MISURA DELLA RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI
Questa prova viene effettuata in corrente continua in modo che non si manifestino i fenomeni induttivi che si verificherebbero in corrente alternata. Abbiamo quindi potuto utilizzare la legge di Ohm per ricavare la resistenza degli avvolgimenti. Il circuito realizzato è stato quello del metodo voltamperometrico con voltmetro a valle per misura di piccole resistenze.
CIRCUITO
A
+
V
AVVOLGIMENTO 1 RS
V I
N L K V L K A R
1 12,6 1 12,6 0,71 0,1 0,07 177,5 2 14,4 1 14,4 0,81 0,1 0,08 177,8 3 16,2 1 16,2 0,91 0,1 0,09 178
R
media 177,75
AVVOLGIMENTO 2 ST
V I
N L K V L K A R Media
1 12,6 1 12,6 0,71 0,1 0,07 177,5 avvolgimenti 177,755
2 14,4 1 14,4 0,81 0,1 0,08 177,8 3 16,2 1 16,2 0,91 0,1 0,09 178
R
media 177,75
AVVOLGIMENTO 3 PRIMARIO
V I
N L K V L K A R
1 12,6 1 12,6 0,71 0,1 0,07 177,5 2 14,4 1 14,4 0,81 0,1 0,08 177,8 3 16,2 1 16,2 0,91 0,1 0,09 178
R
media 177,75
Abbiamo misurato la resistenza di ogni
avvolgimento ossia RS, ST, RT. Non bisognava superare il 10 – 15 % della corrente nominale In per non riscaldare gli avvolgimenti. Nel nostro caso non dovevamo superare 0.91 A; e così è stato.
STRUMENTI UTILIZZATI
Generatore di corrente continua Amperometro in corrente continua
Voltmetro in corrente continua Fili di collegamento
FORMULE V = L * K A = L * K R = V / I
PROVA A VUOTO
Questa prova viene eseguita in corrente alternata per determinare le perdite P0 nel funzionamento a vuoto, la corrente a vuoto I0 il cos0 riferiti alla tensione nominale di targa Vn.
CIRCUITO
T S
A
Wa
V 1 2
M
3
Wb
STRUMENTI UTILIZZATI
Autotrasformatore trifase
1 amperometro in corrente alternata 1 voltmetro in corrente alternata 2 wattmetri in corrente alternata Fili di collegamento
tachimetro
N V I Wa Wb Qo Po cos giri
L K V L K A L K W L K W VAR W
1 115 2 230 3,3 2 6,6 78 10 780 54 10 540 238,998 240 0,09128 1503 2 110 2 220 2,85 2 5,7 61 10 610 41 10 410 199,15 200 0,09208 1499 3 105 2 210 2,5 2 5 53 10 530 36 10 360 169,256 170 0,09348 1497 4 100 2 200 2,2 2 4,4 45 10 450 30 10 300 149,272 150 0,09841 1495 5 95 2 190 1,95 2 3,9 39 10 390 27 10 270 119,474 120 0,0935 1493
Essendo il motore a vuoto un carico equilibrato, per la determinazione della potenza attiva e reattiva si ricorre all’inserzione Aron per i due wattmetri. Mediante un variac si alimenta il motore con tensione nominale e finito il transitorio si tolgono le spine di corto circuito e si effettuano le letture.
Successivamente si abbasserà la tensione per effettuare ulteriori misurazioni. Con un tachimetro si rivelerà la velocità che, come si può notare dei dati in tabella, è prossima a quella di sincronismo.
GRAFICI
Andamento Po in funzione della Vo
0 100 200 300
0 50 100 150 200 250
Vo Po
Andamento Io in funzione della Vo
0 2 4 6 8
0 50 100 150 200 250
Vo Io
FORMULE
K A e V = portata / n divisioni
K W = (port volt * port amper) / n divisioni V = L * K A = L * K W = L * K Po = Wa – Wb coso = Po/ V*I* radical3 Qo = Po * sen
PROVA IN CORTO CIRCUITO O A ROTORE BLOCCATO
Questa prova viene effettuata in corrente alternata e serve per determinare la corrente di corto circuito Icc, la potenza Pcc e il fattore di potenza coscc. Il circuito è identico a quello della prova a vuoto; differenzia soltanto il collegamento a valle delle voltmetriche dei due wattmetri (permette di trascurare l’autoconsumo)e la mancanza delle spine di corto circuito.
CIRCUITO
T
A
S R
V 1 2
M
W b
3
W a
STRUMENTI UTILIZZATI
Autotrasformatore trifase
1 amperometro in corrente alternata 1 voltmetro in corrente alternata 2 wattmetri in corrente alternata Fili di collegamento
N V I Wa Wb Qcc Pcc coscc
L K V L K A L K W L K W VAR W
1 29,6 2 59,2 4,5 2 9 46 10 460 17 10 170 275,3089 290 0,314248 2 26,8 2 53,6 4 2 8 37 10 370 18 5 90 259,3396 280 0,377001 3 24,4 2 48,8 3,5 2 7 30 10 300 6 5 30 240,2479 270 0,456337 4 21,6 2 43,2 3 2 6 21 10 210 6 2 12 177,7034 198 0,441031 5 18,3 2 36,6 2,5 2 5 15 10 150 8 1 8 126,9528 142 0,447999
Per condurre la prova si mantiene il rotore bloccato con le mani o con delle ganasce e con l’autotrasformatore si aumenta la tensione fino a raggiungere la corrente nominale In che
corrisponde con la Icc. Bisogna anche ricordarsi di non superare la tensione Vcc pari al 30 % della tensione nominale Vn.
GRAFICI
Andamento f.d.p. in funzione della Vcc
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5
0 20 40 60 80
Vcc f.d.p.
Andamento Icc in funzione della Vcc
0 2 4 6 8 10
0 20 40 60 80
Vcc Icc
Andamento Pcc in funzione della Vcc
0 50 100 150 200 250 300 350
0 20 40 60 80
Vcc Pcc
FORMULE
K A e V = portata / n divisioni
K W = (port volt * port amper) / n divisioni V = L * K A = L * K W = L * K
Pcc = Wa – Wb coscc = Pcc/ V*I* radical3 Qcc = Pcc * sen
PROVA DIRETTA SU M.A.T. CON FRENO PASQUALINI
Questa prova viene effettuata in corrente alternata e serve per collaudare il motore, per determinare la potenza resa all’albero. La coppia, lo scorrimento e il rendimento del motore caricato.
Per compiere queste misurazioni è stato applicato un freno eccitato in corrente continua che oppone resistenza alla rotazione del volano calettato sull’albero del motore.
CIRCUITO
W b
T
A
R
S
V 1 2W a
V C C
3
M
STRUMENTI UTILIZZATI
Autotrasformatore trifase
1 amperometro in corrente alternata 1 voltmetro in corrente alternata 2 wattmetri in corrente alternata
1 voltmetro e un amperometro in corrente continua applicati all’alimentazione del freno con lo scopo di controllo
Fili di collegamento tachimetro
Questa prova si effettua a tensione nominale Vn e si continua ad eccitare il freno finché non si raggiunge la massima corrente assorbita dal motore nominalmente In. I wattmetri sono inseriti secondo il metodo Aron e le voltmetriche sono collegate a valle per permettere di trascurare gli autoconsumi. Inizialmente il motore viene avviato normalmente e raggiunta la tensione nominale (ricordarsi di togliere le spine di cortocircuito finito il transitorio) si effettua la prima lettura con il freno disabilitato e la carcassa oscillante di quest’ultimo in posizione di equilibrio. Verrà quindi
FORMULE
K A e V = portata / n divisioni
K W = (port volt * port amper) / n divisioni V = L * K A = L * K W = L * K Pass = Wb – Wa
C (coppia resa all’albero in J) = G (peso del romano in N (2.5 Kg* 9.81)) * b (braccio in m) Presa = (2 * * n2 * C) / 60 dove n2 rappresenta la velocità del motore
= Presa / Pass
S (scorrimento) = (n1 – n2) / n1 dove n1 rappresenta i giri di sincronismo
aumentata gradualmente la tensione d’eccitazione del freno e dopo aver controllato la persistenza della tensione nominale si equilibrerà la carcassa oscillante del freno spostando il peso romano applicato sull’asta. Verrà quindi anche rilevata la distanza tra il peso e l’inizio dell’asta (braccio).
Si eseguirà il sopraccitato procedimento finche il motore non assorbe le corrente nominale. Per ogni misurazione va anche rilevato il numero di giri con un tachimetro.
N V I Wa
L K V L K A L K W
1 110 2 220 2,9 2 5,8 19 20 -380
2 110 2 220 2,95 2 5,9 16 20 -320
3 110 2 220 3 2 6 8 20 -160
4 110 2 220 3,05 2 6,1 2 20 40
5 110 2 220 3,35 2 6,7 12 20 240
6 110 2 220 3,8 2 7,6 25 20 500
7 110 2 220 4,35 2 8,7 36 20 720
N Wb n2 L C Presa Pass S
L K W giri/min m J W W
1 30 20 600 1490 0,01 0,28449 44,36716 601 0,073822 0,006667 2 32 20 640 1490 0,03 0,85347 133,1015 642 0,207323 0,006667 3 37 20 740 1485 0,08 2,27592 353,7462 743 0,476105 0,01 4 48 20 960 1475 0,15 4,26735 658,8077 964 0,68341 0,016667 5 58 20 1160 1466 0,23 6,54327 1004,008 1165 0,86181 0,022667 6 74 20 1480 1445 0,32 9,10368 1376,871 1486 0,926562 0,036667 7 86 20 1720 1430 0,395 11,23736 1681,932 1727 0,973904 0,046667
GRAFICO