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2) Perforazione del pozzo “DONATA 4 DIR” nella concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi B.C3.AS, al largo della costa di San Benedetto del Tronto

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Academic year: 2022

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Interrogazione n. 159

presentata in data 19 aprile 2021

a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri

Rinnovo di concessioni, progetti di messa in produzione di pozzi e di perforazione, sia su piattaforma sia onshore nelle Marche

a risposta orale

I sottoscritti Consiglieri regionali

PREMESSO CHE:

• nelle ultime settimane il ministero della Transizione ecologica ha emesso sette decreti di Valutazione di impatto ambientale riguardanti altrettanti rinnovi di concessioni, progetti di messa in produzione di pozzi e di perforazione, sia su piattaforma sia onshore, tra cui:

1) Proroga quinquennale e riperimetrazione della concessione di coltivazione

«A.C14.AS» della società ENI S.p. (Perforazione pozzo “Calipso 5 Dir” – offshore Mar Adriatico) al largo del tratto di costa compreso tra Ancona e Falconara;

2) Perforazione del pozzo “DONATA 4 DIR” nella concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi B.C3.AS, al largo della costa di San Benedetto del Tronto;

• come sottolineato da numerose associazioni ambientaliste, tali provvedimenti appaiono in netta contraddizione con il concetto di “transizione ecologica”, questione plurisettoriale al centro dell’agenda del governo nazionale e che trascende le ordinarie politiche ambientali per investire gli indirizzi economico-sociali riguardanti il modello di sviluppo del Paese, la salute pubblica, la gestione del territorio, i trasporti e la ricerca scientifica;

CONSIDERATO CHE

• il rinnovo delle concessioni deliberato dal governo, segnando un passo avanti in direzione delle trivellazioni in mare, appare in contrasto non solo con trattati internazionali come l’Accordo di Parigi, ma anche e soprattutto con le linee guida del programma Next Generation Eu e dell’European Green Deal;

• il via libera dato ai decreti di Valutazione di impatto ambientale, pur rappresentando solo un’autorizzazione intermedia, appaiono frettolosi e inopportuni, poiché entro il prossimo 30 settembre dovrà essere approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee: pertanto gli stessi decreti non avrebbero alcun valore se le relative aree di interesse dovessero risultare non idonee nel piano;

RITENUTO CHE

• la tutela del mare e del patrimonio paesaggistico, così come la crescita di settori economici compatibili con il rispetto dell’ambiente e del territorio, rappresentano condizioni imprescindibili per la crescita economica delle Marche, in particolare per quanto concerne il settore turistico e commerciale;

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• la Regione Marche, al pari delle altre Regioni italiane, possa e debba svolgere un ruolo politico attivo per conseguire l’emancipazione definitiva dalle fonti fossili del nostro Paese favorendo una exit strategy dalle trivellazioni e promuovendo una svolta realmente verde grazie anche alle risorse del Next Generation Eu;

INTERROGANO

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) Qual è la posizione della giunta regionale in merito ai rinnovi di concessioni, progetti di messa in produzione di pozzi e di perforazione nel mare Adriatico;

2) Se e con quali strumenti la Regione Marche intende opporsi ai decreti riguardanti:

• Proroga quinquennale e riperimetrazione della concessione di coltivazione «A.C14.AS»

della società ENI S.p. (Perforazione pozzo “Calipso 5 Dir” – offshore – Mar Adriatico) al largo del tratto di costa compreso tra Ancona e Falconara;

• Perforazione del pozzo “DONATA 4 DIR” nella concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi B.C3.AS, al largo della costa di San Benedetto del Tronto;

3) Quali strumenti e quali azioni concrete la Regione Marche intende mettere in campo, a livello locale e a livello nazionale nel confronto con il governo, per avviare il processo di decarbonizzazione dell’Italia.

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