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EUCARIOTI E PROCARIOTI

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Academic year: 2022

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EUCARIOTI E PROCARIOTI

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ARGOMENTI CONTENUTI NEL FILE:

EUCARIOTI E PROCARIOTI

LA MEMBRANA CELLULARE

LA STRUTTURA DELLA MEMBRANA CELLULARE

IL TRASPORTO DI MEMBRANA

L’OSMOSI

IL TRASPORTO DI MASSA

LA SEGNALAZIONE CELLULARE

(3)

Membrana plasmatica

batterio

(4)
(5)
(6)
(7)

LA MEMBRANA CELLULARE

(8)

1) determina una compartimentazione

Le membrane formano dei foglietti continui,

ininterrotti perciò delimitano dei compartimenti.

La membrana plasmatica racchiude i contenuti dell’intera cellula mentre le membrane

dell’involucro nucleare e quelle citoplasmatiche delimitano differenti spazi cellulari

2) fornisce una barriera con permeabilità selettiva le membrane impediscono il libero scambio di

materiali da un versante a un altro ma allo stesso tempo forniscono un mezzo di comunicazione fra gli spazi

Funzioni della membrana cellulare

(9)

3) Trasporta soluti

contiene i congegni necessari per il trasporto fisico di sostanze da un suo versante ad un altro 4) Risponde a segnali esterni

le membrane plasmatiche svolgono una funzione fondamentale nella risposta di una cellula a stimoli esterni, un processo noto come TRASDUZIONE DEL SEGNALE

5) Presiede a interazioni intercellulari

funge da mediatore per le interazioni fra le cellule di un organismo pluricellulare

(10)

LA STRUTTURA DELLA

MEMBRANA CELLULARE

(11)

Il sistema che si è evoluto in natura per separare

compartimenti acquosi con

barriere che limitano il passaggio di materiali è l’uso di membrane contenenti una classe speciale di lipidi:

I FOSFOLIPIDI

(12)

I fosfolipidi costituiscono lo “scheletro” della membrana

Un’unità di glicerolo a

cui sono legati:

2 acidi grassi Una molecola contenente fosfato

(13)

LIPIDI

Le membrane contengono diversi tipi di lipidi e tutti sono ANFIPATICI

Siccome la maggior parte dei lipidi di membrana ha legato a sé un gruppo fosforico vengono chiamati FOSFOLIPIDI

I FOSFOLIPIDI a loro volta spesso presentano uno

scheletro di glicerolo, di conseguenza prendono il nome di FOSFOGLICERIDI

Gli acidi grassi della membrana possono essere SATURI, MONOINSATURI, e POLIINSATURI

Un’altra classe di lipidi è rappresentata dagli SFINGOLIPIDI derivati della sfingosina

(14)
(15)
(16)
(17)
(18)
(19)

LE MEMBRANE CELLULARI

Membrana plasmatica Reticolo

endoplasmatico

Apparato del Golgi Mitocondri

Lisosomi

Perossisomi

(20)

A causa della loro struttura le

membrane sono quindi strutture continue e

deformabili

(21)

Acidi grassi saturi Acidi grassi insaturi

(22)

Movimenti dei fosfolipidi

(23)

Il colesterolo

Il colesterolo è un costituente delle membrane cellulari ed è il prodotto di partenza per la sintesi degli ormoni steroidei

(24)

LA FLUIDITÀ DI MEMBRANA:

1) GRADO DI SATURAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI DEI FOSFOLIPIDI

2) COLESTEROLO

OH

H2C

H3C H3C

CH3

CH3

(25)

L’organizzazione fisica e il funzionamento di una membrana biologica dipendono da tre

classi di composti chimici

:

Lipidi

(circa 40%) Fosfolipidi

Colesterolo

Proteine

(circa 50%)

Carboidrati

(circa 10%)

(Glicoproteine – glicolipidi)

(26)

IL MODELLO A MOSAICO FLUIDO

Le proteine sono disposte in

“un mosaico” discontinuo di particelle che penetrano

profondamente nel foglietto lipidico o addirittura lo

attraversano completamente ( FLIP-FLOP)

(27)
(28)
(29)

PROTEINE INTEGRALI (penetrano nel doppio strato lipidico)

PROTEINE

Le proteine di membrana sono collocate e orientate in una posizione particolare nei confronti del doppio strato lipidico

(30)

PROTEINE

PERIFERICHE (sono situate completamente all’esterno del doppio strato lipidico o sulla superficie

extracellulare o citoplasmatica e si legano alla

membrana mediante legami non covalenti)

(31)
(32)

CARBOIDRATI

Nella membrana plasmatica di cellule

eucariotiche vi sono CARBOIDRATI legati con legami covalenti sia ai lipidi che alle proteine.

Tutti i carboidrati della membrana sono rivolti verso l’ambiente extracellulare

Queste catene oligosaccaridiche possono

possono dare specificità alle loro interazioni e a quelle con altri tipi di molecole

(33)
(34)

I due versanti della membrana plasmatica sono asimmetrici

GLICIDI

Cariche negative

ESTERNO

INTERNO

(35)

IL TRASPORTO DI

MEMBRANA

(36)

Le ridotte dimensioni cellulari sono garanzia

di un elevata efficienza di scambio a livello di membrana

(37)

Il movimento di sostanze attraverso la membrana cellulare

-le membrane sono “selettivamente permeabili”

-La permeabilità di una sostanza dipende da:

dimensioni carica

- sebbene il doppio strato sia relativamente

impermeabile agli ioni, le cellule devono essere in grado di far passare attraverso la membrana

ioni e molecole polari come gli zuccheri e gli

amminoacidi intervengono quindi PROTEINE DI

MEMBRANA specializzate

(38)

Bilayer lipidico sintetico

Molecole idrofobiche

Molecole polari di piccole dimensioni

Molecole polari di dimensioni maggiori

IONI

SI

NO

(39)

Bassa permeabilità Alta permeabilità

Coefficienti di

permeabilità: cm/sec Velocità di

attraversamento della membrana

(40)

Il movimento attraverso la membrana può avvenire principalmente in due modi:

- in modo “passivo” per DIFFUSIONE

- in modo “attivo” per mezzo di qualche tipo di processo di trasporto accoppiato ad energia

Entrambi i movimenti possono portare a un FLUSSO NETTO

(41)

DIFFUSIONE

Processo spontaneo”

una sostanza si sposta da

una regione ad elevata concentrazione ad una a bassa concentrazione

eliminando alla fine la differenza di

concentrazione fra le due regioni

(42)

Alta

concentrazione

Bassa

concentrazione

uguale concentrazione FLUSSO

NETTO

EQUILIBRIO

DIFFUSIONE ATTRAVERSO UNA MEMBRANA SEMIPERMEABILE

(43)
(44)

Molecole idrofobiche

Molecole polari di piccole dimensioni

Molecole polari di dimensioni maggiori

IONI

DIFFUSIONE SEMPLICE

DIFFUSIONE FACILITATA Attraverso il bilayer lipidico

Mediante l’utilizzo di trasportatori

(45)

DIFFUSIONE FACILITATA

soluti polari, quali zuccheri e amminoacidi che non possono penetrare nel doppio

strato lipidico

La sostanza che deve diffondere si lega ad una proteina INTEGRALE di membrana detta

PROTEINA DI TRASPORTO

La direzione del flusso dipende solo dalla

concentrazione relativa della sostanza sui due lati della membrana

(46)

Mediante una PROTEINA VETTRICE O “CARRIER”

Trasporto facilitato

Gradiente di concentrazione

Proteina di trasporto

“CARRIER”

(47)

offrono siti si legame che possono essere occupati da molecole di forma corrispondente

Riconoscimento specifico proteina vettrice-ligando

possono variare la loro conformazione in modo da aprirsi alternativamente sui due versanti della

membrana

legano le molecole da trasportare

preferenzialmente dal lato dove sono presenti in maggior concentrazione

Le proteine vettrici

(48)

GLUCOSIO

(49)

DIFFUSIONE DI IONI ATTRAVERSO LE MEMBRANE

Il doppio strato lipidico è fortemente

impermeabile ai composti con carica elettrica compresi piccoli ioni come Na+, K+, Ca 2+ e Cl-. Eppure il movimento di essi è essenziale per numerose attività cellulari.

(50)

TRASPORTO FACILITATO

Mediante proteine canale o canali ionici

Proteine integrali che presentano un canale polare delimitato dalle diverse subunità della proteina

Proteina canale

(51)

CANALI IONICI permeabili a determinati ioni

Permettono il passaggio di ioni specifici secondo gradiente di concentrazione

Svolgono un ruolo importante nelle cellule nervose e muscolari

Sono dotati di apertura a tempo

- canali ionici a controllo di potenziale - canali ionici a controllo chimico (o a controllo di ligando)

(52)
(53)

Trasporto passivo

Diffusione semplice

Diffusione facilitata

Trasporto attivo

(54)
(55)

TRASPORTO ATTIVO

I sistemi di trasporto ATTIVO necessitano di una fonte di energia per poter trasportare le

sostanze contro il proprio gradiente di concentrazione

- dipende dalla presenza di proteine vettrici dette

“pompe”

- Alcune di queste legano e idrolizzano una molecola di ATP liberando l’energia per il trasporto

(56)

Pompa sodio-potassio

Trasporto del Na+ e del K+ contro il loro gradiente di concentrazione

(57)
(58)
(59)

I processi di trasporto delle molecole attraverso la

membrana:

Trasporto passivo

Trasporto attivo

(60)

Esistono dei meccanismi di trasporto specifici:

UNIPORTO

viene trasportata una sola molecola in una direzione

SIMPORTO

in cui per esempio l’energia accumulata da un trasporto attivo primario viene sfruttata per il trasporto di un’altra molecola nella stessa direzione

ANTIPORTO

in cui la seconda molecola viene trasportata nella direzione opposta

(61)

COTRASPORTO

simporto antiporto UNIPORTO

(62)

Cellula intestinale

Lume

intestinale

Liquido

extracellulare Trasporto di

glucosio guidato dal sodio

(63)
(64)

Il glucosio entra contro gradiente di concentrazione

Il sodio entra secondo gradiente di

concentrazione

Diffusione facilitata

Simporto

glucosio sodio

(65)

L’OSMOSI

(66)

DIFFUSIONE DELL’ACQUA ATTRAVERSO LE MEMBRANE

Le molecole di acqua rispetto agli ioni o piccoli soluti polari si muovono molto più velocemente attraverso la membrana

Il processo viene definito OSMOSI

(67)

Le molecole di acqua passano dalla zona a minor concentrazione

(compartimento IPOTONICO)

alla zona a maggior concentrazione di soluti

(compartimento IPERTONICO) OSMOSI

(68)
(69)

Regolare il volume cellulare prevede il controllo delle forze di natura osmotica

che farebbero contrarre o rigonfiare la cellula stessa quindi il controllo della

concentrazione dei sali

La pompa Na-K è un meccanismo attivo che

svolge questo lavoro

(70)

POTENZIALE DI MEMBRANA

la membrana plasmatica separa due ambienti nei quali è mantenuta una diversa composizione ionica

gradiente elettrochimico

differenza di potenziale elettrico tra i due versanti della membrana di -70 mV

- trasmissione di impulsi elettrici

- mediare alcuni sistemi di trasporto ( pompe ioniche )

- - - + + + + + + + + + + + + + + + + +

esterno

interno

(71)

La pompa Na-K contribuisce a generare e sostenere il potenziale di membrana:

pompa attivamente ioni 3Na+ fuori ioni 2K+ dentro impoverendo l’interno di cationi

(72)

IL TRASPORTO DI MASSA:

 ESOCITOSI

 ENDOCITOSI

(73)

ENDOCITOSI

MACROMOLECOLE PARTICELLE DI ELEVATE

DIMENSIONI

PICCOLE CELLULE

TRASPORTO DI MASSA

vengono trasportate per mezzo di vescicole o vacuoli

ESOCITOSI

(74)
(75)

FAGOCITOSI PINOCITOSI

ENDOCITOSI MEDIATA DA RECETTORI

TIPI DI ENDOCITOSI

(76)

CELLULE CON ATTIVITA’ FAGOCITARIA

PROTISTI UNICELLULARI ALIMENTAZIONE

GLOBULI BIANCHI DIFESA

Vacuolo alimentare o fagosoma

FAGOCITOSI

VESCICOLE GRANDI

(77)

“cellular drinking”

Vescicole più piccole dei fagosomi

Incorporano sostanze disciolte e fluidi

PINOCITOSI

VESCICOLE

(78)

“CATTURA” SPECIFICHE MACROMOLECOLE

IL RICONOSCIMENTO DI QUESTE AVVIENE TRAMITE RECETTORI SPECIFICI

I RECETTORI SONO LOCALIZZATI IN REGIONI DELLA MEMBRANA DETTE

“COATED PITS”

ENDOCITOSI MEDIATA DA RECETTORI

(79)

UNA VOLTA COMPLETATA L’INVAGINAZIONE DELLA

MEMBRANA E LA FORMAZIONE DELLA VESCICOLA, LE SOSTANZE LEGATE AI RECETTORI SI

TROVERANNO ALL’INTERNO

DELLA VESCICOLA RIVESTITA

PARTICOLARI SOSTANZE SI LEGANO AI RECETTORI CHE SI TROVANO IN

CORRISPONDENZA DI UN “COATED PIT”

UNA FOSSETTA RIVESTITA SUL VERSANTE CITOPLASMATICO DI MOLECOLE DI

“CLATRINA

PARTICELLA DA

TRASPORTARE PROTEINE DEL RIVESTIMENTO

(80)

PARTICELLA LDL

colesterolo Proteina che si lega al recettore

fosfolipidi

UNA VOLTA

SINTETIZZATO NEL FEGATO, NEL

CIRCOLO

SANGUIGNO IL COLESTEROLO SI TROVA ASSOCIATO CON PROTEINE E FOSFOLIPIDI

“LOW DENSITY LIPOPROTEIN”

Dopo la fusione con il lisosoma primario, l’LDL viene digerita e il colesterolo si libera nel

citoplasma Rivestimento

di clatrina in corrisponden za di un

“coated pit”

Vescicola rivestita

Vescicola non rivestita

Lisosoma primario contenente enzimi idrolitici

Il colesterolo libero può essere utilizato dalla cellula

INGRESSO DEL COLESTEROLO NELLE CELLULE

(81)

IPERCOLESTEROLEMIA

RIDOTTA CAPACITA’ DI ASSUNZIONE DI LDL A CAUSA DELLA PRESENZA DI

RECETTORI DIFETTOSI

ELEVATI MOLTO ALTI DI COLESTEROLO NEL SANGUE

(82)

Il materiale incorporato nelle vescicole viene secreto dalla

cellula in seguito alla fusione della membrana che lo contiene con la membrana plasmatica

ESOCITOSI

(83)

ESOCITOSI COSTITUTIVA

ESOCITOSI REGOLATA

Attività di secrezione spontanea, non

controllata

Attività di secrezione in risposta a stimoli

specifici

formazione e secrezione continua delle vescicole

Accumulo delle vescicole in prossimità della membrana in attesa del

segnale per l’esocitosi

(84)

Le membrane sono strutture dinamiche

Reticolo

endoplasmatico rugoso RER

Apparato del Golgi

lisosoma Vescicola

secretoria

ESOCITOSI

ENDOCITOSI

(85)

LA SEGNALAZIONE

CELLULARE

(86)

Le cellule dell’organismo si scambiano messaggi attraverso segnali chimici

(molecole segnale)

Componenti di un sistema di segnalazione

(87)

Es. ormoni

endocrina paracrina

Es. neurotrasmettitori

sinaptica

Es. mediatore locale

Tipi di segnalazione cellulare

(88)

STADI DELLA SEGNALAZIONE CELLULARE

RICEZIONE

TRASDUZIONE

RISPOSTA

Interazione del segnale

extracellulare con il recettore Modificazioni a catena delle molecole della via di trasduzione Comparsa di un

secondo messaggero

Attivazione di funzione

metaboliche

(89)

“RISPOSTA DI FUGA”

UTILIZZO DI ENERGIE PER LOTTA E FUGA IN

CASO DI PERICOLO

UTILIZZO DI ENERGIE DURANTE UNA COMPETIZIONE

(90)

Cellule delle ghiandole del surrene

adrenalina

Cellule del fegato

Cellule muscolari UN ESEMPIO DI

SEGNALAZIONE CELLULARE

DEMOLIZIONE DELLE

RISERVE GLICOGENO E LIBERAZIONE DI GLUCOSIO

RISPOSTA DELLA CELLULA TARGET

(91)

TRASDUZIONE

Comparsa di un secondo messaggero AMPLIFICAZIONE DELLA RISPOSTA

(92)

Fosforilazioni a cascata

glicogeno Glucosio-6-fosfato

glicolisi

Secondo messaggero

Enzima #1 attivo E #2

inattivo E #2

attivo

E #3

inattivo E #3

attivo E #1

inattivo Enzima #1 inattivo

Attivazione di protein chinasi

Secondo messaggero

RISPOSTA

(93)

ALCUNE FUNZIONI DELLE PROTEINE DI MEMBRANA

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