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20 CORSI A DISTANZA CATALOGO CORSI 2021

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Academic year: 2022

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(1)

CF09 Responsabilità del funzionario e del dirigente pubblico 384 CF10 Gli inventari nella Pubblica Amministrazione 386 CF11 La responsabilità e il procedimento disciplinare dopo la riforma Madia 389 CF12 Introduzione al processo amministrativo telematico (PAT) 391 CF13 Introduzione al processo civile telematico (PCT) 393 CF14 L’organizzazione degli eventi nell’era dei social media 395 CF15 Corso FAD sull’anticorruzione nella legge n.3/2019,

trasparenza, piani triennali 397

CF16 Il Codice degli appalti alla luce del decreto correttivo e

provvedimenti attuativi 399

CF17 Il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici dopo i decreti

legislativi attuativi della c.d. “Riforma Madia” 402 CF19 La gestione del patrimonio immobiliare pubblico 404 CF20 L’espropriazione per pubblica utilità: elementi essenziali sul

procedimento e sull’indennizzo 407

CF21 La raccolta fondi nella P.A.: strategie e strumenti per il

reperimento di risorse finanziarie alternative 409

CF22 I nuovi bandi-tipo di gara approvati dall’ANAC 411 CF23 Il soft law nei contratti di appalti 413 CF24 L’applicazione pratica della rotazione nell’affidamento degli appalti 414 CF25 L’armonizzazione dei sistemi contabili nelle Regioni, Enti

locali e loro organismi 415

CF26 Gli affidamenti degli incarichi ai legali tra Codice, ANAC e

CNF: una metodologia operativa 417

CF27 Appalti sociali e clausole sociali 419 CF28 Locazione e rilascio degli immobili pubblici e privati 421 CF30 Il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali 423 CF32 La esecuzione del contratto negli appalti di lavori e forniture e servizi 424 CF33 Fondamenti di diritto del Lavoro 426

(2)

K114 Programma contabilità pubblica, funzioni della corte dei conti,

prove pratiche. 427

K130 Corso di Alta specializzazione in Diritto amministrativo 430

K131 Diritto costituzionale 434

K132 Diritto dell’UE e delle organizzazioni internazionali 436

K133 Economia politica 438

K134 Politica economica 440

K135 Analisi delle politiche pubbliche 443 K136 Economia delle Amministrazioni Pubbliche 446

K137 Management pubblico 449

K138 Il testo unico degli enti locali d.lgs. 18/8/2000, n. 267 451 K110 Corso di alta specializzazione giuridica e preparazione ai

concorsi pubblici per le magistrature 453

K123 Corso in FAD di preparazione per il concorso finalizzato al

reclutamento di 150 dirigenti di II fascia dell’Agenzia delle Entrate 458 K124 Corso di preparazione al concorso Agenzia delle entrate 459

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Il video-corso in FaD (modalità di fruizione asincrona) sarà erogato mediante la piat- taforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didatti- ca efficace e semplice. L’utente potrà accedervi dopo aver ottenuto le credenziali dall’ufficio IT responsabile_it@ceida.com , accesso garantito 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di: 10 giorni per i corsi FAD fino a 5 ore, 15 giorni per i corsi FAD da 6 a 10 ore, 1 mese per i corsi FAD da 11 ore in su. A conclusione del corso, subordinatamente al superamento di una verifica finale (quiz a risposta multipla), verrà rilasciato attestato di frequenza e profitto, eccetto che per i corsi

(3)

RELATORI

Prof. avv. Vito TENORE

Consigliere della Corte dei conti, Professore SNA PROGRAMMA

Le responsabilità del pubblico dipendente

• La responsabilità civile verso terzi della pubblica amministrazione e dei suoi dipen- denti: art.28 cost. e d.P.R. n.3 del 1957. La solidarietà passiva e i suoi limiti.

• Responsabilità contrattuale, extracontrattuale, precontrattuale.

• La condotta dannosa attiva e omissiva: analisi della casistica più frequente: ritardi procedimentali, omessa manutenzione di mobili e immobili, appalti, incidenti stradali, espropriazioni, omessa vigilanza su minori e su fonti di pericolo, uso imperito di armi da fuoco, errori di sanitari pubblici, danni da culpa in vigilando etc. Danno da atti provvedi- menti e da comportamenti illeciti.

• L’elemento psicologico: dolo, colpa grave (culpa in vigilando del dirigente).

• Il danno risarcibile e il suo progressivo ampliamento. Risarcibilità dell’interesse legitti- mo (dalla sentenza n.500 del 1999 delle sezioni unite al d.lgs. 2 luglio 2010 n.104).

• Concorso di persone nel danno e responsabilità degli organi collegiali.

La responsabilità disciplinare nella pubblica amministrazione dopo il d.lgs. 116/2016 sull’assenteismo, la legge anticorruzione 190/2012 e la riforma Madia 75/2017: il nuovo codice di comportamento dPR 62/2013 ed il suo raccordo con il testo unico sul pubblico impiego (d.lgs n.165 del 2001).

• a) le infrazioni (l’assenteismo nel d.lgs. n.116/2016; i nuovi codici di comportamento ex dPR 62/2013 - codice disciplinare ed obbligo di affissione dopo la l. n.15 del 2009 – nuovi illeciti nella l. n.190 del 2012); b) le sanzioni (motivazione, recidiva, gradualità e proporzionalità; incidenza del nuovo CCNL 2016-2019).

• La disciplina del procedimento: i soggetti e le relative competenze (capo-struttura,

Responsabilità del funzionario e del dirigente pubblico

CF09

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(4)

• u.p.d., lavoratore) dopo la riforma Madia.

• Le fasi del procedimento: segnalazione del capo-struttura (modalità e termini, respon- sabilità da omessa segnalazione), contestazione degli addebiti, convocazione, istrutto- ria.

• Il problema del carattere ordinatorio o perentorio dei termini del procedimento disci- plinare: orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. I nuovi termini nei d.lgs 116/2016 e 118/2017 sull’assenteismo.

• Il regime delle incompatibilità dopo la legge anticorruzione e rapporti con la responsa- bilità disciplinare.

• Rapporti tra procedimento disciplinare e procedimento penale (in particolare l’inciden- za del patteggiamento ex art. 444 cod.proc.pen.) dopo la riforma Madia 75/2017. Inci- denza del nuovo CCNL 2016-2019.

• Responsabilità disciplinare del dirigente alla luce della l. anticorruzione e dei CCNL area dirigenza. Inerzie dirigenziali su controlli delle presenze nel d.lgs. n.116/2016.

La responsabilità amministrativo-contabile del pubblico dipendente e il danno era- riale: fonti sostanziali e processuali. Le nuove fattispecie contenute nella legge anticor- ruzione 190/2012. I dipendenti pubblici e i privati legati da rapporto di servizio alla p.a.

(tesoriere, concessionario, collaudatore, progettista, etc.). I dipendenti e amministratori di società a partecipazione pubblica.

• La condotta illecita: condotte attive, omissive, concorso di persone e responsabilità degli organi collegiali. Culpa in vigilando del dirigente.

• L’evento dannoso: analisi delle casistiche più frequenti di danno erariale nell’ammini- strazione civile e militare (sviamento di finanziamenti pubblici, gare contra legem, ritardi procedimentali, doppi lavori, incarichi non autorizzati, realizzazione di opere inutili, spese della politica, cattiva gestione del personale, inutilizzazione di beni e opere pubbliche, appropriazione di beni e denaro pubblico, spese di rappresentanza, incidenti stradali, furto di beni, indennità di trasferimento e missione, incidenti sul lavoro, cattiva o omessa vigilanza, omessa manutenzione di immobili e arredi, etc.). Il danno da tangente e il dan- no all’immagine della p.a. dopo il c.d. lodo Bernardo (art.17, co.30-ter, d.l.78 del 2009), la legge anticorruzione 190/2012 e il d.lgs. 116/2016. Il potere riduttivo dell’addebito e la valutazione dei vantaggi conseguiti.

• L’elemento psicologico: dolo e colpa grave. Nozione e analisi di casistica giurispruden- ziale.

• La prescrizione dell’illecito. La trasmissibilità della responsabilità agli eredi.

• L’obbligo di denuncia del danno accertato alla Procura della Corte dei Conti e le con- seguenze del mancato inoltro.

(5)

RELATORI

Dott.ssa Adelia MAZZI

Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni. Au- trice di pubblicazioni in materia

PRESENTAZIONE

Il ruolo del patrimonio pubblico risulta essere il fulcro essenziale per lo sviluppo econo- mico della P.A. e al fine del pieno e soddisfacente utilizzo dei beni pubblici stessi, attra- verso il mantenimento dei parametri necessari, che siano in grado di fornire occasioni gestionali per migliorare la qualità del servizio agli utenti e per favorire una corretta e proficua gestione finanziaria ed economica delle attività, eliminando sprechi e raziona- lizzando le azioni.

Il legislatore (in Armonizzazione contabile, il riferimento normativo è costituito dal d.l.vo 118/2011 e dai Principi contabili applicati, oltre le Circolari della RGS-MEF) ai fini delle norme contabili non ha dato una definizione del patrimonio, ma ne ha elencato le proprie componenti, correlando le stesse ai beni immobili e mobili di proprietà dell’ente, i diritti reali su beni altrui, i diritti di uso civico di qualsiasi specie e natura.

Inoltre le analogie utilizzate nelle norme per estendere i criteri di valutazione e di defini- zione applicativa delle varie voci a bilancio alle norme civilistiche consentono di ritenere applicabili gli articoli stessi del codice civile alla materia in oggetto.

La capacità di analizzare la propria convenienza economica e la propria sostenibilità finanziaria rappresenta il parametro indispensabile a cui fare riferimento per ogni azione della P.A. e per guidare eventuali percorsi di miglioramento dei sistemi di rendicontazio- ne anche ai fini, anche, delle responsabilità gestionali, nonché per garantire un comples- sivo miglioramento della significatività dei bilanci e, di fatto, della possibilità di governo economico-finanziario dell’ente stesso.

Gli inventari nella Pubblica Amministrazione

CF10

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(6)

Il principio della buona amministrazione permette di:

• formalizzare in modo chiaro modalità di funzionamento, competenze e responsabilità, rendendolo così più affidabile, efficiente e idoneo a garantire all’Amministrazione stru- menti (informativi, operativi, ecc.) adeguati al supporto della propria attività gestionale;

• rendere più agevole lo scambio informativo tra i vari servizi, sia tecnici che amministra- tivi, e la funzione preposta alla predisposizione del bilancio, semplificando sia le attività nel corso delle verifiche infra-annuali sia quelle necessarie per la redazione del bilancio d’esercizio;

• facilitare il compito di terzi deputati al controllo sul sistema contabile dell’ente e sui suoi risultati;

• rispettare le aspettative di chiarezza e trasparenza del proprio operato nei confronti dei propri stakeholders.

CONTENUTI DEL CORSO La rilevazione inventariale.

1. Definizione inventario e sua connessione contabile al conto del patrimonio 2. I soggetti rilevanti nella gestione dell’inventario

2.1. Il consegnatario 2.2. Il sub-consegnatario 2.3. Gli utilizzatori finali

2.4. Gli addetti alle procedure inventariali Il ciclo delle immobilizzazioni.

1. Le immobilizzazioni immateriali

2. Le immobilizzazioni materiali e gli elementi caratterizzanti della disciplina dei diritti 2.1. Beni demaniali

2.2. I beni patrimoniali indisponibili – immobili 2.3. I beni patrimoniali disponibili – immobili

2.4. I beni patrimoniali indisponibili e disponibili – mobili 3 L’inventario e tipologia dei beni da inventariare

4. Le fasi di inventariazione

5.Inventari del Patrimonio immobiliare e mobiliare 6. Gli ammortamenti economici

La ricognizione.

1. Modalità operative necessarie per la fase di censimento e delle relative variabili da

(7)

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

(8)

- I PRINCIPI PORTANTI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

- FONTI LEGISLATIVE E CONTRATTUALI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE.

IL CODICE DI COMPORTAMENTO

- IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SUE TAPPE E I RAPPORTI CON LA RE- SPONSABILITÀ PENALE

DOCENTE

Prof. avv. Vito TENORE

Consigliere della Corte dei conti, Professore SNA PRESENTAZIONE

Il corso intende aggiornare dirigenti e addetti all’U.P.D. sulle novità della riforma Madia e sulla più recente giurisprudenza della Cassazione. Saranno analizzate le fonti della ma- teria, i principi portanti e il procedimento, con analisi casistica di questioni che vengono al pettine degli organi disciplinari. Saranno forniti utili suggerimenti per evitare errori e omissioni. Il corso è utile per ogni dipendente che voglia aggiornarsi sulla responsabilità disciplinare nella P.A. e per gli Avvocati.

CONTENUTI DEL CORSO

Il procedimento disciplinare secondo il T.U. 165/01, i contratti collettivi e il d.l.vo 150/09. Incidenza della legge anticorruzione 190/12, della legge Madia 124/15, del decreto anti-assenteisti 116/16 (corretto dal d.l.vo 118/17) e del decreto 75/17 attua- tivo della riforma Madia. Le sanzioni disciplinari e il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (attuativo del d.P.R. 62/13). I nuovi illeciti nel decreto Madia

La responsabilità e il procedimento disciplinare dopo la riforma Madia

CF11

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(9)

Il procedimento disciplinare e le sue tappe dopo il decreto Madia 75/17: contesta- zione degli addebiti, istruttoria, sanzione. Le nuove competenze dell’UPD e dei dirigenti, termini più rapidi, snellimento procedimentale e diritto di difesa del soggetto incolpato, i vizi delle sanzioni non invalidanti.

Rapporti tra procedimento penale e procedimento disciplinare alla luce della l.

97/01, del d.l.vo 150/09, della riforma Madia 75/17, del decreto anti-assenteismo 116/16 e della più recente giurisprudenza costituzionale. Il licenziamento rapido degli assen- teisti nei decreti 116/16 e 118/17, e l’applicazione a nuove casistiche nel d.l.vo 75/17.

La disciplina delle sospensioni cautelari in corso di procedimento disciplinare e di procedimento penale dopo la l. 97/01 e il decreto 116/16.

Le responsabilità dei dirigenti e dei componenti dell’UPD nel caso di omessa o tar- diva apertura e/o definizione dei procedimenti disciplinari (d.l.vo 150/09), per omessa o tardiva denuncia alla Corte dei conti di fatti dannosi per l’Erario e alla Procura della Repubblica di fatti penalmente rilevanti. La nuova disciplina del danno all’immagine alla luce della l. 190/12, del d.l. 78/09 e del d.l.vo 174/16 (Codice della giustizia contabi- le). Sospensione cautelare e licenziamento degli assenteisti nel d.l.vo 116/16.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

(10)

- I PRINCIPI PORTANTI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

- FONTI LEGISLATIVE E CONTRATTUALI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE.

IL CODICE DI COMPORTAMENTO

- IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SUE TAPPE E I RAPPORTI CON LA RE- SPONSABILITÀ PENALE

DOCENTE

Dott. Elia BARBUJANI

Centro Studi Processo Telematico, autore di pubblicazioni in materia. Privacy Officer e consulente della Privacy

PRESENTAZIONE

Dal 1 gennaio 2017 è entrato in vigore il processo amministrativo telematico (PAT). Si tratta del primo processo non solo interamente telematico, ma anche interamente di- gitale: a differenza del processo civile telematico (PCT), nel processo amministrativo si assiste a un maggiore sforzo verso la digitalizzazione.

Ad oggi, non esiste un solo processo telematico ed è necessario, quindi, studiare le fonti che regolano il processo telematico in ogni giurisdizione. Scopo del corso è introdurre la disciplina del PAT sia sotto il punto di vista comparativo con il PCT, sia rispetto alle problematiche giuridiche e pratiche emerse nei primi mesi di applicazione.

CONTENUTI DEL CORSO

Il documento informatico, la firma digitale, la copia informatica.

Processi telematici a confronto. PCT e PAT quali differenze.

Introduzione al processo amministrativo telematico (PAT)

CF12

DURATA 3 ore 20 min DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(11)

La notificazione a mezzo PEC.

Le attestazioni di conformità nel PAT.

Il deposito telematico: dimostrazione a video della compilazione del modulo di deposito.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

(12)

- I PRINCIPI PORTANTI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

- FONTI LEGISLATIVE E CONTRATTUALI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE.

IL CODICE DI COMPORTAMENTO

- IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SUE TAPPE E I RAPPORTI CON LA RE- SPONSABILITÀ PENALE

DOCENTE

Dott. Elia BARBUJANI

Centro Studi Processo Telematico, autore di pubblicazioni in materia. Privacy Officer e consulente della Privacy

PRESENTAZIONE

Il processo civile telematico (PCT) rappresenta il primo processo telematico italiano: or- mai tutti gli avvocati che si occupano di contenzioso civile devono essere avvocati tele- matici. Studiare le fonti, sia di normazione primaria che regolamentare, è quindi compito di ogni difensore. Il PCT rappresenta anche un’opportunità per la digitalizzazione dello studio legale e per una maggior speditezza negli adempimenti.

Scopo del corso è fornire un punto di vista sintetico e chiaro sull’intera disciplina del PCT, con esempi pratici e il richiamo agli ultimi orientamenti giurisprudenziali.

CONTENUTI DEL CORSO

Il documento informatico, la firma digitale, la copia informatica.

Processi telematici a confronto. PCT e PAT quali differenze.

Come formare l’atto nel PCT. Atti digitali, atti cartacei, Cassazione e GDP.

Introduzione al processo civile telematico (PCT)

CF13

DURATA 2 ore 30 min DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(13)

Le attestazioni di conformità.

Il deposito telematico.

Procedimenti monitori e procedure concorsuali.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

(14)

- I PRINCIPI PORTANTI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

- FONTI LEGISLATIVE E CONTRATTUALI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE.

IL CODICE DI COMPORTAMENTO

- IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SUE TAPPE E I RAPPORTI CON LA RE- SPONSABILITÀ PENALE

DOCENTE

Dott. Mauro FACONDO

Esperto di formazione manageriale, marketing e comunicazione, organizzazione eventi e new media

Dott.ssa Flavia TRUPIA Esperta di comunicazione OBIETTIVI

L’evento è uno degli strumenti più efficaci della comunicazione istituzionale e di pro- dotto. Il corso intende illustrare le modalità e le tecniche per organizzare un evento di successo nella Pubblica Amministrazione così come in qualsiasi altra azienda.

Partendo da un’analisi degli eventi nel loro valore strategico, il seminario fornisce gli strumenti per ideare, progettare e gestire gli eventi, integrando i nuovi media digitali.

DESTINATARI

Il videocorso è destinato sia a coloro che vogliono lavorare nell’ambito dell’organizzazio- ne degli eventi che a coloro che già lavorano in questo campo e vogliono approfondire le opportunità offerte dal mondo dei social network.

L’organizzazione degli eventi nell’era dei social media

CF14

DURATA 4 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(15)

PROGRAMMA

L’evento come strumento di comunicazione per la P.A. e l’impresa. Definizione del target e mappatura dei fattori influenzanti. Come progettare un evento in relazione agli obiettivi di comunicazione. Modelli e metodi operativi di gestione degli eventi. La pia- nificazione di un evento: dal brainstorming alla realizzazione. Le diverse tipologie di evento: istituzionali e di prodotto. Le fasi di preparazione: dalla creatività alla produzio- ne. Briefing & brainstorming management. Budget e time planning. Ufficio stampa e ge- stione dei social media. Strumenti e tecniche di misurazione dell’efficacia di un evento.

Eventi 4.0: i social media a sostegno degli eventi. Progettare l’evento pensando al ruolo dei social; piattaforme on line; App e strumenti collaborativi a sostegno dell’orga- nizzazione e della promozione di eventi nelle varie fasi, prima durante e dopo.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

(16)

DOCENTE

Dott. Paolo PASSONI, Presidente TAR PESCARA PROGRAMMA

La legge anticorruzione 190/2012: ratio, finalità, ambito applicativo.

Anac e Responsabile anticorruzione: ruoli e compiti.

Principi portanti: trasparenza, rotazione incarichi, conflitti di interesse, inconferibilità e incandidabilità, incarichi a pensionati, pantouflage,

Le novità introdotte dalla legge anticorruzione n. 3 del 2019. Il Daspo per corrotti e corruttori. L’innalzamento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della funzio- ne. La previsione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali responsabili.

L’aggiornamento del PNA effettuato dall’Anac con delibera n. 1074 del 21 novem- bre 2018. Le indicazioni in materia di privacy, rotazione, pantouflage.

La tutela del whistleblower dopo la l. n. 179/17: adempimenti consequenziali.

La trasparenza. Gli obblighi di pubblicazione: disciplina generale. Rapporti tra pubbli- cazione obbligatoria e facoltativa.

La tutela della privacy dopo il Regolamento UE 2016/679 nelle varie tipologie di pubblicazione.

I singoli obblighi di pubblicazione. Gli atti di carattere normativo ed amministrativo ge- nerale: l’estensione della pubblicazione agli atti organizzativi in materia di anticorruzione e trasparenza e agli atti degli OIV. La pubblicità degli incarichi conferiti dall’amministra-

Corso FAD sull’anticorruzione nella legge n.3/2019, trasparenza, piani triennali

CF15

DURATA 7 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(17)

cazione in forma aggregata dei dati concernenti i rapporti di lavoro e tempo determinato e non.

Gli atti delle procedure concorsuali: necessità che la pubblicazione non interferisca con il regolare svolgimento del concorso.

La pubblicazione degli atti concernenti gli enti vigilati, partecipati e controllati: le novità introdotte dal d. lgs. n. 97/2016.

Le novità in materia di pubblicazione degli atti di controllo. La pubblicità degli atti concernenti i servizi erogati. La pubblicazione degli atti concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali.

L’equiparazione di trattamento operata dal nuovo testo dell’art. 14 d. lgs. n. 33/16.

La determinazione ANAC n. 241 dell’08/03/17. La questione di legittimità costituzio- nale sollevata dal TAR Lazio in relazione alla posizione dei dirigenti. Le indicazioni dell’A- NAC sulle attuali modalità di pubblicazione degli atti concernenti i dirigenti.

Le responsabilità (penale, civile ed amministrativa) del pubblico dipendente anche nei rapporti tra Rup, dirigente ed organo che cura l’istruttoria. Obblighi di denuncia.

Le varie tipologie di accesso: documentale, civico e generalizzato: principali novità.

L’intervento della Corte Costituzionale con sent. n 20/2019.

(18)

DOCENTE

Avv. Stefano de MARINIS

Avvocato amministrativista in Roma – Esperto in materia di contrattualistica pubblica;

già componente del “Private Forum” dell’EPEC (European PPP Expertise Center) PRESENTAZIONE

Il d.l.vo 50 del 2016, che recepisce le 3 direttive UE del 2014, modificato nel 2017 dal d.l.vo. 56 e, da ultimo, dalla legge 55 del 2019, di conversione con modifiche del decreto c.d. “sbloccacantieri, rappresenta un passaggio di grande importanza per la disciplina di settore, paragonabile a ciò che per i lavori è stata, nel 1994, la legge Merloni.

L’obiettivo del corso è di fornire un quadro chiaro ed aggiornato del nuovo corpus nor- mativo, illustrando agli operatori del settore i principali elementi di innovazione alla luce delle finalità che lo stesso si prefigge: la riduzione numerica delle norme, il rafforzamento del ruolo del l’ANAC ed il ricorso alla c.d. soft law; la qualificazione delle imprese e delle stazioni appaltanti; la diminuzione del contenzioso, l’indipendenza dei commissari di gara.

In tale contesto non possono peraltro sfuggire gli stimoli comunitari su temi quali la rego-

Il Codice degli appalti alla luce del decreto correttivo e provvedimenti attuativi

CF16

DURATA 4 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

– IL QUADRO AGGIORNATO DELLE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI APPORTATE AL CODICE DEI CONTRATTI (D.L.VO 50/2016) DALLA LEGISLAZIONE SUCCESSIVA – LO STATO DI ATTUAZIONE DEL CODICE: ANALISI DEI CHIARIMENTI INTRODOTTI DALLE LINEE GUIDA ANAC E DAI DECRETI MINISTERIALI FINORA EMANATI; L’ELENCO DEI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI MANCANTI

– IL PUNTO SULLA GIURISPRUDENZA FORMATASI IN MATERIA IN VIGENZA DEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI.

(19)

Per dare attuazione concreta alla riforma occorrono, tuttavia, oltre 60 provvedimenti, dei quali ne sono stati emanati solo una parte, mentre ciò che rimane dovrebbe venire assor- bito nel regolamento unico, attualmente in preparazione, voluto dalla legge 55.

Scopo del corso, dal taglio spiccatamente operativo, è, quindi, quello di consentire agli operatori del settore di orientarsi nella ricostruzione del quadro di riferimento, che ap- pare in costante evoluzione tra norme sospese dalla legge 55 e regolamento unico da adottare, fornendo gli strumenti per applicare con efficacia il nuovo Codice individuando le modifiche da apportare alla documentazione di gara e agli atti interni dell’amministra- zione, tentando di risolvere i principali dubbi applicativi emersi finora.

CONTENUTI DEL CORSO

Ratio e contenuti del Codice dei contratti pubblici, di cui al d.l.vo 50/2016, nel testo aggiornato dal d.l.vo. 56/2017 e, da ultimo, dalla legge 55 del 2019, di conversione con modifiche del decreto c.d.“sbloccacantieri”. Le direttive “Appalti pubblici” (2014/24/

UE),“Settori speciali” (2014/25/UE) e Concessioni (2014/23/UE). La legge delega e i re- lativi criteri: il recepimento e il riordino della disciplina dei contratti pubblici e il supera- mento delle norme previgenti: l’abrogazione del Regolamento di cui al d.P.R. 207/2010 ed il progressivo abbandono delle norme ivi previste; i provvedimenti attuativi, la soft law ed i problemi legati al la prospettiva del ripristino di una fonte regolamentare unica.

Ambito soggettivo e oggettivo di applicazione del codice: 220 articoli, 25 allegati e 62 provvedimenti attuativi. Governance e centralità di ruolo dell’ANAC: soft law, vigilanza collaborativa ed altre forme di intervento. L’accentramento della domanda e i rating per la committenza. Analisi delle Linee Guida emanate. La programmazione: le nuove re- gole per forniture e servizi. Il quadro esigenziale e il documento di fattibilità: il raccordo con la progettazione. La centralità della progettazione: i nuovi livelli progettuali (il pro- getto di fattibilità tecnica ed economica); l’obbligo di affidare sul l’esecutivo e il regime di sospensione della legge 55. Il dibattito pubblico. Il Responsabile del procedimento nella disciplina della Linea Guida ANAC n.3. L’incentivazione delle funzioni tecniche e il caso delle forniture e dei servizi. L’obbligo di suddivisione in lotti: lotti funzionali e lotti prestazionali. I termini per concorrere e il regime di pubblicità delle gare: trasparenza e pubblicità. Modalità di gestione delle procedure di evidenza pubblica e strumenti di ne- goziazione vecchi e nuovi: procedure aperte e ristrette e le regole per la scelta degli ope- ratori da invitare; procedure negoziate ed affidamenti diretti nel regime delle gare sotto soglia, con particolare riferimento ai lavori. Il nuovo istituto delle preventive consultazioni di mercato. Il conflitto di interessi e i termini della sua rilevanza.

Cause di esclusione dalle gare: nuove cause di esclusione, nuove figure di reato e coor- dinamento con la normativa antimafia; il c.d. “self cleaning”; nuove decorrenze temporali delle esclusioni. Qualificazione degli operatori economici e avvalimento. IL DGUE e le indicazioni del MIT. I rating delle imprese: rating d’impresa e rating di legalità. Nuova di- sciplina delle “banche dati” e Il Documento di gara unico europeo (DGUE). Bandi di gara e relative prescrizioni: soccorso istruttorio e sua semplificazione. Facoltà di inversione dell’ordine di apertura delle buste. Le clausole sociali. Modalità di aggiudicazione e su- peramento del massimo ribasso. Il regime degli appalti di minor importo: le determine a contrarre semplificate. Le problematiche riguardanti le manutenzioni; l’offerta econo- micamente più vantaggiosa come criterio unico e assorbente: il costo a vita intera (life cycle cost) e la sua rilevanza in termini di politica degli appalti (appalti “verdi”). Possibilità

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di valorizzare elementi di qualificazione specifica in sede di offerta e relative limitazioni.

Formazione delle Commissioni giudicatrici e ruolo dell’ANAC. Le verifiche sull’aggiudi- catario.

Nuove regole per la fase dell’esecuzione: le modifiche soggettive e oggettive dei contrat- ti in corso: l’obbligo del riaffidamento. Le ipotesi di risoluzione da parte del committente.

La disciplina del subappalto e le sue radicali limitazioni: obbligo di indicare in gara i nomi dei subappaltatori e le implicazioni sulle procedure: la sospensione di tale regime ad opera della legge 55. Limitazioni quantitative e obiezioni comunitarie. Il divieto di subap- paltare a chi ha partecipato alla gara. La qualificazione in presenza di subappalti. Regime dei pagamenti. La verifica di conformità e collaudi. Risoluzione dei contratti e recesso. Il regime delle garanzie.

La disciplina dei settori speciali: specificità e clausole di rinvio interne ed esterne. Dif- ferenziazione per rilevo ed efficacia. Gli istituti autonomi. Concessioni e le diverse ti- pologie di PPP: il senso della distinzione e i presupposti dell’intervento comunitario.

Rischio operativo “sostanziale” e il rapporto tra regole di affidamento e impatto sui conti pubblici. I limiti alla contribuzione pubblica. La sopravvivenza del contraente generale e sua differenza rispetto all’appalto di progettazione ed esecuzione. Procedure vecchie e nuove per la risoluzione del contenzioso: il contenzioso in gara e in corso di esecuzione;

i pareri di precontenzioso dell’ANAC, l’eliminazione del potere di raccomandazione e la nuova previsione sul l’impugnazione dei bandi. Accordi bonari e termini di contestazio- ne. Il Collegio Consultivo Tecnico. L’arbitrato nel nuovo Codice e il destino delle clausole compromissorie presenti nei contratti stipulati prima del nuovo Codice.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

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DOCENTE

Prof.ssa Maria GENTILE

Professoressa della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA) PRESENTAZIONE

I decreti legislativi n. 74 (valutazione e performance) e n. 75 (riforma del Testo unico pub- blico impiego), del 25/5/17, emanati in attuazione dei principi e criteri direttivi di cui alla legge n. 124 del 2015, innovano la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pub- blici, intervenendo sul testo unico di cui al d.l.vo 165/01 e sul d.l.vo 150/09, in materia di misurazione e valutazione della performance.

Il videocorso ha l’obiettivo di dare conto di tali innovazioni attraverso l’illustrazione e l’approfondimento delle nuove disposizioni.

CONTENUTI DEL CORSO

La disciplina delle fonti: i rapporti tra la legge e la contrattazione collettiva. Le competen- ze della contrattazione collettiva

Organizzazione degli uffici e fabbisogni di personale. Il piano triennale dei fabbisogni:

procedimento di adozione e contenuto.

Il reclutamento del personale: le nuove regole.

Il rapporto a tempo determinato e le forme di lavoro flessibile. Le disposizioni sul supe- ramento del precariato nelle P.A. Le misure di sostegno alla disabilità.

La responsabilità disciplinare: le sanzioni; le nuove regole del procedimento. Le fattispe- cie di licenziamento disciplinare.

La disciplina delle assenze per malattia di cui all’art. 55-septies del d.l.vo 165/01 e il Polo unico per le visite fiscali.

Le conseguenze del licenziamento illegittimo del dipendente pubblico.

Il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici dopo i decreti legislativi attuativi della c.d. “Riforma Madia”

CF17

DURATA 4 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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L’armonizzazione dei trattamenti accessori del personale pubblico. Le attività di misu- razione e valutazione della performance e gli strumenti di valorizzazione del merito. I compiti degli organismi indipendenti di valutazione.

Il sistema di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

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DOCENTE

Avv. Marco MORELLI

Avvocato cassazionista del Foro di Roma. Docente per il Master universitario di II livello sul diritto dell’ambiente dell’Università di Roma” La Sapienza”

PRESENTAZIONE

Il videocorso intende analizzare da vicino il tema del patrimonio immobiliare pubblico alla luce delle novità normative degli ultimi mesi.

A tale riguardo si parte dallo studio delle diverse tipologie di beni della P.A. (demaniali, pa- trimoniali disponibili e indisponibili), per poi passare in rassegna i temi della difesa del pa- trimonio immobiliare pubblico, della sua gestione, della valorizzazione e della dismissione.

Quanto alla difesa del patrimonio, spazio alle indicazioni provenienti dal Ministero dell’In- terno: con la direttiva del 18/7/17 e la circolare del 1/9/17, infatti, sono state date attua- zioni specifiche alle prescrizioni normative del d.l. 20/2/17 n. 14, convertito in l. 48/17 nel quadro delle iniziative tese alla difesa dalle occupazioni arbitrarie di beni pubblici.

Quando si parla di immobili della P.A., soprattutto in periodo di economie di spesa non può non assumere una veste centrale la problematica delle dismissioni e delle valorizza- zioni del patrimonio immobiliare pubblico. Il tema verrà trattato nel corso della giornata formativa con specifico richiamo alle interpretazioni offerte dalla giurisprudenza, dall’A- genzia del Demanio e gli sviluppi della prassi nonché gli indirizzi della Corte dei conti riguardo sulle responsabilità di funzionari e amministratori nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Infine saranno affrontati anche i temi delle locazioni e dei comodati d’uso di immobili delle P.A. e delle condizioni operative per il loro utilizzo.

CONTENUTI DEL CORSO

La disciplina delle fonti: i rapporti tra la legge e la contrattazione collettiva. Le competen-

La gestione del patrimonio immobiliare pubblico

CF19

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

- LA SUA DIFESA ALLA LUCE DELLE DIRETTIVE DI LUGLIO E SETTEMBRE 2017 DEL MINISTERO DELL’INTERNO E DELLA LEGGE 18/4/17 N. 48

- LA GESTIONE, VALORIZZAZIONE E DISMISSIONE DI BENI PUBBLICI

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ze della contrattazione collettiva

Organizzazione degli uffici e fabbisogni di personale. Il piano triennale dei fabbisogni:

procedimento di adozione e contenuto.

Il reclutamento del personale: le nuove regole.

Il rapporto a tempo determinato e le forme di lavoro flessibile. Le disposizioni sul supe- ramento del precariato nelle P.A. Le misure di sostegno alla disabilità.

La responsabilità disciplinare: le sanzioni; le nuove regole del procedimento. Le fattispe- cie di licenziamento disciplinare.

La disciplina delle assenze per malattia di cui all’art. 55-septies del d.l.vo 165/01 e il Polo unico per le visite fiscali.

Le conseguenze del licenziamento illegittimo del dipendente pubblico.

CONTENUTI DEL CORSO

1. Il patrimonio immobiliare pubblico. Istituti e problematiche in materia demaniale e patrimoniale. Distinzione patrimonio disponibile e indisponibile. Beni demaniali. Regime giuridico, concessione, locazione, canoni, indennizzi, forme di valorizzazione (piano alie- nazioni, federalismo demaniale, concessione migliorativa, fondi di investimento immobi- liare), gara ad evidenza pubblica per la scelta dei concessionari.

2. La difesa del patrimonio immobiliare pubblico. La direttiva del 18 luglio 2017 del Mi- nistero degli Interni. La circolare del 1/9/17 del Ministero degli Interni. L’analisi delle prescrizioni, a difesa del patrimonio immobiliare pubblico, sancite dal d.l. 20/2/17, n. 14, convertito in l. 48/17. Il ruolo dei Comuni e quello delle Prefetture nella difesa del patri- monio immobiliare pubblico. Il Comitato metropolitano per la difesa dei beni pubblici. Le azioni di sgombero: presupposti e modalità operative.

3. Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni e altri Enti locali. le nuove politiche per la valorizzazione. Le nuove politiche del patrimonio im- mobiliare pubblico. Le indicazioni dell’Agenzia del demanio. I veicoli finanziari e societari per incrementare il valore economico e sociale dei patrimoni immobiliari pubblici (artt. 33 e 33 bis del d.l. 98/11). Processo di valorizzazione del territorio per il miglior utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico (art. 3 ter d.l. 351/01 e s.m.i.). Federalismo demaniale e valorizzazione culturale degli immobili dello stato (articolo 5, comma 5, d.l.vo 85/2010).

Art. 56-bis del decreto “del fare” del Governo Monti.

4. Dismissioni, locazioni e comodati d’uso di immobili dalle P.A. L’attuazione dei progetti di valorizzazione di immobili pubblici: la cooperazione istituzionale tra Agenzia del De- manio e gli Enti territoriali e statali preposti alla tutela del patrimonio pubblico. Il ricorso agli strumenti e ai procedimenti (Programmi unitari di valorizzazione territoriale, conces- sioni di lunga durata, veicoli societari e finanziari) previsti dal d.l. 351/01, convertito dalla l. 410/01, come modificati e integrati dai più recenti interventi normativi (artt. 33 e 33-bis del d.l. 98/11, conv. dalla l. 111/11, art. 6 della l. 183/11, art. 27 del d.l. 201/11 conver- tito dalla l. 214/11). Piano di alienazione e valorizzazione degli enti territoriali (art. 58,

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cietà di Gestione del risparmio (sGr) quale principale partner privato per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. La locazione di immobili dalla P.A. e gli immobili in comodato d’uso: le condizioni per il loro utilizzo.

5. La responsabilità di dirigenti, funzionari e amministratori per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Gli indirizzi in materia di responsabilità amministrativa e contabile della Corte dei conti riguardo la gestione del patrimonio immobiliare pubblico.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sara’ erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potra’ accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 10 giorni; il partecipante otterra’ un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

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DOCENTE

Avv. Marco MORELLI

Avvocato cassazionista del Foro di Roma. Docente per il Master universitario di II livello sul diritto dell’ambiente dell’Università di Roma” La Sapienza”

Il videocorso passa in rassegna il procedimento espropriativo nella sua interezza, sof- fermandosi in particolare sui seguenti aspetti: i vincoli espropriativi; la dichiarazione di pubblica utilità; l’indennità di espropriazione; la procedura legittima e le occupazioni illegittime. Quindi una vera e propria disamina dell’intera problematica espropriativa, te- matica da studiare anche per evitare di incorrere nelle forme patologiche e in illegittimità.

PROGRAMMA

Inquadramento generale del tema: riferimento alla normativa nazionale, alla normativa regionale, alla luce di progetti di riforma.

La competenza espropriativa. I protagonisti degli espropri. Il ruolo dell’autorità espro- priante, del promotore e del beneficiario. Quando e come delegare i poteri espropriativi a privati. La delega di poteri e la delega di funzioni espropriative: differenze. Chi deve fare cosa nel procedimento ablativo. Gli atti di delega: cosa debbono contenere.

L’espropriazione per P.U. Il procedimento; le varie fasi. Applicazione a casi specifici. Il vincolo preordinato all’esproprio: cosa è e quando e dove nasce. Possibile esproprio senza vincolo? Il vincolo conformativo: la necessità di variante. La differenza tra vincoli espropriativi e conformativi nella giurisprudenza. La durata limitata nel tempo dei vincoli espropriativi e quella illimitata dei conformativi. La decadenza dei vincoli espropriativi, le zone bianche e l’obbligo di ripianificazione. La reiterazione del vincolo: istruttoria, motivazione, indennizzo, copertura finanziaria. La partecipazione degli interessati. Le comunicazioni avvio procedimento: avvisi pubblici o raccomandate a/r?

L’espropriazione per pubblica utilità: elementi essenziali sul procedimento e sull’indennizzo

CF20

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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nari, definitivi ed esecutivi.

Le procedure ordinarie e le procedure accelerate. Gli artt. 20, 22 e 22-bis T.U.: analogie e differenze. L’occupazione d’urgenza preordinata all’esproprio. Le procedure accelerate:

collocazione nell’ambito del procedimento espropriativo.

L’indennità di esproprio. Il procedimento per la determinazione ed il pagamento dell’in- dennità provvisoria e definitiva. Indennità per le aree edificabili, edificate e agricole.

La conclusione del procedimento: decreto e cessione volontaria. Il decreto di esproprio:

presupposti, contenuti ed effetti. Esecuzione con immissione in possesso, lo stato di consistenza ed i relativi verbali. La trascrizione, registrazione, volturazione, pubblica- zione del decreto di esproprio. La cessione volontaria: presupposti, operatività, termini, forma.

Le occupazioni illegittime. Quando scattano e i principali rimedi. Cenni.

N.B.: Il video-corso in FaD differita sarà erogato mediante la piattaforma di e-learning del Ceida, concepita per rendere la fruizione della didattica efficace e semplice. L’utente potraà accedervi, dopo aver ottenuto le credenziali di accesso, 24 ore al giorno senza alcuna limitazione per un periodo di 7 giorni; il partecipante otterrà un attestato di fre- quenza al termine della fruizione del corso.

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DOCENTE

Dott.ssa Annalisa LALUMERA

Consulente in comunicazione e marketing, fund raising, organizzazione eventi PRESENTAZIONE

La raccolta fondi nella P.A. è una determinante strategica per il raggiungimento di obiet- tivi sociali e funzionali ai bisogni della comunità. Le ragioni che ci portano a considerare di raccogliere fondi per sostenere progetti ed eventi risiedono proprio nel tipo di bisogni di cui le amministrazioni necessitano.

Il corso intende fornire ai partecipanti un quadro il più possibile esaustivo degli strumenti teorici e pratico-operativi per attivare e gestire le raccolte fondi all’interno della Pubblica Amministrazione. Illustrerà i principi di base delle tecniche di raccolta fondi: dalla pro- gettazione, ai mercati, alla stesura di una richiesta di sponsorizzazione al contratto, dal fundraising alla sponsorizzazione, la pubblicità, l’art Bonus e il crowdfunding, al fine di promuovere lo sviluppo delle competenze degli operatori che intendono attivare o gesti- re tali progetti.

DESTINATARI

Dirigenti, funzionari, assessori e loro collaboratori responsabili dei finanziamenti per pro- getti in Regioni, Comuni, Province, Università, Sanità, Scuole. Responsabili del settore raccolta fondi, comunicazione, bilancio; organizzatori di eventi sportivi, culturali, sociali che vogliono investire sull’acquisizione di competenze oggi irrinunciabili per governare al meglio una comunità.

CONTENUTI DEL CORSO

1. Il contesto: la scarsità di risorse.

La raccolta fondi nella P.A.: strategie e strumenti per il reperimento di risorse finanziarie alternative

CF21

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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4. La Raccolta fondi in Italia e all’estero.

5. Cos’è la sponsorizzazione.

6. L’Art Bonus.

7. Quadro normativo vigente.

8. Sponsorizzazione, Cause Related Marketing, Pubblicità e Fund Raising nelle Pubbli- che Amministrazioni come risorsa finanziaria aggiuntiva.

9. Sponsoring o fundraising: scelte strategiche.

10. La sponsorizzazione pura,tecnica e mista.

11. La sponsorizzazione per lo sponsor.

12. La ricerca dello sponsor:come presentarsi e come costruire una relazione.

13. L’importanza del Piano di comunicazione.

14. La Progettazione strategica.

15. Analisi dei mercati e degli strumenti di riferimento.

16. Gli eventi.

17. Come rendere sponsorizzabile il proprio progetto.

18. L’etica e la sponsorizzazione nella P.A.

19. 10 regole per sapersi presentare in modo professionale.

20. Struttura di una proposta.

21. Vendere una sponsorizzazione.

22. La presentazione istituzionale.

23. L’adozione di un regolamento per le sponsorizzazioni.

24. Il bando di gara.

25. Il contratto.

26. Limiti soggettivi alla sponsorizzazione.

27. La verifica dei risultati.

28. Valore della sponsorizzazione.

29. Il sito web e i social network.

30. Il crowdfunding.

31. Le Fondazioni bancarie e d’impresa.

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DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

Il bando di gara è l’atto amministrativo che disciplina l’intero procedimento di una gara di appalto indetta da una Pubblica Amministrazione per l’esecuzione di un’opera o per l’acquisto di beni e servizi. Il bando di gara e gli altri documenti predisposti dalla stazione appaltante (disciplinare, capitolato, allegati) formano la c.d. lex specialis della gara, cioè l’insieme delle regole e delle prescrizioni che disciplinano una determinata procedura di gara. Al fine di agevolare l’attività delle stazioni appaltanti omogeneizzandone le condot- te, successivamente alla adozione da parte dell’ANAC di bandi tipo, i bandi di gara sono redatti in conformità agli stessi Le stazioni appaltanti nella delibera a contrarre motivano espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo.

I bandi di gara sono predisposti dalle stazioni appaltanti sulla base di modelli (bandi-tipo) approvati dall’ANAC e laddove ritengano di discostarsene devono motivare nella deter- mina a contrarre.

PROGRAMMA

La normativa di riferimento, obiettivi e finalità dei bandi tipo: la obbligatorietà dei testi;

analisi parte obbligatoria e parte facoltativa secondo le relazioni di accompagnamento.

L’ambito di applicazione: la individuazione nella richiesta del CIG; esame del testo e valutazione criticità.

La documentazione di gara: l’importanza della sequenza degli atti e i chiarimenti e ri- sposte ai quesiti nella giurisprudenza. L’oggetto dell’appalto: suddivisioni in lotti; le pro- blematiche operative della gara in lotti; l’autonomia funzionale del lotto e della gara; il divieto di aggiudicarsi più lotti; come si aggira il divieto. Durata proroghe rinnovi: disa- mina delle casistiche. Soggetti ammessi: requisiti e tassatività delle cause di esclusione

I nuovi bandi-tipo di gara approvati dall’ANAC

CF22

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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sostituzione dell’impresa ausiliari in corso di gara; il subappalto in gara.

Adempimenti per la partecipazione: le cauzioni, il pagamento ANAC, il dissidio tra giuri- sprudenza e ANAC.

L’offerta: modalità di presentazione: il soccorso istruttorio.

La documentazione presentata in gara: il DGUE e le dichiarazioni a corredo. L’offerta tecnica ed economica: la posizione di ANAC sul soccorso istruttorio in sede di offerte tecniche e economiche; la posizione della giurisprudenza. Il criterio di aggiudicazione e il rinvio alle linee guida n. 1; l’attribuzione del medesimo punteggio tecnico a tutti i par- tecipanti.

La verifica documentale della busta A e la valutazione delle offerte e dell’anomalia: uffici e commissione giudicatrice. L’aggiudicazione: verifiche e controlli.

il rispetto della clausola sociale e altre condizioni di esecuzione: criticità in sede di sti- pulazione.

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DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

La scelta del legislatore nel Codice dei contratti ha introdotto una nuova forma di “legifi- cazione” attraverso un rinvio aperto alla regolamentazione da parte dell’ANAC. A tal fine, è stato avviato un sistema procedimentale che vede una sorta di “navetta” tra ANAC e Consiglio di Stato per la definizione del corpus normativo.

PROGRAMMA

La regolamentazione nel Codice dei contratti. Differenze con il Codice de Lise. Principi, norme e disposizioni dal Codice de Lise al decreto 50/16.

La deregulation attraverso l’intervento “legislativo” di ANAC: diverse forme di definizione della normativa. Il Soft Law e la deregulation: gli attori. Il ruolo delle linee guida vincolanti e linee guida di moral suasion. La fonte normativa. L’iter approvativo. La “forza” e l’effi- cacia delle linee guida. La disapplicazione e la violazione delle linee guida: conseguenze impugnabilità delle linee guida.

Illustrazione delle tipologie di linee guida. Le linee guida sulla esecuzione dei contratti come proposta al Governo: efficacia ed effetti. Le linee guida sui commissari come di- sciplina propria di ANAC: efficacia ed effetti. Le linee guida sul Oepv come indicazione di ANAC: efficacia ed effetti. Le linee guida sui prodotti infungibili come metodo di valu- tazione di ANAC. Disamina della linea guida sui progettisti, sui RUP, sul sottosoglia, su cause di esclusione e sulle Società partecipate. Le altre linee guida come suggerimento di ANAC.

Il potere di ANAC di annullamento, segnalazione, impugnative. Conseguenze sul RUP e Stazione appaltante.

Il soft law nei contratti di appalti

CF23

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

All’indomani dell’adozione del Codice dei contratti, l’intervento dell’ANAC nella linee gui- da n. 4 ha riportato l’attenzione di tutti sulla necessità di assicurare la rotazione negli inviti e negli affidamenti nell’ambito dei contratti sottosoglia, soprattutto se affidati con il sistema della procedura negoziata. Questo ha fatto sì che si creasse allarme in relazione al corretto uso della rotazione tanto che nel correttivo il legislatore è nuovamente interve- nuto affermando la valenza primaria della rotazione. Da ciò è discesa una giurisprudenza che nel tentativo di interpretare cosa sia la rotazione e come si debba applicare ha de- terminato due filoni interpretativi.

PROGRAMMA

Cosa si intende per “rotazione”; l’affermazione della rotazione è un principio. La posizio- ne della giurisprudenza in contrasto con la posizione di ANAC nelle prime pronunce sul tema.

Le linee guida dell’ANAC n. 4. La soluzione del Consiglio di Stato e del Consiglio di Giu- stizia amministrativa per una ricostruzione del principio in concreto caso per caso.

La costruzione di un elenco di imprese pro rotazione: le scelte del RUP. Le procedure negoziate dell’art. 63 e i casi di rotazione. Quando è necessario il problema di rispetto della rotazione nel caso della procedura aperta e della procedura negoziata: la rotazione degli affidamenti e degli inviti. L’impossibilità di “ruotare”: le forniture e servizi infungibili;

le linee guida n.8. e la posizione del Consiglio di Stato e dell’Antitrust.

Le problematiche nei mercati elettronici: la eliminazione automatica da parte del sistema del precedente affidatario. Gli effetti distorti della rotazione. La ricostruzione di una de- termina; la motivazione pro e contro rotazione. La impugnazione della determina e poteri di intervento ANAC.

L’applicazione pratica della rotazione nell’affidamento degli appalti

CF24

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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DOCENTE

Prof. Carmine COSSIGA

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni pubbliche, Università “Parthenope”, Napoli – Esperto Corte dei conti PROGRAMMA

1. Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Gli strumenti dell’armonizzazione: a) Regole contabili unifor- mi, b) Piano dei conti integrato, c) Schemi di bilancio comuni, d) Bilancio consolidato.

Gli strumenti della programmazione pluriennale: il Documento unico di Programmazione (DUP) e la nota di aggiornamento. La classificazione delle entrate e delle spese: le mis- sioni e i programmi. I macroaggregati.

2. I vincoli di finanza pubblica. Gli atti prodromici a supporto del bilancio. Il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e rispetto del saldo di finanza pubblica (pa- reggio di bilancio).

3. Bilancio politico e bilancio gestionale o piano esecutivo di gestione. Unità di voto e unità elementare del bilancio. Il piano delle performance. Le previsioni di cassa. La gestione provvisoria e l’esercizio provvisorio alla luce dell’armonizzazione contabile. Le diverse competenze degli organi politici nelle variazioni di bilancio e la competenza dei dirigenti nelle variazioni al bilancio gestionale o al PEG. L’assestamento del bilancio e la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio.

4. La gestione del bilancio. Il nuovo principio di competenza finanziaria: definizione di accertamento e impegno e loro imputazione. Esempi di contabilizzazione delle principali voci di spesa e di entrata. I residui attivi e passivi quali crediti e debiti scaduti.

6. Il riaccertamento dei residui e il connesso fondo pluriennale vincolato. La nuova for-

L’armonizzazione dei sistemi contabili nelle Regioni, Enti locali e loro organismi

CF25

DURATA 4 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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della spesa: i debiti fuori bilancio. Il deficit di cassa e il costante ricorso alle anticipazioni di tesoreria e/o all’utilizzo in termini di cassa dei fondi a specifica destinazione. La tabel- la relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e i controlli sugli enti deficitari. Enti locali in predissesto e procedura di riequilibrio finanziario plurien- nale. L’esame del PRFP e i controlli periodici della Corte dei conti. Il dissesto finanziario e conseguenze della dichiarazione di dissesto. L’ipotesi di bilancio stabilmente riequili- brato e i controlli della Corte dei conti sul permanere degli equilibri.

8. L’avvio della contabilità economico-patrimoniale armonizzata nelle Regioni e negli enti locali: Nozioni essenziali di contabilità economico-patrimoniale. Differenze ed eventuali collegamenti fra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale. Rilevazione ed imputazione in contabilità economica. Le scritture di assestamento e il conto econo- mico. Il primo stato patrimoniale: criteri di valutazione; Il Piano dei conti integrato. Cenni al bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società e altri organismi controllati.

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DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

I c.d. “altri servizi legali” riferibili alle prestazioni di un avvocato e non connessi al con- tenzioso, sono, al contrario, oggi, inclusi nell’Allegato IX, per il quale il nuovo Codice prevede l’affidamento con l’applicazione integrale delle norme di cui al d.l.vo 50/2016, tranne una semplificazione relativa alla fase di pubblicità preventiva.

L’ANAC ha proposto delle linee guida in cui la legge professionale è messa a dura prova tanto che il CNF è intervenuto in modo pesante.

Il videocorso vuole inquadrare le diverse problematiche e prospettive per poter arrivare alla costituzione legittima di elenchi e all’espletamento di procedure corrette e contratti eseguiti.

PROGRAMMA

I principi dell’art. 4 del Codice dei Contratti.

Le differenti tipologie di attività rientranti nei servizi legali.

I servizi di consulenza legale.

I servizi di supporto al RUP.

La disciplina degli incarichi esclusi dall’art. 17.

L’individuazione dei servizi legali per la gestione del contenzioso giudiziale e stragiu- diziale.

Le modalità di affidamento degli “altri” servizi legali: l’affidamento dei servizi legali inclusi nell’allegato IX del Codice dei contratti. Le criticità degli appalti dell’All. IX.

Gli affidamenti degli incarichi ai legali tra Codice, ANAC e CNF: una metodologia operativa

CF26

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(37)

Il sistema di qualificazione dei legali. La costituzione di un albo di legali: le criticità delle short list.

Le posizioni della giurisprudenza: la recente sentenza del TAR Puglia (Bari), Sez. II, 11 dicembre 2017, n. 1289.

I requisiti e i criteri di selezione.

La definizione degli importi: tariffe, equo compenso, corrispettivo zero.

Il contratto legale.

(38)

DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

Il nuovo Codice degli appalti dedica gli articoli 140, 141, 142, 143 e 144 alla materia specifica degli appalti nei servizi sociali e agli altri servizi specifici di cui all’allegato IX.

A differenza della disciplina previgente, che qualificava i servizi sociali tra i servizi esclusi dall’ambito di applicazione del Codice, il d.l.vo 50/16 prevede l’applicazione agli stessi delle norme del nuovo Codice al superamento della soglia prevista dall’art. 35 (appalti di importo pari o superiore a 750.000 euro) e introduce un regime differenziato soltanto per quanto concerne la pubblicazione degli avvisi (art. 142) e la possibilità di affidamento riservato alle organizzazioni del Terzo settore (art. 143).

Il seminario intende fornire agli operatori del settore le indicazioni operative per indivi- duare il fabbisogno e applicare le regole di selezione dei prestatori di servizi delle coo- perative, alla luce del d.l.vo 50/16 e della normativa di settore, in modo da garantire la corretta gestione, la qualità dei servizi resi e stimolarne la produttività, evitando di incor- rere negli errori più comuni.

PROGRAMMA

Gli appalti sociali nel codice. La scomparsa dell’all. II b e il nuovo allegato IX. Il ruolo dell’ANAC, quale Autorità di regolazione, nel settore dei servizi sociali: a) delibera n. 32 del 20 gennaio 2016, linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali; b) delibera n. 911 del 31/8/16, sulla persistente validità della delibera n. 32 e sugli obblighi di aggregazione e centralizzazione delle committenze; c) comuni- cato del 14/9/16, indicazioni operative alle stazioni appaltanti e agli operatori economici in materia di affidamento di servizi sociali.

Le disposizioni degli artt.142 e 143, Il sottosoglia e il soprasoglia degli appalti sociali

Appalti sociali e clausole sociali

CF27

DURATA 2 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(39)

Limiti all’affidamenti all’uscente: la difficile rotazione. La giurisprudenza sulla capacità tecnici per gli SPAR. L’avvalimento; spunti critici. La suddivisione in lotti.

Le altre forme di collaborazioni del codice dei contratti. La concessione di servizi e il parternatiato. L’esperienza dell’uso dei beni confiscati.

La sussidiarietà verticale. La coprogettazione. L’esperienza del “dopo di noi”. Gli affida- mento alle associazioni di volontariato.

La offerta economicamente più vantaggiosa nella sola forma della valutazione del merito qualitativo. La difficile soluzione della clausola sociale. Il dettame normativo. La posizio- ne di Anac e la giurisprudenza.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

(40)

DOCENTE

Avv. Valerio ARMATI

Avvocato in Roma - Specialista in materia PROGRAMMA

La locazione dal codice civile alle leggi speciali. Costituzione del rapporto locatizio: Au- tonomia privata e norme imperative limitative. Conclusione del contratto e forma: le fat- tispecie di prescrizione della forma scritta ad substantiam.

Locazione e P.A. Destinazione contrattuale e destinazione urbanistica: ipotesi di nullità contrattuale. Obblighi del locatore e norme di sicurezza. Locazione dell’usufruttuario;

limiti durata. Locazione al comproprietario ed esecuzione dell’obbligazione di rilascio.

Registrazione fiscale, cedolare secca ex art. 3, co. 1 d.l.vo 23/11 per le locazioni abi- tative: conseguenze per l’omissione. Locazioni abitative.- Regime giuridico: dalla l.

392/78 alla l. 431/98. Le locazioni escluse. Libera determinazione del canone e clauso- le sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile locato. La rilevanza della destinazione catastale dell’immobile. Convenzione nazionale ed accordi locali per le locazioni concordate, locazione transitorie e per studenti universitari: aggiornamento Istat della fasce di oscillazione ex art.1 d.m. 13/7/04. Aggiornamento ISTAT del canone pattuito nella misura del 75% o del 100%: condizioni e metodo di calcolo. Legittimità di canoni differenziati: condizioni e limiti. Rilevanza del regolamento di condominio e partecipazione del conduttore alle assemblee condominiali. Manutenzione ordinaria e straordinaria nella locazione. La nullità dei patti contrari alla legge. Ipotesi di prelazione reale, obbligatoria e convenzionale. Riscatto: condizioni oggettive, temporali e paga- mento del canone.

Cessazione: Scadenza naturale, rinnovo tacito e novazione. Clausola risolutiva espres- sa. Clausola penale. Clausola arbitrale. Risoluzione per inadempimento. Mutamento dell’uso pattuito.

Locazione e rilascio degli immobili pubblici e privati

CF28

DURATA 3 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(41)

noni differenziati e limiti. Durata e rinnovazione obbligatoria. Locazione stagionale e per attività particolari.

Prelazione reale e riscatto: condizioni e decadenza. Indennità di avviamento ed esegu- ibilità del provvedimento di rilascio. Indennità di avviamento suppletiva. Prelazione per nuova locazione. Affitto d’azienda. Risarcimento danni per ritardata riconsegna. Pre- scrizione e decadenza per il pagamento del corrispettivo della locazione. Ripetizione di indebito. La nullità dei patti contrari alla legge. Brevi cenni sui profili processuali.

RILASCIO ATTESTATO DI FREQUENZA E PROFITTO

Il CEIDA, Ente accreditato dalla Regione Lazio quale soggetto erogatore di attività per la Formazione Superiore e Continua, (accreditamento ottenuto con Determinazione del Direttore della Dir. Reg. “Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, diritto allo studio” n. G16019 del 23/12/2016, pubblicata sul B.U.R.L. n. 2 del 5/1/17), attesta, per ogni partecipante, le caratteristiche del percorso formativo e quanto di questo è stato effettivamente frequentato, attraverso rilascio degli attestati di frequenza e profitto, subordinatamente al superamento di una verifica finale attuata mediante questionario a risposta multipla.

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DOCENTE

Prof. Giovanni CREA

Università Europea di Roma, Istituto italiano per la privacy e la valorizzazione dei dati OBIETTIVI

Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti teorico-pratici per orientarsi nella predisposizione/

aggiornamento della documentazione necessaria all’adeguamento delle strutture pubbliche e private alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679. A tal fine, esso è articolato in due parti: la prima è rivolta a illustrare agli operatori il quadro giuridico di riferimento; la seconda, strutturata in due sessioni, è interamente dedicata alle modalità di elaborazione della docu- mentazione richiesta dal Regolamento europeo.

PROGRAMMA

Parte 1a - Inquadramento generale della materia. Dal diritto alla privacy al diritto alla prote- zione dei dati personali. Il contesto normativo di riferimento. L’impatto del Regolamento eu- ropeo in materia di protezione dei dati (Reg. n. 2016/679) sul Codice in materia di protezione dei dati personali (d.l.vo 196/03), alla luce del d.l.vo 101/18 che adegua la normativa nazio- nale alle disposizioni del Regolamento UE. Il ruolo dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Parte 2a -Tecniche di redazione della documentazione prevista dal Regolamento europeo.

La designazione di responsabili del trattamento. La designazione del DPO. La designazione dei soggetti autorizzati al trattamento. L’informativa agli interessati. La compilazione dei regi-

Il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali

CF30

DURATA 7 ore DATA

ORARIO

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

- GUIDA PRATICA ALLA PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RILEVANTE AI FINI DELL’ADEGUAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DELLE AZIENDE AL REGOLAMENTO (UE) 2016/679

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