• Non ci sono risultati.

LESINA MENSILE. POEMETTO # % CON CENTO E TRE ec. CC. CC. DECANO DELL* ACCADEMIA* DEGLI AFFAMATI DI Citi-

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "LESINA MENSILE. POEMETTO # % CON CENTO E TRE ec. CC. CC. DECANO DELL* ACCADEMIA* DEGLI AFFAMATI DI Citi-"

Copied!
34
0
0

Testo completo

(1)

LA

LESINA MENSILE.

POEMETTO

Ut-

Di

MISERILO PENURIA

DECANODELL* ACCADEMIA* DEGLIAFFAMATIDICiti- CUT,SEGRETARIOPERPETUODEGLI SPILORCIDI B \G- DAT, E SOCIO ONORARIO DELL’ARCADIADISIAM CON CENTO ETRE ec.CC. CC.

NELLASTAMPERIA DELLASOCIETÀ FILOMATICA

(2)
(3)

ALLA.

GENTE

Che può

spendere impunemente un'carlino.

Io

la Lesina canto,ciLesinanti Piano:Lesina è

nome

ricevuto;

Ma

Lesinanti pressode’ cruscanti

È

vocabolo spurio, e sconosciuto.

Io rispondo,facendoai serpedanti JJ argomento rettorico cornuto,

Crusca

ab antiquo partorìCruscante ?

E

di LesinaorfiglioèLesinante-

Comunque

vadail pedantescoaffare

,

DiLesinanti,e Lesinaragiono:

È

questaunavirtùfralepiù rare

Quelli ifedelisuoiseguacisono.

Se

P

originelorvuol dimandare Ogni

uomo

chenonsiatrevoltebuono, Io(nècredo mentire

) glirispondo Ch’èl’originelorquelladelmondo.

DigilizedbyGoogle

(4)

4

Ed

in fatti, fjuc’primiabitatori,

Che

del secolo

d

Jorofuron detti, Vestian di fronde dicipressi

, eallori

O

di pellidi agnelli, edi capretti:

Per gliedifìzjnon spendean tesori7

Non

v*eranoteatri,€ non banchetti

,

quel lussofatai, cheal precipizio Ci hanportato ildanaro

, edilgiudizio.

1/

uomo

in perfettasanità vivea, Senza droghe, edottor di medicina: 11pranzo gratisdallequerele avea,

Era unlimpidoriolasuacantina.

Quando

feralcorruzioneerea Venne, cred’ io, dall’infernalfucina,

E

partorìquelnumero infinito Dibisogni che han 1’

uomo

impoverito.

Sorseroallorque’ pochi Lesinanti,

Immuni

dalcontagio universale;

E

conparole, econ esemplitanti Coraggiosiaffrontando un si gran male, Formaron compagniaqualiazionanti, Senza mettereaffattocapitale;

E

leregole furonpubblicale Manoscritte però,non giàstampale.

(5)

Diquest*aurea operettaun esemplare

Mi

pervennejerl’altrodalLevante:

E

nellegger dottrinecosìrare, Io divennial

momento

Lesinante.

Ho

deciso perciòfarlastampare

,

E

venderlaapronlissimp contante; Poichéquell’aggettivo regalato

È

in Lesinaun vocabolo dannato.

Un’ultimaprotesta. Inogni mese Soglionfarbruttischerzile stagioni;

E

regolardovendosi lespese

A

norma sempre delleoccasioni Perservirtidicuor

,lettor cortese, L’oprahodivisaindodici lezioni Chedandotiricordiin tutto1’anno,

DiLesina un campionetifaranno.

(6)

6

CAPITOLI

Della

famosa Compagnia

della Lesina.

CAPITOLOPRIMO»

Della Lesina Paltacompagnia Dal-suo senobandisca eternamente Chifrequentabigliardo,ed osteria Chivilleggiaincampagnaallegramente,

Chidispendere in

mode

halamania, Chinelgiuococonsumaecorpo, emente,

E

chi, nondistinguendo ilvin dall’acqua, Lucradieci, e poi ventinescialacqua.

V Anzi rendasinoto, emanifesto

Della Lesinaatuttiipromotori Di nontrattar sottoqualsia pretesto Prodighi, damerini, egiocatori;

E

veggendoli in via, gli fugganpresto,

Come

fosserpestiferi malori; Juxtaillud »

La

pecoracattiva JJ intera

mandra ad ammorbare

arriva.

(7)

DelLesinanteilprincipale oggetto Sialespese superflue ognorfuggire.

L* uso delcioccolattemaledetto Delponcio,e del caffèdessibandire.

Perchè nell’altaestàprendersorbetto,

E

nel verno sul foco impoltronire?

Perchèandarealteatro, ovesipaga

Con

vero argentoillusionsivaga?

In

somma

,nonsispendaunsolquattrino

J

Senoi chiede unbisogno disperato:

Così dai grani nasceràilcarlino,

E

daicarlininasceràilducato;

Giungendosi benprestoalsopraffino Della Lesina scopo desiato;

Iuxtaillud»

Le

cose ofatte, odette

Debbon

sempreal loro fine esser dirette.

' DigitizedbyGoogle

(8)

8

CAPITOLO TERZO.

IlLesinante chenel pettoserba Sensi,d'onore

, e’1proprio

nome

ha caro,

Non

vendel'uvasulla viteacerba

A

qualche reo speculatore avaro;

Non

mangia nola suaricolta inerba.

adinteressemai prende danaro;

s’impaccia con genti ineducate,

Che

a5borsellinialtruidannostoccate.

Taltenoredi vita, etaliscrocchi Possono un galantuomorovinare,

E

metterlo nel numerode'sciocchi

Che

regolarnon sannoilproprio affare.

Chi restapersuo error senzabajocchi

,

Non

sipuòdi nessuno lamentare;

Juxtaillud che in Lesinastaespresso;

» Chiècausadelsuo

mal

,piangasè stesso.

(9)

CAPITOLO QUARTO.

Qualperditadi lumi, equalfollia,

Qualchiaroindiziodi stravoltatesta,

Perpassare qualcli’ora in allegria Inpropriacasa dar banchetto, o festa!

JNbn è questa perBaccocortesia,

Ma

usanza molestissima, efunesta,

Da

fardavvero raccapriccio, eorrore Della Lesinaadognidifensore.

A*

Non

licealLesinanted’ invitare Gente, edeverestarsolo, econtento,

Con

quellaparsimoniachegittare

Fa

monete dirame, enondiargento.

Se bramadivertirsi, ebanchettare,

Lo

facciain casaaltrui

, eh’èunbelcontento; Juxtaillud »

La

festa doniilpazzo,

E V uomo

accorto prendane sollazzo.

DigitizedbyGoogle

(10)

IO

-CAPITOLOQUINTO.

Chiditalcompagniareso è zelante,,

E

adempiere solbrama alsuo dovere,

Deisuotempo non perda unsolistante^ Semprenuoviguadagni adottenere.

Trattigliaffarialtrui,facciail mercante,

Perlepiazze girando, eper lefiere;

Que*negozjtentandochelalegge, Giustiessendo,nonvieta, anziprotegge.

Taldanarguadagnato onestamente.

Lo

serbiin cassache nonsia ferrata Poichéilprezzo suolesserneeccedente,

Ma

lacompri antichissima,etarlata.

La

vecchiezza inpassar comodamente Servirà questa

somma

accumulata;

Juxtaillud.»

La

provvida

formica

Biadesu biade

a cumular

fatica.

(11)

CAPITOLO SESTO.

Intalune piùcomodestagioni DifareiLesinantibaderanno

Le

domestichelorprovvisioni,

Che

serviredovran pertutto1*anno:

Non

giàquellede*prodighi, e ghiottoni.

Ma

solleindispensabilifaranno.

Con

talmetodoesatto,esingolare Sipuò1*ottoper cento risparmiare.

Nel provvedereilvin, sibadi bene Chelunello nonsia, nèfrontignano Porto,sciampagna,eogni altro vinche viene Inbottiglieimpeciate dalontano;

Ma

si prendailvinetto, che mantiene Leggierissimoil capo, e’1 corposano;

Iuxtaillud » Si beva

un

pc?di vino.

Ma

sempresia tramaranello,easprino.

(12)

ia

CAPITOLO SETTIMO.

Dalla bocca d’unbravo Lesinante Lungiil panfrescofresco allorafatto,

Che

al mastice somigliadel Levante,

E

delmerdocco ebreosembra ilritratto.

Ilatalpane un sapore nauseante,

sipuòdigerireaffattoafflitto:

Ergo

,fuordel disgusto cheglidà Glifa perdere ancorlasanità.

Ei mangi dunque ilpan,

ma

parcamente

Quando

,

come

suol dirsi, estagionalo;

Mettendolo duegiornialsoleardente,

O

alventoallorche vien dal mar gelato.

Goltalsistema iltroveràsul dente Saporito,durello, ebiscottalo;

Iuxtaillud » Piangeva Francalasso,

E fea

colsuo dolorfrangere

un

sasso.

(13)

CAPITOLO OTTAVO.

A

normadelsuostato, econdizione Dovendo alcun fante, o fantesca avere

,

Badi chequesta, o queinonsia ghiottone

,

E

soglia 1*acqua

,enon ilvino bere.

Maritate nonsiantali*persone.

debbanoparenti mantenere;

Giacchéallora la robapreparata Perun anno,in

un

mese ègiàsfrattata.

La

fantescacheprendesiaserviref Sappia allacaserecciacucinare,

E

cibisemplicissimiimbandire

mai vivandealla franceseusare.

Ildomestico sappiaun po’cucire, Acciò gliabitipossa rappezzare;

Iuxtaillud » Dicea mastroPresciutio:

Bella cosailsapere

un

po’di tutto!

DigitizedbyGoogle

(14)

•CAPITOLO NONO.

Della Lesina afferma il Dizionario

Che

déjeuner nonvale banchettare,

Come

credesiinFrancia

; anzialcontrario Chiaramentedinota digiunare.

Metta dunqueastinenzeil calendario Perchi vuolelaLesina ascoltare;

Ed

ecco gliutilissimivantaggi

.Ch’ellaproponea’suoi seguaci saggi.

Tantopiùintascacrescelamoneta,

Quantopiùmancailgiornalierovitto:

La

menteèsemprevigorosa, elieta

ilcapo èmaida’reivaporiafflitto: Ilventre insalutevoledieta Angosciosonon hafieroconflitto;

Iuxtaillud»

Ognun

conosce

a

prova

Che

leccesso e nocivo, e'Ipoco giova

(15)

Non

mai per gozzovigliailciboèfatto,

Ma

giovasolpersostentarla vita.

Abbiadunque ognisociounbelpiatto

A

suamensa ditrippasaporita, Ben nuotante nell'acqua,eciòconpatto

Che

perlesso

, eminestrasiaservita.

Un

vero Lesinante di natura

Le

cosesemplicissimeprocura.

Sepranzaincasaaltrui, con pancia piena

Non

devealloraincasasua cenare:

Seincasaaltruiviene invitatoacena, Allornon deveincasasua pranzare;

O

permessoglièsoloamala pena Diquattroagranounbiscottingustare;

Juxtaillud »

Lo

stomacosatollo

Fa

ilmedico chiamare

a

rompicollo.

(16)

iG

CAPITOLO UNDECIMO.

Sottopenad’ esigilo,ecorrezione SivietaalLesinante di comprare Tortorella, fagian,starna, cappone,

E

quei granpesciancor chedonailmare; Cibitutti che fanno indigestione,

Che

soglionla podagragenerare

Che

ingrossano gliumori;efinalmente Tolgon vita, edanari atantagente.

Si tolleraperò, non siconcede.

In ogni settimanailcaviale,

Inogni mese, quandoilcorpoil chiede

Un

arrostovaccin con pepe,esale

;

E

alfindi porco,

ma

nongrasso, unpiede Sol nellultimodi delcarnovalej luxtaillud » JYon reca gran

malanno

Ciboyqualunque sia, semelinanno.

(17)

CAPITOLO DUODECIMO.

Sesi mangiaper viveresoltanto,

Come

èscrittoadun capo antecedente, Dessivestir, nonper orgoglio,evanto

Ma

perusogiustissimo, edecente.

Quando

pel tempoè logoratoalquanto1 Gilè,fiacco, o calzone, immantinente Risarcirlosibadiinquellaparte,

A

torturamettendoingegno, edaite.

Ascoltiognun.Finche possibilfia S*usilaroba, ecustodisca, senza

abbandonarla,nègittarla via,

Chè

sarebbe una grandeimpertinenza.

È

impossibileil dirquantomaisia Salutevoleall’uomlaprevidenza;

Iuxta illud »

Lo

straccio chesisa Conservare,

un

bel di servirpotrà.

*

DigitizedbyGoogle

(18)

.8

CAPITOLO DEC1MOTERZO.

Ilmetodoprescrittonelseguire,

Quando

vede nnaccortoLesinante

Che

lescarpecominciansiasdrucire, Quali scarpe costarono contante

Deve

prestolalesina ammannire,

Istrumentoa tal uopointeressante; Cuciericucipur,concieracconci, Fincheponga rimedioatantisconci.

Sinche iltomajo

può

soffrireil punto, Siseguapurl’incominciataimpresa;

E

se ilpuntononbasta,il contrappunto Alvacillantecuojooffradifesa.

Chidi sua

mano

afartal’opraègiunto,

La

faccia pur,cbò francheràla spesa;

Juxtaillud»

Non

èmozzo dìstalla

Quei

che suole strigliar lasuacavalla.

(19)

CAPITOLOnFXrMOqUARTO.

Seilbisognocomandachesifaccia

Un

abito novcl,nondal mercante Sivada mai,checonbronzinafaccia Suolechiederneun prezzoesorbitante;

Ma

daun onestorigattierche spaccia

Le

suemerci a pochissimo contante;

O

dachisuol vestiancorbuone vendere, Per altre poid*ultima

moda

prendere.

Non

siadi

mode

ilLesinanteamico

Che

mutandoatenord'ognistagione.

Fan perderilcervello;anzi vi dico

Che

sono occupazionda ragazzone.

Un

abitoformato algusto antico

contegnomaggioreallepersone;

Iuxta

ilìud» Dicea

mia nonna

vecchia:

Declinail

mondo

,epeggiorandoinvecchia,

(20)

CAPITOLODECIMOQUINTO.

Benchéciascunostiasoggetto a

un

male,

Non

perciò sicommettailgrand’errore Di chiamareilbarbiercolservitale,

E

al

momento

ilchirurgo, e’1 professore.

Esserpuòche sia cosacatarrale Febbreeffimera, o lievepizzicore.

Dunque

non opri aprecipizioognuno, Pernon soffrirduemali inveced’uno.

Siprenda prima un decottin dibieta,

Acqua

si beva,

ma

nonsiagelata,

E

siosservi esattissima dieta, Dalla Lesina tantodecantata.

Può

accadere cheilmalgiungaalla meta, Senz’ aver lafamigliarovinata; lufsetaillud v

Non

ogni malattia

Deve a

forzaarricchir lafarmacia.

(21)

capitolo decoiosesto.

Perpotertrafficare il capitale,

Uopo

è talvoltafarqualche contratto

;

Ma

siadistesocon chiarezza tale Lampantealpar delsolsiaciascunpatto,

Che

nonoffrasperanzaaltribunale Dificcarvigliartigliaffattoaffatto.

allepropine sue sogliabadare Ilnotajo chedevelo rogare.

Se

personavillana, edinsolente InsultarevolesseunLesinante

,

Questiimmobileresti, eindifferente,

Semprefacendo orecchi dimercanto.

Le

brighe impoveriscono-la.gente,

E

portanvia lasanità, e’lconfante; Iuxiaillud » liti

ho

sempre vinto,

-

E

cencioso intalquadrostodipinto.

DigitizedbyGoogle

(22)

22

CAPITOLO DECIMOSETTIMO.

Seun’anima benfalla, egenerosa

Un

amico, unparente,untuocompare Regalartivolessequalche cosa,

Non

glifare1’offerta replicare;

Ma

conaria obbligante,eaffettuosa Deviildonogratissimo accettare:

Spiegandotiperò chenon intendi Contraccambiarcoltuociòche tiprendi.

Quelfuorituonridicolocontegno Di ricusardi bottounbenefizio D’ un malinteso orgoglio è chiarosegno, D’ uncoreineducatoèbruito indizio.

Non

curard*amiciziaun si belpegno Senza doyerrestituirlo

,èvizio;

Iuxtaillud »

Se

donanti un destriero,

Non

badarese ilpelo

ha

bianco,o nero.

(23)

CAPITOLODECIMOTTAVO.

Seildestino, coidottiognor briccone,

Come

inun’odesuascrisseMancliitto, D’uncocchio propriononti fapadronet

Non

t’è lecitomaiprenderlo afitto.

Se lastessaurgentissimaragione

Non

fa chetenghiun servitoreafflitto

* Iltuttoafarcolletue

man

t’ingegna; Poichénecessitàgran cose insegna.

Sepiù dienonè ilIettotidistendi, Deviaforzarestarcoipiè dafuora.

Lucri venti ducati?ebben nespendi Dieci,ediecineserba intuabuon*ora.

Così di Sant’Àgnellavianon prendi

Ove

piombanfallitiadoraadora;

Juxta illud »

O mangia

talminestra,

O

gitiali,se vuoi,

da

laifinestra.

(24)

GENNAJO.

È

canone decisoinmedicina

Che

ilcorpo

umano

ha ilnaturaicalore;

Onde

ilfocoè giovevoleincucina,

Ma

nuocea noinell*invernai rigore.

Essonon solla sanitàrovina

,

Ma

l’esitomensilrende maggiore; L’ozio fomenta, ed inperigliopone D’andarmobili7 ecasatncombustione.

Seilfoconuoce,

come

ho dimostrato

U

umido cene portaall’altravita:

Ma

de’zoccoliilnobil ritrovato Tanta nostrarovinaha giàimpedita.

Cosìognuno da’reumièliberato, 3Nelacalzanelfangoha seppellita;

E

risparmialescarpe, utili solo

Quando

lapolve, enonlapioggia èalsuolo.

Lungi danoi, lunginelverno i guanti Pelli digatti, cerviatti,ecani, Sianbianchi, oneri,o del color de’ danti

Che

agliocchimai nonfan veder lemani.

Essi tengon prigioni

,quai birbanti

Membri

necessarii agli usiumani;

E

ilmarchioson di quei zerbin galanti Ditaicorbellerie stupidi amanti.

(25)

FEBBRAIO.

Versola metailcarnoval§iavanza,

E

in pochi giornil'impazzita gente

A

teatro, astravizzo, agioco, adanza Ciòche possiede, o nospendesovente.

Ma

fermoilLesinantein sua costanza, Strascinarnon sifadallacorrente:

E

seintuttonon puòpascersid’aria.

Iltenore prescrittoalmennon varia.

Ma

non bastaperòla previdenza Giochi, danze efestinnon frequentare:

D’ognidonna sidevela presenza

Come

quella deldiavoloevitare.

Ellasapriaconmascherina, o senza

Un

Catone, unSenocrate spogliare,

O

ingaggiarloaruinososponsalizio,

Che

portarlopotrebbe alprecipizio.

Scelga per sua consorteun

uom

provetto Chitiengran dote,ebassala figura:

Poiché bramareilbene, eaver dispetto Perilmale,èun istintodinatura.

Picciolamogliehapicciolsito inletto, Vestiaddossadi picciolamisura

E

a finestre trovandosiaffacciata, Da’scroccanti zerbin nonèbadata.

(26)

2(5

MARZO.

Tempo

èdi magro;edogni mentefina Regoliben le spesesueminute.

Ilpescefrescoilborsellinrovina, E’1 fracido rovinalasalute;

La

salacca, 1*aringa, ela tonnina

Non

sonoinmedicinaricevute.

Che

mai

dunque

mangiare sidovrà?

La

Lesinaa*suoifidi lodirà.

Rammenti

ognunoquell’etàbeata.

Deltail secolod’oro a gran ragione;

E

mangilacicoreain insalata,

O

l’indivia, olabieta, oilbelcrescione:

Sinutra di cipolla

Ben

oliata Dirapa saporita, edicardone; Cibituttidiuretici,chesanno Purgare ilsangue, edigerirsifanno.

Allor che

un

uso èbuon, dessiseguire, Benché nostrononsia,

ma

oltramontano.

Cidobbiamdi patateergo nutrire, Gustosissimo cibo,enon villano;

Cibo chealpuntostessopuò servire Per pane, ecompanaticoben sano;

E

, ciò che importa più pel Lesinante,

Mercè un granosen’han tanteepoi tante.

(27)

APRILE.

Primavera benvenga.

È

Aprileil mese

Che

risparmiutilissimipermette.

Ciascunriformidel budjetle spese, Cominciandodaltorsilecalzette.

La

stagioneche placida sirese;

Ed

orla

moda

cheistivaliammette

E

que’lunghicalzon chea terrascendono,

Vano

riparolecalzetterendono.

Ma

laLesina poi chetuttoaffina.

Ed

all*apiceognocbramaarrivare Vuol cheP unghiede’ pièsera, cmattina Usque

ad

vivumsi,debbanotagliare;

Poiché soglionoalpar di agugliafina

Le

puntede’ stivali pertugiare:

E

siconoscebenchein guisatale Forailrimedioassai pcggiordelmale.

Coloropoi,che debbon perdecenza Calze nere portarsotto ilcalzone

Hanno

dirappezzarleampialicenza,

Nell’ inchiostrotingendo amicheilcotone.

Persalvardelle scarpe1*apparenza,

Ogni meseracconcisiiltaccone, Colpassarvilalucidavernice,

D’anglicoingegno invenzionfelicp.

DigitizedbyGoogle

(28)

MAGGIO.

2S

Giàipedanti allescuoleIiandato il bando,

E

giàvolain campagna ogni scolare:

Ma

ilLesinante in propria casastando

>

Non

deveretta-a taliesempli dare:

Anzi,più 1*onorarionon pagando Almaestro

, può meglioprofittare Studiando talilogichelezioni,

Che

laLesina deltaaisuoi campioni.

Mira glierrorialtrui: cosiammonito, Saggioilsentierdella tuavita imprendi.

Queglispirònel navigare ardito

Tu

lasciailmare, ela tavernapreudi:

Questifini nellaprigion fallilo,

Tu

ciòchesiasolnecessariospendi:

Altri,ingannato,fu inrovine assorto

Tu

non dar fede aciarle, eviviaccorto.

Da

chifuperlamogliedisperalo Apprendianonsposardonnainsolente:

Da

chi per divorarmorìcrepato Imparaanon mangiarcheparcamente:

Da

chifu da’nemici tormentato Studia dinon averne: efinalmente OdiSocrate ilgrande »

I

casialimi T’insegnino a goderde' giorni lui.

(29)

GIUGNO.

GridipurEsculapioa gran ragione,

Frema

Boerave,e sdegnisiGaleno Controifruttinon giuntiaperfezione,

Che

de’viscerisonoil rioveleno.

Sitoangin,

ma

quandolastagione

Fa

chesen’abbiaperun grano almeno

Mezzo

rotolo,e più: cosìsaranno Maturi,abuonmercato,e gioveranno.

Ma come

suolelaghiottoneria

E

salute, e interessesconcertare;

Non

perchèifruttigittansipervia,

Sidebbonoamigliajadivorare.

L’eccessoèsempr’ eccesso;eioguardia stia Ciascuno,in scogliatalper nonurtare; Riflettendocheigiorni cisoncari

idanari son sassi

,

ma

danari.

Solo coluiched’intelletto èsenza.

Potrà negar

(peggio perlui ) chesia

La

bella sobrietàper eccellenza 11terrordiqualunque malattia.

Come

lasobrietà perconseguenza

E

figlia dellastrettaeconomia

E

questa dallaLesinaderiva, AllaLesinadunqueeterni evviva!

DigitìzedbyGoogle

(30)

3o

LUGLIO.

•A&g lun

gercaldoacaldo, egelo a gelo Nel?ordinenonèdella natura:

Ergo

t essendoinfuocati eterra, ecielot Beesi, bevendoilvin,mortesicura.

Lesinanti, s*ioparlo,èamore, èzelo:

Acquaamensavi sia limpida epura,

Che

sollevailcervel, lasetesmorza,

Rinfrescailsangue, e-itendinirinforza.

Trovandomidel desco a ragionare Senz’ averloneppureriflettuto, Vogliofarvi

un

bell’uso esaminare ' Ch' economicoesaggio

mi

èparutoj

Usoche tantoin voga inoltremare ,

Con

trasportosarà qui ricevuto,

Ove

tuttoperpessimositiene Seda’ beiregnioltramarinnonviene.

Gl’inglesiche son poitestepensanti

E

diquesto bisogna convenire,

Non

han pranzandoil tovagliuolo avanti,

E

allatovaglia soglionsi polire.

Caldamente s’inculcaai Lesinanti Talesempioeconomicoseguire;

E’1risparmiosarebbeduplicato.

Conteggiandola tela, edil bucato.

(31)

Fugga

l’uomo qualunqueoccasione

Che

potrebbeunbeldifarlo garrire:

E

lodando1*altrui professione,

Non

se nedebbain vita suaservire.

Esaltil’avvocato, efabenone,

Ma

poinonvoglia intribunalsalire:

Portipureallestelleil dottor fisico.

Ma

nonsimettad’ammalarsialrisico.

Cane nontenga,o schioppofulminante ,

Ed

approvila caccia, e’1cacciatore:

Facciaplausoall’amata, edall’amante.

Ma

più che Farfarel fuggal’amore:

, Lodiprofondialcortigianzelante,

Ma

non ambisca maisifattoonore.

E

orfintolodatore,ed orverace.

Farà godere,egoderàsua pace.

L’universoèunteatro.

Ognun

haimpegno Portarlapalma inpresentarsua parte:

E

l’ingegnocombatte coll’ingegno,

E

1’artetentadideluder1*arte.

Ma un

Lesinante, dital

nome

degno Brighe

non

catti;e postosi indisparte,

Non

potendoataimalmetterò ostacolo Spettatoresifaccia, enon spettacolo.

DigitizedbyGoogle

(32)

Lo

dirò,l’hogiàdetto, esempre ildico:

Perchèun uso crudel vuol cheunsignore Abbia sempre alsuo fianco untalnemico Volgarmentechiamato servitore?

Si scelgaalmen nè giovane, nèantico,

Che

ilgiocononconosca,enonl’amore;

Che

siabassotto, ediportarcontento RappezzatalivreadelCinquecento.

Abbiatal servitoreilnaturale Paziente, malinconico,eflemmatico.

Poichélaflemma ènutrimentotale

Da

servireper pane, ecompanatico.

E

in fattinell* istorianaturale Reggiana che più d’un animaiselvatico Pertalcagionesimanticn robusto

,

sentesete, nè di cibiha gusto.

Non

simandi orinquesto, or inquelsito, Ambasciate portandoin tutte1’ore;

Che

intal

modo

siaguzzaTappetilo, E’lbisogno del vinfassimaggiore.

Si sappiaalfinche per adagiotrito

È

lascopa novellala migliore;

Onde

cambiandoin ognimese ilfante.

Saràsemprepiùattento, e

mca

birbante.

(33)

OTTOBRE.

Oh

sciocchezzadell*

uom!

Crede chesia Necessarioin talguisa ilvilleggiare,

Che

per vanotimor di malattia.

Suol danno certoallasua borsa fare.

U

Lesinanteallacittàsistia;

O

pursevoglia allacampagnaandare, Vadainvilla, d’amico,odi parente,

Veroappoggia- alabarda, allegramente. '

Ed

essendol’inverno a noivicino

Che

ciascunvestacaldoènaturale;

Ma

sprezzandoquelpannosopraffino

Che

pochissimo dura,emoltovale PrendaquellodiSora,o pur di Arpino, Proteggendol’industrianazionale3

E

lascilasegovia, edilcastoro

A

chi ha pococervello, ed ha mol^oro.

Vada

dase

medesmo

afartaispese.

Vegga, rivegga;nèsimetta in

mano

D’ unmercante, ancorchésembricortese,

0

d’

un

ingordo ingannator mezzano.

Piùdifficile al

mondo

ognorsirese Saziardueghiotti che non uno; einvano Speriilbuon

uomo

discovrir1*inganno,

Quando

sondue dieacorbellarlostanno.

DigitizedbyGoogle

(34)

Glienti moltiplicarsenzauna dura Veranecessitàche formalegge,

È

nell*ordine inverso di natura,

Che

lapiùgran semplicità protegge.

1/

uom

saggioinpace direstarprocura,

E

vitacheta esolitariaelegge;

allaparcasuamensainvitaalcuno, Pernoncrescerlaspesa, ostardigiuno.

Se da tevieneunoscrocconmolesto Prima cheildesco tuo siapreparato

,

Diglichesevenivaun po’ piùpresto,

Teco avrebbeinquel giornodigiunato:

L’invitaapranzo unaltro dì,

ma

questo Sia gemello del circoloquadrato,

Che

daciascunnell*etàvecchia,e nuova Siè cercato, sicerca, enonsitrova.

E

se alcunoverrattiavisitare Al

momento

che pranzi,allora allora Prendiil cappello,vallo adincontrare

,

*

Scusandoti con dir che mangifuora:

Ovversullettomettitiagridare.

Disoffrirefìngendo adoraad ora Grandolori diventre, cagionati

Da

cacioguasto

, o funghi avvelenati.

Riferimenti

Documenti correlati

Riguardo la fusione, la domanda sulla fusione, cosa… la fusione, l'ipotesi di fusione è un'ipotesi di fusione che potrebbe andare nella direzione, che deve

Proprio oggi (adesso approfitto qui) mi chiamava il Senatore Cangini per parlare delle celebrazioni del prossimo anno di Federico da Montefeltro, per seguire la pratica da.. un

Le fermate dei bus, diceva giustamente il Consigliere Balducci, chiaramente noi abbiamo una situazione drammatica, non solo per le scuole ma anche in tanti posti del

Prima di iniziare volevo dirvi che, come avete sicuramente visto, è stato pubblicato il decreto ed è stato anche pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, vi comunico che dal 15

Al Consigliere Rosati che faceva osservazione relativamente alle quote previste in settori dei servizi sociali, non c'è nessuna riduzione di servizi intanto, non

Comporta degli interventi che sono pianificati per il completamento della Data, quello del centro storico, rigenerazione del Borgo Mercatale e dell'area delle Vigne, l'area

Buona parte dei progetti che presenteremo nel bando di 20 milioni di euro sono… L'altra volta l'ho detto, quando c'è stato questo Consiglio è vero, Consigliere

Chiaramente poi alla fine ogni Comune, come avete rilevato, noi abbiamo fatto delle misure, come diceva l'Assessore Foschi, altri Comuni hanno fatto delle altre misure