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Parte il piano vaccini

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Academic year: 2022

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Aleksej Raksha

Il demografo russo ha avuto il corag- gio di dire apertamente che, secon- do lui, i dati diffusi dal Cremlino sul Covid-19 sono stati intenzional- mente falsati per scopi elettorali.

Andrea Velardi

«Il miglior promoter della Camorra».

Così, il consigliere comunale leghista scaligero, ha definito Roberto Saviano, nella diatriba sulla

revoca della cittadinanza onoraria.

KO OK

In arrivo 37mila dosi del Pfizer, prima toccherà a operatori sanitari e ospiti Rsa

di Alex Ferrante

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19, iniziata uffi- cialmente domenica 27 dicem- bre, viene considerata – a ragione – lo strumento median- te il quale tornare gradualmente ad una vita “normale”. Anche la Regione Veneto è in prima linea su questo fronte; nella giornata odierna, l’Aulss 9 Scaligera ha indetto un punto stampa per spiegare come verrà gestita la prima tranche di vaccinazioni nel territorio del Basso verone- se. «Abbiamo stilato un piano», esordisce il dg Pietro Girardi,

«che prevede una consegna a settimana per tutto il mese di gennaio. Il vaccino è quello svi- luppato dalla Pfizer». «Il vacci- no verrà inoculato a circa 30mila persone, che nella fatti- specie sono gli operatori della nostra azienda, quelli delle strutture private accreditate, gli operatori e gli ospiti delle strut- ture residenziali per anziani. Per dare un’idea dei numeri in ballo, 16.500 dei primi 30mila vacci- nati saranno costituiti dagli ope- ratori e dagli ospiti delle Rsa», spiega. «Le dosi in arrivo sono circa 37mila», rivela, «Questo quantitativo ci permetterà di

somministrare il vaccino ai primi 30mila soggetti individuati, e di iniziare inoltre l’inoculazione della seconda dose, che è pre- vista ventuno giorni dopo la somministrazione della prima».

Parte il “piano vaccini”

Un momento della conferenza stampa sul “piano vaccini”

Addio, don Benedetto Alle pagg. 4­5

LO HA PRESENTATO QUEST’OGGI L’AZIENDA ULSS 9 SCALIGERA

Successo, a Legnago, per l’iniziati- va “Regala un libro per Natale”, che ha visto in primis il consigliere comunale Simone Tebon (esponen- te di maggioranza appartenente alla lista civica “Lorenzetti sinda- co”) impegnato nel promuovere la raccolta di volumi da donare, come aveva richiesto pubblicamente alla cittadinanza di fare attraverso un post sulla propria pagina Facebook personale, qualche giorno fa.

«Sono stati oltre cento i libri rac-

colti», spiega Tebon. Che, nella serata di ieri, si è personalmente attivato per provvedere alla conse- gna dei libri alla locale Casa di riposo: «L’ho fatto - sottolinea il consigliere comunale - a nome del sindaco (che inizialmente avrebbe dovuto a sua volta presenziare, ma che poi non è potuto intervenire) e di tutta l’Amministrazione». «Un ringraziamento - conclude Tebon - va a tutti i cittadini e alla loro sen- sibilità». (F. Z.)

Simone Tebon

Oltre 100 libri alla Casa

di riposo

LEGNAGO

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la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Coordinatore di redazione: FEDERICO ZULIANI - Collaboratori: ALEX FERRANTE

CONSIGLIO COMUNALE DI LEGNAGO DEL 28-29 DICEMBRE 2020

Malissimo il sindaco Lorenzetti con l’offensivo attacco al capogruppo “futurista”

Ultimo Consiglio comuna- le e, quindi, ultimo

“Pagellone” del 2020, quest’oggi.

Diego Porfido - 8/9: Si

carica sulle spalle l’oppo- sizione, conduce in porto la mozione sul “bonus bebé”, attacca la maggio- ranza sulle quesitoni giu- ste e fa “sclerare” il sinda- co. Damiano Ambrosini può essere fiero di lui...

(Un quarto di voto in meno per la polemica ini- ziale sulla casa di ripo- so...evitabile)

ONE MAN SHOW

Paolo Longhi - 7,5:

Seduta consigliare di quelle in cui, più che un presidente, servirebbe uno sceriffo del vecchio West. Lui, però, riesce a riportare tutto nei giusti binari, tutto sommato. E pazienza, quindi, se tra una prerogativa e l’altra, si concede qualche

“lusso”.

WYATT EARP

Simone Tebon - 7+:

Bravo nel dimostrarsi

“libero pensatore” e anche nello spiegare in maniera chiara e sensata la sua posizione. Un plau- so ulteriore per aver manifestato il proprio

fastidio durante la lite Porfido-Lorenzetti

INDIPENDENTE

Fabio Crivellente - 7:

Come Tebon, anche lui dimostra coraggio nell’an- dare contro la propria maggioranza, e saggez- za nell’anteporre il bene comune alle proprie visio- ni private.

LIBERO

Stella Bonini - 5/6: In un

anno e mezzo di Consiglio comunale, di cui completamente a digiuno, è sicuramente cresciuta (politicamente) molto. Tuttavia, è ancora un po’ troppo incerta e timorosa, in un consesso

dove, invece, spesso, servono gli artigli, quando non elmetto e bazooka.

Ma è in fase formativa, e ci sentiamo di dire che in futuro saprà stare più a suo agio in trincea.

INTIMORITA

Renato Defendini - 5,5:

L’esponente di “Per una città in comune” non è certo impreparato. Né si può dire che non sappia esprimersi con chiarezza.

Però, dà sempre una sensazione di essre fuori tempo, fuori spazio, fuori dal vivo del gioco, come la mezzala che ha buon palleggio ma pecca negli inserimenti offensivi.

SLOW

Alessandra Donà - 4: E’

la grande sconfitta della prima vera battaglia importante di questo Consiglio comunale.

Vedere il senso (morale) del suo “bonus bebè”

stravolto, per giunta gra- zie ai voti di esponenti della “sua” maggioranza è un colpo da ko non di poco conto. Le serva anche un po’ da lezione politica: meno intransi- genza, più pragmatismo.

Senza, per carità, dover necessariamente rinun- ciare alle proprie convin- zioni.

ATTERRITA

Graziano Lorenzetti - 3:

Una stroncatura, ce ne rendiamo conto. E imma- giniamo, conoscendone ormai il temperamento, che il sindaco non la prenderà affatto bene. Ma come altro si può giudica- re l’inqualificabile uscita che il primo cittadino ha avuto nei confronti del consigliere Porfido? Mai e poi mai il rappresentante principe di una città dovrebbe sentirsi in diritto di potersi permettere atti, atteggiamenti o compor- tamenti come quelli tenuti l’altra sera.

SQUALIFICANTE

Porfido top, sorprese Tebon e Crivellente

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L’EX PARROCO DI VILLA BARTOLOMEA SI È SPENTO ALL’ETÀ DI 77 ANNI

Se n’è andato a Natale dopo una breve malattia. Per un decennio è stato missionario in Brasile

di Alex Ferrante

Don Benedetto Mareghello non era una persona che amava parlare a voce alta, eppure sapeva bene come farsi ascoltare. Più che con le parole, era stato capace di diventare una guida, un faro per gli altri con le sue azioni;

per lui spendersi senza sosta in favore del prossimo, e in particolare degli ultimi, costi- tuiva il cuore della sua missio- ne pastorale. I suoi modi gen- tili e il suo atteggiamento umile erano lo specchio della sua persona, grazie al suo animo buono e alla sua gene- rosità don Benedetto si è fatto amare dai membri di ogni par- rocchia nella quale ha presta- to servizio. E poco importa che fosse un individuo dal carattere schivo e riservato.

Gli piaceva lavorare per la comunità “a fari spenti”; era proprio il suo essere un uomo mite che faceva del bene senza nutrire alcuna velleità di protagonismo, senza esse- re mosso da nessun interesse personale, a renderlo così apprezzato. Quando, nel primo pomeriggio del giorno di Natale, ha iniziato a diffon- dersi la notizia dello sua scomparsa, sono stati in molti, nel Basso veronese, a sentirsi tristi. Don Benedetto Mareghello era nato ad Este, in provincia di Padova, il 7 giugno del 1943, venendo

ordinato presbitero nella par- rocchia di Villa Bartolomea il 29 giugno del 1969.

Successivamente, don Benedetto è stato prima vica- rio parrocchiale a San Pietro di Legnago, San Michele Extra e Porto di Legnago, e poi parroco a Bevilacqua, a Cerea e per due volte a Villa Bartolomea (la prima dal 1995 al 2003, la seconda dal 2008 al 2019). Inoltre, per

dieci anni – dal 1985 al 1995 – è stato missionario in Brasile. Dopo aver lasciato l’incarico di parroco a Villa Bartolomea per ragioni legate ai limiti di età, è diventato cap- pellano dell’ospedale “Mater Salutis” di Legnago. Si è spento, all’età di 77 anni, all’- hospice di Cologna Veneta dopo una breve malattia. Le esequie del sacerdote si sono svolte ieri, alla presenza del

vescovo di Verona Giuseppe Zenti, nella “sua” Villa Bartolomea. «Mi scorrono nella mente e nel cuore tanti volti. Bambini, giovani, fami- glie, anziani, malati, lavorato- ri, disoccupati, diversamente abili. Tutti hanno annunciato il Vangelo della speranza, della gioia. Il Signore mi ha messo di fronte a persone che vivono sotto la soglia della povertà, mi ha fatto toccare con mano fin dove può arrivare l’egoi- smo. Essere preti significa mettersi a disposizione dei propri fratelli annunciando la Parola di Dio, difendendo la vita e praticando la carità», aveva dichiarato don Benedetto Mareghello in occasione della santa messa, svoltasi il 30 giugno del 2019, in occasione del 50esimo anniversario del suo sacerdo- zio. «Ho offerto tutto me stes- so al Vangelo, gli ho messo a disposizione le mie mani e il mio cuore, ma so di essere stato solamente uno strumen- to dello Spirito Santo. Vi chie- do di perdonare con generosi- tà i miei limiti», aveva invece affermato durante la funzione celebratasi il 7 ottobre dello scorso anno, durante la quale aveva salutato i fedeli di Villa Bartolomea prima di rinuncia- re al ruolo di parroco. La sua scomparsa lascia un enorme vuoto – anche tra i non cre- denti – che sarà difficile col- mare.

Don Benedetto Mareghello in occasione della santa messa in cui aveva salutato i fedeli di Villa Bartolomea

Un commosso addio a don Benedetto

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NUMEROSI I MESSAGGI ARRIVATI DALLA POLITICA E DALL’ASSOCIAZIONISMO

Il sindaco: «Ha saputo costruire un legame forte con il paese fatto di gesti concreti»

di Alex Ferrante

Le reazioni alla morte di don Benedetto Mareghello sono state numerose, a riprova del fatto che la sua è una figura che lasciato un segno profon- do. «Una presenza discreta e gentile che è sempre stata un punto di riferimento per tutti», sottolineano i membri dell’Amministrazione comu- nale di Villa Bartolomea,

«L'impegno di don Benedetto a Villa Bartolomea è andato ben oltre la sua vocazione religiosa, ha infatti saputo costruire un legame forte con il paese fatto di gesti concreti e grande attenzione verso le persone. Don Benedetto si è distinto per la sua profonda umanità. Un pastore attento, preparato e premuroso che ha esercitato la sua missione con gentilezza spinto da sin- cera fede e dall'amore carita- tevole. Ha avuto un pensiero, una parola, un'attenzione per tutti, dai bambini agli anziani, senza dimenticare mai nessu- no. La sua porta era sempre aperta. Don Benedetto è un esempio per tutti noi e voglia- mo esprimere profonda grati- tudine per tutto il bene che ha portato con la sua opera.

Grazie don Benedetto».

«Caro don Benedetto, ora che hai concluso il tuo cammi- no terreno e sei tornato alla Casa del Padre, ti chiediamo di vegliare su tutti noi e sulle

nostre famiglie. Saluta e abbraccia per noi tutti i nostri cari e dal cielo continua a gui- darci per le strade che tu ci hai segnato. Sei stato una colonna fondamentale della nostra comunità, ci mancherai tanto», affermano invece gli esponenti del gruppo consilia- re di minoranza “Villa Bartolomea unita”. «Don Benedetto è stato per la comunità di Villa Bartolomea

una guida spirituale che si avvicinava alle persone con tutta la comprensione e la dol- cezza della sua umanità: a tutti faceva sentire di essere accettati e vicini. Ci chiamava a raccolta con l’umiltà di un invito, chiesto sottovoce, di camminare insieme a lui per fare qualcosa di bene.

Dolcezza, umiltà, compren- sione e bontà sono questi gli insegnamenti che ci ha dato

con il suo esempio di vita e sono le qualità che terranno vivo il suo ricordo dentro di noi. Ci mancherai don Benedetto», dichiara il diretti- vo della Pro loco di Villa Bartolomea. «Il gruppo alpini di Villa Bartolomea partecipa al dolore della famiglia e di tutta la comunità per la repen- tina, prematura dipartita del loro parroco don Benedetto.

Ha avuto un'attenzione parti- colare per l'associazionismo locale convintamente ricam- biato quando le esigenze lo richiedevano. Ciao “Don”, ti ricorderemo sempre più amico degli Alpini, rimarrai sempre nei nostri cuori», fanno sapere le penne nere.

«Oggi siamo tutti più tristi per la scomparsa di don Benedetto», spiegano i mem- bri della Consulta giovani di Villa Bartolomea, « Noi non dimenticheremo l'attenzione che don Benedetto ha sem- pre riservato al mondo dei giovani e dei ragazzi; su di lui potevamo sempre contare per un consiglio, uno spunto di riflessione, un incoraggia- mento o un semplice amore- vole saluto per le strade del paese. Lo ringraziamo per aver sempre saputo cogliere il meglio in tutti e accogliere i giovani nei diversi contesti e nella parrocchia spalancan- done le porte fino a farla sen- tire una nostra sicura casa. Ci mancherai».

Il parroco durante la funzione nella quale è stato festeggiato il 50esimo anniversario del suo sacerdozio

La comunità esprime il proprio cordoglio

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Nella giornata di ieri, il vice- presidente di Agsm Verona, Mirco Caliari, e l’Amministratore unico di Aim Vicenza, Gianfranco Vivian, hanno sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione della scoietà berica in quella scaligera, da cui nascerà Agsm Aim Spa, che sarà ope- rativa a partire dal 1° gennaio 2021. Una notizia che ha indubbiamente risvolti anche per il Basso veronese, e per Legnago in particolare, dato che la città del Salieri è socia, direttamente o indirettamente, di entrambe le realtà, e che quindi ora dovrà confrontarsi con questa nuova conglome- rata, ad esempio per i destini di “Legnago servizi”, la socie- tà partecipata (di cui il Comune detiene il 51%) che controlla la discarica di Torretta. Agsm Aim sarà un gruppo a capitale interamente pubblico (61,2% Comune di

Verona, 38,8% Comune di Vicenza) da circa 1,5 miliardi di euro di ricavi, 147 milioni di margine operativo lordo e oltre 2.000 dipendenti (dati bilancio 2019). Il nuovo grup- po nasce per giocare un ruolo di leadership nel settore delle multiutility, in qualità di polo aggregante, in particolar modo nel Nord-Est e, grazie a

una più significativa massa critica, prevede di realizzare investimenti 3 volte superiori a quelli dell’ultimo quinquen- nio, con benefici diretti per i territori, una migliore qualità del servizio offerto e l’obiettivo di rispondere con efficacia alle sfide che attendono il settore dei servizi di utilità pubblica.

Entro il mese di gennaio 2021

è prevista l’Assemblea dei soci chiamata a nominare il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale della nuova capogruppo. Agsm Aim sarà gestita da un Consiglio di amministrazione, in carica per 3 anni, composto da 6 mem- bri, compresi il presidente, il vicepresidente e un consiglie- re delegato.

Mirco Caliari (a sx) e Gianfranco Vivian sottoscrivono l’atto di fusione per incorporazione che sancisce la nascita della nuova Agsm Aim Spa

SIGLATA LA NASCITA DELLA NUOVA SOCIETÀ, CHE SARÀ OPERATIVA DAL 1° GENNAIO

Agsm-Aim, ora c’è anche la firma

L’intesa influisce anche sulla “Legnago Servizi” e sui destini della discarica di Torretta

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Il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, ha approvato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza del caval- caferrovia lungo la strada provinciale 20a “di Bonferraro” nel comune di Sorgà, i cui rilevati sono stati realizzati con materiale forte- mente espandibile che ha causato danni e fessurazioni alla struttura, comportandone la chiusura al traffico.

L’intervento prevede l’inseri- mento di sistemi di protezio- ne, la rimozione di parte del

terreno soggetto a espansio- ne e la demolizione di alcuni elementi danneggiati. L'inizio del cantiere è previsto a marzo 2021 mentre i lavori dovrebbero terminare a fine giugno. Il costo è di 900 mila euro, parte dei quali verranno versati a Rfi per gli oneri fer- roviari dovuti allo spostamen- to, dalla Mantova-Monselice ad altre linee, di alcuni convo- gli durante le lavorazioni sul manufatto. «Il calcolo degli oneri, più cospicuo rispetto alle prime previsioni, ha ral- lentato l’iter per la messa in

sicurezza del ponte e ha richiesto una variazione del bilancio provinciale – ha spie- gato il presidente, Manuel Scalzotto -. Grazie alla colla- borazione dei nostri uffici con Rfi siamo arrivati al progetto esecutivo. Un intervento che la Provincia ritiene doveroso per garantire la sicurezza dei treni e dunque dei passeggeri in transito sotto il cavalcafer- rovia». Il traffico sul ponte, invece, potrà riprendere solo una volta realizzati anche i lavori per il ripristino della via- bilità.

SORGÀ: LA PROVINCIA VARA LA MESSA IN SICUREZZA LUNGO LA STRADA 20A

Manuel Scalzotto (pres.): «Intervento doveroso, grazie alla collaborazione con Rfi»

Cavalcaferrovia, progetto esecutivo

di Redazione

“Festività all’insegna della solidarietà”: è questa la cifra che caratterizza il periodo più magico dell’anno a Nogara. Il mondo intero sta ancora attraversando un periodo dolorosissimo, segnato da una crisi economica e da un’emergenza sanitaria senza precedenti. Nogara, le sue associazioni ed i suoi cit- tadini, hanno risposto “pre- sente” alla chiamata silenzio- sa delle persone più fragili, più in difficoltà, più segnate

da questo momento tanto delicato. L’aiuto ed il soste- gno profusi per non far man- care a nessuno un supporto che si rivela fondamentale, si sono trasformati in pasti caldi consegnati agli anziani a domicilio, in spese fatte per chi vive solo, o è anziano oppure ammalato, in pacchi alimentari destinati a chi versa in situazione economi- ca particolarmente precaria.

Alle attività commerciali nogaresi, sono stati invece distribuiti prodotti igienizzanti per le superfici, mentre in

tutte le famiglie sono arrivate le mascherine. «Con l’aiuto e la sempre puntuale disponibi- lità e sensibilità del “Gruppo Uniservizi scarl” di Verona, nella persona del presidente del cda Giona Enrico, l’Amministrazione comunale di Nogara ha potuto donare un pandoro “Melegatti” a tutte le associazioni di volontariato del territorio che, nel corso di quest’anno, hanno reso il loro prezioso servizio nell’ambito del sociale, per l’intera comu- nità ed il suo benessere. Con le associazioni, si sono attiva-

ti anche molti privati cittadini per la consegna dei pasti caldi ed il supporto ai trasporti sociali. A loro e a chiunque altro si sia attivato per aiutare chi sta attraversando un momento difficile, va un parti- colare e sentito ringraziamen- to. Grande riconoscenza anche al mondo del volonta- riato, indispensabile supporto di ogni comunità», spiega l’ex assessore alla Cultura e alle Manifestazioni, ora consiglie- re con delega alla gestione della biblioteca comunale, Isabella Soragna.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE “PREMIA” L’IMPEGNO NEL VOLONTARIATO

Soragna: «Grande riconoscenza a questo indispensabile supporto per ogni comunità»

Nogara, un pandoro per le associazioni

Manuel Scalzotto

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