Calcinculo
di Enrico Castellani
Voglio la mia libertà – canzone
voglio la mia libertà mi chiudo in casa con doppia mandata inchiodo la porta la saldo
la blindo poi tiro le tende
non venite a bussare non vi aprirò non vi sentirò voglio la mia libertà
alzo i muri oltre ogni limite ogni legge
ogni compromesso ogni idea di gravità di socialità
di relazione e di comunità
voglio la mia libertà 3 muri armati di cemento di un presente
addomesticato e permanente di kalasnikov
icone come molotov
di frigoriferiferi templi che ci benedicono dei miei figli che videogiocano
di partite planetarie contro avversari multipli
che un satellite elegge amici fragili voglio la mia libertà
un numero verde per la felicità voglio un permesso di ritorno qui non soggiorno
mi difendo dall'erosione dal surriscaldamento costante e lento del mio sentimento
io sono il ponte lavatoio alzato sono la bile che scorre nel fossato sono il fiume digitale
che ruota vorticosamente lo sterco esonda rientra
ma questo tempo finestra non decelera voglio la mia libertà
un numero verde per la felicità sono i miei dati personali
che fanno più gola dei miei genitali
sono inondato da una tempesta di cioccolato che gronda zucchero caramellato
parola d'ordine
reflusso gastrico dolcificato sono un albero scolpito guarda il mio profilo non esiste l'infinito di me io non mi fido porgo l'altra guancia e rido di me io non mi fido porgo l'altra guancia e rido voglio la mia libertà
un numero verde per la felicità
io ho paura
Io ho paura ho paura
tutte le sere quando torno a casa ho paura
arrivo davanti casa e ho paura di scendere dalla macchina sono in mezzo alla campagna
la mia casa è isolata
io lo so c'è qualcuno nascosco nella siepe, dietro l'angolo c'è qualcuno che mi aspetta
che è pronto ad uscire pistola alla mano mi mette un coltello alla gola
prima di scendere prendo il telefono chiamo qualcuno
qualcuno a caso
così se mi succede qualcosa qualcuno lo sa entro in casa
chiudo tutto sbarro tutto metto l'allarme
sei ancora lì che mi parli non ho niente da dirti sono in casa
adesso sono in casa cosa vuoi da me
mollami
non ho niente da dirti butto giù il telefono vado a letto
ho il terrore che qualcuno entri in casa che l'allarme suoni
se suona l'allarme faccio un infarto faccio un infarto sicuro
mi alzo
tolgo l'allarme
devo chiamare il tecnico domani lo chiamo
devo farmelo togliere l'allarme
l'allarme che suona è il peggio che mi possa capitare se lo tolgo magari i ladri entrano senza farsi sentire io posso dormire tranquillo
non mi sveglio
non mi accorgo di nulla sogno
mi alzo apro la porta
la cosa migliore è aprire la porta lasciarla aperta
metto un cartello fuori dalla porta la porta è aperta
non fare rumore ho il sonno leggero grazie
lascio dei soldi sul tavolo una cifra onesta
scrivo un biglietto
ciao questi soldi sono per te prendili e vattene
spero ti bastino in caso torna
non spargere la voce mi raccomando grazie e a presto
lo so che non ti bastano non ti bastano mai
lo so scoprirai di sicuro la cassaforte
ti posso assicurare che non l'ho fatta mettere io c'era già quando sono venuto ad abitare qui io non la uso
è vuota
te lo giuro è vuota
è chiusa a chiave ma è vuota
la lascerei aperta volentieri ma non ho più le chiavi i miei figli le hanno perse
se non ci credi sei uno stronzo cioè no non sei uno stronzo
se non ci credi ti prometto che domani chiamo un fabbro la faccio aprire
torna domani
io non so perchè non chiamo un muratore
tutte le notti mi dico che devo chiamare un muratore devo farla togliere
poi mi dimentico
tutte le mattine mi dimentico
la mia camera è in fondo al corridoio a destra quella dei miei figli in fondo al corridoio a sinistra è facilmente riconoscibile
la porta è blindata il limite invalicabile
i miei figli devono stare al sicuro
i miei figli non li lascio mai con nessuno
i miei figli non montano in macchina con nessuno non mi fido di nessuno
i miei figli stanno a casa vivono in casa
non sono mai usciti di casa la casa è piena di pericoli i miei figli stanno a letto vivono a letto
non sono mai scesi dal letto
i loro letti hanno delle sbarre alte molto alte sicure
dormono
quando si svegliano riposano
se non ne hanno voglia mangiano bevono qualche pillola e si rilassano
io voglio essere tranquillo voglio stare tranquillo
quando loro sono tranquilli sono tranquillo anch'io per questo li tranquillizzo perchè crescsano sani e forti
li lascio solo a mia madre ho paura che muoia
ho paura che mia madre muoia che muoia prima di me
che io debba vederla morire la congelo
io mia madre la congelo mi faccio la mia vita
quando arriva la mia ora la scongelo la saluto
che si faccia la sua vita io mi sono fatto la mia
ma io non posso vivere con la paura che mia madre muoia che stia male
io non posso vivere senza mia madre io mia madre la congelo
così so che c'è
che è lì che mi aspetta che posso contare su di lei
che al momento del bisogno non sono solo
io ho paura di essere solo di stare di solo
stasera andrò in camera e sarò solo solo in una camera d'albergo su un letto che non è il mio
su un letto su cui non so chi ha dormito prima di me un bambino che c'ha pisciato
un vecchio che sudava che puzzava non so chi c'ha scopato su quel letto io su quel letto non ci dormo
io quando vado in albergo la prima cosa che faccio è togliere il materasso non le coperte o le lenzuola
il materasso
io mi porto il mio di materasso gonfiabile
igienizzato sicuro
io quando vado in albergo ho due valige una per me una per la camera
prima di entrare indosso la tuta bianca
integrale tipo ebola e disinfetto disinfetto tutto la doccia per prima
esistono un sacco di prodotti molto validi io li ho
ho una convenzione con una ditta molto valida validissima
sono i i migliori prodotti sul mercato il lavandino
il bidè il pavimento
le maniglie delle porte disinfetto tutto
poi c'è una questione
una questione che vorrei non dover più affronatre e invece non è così devo affrontarla ancora
la moquette
io quando prenoto una camera chiedo sempre una stanza senza moquette ma poi mi ritrovo che la moquette spesso c'è
che non avevano capito
che c'è stato un fraintendimento
allora io pretendo che la moquette venga tolta seduta stante altrimenti io li denuncio la comunità europea l'ha vietata la moquette
è illegale
se non la togliete voi la tolgo io con le unghie e coi denti
fino all'ultimo centimetro e se non la tolgo io qualcuno la toglierà
De chirico – canzone
la mia depressione fa orario continuato
ha chiesto il part time ma non glielo hanno dato mi sono suicidato
sono sintetico per niente liquido 90% acrilico
il 10 che resta è antidolorifico non trovo il nesso
non sento il gusto è un tetris dove non trovo posto io voglio l'immortalità la felicità
voglio diventare una divinità
la mia depressione fa orario continuato
ha chiesto il part time ma non glielo hanno dato mi sono suicidato
è un tempo stitico io sono isterico
mi salva solo il neo melodico qui conta il fisico
ma io adesso vomito
il mio futuro lo gioco a risiko medito
lievito
io sono spirito
io voglio l'immortalità la felicità
voglio diventare una divinità
ma la mia depressione fa orario continuato ha chiesto il part time ma non glielo hanno dato mi sono suicidato
respiro asfittico pentastellatico
il mio pensare è macheronico dice de chirico
che attorno tutto è metafisico per me è barbarico
barbarico barbarico barbarico io voglio l'immortalità
la felicità
voglio diventare una divinità
ma la mia depressione fa orario continuato ha chiesto il part time ma non glielo hanno dato mi sono suicidato
mi sento in bilico bilico bilico bilico bilico bilico
tra assedio bellico e assedio mediatico cambiamenti sostanziali e cambiamenti futili
tra geografie che mi attraversano e geografie che mi isolano frotiere univoche e frontiere reciproche
tra consonanze e dissonanze corrispondenze e lontananze mura esplosive e mura contenitive anestesia totale e anestesia collettiva coltello tra i denti e coltello a serramanico
tra un'europa astratta territoriale e un'europa del contagio culturale micromondo e macromondo
micromondo e macromondo micromondo e macromondo
calcinculo ai prati
Io prego tutti i giorni per il cemento per l'asfalto e per la calce struzzo prego per la loro salvezza
e perchè sia resa loro giustizia per la loro forza sempre li lodo per la loro sicurezza sempre li lodo perla loro maestosità sempre li lodo
prego perchè gli infedeli abbagliati dalle promesse del dio dei prati si pentano e tornino sulla retta via
prego tutti i giorni per la liberazione dell'uomo dalla schiavitù del prato prego affinchè Francesco faccia una nuova riforma
perchè abolisca il rito del taglio dell'erba dopo la messa della domenica
perchè ammonisca dal perpetuare la liturgia degli spianzini dei trattorini e dei taglia erba prego perchè l'orto degli ulivi sia incendiato una volta per tutte
prego perchè sia incendiato prima che sia troppo tardi
prima che la favola del dio dei prati ci irretisca tutti col suo sogno di felicità terrena col suo sogno di un eden a schiera
prima che anch'io vada dal mio vicino ad acquistare rotoli di prato prato vero verde
prato ben tagliato e pettinato appena uscito dal barbiere
senza ombra di erbacce, di formiche e di lombrichi lo puoi comprare e srotolare a tuo piacere dove vuoi è prato take away
prato pronto all'uso
li stendi e il tuo giardino è meglio di un luna park meglio di un giro in calcinculo
calcinculo ai prati
li stendi e la tua vita è meglio di un luna park meglio di un giro in calcinculo
calcinculo ai prati
li stendi e il mondo è meglio di un luna park meglio di un giro di calcinculo
calcinculo ai prati
calcinculo alle eredità per forza ai retaggi culturali
a così vanno le cose così devono andare alla palla che rotola su un piano inclinato calcinculo ai prati
calcinculo a un presente continuo e totale
infinito e immutabile naturale e inevitabile calcinculo ai prati calcinculo
alla mia miopia
ai miei sogni che non ho a un futuro ossificato calcinculo ai prati calcinculo
alla società della trasparenza alla privacy
agli applausi registrati calcinculo
a cavalli di troia ripieni solo di slogan volgari ma virali calcinculo ai prati
calcinculo al bonus famiglia al bonus casa al bonus cultura al bonus 80 euro
la promessa di mondo migliore di una vita migliore
se i miei sogni sono un bonus calcinculo ai miei sogni che non ho in alto i cuori e calcinculo
comunista – canzone
mio padre è comunista
ma pensa la gente una massa di coglioni io da piccolo non guardavo i cartoni Mia madre lottava per un mondo migliore
primo traguardo prioritario il genocidio delle suore che guevara appeso al muro col nastro adesivo in camera mia ero un sovversivo
un rivoluzionario
io ero il vertice della protesta rivoluzione nella mia testa
che guevara allo stadio e in manifestazione sul comodino e a scuola per l'occupazione che guevara fronte-retro sulle mie magliette no logo no etichette
in camera mia ero un sovversivo un rivoluzionario
io ero il vertice della protesta rivoluzione nella mia testa ma quando lo scotch è ingiallito anche il mio credo è appassito la gravità ha vinto la colla ho detto addio alla mia bolla il mio è un rosso relativo è un campari nell'aperitivo un negroni a colazione
il disincanto è la mia costellazione (ora) devo fare il tagliando ai miei ideali senza manutenzione
non c'è rivoluzione
ho detto addio all'acne sul mio viso di fame di giustizia sono ancora intriso ho detto addio ai miei denti da latte questa è la rivoluzione delle ciabatte
ho detto addio al (mare di) bandiere rosse sventolanti le ho sepolte tra acque stagnanti
dove sono annegati i nostri laici santi ho detto addio al pugno alzato compagno questa è la rivoluzione della vasca da bagno ho detto addio alla mia appartenenza
alla mia ingenuità
quel che è stato è stato io oggi sono qua quel che è stato è stato io oggi sono qua quel che è stato è stato io oggi sono qua
in camera mia ero un sovversivo un rivoluzionario
io ero il vertice della protesta rivoluzione nella mia testa
(ora) devo fare il tagliando ai miei ideali senza manutenzione
non c'è rivoluzione
SFILATA CANI
APPLAUSI REGISTRATI
CANZONE VICINO PRIMA RECITATA A CORO POI LA CANZONE
Il mio vicino – canzone
mi manca un senso di appartenenza globale solo dialetto sento parlare
il mio vicino ha voce solo per chiamare il cane il cinese al bar il caffè non lo sa fare
nelle pozzanghere brilla la stella polare
le campane il muezzin le suonerie ci separano dal cielo solo le nuvole sanno cosa celano
sappiamo che viviamo quando squilliamo qui la nebbia non è romantica
la provincia non è poetica qui non si ascolta musica non so combattere e lottare
per questo tempo che non so amare
il mio vicino ha voce solo per bestemmiare sulla sua bocca il suddetto cane
il porco il boia la santa madre
il cinese al bar lo spritz non lo sa fare nelle pozzanghere brilla la stella polare tutto ha un suono gutturale
qui la nebbia non è romantica
la provincia non è poetica qui non si ascolta musica come cavalli pestiamo il mondo
cavalli nobili immobili senza variabili paraocchi programmabili
le piogge chimiche benedicono il puzzo di letame artificiale che dalla terra sale al bordo dei campi capitelli di madonne e santi benedetti dai fertilizzanti si vede il sole tramontare ma agli occhi fa male
l'orizzonte è dopo è post
più post del post che sto per pubblicare mi manca un senso di appartenenza globale solo dialetto sento parlare
il mio vicino ha voce solo per chiamare il cane qui la nebbia non è romantica
qui la provincia non è poetica qui non si ascolta musica
Ho deciso di smettere di fare teatro
Ho deciso di smettere di fare teatroc'è gente che raggiunge livelli irraggiungibili
gente che dentro e fuori dai teatri compie azioni spettacolari che non hanno eguali gente che ha troppa passione
immensa dedizione grandissimo talento
infinita e inestimabile fede
gente che crede fino in fondo nei propri ideali nelle proprie idee
nelle proprie azioni
gente che crede integralmente integralisticamente
questa gente raggiunge livelli irraggiungibili
questa gente dentro e fuori dai teatri compie azioni spettacolari che non hanno eguali questa gente ha organizzato spettacoli in metropolitana
in piazza all'areoporto
in mezzo ai mercati e ai villaggi turistici spettacoli sulla rambla e al bataclan ho deciso di smettere di fare teatro
Davanti a spettacoli del genere io devo gettare la spugna sono davvero troppo grandi
qui siamo di fronte a qualcuno che ha letteralmente rivoluzionato l'idea di spettacolo gente che in nome della buona riuscita dello spettacolo rinuncia alla vita e alla morte alla divisione tra vittima e carnefice
tra pubblico e platea
questa gente a fine spettacolo non c'è più
si è completamente compenetrata e confusa col suo pubblico è impossibile distinguere dove inizi uno e dove finisca l'altro questa gente è davvero riuscita ad abbattere la quarta parete ha creato un nuovo umanesimo
un'idea di fratellanza e di condivisione
io non condivido la tua idea ma sono pronto a toglierti la vita per convincerti della mia questa è una nuova idea di proselitismo che non passa dal catechismo e dalle parole ma dall'azione
questa è la vera politica del fare io credo questo
credo che i terroristi islamici siano dei grandi uomini di spettacolo non credo in nessun modo al loro successo politico
né culturale
ma credo che siano dei grandi registi dei grandi attori
dei grandi organizzatori di eventi dei grandi uffici stampa
sono indubbiamente i migliori
non capisco perchè i cartelloni delle stagioni teatrali e dei festival non siano integralmente dedicati a loro
perchè tutti i progetti territoriali non siano affidati a loro il lavoro nelle scuole e con l'univerità
non capisco perchè i progetti speciali non siano affidati a loro
potrebbero dar vita ad azioni per il coinvolgimento del pubblico da compiere allo stadio o al mercato o nei centri commerciali
sono certo che crerebbero degli eventi davvero spettacolari
questa è gente che è riuscita a riempire le prime pagine di tutti i maggiori giornali internazionali ha intasato gli organi di informazione di ogni genere e grado
qui siamo di fronte a qualcuno che ha letteralmente fatto le scarpe a tutti i più potenti uffici stampa della terra
dalla casa bianca al vaticano
io non vedo l'ora che mi venga affidata la direzione di un teatro perchè so già come farlo funzionare come farlo deflagrare
come farlo esplodere
si dice che nessuno più va a teatro si dice che nessuno più parla di teatro ma del mio si parlerà
il mio ufficio stampa lo darò in mano all'isis tutti i miei collaboratori saranno membri dell'Isis il mio teatro sarà una cellula dell'Isis
io sarò uno di loro
finalmente il teatro tornerà a ricoprire il ruolo che aveva nella grecia antica saranno del tutto inutili premi e giurie
sondaggi di gradimento del pubblico statistiche e algoritmi ministeriali sarà tutto nostro
e quel che non ci sarà dato ce lo prenderemo non faremo azioni di forza
compiremo azioni spettacolari
installazioni mirate al raggiungimento dell'obiettivo alla sua eliminazione
saranno azioni spettacolari
azioni che verranno filmate e proietate in diretta non su un tulle o su un led wall
ma in streaming e a reti unificate ci affideranno l'apertura della scala
l'opera si chiuderà con i miei uomini arrampicati su un grande palo della cuccagna issato in mezzo alla platea
da là si getterenno sulla folla sottostante dando vita a un'esplosione spettacolare grande successo
il colosseo tornerà ad essere luogo di spettacolo e ad aprire le danze ci saremo noi
leoni volanti telecomandati
preleveranno tra il pubblico i prescelti per torturarli e seviziarli pubblicamente grande successo
piazza san pietro sarà la nostra sede
abbattute le colonne edificheremo un grande anfiteatro il più grande di sempre
ma non ci sarà una divisione tra palco e platea sarà un luogo di condivisione e di compenetrazione un luogo in cui far esplodere le nostre contraddizioni grande successo
ANIMALE UMANITARIO – canzone
Io sono un animale non è cosa banale fate girare sarà virale
nonostante tutto io sono un animale io sono un animale umanitario senza bandiera è il mio avversario non sono un angelo non sono un santo io ho solo un camice bianco
ti prego taci non mi chiamare davanti agli occhi ho la tua voce non so che farmene della tua croce ti conosceva chi ti ha sparato la mia retina ti ha tatuato 1 metro e 10 di carne inerme che non si alza
che resta stesa
non serve l'Aia a tua difesa ero un puntino sul mio troppo lontano
bruciare ogni bandiera non illumina la sera
non scalda chi è nel mirino un'altro punto per il cecchino una valigia e sono partito le mie due braccia nell'inaudito ero lì quando hai abdicato impotente ti ho salutato
il sole sorgere non l'hai più visto l'odio rinnega il sangue misto Io sono un animale
non è cosa banale fate girare sarà virale
nonostante tutto io sono un animale
pezzi di carne che non fiatava ne ho visti tanti sulla mia strada 1 metro e 10
ma pure un metro e meno pure
ma questa storia è un'altra storia non la cancella la mia memoria di lì passavi quando volevi il tuo cecchino lo conoscevi
lui stava in cattedra tu dietro il banco ora la scuola è in mezzo al fango ma quella volta le tue parole la sua risposta
il patto rotto senza preavviso permesso posso devo passare ti prego prof non mi sparare avanti vai il ponte è mio qui la legge sono io
sono una legge senza bilancia io ora sparo son solo pancia Io sono un animale
non è cosa banale fate girare sarà virale
nonostante tutto io sono un animale non mi parlate di religione
di stato di uomini di ideali siamo animali solo animali
niente retorica memoria storica pastiglia etica della mia retina io sono ostaggio
dimenticare è il mio miraggio invidio la pena degli invidiosi
i miei occhi estirpati da cani rabbiosi separa gli occhi dal tuo sentire regola base per agire
regola rotta e non più composta la mia ragione non ha risposta ripeto un mantra nella mia testa per diradare la foresta
non è la mia guerra non è la mia terra non è la mia lingua non è la mia guerra non è la mia terra non è la mia lingua
io sono un animale umanitario non ha bandiera il mio avversario la guerra è estetica e mi fa stare bene la guerra è adrenalina e mi fa stare bene la guerra è noi e mi fa stare bene
Io sono un animale non è cosa banale fate girare sarà virale
nonostante tutto io sono un animale nella quiete della mia casa
ho voglia di sparare
dentro lo schermo posso ammazzare resta solo una cronologia da cancellare questo tepore mi fa paura
lo stato d'emergenza è la mia cura devo uccidere per elaborare
l'unica distanza tra restare e andare sta nel respirare
l'unica distanza tra restare e andare sta nel respirare
INTRO SALSA DI SOIA Adesso chiudete gli occhi
e immaginate di essere ad un concerto
immaginate tutti gli accendini accesi come quando parte un lento o tutte le torce dei telefoni
immaginate in mezzo a voi un gruppo di sbandieratori che fanno volare in aria quelle stesse bandiere che avete visto sventolare prima sul palco
immaginate che i leoni alati stampati sulle bandiere prendano il volo che se ne vadano lontano
stanchi di vivere appiccicati a delle bandiere che non li rappresentano delle bandiere che rappresentano una terra che non è la loro
un cielo che non è il loro delle idee che non sono le loro
Salsa di soia – canzone
io sono la mia pubblicità migliore io sono nudo sotto il mio riflettore io sono solo ciò che vedi
io sono piatto come la pianta dei miei piedi
io sono la mia pubblicità migliore io sono nudo sotto il mio riflettore e tutta questa luce mi acceca
io voglio un mondo intero che gioca a mosca cieca
ho sogni d'oro e d'argento, che ostento ogni momento non li sporcate coi vostri umori
coi battiti stranieri dei vostri cuori quiete e silenzio
che il resto resti fuori
il mio ombelico è il mio baricentro il mio pensiero è unico
io sono anemico
per voi non c'è coaugulo
siete piastrine che non mi appartengono
in ginocchio sull'asfalto l'autogrill come moschea ti guardo e non capisco cosa preghi non ho idea
ti compro un accendino io sono buono di te mi frega meno del buco dell'ozono di tutto ciò che sogno no non c'è niente no non c'è niente che ho bisogno
ti compro un accendino io sono buono di te mi frega meno del buco dell'ozono di tutto ciò che prego no non c'è niente no non c'è niente in cui io credo
ho scoperto che noia fa rima con gioia io sono sushi tu salsa di soia
hai gli occhi tristi come quelli di un husky a dubai ho gli auricolari non ti sento quando abbai
lo dico chiaro senza perifrasi io non metto cerotti alle metastasi io sono la mia cresta
i panni sporchi a terra il mondo è la mia cesta
io sono la mia pubblicità migliore io sono nudo sotto il mio riflettore
ti compro un accendino io sono buono di te mi frega meno del buco dell'ozono di tutto ciò che sogno no non c'è niente no non c'è niente che ho bisogno
un giro in calcinculo con un gettone
e il naufragar m’è dolce in questa confusione di tutto ciò che prego no non c'è niente
di tutto ciò che prego non c'è niente in cui io credo
io ho una fame cronica, iconica, chimica e paranoica, una fame faraonica
e in questa emorragia planetaria
io voglio un ventre più grande che ogni giorno si espande per mangiare anche l'aria
di tutto ciò che sogno no non c'è niente di tutto ciò che sogno
no non c'è niente
di tutto ciò che sogno non c'è niente che ho bisogno
PRESENTAZIONE ALPINI
Cerco un centro di gravità permanente qualcuno ha scritto
cerco un centro di gravità almeno momentanea qualcuno ha relativizzato
lo cerchiamo anche noi
e almeno per questa sera l'abbiamo trovato ha attraversato tutto il 900 ed è ancora qua in un mondo che certezze non ha
sono la nostra unità di misura
il nostro metro per misurare la realtà
Unità di misura – canzone
mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
non riesco a calcolare la distanza tra la mia intelligenza e la sua artificialità tra l'ingegneria e la genetica
tra gli algoritmi e la bioetica devo inventarmi un'app
per calcolare come fa babbo natale a consegnare in una notte più ragali di quanti amazon ne ha sugli scaffali mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
non riesco a calcolare la distanza tra
il mio sonno i miei passi il mio cuore il mio cervello e i sensori che li setacciano a ogni livello
tra i miei acquisti e tu che mi assilli potrebbe interessarti anche
chi ha acquistato questi articoli ha acquistato anche acquistali insieme
avverto un monito lo ascolto e sgomito alza lo standard
non devi raggiungerlo ma superarlo mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
non ho più numeri per dire bene non ho più croci per dire addio non più gradi per dire caldo non più password per i segreti
non ho più lettere per gli alfabeti per le parole per la mia voce per le tue lettere
per gridare il mio sgomento per ascoltare il vento che mi bacia sulle labbra le screpola la bocca sanguina non è rossetto quello che cola è sangue viola intriso d'alcol che lo colora non basta l'arnica neanche la musica
non ho più mani per dire terra non ho più bussole per dire dio non più occhi per dire bello non più un corpo per dire io
non ho più reti per dire goal per dire pesce per dire preso per sconfinare per razzolare per stare chiuso dentro una gabbia ad abbaiare
non ho più reti da aggirare ma oltre le maglie io voglio andare voglio scendere affondare voglio toccare com'è profondo il mare
poi risalire e respirare
mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
non ho più un corpo per dire io ma ho tanti alibi alibi alibi ma ho tanti alibi alibi alibi noi siamo numeri numeri numeri mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
non riesco a calcolare la distanza tra
una galletta biologica biodinamica intrisa di etica gusto di plastica
e un fetta di pancetta di maiale sulla brace mi piace grasso che cola che mi fa gola
tra un maglione fatto a mano prurito disumano che costa tanto ma il prezzo è giusto e ti senti a posto e un hamburger precotto pronto uniformato formato maxi super scontato non mangio ingurgito il preparato domani dieta solo gelato
tra un bambino allevato veganamente nel rispetto dell'ambiente della gente equo sano solidale che non fa male non gioca a caccia che non si uccide un animale
e una bottiglia di vino liofilizzato per il mio palato anestetizzato io sono allergico antistaminico non mi depura il centrifugato il mio equilibrio è caramellato
mi serve un metro per misurare la realtà sono rimasto senza unità
FINE