I TUMORI PROFESSIONALI QUALI
MALATTIE PROFESSIONALI
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Malattia professionale : stato morboso che trova la sua origine (causa, concausa) nella esposizione
protratta a cause patogene, presenti nell’ ambiente di lavoro, che agiscono progressivamente sull’organismo.
La causa lavorativa la distingue dalle patologie comuni.
TUMORI PROFESSIONALI
Sono i tumori “nella cui genesi ha agito, come causa o concausa, l’attività lavorativa, con esposizione ad agenti cancerogeni.”
( A. Forni, I tumori professionali.
In: Foà, Ambrosi. Medicina del Lavoro, Torino, UTET, 2003 )
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Causa: antecedente necessario e sufficiente che ha la capacità e l’adeguatezza di produrre quel
determinato effetto. Si chiama causa sufficiente quella che inevitabilmente comporta la comparsa della malattia.
Concausa: antecedente necessario ma non sufficiente,
concorre con evidente concretezza ed adeguata intensità
al determinismo dell’evento assieme ad altre concause.
Quanti nuovi tumori saranno diagnosticati in Italia nel 2020?
➢ 377. 000 i nuovi casi di tumore in Italia (nel 2019 erano 371.000) di cui :
➢ 195.000 fra i maschi
➢ 182. ooo fra le femmine
➢ Ogni giorno, in Italia, 1000 nuove diagnosi di tumore
Da AIOM; AIRTUM -I numeri del cancro in Italia 2020
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Sedi tumorali più frequenti
1 ° 54.976, mammella (14,6%) 2° 43.702, colon-retto (11,6%) 3° 40.882, polmone (10,9%) 4° 36.074, prostata (9,6%)
5° 25.492, vescica (6,8%)
Da AIOM; AIRTUM- I numeri del cancro in Italia 2020
Mortalità per tumore in Italia
Le neoplasie rappresentano la seconda causa di morte di tutti i decessi dopo le patologie cardio-circolatorie .
➢ I decessi attribuibili al cancro, in Italia, nel 2020 sono stimati pari a 183.200: di cui 101.900 nei maschi e 81.300 nelle femmine
➢ Un numero assoluto di poco aumentato rispetto al 2017 (180.085)
Da AIOM; AIRTUM- I numeri del cancro in Italia 2020
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TUMORI PROFESSIONALI
TUMORI : CAUSE
Le cause note del cancro sono di vari ordini:
a) fumo di tabacco, b) stili di vita,
c) infettive,
d) occupazionali,
e) radiazioni ionizzanti, f) fattori ambientali,
g) genetiche.
➢ Il fumo di tabacco (negli USA) da solo è responsabile del 33%
delle neoplasie,
➢ gli stili di vita (dieta, sovrappeso, abuso di alcool e inattività fisica) del 33%,
Da AIOM, AIRTUM - I numeri del cancro in Italia 2019
TUMORI : CAUSE
➢ le infezioni causano circa l’8% dei tumori:
-Papilloma virus 16-18 per il tumore della cervice uterina,
-Epstein-Barr per le lesioni linfoproliferative e del cavo orale, -Herpes-virus 8 per il sarcoma di Kaposi e linfomi,
-Helicobacter pylori per il carcinoma dello stomaco, -virus dell’epatite B e C per il carcinoma epatocellulare
➢ i fattori occupazionali sono responsabili del 5% delle neoplasie
Da AIOM; AIRTUM - I numeri del cancro in Italia 2019
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TUMORI PROFESSIONALI
TUMORI : CAUSE
➢ le radiazioni ionizzanti e l’esposizione ai raggi UVA sono responsabili del 2% dei tumori
➢ l’inquinamento ambientale contribuisce per un 2%
➢ l’ereditarietà ha un’incidenza molto bassa nella genesi tumorale: meno del 2% della popolazione è portatrice di mutazioni con sindromi ereditarie di rischio neoplastico. Noti sono i geni BRCA 1 e 2 che aumentano il rischio di cancro alla mammella e all’ovaio.
Da AIOM; AIRTUM - I numeri del cancro in Italia 2019
SEDE BIBLIOGRAFIA AF (%) Tutti i tumori Doll e Peto (1981)
Swedish cancer committee ( 1992) Merler et al. (1999)
Nurminem e Karijalainen (2001) Boffetta et al (2010)
Rushton et al. ( 2010)
4 2 6 2-14 0,3-2,7 5,3 Polmone Fingerhut Met al.(2006)
Driscoll et al.(2005)
Barone – Adesi et al.(2005) Rushton et al. (2012)
9 9 12-36 14,5 Mesotelioma Rushton et al. (2010)
Javholm et al. (2012)
94,9 25-90 Vescica Kogevinas M et al (2003)
Barone- Adesi et al. (2005) Rushton et al. (2010)
Javholm et al. (2012)
7,4 4-24 5,3 1,9-7,1
Frazioni dei tumori attribuibili ad esposizioni occupazionali
La Direttiva UE 2019/130
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✓ Il diritto dei lavoratori a un elevato livello di protezione della loro salute e della sicurezza sul lavoro comprende anche la protezione dagli agenti cancerogeni e mutageni sul posto di lavoro.
✓ Gli stati membri hanno facoltà di stabilire valori limite di esposizione professionale vincolanti più rigorosi.
✓ I valori limite dovrebbero essere riesaminati periodicamente in conformità del principio di precauzione e del principio di protezione dei lavoratori.
✓ Per la maggior parte degli agenti cancerogeni e mutageni non è scientificamente possibile individuare livelli al di sotto dei quali l’esposizione non produrrebbe effetti nocivi
✓ Alla luce dei dati scientifici, è inoltre necessario tenere presenti le vie di
assorbimento di agenti cancerogeni e mutageni diverse da quella inalatoria,
compresa la possibilità di assorbimento cutaneo, al fine di garantire il miglior livello di protezione possibile.
Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 27 marzo 2019 sulla
proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica
la Direttiva 2004/37/CE Scopo della Direttiva
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PRP •Programma-7.2. Prevenzione malattie professionali.
PRP
•Azione P-7.2.2 Sviluppo di nuovi sistemi e implementazione di quello esistente per l’individuazione e registrazione dei tumori
professionali ad alta e bassa frazione eziologica, con particolare riferimento al rischio amianto.
PRP
•Attività P-7.2.2.4 Realizzazione di iniziative in-
formative sulla materia generale e specifica delle malattie professionali e adempimenti correlati, con riferimento particolare alle neoplasie professionali.
P iano Regionale di Prevenzione (PRP) 2014-2019 in continuità di
programmazione anche per il 2020
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Piano Regionale di Prevenzione 2014-2019 in continuità di programmazione anche per il 2020
Obiettivo specifico dell’azione P-7.2.2
Favorire l’identificazione e la denuncia/segnalazione dei tumori di certa, probabile o possibile origine professionale, ad alta e bassa frazione
eziologica, e l’inserimento nel Sistema di Sorveglianza Nazionale sulle
Malattie Professionali “MalProf.”
IARC (International Agency for Research on Cancer)
L’ Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro valuta mediante revisione delle informazioni rilevanti (dati epidemiologici, sperimentali, tossicologici e sui meccanismi d’azione):
- le sostanze chimiche o miscele di sostanze responsabili di tumori professionali e relativi organi bersaglio
- i processi industriali responsabili di tumori professionali e
relativi organi bersaglio.
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Tumori professionali
Secondo la IARC (International Agency for Research on Cancer) il cancro provoca annualmente tra la popolazione mondiale 8.2 milioni di decessi.
Relativamente ai tumori professionali , secondo stime a livello mondiale prodotte dall’ILO (International Labour Office), è associabile ai tumori il 32% dei decessi conseguenti all’attività lavorativa.
In Europa tale percentuale arriva al 53% che , in valore assoluto,
corrisponde a una oscillazione tra i 60 mila e 100 mila lavoratori deceduti
in un anno a causa di neoplasie.
a) agente cancerogeno :
1) una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come
sostanza cancerogena di categoria 1 A o 1 B di cui all'allegato I° del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento
europeo e del Consiglio;
2) una sostanza, miscela o procedimento menzionati all'Allegato XLII del
presente decreto, nonché sostanza o miscela liberate nel corso di un
processo e menzionate nello stesso allegato;
b ) agente mutageno :
1) una sostanza o miscela corrispondente ai criteri di classificazione come agente mutageno di cellule germinali di
categoria 1 A o 1 B di cui all'allegato I°
del regolamento (CE) n. 1272/2008;
Protezione da agenti cancerogeni e mutageni : il punto di partenza
Articolo 234 - D.Lgs.81/2008 s.m.i.
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Che cosa significa CLP ? Regolamento EC 1272/2008 per la classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze e miscele
Substanc es and mixtures Classification
Labelling
Packaging
Categoria 1 Cancerogeno accertato o presunto nell’uomo. Una sostanza è classificata in Cat.1 sulla base di studi epidemiologici o su dati sugli animali. Una sostanza può essere ulteriormente distinta in :
Cat. 1 A con cancerogenicità accertata sull’uomo, la classificazione è soprattutto basata sugli studi
epidemiologici sull’uomo.
Cat. 1 B con presunta cancerogenesi nell’uomo la cui classificazione è basata soprattutto su evidenze nell’animale da esperimento
Categoria 2 Sospetto cancerogeno nell’uomo. Il collocamento in questa categorie è fatto sulle evidenze ottenute dagli studi
sull’uomo e sull’animale. Quando non ci sono le condizioni per collocare le sostanze nelle prime due sottocategorie la classificazione cade in questo caso.
Classificazione CLP
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La classificazione dei cancerogeni secondo IARC
Da AIOM - AIRTUM; I numeri del cancro in Italia 2020
Monografie IARC
Le Monografie sono la fonte più utilizzata sia dalla comunità scientifica sia da commissioni governative per finalità normative.
Monografie in cui vengono rivalutati tutti i cancerogeni umani:
Volume 100A: Pharmaceuticals Volume 100B: Biological Agents
Volume 100C: Arsenic, Metals, Fibres, and Dusts
Volume 100E: Tobacco, areca nut, alcohol, coal smoke, and salted fish ...
Volume 121 (anno 2019): Stirene, Stirene 7-8-Oxide and Quinoline
Volume 125…
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IARC
Dei 120 cancerogeni certi per l’uomo ( gruppo 1) 44 sono stati classificati dalla IARC come esposizioni
professionali cancerogene per l’uomo:
• 32 agenti chimici o fisici e gruppi di agenti o miscele per le quali l’esposizione è prettamente occupazionale
• 12 processi industriali o professioni
IARC CLP Gruppo 1 Cat. 1 A Gruppo 2 Cat. 1 B
Gruppo 3 Cat. 2
Gruppo 4
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Sanluri 2018
IARC: più di 400 agenti cancerogeni o potenzialmente cancerogeni per l’uomo
Dei 120 “cancerogeni certi per l’uomo”, 44 sono cancerogeni occupazionali
CAREX 2000 (CARcinogen Exposure): in Italia 4,2 milioni di lavoratori esposti a cancerogeni occupazionali su un
totale di 21,8 milioni di lavoratori occupati (circa 25% )
Quanti sono gli esposti a cancerogeni professionali ?
LA SOTTONOTIFICA DEI TUMORI PROFESSIONALI
Anno a) Totale dei Tumori Italia
b) Quota tumori attribuibili a fattori
occupazionali (5%)
c) N. casi denunciati all’INAIL
Percentuale dei casi
denunciati c) sul totale b)
Sottonotifica % dei tumori attribuibili a fattori
occupazionali
2014 366.000 18.300 2287 12,5 % 87,5 %
2015 363.000 18.150 2058 11,3 % 88,7 %
2016 369.000 18.450 1887 10,2 % 89,8 %
2017 365.000 18.250 1820 10,0 % 90,0 %
2018 373.000 18.650 2461 13,2% 86,8%
2019 371.000 18.550 2628 14,16% 85,84%
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Tratto da: “Malattie professionali tra percezione del rischio ed epidemiologia” di Prof. Giuseppe Mastrangelo - Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica - Università di Padova
La sottostima dei tumori professionali
Perché è difficile individuare l’origine professionale delle neoplasie?
• il tumore professionale non ha caratteristiche istopatologiche e cliniche diverse da quelle di una neoplasia spontanea della stessa sede
• ci sono incertezze scientifiche sulla cancerogenicità di molti agenti
possibili interazioni tra esposizioni professionali, ambientali ed
abitudini di vita
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Perché è difficile individuare l’origine professionale delle neoplasie ?
• le conoscenze sugli effetti di esposizioni multiple sono scarse
• e’ spesso difficile ricostruire le reali esposizioni (sia qualitativamente che quantitativamente)
• il periodo di latenza tra l’esposizione e l’insorgenza della
neoplasia è in alcuni casi molto lungo
Cancerogeni professionali
Silice cristallina : nei paesi dell’EU più di 2 milioni di lavoratori esposti nelle industrie della lavorazione dei minerali, dei metalli e delle
costruzioni
Arsenico (esposizione per inalazione, contatto):
eccesso di rischio per tumori della cute, del polmone e della vescica, e con meno consistenza, del rene, del fegato e della prostata
Gas di scarico dei motori diesel (classificati dalla IARC come cancerogeni di gruppo 1 nel 2012) : associati ad aumento di rischio per
tumore del polmone e della vescica (esposizioni professionali nelle miniere
non metallifere, nelle ferrovie e nei trasporti)
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Cancerogeni professionali
Amine aromatiche : associate ad un aumento di rischio per tumore della vescica, leucemia e linfomi, tumori del polmone e dello stomaco
Formaldeide: associata ad un aumento di rischio per tumori del nasofaringe, leucemia mieloide
(industrie tessili e delle materie plastiche)
Cancerogeni professionali Idrocarburi policiclici aromatici (IPA ):
associati ad un aumento di rischio per tumore del polmone e della cute (produzione di alluminio, gassificazione e produzione del carbone)
Benzene: evidenza di una associazione positiva con linfoma non-
Hodgkin(NHL), leucemia linfocitica acuta (ALL) e cronica (CLL), mieloma multiplo
(associazione tra esposizione a benzene e NHL in studio prospettico di
popolazione a Shanghai su più di 70.000 donne: manifattura di prodotti
in gomma, sostanze chimiche organiche, veicoli).
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«Frazione di rischio attribuibile»
“Frazione di casi di malattia in una data popolazione che non si sarebbero verificati se il fattore di interesse fosse stato assente.”
La proporzione di tumori attribuibili all’ambiente lavorativo è
sesso - luogo - e periodo-specifica: la prevalenza di persone
professionalmente esposte nella popolazione varia nel tempo
e nello spazio.
ad alta frazione eziologica professionale se l’associazione con alcune esposizioni lavorative è molto elevata ed è l’unica causa documentata
a bassa frazione eziologica professionale se l’esposizione a specifici cancerogeni occupazionali è una delle diverse cause conosciute ((tumori per i quali sono note sia cause
professionali che extraprofessionali (fumo, alcol, inquinamento…))
Distinzione dei tumori professionali in 2 gruppi:
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A Frazione Eziologica Professionale Alta
(60-90%)
•Mesoteliomi maligni (amianto)
•Neoplasie naso-sinusali (polveri di legno e polveri di cuoio)
•Angiosarcomi epatici (cloruro di vinile monomero)
A Frazione Eziologica Professionale Bassa (10-40%)
•Neoplasie polmonari
•Neoplasie vescicali
•Neoplasie app.emolinfopoietico
•Neoplasie della laringe
•Neoplasia dell’ovaio
•Neoplasie della cute
Tumori lavoro-correlati
Criteri biologici - occupazionali per valutare l’eziologia dei tumori:
➢la sostanza nociva sospetta deve avere potere cancerogeno o un fondato sospetto che lo sia
➢la sostanza deve essere presente nel luogo di lavoro (esposizione documentata ad un cancerogeno nell’ambiente di lavoro)
➢il periodo di esposizione e di latenza (la durata dell’esposizione o
anzianità della mansione lavorativa e il tempo di latenza tra l’esposizione e la comparsa del tumore deve essere plausibile)
➢ il nesso di causalità
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Criteri biologici - occupazionali per valutare l’eziologia dei tumori:
➢il criterio cronologico (la comparsa della neoplasia deve avvenire dopo un certo lasso di tempo variabile caso per caso e in accordo con i dati di
letteratura)
➢ il criterio topografico (la sede del tumore deve essere tipica per l’agente cancerogeno in causa : polmone, pleura, vescica, cute, midollo osseo …)
➢il criterio istologico (il tipo istologico del tumore deve essere compatibile
con il tipo di agente oncogeno)
Sospettare l’eziologia professionale del tumore
1. Diagnosi clinica :
Il MMG valuterà la lettera di dimissione ospedaliera che indica la diagnosi clinica e il tipo istologico del tumore.
2. Anamnesi lavorativa :
L’anamnesi condotta dal MMG deve ricercare nella storia lavorativa del
proprio assistito lo svolgimento di attività/ mansioni che lo abbiano
esposto a rischio cancerogeno
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Se la neoplasia diagnosticata è :
Ad alta frazione eziologica
A bassa frazione eziologica
Ipotizzare subito l’origine
professionale della neoplasia
Proseguire nel percorso per la
diagnosi eziologica
Sanluri 2018
Classifica zione e Monogra
fie IARC
Monografie
in cui vengono rivalutati tutti i
cancerogeni umani : da Volume 100 A a Volume 100 F
Analisi della letteratura
Banche Dati
DM 10.06.
2014 (elenco delle malattie professionali
per cui vige l’obbligo di
denuncia)
Gruppo VI della :
Lista I: elevataprobabilità
Lista II: limitataprobabilità
Lista III: possibili
Patologie neoplastiche inserite nelle
Tabelle del DM 9 aprile
2008
Dove trovare le risposte
ReNaM
ReNaTuNS
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Tabella Industria (85 voci)
Tabella Agricoltura (24 voci)
Da 1 a 50 > patologie da rischio chimico
Da 51 a 68 > patologie respiratorie ( comprese patologie neoplastiche da amianto , legni duri e cuoio) Da 69 a 74 > patologie cutanee Da 75 a 84 > patologie da rischi fisici
85 > patologie parassitarie
Da 1 a 13 > patologie da rischi chimici
Da 14 a 16 > patologie cutanee Da 17 a 18> patologie respiratorie Da 19 a 23 > patologie da rischi fisici 24 > patologie parassitarie
Nuove tabelle Malattie Professionali – D. M. 9.4.2008
Tabelle malattie neoplastiche . Industria. D.M. 9.4.2008
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Tabelle malattie neoplastiche. Industria. D.M.9.4.2008
Tabelle malattie neoplastiche . Industria. D.M. 9.4.2008
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Tabelle malattie neoplastiche. Industria. D.M. 9.4.2008
Tabelle Malattie neoplastiche. Industria. D. M. 9.4.2008
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Tabelle malattie neoplastiche. Agricoltura. D.M. 9.4.2008
D.M. 10/06/2014
Aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi dell’art. 139 del DPR 1124/65.
Struttura dell’elenco
Lista I: malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità
Lista II: malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
Lista III: malattie la cui origine lavorativa è possibile
D.M. 10/06/2014 Struttura dell’elenco
Ogni lista è suddivisa in 7 gruppi:
Gruppo 1 Malattie da agenti chimici Gruppo 2 Malattie da agenti fisici
Gruppo 3 Malattie da agenti biologici
Gruppo 4 Malattie dell’apparato respiratorio Gruppo 5 Malattie della pelle
Gruppo 6 Tumori professionali
Gruppo 7 Malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell’organizzazione del lavoro
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Acquisire diagnosi clinica
Effettuare accurata anamnesi lavorativa ( mansione/i svolta/e, durata
dell’esposizione, inizio e fine esposizione)
Ricercare nella storia lavorativa del soggetto esposizione a
cancerogeni( IARC, analisi letteratura, data-base, riferimenti normativi tabelle DM
9 aprile 2008 e DM 10 giugno 2014)
Valutare la plausibilità tra tumore diagnosticato e
attività lavorativa (in relazione a età, latenza,
sede del tumore…)
Procedere agli adempimenti medico-legali
In sintesi…
Sanluri 2018
AMIANTO E TUMORI PROFESSIONALI
Tutte le forme di amianto sono cancerogene per l’uomo e sono responsabili della più grande proporzione di tumori professionali . Sufficiente evidenza di cancerogenicità per:
mesotelioma
tumore del polmone tumore della laringe tumore dell’ovaio
Limitata evidenza di cancerogenicità per:
tumore del colon-retto tumore della faringe tumore dello stomaco
Fonte:
World Health Organization (WHO). Mortality and Burden of Disease Attributable to Selected
Major Risks. Geneva, Switzerland (2009)Dipartimento di prevenzione Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Carbonia-Sanluri
Mesotelioma
Il mesotelioma è una rara neoplasia che insorge dal rivestimento sieroso delle cavità pleurica, peritoneale, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo e rappresenta la più frequente neoplasia maligna di queste
strutture, caratterizzata da una prognosi infausta.
Incidenza :
nel 2020 sono attesi circa 2.000 nuovi casi di mesotelioma, 1.500 in soggetti di sesso maschile e 500 nei soggetti di sesso femminile (1% e 0,3% di tutti i tumori incidenti).
La sede più frequente di insorgenza è quella pleurica (90%), seguita da
quella peritoneale (6,5%); assai più rari sono i mesoteliomi pericardici e della
tunica vaginale del testicolo .
Mesotelioma
“ E’ necessario che sia trascorso un minimo di 10 anni dalla prima esposizione per attribuire il mesotelioma all’esposizione all'amianto, sebbene nella
maggior parte dei casi il periodo di latenza sia più lungo (e cioè nell'ordine di 30- 40 anni)”. (*)
Il rischio di mesotelioma aumenta con l’aumentare sia dell’intensità sia della durata dell’esposizione (= esposizione cumulativa) e quindi della quantità di fibre di amianto inalata. Resta però impossibile definire una soglia di
esposizione cumulativa al di sotto della quale non c’è un incremento di rischio. Pertanto, tutti gli individui che sono stati esposti all’amianto sono considerati a rischio di mesotelioma.
“ Il fumo non ha alcuna influenza sul rischio di mesotelioma”. ( *)
(*) Amianto, asbestosi e il cancro, i criteri di Helsinki per diagnosi e attribuzione 2014:
raccomandazioni
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Tumore del polmone
Nel 2020 sono attese in Italia 41.000 nuove diagnosi di
tumore del polmone ( da AIOM-AIRTUM «I numeri del cancro in Italia 2020» ).
E’ la seconda neoplasia più frequente negli uomini (14,1%) e la terza nelle donne (7,3%).
Tipi istologici di tumore del polmone che possono essere correlati all’amianto:
carcinoma squamoso – adenocarcinoma - carcinoma a
grandi cellule - carcinoma a piccole cellule - carcinoma
sarcomatoide - carcinoma adenosquamoso
Tumore del polmone
E’ chiaramente dimostrato il nesso di causalità tra inalazione di fibre di amianto e tumore del polmone.
Il rischio del tumore del polmone aumenta con il crescere dell’
“esposizione cumulativa” nei soggetti esposti ad amianto .
“Per attribuire un tumore del polmone all’amianto è necessario che sia
trascorso un tempo minimo di dieci anni dalla prima esposizione all’amianto”
(Helsinki 2014).
Effetto sinergico, nel rischio di tumore del polmone, tra fumo e amianto
secondo un modello moltiplicativo, per cui l’entità del rischio che deriva
dalla contemporanea presenza dei due fattori risulta superiore alla somma
degli effetti prodotto da ciascuno di essi, singolarmente considerato.
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Cancro della Laringe
La IARC nel 2009 ha determinato che l’amianto debba essere
considerato “Cancerogeno certo - Gruppo 1” anche per il cancro della laringe, risultati che sono stati pubblicati nel Volume 100/C delle
Monografie IARC.
Sin dai primi anni ’70 si è sviluppato un intenso dibattito scientifico a livello internazionale circa la attribuibilità del cancro della laringe alla esposizione professionale a fibre di amianto.
In particolare la discussione scientifica riguardava il ruolo non solo delle
fibre di amianto ma di altri due diffusi cancerogeni quali il fumo di
sigaretta e l’abitudine ad assumere bevande alcooliche.
Cancro dell’ovaio
La IARC ha concluso che vi è evidenza sufficiente per ritenere l’amianto causalmente associato al tumore dell’ovaio.
Pertanto, il tumore dell’ovaio deve essere considerato come una patologia causata dall’ amianto.
Importanti contributi, per quanto riguarda il cancro dell’ovaio, sono giunti dai risultati di studi di coorte condotti in Italia tra lavoratrici
esposte all’asbesto in cementifici* o in donne con storia di esposizione ambientale ( non occupazionale) in quanto mogli di lavoratori esposti all’asbesto**.
*(Magnani C, Ferrante D, Barone – Adesi; 2008)
**( Cancer mortality and incidence of mesothelioma in a cohort of wives asbestos
workers in Casale Monferrato (Ferrante D., Bertolotti M, Todesco -Italy,2007))
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TuNS (Tumori Naso-Sinusali)
➢I tumori naso-sinusali sono tumori rari, con un’incidenza, nella maggior parte dei paesi industrializzati, attorno a 1 caso per 100.000 abitanti per anno . Si tratta di una neoplasia con un rischio di insorgenza nella
popolazione generale molto basso e, viceversa, con una rilevante frazione di casi nella popolazione lavorativa esposta agli agenti causali.
➢I TuNS infatti si pongono, fra i tumori a più alta frazione eziologica
professionale, come neoplasie complessivamente con maggior quota di
origine professionale, al 2° posto dopo il mesotelioma maligno indotto da
amianto e seguiti dall’angiosarcoma epatico da esposizione a Cloruro di
vinile monomero (CVM).
TuNS - Settori di attività maggiormente coinvolti
Attività con esposizione a polveri di legno
Attività con esposizione a polveri di cuoio
Attività con esposizione a solventi
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Tumore Agenti o processi lavorativi per cui vi è sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo
Gruppo 1
Agenti o processi lavorativi per cui vi è limitata evidenza di cancerogenicità nell’uomo
Gruppo 2A TuNS
(Tumori naso- sinusali)
➢ Polveri di legno
➢ Polveri di cuoio
➢ Nichel
➢ Fumo di tabacco
➢ Radio 226 e 228
➢ Produzione di alcool isopropilico
Attività di carpenteria Composti del cromo VI Formaldeide
Manifattura tessile.
Monografie IARC, Voll.25,sup7,1987, 100C,100D,100E,100F,2012
La IARC classifica:
Legni teneri Legni duri* Legni duri esotici
Abete bianco ( Ables) Abete rosso ( Picea) Cedro( Chamaecyparis) Cipresso (Cupressus) Larice (Laryx)
Duglasia (Pseudotsuga menziesii)
Pino (Pinus)
Sequoia ( Sequoia sempervirens) Abete canadese (Tsuga)
Tuia (Thuja)
Acero (Acer) Betulla (Betulla)
Carpino bianco (Carpinus) Castagno (Castanea) Ciliegio(Prunus) Faggio (Fagus) Frassino (Fraxinus) Noce (Juglans)
Noce americano (Carya) Olmo (Ulmus)
Ontano (Alnus)
Pioppo Tremulo (Populus) Platano (Platanus)
Quercia (Quercus) Salice (Salix)
Tiglio (Tilia)
Afrormosia (Pericopsis elata) Ebano ( Diospyros)
IroKo (Chlorophora excelsa) Legno di Balsa (Ochroma)
Legno di Kauri (Agathis australis) Legno di limba (Terminalia superba) Legno di meranti (Shorea)
Mogano d’Africa (Khaya) Noce mansonia (Mansonia)
Obeche (Triplochiton scleroxylon) Palissandro (Dalbergia)
Palissandro brasiliano (Dalbergia nigra)
Rimu o Pino rosso (Dacrydium cupressinum)
Teak (Tectonia grandis)
Classificazione dei legni (Monografia n.62 - IARC, 1995)
*Il termine «duro» non fa riferimento all’effettivo grado di durezza del legno, ma è la traduzione letterale del termine inglese «hardwood», utilizzato per indicare il legno ricavato da alberi del tipo Angiosperme. In linea generale i «legni duri» sono rappresentati dalle latifoglie ed i « legni dolci» o teneri, dalle conifere
(Gymnosperme). Emblematico è il caso del legno di pioppo che, pur essendo un legno tenero in termini di lavorabilità, è compreso tra i legni duri.
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TuNS - Fattori di rischio extra-professionali
- Abitudine al fumo
- Patologie rinosinusali (poliposi nasale, sinusopatie)
- Utilizzo di farmaci : steroidi topici, estro progestinici
- Interventi di radioterapia
TuNS : tipi istologici - Carcinoma a cellule squamose
- Adenocarcinoma
- Carcinoma linfoepiteliale
- Carcinoma indifferenziato nasosinusale (SNUC) - Tumori neuroendocrini
L’ esposizione professionale è più frequentemente associata allo
sviluppo di adenocarcinoma
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TuNS - Segni e sintomi
Nelle fasi iniziali i tumori maligni dei seni paranasali presentano un decorso asintomatico.
Talvolta si manifestano con una sintomatologia aspecifica e misconosciuta.
Spesso si accompagna a flogosi cronica della mucosa nasale, dando così un quadro diagnostico iniziale fuorviante di sinusopatia cronica :
-occlusione nasale monolaterale -rinorrea
-epistassi
Mesoteliomi
Tumori naso- sinusali
Tumori a bassa frazione eziologica
Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM)
Registro Nazionale Tumori Naso- Sinusali (ReNaTuNS)
Registro dei tumori a bassa frazione eziologica
Sorveglianza epidemiologica dei tumori di origine occupazionale
Art.244 D.Lgs.81/2008 Registrazione dei tumori
Presso l’INAIL è istituito il Registro Nazionale dei casi di sospetta origine
professionale con sezioni dedicate a:
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Il rapporto riferisce di tutti i casi di:
➢ Mesotelioma Maligno della pleura
➢ del peritoneo
➢del pericardio
➢della tunica vaginale del testicolo
con una diagnosi compresa tra il 1993 e il 2015.
L’architettura del ReNaM si basa sui dati trasmessi al Registro Nazionale dei
Mesoteliomi (ReNaM) dai centri operativi
Regionali (COR).
Periodo di diagnosi 1993-2015
Nel Registro regionale dei Mesoteliomi tenuto a cura del Centro Operativo Regionale (COR) - istituito presso
l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Sardegna -sono registrati in Sardegna, nell’intervallo di tempo 2000 -2019,
n. 330 casi di mesotelioma asbesto - correlati : - n. 289 con diagnosi certa
- n. 21 con diagnosi probabile -n. 20 con diagnosi possibile
corrispondenti mediamente a 16,5 casi di mesotelioma all’anno.
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Archivio ReNaM VI Rapporto Periodo 1993-2015
N. casi 27.356
Età media alla diagnosi 70 anni
Rapporto di genere Il rapporto di genere (U/D) è pari a 2,5 Mediana della latenza (data inizio
esposizione e data incidenza malattia)
48 +/-11 anni
Sedi anatomiche più frequenti Pleura ( 25.450 casi, più del 90% dei casi) Peritoneo ( 1.769 casi, 6,5% dei casi )
Modalità di esposizione approfondite per 21.387 casi e tra questi:
Professionale (70%), familiare (4,9%),
ambientale (4,4%), attività di svago o hobby (1, 5%), esposizione improbabile o ignota (20%)
Anno inizio esposizione Per la metà dei casi tra il 1951 e il 1966. Solo per il 14,3 % dei casi dopo il 1970
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Archivio ReNaM VI Rapporto Periodo 1993-2015
Settori di attività più colpiti per motivi professionali
Edilizia (15,5%), Industria pesante (8,6 %), Cantieri navali (6,1%) Industria tessile (6,4%), Difesa militare (4,3%), Attività di fabbricazione di prodotti in
metallo (5,7%), Metallurgia (3,4%) , Rotabili ferroviari (3,2%), Industria del cemento-amianto (3,1%)
Altri settori di attività coinvolti nell’esposizione
Produzione, riparazione e manutenzione degli autoveicoli e motoveicoli ,Trasporti terrestri e
marittimi , Industria chimica e delle materie plastiche, Produzione di energia elettrica e gas , Zuccherifici e altre industrie alimentari , Vetro , Carta ,Gomma, Estrazione e raffinerie di petrolio
RenaTuNS :
➢ricerca attiva di tutti i casi di tumore naso-sinusale dal 1989 al 2012
➢analisi delle modalità di esposizione
➢produzione e diffusione dei risultati.
L’architettura del RenaTuNS, al pari del ReNaM, si basa sui dati trasmessi
al Registro Nazionale dei Tumori naso-
sinusali dai Centri Operativi Regionali
(COR).
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Archivio ReNaTuNS Periodo 1989- 2012
N. casi 1.352
Età media alla diagnosi 66,2 anni, senza differenze di genere Rapporto di genere Il rapporto di genere (U/D) è pari a 2,7
Diagnosi certa Nel 98,6% dei casi
Sedi anatomiche più frequenti cavità nasali (41,6%) seno etmoidale (20,6%) seno mascellare (16,8%)
Morfologia più diffusa carcinomi a cellule squamose (34,3%) adenocarcinomi di tipo intestinale (21%) Esposizione professionale Nel 97% dei casi
Agenti cancerogeni più frequenti Polveri di legno (49,4%), polveri di cuoio (39,6%), solventi (11,4%), cromo (4,9%) e formaldeide ( 4,5%) Settori di attività coinvolti
nell’esposizione
Per le polveri di legno : fabbricazione di mobili in legno
Settori di attività coinvolti nell’esposizione
Per le polveri di cuoio : produzione di calzature
Polveri di legno Una storia recente
Soggetto di 55 anni. Dipendente.
Dal 1978 al 2018 falegname - addetto alla produzione di mobili- con utilizzo di legni teneri e duri (frassino, ciliegio e castagno)
Ex - fumatore (dal 1982 al 1990 4 sig/die)
Regolare utilizzo dei DPI durante l’attività lavorativa
A partire dal 2016 comparsa di ricorrenti episodi di ostruzione nasale sinistra e, talvolta, epistassi. Dopo diversi consulti ORL viene sottoposto a polipectomia
Nel 2017 FESS ( Functional Endoscopic Sinus Surgey) per rimozione sinechie cicatriziali Nel 2018, dopo nuovi episodi di ostruzione respiratoria nasale sinistra, effettua TC
(25.10.2018) che evidenzia : “ingombro del seno mascellare sinistro, delle celle etmoidali con
iniziale interessamento del seno frontale, erosione ossea del setto nasale, del turbinato inferiore di sinistra e delle celle etmoidali” e viene sottoposto a FESS + settoplasticaEsame istologico definitivo (29.01.2019) : adenocarcinoma naso sinusale di tipo intestinale,
sottotipo mucinoso, discretamente differenziato.
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1. Segnalazione di malattia professionale ex-art.139/ del DPR 1124/65 inviata allo SpreSAL , da parte del medico di medicina generale
2. Attività medico SpreSAL
➢convocazione dell’interessato
➢Indagine malattia professionale che ha previsto :
a. Visita medica con raccolta anamnesi lavorativa attraverso apposito questionario (industria del legno), versione modificata del questionario proposto nelle Linee Guida ISPESL
b. Attenta valutazione dei fattori di rischio extra professionali : fumo di sigaretta, terapie in atto o pregresse, attività hobbistiche come falegnameria, cuoio, pelli…
c. Valutazione cronologica della documentazione sanitaria esibita dal lavoratore
➢ Richiesta al Medico Competente Aziendale delle cartelle sanitarie e di rischio.
➢ Richiesta del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) al Datore di lavoro
dell’azienda presso la quale il lavoratore ha svolto la sua attività lavorativa.
3. Valutazione del caso
a. Presenza di agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro: polveri di legno duro certamente cancerogeni (Gruppo 1 della IARC)
b. Esposizione professionale certa. Dichiarazione esplicita e descrizione esaustiva del lavoratore dell’attività svolta. Le mansioni dichiarate dal lavoratore hanno trovato riscontro in quelle descritte nel DVR aziendale.
c. Sede anatomica tipica per l’agente oncogeno. Setto nasale ed etmoide ( come da referto TAC)
d. Esame istologico compatibile con l’agente oncogeno. Adenocarcinoma di tipo intestinale (ITAC) diagnosi certa
e. Periodo di latenza : lungo 39 anni
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4. Considerazioni conclusive :
a) nei dati reperibili in letteratura il TuNS riconosce lunghi periodi di latenza.
b) l’ITAC è il tipo istologico più frequentemente associato ai TuNS nei lavoratori con esposizione a polveri di legno
c) il Tumore naso-sinusale insieme al mesotelioma maligno e all’angiosarcoma epatico è un tumore ad alta frazione eziologica professionale
d) il D. M. 10/06/2014 elenca il Tumore delle cavità nasali e dei seni paranasali tra le malattie associate a esposizione a Polveri di legno nella Lista 1 (“Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità”).
-Per cui :
“ Adenocarcinoma sino nasale di tipo intestinale, sottotipo mucinoso,
discretamente differenziato” nella cui genesi l’esposizione professionale a
polveri di legno tra cui anche legni duri (frassino, ciliegio, castagno) ha svolto un
ruolo causale.
Da “Tumori Professionali: analisi per comparti di attività economica – INAIL 2019”
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Da “ Tumori professionali: analisi per comparti di attività economica- INAIL 2019
”
AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE
Amianto Metalmeccanico •Produzione, montaggio e manutenzione di macchine che sviluppano alte
temperature (forni, caldaie, camere calde, macchine a caldo)
Operazioni di saldatura Attività di fabbro
Mesotelioma
Tumore del polmone Tumore della laringe Tumore dell’ovaio
Edilizia e Costruzioni
Posa e lavorazione lastre per tetti, coibentazione
Costruzione e riparazione nel settore ferroviario, navale
Tutte le mansioni incluse carrozzieri e meccanici di autoveicoli
Chimica, raffinerie Manutenzione e
conduzione di impianti,
preparazione e uso filtri in
amianto
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AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE
Amianto Agricoltura •Utilizzo di filtri in amianto nella produzione di vino e altre
bevande
• Uso di essiccatoi per il raccolto
• Riciclo di sacchi in iuta contaminati da amianto
• Pulizia di lettiere per animali contenenti amianto
Mesotelioma
Zuccherifici e industrie
alimentari Panifici Distillerie Birrifici
Manutenzione di condotte
Coibentazione amianto nei forni
(panifici)
AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE Infezione
cronica da virus C
Sanità Esposizione del personale sanitario per via :
Percutanea mucocutanea
Epatocarcinoma
Infezione cronica da virus B
Sanità Esposizione del personale sanitario per via :
percutanea mucocutanea
Epatocarcinoma
Infezione HIV Sanità Esposizione del personale sanitario per via :
percutanea mucocutanea
Linfoma-NH
Sarcoma di Kaposi
Micosi fungoide
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AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE
Chemioterapici antiblastici
Formaldeide Ossido di etilene
Sanità Esposizione del personale sanitario
Leucemie
Radiazioni ionizzanti Radiazioni UV Campi
magnetici
Sanità Tecnici radiologi Mammella,
polmone, cute,
tiroide
AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE
Polvere di legno Segherie Falegnamerie
Decorticamento legnami
• diverse attività di carpenteria
(segatura, levigatura, piallatura, etc.)
Carcinoma cavità nasali
Polvere di cuoio Lavorazione cuoio e pelli
Confezione di calzature
Conservazione, concia, preparazione, trattamento e rifinitura di pelli e cuoio e loro lavorazione
Carcinoma cavità nasali
Cromo esavalente
Metalmeccanico Carcinoma naso-sinusale
Carcinoma del polmone
Nichel Metalmeccanico Carcinoma naso-sinusale
Carcinoma del polmone Formaldeide Ind. Chimica
Falegnameria
Concia pelli Sanità
Fabbricazione legno lamellare, truciolato, multistrato.
Verniciatura arredi e pavimenti in legno.
Anatomia patologica
Carcinoma naso-faringe
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AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE
Benzene Ind. Petrolchimica
Distribuzione carburante
Riparazione autovetture
Tumore emolinfopoietico
Farmaci antiblastici Sanità Manipolazione da parte del personale addetto
Tumore emolinfopoietico
HCV, HBV, HIV tipo 1 Sanità Contagio da parte del personale addetto
Tumore emolinfopoietico
Radiazioni ionizzanti Sanità Esposizione da parte del personale addetto ( tecnici di radiologia)
Tumore emolinfopoietico
Tricloroetilene Tintoria e lavanderia Ind. Tessile
Decapaggio
Pulitura tessuti Tumore emolinfopoietico
AGENTE COMPARTO LAVORAZIONI TUMORE Radiazione solare
(UV)
Agricoltura Edilizia Pesca
Lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto
Epiteliomi cutanei
Oli minerali Industria
petrolchimica Metalmeccanica
Epiteliomi cutanei
Radiazioni ionizzanti
Radiazione solare Agricoltura Edilizia
Pesca
Metalmeccanica
Lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto
Saldatura ad arco elettrico
Melanoma
Dipartimento di prevenzione Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Sanluri 2018