• Non ci sono risultati.

DISTRETTO SOCIO SANITARIO D 13

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "DISTRETTO SOCIO SANITARIO D 13"

Copied!
72
0
0

Testo completo

(1)

1

DISTRETTO SOCIO SANITARIO D 13

Piano di Zona 2019-2020

SOMMARIO

RELAZIONE SOCIALE Pag. 2.

SEZIONE I : DINAMICHE DEMOGRAFICHE Pag. 5

SEZIONE II - AREA DISABILI Pag 17

SEZIONE III - AREA ANZIANI Pag. 19

SEZIONE IV - AREA MINORI Pag 21

SEZIONE V – POVERTA’ Pag. 26

SEZIONE VI - PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA Pag. 30

AZIONI Pag. 33

(2)

2

RELAZIONE SOCIALE

Riepilogo Indicatori

2016 2017 2018

Nel Distretto

Trend popolazione residente negli ultimi 3 anni nel Distretto 81.517 81.008 80.512 Popolazione suddivisa per genere M 39.624 39.483 39.365 F 41.893 41.525 41.147 Popolazione residente < 14 anni 11.222 10.966 10.740 Popolazione residente tra 15 – 64 anni 52.660 52.303 51.864 Popolazione residente età 65 -74 anni 8.388 8.558 8.775

Popolazione > 74 anni 9.247 9.181 9.133

Indice di dipendenza strutturale 56,9 57 57,5

Indice di vecchiaia 174,1 177,7 182,2

Età media per Distretto 43,8 44 44,3

Tasso di natalità 65,9 72,2 ---

Tasso di mortalità 12 12 ---

Nell’ ultimo triennio (2016-2018) abbiamo assistito ad un costante , anche se lieve, decremento della popolazione del Distretto; difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, ricerca di prospettive da parte dei giovani neolaureati che non trovano sbocchi occupazionali nel territorio di origine per le reali difficoltà economiche , esodo dei giovani inoccupati sono tra le cause di questo costante decremento.

In effetti nel corso del triennio in esame la popolazione come si evince dai grafici si assottiglia passando da un totale di 81.517 abitanti a 80.512 con una perdita di poco meno di 1.000 unità; dato confermato anche dall’ analisi del rapporto Iscrizioni/cancellazioni anagrafiche anch’esso con saldo negativo.

11.222

52.660

8.388 9.247

10.966

52.303

8.558 9.181

10.740

51.864

8.775 9.133

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000

Popolazione residente < 14 anni Popolazione residente tra 15 – 64 anni

Popolazione residente età 65 -74 anni

Popolazione > 74 anni

fasce d'età

2016 2017 2018

(3)

3 Tale perdita , appare parzialmente mitigata dalle iscrizioni anagrafiche di molti stranieri che, nel 2018 rappresentano, con 4.443 unità il 5,5 % dell’intera popolazione distrettuale.

La costante riduzione della popolazione ci ha portato ad approfondire i dati relativi alle dinamiche demografiche degli ultimi 3 anni (dal 2016 al 2018).

I dati demografici indicano che la popolazione femminile continua ad essere leggermente superiore a quella maschile : 48,9 % gli uomini e 51 % le donne.

Il dato più preoccupante appare invece la continua flessione della popolazione in età scolare e prescolare e precisamente quella di età inferiore ai 14 anni; al contrario appare in costante crescita la popolazione di età compresa tra i 65 e i 74 anni. Segni questi evidenti di un progressivo invecchiamento della popolazione dell’intero Distretto evidenziato dai dati statistici.

L’ Indice di dipendenza strutturale ossia, il rapporto tra la popolazione che, a causa dell’età, si ritiene essere non autonoma (cioè dipendente ) e la fascia di popolazione che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al suo sostentamento, nel Distretto in esame, tale valore è pari a 57,5 ben superiore alla media nazionale ed europea.

Questi dati , insiemi ad altri indicatori importanti quali l’indice di vecchiaia pari a 178 ( tra i più alti in Sicilia e in Italia ) ed il basso indice di natalità pari a 8 , danno un quadro delle criticità che incidono sul territorio e per i quali occorrono

interventi mirati che prevedano, da una parte un rafforzamento a favore della popolazione anziana e dall’altro, interventi per migliorare le condizioni economiche a favore dei nuclei familiari e dell’infanzia. A ciò si aggiunga che, al fine di evitare il continuo esodo dei nostri giovani , necessitano interventi di politiche sociali ed economiche concrete.

81517

81008

80512 80000

80500 81000 81500 82000

2016 2017 2018

andamento popolazione nel Distretto

170 172 174 176 178 180 182 184

2016 2017 2018

Indice di vecchiaia

65,9 72,2

12 12

0 10 20 30 40 50 60 70 80

2016 2017

Tasso di natalità e mortalità 2016-2017

Tasso di natalità Tasso di mortalità

56,9 57

57,5

56,6 56,8 57 57,2 57,4 57,6

2016 2017 2018

Indice di dipendenza strutturale

(4)

4 Il Distretto ,pertanto, mantiene tutte le criticità già evidenziate nell’analisi sociale presentata nel Piano di Zona 2013- 2015 :

-allungamento della vita senza adeguato ricambio generazionale;

- elevato incremento dell’immigrazione non qualificata;

-aumento dell’emigrazione giovanile qualificata;

-riduzione delle nascite;

-crescita della richiesta dei servizi di cura soprattutto per le persone non auto sufficienti;

- crescita del numero di individui che fuoriesce dal mondo precario del lavoro, in un’età (50-60 anni) ritenuta troppo bassa per il diritto alla pensione sociale e troppo alta per rientrare nel mondo del lavoro.

Situazione questa in parte mitigata dagli interventi economici ( REI ex SIA) per il 2017 e 2018 e ulteriormente migliorabile, ma dagli effetti non ancora quantificabili , dalle recenti misure economiche nazionali ( reddito di cittadinanza ).

SEZIONE I : Dinamiche demografiche

DISTRETTO

2016 2017 2018

M F TOT M F TOT M F TOT

Caltagirone 18819 19867 38686 18808 19685 38493 18771 19524 38295

Grammichele

6547 6871 13418 6527 6820 13347 6505 6762 13267

Licodia Eubea

1532 1549 3081 1528 1538 3066 1549 1538 3087

Mazzarrone 2017 2061 4078 2011 2066 4077 2015 2068 4083

Mineo 2517 2642 5159 2499 2618 5117 2492 2596 5088

(5)

5 CALTAGIRONE

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 2.808 2669 5.477 2735 2592 5327 2711 2486 5197 15 -64 12.718 12.698 25.416 12.749 12.570 25319 12.688 12.464 25152 65 - 74 1.788 2.021 3.809 1.817 2.045 3862 1.887 2.122 4009

> 74 1505 2479 3.984 1507 2478 3985 1485 2452 3937 TOT 18.819 19.867 38.686 18.808 19.685 38.493 18.771 19.524 38.295

38686 13418

3081 4078

5159 4912 2697

3245 6241

81517

38493 13347

3066 4077

5117 4832 2662

3250 6164

81008

38295 13267

3087 4083

5088 4764 2656

3200 6072

80512

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000 90000

Caltagirone Grammichele Licodia Eubea Mazzarrone Mineo Mirabella Imbaccari San Cono San Michele di Ganzaria Vizzini

Popolazione 2016-2018

2018 2017 2016 Mirabella Imbaccari

2301 2611 4912 2257 2575 4832 2220 2544 4764

San Cono

1323 1374 2697 1315 1347 2662 1317 1339 2656

San Michele di Ganzaria 1580 1665 3245 1589 1661 3250 1571 1629 3200

Vizzini

2988 3253 6241 2949 3215 6164 2925 3147 6072

39624 41893 81517 39483 41525 81008 39365 41147 80512

Dati estratti il 30 gen 2019 14:14 UTC (GMT) da I.Stat

(6)

6 GRAMMICHELE

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 965 905 1.870 942 902 1844 935 872 1807

15 -64 4.285 4.322 8.607 4.247 4.257 8504 4.246 4.207 8453

65 - 74 663 745 1.408 687 782 1469 688 811 1499

> 74 634 899 1.533 651 879 1530 636 872 1508

6.547 6.871 13.418 6.527 6.820 13.347 6.505 6.762 13.267

LICODIA EUBEA

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 221 213 434 211 199 410 218 200 418

15 -64 1.013 959 1.972 1.007 962 1969 1.022 971 1993

65 - 74 139 147 286 151 152 303 157 160 317

> 74 159 230 389 159 225 384 152 207 359

TOT 1.532 1.549 3.081 1.528 1.538 3.066 1.549 1.538 3.087

(7)

7 MAZZARRONE

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 344 326 670 340 325 665 350 332 682

15 -64 1.347 1.353 2.700 1.346 1.354 2700 1.337 1.347 2684

65 - 74 164 180 344 163 182 345 164 187 351

> 74 162 202 364 162 205 367 164 202 366

TOT 2.017 2.061 4.078 2.011 2.066 4.077 2.015 2.068 4.083

MINEO

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 366 339 705 354 335 689 332 328 660

15 -64 1.593 1.577 3.170 1.600 1.568 3168 1.601 1.558 3159

65 - 74 290 341 631 292 326 618 312 332 644

> 74 268 385 653 253 389 642 247 378 625

2.517 2.642 5.159 2.499 2.618 5.117 2.492 2.596 5.088

(8)

8 MIRABELLA IMBACCARI

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 294 254 548 283 253 536 285 250 535

15 -64 1.441 1.559 3.000 1.407 1.527 2934 1.347 1.473 2820

65 - 74 264 325 589 267 323 590 267 331 598

> 74 302 473 775 300 472 772 321 490 811

TOT 2.301 2.611 4.912 2.257 2.575 4.832 2.220 2.544 4.764

SAN CONO

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 182 178 360 181 170 351 174 172 346

15 -64 888 834 1.722 878 811 1689 887 807 1694

65 - 74 122 149 271 118 153 271 112 151 263

> 74 131 213 344 138 213 351 144 209 353

TOT 1.323 1.374 2.697 1.315 1.347 2.662 1.317 1.339 2.656

(9)

9 SAN MICHELE DI GANZARIA

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 184 192 376 188 197 385 189 180 369

15 -64 1.023 1.006 2.029 1.039 1.015 2.054 1.016 1.010 2026

65 - 74 157 203 360 162 201 363 170 197 367

> 74 216 264 480 200 248 448 196 242 438

TOT 1.580 1.665 3.245 1.589 1.661 3.250 1.571 1.629 3.200

VIZZINI

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 418 364 782 404 355 759 382 344 726

15 -64 1.954 2.090 4.044 1.919 2.047 3966 1.899 1.984 3883

65 - 74 323 367 690 342 395 737 348 379 727

> 74 293 432 725 284 418 702 296 440 736

TOT 2.988 3.253 6.241 2.949 3.215 6.164 2.925 3.147 6.072

(10)

10 DISTRETTO

2016 2017 2018

Età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0 -14 5.782 5440 11.222 5638 5328 10966 5576 5164 10740 15 -64 26.262 26.398 52.660 26.192 26.111 52303 26.043 25.821 51864 65 - 74 3.910 4.478 8.388 3.999 4.559 8558 4.105 4.670 8775

> 74 3670 5577 9.247 3654 5527 9181 3641 5492 9133 TOT 39.624 41.893 81.517 39.483 41.525 81.008 39.365 41.147 80.512

ISCRIZIONI – CANCELLAZIONI

( FLUSSI MIGRATORI 2016-2017)

Anno Iscritti Cancellati Saldo

Migratorio con l'estero

Saldo Migratorio

totale

1 gen-31 dic DA DA per altri PER PER per altri

altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi

(*) (*)

Caltagirone

2016 288 170 12 481 79 0 91 -90

2017 288 244 20 456 128 3 116 -35

Grammichele

2016 136 54 7 158 71 13 -17 -45

2017 80 59 8 133 34 15 25 -35

43,8

44

44,3

43,5 43,6 43,7 43,8 43,9 44 44,1 44,2 44,3 44,4

2016 2017 2018

Età media

(11)

11 Licodia Eubea

2016 23 30 1 30 9 1 21 14

2017 28 39 1 20 11 2 28 35

Mazzarrone

2016 38 57 2 62 3 33 54 -1

2017 21 42 6 55 6 10 36 -2

Mineo

2016 71 38 1 81 18 21 20 -10

2017 45 56 5 70 18 16 38 2

Mirabella Imbaccari

2016 45 42 10 60 79 0 -37 -42

2017 41 41 12 73 63 7 -22 -49

San Cono

2016 28 33 2 43 27 12 6 -19

2017 31 38 2 47 21 1 17 2

San Michele di Ganzaria

2016 51 21 21 52 16 12 5 13

2017 49 49 49 68 16 25 -2 -31

Vizzini

2016 45 21 1 73 33 1 -12 -40

2017 65 37 1 85 18 51 19 -51

(*) sono le iscrizioni/cancellazioni nelle Anagrafi comunali dovute a rettifiche amministrative.

NUCLEI FAMILIARI

Anno Popolazione RESIDENTE

Variazione ASSOLUTA

Variazione PERCENTUALE

Numero FAMIGLIE

Media componenti PER FAMIGLIA

Caltagirone 2016 38.493 -193 -0,50% 15.333 2,48

2017 38.295 -198 -0,51% 15.253 2,48

Grammichele 2016 13.347 -71 -0,53% 5.854 2,28

2017 13.267 -80 -0,60% 5.810 2,28

725 648

466

605

57 104

1040 1007

335 315

93 131 130

255

-220 -164

-400 -200 0 200 400 600 800 1000 1200

2016 2017

Iscrizioni-Cancellazioni nel Distretto

Iscritti DA altri comuni Iscritti DA estero Iscritti per altri motivi (*) Cancellati PER altri comuni Cancellati PER estero Cancellati per altri motivi (*) Saldo Migratorio con l'estero Saldo Migratorio totale

(12)

12 Licodia

Eubea

2016 3.066 -15 -0,49% 1.206 2,51

2017 3.087 21 0,68% 1.198 2,54

Mazzarrone 2016 4.077 -1 -0,02% 1.502 2,71

2017 4.083 6 0,15% 1.516 2,69

Mineo 2016 5.117 -42 -0,81% 1.997 2,55

2017 5.088 -29 -0,57% 1.996 2,52

Mirabella Imbaccari

2016 4.832 -80 -1,63% 2.121 2,27

2017 4.764 -68 -1,41% 2.087 2,27

San Cono 2016 2.662 -35 -1,30% 1.263 2,08

2017 2.656 -6 -0,23% 1.154 2,25

San Michele di Ganzaria

2016 3.250 5 0,15% 1.418 2,26

2017 3.200 -50 -1,54% 1.410 2,23

Vizzini 2016 6.164 -77 -1,23% 2.616 2,33

2017 6.072 -92 -1,49% 2.592 2,33

INDICI DEMOGRAFICI

età media

indice di vecchiaia

indice di natalità ( x 1000 ab )

indice di mortalita ( x 1000 ab )

Indice di dipendenza

strutturale

CALTAGIRONE

2016 42,6 142,3 7,6 10,2 52

2017 42,9 147,3 7,3 11,5 52

2018 43,2 152,9 - - 52,3

GRAMMICHELE

2016 43,1 157,3 8,1 10 55,9

2017 43,5 162,6 8,3 11,6 56,9

2018 43,6 166,4 - - 57

81.008 33.310

2,4

80.512 33.016

2,4

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 Popolazione RESIDENTE

Numero FAMIGLIE Media componenti PER FAMIGLIA

Numero Famiglie nel Distretto

2017 2016

(13)

13

LICODIA EUBEA

2016 43,5 155,5 3,3 12,7 56,2

2017 44 167,6 9,1 13,7 55,7

2018 43,7 161,7 - - 54,9

MAZZARRONE

2016 40,2 105,7 9,1 9,1 51

2017 40,4 107,1 11 9,1 51

2018 40,6 105,1 - - 52,1

MINEO

2016 44,5 182,1 8 14,2 62,7

2017 44,6 182,9 5,5 11,6 61,5

2018 44,8 192,3 - - 61,1

MIRABELLA IMBACCARI

2016 46,8 248,9 7 14,8 63,7

2017 47,2 254,1 9 12,9 64,7

2018 47,8 263,4 - - 68,9

SAN CONO

2016 43,2 170,8 7,1 13,1 56,6

2017 43,6 177,2 7,5 10,5 57,6

2018 43,7 178 - - 56,8

SAN MICHELE DI GANZARIA

2016 45,9 223,4 8,3 10,8 59,9

2017 45,4 210,6 8,1 14 58,2

2018 45,6 218,2 - - 57,9

VIZZINI

2016 44,4 180,9 7,4 13,4 54,3

2017 44,7 189,6 6,4 13,1 55,4

2018 45,4 201,5 - - 56,4

INDICI DEMOGRAFICI

ITALIA 2016 2017 2018

indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1° gennaio 161,4 165,3 168,9

tasso di natalità (per mille abitanti) 7,8 7,6

tasso di mortalità (per mille abitanti) 10,1 10,7

indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al 1°

gennaio 55,5 55,8 56,1

età media della popolazione - al 1° gennaio 44,7 44,9 45,2 saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) 2,4 3,1 0

50 100 150 200

età media indice di vecchiaia

indice di natalità ( x 1000 ab )

indice di mortalita ( x

1000 ab )

Indice di dipendenza

strutturale 44

178

8 12 57

MEDIA DISTRETTUALE

(14)

14

saldo migratorio interno (per mille abitanti) -0,3 -0,3 saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti) -1 -1,4 indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al

1° gennaio 34,3 34,8 35,2

popolazione 0-14 anni al 1° gennaio (valori percentuali) -

al 1° gennaio 13,7 13,5 13,4

popolazione 15-64 anni (valori percentuali) - al 1° gennaio 64,3 64,2 64,1 popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1°

gennaio 22 22,3 22,6

numero medio di figli per donna 1,34 1,32

saldo migratorio totale (per mille abitanti) 1,1 1,4

SICILIA 2016 2017 2018

indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1° gennaio 141,4 145,8 149,2

tasso di natalità (per mille abitanti) 8,2 8,3

tasso di mortalità (per mille abitanti) 9,9 10,7

indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al

1° gennaio 52,6 53 53,3

età media della popolazione - al 1° gennaio 43,1 43,5 43,7 saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) 1 1 saldo migratorio interno (per mille abitanti) -2,8 -3,1 saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti) - -1,3 indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al

1° gennaio 30,8 31,5 31,9

popolazione 0-14 anni al 1° gennaio (valori percentuali) -

al 1° gennaio 14,3 14,1 14

popolazione 15-64 anni (valori percentuali) - al 1°

gennaio 65,5 65,4 65,2

popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1°

gennaio 20,2 20,6 20,8

numero medio di figli per donna 1,33 1,36

saldo migratorio totale (per mille abitanti) -1,8 -3,3

STRANIERI RESIDENTI

Gli stranieri residenti in Sicilia al 1° gennaio 2018 sono 193.014 e rappresentano il 3,8% della popolazione residente.

(15)

15

Stranieri residenti nel Distretto S.S. D13

Gli stranieri residenti nel Distretto S.S. D13 al 1° gennaio 2018 sono 4.443 e rappresentano il 5,5 % della popolazione residente.

2016 2017 2018

M F TOT M F TOT M F TOT

Caltagirone

725 571 1296 836 587 1423 937 607 1544

Grammichele

495 349 844 532 354 886 548 370 918

Licodia Eubea

175 147 322 180 154 334 196 170 366

Mazzarrone

302 281 583 313 296 609 324 309 633

Mineo 157 133 290 159 128 287 172 142 314

Mirabella Imbaccari

37 58 95 49 72 121 52 84 136

San Cono

152 96 248 159 106 265 178 113 291

San Michele di Ganzaria

38 34 72 47 37 84 41 43 84

Vizzini 62 102 164 60 116 176 57 100 157

TOT 2143 1771 3914 2335 1850 4185 2505 1938 4443

0 1000 2000 3000 4000 5000

M F TOT M F TOT M F TOT

2016 2017 2016

Stranieri residenti

Caltagirone Grammichele Licodia Eubea

Mazzarrone Mineo Mirabella Imbaccari

San Cono San Michele di Ganzaria Vizzini

(16)

16

2016 2017 2018

POPOLAZIONE DISTRETTTO 81517 81008 80512

STRANIERI 3914 4185 4443

PERCENTUALE 4,8% 5,2% 5,5%

3600 3700 3800 3900 4000 4100 4200 4300 4400 4500

2016 2017 2018

3914

4185

4443

Stranieri residenti nel Distretto

81517 81008 80512

4,8%

5,2%

5,5%

4,4%

4,6%

4,8%

5,0%

5,2%

5,4%

5,6%

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000 90000

2016 2017 2018

INCIDENZA STRANIERI RESIDENTI

POPOLAZIONE DISTRETTTO STRANIERI PERCENTUALE

(17)

17

SEZIONE II : AREA DISABILI

Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Analizzando i dati relativi ai bisogni rilevati e agli interventi attivati nell’ambito del Distretto, vengono individuati i seguenti punti che si ritengono di particolare interesse:

- necessità di disporre in maniera sistematica ed aggiornata di una mappatura della disabilità quanto più possibile completa e omogenea che integri i dati parziali provenienti da più fonti (sociali, sanitari e terzo settore) al fine di poter orientare al meglio le risorse economiche disponibili e sfruttare tutte le potenzialità e le offerte presenti nel territorio ;

- carenza di azioni a favore di soggetti che non presentano le caratteristiche di “gravità” richieste per l’accesso agli interventi in atto garantiti in ambito distrettuale e regionale, a fronte di un incremento, pur nella discontinuità e spesso insufficienza quantitativa di servizi erogati, degli interventi rivolti alle persone con disabilità gravissima o grave,

- esigenza di supportare, in modo più concreto e continuo nel tempo, le famiglie dei disabili le quali, molto spesso, sono le uniche ad avere piena responsabilità, oltre che dell’assistenza per la cura personale e domestica, anche della socializzazione e delle attività all’esterno;

- assenza di strutture semi-residenziali e carenza di Centri diurni e luoghi socio-ricreativi che possano essere fruiti da una tipologia più ampia e maggiormente diversificata di disabili, rispetto a quanto già disponibile per la disabilità mentale ed il disagio psichiatrico;

- necessità di disporre di luoghi che consentano lo svolgimento di attività socio-ricreative e, considerata la carenza di centri e strutture pubbliche , l’opportunità di attingere alle realtà del volontariato e del privato sociale, che, seppur poche rispetto al territorio, possono disporre di risorse umane, strutture e strumenti oltre che di sensibilità ed esperienza specifica;

- presenza di progetti di Servizio Civile Nazionale, promossi ed avviati direttamente da due Comuni del Distretto, da considerare quali opportunità a cui attingere per integrare, con la presenza di giovani volontari, alcune delle azioni che ci si propone di attivare, seppur nel limitato contesto locale di appartenenza, e quali segnali della volontà di attingere a forme diversificate di risorse;

- esigenza di variegare l’offerta di attività per i disabili in modo da venire incontro non solo ai bisogni di socializzazione ma anche ai più diversi interessi individuali, in particolare per i giovani che hanno già completato il percorso scolastico ed i giovani adulti;

- richiesta prioritaria di mantenere e potenziare le attività di inserimento socio-lavorativo, ampliando la possibilità di inserimento ai soggetti con varie tipologie di disabilità, considerati anche i risvolti positivi riscontrati dalla stessa tipologia di interventi attivati nei Piani di Zona delle precedenti triennalità.

Indicatori della domanda sociale (anno 2018) 1 - Utenti ricoverati in Comunità Alloggio n. 19 2- Utenti ricoverati in Gruppo Appartamento n. 13 3 – Utenti ricoverati in C.T.A. n. 27

2- Utenti che hanno usufruito di Centro Diurno DSM e SILS n. 203 4- Richieste servizio di trasporto scolastico n. 36

5 – Richieste contributo per spese trasporto c/o centri o strutture riabilitative n. 79

6 – Richieste di servizi di assistenza domiciliare non rientranti in interventi distrettuali n. 37 7 – Richieste di inserimento in attività lavorative – sociali – ricreative n. 65

(18)

18 8 – Richieste di Servizio di assistenza all’Autonomia e Comunicazione n. 25

Indicatori dell’offerta sociale (anno 2018)

1- Strutture residenziali : Comunità Alloggio - Gruppo Appartamento - C.T.A. n. 44 2 – Strutture semiresidenziali n. 0

3 – Centri Diurni o Ludico- ricreativi n. 1

4 – Associazioni di Volontariato nell’ambito della Disabilità n. 4

5 – Piscine comunali attrezzate per l’inserimento di persone con disabilità n. 2

6 –Strutture del privato sociale o del volontariato destinati ad attività socio-ricreative n. 2 7 – Utenti che hanno usufruito di Assistenza domiciliare “comunale” n. 22

8 - Utenti che hanno usufruito di Assistenza domiciliare ambito “disabilità gravissima” n. 41 9 – Utenti che hanno usufruito di “Assegno di Cura” ambito disabilità gravissima n. 356 10 – Utenti che hanno usufruito di interventi di integrazione socio-lavorativa n. 47 11 – Utenti che hanno usufruito di servizio o contributo per il trasporto scolastico n. 31

12 – Utenti che hanno usufruito di contributi per le spese di trasporto c/o strutture riabilitative n . 27 13 – Utenti che hanno usufruito di Assistenza igienico personale in ambito scolastico n. 87

14 – Utenti che hanno usufruito di assistenza all’Autonomia e Comunicazione n. 10

15 – Progetti di Servizio Civile Nazionale attivati dai Comuni in ambito socio-assistenziale n. 2

(19)

19

SEZIONE III - AREA ANZIANI

Indicatori della domanda sociale

N. 81 istanze di ricovero presso strutture residenziali N.112 istanze di assistenza domiciliare

N. 10 istanze di contributi economici e/o sostegno al reddito

N.150 istanze di inserimento in attività sociali, lavorative e socio ricreative N. 50 istanze di disbrigo pratiche a domicilio e/o accompagnamento

Si rileva, inoltre, una domanda di assistenza rivolta ai soggetti malati di Alzheimer al fine di migliorare la rete di servizi per il paziente e la sua famiglia, in modo particolare si registra la richiesta di assistenza domiciliare sanitaria integrata con quella di carattere socio-assistenziale.

Rimane invariata, rispetto agli anni precedenti, la richiesta di azioni rivolte alle problematiche inerenti la condizione degli anziani c.d. ”attivi”, per il miglioramento della qualità della vita dell’anziano attraverso il coinvolgimento di quest’ultimo in attività che gli forniscano stimoli di carattere cognitivo, affettivo e relazionale.

Indicatori dell’offerta sociale

Nel distretto sono presenti le seguenti strutture residenziali : 10 comunità alloggio, 14 case di riposo e 2 RSA di cui una gestita direttamente dall'ASP e una convenzionata. Sono presenti n. 3 strutture semi residenziali come centri diurni; dal mese di ottobre del 2018 è stata aperta una struttura a carico dell'ASP,"HOSPICE" per ospitare malati terminali.

N. 81 anziani risultano ricoverati presso strutture residenziali;

N. 160 inserimenti in RSA

N. 1.155 anziani usufruiscono dell’ADI, con 12.353 accessi (richiesta: terapisti, infermieri, ecc)

N.112 anziani hanno beneficiato del servizio di assistenza domiciliare (esclusi gli anziani fruitori dei servizi PAC anziani);

N. 17 istanze di contributi economici e/o sostegno al reddito sono state accolte N.140 anziani sono stati inseriti in attività sociali, lavorative e socio-ricreative;

N. 59 anziani hanno usufruito del servizio di disbrigo pratiche a domicilio e/o accompagnamento.

Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

L’incremento della popolazione anziana richiede maggiori interventi di protezione e cura delle persone ma anche un diverso sistema delle politiche di protezione sociale con un ampliamento delle possibilità di intervento. La comunità anziana non deve essere intesa solo come portatrice di domanda di servizi sanitari ed assistenziali; essa richiede anche interventi di natura diversa: integrativi, ricreativi, informativi, formativi anche in vista della prevenzione di truffe e raggiri e di tutela della sicurezza personale.

(20)

20 Le esigenze più pressanti ed onerose riguardano gli anziani oltre la soglia dei 75 anni, fascia di età nella quale è elevato il rischio di precarie condizioni fisiche e la perdita totale o parziale dell’autonomia. Ciò accresce il fabbisogno di assistenza e cure specifiche preferibilmente presso il domicilio dell’assistito per contrastare l’istituzionalizzazione. Nei comuni del distretto la famiglia funziona ancora quale supporto che, però negli ultimi anni, a causa di vari processi e cambiamenti socio- economici, va ad assottigliarsi sempre di più.

Aumentano gli anziani soli e tale condizione, unita ad un minore disponibilità di aiuto da parte della famiglia, rendono ancora più fragile la condizione della terza età. In assenza di una adeguata offerta di servizi, ricreativi e del tempo libero o azioni efficaci di coinvolgimento nella vita della comunità locale, la maggioranza degli anziani finisce per vivere gran parte del proprio tempo tra le mura di casa in solitudine. Negli anni si è assistito nel distretto all’incremento di centri di aggregazione e centri sociali ma l’assenza di fondi a sostegno delle attività e o azioni proposte ne ha determinato l’inoperatività.

La domanda sociale pertanto, sembra concentrata essenzialmente nella richiesta di servizi a carattere domiciliare e in parte nella richiesta di ricovero per situazioni estreme. I dati della domanda risultano tuttavia non sufficientemente completi in quanto l’espressione di un bisogno da parte dei cittadini, nella fattispecie anziani, avviene per iscritto solo in corrispondenza di un’offerta di servizi.

Emerge pertanto, anche dal tavolo tematico l’esigenza di individuare attraverso una analisi dettagliata il target di anziani privi di supporto familiare e di anziani le cui potenzialità possano essere rese utili alla società. Si ritiene necessaria la creazione di una rete sociale attiva in grado di rispondere alle varie esigenze espresse di cura e di socializzazione, pertanto è opportuno costruire un sistema di gestione integrata tra servizi pubblici, tra pubblico e privato, tra sociale e sanitario.

Rimane prioritaria l’esigenza di potenziare l’assistenza domiciliare, sottolineando l’importanza della redazione del progetto personalizzato che determini per ogni soggetto i bisogni reali, indichi le figure mediche, sanitarie e socio- assistenziali da attivare affinché possa essere dato un servizio efficace ed efficiente sia per la cura della persona che per l’ambiente in cui vive.

In conclusione i bisogni emersi risultano essere:

- assistenza domiciliare per la permanenza nel proprio ambiente di vita;

- centri diurni, qualificazione dell’anziano quale portatore di plusvalore sociale;

- contributi per i servizi di trasporto/accompagnamento, supporto alle spese;

- attivazione di centri di incontro per attività di aggregazione, tempo libero, sostegno alla vita relazionale, attività di svago;

- inserimento in attività lavorative per la valorizzazione delle potenzialità residue.

Il Piano di Zona per le risorse finanziarie disponibili provvederà, ferma restando la promozione dell’integrazione tra il sociale e il sanitario (fondamentale per la permanenza dell’anziano nel proprio ambiente di vita), al potenziamento dei servizi domiciliari, previa redazione del piano personalizzato, per realizzare un sistema efficace ed integrato di interventi e di servizi e per offrire supporto economico ad enti ed associazioni in grado di avviare nei territori azioni di aggregazione a sostegno della vita relazionale dell’anziano.

(21)

21

SEZIONE IV - AREA MINORI

Indicatori della DOMANDA SOCIALE Dati statistici generali

I dati statistici generali relativi alla condizione demografica hanno messo in risalto tre gravi fattori:

1) il basso indice di natalità;

2) il decremento dei residenti di età superiore ai 14 anni;

3) l’alto indice di dipendenza.

Parallelamente ai suddetti dati emerge una sempre maggiore difficoltà nella gestione del compito educativo demandato principalmente alle agenzie scolastiche e familiari, sempre più destituite ed esautorate dall’incidenza sempre maggiore dell’utilizzo improprio dei nuovi strumenti tecnologici (social- network).

Tutto ciò, connesso alle crescenti condizioni di dipendenza patologica da realtà virtuali o da altri meccanismi e surrogati compensatori, con conseguente danno sullo sviluppo psicologico, intellettivo e delle abilità emotivo- relazionali della fascia minorile e giovanile.

Questi elementi, collegati all’aumento dei casi di minori segnalati all’autorità giudiziaria ed al crescente numero di separazioni familiari, pongono come emergenza la necessità di potenziare i servizi di sostegno alla genitorialità, i centri aggregativi per minori, i servizi di sostegno scolastico.

È stata rilevata una crescente condizione di solitudine delle donne costrette, molte volte, a prendersi da sole cura dei figli e degli anziani.

Molto spesso infatti, a causa delle ormai frequenti separazioni, rimangono da sole a provvedere economicamente e socialmente ai figli: da ciò la necessità di istituire, seppure in forma sperimentale, un luogo adibito a “Spazio Neutro”.

Cresce, inoltre, l’esigenza di centri di ascolto, di gruppi mutuo aiuto, di attività di formazione per la riqualificazione e l’inserimento lavorativo.

Dati statistici relativi all’anno scolastico 2018/2019 Iscritti negli Asili-Nido: n. 180

Iscritti alla scuola dell’Infanzia: n. 1306 Iscritti alla scuola Primaria: n. 2492

Iscritti alla Scuola Secondaria di I grado: n. 1603 Iscritti alla Scuola Secondaria di II grado: n. 3473 Casi di abbandono e dispersione scolastica: n. 58 Richieste di affidi ed adozione: n. 3

Minori in carico ai Servizi Sociali territoriali: n. 350 minori

Segnalazioni relative a minori a rischio di devianza: in crescita rispetto agli anni precedenti.

(22)

22 Minori con Provvedimenti delle AA.GG.: n. 300

Minori in carico al Servizio USSM.: n. 53 (2018 - 2019 ad oggi )

Minori con disabilità fisica, psichica e sensoriale: n. 579 (minori disabili scolarizzati; dato fornito dal Serv. N.P.I.) MSNA (Minori Stranieri non accompagnati) istituzionalizzati / anno 2018 : n. 250

Indicatori dell’offerta sociale

Il Distretto di Caltagirone presenta un’offerta di servizi socio-sanitari molto ampia grazie alla presenza di un terzo settore (coop. sociali, organizzazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale) molto attivo e sensibile ai processi ed alle innovazioni.

Gli Enti locali, coordinati dal Comune capofila del distretto, hanno migliorato la loro capacità di risposta alla domanda che è pervenuta sempre più intensa dai cittadini, soprattutto negli ultimi due anni, in concomitanza con una sempre più grave crisi economica e culturale.

Le famiglie sono state al centro delle politiche sociali perché si è tentato, senza troppo successo, di prevenire il formarsi di nuove situazioni di disagio.

Pur tuttavia, ci si è resi conto che le scarse risorse messe a disposizione con il Piano di zona difficilmente possono consentire di affrontare adeguatamente la domanda di Servizi proveniente da tutte le aree.

Le Strutture per Minori

Residenziali, Semi-residenziali e Servizi Aperti, attivati in regime di gestione indiretta (Convenzioni e/o Protocolli di Intesa con Enti del Privato Sociale), presenti nel Distretto sono:

n. 5 Comunità Alloggio n. 1 Semi-Convitto;

n. 2 Comunità per Donne in Difficoltà.

n. 6 Nidi d’infanzia comunali

n. 3 Centri di accompagnamento educativo e sostegno alla frequenza scolastica È stato attivato in quasi tutti i Comuni il Servizio Educativo-Familiare Domiciliare.

I minori istituzionalizzati in tutto il Distretto sono circa 50.

Nel Distretto sono presenti Associazioni socio-culturali e sportive.

La gestione delle Strutture presenti nel Distretto lascia molto a desiderare sia dal punto di vista della qualità che della varietà dei servizi espletati, per lo più tendenti ad interventi istituzionalizzanti: solo comunità-alloggio e case protette;

pochissimi servizi semi-residenziali, pochissimi centri di socializzazione, nessun servizio di pronta accoglienza.

Strutture per MSNA

Sono presenti nel territorio varie tipologie di strutture per MSNA (C.P.A.; Strutture di Accoglienza di 2° livello; SPRAR;

Progetti FAMI).

(23)

23 Offerta di Servizi erogati dall’ASP:

In relazione ai Servizi, Interventi e Prestazioni erogati dall’ASP, si rimanda alla trattazione analitica fornita dall’Istituzione medesima.

Offerta rappresentata dal Privato Sociale:

Sono presenti nel Distretto varie attività ed interventi gestiti dal privato sociale, ma pur sempre insufficienti al reale fabbisogno del territorio. Nello specifico ci si riferisce a servizi attivati limitatamente alle possibilità di auto- finanziamento o di disponibilità di contributi pubblici e, inoltre, presenti in maniera disomogenea nel territorio di tutto il Distretto.

Trattasi di:

centri di ascolto, attività socio-ricreative, sostegno alle disabilità, sostegno ai minori e alle donne in difficoltà, ecc.

Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale

Il nostro Distretto, che ricade nell’area del Calatino Sud-Simeto, è situato nella provincia di Catania e costituisce, insieme ad altri otto Comuni, il territorio del Distretto Socio-Sanitario n°13.

L’intero territorio per le caratteristiche geo-topografiche è stato fin dall’antichità abitato e nel corso dei tempi, ha acquisito precise connotazioni storico-culturali che ben si definiscono e sulle quali si fonda una certa “omogeneità sociale”.

Le attività prevalenti riguardano l’agricoltura, l’artigianato ed il commercio (settore per lo più affidato ad una gestione femminile); mentre per ciò che concerne l’industria e i Servizi, lo scenario occupazionale è in fase decrescente in concomitanza con la crisi economica generale.

Sul piano economico il territorio del Distretto si colloca fra le aree depresse (dati PSR Sicilia 2014-2020).

Negli ultimi anni si è verificata un’ ampia emigrazione di intere famiglie a causa della crisi economica.

Si registra inoltre un aumento della popolazione di extra-comunitari, dovuta alla presenza di diversi SPRAR e di comunità per minori stranieri non accompagnati, che accolgono immigrati dei paesi nord-africani dopo i numerosi sbarchi sulle coste sud-orientali della Sicilia degli ultimi anni.

In relazione all’analisi del contesto territoriale del Distretto e, nello specifico, delle condizioni socio-economiche delle famiglie appartenenti a detto contesto, va da sé, che da un punto di vista prettamente sociologico, i due fenomeni, crisi economica e disagio sociale, sono strettamente interconnessi e direttamente proporzionali l’uno all’altro:

all’aumentare dell’uno aumenta esponenzialmente l’altro, soprattutto in relazione alle manifestazioni sfocianti in fenomeni di devianza a tutti i livelli: dall’evasione fiscale (con ovvie ripercussioni sulle entrate degli Enti Pubblici), alla mancata partecipazione al costo dei servizi, che in tal modo rimangono unicamente a totale carico dei Comuni; alle vere e proprie manifestazioni di illegalità: aumento della criminalità in genere e della micro-criminalità minorile.

In tale contesto emerge il concetto di “nuove povertà” intese come un processo multidimensionale e dinamico, in continua evoluzione, che non è connotato semplicemente da una deprivazione specifica ma, bensì, da una serie di privazioni di varia natura (materiale, relazionale, istruzione, salute ecc…) che coesistendo spesso creano forti situazioni di rischio.

In tale senso potrebbero individuarsi vari significati delle cosiddette “Nuove povertà”:

(24)

24 Povertà “al plurale”: le dinamiche legate all’impoverimento dei singoli e delle famiglie non sono essenzialmente legate all’assenza di reddito, ma sembrano piuttosto essere l’esito della correlazione di più fattori di rischio sia individuali che familiari e sociali, che a loro volta rimandano a questioni legate alle condizioni di salute, economiche e di integrazione nel tessuto comunitario.

Povertà “giovane”: il numero dei giovani e dei giovanissimi che vivono sotto la soglia di povertà, tende in questi anni a crescere. Ciò è causa nella stragrande maggioranza dei casi dell’esodo delle fasce giovanili in altre regioni d’Italia o all’estero, sia per cercare lavoro che per proseguire gli studi con maggiore probabilità di insediamento lavorativo post- laurea o post-diploma. La mancanza di lavoro e di supporto socio-relazionale incide sull’aumento della disistima, dell’insorgere di disturbi dell’umore e dell’aumento delle nuove dipendenze (internet- addiction, gioco d’azzardo).

Tale fenomeno incide fortemente sull’invecchiamento della popolazione, e cosa ancora più grave, sulla mancanza di occasioni, e iniziative di sviluppo del territorio, determinandosi così un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

Altro aspetto serio da non sottovalutare è rappresentato dall’apparente “stato di benessere” che subdolamente nasconde le cosiddette “Nuove povertà giovanili”, giacché questi giovani rimangono a casa dei propri genitori, talvolta anche con la neo-famiglia a corredo, fintanto che le generazioni precedenti siano in grado di provvedere al loro mantenimento.

Collegata a detto fenomeno vi è l’aggravante, costituita dalla mancanza di consapevolezza della gravità del problema, con conseguente atteggiamento di patologico appiattimento ed adattamento allo stato di stallo dell’economia del territorio, sia da parte dei giovani implicati in tali vortici di malessere e sia da parte di chi potrebbe attivare politiche strategiche volte al cambiamento, determinando una svolta, anche graduale, delle politiche legate allo sviluppo del territorio: Sviluppo = Legalità; mancanza di Sviluppo = Illegalità;

Povertà “al femminile”: sono in crescendo le donne rimaste sole a causa dell’emigrazione dei coniugi per motivi di lavoro o perché separate, con conseguente carico di responsabilità genitoriali e familiari.

A ciò si aggiunga quella che atavicamente è rimasta prerogativa esclusivamente “al femminile”: compiti di cura e di accudimento dei figli minori e di altri componenti “deboli” della famiglia, anziani non autosufficienti, disabili. Spesso la problematicità del contesto di vita di queste donne, è legata alla mancanza di sostegno relazionale e sociale, con conseguente difficoltà ad espletare la genitorialità, in assenza anche di una solida rete familiare, amicale, nonché, istituzionale a supporto.

Povertà come esito di “politiche deboli”: cioè di politiche poco integrate e orientate prevalentemente all’assistenza (che talvolta degenera in “assistenzialismo”) e all’istituzionalizzazione; politiche che non sono pensate, infatti, in modo

“sistemico”, e quindi non appaiono adeguate a promuovere processi realmente emancipatori, cioè finalizzati a restituire libertà e autonomia al singolo e alla famiglia nella sua interezza; ma piuttosto, si tende ad intervenire unicamente sulle emergenze, e non si incide sulle cause che stanno alla base dei problemi.

Tra le conseguenze dell’adozione di tali politiche, emerge:

il rinvio delle decisioni relative alla costituzione delle neo-famiglie;

la riduzione delle nascite, con conseguente allungamento della vita, senza adeguato ricambio generazionale e senza adeguate politiche di assistenza socio-sanitarie;

la crescente tendenza alla formazione di nuclei familiari con la presenza di un membro anziano in qualità di “portatore di risorsa economica” derivante anche da pensione minima;

la crescita della richiesta dei servizi di cura per le persone non autosufficienti, soprattutto anziani;

(25)

25 problematiche delle famiglie con minori vulnerabili, in difficoltà per trovare occasioni di aiuto e sostegno e di integrazione nel tessuto sociale;

problematiche delle famiglie con un componente disabile, per le difficoltà a trovare sostegno e opportunità di integrazione sociale;

problematiche delle famiglie con minori (soprattutto con entrambi i genitori impegnati dal punto di vista lavorativo) nel trovare servizi pubblici di supporto alla genitorialità e di supporto ai minori nel tempo extra scolastico, sia nel sostegno allo studio, sia in attività socioeducative, ludico-ricreative, che abbiano il fine di far partecipare alla vita sociale;

problematiche delle famiglie con minori con difficoltà di apprendimento (DSA, BES), nel trovare servizi di supporto scolastico ad hoc, nell’extra scuola;

chiusura e isolamento delle famiglie in atteggiamenti “solipsistici” e nella “nuclearizzazione” per mancanza di una rete familiare e sociale di supporto.

Il Distretto vede così, come il resto del Paese, la famiglia in trasformazione continua e veloce e non presenta strutture e strumenti specifici che la accompagnino e sostengano nei suoi bisogni.

Soprattutto la famiglia con minori, in cui i genitori lavorano, che ha il compito precipuo dell’accudimento e dell’accompagnamento delle nuove generazioni nel processo di sviluppo, non ha servizi istituzionali che possano realmente sostenerla.

Pertanto, le azioni proposte in seno alla nuova programmazione del Piano di Zona 2018/2019 si pongono come elemento portante di una strategia organica e di lungo periodo a favore delle famiglie, finalizzata a sostenere e rafforzare il ruolo sociale, la solidarietà reciproca, le responsabilità delle famiglie e dei suoi componenti lungo il ciclo di vita, prerogativa per il diffondersi di una cultura di promozione del “bene relazionale” e quindi del benessere di comunità.

Emerge fortemente dal dibattito dei Tavoli Tematici una costante: l’esigenza di non sciogliere i tavoli tematici ed i gruppi di progettazione che, piuttosto, è necessario che siano periodicamente convocati per:

monitorare l’attuazione del Piano di zona e la realizzazione dei progetti distrettuali nel campo sociosanitario;

attualizzare costantemente la raccolta di dati sui bisogni emergenti del territorio;

curare la programmazione di nuovi servizi sulla base dell’analisi della domanda e dell’offerta di Servizi;

curare la programmazione di Progetti Distrettuali da realizzare con fondi Regionali, Nazionali e Comunitari.

(26)

26

SEZIONE V - AREA POVERTA’

INDICATORI DELLA DOMANDA SOCIALE ANNO 2018/2019 Per ciascun indicatore riportare la tabella o il valore calcolato

1) n. 1.698 richieste di assistenza economica volte ad ottenere contributi finanziari e /o buoni alimentari e sanitari in forma continuativa e/o temporanea e /o straordinaria .

2) n. 56 richieste di sostegno abitativa

3) n. 52 richieste di accoglienza temporanea da parte di persone senza fissa dimora.

4) n. 10.291 residenti in stato di disoccupazione;

5) n. 756 fondo BOC e Banco Alimentare 6) n. 2.172 Istanze REI

7) n. 20 Pasti Caldi

8) n. 1 detenuti con possibilità di ammissione alle misure alternative 9) n. 45 istanze per la messa alla prova (UEPE)

10) n. 40 affidati in prova servizio sociale (UEPE) 11) n. 7 aggiornamenti osservazioni indagini (UEPE) 12 n. 19 detenzione domiciliare (UEPE)

13) n. 75 indagini sociali (UEPE) 14) n. 34 liberta vigilata (UEPE) 15) n. 22 REMS (UEPE)

16) n. 13 osservazione istituto (UEPE) 17) N. 132 DETENUTI STRANIERI 18) N. 40 Detenuti Italiani 19) n. 100 istanze di immigrati

Indicatori dell’offerta sociale. Per ciascun indicatore riportare la tabella o il valore calcolato STRUTTURE :

a) sono presenti n. 3 strutture di accoglienza residenziale per donne in difficoltà e n. 5 strutture semi-residenziali diurne gestite da associazioni di volontariato.

SERVIZI :

b) hanno usufruito di assistenza economica n. 1080 richiedenti di cui :

(27)

27 n. 426 in modo continuativo

n. 594 in modo straordinario.

n. 175 assegno civico n. 80 BOC

n. 150 Banco alimentari

n. 1 detenuto con ammissione alla misura alternativa n. 4 sospensione procedimento (UEPE)

n. 31 richiedenti usufruenti assistenza abitativa n. 1330 istanze REI accolte

n. 182 tirocini di inclusione sociale

n. 45 istanze per la messa alla prova (UEPE) n. 40 affidati in prova servizio sociale (UEPE) n. 7 aggiornamenti osservazioni indagini (UEPE) n. 19 detenzione domiciliare (UEPE)

n. 75 indagini sociali (UEPE) n. 34 liberta vigilata (UEPE) n. 22 REMS (UEPE)

n. 13 osservazione istituto (UEPE) n. 132 Detenuti stranieri

n. 40 detenuti Italiani n. 100 istanze di immigrati

Nel Distretto è attivo

- “Osservatorio delle Povertà”

ANALISI RAGIONATA DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA SOCIALE

Descrivere in maniera sintetica il fabbisogno di servizi e interventi sociali del Distretto evidenziati dall’esame degli indicatori della domanda e dell’offerta.

L’analisi condotta sui dati inerenti la domanda e l’offerta di servizi ed interventi sociali del distretto D 13, ha fatto emergere i seguenti risultati :

Il bacino è costituito da persone o nuclei familiari che a causa delle difficoltà economiche, lavorative, d’utenza abitative e sociali versano in condizione di emarginazione;

(28)

28 si tratta di soggetti che spesso non hanno il supporto di una rete familiare, sociale o amicale solida ;

tra loro anche immigrati, famiglie in crisi, uomini e donne in instabilità emotiva ;

al suo interno vi sono anche giovani coppie che si trovano a fronteggiare spese ingenti, maternità inaspettate e la difficile esperienza di una gestione familiare;

sono anche riscontrabili nuclei mono genitoriali e soggetti affetti da dipendenza di vario genere (stupefacenti, alcool, gioco d’azzardo), molti dei quali coinvolti in azioni delinquenziali.

La grave marginalità in cui si trova l'utente (povero) è il risultato, infatti, di un insieme di condizioni di cui la esclusione dal mercato del lavoro, la mancanza di una abitazione o il vivere in un alloggio inadeguato e il vivere ogni mese al disotto della cosiddetta soglia convenzionale di spesa per consumi , costituiscono solo alcuni tasselli.

Le persone che versano in situazioni di tale marginalità, infatti, hanno esigenze contrassegnate da storie di disgregazione di rapporti famigliari, perdita delle reti relazionali, indigenza e povertà estrema, assenza di un reddito stabile poche o nulle prospettive di trovare una qualche forma occupazionale, problemi legati all'abuso di alcool e sostanze stupefacenti con le inevitabili ripercussioni sulla salute fisica e psichica.

Al fine di fronteggiare le suddette situazioni e contribuire a trovare soluzioni alle problematiche abitative, lavorative e di reinserimento sociale, si considerano rilevanti le seguenti strategie:

- sinergica collaborazione tra i vari attori istituzionali, compresi gli Enti Locali, e non istituzionali, quali organismi di volontariato, associazioni e cooperative sociali, ciascuno per i servizi di propria competenza; il piano di zona 2018/2019 viene elaborato proprio attraverso il confronto tra istituzioni, terzo settore, volontariato, associazionismo, imprese sociali, professionisti della sanità e del sociale, sindacati;

- ricorso da parte della pubblica amministrazione all’istituto della cooperazione sociale, Legge 381 /91 art. 4, quale strumento atto a favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, secondo modalità e forme previste all’art. 5 della stessa legge;

- piena utilizzazione del volontariato nel quale le istituzioni pubbliche possono trovare utili alleanze e preziosi contributi alla crescita della società civile; gli organismi di volontariato, che si basano sui principi della solidarietà e dell’impegno responsabile, apportano agli interventi sociali un contributo specifico caratterizzato dall’accoglienza, dalla capacità di esprimere empatia e di prestare ascolto, da azioni di aiuto gratuite e prestate al di fuori di orari e tempi rigidi, dalla valorizzazione delle diversità e dalla volontà di inclusione sociale;

- pieno utilizzo del contributo del BOC e banco alimentare, attraverso l’erogazione di pacchi alimentari e piccoli contributi alle famiglie bisognose;

- valorizzazione del Servizio Civile svolto dai giovani presso la Caritas, che annovera tra le sue finalità proprio la condivisione con i poveri e con gli altri partecipanti al progetto, promovendo i diritti umani e sociali, accompagnando le persone in condizione di povertà ed esclusione sociale in percorsi di liberazione e di inclusione;

- promozione ed incentivazione di servizi volti all’integrazione nel territorio degli immigrati, ospiti delle strutture di accoglienza nei Comuni del distretto D 13, quali il CARA (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo), le strutture SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) e le strutture di accoglienza per i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA). A tal proposito, appare sempre più importante la presenza, tra le figure professionali, del mediatore linguistico per il contributo che può apportare alla rete territoriale dei servizi da attivare in presenza del fenomeno dell’immigrazione e della relativa integrazione di coloro che provengono da altre nazioni;

- potenziare e dare continuità con la presenza all'interno del sistema carcerario di un mediatore linguistico per supportare l'utenza straniera.

Riferimenti

Documenti correlati

Sostenuto dalle teorie del servizio sociale, delle scienze sociale, umanistiche e dai saperi indigeni, il servizio sociale coinvolge persone e strutture per affrontare le sfide della

Il soggetto accreditato è responsabile nei confronti dell’Ufficio di Piano dell’esatto adempimento delle iano e dei terzi dei danni di qualsiasi natura, materiali o

- Regolamento delegato (UE) n.4BO/20t4 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante

- Servizio di esecuzione rilievi, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva nonché coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per i lavori di

L'esperienza deve essere stata maturata o presso strutture residenziali, semiresidenziali e centri diurni socio assistenziali autorizzati (pubblici o privati) o in servizi di

L’assessore specifica che: ad oggi questo non è un progetto facente parte della programmazione attuale del Piano Sociale di Zona; precisa inoltre che le comunicazioni con la Asl non

L’approccio metodologico e la struttura organizzativa proposta dal Distretto puntano ad un attivo coinvolgimento del Servizio Sociale professionale, di tutte le

Inserire le figure professionali che si intendono utilizzare all’interno dell’azione distinguendo quelle a carico delle amministrazioni pubbliche coinvolte da quelle in