I TUBI DECIMA LEZIONE PROSEGUIMENTO
IL TETRODO
L’ultima volta ci siamo lasciati parlando delle capacità interelettrodiche.
Proseguendo l’analisi e dispiegamento di tali capacità, la più dannosa è quella fra la griglia controllo e la placca specialmente se il triodo viene usato per alte frequenze VHF UHF.
Il metodo costruttivo di tali tubi come già accennato, sarà tale da ridurre il più possibile l’incidenza della capacità fra i due elettrodi e conseguentemente la sua reattanza che se, dovesse diventare troppo bassa considerate le frequenze in gioco, la su accennata capacità, potrebbe costituire un percorso innaturale fra l’uscita (anodo) e l’ingresso (griglia controllo)
Tale capacità interelettrodica dovrà essere contenuta al massimo e nell’ordine di pochissimi pF.
Ora, al fine di evitare l’accoppiamento fra griglia controllo e anodo causata dalla capacità interelettrodica esistente fra i due elettrodi, viene inserito un quarto elettrodo che chiameremo GRIGLIA SCHERMO, quest’ultimo sarà costruttivamente inserito fra la griglia controllo e la placca e il tutto costituisce un nuovo tubo, il TETRODO.
Vedi disegno nr. 1
Alla griglia schermo verrà assegnata una polarizzazione positiva e il valore di tensione ad essa applicata sarà uguale o leggermente inferiore a quella di placca.
Lo scopo principale di questo nuovo elettrodo è quello (essendo positivo) di accelerare il flusso delle cariche emesse dal catodo, comunque regolato dalla griglia controllo verso la placca e pertanto, l’accelerazione e la corrente anodica, dipenderanno in prevalenza dalla tensione applicata al nuovo elettrodo.
L’altro scopo, non meno importate, è determinato dal fatto che rende non influente le cadute di tensione ai capi della resistenza di carico RL che di fatto determinavano delle variazioni della tensione anodica conseguente alle variazioni della corrente anodica, indispensabili nel triodo, per definire con il rapporto delta Va e delta Vg il coefficiente di amplificazione.
Questa ininfluenza determina una maggiore possibilità di amplificazione del tetrodo rispetto al triodo dato che una volta che abbiamo assegnato un certo valore di tensione alla griglia schermo, sarà la griglia controllo e la – Vg ad essa applicata che determinerà la quantità di corrente anodica Ia, quest’ultima, non più dipendente dalla delta Va.
Vedi disegno nr. 2
Noterete nel disegno nr. 2 la non linearità nella curva caratteristica della corrente anodica Ia, questa non linearità è detto avvallamento provocato dalla così detta EMISSIONE SECONDARIA.
L’accelerazione degli elettroni emessi dal catodo verso la placca per effetto della griglia schermo, provocherà sulla placca stessa un vero e proprio bombardamento e a causa di ciò, la placca che come sappiamo è costruita con materiale conduttore, a sua volta emetterà elettroni detti SECONDARI.
Gli elettroni così estratti e fuoriusciti dalla superficie dal materiale placca costituiscono l’EMISSIONE SECONDARIA.
Anche nel triodo esiste l’emissione secondaria ma per la presenza della griglia controllo che è polarizzata negativamente e negativa è la carica elettrica degli elettroni secondari, quest’ultimi essendo respinti, non possono fare altro che ritornare alla placca.
Nel tetrodo al contrario, la griglia schermo trovandosi nelle vicinanze della placca e fra l’altro polarizzata positivamente, catturerà gli elettroni secondari emessi dalla placca provocando così una corrente di movimento opposto a quella anodica alla quale, evidentemente, si sottrae e il risultato sarà una diminuzione della corrente totale nel circuito anodico.
Vedi figura nr. 2 bis
L’emissione secondaria rappresenta dunque un problema ai fini della determinazione della corrente anodica totale e per eliminare tale effetto è stato necessario interporre fra griglia schermo e placca un altro elettrodo che chiameremo GRIGLIA SOPPRESSORE.
Il nuovo tubo cosi realizzato si chiamerà PENTODO.
Vedi disegno nr. 3
Alla griglia soppressore verrà assegnato un potenziale zero che comunque risulterà sempre negativo rispetto alla polarizzazione anodica ed è proprio in virtù di ciò che gli elettroni presenti per emissione secondaria sono obbligati a ritornare sulla placca perché respinti dal nuovo elettrodo.
Vedi disegno nr. 4
Lo scopo è stato raggiunto la corrente anodica non subirà diminuzioni di intensità e i valori di amplificazione del pentodo risulteranno decisamente superiori rispetto al tetrodo e possono raggiungere anche qualche centinaio di volte.