QUINDIC I NA LE DI A RCH ITETT UR E A TE DI RETTO D A ... l ", ~ ... :,.. , ,.
ORAZI ODO RIZIO
E.
PLA TONE,
A .
POZZO, UGO
LORIO, I.
DI TORINO :
REDAZIONE REDAZIONE DI ROM "~ • . ,~"
- o
\J.
~<V"C O N S I G L IO A R T I S T I C O : F. T. MARINml · BENEDmA • MANLlO COSTA. FORTUNATO DEPERO. NICOLA DIULGHEROF
>~ Q~ I
• GERARDO DOTTORI • GUIDO FIORINI . ANGIOLO M AZZONI • MI NOROSSO • ENRICO PRAM POLINI . ALBERTO SARTORIS . TA-
~RED A Z I O N E - A M M I N I STRA Z I O N E:
1/LA CI T T A N U O V A
1/CO RSO Vl TTO RI O EM A N U ELE 8 - TELEFO N O 51927 1_ "
0'5'6 1 - ' TO RI N G (111 )
'-.r- .
N. 9 30 MAGGIO 1934 XII CONTO CORRENTE CON LA POSTA ABBONAMENTO L. 12 UN NUMERO CENT. 50 CAPO : PIPPO ORIANI
DIREZIONE - ANNO III REDATTORE
ralisi e la morte.
BIENNALE DI VENEZIA PARTICOLARE DELLA MOS TRA PERSONALE DI PRAMPOLINI
VENEZIA DI
LE BIE N
XIX
nel nostro tempo Fascista tipicamente rivoluzionario
,fecondo e costruttore di futuro.
indispensabile
ad una buona camera di la
voroo di riposo.
ALLA
Le tendenze dell
'a e r opit t u
r a fu t u rista
sono in n u m e rev oli, ma si possono ridurre a quatt r o tipiche:1.
l' aeropitt~mirealista , impressionis
ta, ansiosa'di esprimeré plast icam e n te le bellezze meccaniche degli apparecchi
,il peso dei motori
e la lor o vit a specialissimanell'aria con le prospettive de i paesaggi terre s tri visti dall'alto
in moto. Ha fra isuoi rappresentanti Tat o
e Ambrosi.2
. l'a e r op it t u r a trasfiguratrice , sintetica, dinamica,preoccupata di esprimere plasticamente il
pia cere delvolo,
l'a m piezza del vuoto
's ot t oata rrt a,la tonalità e la traspare nza dell' atm os fe r a viss uta e os servata da
vicin o, in alto
,~on
guardat ada l basso
,la spiritualizzazione delle
formeterrestri. Ha fra
isuoi rappresentan t
iGerardo
Dottori eBenedetta.
opere destinate a forma
re ilpatrimonio artistico futuro. Ritorna l'artista impotente che per noi è inamissibile
Concludendo : crit ica r e le avanguardie audaci
eauspicarne la
fine eq u iv ale a propagandare la sterilità,la pa- -della grande aviazione fascista e la conseguente abitudine di volar e
,non essendo stati preveduti nè concepiti Come mi affermava un illustre Senatore
,Direttore di un
Mu s e o di archeologia Sardo,la nascita e lo sviluppo
guardie novatrici, saranno fatalmente deluse.
genti si sono certamente convinti che le loro speranze di un
cosidetto ritorno all'ordine,fuori e senza avano
'ricchezza di individualità originali n
elletre sale della Biennale di Venezia. Nel visitarle i tradizionalisti intelli-
Il pubblico e la critica ànno riconosciuto
l'importanza decisiva dell
'aeropitturamanifestatasi con una svariata
l
e plastiche precedenti. Quindi nascita e svil u ppo di un
'a va n g u a r dia di aeropittori f
u t uristi.:
a s
su r da
dicondurre gli artisti al Museo
,cioè al plagio. Ma al Museo ritorna soltanto chi non è capace di creare dagli artisti del passato
,debbono logicamente suscitare una loro plastica n
uovissimasenza alcun contatto con
.42 AEROPlnORI · FUTURISTI
serie di tentativi e di sforzi necessariamente disordinati e in avanti? Si tratta dunque della vecchia speranza
,A qu ale ordin e anteriore e prestabilito volete che questi artisti ritornino se per loro l'esprimersi impone una
PARTICOLARE DE LLA MOS TRA PERSONALE DI FILLIA BIENNALE DI VENEZIA
4:- I'aer-op ìt t u r a cosm ica
, biol og ic a eme tamorfica che
al di la' dì ogniri
co r do terr e s t r e , conserva ndo del volo ede gli appa
re cc h i soltanto l'ansia ascensionale
, creaori g in a li s s im i e ass ol u t am
e n t e inve n t a t i paes aggi cosmici, dove forme geometriche e metamorfosi di ele menti umani meccanic i geologici armonizz a n o dinamicamente le loro evolu zi oni e riv olu zioni. Ha fra i suo i rappr e s e n ta n t i Enrico Prampolini.Partecipan o in pa rte a quest e quat t r o tendenze, gli aeropittori e aeroscultori futuristi: Pippo Oriani _ Mino Rosso - Thay a h t - Di Bos so - Munari -Andr e on i - Ugo Pozzo - N. Diulgheroff -Caviglioni _Cocc h ia _ Baldessari -Belli - Mario Zu cco -Br u s ch e tti - Franco Costa - Crali -'V ot t e r o - Dal Bianco - D'Anna _ Gambini _ Bonente _
Manzoni Carlo - Mariotti - Ma' M . P ' .
rIsa orI - erUZZI Osvaldo - Pr-ezìost - Regina - Ricas - Saladin - Tano _ Fides Testi
BIENNALE DI VENEZIA ARTICOLARE DELLA MOSTRA PERSONALE DI TATO
F. T. MARINEnl
3. l'aer opit t u r a sintetica,
dinamica, cost ruttiva e tendenz~almente astr-atta che im mens if ica ndo il
paesaggio per ridu r lo ad unicaforma
te rre s
t r e er
id u ce ndo.l'apparecc h
io alle sue linee simb olich e, trasform a atmosfere e nu- vole in undesiderio coloristico di purificazione,
. 'nobiltà assoluta div in ità Questa aer
, .Op
I uittr a SI svo
. lge come un a va s t a policroma e musicalepre g h ie r a a Dio m
ediante eleme nti prezios i e significativi strappat i alla realtà della Terr a,de
gliappare cc h i alat i e dei
motori. Ha fra i suoi ra ppresentanti Fillia.- Voltolina - Carmassi, ecc.
30.5.1934.XII
D'A C Q U A
elettrici una vitto r iosa rivoluzione nel camo l'o di que ste appli ca zi on i cheva n no di gior - no in gio rno ma ggi ormente svil up pandosi, è all'avang uardia trala produzionedel gene re perchè oltre a dare la tran qu illità e la si:
cu r ezza agli utenti forn isce loro ap parecchi semplici, eleganti, rob usti, di alti ssimo ren- dime n to e di lu n ga durata .
S. R. CONTI
Dall e diverse figure si può avere una idea esatta delle costru zio n i spe ciali della Ter- mo A.B. C. la qual e aven do por ta to coi suo i su per ris cald a tori ad accu m u la zi one d) Segna lazio ne della temperatura fatta a mez zo di una lampadina Neon che si ac- zioni di en tr a ta acqua fredda - scar ic o uscita acq u a calda ."
cende ogni qua lvolta l'interruttore automa.
tico sta cca la corrente e quin di l'acqua cald a ha ra ggiunto gli 85°;
e) Ca lda ia inossidab ile, flangia in bronzo li
la r ga sede estraih ile ; di conse gu enza facile
pulizia, ispezione e con trollo dell'appa ., recchio .
I
Tutte le tubazi on i , le valvole, la calo daietta, il galleggiante fan no un tutto unico colla flangia di bronzo facilmen- te aspor tabile .
Resist enza immersa in una caldai~tta fissata alla fla n gia che im ped isce in qua lu nque even ien za alla resi stenza elettrica di rim ane re all'asciu tt o;
RIS C A L D AT O R I
5°)
2°) Valvola d'introduzione dell'acqua fr ed- da che fu nz io n a anche da filtro e da val vo la di riten u ta, collocata fuo ri ed al disotto dell' appare cch io, quindi sern - pre fredda e fa cil men te ispezi onab ile;
3°) Segnalazione ad ogni ista n te dell' a c- qua conten uta nella caldaia a mezzo di uno sp eci ale livellomet r o ;
4°)
Come cons egu enza di questi dispo sitivi si ha n n o i se gu enti van taggi :
I") Int roduzione lenta dell'acqua fre d d a in modo da otte ne re, anch e a riscaldatore com p le ta me n te svu otato, acqua calda in brevissimo tempo ;
c) Tipi a pressione. - L' a cqu a con te n u ta nel recipiente se m pre pieno, viene mano da ta ali'estern o sotto la pressio ne della condo tta d'acqua. Ra ccom and abili nel ca- so che si debba man da re l'acqu a a distan- za. (F ig. 3).
I tipi a ca d ut a che han n o il gra n d issimo van taggio di non an da re soggetti a scoppio, di dare acqua purissi ma perchè la cald a ia è costrui ta in rame ha n n o avuto sino a questi ultimi tempi diversi inco nven ie n ti di installa zione e di fu nzio n ame n to.
Le caratte ristiche di questi nuo vi Su per ri- scalda tori costru i ti dalla T'er m o A.B.C. di To r i no, Brev etti ing. C. Baros ì, po ssono così concre ta rs i :
b)Tipi a caduta. - Si fa fuoruscire l'ac- qua dal basso per gr avi tà e sono racco- mandabili sem pre do ve l' altez za dei locali è su p er io r e ai metri 2,50 e do ve non si esi ge una forte pressio ne dell'a cqua . (F ì- gur a 2).
Sono stati qnindi install a ti di preferenza gli appare cch i a pressione seb be ne ab bia . no i segue n ti svan ta ggi: possihi li tà di sco pp i nel cas o di mancat o funzionam ento dell 'interruttore automatico e della va l vo- la di sicure zza ; impurità dell'a cqu a per- chè i recipien ti SOlM> costruiti, per resi st ere alle alte pressioni, di lami era di ferro zin- cato che vanno so ggette ad ossid a rsi ed an - che qualch e volta a perforarsi. A que sto grave incon veni ente si è-cerca to.di por re rimed i o costruendo le calda ie con cam icia in rame blindata, ma l'e sp erien za ha di. mo strato che dopo bre vi ssimo tem po il co n ta tto del rame co l ferro provo ca delle cara tte r is tic he ossid a zioni che mettono hen presto la'ca lda ia in rame fuori uso.
È bene far notare a questo proposito che i riscaldato ri fu nz i on a nti a pressione son o so ggetti in diversi Paesi al controllo e vi- gilanza de gli ingegn eri ad de tti alla sorve - glianza delle cal da ie a vapore; no n è [uo r di luogo presumere che que sto ben efi co provved imento venga-a d ottato anche inIta- Iia per evi ta re nei vecch i tip i dei riscal- datori i gravissimi inconvenienti de gli sco p p i.
I riscaldatoeì d'acqua ad accumula zi on e si possono dividere in tre gra n di categorie :
a)Acqua calda ista n ta neamente .
b)Segnalazione ad ogni istante del livello dell'acqua;
c) Spesa d'installazio ne insig nifica nte per·
chè una sola flangia con tiene le tre tu b a · In definitiva quindi i Su pe r riscal datori Termo A.B.C. a pressione hanno con una sem plice e facil e mano vr a questi consìde - revoli pre gi: Non posson o sco p piare. Erogano sem pr e acq u a purissima.
a) Riscalda tori a scarico libero . - Posso- no servire perun a sola erogaz io ne d'a cqua e son o ra cco m an d ab il i per la cuci na, uffi- ci, gab inett i medi ci , sa le di toilettes, ecc.
(Fi g. I).
Tipi a cad uta. - La T'ermo A.B. C. su breve tti e pro getti dell ' in g. Baresi costruì- sce i Super Riscaldatori Termo A.B.C.
basa ti su questi cinque concett i fonda- mentali:
Come conseguenza di questo dispo sitivo le cald aie dei Su per Riscal d at ori Term o A.B.C. a pre~sjone sono co stru it e di Ia - miera di rame di limi ta to spessore, di du- rata praticamente illimitata e con erog a zio - ne 'di acqua puriss ima.
Ma quello che maggio rmente importa è che si evita no in mod o assolu to gli scop pi che sono abbasta nza fre que nt i negli ap pa recchi simila ri.
L'in g. Cinzio Bare si, che è uno dei più an- zia n i pionieri dell e applicazioni termoelet- trich e in Itali a, do po lu ngh e espe rienze ha por tato una vittoriosa e prati ca rivolu zione in questo speciale campo dei riscalda to r i ad accumulazioue.
Tipi a pressi one. - Differisco n o sostan o zia l me n te da tutti quelli fino ad ora in com me rc io, perch è sono pro vvisti di un
«Gruppo rubin etto multiplo interruttore » brevetta to che non permette mai alla cal- daia.di raggiu ngere in qu alsia si even fun- Iità un a pressi on e su per iore a quella del- l'acqua potabile. In altri termini questo specia le gru p po interruttore eli mi na valvo- le di si cu rezza e permette alla caldaia di funzionare come se m p li ce re eipienre di acq ua a pres-io ne e non mai come caldai a a vapore.
cent rali, a
ROMA
PRO GETTO
DI
NU M E R O:
U N
Le solu zioni sono già state studiate dal Go.
vernatorato fin dal tem po del buon Cremo.
nesi , ma per ora sono rimaste allo stato di studio.
C. BIEGO DI CO STABISSARA
Inutile ripeter e qui i reclami che sono op. parsi ed appaiono abbondan temen te nei quotidiani.
)1ggiu ng i a questo che l'acquedouo, dato il tempo incu i fu costruito, manca di una va·
sca di raccolta centrale, ed è forn i to, per ogni caseggiato, di 1m gru p po di cassoni, dove si raccoglie l'acqua che viene poi di- stribuita.Quest o preistorico sistema, dichia- roto an tig ienico ,avr ebbe già dovuto spar ire , invece vive ancora della su a vita tranqu il la, nè èstato ammazzato dai... bacilli che con- tiene.
Sembra che le proposte fatte sieno due : o il gran de acquedotto che portinuova ac- qua a Roma attraverso IÙIll nuova moder- nissima costruzione di portata tale da sop- perire non solo ai 2 metr i cu bi al minuto secondo di cui oggi man ca Ro m a, ma da poter soddisfare alle esigen ze della Rom a di due milioni di abitanti; oppu re la solu- zione uoluta dagli uomini piccoli e cioè mettere delle pez ze al vecch io acquedot - to.. . marcio, per aumen tar ne la portata. La prima è la solu zio ne degli uomini ener- gici , voli tiv i, gen iali e che ci consta era spalleggiata dal Cremon esi , la seconda è deg1la dei soli t i ... ebrei che man cano del coragg io della gente latina e solo degni•..
del palam idone di Giolitti .
In altro articolo con tiamo esaminare
la
so- luzione del IIU O V O gran de acquedotto stu dia.ta dal Governa to ra to e che ci augur ia mo possa presto essere trad otta (II atto.
È mort~ a Torino l' In g. Matté-T r u cco progettista e costrutto re de gl i stabili.
menti Fia t al Lingotto e di varie opere mo derne, ponti, açque d otti, ecc.
Illustreremo ampia mente nel prossimo numero lo person alitàdi Matté-Tr u cc o che ha avuto una grande im p o rta nz a nel rinnovamento edile italiano .
una facciata da lui realiz zata , anzi- chè progettata , ed am metten do la rassomiglianza del concetto, del che La invita a prendere atto.
Neprendo atto anch'io, ma- a mi a volta - La invito ad esamin ar e i due progettiche Lerimetto in copia. Con essi desidero dimostr a re , se pure ce
11'è bisogno, che sulle stesse apert u re di vet rine è possibile proporre infi- niti progetti perchè infin ito è il pa- trimonio ar tist ico con cu i la forza creat rice dell ' a r chitetto può com- por re gl i element i della su-aop era ed immensamen te variaè l' el ab or a zi on e che questi elemen t i subiscon o, come vario è
il
mod o di vede re e di pen- sare.Inutil e dire che - a richiest a dcI- l'Ing. Del Corno - pot rò produrre quanti alt ri progetti desideri , i quali non ab b iano nulla a vederecon quel - lo realizzato da lu i .
Grato se vorrà dare co rs o alla pub.
blicazione di quanto sopra nel Suo bel giornaleuso alla buo na battagl i a, Le porgo i più distinti sal u ti .
Arch. LUIGI DE MUNARI
Ora, veda combinazio ne, questo stes- so elemen to si può rilevare nel mio pr oge tto ... -tipoLa «Ci ttà Nuovan ha rilevato l' evi- dente iden tità tr a il mio pro getto ti- po A e la facciata costruita, men t re l'au to re della letter a si dilunga a sp iegare co me e qualrnente l'esame dei dettagli dimostr i quanta diffe- ren za vi interco rra e, ad un certo punto, affe r m a di avere esco gita to
E
non c'è a tro da aggiungere, se lo stesso au tore della letter a scrive di1I IIIIIIIllllir I IIIIE
DI
TlO ,
I lLa nuova architettura . è italiana, non bolsce- vica"
I l I padiglioni esteri alla XIX Biennale di VeneziaI l
I lLa Mostra Sindacale di Torino "_
P.R O 5 S I M O
I111111 ( I l
L'ACQUE D
Chi è che 11(1n corwsce , a Roma, l'acqua Marcia?
Chiunque cap iti nell' Urb ere sta quasiam- mirato della quanti tà d'acqua di cui, appa-
~entemente, si può disporre ,i, ma invece, strano a dirsi, Roma,difetta di acqua, anzi il su o pri ncipa le acquedotto, apportatore dell o tan to decan tata Acqua Marcia, è così pericolan te , dato che fu eseguito in mura · tura e cemen to, ed in co sì cattive condi- zioni, per la sua vetustà, da minacciare ad ogni momentoqual che rott u rache prioergb- be di acqua non U1la zona (com e spesso è accad u to ed avviene) ma T' in tem città, co- meè av venuto qua lc hean no fa che si dovet- te ricorr er e al rijornimemo con botti.
Dopo dieci armi le incr o stazion i han n o fat- to un anello compatto di sed i menti dello spessore di un centimetro e mezzo riducen- do la supe r fic ie utile da 2827 mmq, a 452 mmq,
A que sto si aggiung ano i de posi ti calcarei dell' A cq u a Marc ia che appaiono evidl!nti nell e bottigliee più negli uten sili di cuc ina . Deui depositi poi finisco no per ostruire i tubi dell'acquedotto.
In parol e po ver e se lo riduzione per ostnl - zi oll efosse egu ale in tutta laret eper aver la stes sa portata,diquando l'acquedot w fu co- stru ita, si dovrebb e avere aumentato quest o di un sesto .
Così tanto lo superficie che la portata è sta ta ridotto ad un sesto di quella inizia le.
E.ODO RIZIO F.I L L I A
Conclusione: a Roma mallca l'acqua in modo impressiollll1lte e loSa1l11Oi buoni ro- num i che spesso se ne trovano sprovvi sti, specie nella stagione estiva.
A PRO P OSIT O N E L
V. O RAZ I
Le risparmio, signor Dire ttore, una conferenza su l te m a «Le var ie ma- nie re per dare scacco matto in dieci mosse n, perchè non occorre essere eccezio nalmente ferrato in materia per osservare che non basta togliere o aggiungere o spostare lesene, cor- nici , listelli, fasce, zoccoli, ecc ., ai fini di cre ar e un complesso architet- ton ico originale.
ape rtu re, due per ogni fronte di via, div ise
[r«
lor o da larghi pil ast ri di sos tegno, e la presenza all'angolo delle vie di un pilastr o a su perficie cu rv a, dànno una car atteristica clie qualu nque solu z ione architettoni ca mette in evid enz a.Sareb be quanto dire che, prestabi- li te'tutte le ape rture di finestre o porte di una cost ruzione , qu alu nq ue arc hitetto (p on iamo di To rin o) avre b be un bello sp remere vuo i le proprie reminiscenze , più o meno scol as tiche, - se è un passatist a - e vu o i la propri a fantasia creatrice - se è un novato r e - ma più che il soli to fritto misto non ne potrebbe
so rtire .
Chiarissimo Sig. Dirett ore ,l~ r
La Ci ttà Nu ov a T~lirw
Permetta anche a me di intratterer- La su ll a questione dell ' ormai [ario so nego zio Tagliapietra di cu i tano si
è già parlato . "
Non so se il titolo «Ch iar imen tI"
-posto nel n. 7 del Suo vivissisio gior n ale, ad intestazione di
una ld -
tera dell' g. Del Cornda
L
opp e d~lettera. Ciò non con ta : , -t".. Ite invece conta è che il titolc
è
vera- men te fa tto al caso , in quanto chili - risce che l'a l.to c ella letteraha un ben miser e vole concetto d Il'ar it et- tu ra, se cre de di pot er affermaredle Ila disposi zion e preesisten te di grUld ic I N I
llllir 1IIIIIt (
c
E T
stì giorni la campag na di propaganda per le applicazioni elettr ic he do m e sti ch e w- ste n u ta dalla S.P.E.S. coll'appoggio delle principali società produttrici d'ener gia elet- trica per la sempre_maggiore diffusi on e di ques ti appare cch i . Tratteremo anche di questo arg o mento vario e vas tiss i mo in prossimi nume ri
za~ioni. Occo r re per ò tra tutti gli appare c- ch i in com me rcio sceg liere quelli che ga- rantiscono un funzionamento perfetto e che si prestano per la loro bella forma a soluzio ni arm o n iche coll'es te tica architet - tonica mode rna.
essere : facilità di manovra; poco ingombro dell'appare cchio ; massimo rendimento vo- lumetrico del liquido in essi contenu to ai fini dello sp e gn ime n to della fiamm a . È evidente che la forma di questi apparecchi che per la loro speciale fun zi on e devono essere collocati in modo visibile e fa cil- mente acce ssib il e deve essere tale da per - mettere la loro applicazione in qualsiasi ambiente dall'abitazione più lussuo sa al - l'edificio pubblico più elegan te senza dì- sturba r ne la linea arc h ite tto nica e ar mo - nizzando si con essa in modo da no n sern- hrare cosa di cara ttere pr ovvi sorio ma fa- cen te par te inte grante dell' architettura'del - l' edificio. Le diverse cara tteris tiche degli appare cchi oggi su l mercato ren do no quanto mai difficile la scelta di que gli al"
pare cch i che più rispondono alle singo le destina zioni : nei prossi m i numeri tratte - remo più am pi a men te questo argomento e co ns ide re re m o le qualità e le caratte risti - che degli estin to ri oggi su l mercat o.
,
taIlica in nume ri preced ent i del gio rn a le;
nei pro ssimi tratte r emo dei parti colari co- stru tti vi e dedicheremo una par ti co lare tr a t- ta zione dei sis tem i di sal datu ra autogena elett ric a che oggi è ind ub biamen te la più conve niente per la fa cili tà di avere in can - tiere l' energi a elettri ca necessari a senza avere un-co n ti n uo trasporto di inater iale co me richied erebbe ad esempio il sistema a fiamma ossìdrica,
roviarie e si tu a ti in posizioni'di mont a gn a in cui la str a d a d'acce sso segue spesso un tra cciato moltoampio simanife sta assai più conven ie nte I'uso delle teleferiche o delle fu n iv ie che possono effe tt u are un trasporto diretto e con tinuo di car ic hi eonsiderevo- li con un altissimo ren di mento . Anche questa dei sis te mi moderni di trasporto sa rà materia d'un o stu dio parti colare .
cab i ne di legn o quanto mai deli cate e pe - sa n ti si incomincia oggi a sost i.tu ir e quelle cost rui te con metalli di le ga leggera; da noi ,.in modo particolare , dovre b be re es- sere ap p l ica ta la ca bina in lega d'ullumi- nio, metallo che alla le gge r ezza ed alla re sisten za unisce l'alto pregio d' e ssere un metallo nazionale. Faremo segu ire i;' pros-
"sima ampia trattazione qua l i alt re innova-
zio ni si siano fatte nel campo de gli asc en- sori, dalla cab in a agli apparecchi di co- ma nd o , alla mod ifi ca zi,one in metodi pIU pratici e veloci dei sis te mi di accesso e di chi usura. Inoltre per gli uffici'ed edifici pu h blici a gra nde traffico si sta oggi sp e - rimentando con success o il sis te ma a ca - bine aper te ed a rotazione con ti n ua .
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Non è più concepibile casa d'abitazione o ed i ficio industrial e a più piani sen za gli ascen sori : Essi rappre sen tano tan ta como- dità e praticità da-far parte organica co l.
l'architett ura. Nelle nazioni euro pee l'uso de gli nscen sori anche nelle case d'abita- zione è assai più diffuso che da noi: oc- cor re qui n d i-gener a lizzare al massi mo que- sto con fo rtevole e ne ce ssario , per la velo - cità accresciu ta della vita attuale, comple- men to della cos tr uz io ne . La particola re st ru ttura tecnica di que sti appa recchi per:
metto no fonue di una.estetica modernis- si m a , tale da esser perfettamen te legata colle au dacie di. qualsiasi costruzio ne. Il contin uo perfez io na men to di questi ap p a - recch i ha portato anche al massimo il coef- ficien te di rendimento e di sicu rezza. Alle
PIANI I N C L I N A T I ? TELEFERICHE TRAS PORTATORI Quantunque nelle costr u zioni moderne I'u- so dei nuovi materiali da rivesti me n to e da pa vi m enta zione abbi a rido tto di molto la possibilità di propa gazione de gli ìneen - di, la ne ce ssità di dare agli edifici <l'a bi- tazione e ai locali pubblici il massimo coefficie n te di sic urezza per gli ab itatori e per gli arredi ha por ta to ad un grado di perfezionamento alti ssimo gli «esti n toril).
Que sti ap p are cch i,'or mai di uso fa cilissi m o e tali da pote r essere man o vrati da qual.
sias ì persona, sono oggi il ne ce ssario com - plemento di ogni costru zione veramente nuo va . La loro utilità è tanto più evi de n te in quanto l'appare cch io di forma este tica - mente bella e di pochissimo ingombro per- mette ,'no n appen a se ne manife sti la ne- cessità, di sp e gnere ogni principio d'Incen- dio. La quali tà maggiore di que sti appare c- chi è nella loro capaci tà di soffo care la. fiamma mercè il getto d'un Iiquido sp u- moso che al contatto delf' arìa aumenta cons ider evolmen te di yo l u me. Le ca r atteri- stic he d'un buo n esti n tore dev';no dunque
mi zio dei siste m i costrutt ivi a strut- tura metallica si è aperto per i costruttori un nu ovo problema: quello della saldatura della stru tt u ra e delle diverse parti di essa in modo da formare di essa un tutto omo- geneo. Tra i diversi mo d i di sal da r e il fer ro delle st rutture il più como d o pare oggi quello della sal da t u ra autoge na che permette un rip ort o con ti n uo dello stes so mat eri ale da sa l da r e. Abb ia mo già trattato in modo ampi o delle case a stru tt u r a me-
Nelle costr uzio ni mode r ne lo spazio viene usu fruit o al massimo da ta la ne ce ssità di ricavare dalla costru zio ne il pi ù alt o reddi- to. Le cantine ad esempio veng ono ma go giorme n te usu f r ui te come lo cali permaga z·
zin i o laboratori . A sostituz io ne della can·
tina può servire con ben altri vanta ggi, quali comodità, pulizi a , costanza di tempe·
ratura, ecc.,ilfrigo ri fe ro .Èiniziata m que- Problema di im po r tanza ca pitale per il co:
stru ttore d'oggi che ha la necessità di co- struire ra p i d a men te e che sp es so si trova di fron te a lavori di mole im ponente è quell o del traspo r to del materi ale nece ssa- rio alle costruzi oni. Oltre agli eleva tori di tutti i tipi che sono entrati oggi nell 'uso co m u ne, alle ferrovie a scar ta men to ridotto («De cauville») per i trasp orti interni, nei can tie ri sp o st ati risp etto alle stazio n i fer-
Negli stud i che faremo su ll'o r gan izzazi o n e interna dellacasa e dell'ufficio ci sofferme- remo su lle scgn alazio n i ele tt riche. In parte il sis te m a di segn a la zi oni sia ottiche che acus tic he, di ch ia mata, di orario sono state ab b as ta n za applicate nelle gra n di organiz-
Uni ca sede sen zo succursali
TORINO, Corso O rbassano N . 24 - , Telef ono N . 48.554
A . L . E . A.
è assurdo pretendere d i bvere gratuitamente un periodico
mo bil iere amb ientaZione
ICARDI
arreda menti
GIUSEPPE
TELEFONO 2 1-178
T O R I N O - V ia Reggio, 12 angolo V ia Parma
italia ni novatori
tutti d i
g l'interes
ci d ifende
che
gl i a rchitetti e gl'ingegneri c hè ricevono il giornal e s ono pregati d'inviare l' imp( rto dell' abbonamento (Lire '12).
S . A.
in Ferro, Bronzo, O ttone. - Esecuzione per l'illuminazione e arredamento.
Fabbr ica Lampadari
apparecchi s peciali
-
•
3
(un
' eccezione allaregola dello stati- cismo spagnolo), ha iniziato la di-
si n t oss ica zi one da un'atonicainimi- cizia pel lavoro
ela
cr ea zion e .Le più recenti costruzioni razionali
sp a gn olehanno infatti finalmente rag
giuntauna loro individuale carato teristica estetica e funzionale in ar- monia coi valori naturali ed umani del paese in cui
so r gon o e non son onient'affatto prive d'un particolare, inimitabile altrove, liri smo originale.
Mercè loro una ch ia r a e duratura differenza co n t r a d d is t in gue ormai le nuov e forme sp ag n o le tra le moder- ne architetture deg,li Stati europei all' avanguardia del rinnovamento e d ile .
ITALO LORIO
•
L 'avvento della r epubblica li trova in linea intenti al lavoro. Il f ervore cos tru t tiv o , che il nuovo r egime ec o cita n ell 'illusione di r iusci re a ripa- rare i mali de gli anni di trascuratez- za , n on può che sp r onarli ma ggior.
m ente.
A Madrid la sp le n d i d a Colonia R e·
sidencia, la cos tr uen d a Ciudad Uni- versitari a e le numerose Case pri- va te
,e de alquiler e le cost r u zion i r ecentissime di B ar cellona, Saragoz- za , Bilba o , San Seba stian e di tutte le città setten trionali possono dir e qualche cosa in proposito.
La loro attività aumenta, l 'impor.
tanza e la mole dei lavori cresce, la
'loro se ns i b il it à e il loro gu sto s'a f - fina.
Ma l ' a ttività di ques ti archi tetti n on
s' a r r esta qui: studiano i p i ù moder- n i piani urbanistici per le loro città, elaborano i p iù elaborati progetti di risanamento, si preoccup ano di dare al popolo spiagge e viviendas ob reras modernissime , st ab il im en ti di bagni e piscine, stadi e
scu ol e (aBarcello- na, Madrid, G
erona,Avila), agitano tutto un mondo di questioni di cui mi
occu per ò neiprossimi articoli, assiee- m
ealla d
escrizionedelle maggiori
reali zza zio n i, tra cui in pare cchie c'è veramen te delbuono
edell'originale.
Mercadal, Sert, Aizp u r u a, Lahayen , Bergamin, BIanco Soler, F. Salva- do r, Ca nov as d el Cast i llo, E. de la Mora, Duran , Ar ca s, Vias , Giralt Cas a desus , Bravo , Lopez Oter o , Bo- l'ohi o, R egino, Argilés, Gu tierrez Soto, Lui s de Sala , Arias , Baca, 50- teras , Madaria ga , Zarranz, T orres, Jaime-Mestres, Sanchez-Arco s, Cla- vé, La garde, Alvarez, Uga l de e qual.
cu n ' a ltro di cu i mi sf ugge il no- m e , quasi tutti affiliati ad un grup.
po,
ilG .A.T. E.P.A.C. (Gruppo di architetti e te cn ici
,sp a gnoli per il pro gresso dell 'architettura
co n tem -poranea) ed uniti tra loro in un modo
veramente.,.po co sp a gn o lo , son o i più
rapp~esentativiarchitetti r az io n a l is ti , valutahili seco n d o una di versa misura, ma tutti attratti ap- passionatamente dal nuovo.
Merito d ' una sch iera d' ar chitetti i n - telligenti e v o li tivi (che cresca gente nuova nella vecch issima Iberia?) cui il lavoro , lo stu d io e le difficoltà non hanno incusso p aura e che hanno sa p u to e os a to bruciare le tappe n el
.su pe rare q u asi tutti gli ostaco li ch e si fr apponevano loro: son o stati i primi, che spezzan do una sta ticit à per p lessa clr'era q uasi di venuta tr a- dizione per avvicinarsi al resto del- l'Europa, ab bi an o fatto fare, n el loro ca m po, un p a sso avànti alla Spagna: più dei poeti, m ediocri, vag o lan ti tra un a more n on pla to- nico per le te rre dell' America del Sud e l'influenza d' un valerism o di sec on d a manie r a , più d e gli scri tt o r i on deggia n t i in generale tra una ca . talessia civ ica
.di ve cchio sta m p o e un rosso platonico , più dei pittori , di poco c on t o, a sp ass o tra un acca.
demismo ind ecifrabile e un
picas- sis m o mal digerito, più dei politici impotenti
'e cicaloni.
VE C C H I A NA
Ma negli ultimi tre, anni molto cam- mino
s'èfatto.
Qualche cosa di nuovo è avvenuto.
No n parlo,
beninte so, dell'apparente rivoluzione politica o di una prete sa inesi stente r ivol u zi one
soci ale ancor di là da ven ire, ma sol o d'un so ffio di ver a vi t a eu r op ea che alitando al di sopr a deiPiren ei è
riuscit o a ca-lare sull'altipi an o iberico e, nutren-
dosiin
par te di dinamismo catalano Alt r o sb agl io iniziale fu l'illusi one di poter c on t in u are a cos t r u ir
éle fo r me nu ove coi vecch i m ateriali in- vece di adottare i nuovi prodotti della tecnica , dag l i isolanti ai ce - m enti , che avreb bero p ermesso in tutti sensi di vincere su b ito parzial- m
entela b atta glia impegnata . Dimenticarono c ioè un' im p os t a zio ne funzi onale degli e d ifici nuovi , c o r r i- s p o n den te alle esigen ze particolari del paese, del clima, de gli usi e dei modi di vita.
Nel loro assillante desiderio di svec - c h iamento e di liberazione da tutti gli elemen t i sovras tr u ttu r a li e acces- sor ia men te ornamentali che avev ano fino allora ca m u ffa to in tutti i modi i co n t o r n i degli e d ific i, questi non co m p reser o a tutta prima il vero sp i o rito del razional e.
2
Il
settuagen a r io belga Vanden Vel-
de e gl i altri,nordici fau tori dell'ar-
chite tt u r a
solare avreb ber o esu lta to vis it a n do qu a lc he
an n o fa la Spagna.Che non ne sia st a to l
'italiano San- t
'Eliail grande prop ugnatore
eche
essa non siaitali ana so lo più i retro- gradamente a b b a r b ica t i al passato che
si rifiu ta no di riconoscer e u n a storica r e altà lo sos te ngono. Dico
se m plicem en t e che in Spagna l'ar-
ch i t ettur a razio nale giunse , a tutta prima, co me imitazi one dell
efo r me innal za te in German ia in co nse guen - za dell'ammir azione che gli sp a gn oli h anno sem p re nutr ito per i tedeschi.
Nell'applicare
il
concetto proclama-to
ch'er a n~cessario tornar~al pri n -
cip i o essen zi ale dell' a rch itettu r a per cu i la funzione deve con d izion a r e la
forma
eques ta è buona unicamente
setende ad
esser e l'espressionera- zional e della funzione
,i primi
ra-zionalisti
sp a gn ol iandarono tanto oltre... da import
-irequasi di sana pianta le forme del nord.
I fautori del
-nuovo se m in av an o in principio se n z a acc o r ge rs ene un ar- go m ento di più in favore dei loro n emici , ed è fo r se in consegue n za di tal e primo er r ore che ancor oggi, a diff erenza che in qu elle del nord, nelle r e gioni del su d ( Andalusia) di nuovo c'è poco e sol o ora si comino cia a muoversi . Non così si poteva arrivare a su per are la fr eschezza dei
patiosmoreschi.
T
on intendo certo
conciò afferm a re che la patria dell
'Architetturanu ova sia il [ord d'Europa.
Ora,
.ciò che ab b o n d a di l'm
111Spa- gna so no il so le, la lu ce , il c al o re, l' afa i n es t a te so p r a t u tt o
so ffoca n te .P er quest o cost r u ire lar gh e super fici fin estrate
osost i tu ire - come pi ù r aramente si fe ce - addirittura qualche parete con su per fici di vetro sig n ificava non av er neppure intra- ved u to l 'importanza di elemen ti che, trascurati, impedivano alla cost r u - zion e d ' e ssere p er la Spagna funzio- nalm ente raggiunta.
Ce r ti enor m i edifici di mattone che ho vist i a Madrid n on h anno dell'ar- ch itettura moderna che l ' e st eriorità della fa
ccia t a lineare e il taglio oriz- zontaleggiante delle fin est r e : gli in - terni so n o i soliti che una costru- zione di mattoni può d are, e non pre sentano n
essunvantaggio su q uel- li d'una casa bar o cca o neoclassica
cos t r u it a parecchilustri fa.
Se si p ensa c he in una città come Co r d o b a la temperatu ra raggiunge in es t a te i 46° sopra zero e che la lu ce è abbagliante, si ca p irà la giu - ste zza
'di quello che di co.
MA DRID LAVORI
BARCELLONA OPERAIE AIZPURUA SEBASTIANO
BARCELLONA BARCELLONA A
CASE SAN
SP A
A
DURANTE I
LAGARDE, LABAYEN, OSPEDALE
GRUPPO DI
D'UNA SCUOLA UN
D'UN PER
N E L L
PROGETTO
G.A,T,E.P.A.C, (G .E.)
ARCH. SANCHEZ-ARCOS, PROGETTO
COLONIA RESIDE~CIA
VISIONE DALL'AL TO
ARCH. JAIME MESTRES FADmATA INTERNA
NUOV E
Lo
sp a gn o lo ètradizionalista: ma tradizionalist a fino
a che la tradi-zione non lo disturba ; quando
que-sta diviene un p
esolo r d o che l' a ffa - ti
ca elo pre m e , p u ò
ben iss im o sen za rimpjanti
gettarla alleortiche . m
odidi
vita e st at ic o èlo gi camente
sciogl ib ile.Quindi se l 'architettura razionale può offr ir e maggiori
como~diquel- la
'tradizionale, se n elle case nuove si vive m e glio , più a proprio a gio, ben venga essa
etutto si a cost r u ito moderno.
M anca m Spagna completamente un
'artesoc ia le. Là p oe sia vegeta, il romanzo è morto, le ar t i plastiche viv acch iano
sten t e : si ha l'impre s-sione, nel rimirare l ' a ttu al
epano- rama artis t ic o della te r ra del Ci d, d ' esser dav anti a una vasta
scen adeserta ta n to nella letteratura che nell'arte .
Sopratutto poi se le for me nuove co - sta n o m eno , se la loro realizza zio ne viene a rappresentare, nei co n fron t i di una cost ruzione carica d 'orpelli e so vr as t r u tt u re ,
.un notevol e numero di pesete che possono co n t in u are tranquillam ente a son necch i are n ell e viscere nascos te d 'un materasso sgual - cit o o nei fo r z ie r i d 'una banca st r a- nie ra in
cu i perprecauzione
las e/a-ses
pudientes atesoran sus calores ,Inoltre, l 'Oriente proiettando su quell ' estremo Occidente la su a at- mosf era op p ia ta e la su a influenza che si riscontra in tutte le manife- s taz ion i , ha intossicato le generazio- ni sp a gn o le, le ha orientalizzate. E lo
sp a gn oloquesto lo sa , è il primo a ca p i rl o : ond e, l'adottare l'archi- tettura razionale prodotto occiden-' tale , ri entra nelle lin ee dello sfo r zo (è qui la vera r iv o luzio ne p er la Spa gn a )
ch' e gli ce rc a ora di com p ie- r e per liberarsi dalla cam ic i a di Ne sso dellorientalì smo ed avvici- narsi all'occidente.
I
C
'èpoco da di scutere: ciò che è vi·
sib ile e tangibile non lo si può ne- gar
e;neppur e un cieco p u ò invoc a re il fuoco spen t o delle sue pu p ille p er rifiutarsi di ammettere una co nc re t a r e altà: può incap onir si a m iscono- scerla co me singolo
'i ndipendenza della su a ceci tà, se cre de , ma essa rimane egual mente.
Il tempo dirà se in questo tentativo e gli sa rà riuscito ad assimilare la parte sa n a dell 'occidente, la parte n uova, avveniristica, o se non avrà sa p u to altro ( come già la C a t a lo gn a) che mal digerire a fianco del su o impotente vi siona r ismo orientale gli ultimi aneliti d' u n a civilt à in sfacelo.
•
E nell 'architettura?
Oh, n
ell'architetturaè un'altra co
sa.Trionfa il razionalismo, ma ...
Già: .. . ma che c
' entrail raziona.
li
smoarchitettonico
co n l'arte?..
Qll e Dio s nos pertlone a todo s : ai d
e-trattori e ai fauto ri del r
azionalismo.Ma la r
ealtàn
ellaS
pagnaè una
: sututta la linea l
'architetturaraziona.
le trionf a.
È
un voluttuario: ama le comodità, le apprezza
'al m assim o. Non che sia così vo li tivo da porre in
secon daIi- . nea la sua abulia pratica per d
edi-ca rsi alla ri
soluzionedi problemi che possano r
enderglila vita p iù co - mo da, m a quando altri li hanno l'i -
s~ltinon
c' è ragioneper c u i non debba essere il primo ad u sarne e ad es perimen tare il va lore della lo ro
pr ati cità.
L a
perrnançntecontra ddizione tra la follìa di Don C h isciotte, ebbro di
,glori a e d' avventure, e il saggio, c al o
m o desiderio del
'qui eto e comodo
vive r edi S a nc io P anci a non è m ai esi stita nella r ealtà: D on Chisc io tte è una figura letteraria , è la p er
so n i-ficazione
esa ge r ata dei sog n i di qual - che anima m al ata di romanticism o st at ico che non arrivereb be p erò m ai a tenzonare co n mulini a vento e neppure con la p r op ria ombra: d i f ro n te ai co m o d i d 'un soffice divano che inv i t a ad un fr esco r ip os o n elle giornate boccheggianti d' u n agosto afoso , t utti gl i sp a gn ol i so no se m p re sta t i da q u alche sec ol o dei Sancio Pancia.
-
Quello che più
ètragico e in- coerente in questa nostra repubblica è il carattere anacronistico di tutte le sue manifestazioni, è I ' a r r e t r a - mento gravissimo di civiltà che ha portato; gli uom ini m igl io r i
si ri-traggono soli in disp arte ad aspetta- re tempi p iù pr opizi , la cultura muore , l'arte SCOln p a re, tutto acqui- st a un se nso di provvisorietà in co n - trasto
co nle ne ce ssità d'oggi , i d i- so r d i n i spesseggiano , i se parat ism ì trionfano, lo sp agn olo pu r alimen- tando se m p re la su a se ns ib ilità pron- ta e s ag ace lascia ve getare in s~ fino all'eccesso i ca ra tter i di un 'indole pi gra , scettic a , lenta, sc her nevole che gl i impedisce d'andare oltre il pensi ero teoretico , di muoversi
edi agire.
Uno
scr i tt o re sp a gn olo mi dicevapo-
che setti m an e or
son o a Madrid:Lo stesso assurdo tragicomico d 'una repubblica di monarchici success a a un regno di repubbli cani è fa cilmen- te sp iega b ile col fatto d ella diffusio- ne della p ersuasione che l 'avvento re p u b b lican o avrebbe dovuto sig n i- ficare la sco m p a rs a di tutti i di sa gi e inaugurare un'epoca eldoradesca
che ancor ora dopo tre anni è b en lontana dali' apparir e , oltre che co n lo s tesso cara ttere d ' inco stanza de gl i sp a gnol i che non ri conoscono in ge- nerale altra guida ch e l'istinto e il se n t imen to del momento ;
e 'so noegual men te plausi bili , se n za troppe so ttilizza zio n i, le contraddizioni di m esse cel ebrate in onore di sa n t i ge- s u it i p er implorare dal ciel o la p a ce della Patria p r oprio nei giorni della es p uls ione d ei gesuiti dal territorio s p a gn olo e le inco erenze di ce r ti pro- getti di leggi in cui la Spagna appare c a m p ione propugnatore della pace universale m entre i su o i d iso rdini interni si fanno ogni gio r n o più ca - tastrofi ci e disastrosi.
•
Se con ti n u a cos ì torneremo al m edio - evo . Già si ri vedono per le strade le cappe ot t oce utesche e le mant igli e da tempo sco m parse e si de creta la hora de queda , il co prifuoco ..
.Gli risposi: - Non credo.
-Dalle fin estre aperte del su o s t u d io e n tr ava, assi eme ai cal or i del sole d 'aprile , il
rumorroaffaccendato dei ca n t ie r i d'una modernissima cas a in cos tr u zi o ne, la cui sa go m a ardit a già si st a gli av a precisa co n t ro il cielo se - r eno ...
La prova più convincente di questo è che lo
scr ittor e con cu i conversavoabita tra l'altro in una delle c ase più modernamente belle e re centi della ca p it ale
sp a gn o l a.Non so, chi abbia scri tto che l'assur- do
~una virtù morale della pen isol a iberica, ma penso che molti pretesi assurdi s p a gn ol i si an o più apparenti che r eali e possano rivelare ad un attento esame una loro interna con- gr uen za .
OR M E
•
Senza p
r ol issedisse rtazioni ,
sen za tortuosit à d'an a li
si e d'ipo tesi il no- do d
i Gor d io del tr ionfodel nuovo
in un paesevecchissimo di idee e di
1
Così si arriva pure a lumeggiare l'as-
su r d o d 'un paese tradizionalist a e
folclorista p er eccellen za che adotta
in pieno le forme nuove dell'archi-
tettura e che, nel decadere lamen-
tato di tutte le attività artist ic he,
può r egistrare all'attivo un fervore
cost r u tt ivo architettonico imponente
che porta la Spagna attuale repub-
blicana, quasi in tutto arretrata' su l
r esto dell'Em
:opa, in prima linea tra
i paesi che hanno compreso l 'utilit à
funzionale e l 'importanza estetic a
della nuo va a rchitettura. P erchè è lo
sp agn ol o stesso che, per scarsezz a di
se ns o cr i t ic o incl in e a giudizi ass o -
lu t i, crea l' incomp atibilità tra una
r
ealt à ches'agi t a ai su oi piedi ( che
di r ado non ri esce a ve dere e che ,
più soven te, anche vedendo , se h à
u n a volta pensato altri menti
,conti-
nua a orgogli o ne gare per . ca r a tteris t ico quello spirito di
'che gli imp e-
disce di co n fessa re p ersino a s è st ess o
d'aver p o t u to sb agliare e che non
'gli lascia scorgere altro che l ' ({ yo
» ,personale) e ciò che pensa e dice .
""t
l
ARCH. UMBERTO NORmO Casa del Combattente
TRIESTE Particolare delle scale
PIANO REGOLATORE Partic'olare
TRIESTE ARCH. NICOLO' DRIOLI
Ca sa razi onale :in via dell o
TRIESTE Scoglio
ING. GHffi A
Logge coperte in UI::l
TRIESTE .casa
PROBLEMI E D I L I
S T E
REGOL A TOR E
..,~
E
P I A N O
T R I
TRIE S T E ex -caserme delle
A Trieste èstata de cisa tra l'altro la costru- zione dell a Casa del Fa scio all'imbocco del nuovo corso, e dell a Casa del Balilla su l - l'area delle ex case r me . Progetti anco ra non se ne son vis t i, ma è lo gi co che non po ssa - noessere se no n modernissimi : auda cem en - le mod erni. ( n ed ific io da rifare urgente - men le -arehhe anc he il Pal a zzo "Ju nil"Ìpale con la sua facciata di tartaru ga rugo sa , sor- mon tata dall a stu p i da testa -ca m p an ile . La verg o gnos a fonta na di sass i carsofinì do- vre b be spa r ire da Pia zza nit à , ecc., ecc.),
Ma per po ter giu ngere ad un risultato po.
sit ivo - il probl em a è genera le - hiso- gna anzitutto ringio vanire le com m iss io n i com u n ali incaricat e di accetta re o rigettare i progetti ed ili. Ringio vanirle radi calmente , dare magari il benservit o ai par te n ti laddo- ve essi ci tenga no ad averlo , pur di far presto largo ai gio vani inge gni, i quali sol tan to hanno il diritto e sop rattu tto il do- vere di costru ire la loro eìu à. Dei harbu- ti padret er n i ne ab b ia mo abb asta nza . Come nel cam po politico, anc he in quello art ìs ri - co è ne cessario dare ai giova ni i posti di responsabili tà.
Urge costr u ire per le nuo ve generazio n i educate dal fa sci sm o le ci t t à risponde n ti al lo ro spi r i to audace, novat ore , prepote n te- ment e proie tta to nel domani.
Alla Mostra del mare, che costituirà la principale att ralliva dei festeggiamenti del
«Giugno Triesti no n, verrà pure annessa un a mostr a specia le di arc hi te ll u ra mari na·
l'a moderua che comp re n de r à varie se zion i, quali quella degli stab ilim enti balneari, delle case al mare, canottiere, fari, sta zio n i marittime, ospizi marini, idroscali, ecc. e riparleremo.
lu ta me n te indivi si h il e dal cli m a italiano.
La superio ri tà dell'archi tettura futurista non è pro cl am a ta per partigluneria, poi - chè ogn u no valu tando sp as sio na tamente de - ve giu nge re alla stes sa conclus ione .
MOSTRA D'A RC H IT ETTU RA MARINARA DURANTE IL GIUGNO TR IESTINO BRUNO G. SANZIN
E una par ol a since ra ancora : sare b be mol o to utile che ognuno bad a sse a quello in cu i ha parti colare com pete nza e capacità.
La politi ca agli uomini poli tici, le am mi n i - strazio ni agli eco no misti, l'ar te agl i artisti.
Tuili insi em e a cooperare per la grandezza .materiale e spiri t ua le della Patria .
TRIESTE Ufficio turistico diprima e seconda classe compa r to
ARCH. UMBERTO NORDIO Stazione Marittima
ARCH. NICOLO' DRIOLI Pa la zz o nel
Razionalismo o futurismo? Il razionalismo architello nico è il risu lta to della teoria san telia na imme r sa nelle neb b ie del nord. Smorz a ta l'irr ue n za lat ina , ha assunto un carallere freddo, com passato, antite tico al · la sens ib i li tà mediterranea. Soltanto par·
tendo da Sa n t' E lia la nuova architellura potrà assurger e ad un lirismo audace asso·
Questi i princi p ali pro get ti III co rso di at- tuazroue O che saranno realizzati in un prossimo domani (ve d i la galler ia sotto Montebello, che per il mo m ento non vien e considera ta d'urgente necessi tà , e per la esecuz ione della quale d' a lt ro n de non esi- stereb be ro i mezzi ).
Itro importan te lav oro ar que ll o de) prolungamento della via Ca r ducci - sven - tr ato il ded alo di viuzze lim itro fe alla via Areata - Iino alla Piazza Gari b aldi ,di mo - do che col com p ime n to del Viale So n n ino (in lavoro) e con I' attua zion e della galle- ria a Montebello (in progetto) sbo ccan te iu via dellIstria , verrà re ali zzata la gran de aro teri a di eomu ni ca sione che dalla strada Iit o- ran ea dei Friuli , attraversando rapidamente la ci t tà, andrà ad innesta r si alla via per I'Tstrìa.
Scar ta ti i rifacirne n ti del passat o , oltre che per i motivi conosciu ti, anc he per ra gionidi carattere, di orgoglio pro p rio dell ' u o m o moderno che ha anc h'esso una fede, una forza,una virilità, che si sen te au torizza to a credere in sè stess o , a improntare della su a per sonal it à in te lli gente il tempo in cui vi· ve: per sod disfazione su a , perch è i po · ste ri lo riconoscano (se i ro nl an Ì avessero copiato gli egiziani che avremmo dello di loro?); sca r ta ta a priori un'arehitell u ra di comp ro messo che è br u ll a e bugiard a, ste·
rile e ar tificiosa, ri m ane lo sti le razion ale e que llo fu turis ta.
Resta da chiedere ora ad un'amministra zio - ne com u na le che ha tanto audacem ente ri- solto pro blemi che aspett av ano sol uz i o ne da secoli (ved i Iogn a tu r a}, un eguale sp i o rito ar d i to per quanto rigu a rda l'impronta arc h i te tt o nica da dare alle nuo ve costr u zio- ni che sorgera n no su lle aree dispon ib ili in co ns e guen za del piano regolato re . sis te m a zione della zona alta fin so tto il col- le di San Gius to .
Ilcorso Vittorio Ema n ue le ver rà conve n ien- teme nte allargat o alla si n istr a (d i ch i va verso ilmare), ed un nuo vo corso si dipar- tirà dallo stesso a valle dell 'a llual e vi a di Rihor go per sboccare nell e vicina nze di piazza Attil io Hortis. Na tu r almen te a que- sta arte ria farann o capo numer o se traver - sa li che costituiranno una com o da ret e str a - dale.
La nomina del nuov o Podestà , uomo ene r- gico e voli tivo, ha avu to come im mediata co nseg ue n za l'approvazione del piano re - golatore cittadino, 'nonch è l'assegnazione dei mezzi ne ce ssari all'inizio dei la vori.
L'Intend enza delle Belle Arti ha come il soli to funzio n a to in senso conserva tore, ap- porta n do delle modificaz i oni al piano or i- gina r io in mododasalvag u ar da re alc u ne ca- tapecch ie che dovrebbero cos titui re un pi t - toresco (paro la ingrata per l'arte del peno nello) sfo n do settecen tesco (vi a S. Seba - stia no). Ed er a lo gi co ; poi ch è se I'Int en- denza non mettesse qua e là il suo veto , riterrebbe meno ma ta la su a au to ri tà, la sua importan za, la sua rag io ne di essere. Sareb be ne cessario peraltro in clima fasci- sta'una ma ggi ore larg hezza di vedute ano che in que sto campo, affinc hè non fossero ruderi di scarsa im po r ta nza a rall en ta r e la marci a dei viv i.
ognuno sa, si deve appunto la -facciata fu- turista della Mo st ra della Rivolu zione Fa- sci sta) a fungere da ar bitro, a dir e una pa- rola deci siva sulla con trove rsa ques tio ne . Pare che questiab b ia propo sto di cam b iare soltan to il colo re a qualch e fa cci at a e di trasform are un palazzo che no n è poi ra- zio na le. Peccat o che il De Renz i non abh ia avu to il coraggio di dichi ara r si favore vo le all a dem oli zione del Palazzo di Gi us ti zia, so lu zio ne radicale quest a , di cu i i post eri gli sa rebbero sta ti gr ati (... e anch e noi!).
Re sta a vede rs i ade sso che pie ga prende- ran no le cose, pro n ti ad inso rge re nel no- zue di Sant'Elia per qualsiasi oltraggio o affronto venisse fallo all'ar chitellura mo- derna.
TRIESTE Bar diprima e seconda classe Il pia no re golat ore , dunq u e , condo tto ori- gina riamen te senza sofistic herie, ha do vuto sotto stare ad alcune limita zio n i. Pa zi enza:
quello che non si ab batte oggi si ah b a llerà domani.
Lo sventramento della cillà vecchia è di gra n deimportanza per il mi gl io r a m en to del·
le co n dizio ni sani lar ie di Tries te. Iviladen·
.sità della popolazione è massima, mentre le decrepite casupole addossate l'una all'al·
tra , prive di qualsiasi comodi tà elementare, affacciate su viestr ett e e puzzolenti, accano to a ritro vi malfam a ti, sono qua n to di più antigi enico si po ssa imma ginare. Al Re gi. me sta troppo a cuo re la sa lute fisica e mo· ral e delle nuove generazioni per lasciarle accantonate in quegli ambienti malsani e tr a esempi poco edifican ti. Nuove costru·
zioni si sta nno inta n to apprestando nei quartieri più salu b r i dell a periferia per ac· cogliere gli slo ggiati.
In questi primi anni il piano regolato re sa · rà realizzato per la parte di Civitavecchia, essen do rimandata ad un se co n d o·tempo la
«E che ci sia anc o ra qualche italiano che non abbiaammirato la su perb a fa cci ata del- la Mo stra della Rivoluzione , strettame nte le gata al gen io fu turist a dell 'architello An- tonio San t' E lia, creatore di tutta la moderna arc h ite tt u ra? Sia mo anch e a proposito qui, egreg iocollega, per quantoriguard ala colo - ritura de gli esternin.
,
La cam p ag n a di sta m pa pro vo cò una spe- cie di ri mo rso all' Uffici o tecnico com una - le, respons a b i le di aver dato il henesta re a que lle . .. aber razio ni che offendeva no il buon gusto di certun i. Corse voce che gli ed ific i razio na li sare hbero sta ti demoliti, si esaltò il piccone qua le stru me n to liber at or e da tan ta mostruosità (si gno ri miei, per il cemen to arma to ci vuole la dina mi te!), ed infine parve si fosse ven u ti al se guente delilluoso comp romess.o: farsp ari r e da cer- te costruzio n i le ardite te o ri e del po ggiuoli sp or g~n t i, e una volt a pia ll a ti i segn i)di tan to scan dalo (co m e si tra ll asse di'far spa·
rire i sen i'troppo provocanti di un a sgual.
drinella), appiccicare qua e là degli stu c- chi, dei bassorilievi, per corro mpere la geo· metr ia sfa ccia ta, certo tro p po insolente per la seve ra lin ea del Palazzo di Giustizia .. .
Fallo si è che l' fficio Tecnico chiamò l'architello l\lariò De Renzi (al quale, oome E ancora mi è sfuggito di nominare Lit - toria, con i magni fici edifici pubbli ci Iu- turi sti , dell'archit ello Angiolo l\la zzo ni.
ARCH. UMBERTO NORDIO Stazione Marittima
que ll i raziona li di Pia zza Ober d a n : la qua- le pia zza poi no n è cer to impover ita per la sob rietà linea re ant ideco ra tiva delle nun, ve costruzio ni. A costo di solleva re un pu - tiferio aggiungo a questo punto, che nel di- saccordo esis te n te tra il Palazzo di Gi u·
stiz ia ed i nuo vi ed i fici, il torto è se ma del primo , in quanto è il suo stile che non trova ris pon de n za nella no stra sensi bili tà.
Ba sta aver vis i ta to la Trie n na le di Mild"lli per co n vi nce rs i, vo glia o non voglia, c,i;le tutta I'architenura moderna si aggiritn il razionali smo e il fu tu r is m o.
«Trieste campionario- di tu tti g i ;1111n'?
Purchè non si voglia in ogni epoca abhat - tere tutti gli edi fici preesistenti, è logio che ogni cit tà comprend erà anch e esemji dell'arte architettonica passata. Ma che di:
scors i so n poi questi? La via dell'Impero , che da un lato porta i maesto si ruderi di>- Roma Imperiale, non vedrà domani ìn n al -' zarsi dall' altra parteilpalazzo del Fasci sn1(j' in nuo vo e ardito stile ? E non si rico r da la re cente pole m ic a per la sta zione di Fir en ze, stroncata dal Duce , che approvò senz' alt ro l'aud a ee cost r uz i o ne modernissima dei gioo van i ar ch i tetti to scani? VuoI dire, allora,
che anche Firenze divente rà un«ca m p iona- riodi tuttijgl ]stili l). Men o male.
TRIEST E ra zionali
AncilC nella stampa. E' il Popolo di Trie- ste che si è presa l'ini ziativa di pole mizza - re con tro l'edi li zi a mod erna , sciori n an do co n pret en si on e gi u d iz i e ap p u nt i che fino a ieri si credevano d'uso corrente soltan to tra il po polino. Ad un 'cer to momen to, quando i frequenti arlicoli sul «caos aro chite tio nico di Piazza Oberdun» mi par ve an dassero fuori misura , mi feci ob b l igo di intervenire, indirizzando la segue n te lette ra al direttore di quel quotid iano , che venn e pubblicata ap pen a il 18 agosto u. s,
«Quelle tali «aberrazioni del l';usto nuo·
\'0o di stil nuovo)) vanno ri cer cat e in altri edifici pseudomoderni, ibrid i, no n certo in
«In un ar ticolo redazio na le sul Popolo del lO agosto , rigua r da n te prob lemi cittadini , c quelli edilizi in parti colare, ad un cer to punto si le gge : «Se l' Ufficio tecni co aves- se tali'pote ri (leggi: intervento in materia di este tica delle costruzio n i) non si avre b - be a Tr ies te un campio na rio di tutti gli sti li, non si sareb bero toller at e cer te colo.
rit u re alle gre delle case, e nemmen o l'esa.
geraz io ne della moda delle case " ",calole soorap pos te, che ha impoverito un qua r tie - re che prom ette va di essere arc hitet to- nicame nte ricco , come il qua r tiere Ober- danJ), el·C., ecc.
Astrae n do da ogn i apprez zam ento partico.
lare sug li ed ifici incriminati , sta il fallo che fino ra que ll i sono gli unici esempi archi·
te ll oni ci a Tri este dell a nuo va sensibili tà meccan ica riflellen te lo sp iri to nuovo del·
I"èra all ua le.Si potrà magari di scuterli , ma se nlpre con ('{}1l1pete nzu, e sen za par tire da preconcell i. Dir e iu ogni caso che «oggi non si possa parlare d'un bello assoluto n è per lo meno ozioso, quando ognuno sa che l'assoluto (ieri come doma ni) sfugge ad una precisazio ne umana.
Ind ug ia rs i a specifi care sareb b e in u ti le.
Esi stono ormai libri vasti e magnifici, r'i- viste e periodi ci che trattanocon eo m peten- za e profondità dell 'architellura mode rna.
Bast erebb e che li le gge sse ch i s'i nc a ri ca di cr itica re, poi chè , (si am o sem p re lì) - a parte l'insensibilità- viè sop rat tu tto Igno - ranza , grande ignoranza, troppa ignora nza, P~re impossibil e che non si sap p ia che c'è sta to un Sant'Elia: che in tu Ilo il mondo are h itetti famo si e giovani energiesi preoc- cu p ano del problema de ll'urban esimo, del- la ci t tà moderna risp ondente ai nostri hiso - gn i, alla nostra sens ib il i tà;'che da p p ertutto si costruisce nello st ile nuovo per ch è è lo sp ir ito che"lo esi ge, per ch è ci sono esigenze pra tic he ed igi eni ch e , perch é i nuovi ma - teri ali edili hanno prospettato possibilità te cni ch e- e co nse gue ntemen te este tiche - prima sco nos ciu te .
TRIE ST E Sala d'aspetto di prima classe case
di ING. GHIRA
Gruppo
Sen o n chè que sti fondi rimasti disponibili hanno un inconv enient e: quello cioè di essere pro spi ci enti al Palazzo di Giustizia , il quale , dopo svaria te vic issitu d in i (1a va- sta mole era a huon punto quando scop piò la gue r r a, fu ab b a n do na ta per diversi anni e quindi, falle le debite riparazioni e al- cu n i ada ll amenti, è ormai quasi cornp iu - la) ha finito con lo sfo d era r e la su a fac- cia ta classi che ggiante su ll'am p i" piazzale , che intanto , ne gli ultimissimi anni, er a ano dato popolandosi di ed ific i moderni.
Il con tras to este tic o (d ue età, due sens ihi- lità al eon fro n to) produsse allarme, scam- bio di opinioni , interv ento della sta mpa .
Ma ecco com e sta n no le cose,
A parte alcune cost ru zio n i bruttissim e , di st ile impre ci sabile - 'che poi son quell e ehe ai tradizi onali sti piac ci o no, magari per partito pre so , chè l'ibridism o pseud omo - derno non può esser accettato sul ser i o da nessuno --- gli ed ifi ci che so no sta t i reali z - zati nel nuovo quar tie re per opera de gli inge gn eri An d rea e Guido Gh ira, e de gli arch ite tt i Um ber to Nor d io e icolò Dr io- li, portan o una nota di modernità soddisfa- een te lanostra sens i b ili tà geome tr ic a e mec- canica, pursenza assur ger e aniente di gran- dioso. Sod d isfa no ap pe na perchè sono sea r - samente audac i, tal volt a si presen ta no ra- zio mil me n te fredd i , tal'a lt ra non rivela no alcu n senso art istico. Sare b be quindi do·
veroso pret end er e di più, senza cioè che l' esterno funzione de ll'int ern o por tasse alla steril ità .
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E' il caso, peraltro che i rili evi fall i dai soli ti sabotatori del nuovo , dai disfalli st i pronti a dard e ggi are ogni reali zzazione che si scosti dal solito ritornello imparato con fatica a memoria ,san no troppo di ostile, di velenoso, per esser la sci at i an da re . Le fr e cce si spu n tano con tro il ceme n to arma·
to . Tan to più quando sono di stop pa. Pro·
ducono forse il solletico alle murature. Un solletico che non fa rid ere , che fa compia n o gere, e va bene , ma ci \'uol e una le zi on e perfarli tacere.
ARCH. UMBERT O NOR DI O Stazione Marittima
Trieste si è ìn ca mminat u verso una nuova fisio no mia con la demoli zi on e dell e vecch ie case r me austriache situate in posizi on e ceno tralissima ; il che voleva dire , oltre ad un migliorimpiego dell e aree conse gu entem en- te disponihili , anch e la valorizza zio ne del vastissi m o piazzale d'ann i. Una piaz za, un via le, due vie radiali , due vie tr a sversal i , tra pal a zzi e case d'abitazione di lusso: un nuovo quarti er e inso m ma , una ma gn i fieu occa sione quindi perfarne modello di ur ba- nisti ca e per dar libero svi lup p o ullarchi- teuura moderna (le gg i futurista , o, tutt'al più razionale).