/01/20, sono entrati in impianto i seguenti quantitativi:

dettaglio quantità entrante limite note

totale rifiuti sottoposti a trattamento 216 t 450

t/giorno conforme rifiuti pericolosi sottoposti a trattamento - 20

t/giorno conforme Nell’ambito del sopralluogo di collaudo non è stato possibile naturalmente verificare il rispetto dei quantitativi annui, tuttavia l’organizzazione ha recepito i valori di soglia quantitativa all’interno del proprio sistema di gestione e tramite il software per la gestione dei rifiuti (Prometeo della software house DM Informatica) è sempre in grado di mantenere sotto controllo i quantitativi in giacenza, lavorati e il valore somma dall’inizio dell’anno, emettendo specifici “allert” nel momento in cui i quantitativi calcolati si avvicinano ai valori soglia (impostati coerentemente con le nuove prescrizioni autorizzative).

6. Lo stoccaggio di rimorchi e veicoli industriali [...] non deve superare le 5 unità e il trattamento le 200 unità all’anno.

Nel corso del sopralluogo non è stata rilevata la presenza di veicoli industriali. Secondo quanto riferito l’attività risulta ormai estremamente marginale.

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7. La ditta è autorizzata a scaricare nella Roggia Pila le acque di dilavamento piazzali, previa depurazione. Lo scarico dovrà rispettare i limiti previsti dalla tabella 3, dell’allegato 5, parte terna del d.lgs. n. 152/06. L’attivazione dello scarico in corso d’acqua superficiale dovrà essere comunicata alla Provincia con conseguente chiusura dello scarico nella scolina stradale.

La ditta ha provveduto a chiudere lo scarico nella scolina stradale di Via Chiuppese mediante convogliamento delle acque di dilavamento depurate direttamente in Rio Pila, come verificato in sede di dichiarazione di conformità degli interventi di allestimento del sito.

In occasione del sopralluogo di collaudo si è presa visione della corrispondenza con la Provincia relativamente all’attivazione dello scarico nella nuova configurazione:

comunicazioni del 18/04/19 e del 11/07/2019.

8. Dovrà essere condotta una costante verifica sul funzionamento del misuratore di portata (con totalizzatore) posto a valle del filtro a carboni attivi, segnalando tempestivamente alla Provincia e all’Arpav eventuali disfunzioni che si potrebbero verificare.

Il misuratore di portata installato a valle del filtro a carboni attivi è verificato periodicamente:

presso l’azienda sono presenti i rapporti di intervento relativi a tali controlli, di cui si è presa visione nell’ambito del sopralluogo. La verifica della funzionalità del contatore è stata effettuata a cura della ditta esterna SAITA (i cui rapportini di intervento sono allegati al presente documento) nelle seguenti date: 18/02/19, 30/05/19, 29/08/2019 e 19/11/2019.

9. Dovrà essere effettuato il monitoraggio dello scarico delle acque reflue di dilavamento depurate con cadenza almeno annuale e almeno per i seguenti parametri: pH, COD, solidi sospesi totali, conducibilità elettrica, potenziale redox, ferro, nichel, rame, zinco, piombo, alluminio, idrocarburi totali, grassi e olii animali e vegetali.

Nell’ambito del proprio sistema di gestione l’organizzazione ha integrato la periodicità di analisi allo scarico nonché i parametri oggetto di controllo e i relativi limiti. Sono state effettuate le prime analisi di autocontrollo in data 04/02/19, (rif. certificato 45532 del 14/02/19), ripetute trimestralmente per il solo parametro idrocarburi e di nuovo complete in data 25/11/19 (rif. certificato 47870 del 30/11/19): si allegano i certificati. I valori limite risultano sempre rispettati dimostrando la corretta conduzione dell’impianto relativamente alla prevenzione del rischio di contaminazione delle acque.

10. L’analisi degli idrocarburi totali dovrà essere effettuata con cadenza almeno trimestrale a verifica del grado di saturazione dei filtri a carboni attivi.

Nel corso del sopralluogo si è presa visione della documentazione inerente le analisi di autocontrollo effettuate con cadenza indicativamente trimestrale sul parametro idrocarburi nel corso di tutto il 2019, per il quale è previsto un limite di concentrazione pari a 5 mg/l. Gli esiti delle analisi, riassunti di seguito, dimostrano l’efficacia del piano di controllo e manutenzione dell’impianto di depurazione delle acque di dilavamento.

Nel dettaglio il piano prevede controlli di verifica periodici affidati ad una ditta esterna (SAITA): si è presa visione dei più recenti rapporti di intervento effettuati in data 01/10/18, 18/02/19, 06/03/19, 30/05/19, 29/08/2019 e 19/11/2019, in cui sono riportate le attività svolte, tra cui la sostituzione dei carboni attivi (in data 01/10/18 e 06/03/19), la verifica dei dispositivi di controllo, l’effettuazione di cicli di controlavaggio, ecc.

data 04/02/19 17/06/19 03/09/19 25/11/19 limite acque superficiali conc.

idrocarburi assenti assenti 2.6 mg/l 3.1 mg/l 5 mg/l

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11. Il pozzetto fiscale di campionamento deve essere idoneo per i prelievi e le misure di portata (Unichim) e deve essere indipendente da altri eventuali apporti di acque reflue.

Si è presa visione del pozzetto fiscale di campionamento delle acque reflue, il quale risulta effettivamente indipendente da apporti estranei di acque reflue ed è di dimensioni e ubicazione tali da consentire i prelievi necessari all’autocontrollo.

12. Il pozzo di prelievo acque da falda dovrà essere dotato di contatore volumetrico.

Come già verificato nell’ambito della certificazione di conformità al progetto, cui si rimanda, il pozzo di prelievo è stato dotato di contatore volumetrico. La lettura del contatore è inserita tra le attività di monitoraggio del sistema di gestione aziendale, con acquisizione del dato annuale.

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