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LA CITTA Dì LODI FESTEGGIANTE
PER LA PROMOTIONE AL CARDINALATO
Deil'Emr PIETRO VIDONI
SVO V ESCOVO
DESCRITTA -DUL DOTT CILVIO Ql/AZlW
è didietra
ALLA JLLVSTRiSS. SIGNfOtlA
Margherica Vidona Sorefina
SORELLA DI
S. E. "--Jàlani.fec.
\
IN LODI,
Per Carlo Viti Stsinp.Epifcopalc Con licdt'Suf.,^'V^V.
'--%;
r4- e: "^
.-^g- li
ri'
»^^.:^
-^'' ''IlIuflrifs.Sig. miaSig.Prona Coli."""
-l^^tVCCO
fotta eliocchi
di V.S.IlIuftiifs.ilracconto Sf'tfl^V
"^' afFctruo(c allegrezzehuce da qae(b miau
/i^ièS^C p3Jri«T nella
promotionc
al fjrdicalaio deH'Lpji-/
ncntlflìmoVidoni faoVtkpa^
.Qacflo nonaj
alfrj',..(^he-.à:V.Sr Illuilrds.
doucua.
preienrarli -, fi perche/non haucndo
S-E. pcifona più di leicongionta
di/angue
ella lenza
dubbio haurà
piùd'ogni
altrodi cofigrandi
di- mollratipiu-goduto
jfianche perche
carratcrizzato
dalrjutiironomc
diV.S
llluftiirs.n 'nattcìa lapouertà
dello^^ile,FÌQ'^icira'pcr
aucnlura
pretioioportando Tempre
iu>fronte
vna M ARGEKITA. Che
le poi idoni
taropiùfono
cari
quanto
più confaccuoji algenio
di chi iìfmno ho
conccputa
certjflima Ja Ipcranza,che
queltcpoche
carte-»faranno da V,
SJllultrds.bcnigamcncc
ficeun^ementre^
accen^nolc
glorie di qu- 1gran
i'rincipc delquale .ellancu jneno
per le lue ratevrtù
, che pe'llangue meritò
d'cffcre
degnamente
inchinata per lorclla.Degni donquc
V.S. Illultnis
come
leiupplicodj
volontic.n «iccctcarl.,chs fcbene lono vn minimo che
inriguirdo
alladiuoc-onc immenla,chcle profcflonulciranok ad ogni modo
d'v la(nulurara
grandezza
le compiacerailid'nauer mira
alla^puma
inrcii ;i]im:i,cbetengo
dìappalciaran tempre
più.U
V.S.IIIiifiria-.dcuotifi. fcuiir*
^•^•^1
Uii.Udì:zqi66i.
GiiIlioGhazini
Alla deftra gloriofs." del Sia'.
CARDINAL VIDÓNI
Dal Re dì Suetia.
riV TCMVTA, ED ODIATA SCRIVENDO, CHE L'ARMI NIMI^HE COMBATrENDO.
SORRETTO.
fDelSÌ2:.DcrcorFranccrco de Lcmcnc, a
^^^P^VEST J
^e laman
, che aigià
cadentiImperi
^^ÌM
11 fdìecitoDio
diefer
[ojegnoy^^^1^ Che
ferhò i Sacerdoti ai culti veri^La fede
a /'alme
, ed a lafede
il re^no,Quejìa e la
man,
che iS
armati GuerrieriS
coffe z.e)a?iteda
letargo indegno^che
de gli Suechiper
vittorie alteri' Lorgolio ejìinfe, efufcitòlofde^no»Quefta e
U man,
chevn
d\ nelCicl
'RomanaFara
retnìando trionfar la FedeyCangiato
inCampidoglio
ilVaticano
.dà
quelCeto
fuperho a la tua fede^Preueggo humile, e fé t' odio la
mano,
Già
'Imiro, oflBTKO, ad
adorarti ilpiede lVTT A
giubilo, edallegrezza efliveduta laCittà di Lodi,quando
,chelamattinadelSabbatod'cci delmefedi Aprile gionfeàbore 15.a}h' IHuftriflìmi SignoriPrefidentialgouerno
di cfTa il Corricre^^fpeditoleda
Roma
con la lictiflfìmanuoua
dclla_*bramatapromotionedi
Monfignor
Pietro Vidoni,
NoncioApoftolico nellaPolonia.eTuoPaftorealla dignità Cardinalitia. Lettofiincontanente nel ConfigliolofpacciojC quindi publicatofi cosifeliceannoncio,digià gran
tempo
prima vni- iierfalmentefofpiratOjVdifTì pertutte leContrade
vn'applaufo genera-ledel
Popolo
>ladi cui allegrezzaeracosìimmenfa
,che(quafinon-^rCapendolaCittàinfé ftefla) largamentedilatò{ricolfuono
immediato
dituttele
Campane
,giàche ilpropalarevn'auiiodicontentoinefplì- cabilecra vflìciorifeibacofolo àchiconpettodibronzo
,econ
lingua diferro poteuaefprimere cfteriormenteifuoi fenfi . Miròffiad vn
trat- totuttalaCittà commoffa,laqualetraboccandoin ecceffodi gioiajdi giànedauamanifeftigli inditij,mentre,eglivni, eglialtri,ò perIc..^piazze,c{lrade reciprocamente congratulandofifiabbracciauano, ò correndo quafi forfennati perTalk-grezza
non men
Nobili ,chemez*
Zani ,
non men
Religiofi,che Secolarial PalaggìoVefcoualeiui cfpri-meuano
conparoledi diuotione gì' interni giubili del loroCuor<_^.
Rcftò incontanententl Configlio conchiufo, ehe,fében
eque da
Cittàandana
cotidianamentepiùìfperimefitandoglieffetti delle paffat^jjturboknzc
, folienendo anche al prefente carichi totalmente fouer-r chiantialle loro menomiilìme forze3 di già quafi affatto dalla lon- ghezzadelle pallateGuerredifìTipatCjnulladimeno faceua di meftieri in fimileoccafioneconfirmareil prouerbioSpagnuolo,
facarfuer^as deflaqueza,facendo poflTibilel'impoflìbilc, perchedaqueftopublic©fidefTero
almeno
quelledimoflrationi,che aldiuotoaffettoprofelTato verfovn sìcaro, eriueritoPaftoreeranoconueneuoli,doppo
checon- forme imeriti d'vn tantoSignore,e giufta labrama
vniuerfalenonfipateuanoefequire .Riraafero per tantoall'horaeletti liSignoriFran- cefcoVillani ,e Dottor
Gmlio
Inzaghi,perchenon
fololoprainten- deflero àqnefte publichefontioni,ma
altresìdoueflferoinuiarfi al fof- pirato ritornodelSig Cardinale dalla Nonciatura diPoloniaàpor- jg£rcàS.Em.innome
di quella Città offequiofilTiuai tributi della piaA
fina.fina,erpiritofadiuotìone ,pofcìafi lìfpedìilCorriere,
n^n
folamente dal publico, ina anche dallamagnanimità
di molti particolari pergaggio
dicosìlieta nouellagcnerofamente riconofciuto.La
ftefìfa.^fera del
Sabbato
rimaneua già dcftinaravna
faluaRealein qucfta_^Piazza
maggiore
, perchead efprimerel'ardoredell'internoaffettodi ciafcheduno deCittadini,non
v-eraatrc(lato piùproprio dellosbarro dellebombarde, come
quelle,chenel loro petto rinchiudonovn'ani- ina,cheè tuttadi fuoco.Ma ò
percheilCielo foffe inuidiofo d'vti-i»tanto giubilo, òvoleffeanch'egli applaudereà quefti vniucrfalicon^
tenti con lagrimedi allegrezza,rimale quella dalla importunitàdella,
pioggiairreparabilmentetrafìornata . Viua
Dio,
chefealrimbombo
decaui bronzidoueua
ilcuoterfl la Terra,e l'aria dello fcoppio de',fuochi,illuminarfivollel'acqua emulatricedelle gloriediquefti edere laprima àtributare i fuoiofTequij,perche il
Mondo
conokeilecome
tutti glielementi àgarafi
commouclTero
per appìaiidere alla efTaka- tionedVn
tanto Principe.Pcnfauano
i detti Signori Prefidenti di dareà S.D. M.
laDomenica
mattinafufieguente ledouutegratied'vn
tantobeneficio,ma
rifaputofijchetal fontione eragiàdeltinata dal Reuerendifsimo Capitolodella Cathedrale,volontieriféneattenne- rojdirponcndopertale effetto il Gabbato futuro ottaua giornata di cosìfeliceannonciojconofcendoederedidouere,chevn corpocotan-^co profsimo al
Capo
di queftaSagrofantaChiefa Lodiggianafoflfeilprimo
àporgereàS.Em.oflcquiofitributidi diuotione, ebencosìcon- ueniuaaquella rìuerenza,chefemprequeftaCittàhaverfo i fuoiEc-
clefiafticiprofetata.
La Domenica
mattinadunque
daldettoReue-
rendifsimoCapitolofidiede principioalle fefte cantandovna
folen- nifsima Me(TacolTe Deum
,il Sig. PreuoftodeiDuomo
con variatiChoridiMufica5ediarmoniofiftromentt,ccon
vaghifsimo parato, chericco dibuon numero
di accefi doppieri faceua chiaramenterif-plenderelageneroficàdiqueiSignori Canonici,iquali,ancorchcper l'vniformitàdelliaffettifofferotuttiinvn folcuorevniti,vollero
non- dimeno
incosì grande congiuntura con vavjiàtteftatidt giubiloefpri- rncrelamoltipìicitàde loro ofTequi] nelia tanto bramata cfialtatione del loroPrelato. Inrcruenneàquella fontionenonfolo
grannumero
di Nobili,
ma
altresì granquantità di perlone inmodo
tale,chenon
AttcfalaCapacitàdei
Tempio
fiaffollauano nello ingreiTo le ^i.x\i\jC tanta•3
tantoera
grande
rallegrczza ,chedilatauaicuori dìquel PopoIo,chcincosìrpatiofoTheatropareiiarimancireroanguftiati . FinitalaMef-
fanell'intuonare,chefifece del
Te Deum
&c.oltreilteftofifsiino fuo- nodelleCampane
del DuOìTiovdifsivnrtrcpitoforimbombo
di nuitie-rofimortari ,che
applaudendo
con lingu-idituoco alla efTalrationecdiS.Em.efprimeuanoin(k
necolladurezzadeBronzi
le durabili con- tentezzedi chili ordinò. Rimiraronfiall'horanon menò
siigliocchidiqueiSignori Canonici,chedi quei Nobili ,chein
buon numero
vi afsifteuanocopioie lagrimediallegrezza,ò perche foflfero conuenc-ruoliquelle perlein facciadi chi moftrauailcuore ondeggiantein vn_>»
mare
digioia,ò
percheàituonireplicatidellefcAofebouìbardenon^
mancaffedifucccderelapioggiadi calde lagrimediallegrezza.
Tac-
cia,népiùfi vantiErcole d'hauerrintracciato vn'acqua,che urticuU-
tamvacem
tdibat-.t co' le ilille di voci dotateformaua
mobili labe-rinti
nUo
incantato ftuporede
pifTaggieri,cheall'hora più chemai
peroraronoquell'ondelequalicfpreflfedallaviolenzadell'aifcrtod:i_j»gliocchidìqueidinoti Cittadini
moftrauanocon
Ouidio,che-.fondera
i/tff/j-/'4^^»/5Oueperriuerenzadelluogononfid0ueuano perraetterB comeimproportionatigli arcenti. Allo fpuntar della notte
non
do- nendofipeunetterc Ja mcftitia delle tenebre intempo
di tanta alle-?grezzareftòtuttalafacciata del
Duomo
illuminatada
grannumero
di Torcie con l'ArmadiS.Em.
adomatevch'era bendidouere,chequellaamata
fpofa dt-lla Chiefa Lodiggiana,gtj chealdi dentrotuttagiubi-*laua per1 effaltationedelfuodiletto,comparifieancheal di fuori
eoa vna
facciadigiocondità.Fu
circaledue boredi nottereiteratavna^
nuoua
faluadigrofsimortari,eparando
al grandeanimo
di quei^ì-^giioriEcckiiafi:!dchefolTetroppo.angufl:alaTerra per publicare
co
legrandezzedi S.Em.il loro giubilo,non
folocoicaratteridi fuuille>chedalfcno delle
bombardenevfciuano, ma
altresìconvn Monte
dj fuoconellapublicaPiazza inalzatodelleinfegne di S.Em.
perogni partepompofo
pretefcro,che piùda
vicino rimanefJe.anche jìCielo de' loroeccefsiuicontenti auifato.,A
1Lunedi
fofieguentela Collegiatainfignc diS.Lorenzo,chefc_^bene fecondainordineperladignità
non
fofferì però mai d elTermi- norenellediuote.efprefsioni d'affettover fo \\fiioriuerito Paftore, die-de
anch'ellafegninon
ordinari) per appalefare alMondo
diquanto
A
2 andaffc4
. ^ .andaffeguiliuaperladilui efTalratlonc.
Fu
dal Sig.Preuoftodi e(T:L^cantatafolcnnementflaMcflTa,
&Te Deum&c.con
vn'armoniofocó- certodiStromenti,evoci Mufìcali ,eflendovagamente
apparatatutta laChiefacon numerofa quantità di lumi convno
iftraordmariocon- corfodeCittadini,chefoprafattidaibombi
d'vnalonghiffimafaluadi groffimortariconfedauano, che àcelebrare co' legloriedi S.Em.
liu^gencrofitadi quei SignoriCanonicimeritamente rifuonauano d'ogni intorno gli cchijperche co'la rcduplicationedelle voci fi potefì'ero
degnamentemoltiplicare anche gliapplaufi.
Pofciasiil'imbrunir del giornofatti veriimitatori di quelgenerofo Martire,che adorano,ilqualeCACosUlumina,uit\con varietàdi fuochi
artificiati, e quantità di lumi infìno dalla
maggior
altezza del loro.Campanile, facendorifplcnclere levicine
Contrade,
apri;ono
tIìoc- chi de curiofi fpettatori affollatamente concorfiui, perche mira'^crocome
intempo
ditanta gioia p<.r l'eflakatione del loroPR.NCII^E
TVTELARE non
permetteuanoquei generofi Signori ,che c.ueft i_^fofTedal meftobuioditenebrofecaliginioftufcata,
hauédo
ne i Ip.en- dori delfuocotuttodiauanti gli occhileglorie delloroSantoTitola- re. Quindifatti virtuofiemulatoridellefueVirtÌJconmagnanima
li- beralità,(doppovarijcantidi Mufica}fénon
sii laCratecom'eflfojalmeno
fopravn'artificiofaruotadi fuocoallafommitddVn*
altifBma cataftadi legna volleroofferireconvn' interminabile fagrìfìcioiloro diuotiflimi cuorialmerito diS.Em. come
fpiegò breuemente quefto ingegnofo Elogio,cheallaPortadelTempio
fialfìfTe*Emtnentif^imo Prindft
TETRO VJDONIO
S. /?. E,
C
ArdirteliAmpigimo
Laudenfi Epfco^o Cuius fétcundA 'vitis ->furpureosftmptr edidtt racemosaVelfepttm infxa. coUihus
V
elfi'fttmfiib eCU
trion bus.Jnftgms
hmas
Templi Canonici Etàfull digìnffimof
Pium
obfequ^monumentum
'vnanimcs. P, P,Rcftaronofofpefi
non
peròinterrotti ìgiubilialMartedì perefferc giorHatavkima
foiennedellaSagraNoucnna,
cheperlaconferuatio-ne
nedclI'AuguftiflimaCarad^AuftrJaognì Ann'o fi celebra
dopò
Ia«j.'Domenica
in AlbisnelTcmpiodelIaSantiflìma Vergine Coronata-^, doLieinquel giornolanoftra Città incorpo confolenncMefla,e Dit- corlomoltoIpiritofo offerìifoiititributid'oiTequioallagran Reina.-»deCicli,perche fidegnidi continuarela fua benjgnifìfima protettioflC ài
Regni
delNolbo
CattolicoMonarca
:ma non
tanto perciòchealla feranon
fpiccafìfe lagencrofità dital*vno,che conbuon numero
dilu- mi>evagainuentionediTorri illaminatealle fineftre , econ
fuoni,e
con fuochi,&
altregiuliiicdimoftrationi volle atteftare quanto gran- defodc quellaconfolationejla quale acciòrimaneffeTofficientemente publicata, (limololload
vnadiuerfità diapparenti dimoftrationi.
Al Mercordì,e
Giouedì
fufìTeguenti conquellamaggior pompa
,e
dimufìca>ediapparato,che
può
permettere vnaReligiofa pouertàda*PadriZoccolantidiS.Francefco,eda Padri Carmelitani Scalzidi Sw
Marco
tiicantataparimente folenne M.(Ta difcorrcndo nellaChìefa de'PadriScalzimoltofpiritofamentclopialeglorie di S.Em.
ilPadre
FraGioachino da Milano
.
Venerdì vnitofiilCollegio de'RR.Parochidella Cittàfeceroanch'
cfTìlalorofuntionenellaChiefaPrepolìturale di S.
Maria Maddalena
elTendoilSig.Preuoft®dieflail
Decano,
e vagliailvero,altra Chiefanon
fidoucua
eleggereda
queftiSignori Curati per le dimoftranze dellorodiuotoa&ttOjchequella ladicuiSantaTitolarec5
vn diUxis muUum-,\^(tòdallaDiuina fapienzacommendata
. Quiuidunque eoa
Mufiche,e
Trombe
ficantòlaMcfra,eTc Deum&c.alfolitocon
iftra-ordinari] abellimenti dellafodettaChiefa^fopralaPiazzadellaquale illuminatadamoltiplicitàdi fuochi,alla lerafifece
vna
faluadi grolli mortari con concorfonume
rofiffimo diPopolo,
ilquale per epilogod
ogniallegrezzaapplaudeua conaltifìTimevocialleglorie delnuouo EmmcntifTimo
Porporato, con fermafperanza di douere vn giorno adorarlo iielVaticanonella fteffamaniera,che qucftagranSancapor-féiprimitributi di diuotione all'
humanato
Saluatore inCafa
delFa-- rifeo.Ond. non
èdatrafandarfi,checolfeliciflfìmoaugurio delmeri- tatoTriregno,fuori del confueto5triplicate altresì foiTeroinquella feraadhonoredi S.Em.
le fefte,peròche oltrelefopraaccennate,non
baftandoalSig.Prcuofto diS.Micheledi cfTeieconcorfocoli'vniucr- fale,Ilimolatoda vnanon
ordinariafingolarità di diuotioneeccitata6
da vn cumulo
infinitod'oblighiàS.Em.profeflati,volIeparticokrmcte fegnaiatfinelle publiche dimoftrationi,facendorifplenderelafua gè- nerofità,non
folo col fouenireì poucri dandole largamente dabere,
ma
anchecon
gran copiadi lumiyC di fuochiartificiati allafacciata dellaChiefa,efopradelCampanile
con leinfegne diS.Em.vagamen-
te difpofti.
Non
fi finìgiàlafelta coll'incendio dellaammontata
le-gna abbondantemente
per.tareifctto prouifta,ma
qiKifitutta quella notte(ì vidde lamipe^gtaire vn gran CapelloCardinaJitiocon vnalu-minofa
Croce
al di Topica nellaprodima Contrada
vcrfo la Piazza*Qtunci eccitati dall'elTciT.piodelSig.Prcuofi:oalcuni delvicinato die- deroanth'efli
nonmen
vaghi ,cheaffettuofi fegnidigiubilo,e con lu- jnijeconftìochii fri qualivn Sig.CapitanoSpagnuolofolIeuandoin_rfaria nel
mezzo
dellaContrada
vnaCroce
almodo
di quelle di Malta tutta digran quantitàdi lumi ripiena,hct
confefTareadogn'vno, chela rimirò effer ftata quella
degna
dimoftrationedVn
Caualierc^^, Coronaronfipoi quella(eraleallegrezze dellavicinanzadellaSantif- (ìma Coronata,ladi cuiContrada
peroperadiquelRcu.Sagriftanoli viddecosìpompofamente
illuminata,che iui chiamati ,e dal fuono delleCampane
,edallosbarrodi feftofebombarde,
edallavaghezza
de'fuochigran
numero
deCittadini feceroconofcere,come
ìcomen-
dardegnamente
cosibelle inuentionivi firichiedevanoi centinaiaJe lingue.Oltre vn lumrnofo CapelloCardinalitionellaftradajCra ripie-na
tuttalafacciata,eìCampani
lediquellaChiéfa,edilumi,e difuo- chi.! quali rifplendendoquafituttaquellanofte^pareua,cheinocca-
fionedicosìliète fefte oueadorauaiìla
Reinadel
Cielofoficro difcefcà
corteggiòleftellc ie féconforme
ivanidatatidegli Aftrologi nanti loftellatoAltare colà su nelfermamento
fi rimira tuttarifplendentc lacoronadella fortunataArianna, ah ch'era bendi douere,chetutto iuminofofivedefleilTempio d
:llanoftra CelefteAriannaCoronata
,
shl'Altaredella qualenelfcguentemattinodoueuafida quefto publi- Cofolenniifimamentefagrificare per rendere humiliflfime gratie ai Si-
gnor Diodi
cosìimmenfobvneficio- Reftò ilPopolopreuiamente
à tal funtiotìeinuitato dalla piet^ de'Signori Prefidenti fodetti non_rf folo co» la'efpofitione del Santifiimoperdueantecedenti giornate,mi
altresìco'Pauifo,chefiegueperognìparteà fuono di
Tromba
publi-<atO>ed affiflb
.
•5^ •
L
ILI PRESIDENTI
Al Gouerno della Città di Lodi
.
COME
congiubila d'applaufovniuerfalefi rlconofceiìngolan^.' lìmo l'honorccompartitoaquefta Citta diLodi
dallapromo-
tionedi Monfig.EminentifsimQfuo Vefcouo,ePaftore,cosìlepremU"- remaggiori
deuono
applicarfiàrendernealSommo Dator
d'ogni be- neofTequiofifsime gratiejmafsime confiderandofi, cheàproportionedell ingrandimentorecatodalladignità Cardinalitia>.che;ètantogr^-
de
,s'aumentanofoprah
perfona di S.Em.
le affluenze dellaDiuioa ai'si(lenza,ancoà piùfeliceprofìtto de Popolialla Tua Pafìorale eui:^.commcfsi. Perògli^Signori Pre/ìdential
gouerno
dicflTa Città riflet-tendojcheilpiùproprio ringratiamencoegli èilbuon'vfodelle riceuu- tegratie^hanno,tra gliapplaufì dellapubìicaallegrezza,determinato
di ricorrerealla Diuina.Macftà, fuppiicarkdolaad jncainìnate 4
mag-
giorgloria fua,&àqueifiorperliqualicel'haconctifa »e reiTaltationc di SEm.jelafelicitddelpublicocontento.
Reda
à ciò.deftinato il SagroTempio
dellaSantilsimaCoronata
didetta Città,nel qualea Giouc
dijVenerdì,& Sabbato
profsimi della corrente fe.itimanaCiel-porràilSantifsimo,&ildettogiornodi
Sabbato
ficantarà vna MefTa SolennecolTe Deum
. InuitanoperòdettiSignorirutta laNobiltà,e Popolo
d'efTaCitta àconcorrereiadetti giorni alTempio
fudetto,e
fingolarmenteallaMeffa,
& Te Deum
&c. defiderando3cheilconcor- lofia vniucrlalcjecorrifpondenteallariceuutagratia.
DallaSaladelConfigliodella Cittàli 13.*Aprile 16^0.
Pra:fidcntes
&c.
IlSabbato
dunque
ottaua giornata dopò:^ìlietoauiTofìi riferbacoalliSignori Prefidenti fudetti jiidiuotoaàetcodeq^ali,ancorché,ri-
man-
flefoppozzutodavncumulo
infoppQttabiledimiferieperlepi]i^-<iatetjuerre j.voJk
ad
ognijnodo;uapeliafcifl|!artecon«gualche app^i-reme
renrcattcftatodiqnellaoflfequiofadiuotionejCheprofefraqijcftaCittà verfo vnsìcaro ,eriiicritoPaftore. Si diede principio à folennizzar lagiornatadi
buon
mattino,perche trattandofì difpcnderlatutta per legloric del nuo'uo Principe Porporatodoueuaeflfernelaforiera vna rofseggianteAurora. Coinparueroperprimo
oggettodellacuriofiràde
irifguardanti dalle publiche loggie fopra d'vnriccocortinaggiodi fetaleriueriteinfegnediS.Em.co'le quali meglio dellaCerua
u"Au-
gnilomarcataproteftiuaquella Città di voler viuere fotto la di lui AuguftilsiiTiaprotettione^efsendodi douere, chementreinalzaperfua gloriofa infegna vna Porporina Croce,inchinianche vn Porporato perprotettionc. IlfopraaccennatofamofoTempio
dellaSantifsimaVergine Coronata
^comepropriodellaCittàfudegno
Theatrodicosìgioconda
fefta5e la di lui magnificenza rimafenon
tantoarricchita^alla vaghezza dell'apparato,quanto dalla prefenza dei Cictadmi
•piùriguardeuoli,iquali concorferoingran
numero ad
accrcfcerc co' liapplaufilegratie,chedaquei Signori Decurionialgouernofidaua-•no a S.
D. M,
per vna così fegnalata. Era al di fuori tuttala fac- ciatadella Chiciamaeftofamenteadornatarimirandofi fopralePorte^ie{savarieInfegnediSEm.feruite daquelledi quefta Ciccàjche vni- 4iano
vagamente
framifchiate^efopra laPortamaggiore
eraappefo ilfegucnteCartello.
>
: Vftr{>uratu9f/^ chrifli SAnguìne Birretumt> e - ^Minentìffxmum Vidoni FrAfidis Caput coronai
-'ir')ri ; ;* ^'^
e
ororiAta Virginis MatrisTemplum AucH
h^nore Pafloris lAtitiarrt excipit -''^7>ecusmaximum
accptum
fcrt DeiparaLaus rompei/t»
Turpuratìs
fangumis
Matris ejt e^uÌAjil^,
Cemparuc
àdarcompimento
àquefta fontione ilbellissimo Ritrat- to del Sig.Cardinale. che per confolareilPopolo
nella fudettaChicfa fottod'vnricidòiemaeftofp Baldachino fi efpofe,ondc diede quefti liiottiuoàciafchedunode'Cittadinialla vifta di così caroPaftore di'far fubitoilparagonetra la dilui imagine longamente cuftodita nel lorocuorcj^;quella,cheSVIlacoioriutelaerponcuafi^ncaltro^iuario
vi
. ,. . . ^
vi fipoteuarintracciare,Te
non
chequefti dalia iriateriad'inuìdiare àgli occhi del Pittore
quando
hebbe fortunadi vagheggiarsìda
vicino l'Originale. Era ben'intcntociafchedunoà porgerecolcuore diuote preci alSignorDio
perlaconferuatione di S.Em.
,ma
vedeuanfiìru*ogni
modo
queftimemorati
Signori correre tratto tratto cogliocchi àriuerirquella hnagine^ldi cuiefTemplare anfiofamentebramando
Io additauanoper ifcopodi giàgrantempo
primada
fuoi diuoti ptnficri pratticato.Oh
allhorasì,chepreualfcallaScoltura laPittura,men-
trequeftaad onta della fua vniuerfalc luperficialiti internandofi
ad
imprimere nuouicaratteri diafll'ttuofadiuotione nel feruorofo cuore de'Circonftanrijfece giurare adogn vno come
puotèinquell'occa- (ìonepiùdicentoScalpellivn(olPendio
. Cantóffiduaque
co'rafsif»tcnzadelSig.Benedetto
Boido
Podeftà meritifsimodiLodi
,€ditutta laNobiltà>ePopolo
di eflaconvariatiChoridiCantatrici voci,«.^
muficali ftromenti folennemcnte la Mefl'a prò gratiarum acflione,
&
dopò
dieffailTe Deum
3allo intuonare del quale manifeftofsi il pu-- blico giubilo colfuonovniuerfaledi tutte quante leCampane
richia-»mando
quefta innamorata Città con diuote voci dibronzo
al fuoGregge
davn Clrma
diferrovn
PrelatOjcheètuttod'oro.Era poco
dìfcofto ilSoledamortaliconfinidell'Occidente
quando da buon
nu-mero
di fonoreTrombe
tutto ilPopolo
fu à nuoui fpettacoli nella Piazzamaggiore
inuitatoji di cui balconi eranonon
menoabelliti dalla varietàdeTapeti,chedallavaghezzade' volti delleDame
,chevi fiaftàcciauano,^/><3'^T/? mottiuo di conchiudere
d
belli ingegni ^che dcnejìtranaua dthon»rarein
mieti9 Pn/?c/pePorporato-^nen
doueuano mancare lepiufneporpore debeivifi.Fu appena
toccatoilfegnodeli*Aue
Maria,cherilplendettcronon
folotutteleloggiedelpublic©Pa- lazzocon grannumero
di Torchi,ma
ognifineftradella Cittarimafe invn balenoallumata3 enon
eflendo conueneuole il permettere coli' occafodelSolel'e/Tcquieèi'vngiorno di tanta giocondità, fcruironoleacccfe faciàmantenereinvita la
moribonda
fualuce.Vna
longhif-fimaialuaRealemandòanche
di lontano fonori aiteftati delicpubli'»chealkgrezzejevacillando allo fcoppiare delle
bombarde
tuiti gli edifici],vollerodarad intendereàchichifiajche, in Lodi ne purvna
pietrarimafe, chein
tempo
di tanto giubilo nont fi mouelTe. Qiiindi iràilietifuonidegh
oricalchi^e icoutufi rimbertìbi de feftiuì fuochiB
forgtuunoforgeuano giocondifsimcgridadeldiaoto
Popolo
,che riconofcendo dalCielo vncosìcaro Paftore garcggiauaco'ibronzi per renderglie- lo con publicagratitudine folkuandolo colmezzo
di aitiflGmc voci fino alleItelle.A
ituoni decaui metallifénon
precedetteroibflcgui-rono almeno
ilampi ,ò
perdirmeglioifelgori»i qualidiuincolandofi IngroiTonumero
dallepablicheloggiè,òcamitiauanocon
varietà diigiti'ochiperl'aria ,e ferpeggiando perla Terrafaceuanfi à guifad'an- guidalla curiofa Plebe fuggire,che incauta
poco badando
àgli artifi- Cijdelfuocoimentreda
vnnemico
agonizante fi guardaua , erad^-»tré,
ò
quattro,ancorchéminori,conmaggior
lenaaflfàiitadando ma-
teria
non meno
dicuriofità5che dirifoà ifpcttatori. Quefti ingegnofi giuochiiwfìntantodurarono,chedi gran lóngamaggiori,furono mi- rabilmente nclbelmezzo
dellaPiazzareplicati,doue
fin dalmattinoritnirauafierettavn'ingegnofaTorre,la quale folleuandoficon non-^
ordinariaaltezzafiappalefaua per rapprefentatione
degna
d'vn'Emi- Bcnza.
Eratuttaqueftada
vna frondofà Vite circondata, e digra- poli roflfcggianti adorna,faceua comparire kimaeftofalnfegnadcll'llluftrifìfìma (Famiglia Vidoni.
Nel
Piedcfìallo della T<5rre tuttodìfinti
marmi
dpontadi diamanti,coftruttoforgeuanoàforma
diPira- midi quattro luminofe girandole,dopò
ilnmraùigliorbeffettodclk_^
quali
andò
longamente ferpendoil fuocoperliquattro angolidi e(Fa,
dallicjualivfcendotratto tratto
buon numero
di folgoretti,e fotfion- celli ,quefti ,ò
s'inaUauanoall'aria dporgerealCielo ivotiaffettuofide
Cittadini perlafalute diS.Em.,ò
ailargandofidopò
longhe infuo- cateefalationidando
vn'altilfimofcoppiofaceuano intendere,ch^egli eracosìardenteildefiderio delPopolo
di riuedcrla>chc fofpirauadel continuoilfuobramato
ritorno. Arriuòpolciailfuoco allacimadel- lamarauigliofamachina
,e dallaattiuita di quel veloci (Timoelemento rimaf. invn balenotuttoauampante
ilpianodi efia,sìper la quantità de*vafidifuocoartificiato,come
per lagran copiadera^^i ,cheda
imerlidellaTorreperogni parte dellaPia^^a furiolament^ fcorreua-
nei
quali aflalendo alle volte gratiofameoteraffollata Plebe ritira-tafiqueftafrcttolofamenteaddierrocofedaua efier tantala
commune
allegrc^;s35':henonfipoteuagirpiìiokre.Inoltrauafiperòpiù gagliar-
damente
lafiamma
,laqualecon
variatigiuochi afccfevigorofadalla bafcinèno
allacimad'vna
Pirìimidejche a foftenereleriueritcIniegneQ/U-Jv^lOi di
II di S.Em. perogniparte
vagamente
carnpeogiantì dal piano della lu-minofa TorreinaUauafi.
Che
fé gliEgitti]non
feppcro rintracciare migliorparakllod'vna lucida Piramide per efprimere l'effen-2,a dell'anima
,diqueftaappuntoferuironfi i Cittadini diLodi
, pretendendodi fagrificareillorodinoto
animo
àsì infinito merito di qucftoEmi-
nentilTìmoPrincipe inchinandolo
come
talecon vnarifplendcnte ruo- ta di fuoco,che appefaalme^;:so dellaPiramide, rinchiudeua nelfenolebellilTime Infegnedella Città>all'vro dePopoli del
Mugor^
cheme-
glio
non
fepperocome
honorare iloroRè,che con apprettarle vnalih- minofameta
.Durò
quefta longamente,conforme
ilcommun
defide- rio,ijqualeinfmonelleruote mobilibramaua longamente
ftabilcbu^
felicità di
S.Em.
AppiccolTivper vltimo,ilfuocoalla PortadellaTorre,laqualetut-f'
cadi materiecombuftibili,e dibituminofcfafcineripiena lo
mantenne longamente
,dando
concosìvago
Ipettacolochiaramente à diuederequanto auampante
fofìferaffetto,cheverfolaPerfonadiS.Em,rjmanc«uà
nelfenodi tuttiqueiCittadini inertinguibilmente rinchiufo. Ref- taronoallafin fineicommuni
fentimenti autenticati dalleacclamatio- nidelPopolo,chetuttoferuorofoàgaradeglioricalchijcheandauano
alternatamente
Tuonando
»convoci centuplicatediviuaviua,volle di TAiouoratificarei fuojicdiuotiofìequijverfola Perfona d'vn tanto Pai*tore. Spuntauaappenadall'OrienteilSoledella
Domenica,
chedall'armoniofofuono
difefteggiantiCampane
nece{Iìtato il lietoPopolo ad
aprirgliocchi,diede inficmeampia
licen-s^adifelicitarficon dolcefolletico àgliorecchi . IlSig.
Don
CarloA
gabito ApollonioAgepc^
Generale,eprimoMiniftrodi S.
Em.
deliberò ditributareifuoiofle?qui]connuouiatteftatididiuotiose, che per ederefingolare,fuconui*
vna
pluralità dipubliche dimoftrationi appalefata.Era
cosigrande
ilgiubilo del fuocuore, che
non
potenarinuenire attoimaginabile di gencrofità,alqualeeglinon
fifofle più chevolentieriin qu€lla:,occar fione appigliato5perchenon capendo
infé fteffo per l'allegre-tza dì cosìfattaPromotione
ognilargameta
le pareua troppo angiiftp ter-mine
per efprimerelamagnanimità
de'fuoiinternifentimenti.Viddefi primieramenteadobbato
connon
ordinari] abbellimenti ilDHomò,
cheattape-^^atocon ricchi/Timi drappi di purpureo colore faceuano
degno
frcggio albelli/fimo Ritratto delnuouo
Cardinale3che foprailB
2>Trono
Il
Trono
Pontificioad honorarla fontionemaeflofamentc giaccua ,erailluftratalamagnifìccn<j:adell'apparato da gran
numero
didoppieri,
non douendo mancare
li fplendoriaqueftonuouo
Solefotto l'ombre•dellaPittura
vagamente
comparfo.Accrebbe
lapompa
all'adorna-mento
delTempio
ilnumerofo
concorfodiDame,
eCaualieri,cht_3
giàmaicclTaronodella lorocontinuataalTiften^r^a^concorrendoincosì (biennefagrificioad
offerire pervittimai loro cuori. Celebròfìfìfolen- niflìmaMefifa,con ognipoflìbilemaeftd,edopò
diqucftaficantòilTe
Deum
alfolitoconcopiagrandedi ftromenti,edi MuficijChe chiamatida
circonuicini Paefi,non meno
perlavarietàdepaflfaggijcheperl;i_^longhe^;cadel
camino
fipoteuano giuftamentcaddimandar
pellegri- ni.Laura
di così dolci armonie accendeuamaggiormente
i petti degli Afcoltanti,iquili rapici dalla (oauità del canto confe/Tauano perverala SentenzadiXerfe,che (limògliorecchiperhabicationc.^dell'anima,mentrequcftaquafi con
magico
incantoeraadelfidalki_^Mafica condolce violenza chiamata.
Compite
le fagre cerimonie delTempio,
miro(fi in capaciflìma Sala delPalagio Velcoualevna--»iautifsimamenfa,che
con
ogni pofsibilemagnificenza inbanditame*
ritòfsiiltitolo di Regale ,nontanto perla ìfquifitezza delleviuande
,
quanto' perlanobilcorona de Conuitatijche vi afsidcuano.
Erano
quefti quafitutti Prelati Ecclcfiaftici,cosi Secolari,
come
Regolari, framifchiaticonmolti Signori Decurioni,non
folodelnumero
deGo-
uernanti,màanchedepiìidiuotidi S.
E
n. inaitati da quel gcnerofo SignoreàcelebrarevnitamentedelfuoPatroneleglorie.Gemcuano
letauolecaricate
d^vnmondo
di cibi,chcda pii^i parti arrcccati fa-ceuanoinvnfolpiatto ilguftodi più
Pach
affaggiare. Mentitriciria-fciuanok
faporofe viuande,checoniparie intauolaà rintuzzarla fa*me con
tantichiribizzi diCucinerà
giottoneria dall'acuto ingegnode Cuochi
inuentati^feruiuano piìrioftoperiftazzicarla. RcfcòabcU
Hta nelprimoimbandimcnto
lamenfa
concopiadi vaghifsime Statue diButiro5ediZuccaro,con vari)trofeidelleInlegne dS.Em.
apparcc- neHti,equefte àpoco
àpoco
liquefacendofi pareua, checmulatricidel giubilo de' Conuitatianch'effefi ftruggeflcro in dolcezze:vicineri-mirauanficertepiramidicomeft'bili
da
grancopia di fiori adornate, percheài fepolcri degli ihgegnofiPafticci ,daqualifi dilToterrauano Ujiti cadauerinon
nuncalferocon
ogni conuenien^aiTuoi freggi*Furono
n
Furono
iraa.^oìoricondimentileglorie diS.Em.,chemille volteda_i»1 ciafchedunode Conuitatirammemorate
feruiuano a coronar quelleTa^cC5che
alladilui falutevuotauanfi.Correuano
qucftcingirocon
viuacifsimimoteggi^egratiofifsimerimeje ftimauafi delittoilnon
rif-pondcrfubitoàgl'inuitijnoneflfendoaccettafé
non
veniuaimmediatalarilpofta,perche trattandoilallhora della conferuatione divntanto Principequefta fi
bramaua
continua,non
fucccfsiua diviuacirsimi vini entrolencui fepolti,accendeuafirpirìtofe propoftefràiCommenfali
,
edallefuedelicatepunture
imparauano
adeflfer piccanti anche gl'in-gegni
,onde
efprìmendo conPoefic improuife ilorodiuotifenfi,eoa- chiudw'uanoconMacrobio
,come Bacco
in Nifa fofTctri leMufe amo-
reuolmentcallenato . Intalguidigodendo
à così lautamenfa
ledeli- tic,non meno
del palato,che dell'ingegno,poteua ben confcfsar ciaf- chcdunod'efsereftato veramente in Apolline mentre dalleMufe
fu così prontamenteferuito.Quindi
non hauendo
l'vditodiche pontoinuidiarealprhno
delpa- latodannofsidaqueifpiritofiingegnil'infanafuperftitione delvolgo,
mentre inquefto
Conuito non
fùgià funeftomotiuo
dimeflitie,m3effetto di grandallegrezze lo fpargerfale.
Mi
quinon hebbe
fine la generofamagnanimità
di qucftogranMiniftro,perchenon
contento delleTazze
di giàin grannumero
adhonore
di S.Em.
Vuotate,volle anche ,ch'ilVino
àfmifuratemifurefi profondertialla accorfa Plebe,
non potendo
portermineà quei contenti,che perilloroeccedonoa_.»erano capaci di dimenfione .
Non
mai meglio d'allhora verificòffiBacco
pc-rNume
guerrieroconforme
ilfentimentodi Diodoro,perchc attorniando lebotticon grannumero
di SoldatiTedefchi lohonora- ronocome
loroSignore,colportarlogiocondamente
,non
foloperla Cittàsiilefpalle,ma
per epilogod'ogni loroallegrezza lovolleroan- che permaggior
riuerenzainteda, etratto trattocadendo
àterramo-
ftrauanoquanto chiaramentepreteadeffero
d
inchinarlo.Così
quel mentitoNume,
chefuvna
voltacreduto foggiogatoredell'Indie,quel dì fufolennemente condottoda
quellanumerola Plebeintrionfo.Mi
diede piìigratiofomotiuodi ridereilicgalo didue maialettiarroftiti
molto
ifquifitaméte ftagionatijchemandamnfi
indono
àiSoldatijdelCorpo
diGuardiamaggiore
ieranoquefti in habitodipeilegrinicqsìgalamemete
«ùcerti colorita piedeilalli aggiuftati,che più chevolon-ticri
ticrida efìfìaccolti,glidiedero perqualche
tempo
eotiucnlenterlcoue- ro,portando nell'afpettoi'cfFigicdeiguerrieroNume,
quando.che per vendicaredei fuoriualcAdone
iniomigliantefigurafitracagliò.Mi
parendo
polcia àiSoldati ,cheindarnofivfurpafrero quegli habiti di pellegrinantiquàdo
sìcortoera(lato illorviaggio,glielofecerolon-gamente
profeguire portandoli cosìritti rittipertutteleContradc^^
dellaCittàaccompagnati da vn
numcrofo
corteggiodi ragazzijiqua-li affrettatidaquellacuriofa nouità
andauano con
liete vocifeftofa-mente rumoreggiando
.Troppo
prefumerebbe,etroppofiatemerario chipretendefTe defcriucrein pocherighelefette di quella giornata,11concorfodel
Popolo
alPalazzo,legiocondeacclamationi di efToall'honore
di S. Em.,laquantitàde' regalijedelVino^chefudachichefiaconognilibertàtraccannato,igiuochi deSoldati gli fcherzi della«^
Plebe,l'allegrezzadituttijonde baflcrà foleildire,che per appalefare
vna
contentezzainefplicabile, infinite,richiedeuanfiledimoftrationi.Già
nelterminardelgiornofi ricopriua co'le tenebre dell'OccidenteilSole,forfè
non
ofandodicimentarficon quefti fplendori,chead
on- ta della fua lucedoueuano
fafcomparir fiammeggiantepiù delmerig- gioquellanotteiquando, chea
fuono di trombefipublicaronodalle SaledelPalazzo nuouimotiuidigiocondità. Quattro vaghifTìmc,&
ingegnofeArmed'iftraordinaria grandezza tutte d'intaglio fopra.^
adoracoadorDauano
lamaggior
parte, che nella loro riccamagnifi- cenzaefponeuanoinpublico quantoeccelfifoderoifuoni,adhonore de
quali quellefierigeuano,quantopretiofigli affettidi chilededica-ua
.Erano
quefteleadorate Infegnedi Noftro SignorePapa
Aleflan-dro
VII.,dell'AuguftiflimoNoftroCattolicoMonarca
Filippo IV.,e
del SercnilTimo
Gioanni
CafimiroRè
diPolonia,ediSuecia,allequa-li,perche
non
raancafieproportionato freggio,quefto della vicina»^Vite,cheinquella del Noftro
Eminentifsimopompofamente campeg-
giauaveniualegratiofamente appreftato. Alla comparfa delle Infe-gne
diquefti terreni Soli,tributarie fidimoftraronoleStelle,cheàfei-cento, e più lumicompartironoin vn balenosul'annoitarfilifplendo-
ri. Oltreilcopiofb
numero
digrofleTorchie,chead ornare ,edallu-mare
infiemelaFacciatadelPalaggio erano dacertibracciuoli divarga
inucntioneioftenute,da cinquelumi co'leInfegne delli fopra ac- canatiMonarchi
era ciafchedunaÀneftrasialdi deatro>come
al difuori
hioriripartitamcnteilJtìftratà,ecol mcdcfiitioórdine caminauatutto
il longorecinto del Giardino,il quale per la grancopia delumi
daua
piùdiche anìmiraredgli occhi,che dì odorare alle nari . Così quel fuocojcheperferuire alladelicatezzadelguftofitra itì quel mattinoaffaticato
non mancò
altresìpercompiacere alla curiofità de guardi ditrauagliareallafera. Eragiàda idinoti vicini tattoil rimanentedi quella longa Contta<}a. allumato,quando
chetrémachine
angolari folleuateartificiofam'éntenell'ariarapprefentauanovaghifsimi ogget-ti di
non
ordinarioftupore. Fùlaprrmàvnaartificiofaca#a.5chc rin- chiudendonelfuo feno granquatrtitd di himijfaceuaaprirTocchiotut- tomarauigliato ài Spettatori alla compaifa in lettere ben chiare delriueritoNomediS.Em. PETRVS CARDINAUS VIDONVS
EPISCOPVSj
chebramò
ciafchcduno dicompizare per più longa-mencc
goderedellakttura. Fti di queftod^gno
teatrol'ariaìiOncon-ucncndoà
quelgran Nonifedxiffcr^ altroue regiftrato,che Sfà'l libro delCielocon Caratteri apponto-diSteWe.Fu
lafecondavi!granCa»' pello Cardinalitiotutto pure fiaiLmcggiante degnifsima nblatione à quelPrelato,chel'acquiftò,ilqualé^jo^Trè^primcre Iherefiarn v<ì Pae-fedi giaccio àpròdiSanta
Chrek
fierafatto tutto dihioco. Fùfìnal-mente
la terzavnamaeftofa Torre alla qualeandaua
fcrpendo d'in- tornola generofa Vitefolleuataparimenteall'altopièidallevocifefto- fcdePopoli,chedallaviolenzadecanapi:queftadi fcirrtiUantifplcn- dorilampeggianteofcuraualeglorie dellaTortedell'UoladiFarodi- rimpettoallebocchedelNilo,dalla qualericeuono il Imne ilitempo
di notteiNauiganti:quafi che la fuperba
Giunone
conferuando gli antichi odijconGiouetentafTedimouerglitìuoua Giierra,fabricando fortifsmeTorrinelfuobelRegno
dell'Aria. Intanto,ch€consìvaghifpettacolifiallettaualaviftadel
Popolo
,chenumerofo
dipiùdiquat- tro millaperfone firitrouaiha prv{eiit- alle fefte,fidilèttoakresì forec-chiocon
fpiritofeCarizOneitc,cheitilodidiS.Em.andauano
altcrira- tamentecantandocondiftiniiChorifoauifshnevociJe quali accottt- pagnatc,eda
copiadimufici ftromer\tije dalfuonodi bellicioricalchi faceuano rifonare altamente per tutto le gloria delnuouo
Prin- cipe Porporato .Fa
primieramente cantato ii fegucnceingegnofoMadrigale»
Ai
A-
Ì6 MADRIGALE.
D Obre
dobre barzo dobre.Ecco
ecco il liquoreDe
la Vidonia pianta,Che da
i fondi del coreOgni
più trifìohumor
fuelJc, e difpianta,Con
la Purpurea, e venerabil'onda
Sarmatia, e Italia d'allegrezzeinonda Dobre
dobre barzo dobre.Il fortunato, e roffeggiante
Bacco
Tinfele Velli al Cardinal Polacco.A
queftes'aggiunfevnafedina,checon vnmetro mezzo
Polacco,non meno
perlanuoua
inuentionedefenfi,chedellamuficafìid'iftra-ordinario
aggradimento
àchilafcntì.
M
VfczlDobrogei
pagninon moi
piùcocanniaffanni.
Di Clima
fpiritato à l'aure crudeLa
gran Vite Vidoniaalzò la teftaPur
dentro à quelle diClemenza
ignudcDi
PurpureaVendcmia
hor fa la fefta,
Che
fé virtù di Sole iuinon
dura>Il Soledi virtù l'
Vue
matura.
Mufczi
pagnimoi
cocagniDobragei non
più affanni.
Seguì à quefìa vnabellifsimajcfpiritofa Canzonetta,chefudall' altroChorofoauifsimentereplicata
dopò
l'introduttione,che canta-rono
duedilicatiSoprani.