ESERCITAZIONI di
CONOMIA POLITICA H-Z n.1
Tiziana Tagliaferri
tagliafe@eco.unibs.it Orario di Ricevimento:
Lunedì h. 13:00 – 14:00
APPROFONDIMENTO:
Breve periodo : fluttuazioni del PIL e quindi dell’occupazione Lungo periodo : crescita del PIL e PIL pro capite
Questo significa crescita del benessere?
In che misura il PIL è un corretto indicatore di benessere?
GLI INDICATORI DI BENESSERE
PIL
Misura le dimensioni dell’economia
PIL PRO CAPITE
è un indicatore di benessere; tuttavia, se vale la conclusione della poesia di Trilussa… vanno allora considerati
congiuntamente anche altri indicatori come l’indice di Gini (vedi oltre)
LA STATISTICA (Trilussa)
Sai ched'è la statistica? È na' cosa che serve pe fà un conto in
generale de la gente che nasce, che sta male, che more, che va in carcere e che spósa. Ma pè me la statistica curiosa è dove
c'entra la percentuale, pè via che, lì,la media è sempre
eguale puro co' la persona bisognosa. Me spiego: da li conti che se fanno seconno le statistiche d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due.
Dunque, i seguenti indicatori:
PIL
Misura le dimensioni dell’economia
PIL PRO CAPITE
RICCHEZZA
finanziaria e reale (vedi slide successiva)
sono misure imperfette del benessere: non tengono conto degli aspetti non monetari
RICCHEZZA
• Ricchezza finanziaria: circolante, depositi a vista e non, titoli di stato, azioni, obbligazioni, fondi comuni
• Ricchezza reale: fabbricati, terreni, beni durevoli
• Ricchezza netta (attività meno passività)
• Ricchezza nazionale: somma di famiglie, imprese, settore pubblico (generalmente negativa per debito pubblico)
• Componente finanziaria si è accresciuta molto
Altre dimensioni economiche del benessere fondate su aspetti non monetari:
INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO
(tasso di occupazione; tasso di disoccupazione)
INFLAZIONE
DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
INDICE DI GINI misura la concentrazione del reddito o della ricchezza
Reddito: Italia →35-37 Svezia, Norvegia, Finlandia → 25-27 Ricchezza: più concentrata
POVERTA’
ASSOLUTA: chi vive con meno di un dollaro (PPA) al giorno nei Paesi sviluppati quasi nessuno
RELATIVA: famiglie con reddito pro capite inferiore alla metà del reddito medio del paese
SALUTE (speranza di vita)
ISTRUZIONE
INDICE DI SVILUPPO UMANO (ONU)
La teoria della crescita centra l’attenzione sul PIL:
del PIL nel lungo periodo sono determinati da produttività del lavoro
produttività del lavoro dipende da:
- capitale fisico per occupato - capitale umano per occupato - tecnologia
Capitale fisico e lavoro hanno produttività marginale decrescente
il divario nella crescita del PIL di diversi paesi può essere dovuto a:
- risparmio → investimenti - Investimento estero
- Infrastrutture
- Ricerca e sviluppo - Stabilità politica
Esercizio 1
Si faccia riferimento alla seguente tabella:
Paesi PIL pro capite PPP tasso di crescita medio
2007 1980-2007
Italia 28 815.61 2.61%
India 3 825.25 4.91%
Cina 8 510.59 8.69%
Supponendo che il tasso di crescita si mantenga costante, si calcoli
quanto tempo è necessario affinché il PIL di ciascun Paese raddoppi.
Esercizio 1 - Soluzione
Per calcolare quanto tempo è necessario affinché il PIL aumenti di n volte avete utilizzato:
t ≅ ln ≅ ln ≅ ln ≅ ln nnnn / / / / gggg se n = 2 :
Italia g = 2.61% t ≅ 0,693147181 / 0,0261 = 26.6 anni India g = 4.91% t ≅ 0,693147181 / 0,0491 = 14.1 anni Cina g = 8.69% t ≅ 0,693147181 / 0,0869 = 8 anni
Es. 1 - Soluzione
La ‘regola del 70’:
È una regola empirica per calcolare il tempo necessario affinché il valore di una variabile economica raddoppi, se si conosce il suo tasso di crescita medio annuo:
Anni necessari perché
una variabile raddoppi = 70 / tasso di crescita annuo
Es. se il PIL reale pro capite di un paese cresce a un tasso medio dell’1%
all’anno, il tempo necessario affinché raddoppi è all’incirca pari a 70 anni:
70 / tasso di crescita annuo = 70/1 = 70 anni.
Es. 1 - Soluzione
Paesi tasso di crescita medio 1980-2007
Italia g = 2.61% 70 / 2.61 = 26.8 anni
India g = 4.91% 70 / 4.91 = 14.3 anni
Cina g = 8.69% 70 / 8.69 = 8 anni
Esercizio 2
Si considerino due paesi, Poverlandia (A) e Auronia (B), nella situazione descritta dal grafico seguente:
A
B
PIL reale per occupato
Capitale fisico per occupato
(K/N)A (K/N)B (Y/N)A
(Y/N)B
Produttività
Es. 2
2.1
Nella relazione descritta dalla curva della produttività quali fattori sono tenuti costanti? Questi paesi sperimentano rendimenti decrescenti del capitale fisico per occupato?
2.2
Quali provvedimenti di politica economica potrebbero determinare un raddoppio del PIL reale pro capite in ciascun paese?
( si fornisca la rappresentazione grafica)
Es. 2 – Soluzione
2.1
Nella relazione descritta dalla curva della produttività sono tenuti costanti il capitale umano per lavoratore e la tecnologia
Entrambi i paesi sperimentano rendimenti decrescenti del capitale fisico per occupato.
2.2
Poverlandia (paese A) può cercare di aumentare il capitale fisico per lavoratore fino a (K/N)B ; mentre per Auronia (paese B)
occorrerebbe un aumento ben maggiore.
Ancora, le misure di politica economica possono essere volte ad aumentare il capitale umano per lavoratore e/o a migliorare la tecnologia.
Es. 2 – Soluzione
rappresentazione grafica:
A
B
PIL reale per occupato
Capitale fisico per occupato (K/N)A (K/N)B
(Y/N)A (Y/N)B
Produttività1 Produttività 2
Es. 3
Nei prossimi 100 anni si prevede che il PIL reale pro capite di
Crescilandia cresca a un tasso medio annuo del 2% mentre quello di Pigrilandia all’1,5%.
Se oggi il PIL reale pro capite di entrambi i paesi è pari a 20 000 euro, in che misura differirà tra 100 anni?
Es. 3
Regola dell’interesse composto
PILe = PILt (1 + tasso di crescita)n. anni Tasso di crescita : [( 1+ g)t – 1] * 100
PILC100 = 20 000 ( 1+0,02)100 = 144 893
Tasso di crescita : [( 1+0,02)100 – 1] * 100 = 624%
PILP100 = 20 000 ( 1+0,015)100 = 88 641
Tasso di crescita : ( 1+0,015)100 – 1 = 465%
PILP = (88 641 / 144 893) * 100 = 61%
Esercizio 4.1
Si consideri una funzione di produzione di tipo “Cobb-Douglas”:
F(K,N) = γγγγ KααααNββββ
(dove α, β e γ sono numeri positivi) e si verifichi sotto quali condizioni è a rendimenti di scala costanti, crescenti, decrescenti.
Esercizio 4.1 - Soluzione
Proviamo a moltiplicare i fattori lavoro e capitale per un fattore positivo x:
F(xK , xN) = γ (x K)α (x N)β =
= γ xαKα xβNβ =
= xα+β (γ KαNβ) =
= xα+β F(K , N)
Es, 4.1 - Soluzione
Pertanto:
F(xK , xN) = xα+β F(K , N) Questo comporta che:
a) se αααα + ββββ = 1 ⇒ F(xK , xN) = x F(K , N)
⇒ La funzione è a rendimenti costanti di scala.
b) se αααα + ββββ > 1 ⇒ F(xK , xN) > x F(K , N)
⇒ La funzione è a rendimenti crescenti di scala.
c) se αααα + ββββ < 1 ⇒ F(xK , xN) < xF(K , N)
⇒ La funzione è a rendimenti decrescenti di scala.
Es. 4 - Soluzione
Nel seguito useremo spesso funzioni a rendimenti costanti di scala.
Quindi, se si tratterà di Cobb-Douglas, avranno la forma:
F(K , N) = γγγγ KααααN1 – αααα
Esercizio 4.2
Si consideri una funzione di produzione “Cobb-Douglas”:
F(K,N) = γγγγ KααααN1 –αααα
e si definiscano:
• PMN = δF(K,N) / δN funzione di produttività marginale del lavoro
• PMK = δF(K,N) / δK funzione di produttività marginale del capitale
Si determinino le funzioni PMN e PMK e si verifichi il segno della loro relazione, rispettivamente ad N ed a K: sono verificate le proprietà di rendimento decrescente del lavoro e del capitale?
Esercizio 4.2 - Soluzione
PMN = δF(K,N) / δN = δ (γ Kα N1 – α ) / δN =
= γ Kα(1 – α) N1 –α –1 =
= γ (1 – α) Kα(1/N)α = PMN = γγγγ (1 – αααα) (K/N)αααα
Dato K, PMN è funzione decrescente di N: a parità di K, quote
aggiuntive di lavoro fanno crescere la produzione, ma sempre di meno.
E’ verificata la proprietà del rendimento decrescente del lavoro.
Es. 4.2 - Soluzione
PMK = δF(K,N) / δK = δ (γ Kα N1 –α ) / δK =
= γ N1 – αα Kα – 1 =
= γ α N1 –α (1/K)1 –α = PMK = γγγγ αααα (N/K)1 –αααα
Dato N, PMK è funzione decrescente di K: fissato N, successivi aumenti di capitale sono sempre meno efficaci, nel senso che fanno
aumentare la produzione, ma ogni volta sempre di meno.
Anche per il fattore K è verificata la proprietà dei rendimenti decrescenti.
Esercizio 4.3
Si consideri il caso: γγγγ = 1, ααα = 1/3α
e si rappresenti graficamente la funzione PMN quando K = 27 e PMK quando N = 27.
Esercizio 4.3 - Soluzione Se γγγγ = 1, αααα = 1/3
allora: F(K,N) = K1/3N2/3 ;
PMN = γ (1 – α) (K/N)α = 1 (1 – 1/3) (K/N)1/3 PMN = 2/3 (K/N)1/3
PMK = γ α (N/K)1 –α = 1/3 (N/K)1 – 1/3 PMK = 1/3 (N/K)2/3
Es. 4.3 - Soluzione
Se K = 27 PMN = 2/3 (27/N)1/3 PMN = 2/3 ( 3/ 3
√
N )PMN = 2 / 3
√
NN=8 PMN= 2/ 3
√
23 = 1N= 27 PMN= 2/ 3
√
33 = 2/3N= 64 PMN= 2/ 3
√
26 = 2/4 = 1/2 N= 125 PMN= 2/ 3√53 = 2/5Es. 4.3 - Soluzione
Se N = 27 PMK = 1/3 (27/K)2/3 PMK = 1/3 ( 3/ 3
√
K2 )PMK = 3 / 3
√
K2K=8 PMK= 3/ 3
√
26 = 3/4K= 27 PMK= 1/3 K= 64 PMK= 3/16 K= 125 PMK= 3/25