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Scenari Newsletter finanziaria Private Banking di Crédit Agricole

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Academic year: 2022

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#FEBBRAIO21

Scenari Newsletter finanziaria

Private Banking di Crédit Agricole

(2)

SCENARI

I

FEBBRAIO 2021

Global Investment Views

Viste le aspettative di inflazione, le valutazioni elevate e le speranze di una ripresa economica, consigliamo dicercare le opportunità di valore relativo nellediverse classi di attivi

.

Variazioni rispetto al mese precedente

 Adeguamenti delle azioni, con un ridimensionamento delle posizioni nei mercati sviluppati e un aumento delle azioni nei mercati emergenti e delle valute.

 Prudenza sulla duration USA in un’ottica multi-asset

 Positivi sull’inflazione negli USA

Sentiment complessivo sul rischio

Risk off Risk on

+ -

Il sentiment complessivo sul rischio è una visione qualitativa della valutazione complessiva del rischio effettuata nel corso della riunione più recente sugli investimenti mondiali

Pascal BLANQUÉ

Group Chief Investment Officer

Vincent MORTIER

Deputy Group Chief Investment Officer

FEBBRAIO 2021

Mercati instabili in un momento di verità per i tassi

I mercati hanno chiuso il 2020 su basi solide, e la vittoria del Congresso da parte dei Democratici aumenta le probabilità di nuovi stimoli fiscali. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo rivisto al rialzo le nostre stime per il 2021 sulla crescita del PIL negli USA portandole al 5,2%-5,7% (+1% rispetto alle stime precedenti). Cresce quindi la divergenza tra gli Stati Uniti e il resto dei Paesi sviluppati, dove invece abbiamo rivisto le nostre stime al ribasso.

All’improvviso, i mercati stanno mettendo in discussione la narrazione di un’“inflazione morta per

sempre” soprattutto negli Stati Uniti, dove l'economia sta accelerando. I rendimenti dei Treasury stanno

salendo e la curva USA si è ulteriormente irripidita nel giro di pochissimi giorni. Anche le aspettative d’inflazione da parte dei mercati sono salite ai massimi degli ultimi due anni. Mentre i mercati obbligazionari si sono adeguati a questa accelerazione nell’ottica di un possibile ritorno dell’inflazione, le azioni sono rimaste resilienti. L’aggiustamento si è fatto sentire in alcune aree di eccessi come quella delle criptovalute.

Il pacchetto di aiuti da 1.900 mld di dollari per il Covid-19 proposto dal presidente Biden sta ulteriormente incoraggiando questo trend, che ha avuto un impatto anche sulle valute. Il dollaro USA ha interrotto il trend discendente cominciato a inizio anno dopo i forti movimenti del 2020. Per gli investitori, il rafforzamento della narrazione sulla reflazione comporta alcuni aggiustamenti:

Adottare una posizione progressivamente più prudente sulla duration. Le banche centrali manterranno un atteggiamento accomodante, ma i mercati stanno iniziando a scontare una possibile riduzione degli acquisti di attivi. Per la prima volta si è vociferato dell’eventualità di una riduzione degli stimoli monetari da parte della Fed. Questo dibattito ha preso le mosse dall'accelerazione della crescita economica e dai progressi riguardo ai programmi sulle vaccinazioni contro il Covid-19. Molti membri della Fed ritengono tuttavia che tali discussioni siano premature. Il presidente Powell ha ribadito di recente l’importanza di non abbandonare troppo presto l’attuale politica e di fare attenzione alle modalità della comunicazione. È inoltre consigliabile un atteggiamento più prudente sulla duration nei mercati emergenti, dove le obbligazioni offrono ancora valide opportunità per chi è a caccia di rendimento, anche se la duration deve essere gestita in modo oculato.

Includere forme di protezione dall’inflazione con attivi liquidi e illiquidi in un anno in cui uno dei temi principali sarà probabilmente il ritorno dell’inflazione negli Stati Uniti. Le prospettive di incentivi fiscali superiori alle attese, l'accelerazione della crescita economica, lo sblocco della domanda repressa, la rilocalizzazione delle catene di fornitura e la ripresa dei prezzi dell’energia sono tutti elementi che potrebbero spingere ulteriormente al rialzo le aspettative d’inflazione e portare ad aggiustamenti relativi del mercato. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione diventeranno sempre più interessanti (inflazione di breakeven e TIPS), così come alcune attività reali.

In una prospettiva cross-asset, continuiamo a privilegiare le azioni rispetto alle obbligazioni.

Tuttavia, gli investitori dovrebbero cercare delle opportunità nelle aree supportate dalla reflazione, a

partire dai mercati value e più ciclici come il Giappone e i mercati emergenti, dove sono favorevoli

anche i trend delle commodity. Se parliamo invece di aggiustamento delle aspettative sui tassi,

vediamo pochi margini per dei forti movimenti direzionali degli indici, ma all’interno di questi ultimi

potrebbe proseguire la rotazione della leadership, con i titoli value e i titoli sensibili ai tassi d’interesse

e all'energia in ripresa rispetto ai titoli growth che presentano valutazioni elevate/iperelevate. Questa

rotazione potrebbe rallentare temporaneamente nel primo trimestre per via della decelerazione

dell’attività e dei lockdown più pesanti soprattutto in Europa, ma il trend della ripresa appare intatto

sul medio termine, così come il tema della rotazione dei titoli value.

(3)

SCENARI

I

FEBBRAIO 2021 GLOBAL INVESTMENT VIEWS | OTTOBRE 2019

È importante monitorare con attenzione le azioni perché le valutazioni assolute sono lungi dall’essere allettanti. In particolare, se i rendimenti delle obbligazioni decennali dovessero salire ancora, la performance del mercato azionario potrebbe essere messa in discussione. Un rendimento dei Treasury decennali all’1,3% potrebbe rappresentare, secondo noi, un test per il mercato. Tuttavia, non crediamo che questo livello verrà raggiunto a breve, mentre riteniamo più probabile un movimento laterale dei mercati che spazzerà via parte degli eccessi creati dal rally di fine anno. Nel complesso, ciò richiede alcune coperture nei confronti dell’esposizione azionaria per mitigare i rischi di downside.

Finora ha prevalso la narrazione del fattore monetario dei tassi bassi, crescita bassa e inflazione bassa, ma ora sta prendendo piede una

narrazione diversa incentrata su una ripresa della crescita reale che corre a ritmi più rapidi del previsto. Ovviamente, la narrazione

monetaria rimane quella dominante e sembra essere ben radicata, ma il minimo cambiamento potrebbe causare molto rumore nel

comparto obbligazionario e, a un certo punto, anche in quello azionario. Per evitare di finire intrappolati in una situazione senza vie d’uscita,

è importante essere fortemente selettivi nel comparto azionario e scegliere titoli appetibili in grado di beneficiare della ripresa ciclica, ma

che potrebbero anche trarre vantaggio da una crescita degli utili sul lungo termine. Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, gli

investitori dovrebbero gestire in modo attivo la duration e sfruttare le differenze di relative value (a livello di curva e a livello regionale). In

un periodo in cui la tradizionale diversificazione degli attivi può essere messa in crisi da un rialzo delle aspettative d’inflazione, gli

investitori dovrebbero avere un’allocazione agile e flessibile e prendere in considerazione strategie d’investimento meno

correlate per aumentare la diversificazione dei portafogli e renderli più resilienti in vista di un possibile cambiamento di regime.

(4)

GLOBAL INVESTMENT VIEWS | FEBBRAIO 2021

MACRO &

STRATEGIA

La curva dei rendimenti USA potrebbe irripidirsi leggermente, ma la fermezza della Fed nel voler mantenere condizioni

finanziarie

accomodanti, così come il suo sostegno alla ripresa indicano che la banca centrale americana è intenzionata a evitare brusche impennate dei rendimenti.

Monica DEFEND

Global Head of Research

Guardando oltre il recente aumento dei rendimenti

Fintanto che i Treasury decennali USA rifletteranno le aspettative d’inflazione, potranno salire ancora. Tuttavia, le loro valutazioni relative rispetto agli attivi rischiosi, unitamente al costo del servizio del debito (che continua a crescere), pongono un limite al rialzo dei rendimenti.

Basandoci sulle nostre attuali previsioni finanziarie macro, il nostro obiettivo per i Treasury decennali nel 2021 è dell’1,30%.

La Fed intende mantenere condizioni finanziarie accomodanti, ma a gennaio questo impegno è stato messo alla prova perché i mercati hanno iniziato a scontare l’aumento degli stimoli fiscali americani. In questa prima fase del 2021 i mercati rimangono fortemente condizionati dalla politica e quindi vulnerabili a qualsiasi cambio di fronte. Ciò spiega il nostro atteggiamento vigile nei confronti degli attivi rischiosi ed evidenzia anche il ruolo di “market-mover” dei Treasury decennali. Inoltre, l’irripidimento a gennaio della curva dei rendimenti indica che la Fed controlla il segmento breve, dove i tassi sono prossimi allo zero. Per contro, l’aumento dell’inflazione di break-even a 30 anni negli USA al di sopra del 2% spiega il recente aumento dei rendimenti nominali: il repricing dell’inflazione di breakeven di lungo termine e il premio all’inflazione giustificano una rimodulazione della posizione “operazioni cicliche”.

Guardando ai prossimi mesi del 2021, prevediamo che l'aumento dei rendimenti nominali a lungo termine sarà trainato dai tassi reali man mano che ci sarà una ripresa della crescita nel secondo semestre. Tuttavia, secondo le nostre proiezioni, la Fed ha ancora molta strada da fare per centrare il suo obiettivo d’inflazione.

Pertanto, rimarranno in vigore le significative misure accomodanti, con l’obiettivo di amplificare gli stimoli fiscali e ‘l'effetto vaccino’ (sulla normalizzazione economica) così da aiutare la banca centrale ad avvicinarsi al suo obiettivo d’inflazione di fine anno. Nonostante l’audace programma di acquisto di attivi (APP), il rendimento dei Treasury decennali ha continuato a salire anche se l’irripidimento della curva rimane ben lontano dai precedenti picchi ciclici.

Visto questo contesto, crediamo vi siano margini per periodi limitati di inflazione sopra il target. A medio termine, la Fed cercherà di limitare la volatilità dei rendimenti sul segmento lungo e di mantenere condizioni accomodanti

così da non mettere a repentaglio la ripresa. Detto ciò, ci aspettiamo una riduzione degli stimoli monetari nel 2022, quando i guadagni di produttività e la crescita reale dovrebbero essere sostenibili. La Fed, tuttavia, si muoverà in modo prudente e graduale così che non ci siano ripercussioni negative sulla dinamica di mercato e sulla stabilità finanziaria.

L’1,30% è il punto cruciale? Difficile da dire, visto che il comportamento imprevedibile e la psicologia degli investitori svolgono un ruolo chiave. Pertanto, ancoriamo questa aspettativa ai nostri risultati basandoci sull'attrattività relativa delle azioni rispetto alle obbligazioni. La protratta politica monetaria non convenzionale ha modificato i cardini delle valutazioni relative. Basandoci su oltre 13 anni di evidenze storiche, notiamo un break strutturale nella media del premio per il rischio di mercato (ERP) dello S&P 500 che porta la media dal 2% al 4% (si veda il grafico). Separatamente, se tracciamo gli ERP storici tenendo conto dell’evoluzione dei rendimenti dei Treasury decennali, notiamo che il rendimento attuale si colloca nel quarto quintile della distribuzione storica degli ERP. Questa analisi conferma anche l’importanza dei movimenti dei tassi di interesse riguardo all’attrattività relativa delle azioni rispetto alle obbligazioni. Pertanto, il rendimento dei Treasury decennali, salendo oltre la soglia dell’1%, ha ridotto in modo significativo il gap nelle valutazioni.

La Grande crisi finanziaria del 2008 ha introdotto un quadro diverso per la politica monetaria, e le banche centrali hanno iniziato a espandere a dismisura i loro bilanci. Il ricorso persistente agli acquisti di attivi ha trasformato questa “non convenzionalità” in

“convenzionalità”, e gli operatori di mercato hanno adottato questo approccio. Di conseguenza, crediamo che il quadro delle valutazioni relative debba essere riconsiderato e che gli investitori debbano adeguare di conseguenza il tasso di sconto dei futuri cash flow. Per concludere, nel nostro scenario di base poniamo un limite all’irripidimento della curva USA: a breve termine, i rendimenti più alti potrebbero ridurre l’appetito per gli attivi rischiosi, la cui volatilità potrebbe ostacolare la ripresa. Sul lungo termine, il settore pubblico, pesantemente indebitato, e quello privato sono vulnerabili alle oscillazioni dei tassi di interesse.

Fonte: Amundi Cross Asset Research al 25 gennaio 2021. La media del break strutturale viene calcolata prendendo inconsiderazione la politica monetaria non convenzionale della Fed. Il grafico mostra il premio

-4,0%

0,0%

4,0%

8,0%

mag-90 set-91 gen-93 mag-94 set-95 gen-97 mag-98 set-99 gen-01 mag-02 set-03 gen-05 mag-06 set-07 gen-09 mag-10 set-11 gen-13 mag-14 set-15 gen-17 mag-18 set-19 gen-21

%

L’impatto della politica monetaria non convenzionale sul premio per il rischio di mercato.

S&P 500 Equity Risk Premium Structural Break Average Historical Average SCENARI

I

FEBBRAIO 2021

(5)

SCENARI

I

FEBBRAIO 2021 GLOBAL INVESTMENT VIEWS | FEBBRAIO 2021

MULTI-ASSET

Diminuzione degli eventi avversi grazie al pacchetto di stimoli USA, all’accordo tra Europa e Cina e sulla Brexit che ci consente di mantenere con alcuni

aggiustamenti la nostra inclinazione settoriale verso i titoli ciclici, dotandoci al contempo di alcune forti coperture

Matteo GERMANO

Head of Multi-Asset

Stabilizzare attentamente i portafogli con un’inclinazione al rischio

Crediamo che l’atteggiamento favorevole al rischio perdurerà sulla scia delle aspettative di un miglioramento ciclico dell'economia supportato dalla distribuzione dei vaccini e dalle misure di stimolo. Tuttavia, raccomandiamo agli investitori di essere attivi così da non perdere di vista il quadro d’insieme perché è estremamente importante monitorare la curva dei rendimenti USA. Se la velocità e l’entità del rialzo dei rendimenti non saranno all’altezza delle aspettative, potremmo assistere a un sensibile inasprimento delle condizioni finanziarie che potrebbe interessare negativamente gli attivi rischiosi. Ciò detto, non dobbiamo dimenticare il ruolo della Fed rispetto ad altre misure di Quantitative Easing o addirittura rispetto al controllo della curva dei rendimenti. Nel complesso, gli investitori dovrebbero essere selettivi e rimodulare con attenzione i loro portafogli, esplorando coperture efficaci e rimanendo vigili riguardo ai lockdown.

Idee ad alta convinzione

Le revisioni degli utili e i miglioramenti ciclici dell'economia globale supportano la nostra veduta complessivamente costruttiva sulle azioni. Riguardo ai Paesi sviluppati, rimaniamo neutrali sugli Stati Uniti, mentre abbiamo rivisto al ribasso la nostra opinione sull’Europa e sul Regno Unito, portandola a neutrale, perché è mutato il nostro atteggiamento riguardo ai titoli domestici britannici per via dei timori sulle valutazioni, dei recenti lockdown e del loro potenziale impatto sulla crescita economica del Paese. Per contro, rimaniamo ottimisti sul Giappone e sull’Australia perché entrambi i mercati dovrebbero beneficiare della ripresa dell'economia mondiale, e gli investitori farebbero bene a rimanere attivi. Questi Paesi dovrebbero anche beneficiare della ripresa a V in Cina, motivo per cui rivediamo al rialzo la nostra opinione già costruttiva, con un miglioramento della nostra posizione positiva sui Mercati Emergenti in generale. Il contesto attuale consente inoltre agli investitori di rimodulare i loro portafogli: le azioni quotate in borsa a Hong Kong offrono l’opportunità di avere un’esposizione al settore dei beni voluttuari in Cina, soprattutto perché questi titoli sono rimasti indietro rispetto ad alcuni titoli cinesi. Per quanto riguarda la duration, siamo ora prudenti sugli Stati Uniti. Un Senato democratico consentirà al presidente Biden di fare pressioni per un programma più massiccio di stimoli fiscali e per un aumento del deficit, causando un irripidimento della curva e rialzi a breve termine dei rendimenti. Anche da un punto di vista relativo rispetto ai

titoli sovrani dei Paesi core europei, i Treasury USA non sembrano essere attraenti data la minore probabilità di altri stimoli e di inflazione in Europa. Tuttavia, le misure del presidente Biden avranno un impatto positivo sull’inflazione USA, e quindi manteniamo la nostra opinione favorevole. Manteniamo la nostra opinione positiva sui titoli dei Paesi periferici in Euro e crediamo che gli investitori potrebbero ravvisare del valore relativo nel segmento dei BTP-bund trentennali alla luce del massiccio programma di acquisto di obbligazioni da parte della BCE, ma è assolutamente indispensabile monitorare i recenti sviluppi. La domanda di carry continua a favorire il credito, ma gli investitori dovrebbero essere così flessibili da poter adeguare l'esposizione alle obbligazioni societarie High Yield in euro e in dollari a seconda delle condizioni, senza però cambiare il loro giudizio complessivo. Nel comparto delle obbligazioni Investment Grade e High Yield preferiamo quelle in euro a quelle in dollari USA, ma ora crediamo che il miglioramento dei prezzi delle materie prime potrebbe eliminare qualche fattore di disturbo per le obbligazioni High Yield in dollari. Vista la ricerca di reddito, rimaniamo ottimisti sul debito dei mercati emergenti anche se crediamo che i margini per un’ulteriore compressione degli spread siano limitati. In particolare, gli investitori dovrebbero dotarsi di coperture parziali nei confronti dell’esposizione ai tassi USA che potrebbe avere un impatto negativo sul debito dei mercati emergenti per via della dinamica crescita/inflazione negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le valute dei mercati emergenti, abbiamo rivisto leggermente al rialzo la nostra posizione positiva attraverso il real brasiliano e il peso messicano che offrono un buon carry e che dovrebbero beneficiare della crescita negli USA. Per quanto riguarda le valute dei MS, manteniamo tuttavia la nostra opinione positiva sulle coppie CAD/USD e NOK/EUR perché le valute correlate alle materie prime dovrebbero beneficiare dello scenario di ripresa globale.

Rischi e coperture

La recrudescenza della pandemia e le mutazioni del virus, i rapporti tra USA e Cina e tra USA e Unione europea, nonché gli errori a livello di politica potrebbero modificare l’opinione sulla reflazione. Si presenta quindi l’opportunità di riesaminare la protezione del portafoglio e, laddove possibile, di rimuovere le coperture inefficaci che non offrono un robusto profilo costi/benefici.

Riteniamo che esistano validi presupposti per proteggere l'esposizione alle azioni tramite l’oro e l'esposizione ai derivati e al credito

Opinioni di Amundi sulle classi di attivi Media a 1

mese --- --- - 0 + ++ ++

Azioni

Obbligazioni

corporate

Duration  

Petrolio

Oro

(6)

GLOBAL INVESTMENT VIEWS | FEBBRAIO 2021

Amundi asset class view

Classe di attivo View Variazione a 1 mese

AI R A N OI Z A A M R OF AT T AI P

USA

=

Il 2021 probabilmente sarà un anno formidabile per la crescita degli utili grazie ai consumatori americani, che hanno accumulato grandi risparmi e la cui domanda è stata repressa. Le valutazioni eccessive, i potenziali aumenti delle imposte e i tassi di interesse più alti, abbinati all’inefficienza della logistica e ai maggiori costi degli input, invitano alla prudenza. Pur mantenendo la rotazione verso i titoli quality, value e ciclici, gli investitori farebbero bene a liquidare le loro partecipazioni in quelle società che stanno soccombendo sotto queste pressioni.

Europa

=

Abbiamo una posizione quasi neutrale sulle azioni visto che dovrebbero essere favorite dalla fase di ripresa, ma rimaniamo vigili sui segmenti che presentano valutazioni eccessive. Suggeriamo di adottare una posizione barbell, con esposizioni ai titoli ciclici e value e a quei segmenti che possono beneficiare della ripresa e, al contempo, di esplorare i titoli difensivi. In particolare, gli investitori dovrebbero continuare a focalizzarsi sui business model che non hanno risentito della crisi odierna, con solidi bilanci e con il potenziale per conseguire una crescita sostenibile.

Giappone

+

Il Giappone è un mercato ciclico, a buon mercato, con una crescente redditività del capitale proprio e un miglioramento del focus sugli azionisti che sono stati ancora scontati dai mercati. Nel complesso, rappresenta un’opportunità sul lungo termine legata alla ripresa sui grandi mercati globali come quello cinese.

Mercati

emergenti

++

Siamo favorevoli al debito dei mercati emergenti, soprattutto a quello dei mercati emergenti asiatici. Crediamo che il ribilanciamento dell’Asia del Nord verso la dinamica e la domanda interna possa essere un elemento utile per diversificare i portafogli. Inoltre, l’esperienza maturata dalle autorità cinesi nel gestire con efficienza la situazione causata dalla pandemia dovrebbe aiutarle ad affrontare i nuovi lockdown. Nel complesso, la differenziazione rimane l'elemento cruciale per i mercati emergenti; rimaniamo positivi sulla crescita ciclica e sui componenti di qualità, ma prestiamo attenzione alle valutazioni.

AI RA N OI ZA GI LB B O A MR OF AT TA IP

Treasury USA

=

A livello mondiale, gli investitori dovrebbero mantenere posizioni prossime alla neutralità sui Treasury USA visto il loro ruolo di baluardo nel caso di una deludente crescita economica, ma continuiamo a monitorare la direzione dei tassi e dell’inflazione. Ora siamo positivi sui TIPS. In una prospettiva americana, rimaniamo prudenti sui Treasury USA per via dell’irripidimento della curva e delle aspettative d’inflazione in uno scenario caratterizzato dai piani di massicci stimoli fiscali (e di forte indebitamento) dell'amministrazione Biden.

USA Obbligazioni

societarie IG

=

Siamo complessivamente neutrali/leggermente positivi sulle obbligazioni societarie IG perché gli interventi della Fed dovrebbero supportare i mercati. Tuttavia, rimaniamo prudenti sulle obbligazioni IG perché in generale gli spread si sono compressi a tal punto da ritornare ai livelli osservati dopo la Grande crisi finanziaria. Visti i forti utili dei consumatori e i loro elevati risparmi, ci sono delle opportunità sul mercato delle ipoteche residenziali e rivolte ai consumatori, in particolare i mutui emessi dalle agenzie.

USA Obbligazioni

societarie HY

=

Crediamo sia importante difendere l’extra reddito offerto dal credito high yield attraverso una selezione di titoli e settori. Questo aspetto acquista un’importanza ancora maggiore alla luce delle crescenti aspettative di rendimento e d’inflazione. Nel complesso, la qualità dovrebbe costituire una priorità visti i rischi legati ai default in un contesto di bassa crescita.

Titoli di Stato

europei

-/=

Manteniamo posizioni difensive sulle obbligazioni core in euro perché riteniamo che difficilmente i rendimenti scenderanno ancora, anche nell’ipotesi in cui la BCE dovesse portare avanti il suo programma di sostegno. Per quanto riguarda i titoli sovrani dei Paesi periferici, rimaniamo positivi e puntiamo principalmente sull’Italia, ma seguiamo con attenzione le sue vicende politiche.

Euro Obbligazioni

societarie IG

=/+

Le politiche accomodanti delle banche centrali hanno sganciato i mercati dall'economia reale, ma come si può vedere sui mercati primari, l'appetito per le obbligazioni societarie IG in euro rimane robusto. La classe di attivi continua a offrire un carry positivo in un momento in cui i tassi di interesse sono bassi/negativi; pertanto, la ricerca di rendimento da parte degli investitori, particolarmente nel segmento con rating BBB, continuerà a supportare le obbligazioni societarie IG. I riflettori dovrebbero continuare a rimanere puntati su liquidità e qualità.

Euro Obbligazioni

societarie HY

=

I fattori tecnici e i fondamentali sono favorevoli a una compressione degli spread nelle obbligazioni societarie HY, ma ciò non avverrà in modo generalizzato. Crediamo quindi che gli investitori faranno bene a essere molto selettivi visti i continui lockdown, le aspettative di una ripresa non uniforme e i loro effetti collettivi sui tassi di default.

Obbl. Mercati emergenti

in valuta forte

=/+

Manteniamo il nostro orientamento verso le obbligazioni in valuta forte, con una propensione per quelle HY, perché a nostro avviso le valutazioni delle obbligazioni IG sono ora eque. Le obbligazioni societarie HY si trovano in una posizione migliore per fronteggiare l’effetto dell'ampliamento dei rendimenti dei Treasury USA, mentre questi ultimi presentano un rischio per l’universo IG. Nel complesso, andrà monitorata l'evoluzione della relazione tra USA e Cina durante la nuova amministrazione Biden.

Obbl. Mercati emergenti

in valuta locale

+

Rimaniamo positivi e crediamo che l'attuale contesto continuerà a sostenere le valute dei ME. Tuttavia, non ci aspettiamo un forte indebolimento del dollaro USA. Nell'ambito delle obbligazioni in valuta locale, manteniamo una preferenza per quelle a elevato rendimento rispetto a quelle a basso rendimento.

OR TL A

Materie prime

I prezzi del petrolio sono stati spinti al rialzo dalle crescenti convinzioni sulla ripresa mondiale e sulla rotazione in atto. Abbiamo rivisto al rialzo il nostro target per il 2021 e l'abbiamo portato a 45/55 dollari al barile per il WTI per via delle aspettative di una minore crescita della produzione dopo il taglio annunciato dall’Arabia Saudita. Ribadiamo la nostra opinione costruttiva sull’oro nonostante la recente correzione, crediamo che sul lungo termine il metallo giallo dovrebbe beneficiare del protratto atteggiamento accomodante delle banche centrali.

Valute

Il dollaro USA ha subito una correzione nel secondo semestre del 2020 perché c’è stato un crollo della crescita attesa e del premio ai tassi reali rispetto al resto delle valute dei G10. I ballottaggi in Georgia pe il Senato hanno consentito ai Democratici di conquistare l’intero Congresso, e ciò avrà un effetto galvanizzante sulla crescita USA e sulle aspettative dei tassi di interesse. Tuttavia, riteniamo che questi elementi costituiscano più una fonte di volatilità sul breve termine (soprattutto per le valute a minor rendimento) che non un catalizzatore per un nuovo sprint del biglietto verde. Vista la sua politica di superamento dell’inflazione media, la Fed dovrebbe riuscire a evitare bruschi rialzi dei tassi di interesse, e ciò fa presupporre che nel 2021 l'allentamento fiscale non sarà accompagnato da un inasprimento monetario.

Prevediamo una svalutazione graduale e limitata del dollaro, che viene ancora scambiato al 3% al di sopra della sua valutazione equa media. Le valute correlate alle materie prime rimangono le vincitrici relative.

Fonte: Amundi al 20 gennaio 2021, opinioni rispetto a un investitore con base in euro. Questo materiale rappresenta una valut azione del contesto di mercato in un momento specifico e non intende essere una previsione di eventi futuri né una garanzia di risultati futuri. Il lettore non deve ritenere che questo materiale offra spunti di ricerca, consulenza in materia di investimento o raccomandazioni in merito a fondi o a titoli in particolare. Le presenti informazioni hanno esclusivamente finalità illustrativa e divulgativa e sono soggette a cambiamenti. Esse non rappresentano le posizioni attuali, passate o future, o il portafoglio di alcun prodotto di Amundi.

Riviste al ribasso rispetto al mese scorso

Riviste al rialzo rispetto al mese scorso

--- -- - = + ++ +++

Negativo Neutrale Positivo

(7)

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