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Agsm Aim: quanta energia! Caffè amaro e riparte Verona Beat

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Academic year: 2022

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Sono passati 55 anni da quando i Kings ne fecero una delle canzoni simbolo della Verona Beat. Oggi il brano ‘Caffè Amaro’ entra di diritto nella storia della città, grazie al riconosci- mento ufficiale da parte dell’Amministrazione. Un omaggio agli autori del te- sto, Pierpaolo Adda e En- nio Ottofaro, ma anche

alla memoria di Renato Bernuzzi, in arte ‘Renato dei kings’, indimenticabile interprete di uno dei brani più cantati negli anni ’60.

Presenti in Sala Arazzi per la consegna della targa anche il cantante Luca Olivieri e Jo Zampieri, che dal 2016 ha ridato voce alla manifestazione ca- nora di Verona Beat.

“Caffè amaro’’

e riparte Verona Beat

L

ACANZONEDEI

K

INGS

55

ANNIDOPO

Foto di gruppo con Pierpaolo Adda

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redazione@tvverona.com

KO OK

Il presidente di Cattolica Assi-

curazioni ha chiuso l’Assem- blea degli azionisti con l’ampia approvazione del bilancio e la distribuzione di un dividendo pari a 0,15 euro per azione.

Ma come si fa a parlare di sfal- damento etico e morale chie- dendo a Damiano Tommasi, padre responsabile di una squadretta di figli, cosa pensa dell’utero in affitto.

Davide Croff Filippo Grigolini

Agsm Aim:

quanta energia!

I

RISULTATI DEL

2021

E IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DEL

G

RUPPO

Lo scenario influenzato dalla pandemia e dal rincaro delle materie prime ha im-

pattato sull’andamento dell’attività commerciale, ma si registrano lo stesso risul-

tati positivi: forte crescita (+60%) dell’utile netto e degli investimenti. SEGUE

(2)

SEGUE DALLA PRIMA

Il Consiglio di Amministra- zione di Agsm Aim presie- duto dall’avvocato Stefa- no Casali ha scelto la sede del Consorzio del Canale Camuzzoni in via Aeroporto Berardi...al Chievo per presentare i risultati del bilancio 2021 e il primo bilancio di soste- nibilità di gruppo nato dal- la fusione con i vicentini.

Una location non casuale visto che proprio alla Diga del Chievo nel marzo del 1923 vennero poste le basi per la realizzazione della centrale elettrica che doveva dare energia alla neonata industria verone- se.

“I risultati presentati oggi confermano la validità strategica dell’integrazio- ne tra Agsm Verona e Aim Vicenza e consentono di proporre ai nostri soci, i Comuni di Verona e Vicenza, un dividendo in significativa crescita rispetto al passato. Oggi AGSM AIM è ancor più una società solida e sal- damente ancorata alla propria storia e al proprio territorio e da queste radi- ci si auspica un’ulteriore crescita per il futuro”, ha dichiarato il presidente di AGSM AIM Stefano Casa- li.

Così nonostante un con- testo particolarmente complesso e sfidante, la resilienza del modello

multibusiness del Grup- po, il percorso di efficien- tamento, gli interventi sul- la riduzione dei costi ope- rativi e l'efficacia delle azioni gestionali intrapre- se per affrontare la volati- lità dello scenario energe- tico, hanno permesso di registrare risultati molto positivi.

AGSM AIM chiude il 2021 con ricavi pari a 1,9 miliar- di di euro, in crescita del 59% rispetto al 2020 prin- cipalmente per effetto del- l’incremento dei prezzi

delle commodities.

Il Margine Operativo Lor- do (Ebitda) è pari a 175,7 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto al 2020 (121 milioni di euro).

Positivi i contributi al mar- gine anche dell’area Ambiente, che ha benefi- ciato dell’ampliamento del perimetro derivante dal- l’integrazione di EcoTira- na, e dell’area Smart Ser- vices che ha aumentato di 1,5 milioni il MOL grazie soprattutto alle efficienze derivanti dal piano di

sostituzione delle lampa- de a led.

L’utile netto consolidato è pari a 57,1 milioni di euro, in incremento di 21 milioni di euro (+60%) rispetto ai 35,8 milioni di euro del 2020.“In un contesto for- temente complesso e sfi- dante, AGSM AIM ha completato la prima importante fase del per- corso di integrazione con la costituzione delle Busi- ness Unit e ha conseguito importanti risultati econo- mici, decisamente supe- riori alle previsioni del Pia- no Industriale, uniti alla significativa crescita degli investimenti che consen- tiranno di garantire lo svi- luppo e la competitività futuri del Gruppo”, ha commentato il consigliere Delegato di AGSM AIM Stefano Quaglino.

2 • 27 aprile 2022

I

RISULTATI DEL

2021

E IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DEL

G

RUPPO

Così il fatturato è salito a 1,9 miliardi

Distribuito un extra dividendo ai due Comuni soci per aiutare le fasce più deboli

Il Cda di Agsm Aim, per il primo bilancio si è riunito nella sede del Consorzio del Canale Camuzzoni al Chievo: una scelta non casuale visto che proprio qui nel 1923 vennero poste le basi dello sviluppo economico di Verona (foto Daniela Martin)

Primo Piano

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Quale futuro per Ca’ del Bue? Ci sono infatti due novità che riguardano l’im- pianto e che sono emerse in questi giorni.

In primo luogo, come fa notare Michele Bertucco, si chiude forse, definitiva- mente la vicenda dell’im- pianto di incenerimento in quanto con sentenza del TAR Veneto del 22 aprile è stato dichiarato estinto il ricorso presentato dalla società Urbaser S.A. nel 2015 che, allora, chiedeva

“... di concludere il proce- dimento di approvazione del progetto preliminare presentato dalla costituen- da ATI Urbaser S.A./Edil- basso S.p.A., in veste di promotore nell'ambito del-

la procedura di finanza di progetto indetta da AGSM Verona S.p.A. per la pro- gettazione, costruzione e gestione della nuova sezione di incenerimento del complesso impiantisti- co di Cà del Bue ...”. Pochi giorni prima, invece, il 19 aprile scorso è stata pub- blicato il Decreto Regiona- le che concede la deroga al 2026 della realizzazione del progetto di“Revamping e valorizzazione delle sezioni di trattamento meccanico biologico del complesso impiantistico di Ca' del Bue-Verona pre- sentato dall’ A.G.S.M.

Si tratta di un bando di 34 milioni di euro, di cui 19 per la prima linea e 15 per la

seconda in autorizzazio- ne. Il Comune di Verona ha già rilasciato anche l’auto- rizzazione edilizia con il relativo permesso a costruire. “Dopo 7 anni- conclude Bertucco- però, Agsm non ha ancora chia- rito quale sarà il destino dei vecchi forni’’.

Sul punto interviene anche Traguardi secondo il qua- le, dopo lo stop al termo- valorizzatore serve dare impulso ad un impianto obsoleto e poco efficiente.

ll biometano a Ca' del Bue, sostiene il consigliere comunale Tommaso Fer- rari, è sicuramente un pri- mo passo positivo: per Verona, per l'ambiente e per Agsm Aim. “La gestio-

ne dei rifiuti e il recupero delle materie sono asset che richiedono investi- menti, strategia industriale e visione, tutto il contrario -conclude- di quanto han- no dimostrato di avere le Amministrazioni che si sono succedute negli ulti- mi 15 anni, gestendo la questione di Ca' del Bue in maniera disastrosa’’.

L

A GESTIONE DEI RIFIUTI RESTA SEMPRE UN PROBLEMA

Quale futuro attende Ca’ del Bue?

Si è chiusa (forse) la vicenda dell’impianto di incenerimento

Tommaso Ferrari

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Luigi Brugnaro a soste- gno di Federico Sboarina alle prossime elezioni am- ministrative di Verona.

Dopo l’annuncio in confe- renza stampa in piazza Bra lo scorso marzo, ora la presentazione del mar- chio, che unisce al partito nazionale Coraggio Italia la forza civica scaligera di Verona Domani.

“Oggi c’è bisogno di con- tinuità e di rinnovata aper- tura alle migliori energie della città, amministrando con il sorriso e la forza dei fatti – ha ribadito Bru- gnaro – Così daremo una prospettiva al gruppo di imprenditori, professioni- sti, lavoratori e giovani preparati e determinati che si metteranno a di- sposizione dei cittadini di Verona, incarnando valori fondamentali come one- stà, trasparenza e com- petenza e puntando sul lavoro, sicurezza, svi-

luppo sostenibile e am- biente. La lista Coraggio Italia – Verona Domani sarà la vera sorpresa il prossimo 12 giugno.

Sono convinto che Fede- rico, sindaco uscente che ha vissuto sulla propria pelle il ruolo di primo citta- dino affrontando anche momenti difficili, prima con la pandemia e ora le conseguenze della guerra in Ucraina, possa valoriz- zare ancora di più la splendida città di Verona, concretizzando progetti innovativi e rafforzando l’area metropolitana che comprende Trento, Man- tova e Brescia, comple- mentare a quella veneziana. L’unione fa la forza perché la vera com- petizione è su scala inter- nazionale. Con Giuliano Occhipinti, coordinatore cittadino di Coraggio Italia e con Matteo Gasparato presidente di Verona Do-

mani abbiamo costruito un progetto che guarda già oltre le elezioni ammi- nistrative in una visione più ampia, per dare un ri- ferimento nazionale alle forze civiche cittadine, mettendole in rete", con- clude Brugnaro.

“L’alleanza con Brugnaro, tra i sindaci più concreti e

apprezzati d’Italia, è la ri- prova della crescita espo- nenziale di Verona Domani, sempre più ap- prezzata per serietà e im- pegno sul territorio – dice Occhipinti - Una forza centrista che è un tassello fondamentale della coali- zione a sostegno di Fede- rico Sboarina”.

4 • 27 aprile 2022

VERSO VERONA 2022. L

E

U

LTIMISSIME

Brugnaro spiega l’appoggio a Sboarina

Il sindaco di Venezia, assieme a Verona Domani, “...per rafforzare la coalizione”

Domani, con inizio alle ore 17, è convocata una confe- renza stampa di presentazione della lista civica “Zelger Sindaco” presso il Caffè Dante di Piazza dei Signori, con la partecipazione dell’europarlamentare On. Francesca Donato e della dott.ssa Barbara Balanzoni, medico ane- stesista rianimatore. (Nella foto, Alberto Zelger)

Sempre domani è programmata la presentazione dei can- didati della Lista Civica Ama Verona, che appoggerà Fla- vio Tosi alle prossime elezioni. L’ex sindaco saràovvia- mente presente. Seguirà la festa di inaugurazione della campagna elettorale.

Domani, Zelger e Ama Verona

DIARIO ELETTORALE

Attualità

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“Sul Traforo stiamo assi- stendo al passo del gam- bero di Sboarina, chissà se anche questa è una specia- lità della surreale Verona Olimpica del sindaco uscente”.

È sarcastico il Consigliere regionale e comunale Al- berto Bozza, che entra nel merito: “Sboarina ripropone il passaggio in trincea sco- perta all’uscita delle colline di Avesa, da via Monte Orti- gara passando per Quin- zano e Ponte Crencano fino a via Preare, che avrebbe un pesantissimo impatto ambientale e d’inquina- mento per quei i quartieri.

Tosi, da Sindaco, rendendo- sene conto, dopo un con- fronto con la 2°

Circoscrizione di cui allora ero presidente, intelligente- mente modificò il suo pro- getto. Così alla trincea scoperta si preferì una strada interamente interrata

e coperta fino a Ca’ di Cozzi, tuttora la soluzione migliore in quel tratto perché a im- patto ambientale zero e fat- tibile sul piano tecnico”.

Bozza non ci gira intorno:

“Sboarina tolga le mani da Ponte Crencano, Avesa e Quinzano. Costruire una strada a raso all’uscita delle colline di Avesa sarebbe una cicatrice a cielo aperto per quei quartieri e per chi ci vive. Con lui poi tutto si ferma a Ca di Cozzi senza prolungare l’opera fino a Pa- rona, trascurando ancora una volta i cittadini di Pa- rona, come ha fatto anche con il Filobus”.

Bozza poi ricorda: “Lo stesso Sboarina, da asses- sore all’Ambiente di Tosi, all’epoca era favorevole alla strada interrata, addirittura vantandosi di essere stato lui a suggerire la modifica a Tosi, cosa non vera, ma bene che lo pensasse...”

IL DIBATTITO POLITICO

Marco Rigo, 28 anni, entra a far parte della Lega. Lo han- no annunciato i vertici del carroccio scaligero, pre- senti tra gli altri il commis- sario provinciale Nicolò Zavarise, il candidato vice- sindaco Roberto Mantova- nelli e Chiara Galli, segreta- rio della sezione di Borgo Venezia. Consulente infor- matico e amministratore di condominio, Rigo è consi- gliere uscente della sesta circoscrizione e negli ultimi tre anni è stato presidente della Pro Loco di Verona, carica che lascerà a breve per dedicarsi all’attività politica all’interno della Lega. Un cammino impor- tante il suo che lo ha portato dal 2019 ad una strettissima collaborazione con l’ammi- nistrazione comunale e in particolare con l’assessora- to al commercio guidato da Nicolò Zavarise, sinergia

che ha fruttato numerose iniziative e manifestazioni che si sono sviluppate esclusivamente nei quartie- ri.

«Tutte queste iniziative” ha spiegato Marco Rigo “ci hanno permesso di lavorare concretamente per miglio- rare la vivibilità dei quartieri aggregando persone e offrendo opportunità com- merciali alle attività del ter- ritorio. Organizzazione e forza di volontà che ci han- no permesso di formare una squadra di persone compe- tenti che è riuscita in poco tempo e nonostante gli effetti del lockdown a realiz- zare in sicurezza trentanove eventi a Verona. Un lavoro riconosciuto anche a livello regionale, dato che la Pro Loco di Verona ha vinto lo scorso anno il premio di miglior calendario di inizia- tive del 2021».

Bozza...nel Traforo:

“Sboarina specialista nella retromarcia”

Lega, nuovi acquisti Anche Marco Rigo

“gioca” nel Carroccio

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Finiti i lavori all’ex ghiac- ciaia dei Magazzini Gene- rali può partire l’operazio- ne Eataly.

Nelle prossime oreinfatti avverrà il passaggio di consegne, o meglio la consegna delle chiavi, che passano dal Fondo Verona Property a Eataly, il brand enogastronomico dell’imprenditore Oscar Farinetti che, dopo aver inaugurato diverse sedi in tutto il mondo, ha deciso di investire nella città sca- ligera.

L’entità dell’investimento renda la cifra dei lavori fatti. Circa 60 milioni di euro per restaurare l’edi- ficio in ogni sua parte, dotandolo dei più moderni standard tecnologici e conservandone tuttavia gli elementi architettonici da tutelare.

Uno spazio di 13 mila metri quadrati. A farla da padrona sarà l’area cen- trale circolare, sovrastata dalla famosa cupola, che l’architetto Mario Botta trasformerà nel ‘grande fuoco’. Si tratta dello spa- zio principale dell’intero edificio, quello riservato alla cucina e alla ristora- zione e in cui cittadini e turisti potranno accedere liberamente per assapo- rare le diverse specialità e prodotti proposti. Dal- l’area circolare si dirama- no gli otto bracci che por- tano ai locali riservati ai produttori e alla prepara-

zione del cibo. In parte di essi saranno ospitate le opere e i lavori di giovani artisti emergenti, che avranno così la possibilità di farsi conoscere da un pubblico variegato e che, nelle aspettative, si pre- annuncia numeroso.

La storia della ghiacciaia si potrà conoscere in una sala dedicata, una sorta di museo con immagini e macchinari recuperati dalla produzione del ghiaccio.

A Eataly Verona ci sarà anche l’arte con la A maiu- scola.

In visita il sindaco Federi- co Sboarina e gli asses- sori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segale e ai Lavori pubblici Luca Zanotto. Presenti il pro- ject manager Salvo Sesto, Dario Strano di Patrizia Ag che gestisce il Fondo Property e Micol Viano di Eataly.

6 • 27 aprile 2022

F

INITI I LAVORI AGLI EX

M

AGAZZINI

G

ENERALI

Ex ghiacciaia, “cucina’’ Oscar Farinetti

Il patron di Eataly, il noto brand enogastronomico, ha deciso di investire a Verona

L’ex ghiacciaia e il retro dell’edificio. Sotto, gli amministratori durante la visita

Attualità

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Palazzo Bocca Trezza con il suo storico parco sogna in grande. Presto l’area verde che si trova all’interno del complesso di Veronetta potrebbe es- sere interamente rigene- rata.

L’Amministrazione comu- nale ha presentato do- manda per accedere ai fondi del Pnrr- Piano na- zionale di ripresa e resi- lienza nell’ambito del programma ‘Valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici’. Un pro- getto da 672 mila euro che permetterebbe di ri- cucire quello spazio che separa via XX Settembre e via San Nazaro, in vista della rigenerazione di tutto il complesso immobi- liare.

Il progetto prevede di ri- prendere le forme tipiche del giardino all’italiana, come riportato dai catasti storici, per riannodare il legame tra il palazzo e gli edifici minori del com- plesso. Saranno preser- vate le piante esistenti e sarà valutata la reintrodu- zione delle alberature censite dalla documenta- zione storica. Il giardino si estenderà su un unico li- vello con vialetti in sel- ciato, parterre erbosi all’interno dei quali si po- tranno realizzare anche orti didattici e aree per piante officinali, gestite in autonomia dalle associa- zioni. È prevista inoltre la

messa in sicurezza delle recinzioni e dei muri di cinta. L’arredo fisso sarà rimosso e sostituito con sedie in metallo colorato, sullo stile di quelle delle Tuileries a Parigi, mobili e quindi idonee all’uso so- ciale dello spazio. L’illumi- nazione sarà rivista e sostituita.

L’assessore ai Lavori pub- blici Luca Zanotto ha pre- sentato, in diretta streaming, il progetto di ri- qualificazione dell’area verde sottoposto al Mini- stero. Erano presenti anche l’assessore all’Ur- banistica Ilaria Segala, la dirigente dell’Edilizia mo- numentale Raffaella Gia- nello e l’architetto Guido Paloschi, responsabile del procedimento.

L’intervento di riqualifica-

zione del lotto Bocca Trezza rientra nel ‘Bando Periferie’ e nel più ampio programma comunale di riqualificazione urbana di Veronetta, prevede il complessivo recupero di un’area di circa 4.350 mq di superficie. Al suo in- terno vi sono ripartiti i lotti d’intervento: Palazzo Bocca Trezza, attual- mente abbandonato; edi- ficio affacciato su via XX Settembre, realizzato negli anni Trenta come Casa del Giovane Fasci- sta, attualmente abban- donato; edificio che un tempo ospitava le scude- rie affacciato su via XX Settembre e attualmente in uso ad associazioni lo- cali. Costo totale del- l’opera, circa 11 milioni di euro.

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AMBITO DEL PROGRAMMA PER LA RIGENERAZIONE DI

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ERONETTA

Palazzo Bocca Trezza spera in Draghi

L’Amministrazione comunale ha presentato domanda per accedere ai fondi del Pnrr

Gli assessori Segala e Zanotto con la planimetria

Un tour nella ‘Bella Epo- que’, per scoprire a Borgo Trento tutto il fascino dei palazzi dell’Art Nouveau - arte nuova, meglio cono- sciuta come ‘Stile Liberty’.

E’ questo l’obiettivo della nuova mappa turistica gra- tuita realizzata dal Comune insieme all’Associazione culturale Verona Città For- tezza, che guiderà cittadini e turisti alla scoperta della Verona Liberty. Al suo inter- no sono indicati i 36 princi- pali gioielli architettonici simbolo di questo stile, come: Villa Tedeschi Tosa- tori, villa Bassani, villa Cipriani, palazzo Grassetti, la maggior parte realizzate in via N. Bixio; villino Bru- gnoli in via Caprera; villa Bolla in via Cesiolo.

Un’opportunità in più, per ampliare i consueti percorsi di visita cittadini e per impa- rare a conoscere particola- rità e bellezza degli edifici di pregio realizzati nel pri- mo Novecento-

Villa Bassani

Alla scoperta delle ville liberty

U

NA MAPPA

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Un video girato da un drone e acquisito dalla Cnn sembra rappresen- tare una nuova delle re- sponsabilità dei russi nel massacro di civili a Bucha, in Ucraina. L’emit- tente tv americana, che ha spiegato di aver verifi- cato e geolocalizzato il video per verificarne l’au- tenticità, ha affermato che le immagini sono state gi- rate fra il 13 e il 14 marzo e mostrerebbero mezzi e truppe russe accanto ai cadaveri in strada che poi, dopo il ritiro dei sol- dati di Mosca, sono stati fotografati e filmati da operatori indipendenti, scatenando indignazione in tutto il mondo.

Il Cremlino finora ha sem- pre respinto le accuse, af- fermando che il massacro sarebbe avvenuto dopo il ritiro delle truppe russe.

Mosca ha parlato di “mes- sinscena” e ha scaricato la responsabilità prima sugli ucraini, poi ha evo- cato il complotto, facendo intendere che dietro la strage dei civili potreb- bero esserci i servizi se- greti dei pasi occidentali.

In un primo momento siti russi molto attivi nel con- fezionamento di fake news avevano anche fatto girare video manipo- lati per cercare di dimo- strare che i cadaveri in realtà erano solo attori che si erano finti morti per poter accusare Mosca del

massacro.

Secondo la Cnn, nel video si vede un veicolo militare russo fermo a un incrocio. La Cnn ha iden- tificato tre figure nel video – proprio in fondo alla strada rispetto al veicolo militare – e sarebbero gli stessi corpi che sono stati ripresi nel video del 1°

aprile e dal satellite imma- gini scattate da Maxar Te- chnologies il 18 marzo.

In altri frame, girati sem- pre dal drone poco prima, si vedono i soldati russi nella strada del massa- cro. È questa la prima prova concreta della pre- senza delle truppe di Mosca nel luogo della strage. La Cnn ha chiesto un commento alle autorità

militari russe, che hanno preferito non rispondere.

“FERMARE PUTIN’. La giornata di ieri ha visto l'inizio del vertice di Ram- stein, base aeronautica statunitense in Germania, convocato dagli americani con la presenza dei rap- presenti di 43 Paesi per fare il punto della situa- zione in Ucraina. Più passa il tempo, più il con- flitto può prendere una piega lunga e duratura, ecco perchè occorre far presto e cercare che la Russia non tiri per le lun- ghe. Consapevoli che il 9 maggio non sarà l'ultimo giorno, i Paesi dell'Alle- anza hanno stabilito in

"quattro, cinque setti- mane" il termine ultimo oltre il quale non andare e fermare lo Zar, Vladimir

Putin, che minaccia attac- chi e rappresaglie nei ter- ritori Nato.

Il segretario della Difesa degli Usa, Lloyd Austin, ha esortato gli alleati del- l'Ucraina a "muoversi alla velocità della guerra" per dare più armi possibili a Kiev. "Le prossime setti- mane saranno decisive", ha affermato, sottoline- ando che va fatto il possi- bile per aiutare l'Ucraina.

Il problema è "occorre fare presto, non c’è tempo da perdere, dobbiamo muoverci con il ritmo della guerra”.

Il tutto, per fermare al più presto l’offensiva di Putin, al quale gli Alleati non vo- gliono dare più tempo. “E’

in difficoltà” assicurano.

“E noi dobbiamo approffit- trarne”.

8 • 27 aprile 2022

STORIE DI GUERRA. Il Dramma dell’Ucraina

“Quattro settimane per fermare Putin”

Lo dice l’inviato di Biden. “E’ in difficoltà e non gli dobbiamo lasciare altro tempo”

Attualità

Scene da un massacro

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«Guarite i malati». Il comandamento evangeli- co è diventato il titolo di un libro che racconta i 100 anni dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Il volume, edito per il centenario e curato da Stefano Lorenzetto, sarà presentato venerdì 29 aprile, alle ore 16.30, alla Gran Guardia, in un dibattito condotto da Mario Puliero, direttore di Telea- rena.

Interverranno monsignor Giuseppe Zenti, vescovo di Verona; Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto; padre Miguel Tofful, superiore generale dei Poveri Servi della Divina Provvidenza;

fratel Gedovar Nazzari, presidente dell’ospedale;

Mario Piccinini, ammini- stratore delegato; Fabri- zio Nicolis, direttore sani- tario; Stefano Lorenzet- to, giornalista e scrittore.

La presentazione potrà essere seguita in strea- ming sul canale YouTube del “Sacro Cuore Don Calabria”.

In 272 pagine, arricchite dalle immagini di Lou Embo Roiter, vedova del grande fotografo venezia- no Fulvio Roiter, e dai ritratti di Maurizio Don,

«Guarite i malati», edito da Trifolio, raccoglie 28 testi- monianze scritte da reli- giosi della congregazione calabriana, dirigenti, medi- ci, infermieri, tecnici ospe-

dalieri, imprenditori, scrit- tori, pazienti, tutti in qual- che modo legati alla figura del santo veronese e all’ospedale nato dalla casa di riposo che don Angelo Sempreboni, par- roco di Negrar, fondò nel 1922. Tra le firme, anche quella di Vittorio Messori, il bestsellerista che ha intervistato due pontefici, il quale da molti anni ha il proprio studio in due stan- ze dell’abbazia di Maguz- zano, che gli furono con- cesse in comodato d’uso grazie all’intercessione di san Giovanni Calabria.

Nel libro vengono ripercor- se, con un ricco apparato iconografico, anche la sto- ria del santo veronese e le tappe che hanno portato il Sacro Cuore di Negrar al quinto posto nella gradua- toria della sanità veneta, subito dopo gli ospedali di Padova, Verona, Vicenza e Treviso, con 2.153 dipendenti, di cui 333 medici; 953 posti letto;

22.318 interventi chirurgici eseguiti nel solo 2021, che si aggiungono a 30.661 ricoveri; 1.548.894 presta- zioni ambulatoriali; 44.949 accessi al pronto soccor- so. Al 31 dicembre scorso, l’ospedale, che nel 2018 ha avuto dal ministero del- la Salute il riconoscimento di Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scienti- fico) per le Malattie infetti- ve e tropicali, aveva in cor- so ben 436 studi clinici.

E’

DIVENTATA UN LIBRO LA STORIA DELL

OSPEDALE INTITOLATO A

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ALABRIA

I primi cent’anni del Sacro Cuore

Il volume, curato da Stefano Lorenzetto, viene presentato venerdì in Gran Guardia

La sala operatoria in cui nel 1944 fu eseguito il primo intervento chirurgico all’ospedale Sacro Cuore

L’infermiera Stefania Righetti La copertina del libro

La neuroriabilitazione intensiva per gravi cerebrolesioni

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Il primo vigneto? Su un antico vulcano, cuore pul- sante del Soave Classico.

Le prime bottiglie? Merito di una mente “ribelle e visionaria”. I dettagli del- l’identità di quest’azienda?

Li curano, oggi, tre fratelli, creativi e competenti, che hanno improntato la filo- sofia dell’azienda Inama alla “libertà”. Libertà di ricercare nuovi orizzonti e perseguire obiettivi ambi- ziosi, senza tarparsi le ali.

E libertà di prendersi cura di un ecosistema, e del suo aspetto selvatico. A raccontarci quest’azienda è Alessio Inama, direttore creativo che coordina vendite globali, comunica- zione, marketing e packa- ging dell’azienda Inama.

Quando è nata e per ini- ziativa di chi l’azienda Inama?

L’azienda nasce grazie al duro lavoro del nonno Giuseppe, che con gran- de sacrificio e lungimiran- za pose le basi del pro- getto. Partendo da zero, riuscì infatti a mettere insieme alcuni dei migliori vigneti sul Monte Foscari- no, antico vulcano e cuo- re pulsante del Soave Classico.

Ma è con mio padre Ste- fano, mente ribelle e visio- naria, che nascono le pri- me bottiglie di Inama, svi- luppando idee di vini rivo- luzionari, sia di bianchi nel Soave Classico, che di

rossi sui Colli Berici. Io, assieme ai miei due fratel- li Luca e Matteo, costituia- mo invece la terza gene- razione,

Cosa è possibile trovare nei vini Inama?

Nei nostri vini trovi una fortissima identità. Sono vini puri, che esprimono complessità dei nostri ter- roirs in modo inequivoca- bile. Partendo da viticoltu- ra attentissima all’aspetto selvatico dell'ecosistema, arriviamo ad avere uve dalla grande intensità aro- matica. Ogni vigneto vie- ne diviso in micro-parcel- le, e lavoriamo in cantina in modo attentissimo alle

differenze tra queste pic- cole partite d’uva, ponen- do maniacale attenzione ad esprimere le unicità di ogni appezzamento.

Qual è il vino maggior- mente rappresentativo della vostra azienda?

Foscarino è il vino che rappresenta maggiormen- te la storia dell’azienda e del territorio del Soave Classico. Rotondo, denso, equilibrato, Foscarino si esprime al naso con note di fiori bianchi, al sorso è minerale, complesso e multidimensionale, gioca tra la mandorla tostata e sensazioni saline.

Siete presenti sui social? Su quali social?

Che valore date a que- sto mezzo?

Negli ultimi due anni, la mancanza di viaggi e degustazioni ci ha portato a investire tempo ed ener- gie nella comunicazione digitale. Lavoriamo su due piani comunicativi: il mio profilo personale @ales- sio_inama racconta con storie, foto e reels la mia vita tra vigne e degusta- zioni in modo divertente e ironico. La pagina @ina- ma_wine è invece la nostra vetrina ufficiale, in cui comunichiamo il life- style Inama e i nostri pro- getti. Seguiteci!

RACCONTO DI...VINO. U

NA

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ANTINA

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NA STORIA

S

TEFANIA

T

ESSARI

Inama, una mente ribelle e visionaria

Tre fratelli creativi e competenti portano avanti l’azienda nata sul monte Foscarino

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Quando si è sopraffatti da una sofferenza emotiva può essere difficile riuscire a vedere una via di uscita sana, e il rischio di scivolare in false soluzioni è dietro all’angolo, ecco perchè a volte è necessario chiedere un aiuto specialistico. Spes- so il desiderio che riportano i pazienti, già in prima seduta, è smettere immediatamente di soffrire. Poter allontanarsi da quello che provano, met- tere dello spazio tra sé e quello che li angoscia, riusci- re ad avere un cuscinetto che tamponi quel dolore che li soverchia. Non pensare più a quello che li fa soffrire e riuscire a concentrarsi su altro.

“Dottoressa, voglio andare avanti.. Non riesco a stare qui, così, sto perdendo tem- po, questa non è vita”. Ma ben presto, lavorando insie- me, ci si rende conto che l’unico modo per superare un momento difficile è starci dentro, attraversarlo, viverlo.

Buttare tutto sul fondo di un cassetto, cercando di chiu- derlo alla meno peggio, facendo finta che non ci riguardi non servirà a farci sentire meglio, ben presto tutto risalterà fuori e ne sare- mo di nuovo travolti. Purtrop- po dobbiamo accettare che la vita è fatta da momenti anche poco piacevoli che vanno affrontati.

Il dolore è parte della nostra vita, va sperimentato, guar- dato negli occhi, visto da dentro nelle sue mille sfac-

cettature per poter poi esse- re trasformato e attraversato.

Abitare i propri momenti diffi- cili, senza reprimere le emo- zioni che portano con sé, è l’unico modo per scovare le proprie risorse interiori e allenarsi alla resilienza.

“Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica raffor- za il corpo” Lucio Anneo Seneca.

I momenti difficili, ci mettono alla prova, spazzano via le nostre certezze, ci spingono

a terra e ci mettono di fronte ai nostri limiti, che possono apparirci insormontabili, ma sono proprio queste espe- rienze che ci fanno conosce- re davvero chi siamo. E quello che avremo imparato sarà un bagaglio prezioso che ci accompagnerà nel tempo, la nostra cassetta degli attrezzi pronta all’uso ogni volta che ne avremo bisogno.

Nella foto: Sara Rosa, psi- cologa e psicoteraputa

12 • 27 aprile 2022

LA FENICE ROSA. A PPUNTI &S PUNTI S ARA R OSA *

Perchè serve “abitare” le difficoltà

Anche saper attraversare i momenti difficili, senza “fuggire” ci aiuta a essere migliori

Psicologia&dintorni

(13)

BARDOLINO. P

OSITIVO IL

R

ENDICONTO DI

B

ILANCIO

Avanzo di 6 milioni, avanti con le opere

Il sindaco Sabaini: “Un esempio di buona amministrazione, ora sotto con gli obiettivi”

Avanzo di oltre 6 milioni di euro, solidità di cassa e rispetto di tutti i parametri.

Sono alcuni dei dati del rendiconto di bilancio 2021 del Comune di Bar- dolino, andato in approva- zione con i voti della mag- gioranza compatta nel consiglio comunale di ieri.

Un risultato particolar- mente favorevole per le casse comunali, dunque, che non ha comunque impedito all’ente di Palaz- zo Gelmetti di dare conti- nuità a tutti i servizi dedi- cati ai cittadini, garanten- do un percorso in conti- nua crescita nei settori del sociale, della cultura e della promozione turisti- ca: «Grazie alla buona amministrazione delle risorse e alla programma- zione degli uffici comunali siamo riusciti ad accanto- nare una cifra importante per il nostro Comune, sol- di che vogliamo immedia- tamente investire per for- nire opere pubbliche alla popolazione e incremen- tare la manutenzione generale del territorio – ha spiegato il primo cittadino, Lauro Sabaini – Sono stati due anni difficili, in cui gli investimenti sulle opere sono stati bloccati in via governativa per fronteg- giare la pandemia. Oggi grazie a questo avanzo e ai fondi del pnrr, possiamo guardare con fiducia al futuro e mettere in cantie- re tutto quello che non

abbiamo potuto portare avanti nel periodo Covid».

I 6 milioni di euro utilizza- bili per le nuove opere derivano da più parti. 2 milioni circa sono relativi a maggiori entrate deri- vanti dalla Tari, 1 milione

da minori residui passivi, 3,5 milioni dall’avanzo non applicato negli anni precedenti a causa del Covid e altri 4 milioni circa arrivano da spese non sostenute nel 2021 a cau- sa del rallentamento generale dell’attività lega- to alla pandemia: «La rimanenza sarebbe anche più alta – ha spie- gato Marcello Lucchese, assessore con delega al bilancio – ma una parte viene accantonata come

previsto dalla legge, per cui il risultato sono più di 6 milioni di euro che pos- siamo mettere a disposi- zione del territorio e dei suoi cittadini, senza con- tare che siamo in attesa anche dei fondi del PNRR

che daranno ulteriore spinta per le opere previ- ste a Bardolino e nelle sue frazioni».

L’avanzo verrà dunque utilizzato per manutenzio- ni e il completamento di alcune nuove opere: 1 milione di euro sarà accantonato per il rifaci- mento della parte monu- mentale della scuola “Fal- cone-Borsellino”, potendo così recuperare totalmen- te il terzo piano alzando la copertura, 250mila euro

saranno utilizzati per l’in- stallazione di nuova illu- minazione pubblica su strade attualmente sprov- viste, 200mila euro per asfaltature sulle strade comunali, 200mila euro per la manutenzione del

porfido di Piazza Matteot- ti, 240mila euro per il terzo stralcio di riqualificazione e sistemazione di Calma- sino, 100mila euro per la manutenzione di strada dell’Eremo, 100mila euro per il rifacimento dell’illu- minazione di San Severo, 40mila euro per la proget- tazione del nuovo campo da calcio in sintetico e 45mila euro per il rifaci- mento completo del cam- po da calcetto a Parco Bassani.

Il Municipio di Bardolino

(14)

È stato presentato lo stu- dio di pre-fattibilità della realizzazione del nuovo Ospedale “Mater Salutis”

di Legnago. All’incontro, erano presenti il Collegio di direzione, il Consiglio dei sanitari, i Direttori del- le Unità operative e il per- sonale ospedaliero, oltre al Sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti e al Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 3, Flavio Pasini.

Il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Dott. Pietro Girardi, ha spiegato come a fronte di varie ipotesi, poi scartate in accordo con la Regio- ne, si sia scelta la solu- zione dello sviluppo a nord della struttura attua- le.

Tale soluzione è stata preferita rispetto all’ipote- si opposta a sud in quan- to presenta meno vincoli, quali quello ambientale, e meno impedimenti (e conseguentemente minori tempi di costruzio- ne e oneri economici), quali lo spostamento dell’elisuperficie, di diffi- cile altra collocazione, gli eventuali espropri di abi- tazioni civili e la deviazio- ne di un oleodotto sotter- raneo.

Il nuovo ospedale avrà uno sviluppo a piastra di circa 39mila metri qua- drati, con all’interno i ser- vizi emergenza per 14mila metri quadrati

(pronto soccorso, sale operatorie, terapia inten- siva, radiologia, ecc.) e tutte le attività ambulato- riali e di servizi sanitari per 25mila metri quadrati (day hospital, laboratorio analisi ecc.), uno svilup- po a corpo quintuplo rela- tivo ai due fabbricati che ospiteranno le degenze, per complessivi 16mila metri quadrati, oltre a

un’area amministrativa- didattica che fungerà anche da ingresso princi- pale per 7mila metri qua- drati.

«Il nuovo ospedale – ha sottolineato il Dott. Girar- di rivolgendosi ai colleghi – verrà costruito insieme

a tutti voi, delineando i percorsi e l’organizzazio- ne ottimale per ogni reparto e servizio».

La struttura del vecchio ospedale verrà completa- mente demolita per lasciare il posto a un’area parcheggio di circa 1200 posti auto, con una par- ziale copertura degli stessi attraverso la realiz- zazione di un parco foto-

voltaico di circa 3 mega- watt. A rappresentare dal punto di vista architetto- nico il passaggio tra il vecchio ospedale e il nuovo sarà la parte ad arco, che verrà reintegra- ta degli spazi necessari per ospitare la sede amministrativa Per quan- to riguarda gli spazi utiliz- zati per le attività sanita- rie, si evidenzia la com-

planarità della piastra, ovvero l’efficientamento gestionale dei servizi sanitari su singoli piani con funzioni omogenee, mentre a livello distributi- vo si terrà conto del- l’esperienza del Covid- 19, con attenzione agli spazi, ai percorsi, agli impianti meccanici e dei gas medicali.

Il nuovo Mater Salutis, tra

i primi nuovi ospedali dell’era post Covid, rap- presenterà un punto di riferimento per le nuove costruzioni di edilizia ospedaliera, sarà costrui- to in modo da garantire la massima fruibilità, flessi- bilità, e sarà in grado di assicurare per il futuro l’applicazione delle nuo- ve tecnologie sanitarie.

e le aule universitarie.

14 • 27 aprile 2022

LA PRESENTAZIONE. G

RANDI PROGETTI NELL

’I

MMEDIATO FUTURO

Legnago, come sarà il nuovo ospedale

L’attuale Mater Salutis sarà completamente demolito: lascerà il posto a un mega parcheggio

Un momento della presentazione del pro-

getto del nuovo ospedale di Legnago

Cronaca del Basso Veronese

(15)

Lo avevano promesso, e lo hanno fatto. La FC Clivense apre la campa- gna di equity

crowdfunding per dare la possibilità a tutti colo- ro che credono nel pro- getto aziendale e sporti- vo di diventare soci.

Il crowdfunding è aperto al pubblico da oggi per 8 settimane, e sarà disponibile su Backto- Work, la

piattaforma partecipata da Intesa Sanpaolo, e raggiungibile da tutti i canali digitali del Club www.fcclivense.it facebook/fcclivense instragram/fcclivense twitter/fcclivense. I det- tagli e le specifiche tec- niche della campagna sono disponibili sulla piattaforma BacktoWork al link: https://www.back- towork24.com/online- campaign.php?c=180- fc%20clivense

Sarà, di fatto, la prima società di calcio italiana a proporre al pubblico nazionale e internazio- nale l’ingresso

nel proprio capitale.

Fc Clivense si è affidata a Phoenix Capital - polo di consulenza finanziaria e manageriale e di ser- vizi IT con sedi a Verona, Milano, Roma e Lussemburgo - per dise- gnare il piano industriale alla base del progetto sportivo.

Un piano

pluriennale ambizioso che si prefigge di far rientrare il Club nelle prime 20 squadre in Ita- lia per la fine della deca- de 2021-2029, con l’ap- prodo in Serie C tra due anni e in B nei prossimi cinque, entro il 2027.

Accanto a Phoenix Capital assistono FC Clivense: NextGen

S.p.A., già FinVal S.p.A., quale advisor finanzia- rio; l’avv.

Alberto Fezzi quale advisor legale, Farina Consulting in qualità di advisor societario e fiscale. La comunicazio- ne del Club è affidata a Monica Foti quale digital strategist, Madmadke- ting come social media manager, e Damiano Beltotto come capo uffi- cio stampa.

“Questo progetto” spie-

ga Sergio Pellissier, socio fondatore Fc Cli- vense “è il tentativo con- creto di partecipare al rinnovamento del calcio italiano tanto richiesto.

La nostra società parte da principi sani, e vuole essere un esempio di trasparenza, coerenza e divertimento. In molti affermano che il calcio deve essere riformato:

questo è un modo per dare al calcio apertura, inclusività, e soprattutto

un nuovo modello di business. Come ho sempre detto la FC Cli- vense non deve essere la società di Sergio Pel- lissier ed Enzo Zanin, ma di tutti i tifosi e di tut- ti coloro che credono in questo progetto. Quan- do la gente verrà allo stadio a vedere le parti- te potrà dire davvero:

questa è la mia squa- dra”.

NONSOLOCALCIO. L

E

T

APPE DI UN

G

RANDE

P

ROGETTO

La Clivense apre a tutti il suo sogno

Da oggi “scatta” l’azionariato popolare. Progetti ambiziosi: serie B entro il 2027

Sergio Pellissier, capitano e bandiera

del Chievo, oggi sogna con la Clivense

“Non siamo i migliori, ma vogliamo essere

diversi”

Enzo Zanin

PAROLA MIA

(16)

Così come la Prima squadra, il Verona Pri- mavera porta a casa un punto contro i blucer- chiati, anche se in modo più pirotecnico: 4 gol segnati per parte che fanno di questo match un incontro molto com- battuto e ricco di capo- volgimenti di fronte, come era pronosticabile date le 56 reti all’attivo degli ospiti, primi in que- sta speciale graduatoria.

La sfida si accende già nel primo quarto d’ora grazie alla rete di Sule- mana che punisce un errore in uscita della difesa della Sampdoria, concludendo in porta dopo una triangolazione con Caia. La gioia gial- loblù dura però una manciata di minuti, ovvero quelli che ci vogliono alla formazione di Tufano per trovare il pari con Montevago, abile a ribadire in porta una respinta corta di Kivila.

L’Hellas preme alla ricerca del vantaggio e mette nuovamente la freccia con Pierobon che insacca da centro area su suggerimento di Bosilj. Le emozioni e i ritmi non accennano a calare, infatti la Samp riesce a trovare prima il pareggio con il destro potente di Sepe e poi ad effettuare il sorpasso con Bonfanti, in pieno

recupero, che sfrutta un corner per segnare di testa da pochi passi.

Termina quindi sul 2 a 3 un primo tempo folle, giocato ad alta intensità, nel quale gli attacchi di entrambe le compagini l’hanno fatta da padro- ne.

L’inizio del secondo tempo vede un Verona rabbioso che, grazie alla cattiveria agonistica mostrata al rientro dagli spogliatoi, equilibra nuo- vamente la sfida con un pallonetto morbido di Pierobon, lanciato da

capitan Calabrese, a scavalcare Saio. I giallo- blù non si accontentano

e si portano in vantaggio realizzando con Caia il calcio di rigore conqui- stato dal neo entrato Florio.

I blucerchiati tornano a farsi vedere dalle parti di Kivila, trovando al 25’ il gol del definitivo 4 a 4 con il missile scagliato da Di Stefano dalla lun- ga distanza che si infila sotto la traversa, fulmi- nando l’estremo difenso- re degli scaligeri.

La seconda metà della ripresa è molto spezzet- tata e in entrambe le squadre la voglia di non

perdere sovrasta quella di vincere, calano quindi i ritmi e le due formazio-

ni preferiscono dividersi la posta in palio.

Questo pareggio per- mette infatti all’Hellas di portarsi a quota 39 e quindi di staccare di due punti il Lecce quart’ulti- mo, mentre la Sampdo- ria avvicina la Juventus (con due partite in meno) e la zona playoff.

La primavera scenderà di nuovo in campo con- tro l’Atalanta, sabato prossimo con l’obiettivo di conquistare altri punti chiave per la salvezza.

Vittorio Soave

16 • 27 aprile 2022

CAMPIONATO PRIMAVERA

Verona-Samp: gioco, gol e spettacolo

I gialloblù conquistano un punto prezioso per la salvezza: sabato sfida all’Atalanta Sport

Claudio Corrent, tecnico della Primavera gialloblù

(17)

“Il nostro calcio è que- sto: mediocrità . I ragaz- zi non giocano più per strada. Hanno perso leg- gerezza e spontaneità.

Tutti uguali, tutti robotti- ni. E quando crescono, trovano allenatori che gli riempiono la testa di 4- 2-3-1 e di 4-3-3 : questi sono i grandi alibi di chi ha pochi contenuti. E fenomeni in giro non ne vedo”.

Giovanni Galeone, vec- chio maestro di calcio, non la manda a dire. E fa esempi illuminanti.

“Verratti a Pescara era il nuovo Pirlo, no? Gioca in Francia da dieci anni.

E' migliorato? Secondo me, no. Si accontentano dei soldi, non pensano a migliorarsi. Gli stessi Chiesa e Insigne doves- sero andare in un gran- de campionato estero, sarebbero normali, ugua- li a tanti altri. Da noi bastano due partite per battezzare un fenome- no”.

Galeone ne ha anche per li allenatori. “In pan- china vedo ragazzini che dicono 'il mio calcio' . Ma Rachmaninov non è lo stesso se te lo suona Pollini o uno del piano bar. I migliori? Liedholm, poi Cruijff e adesso Guardiola, il suo Barça, ma anche le variazioni al City mi sono piaciute. E solo loro possono dire "il mio calcio".

QUI FACEBOOK, A VOI STUDIO

“Basta tattica, creiamo solo dei robot”

Galeone ne ha per tutti: “Da noi bastano due partite e subito parliamo di fenomeni...”

Giovanni Galeone. In basso, Pep Guardiola, “...oggi il migliore di tutti”

“Prima di Pep, Liedholm e poi Cruijff.

Solo loro hanno davvero inventato...”

Galeone

sul tecnici

PAROLA MIA

(18)

“In questi giorni leggo sui giornali titoli del tipo “I me- dici fuggono dai reparti”.

Se vogliamo parlare dei problemi della sanità, par- liamone, ma con numeri reali alla mano. E i numeri ci dicono altro. Cito un dato: dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2021 in Veneto ci sono 85 me- dici dipendenti in più. Non solo, anche il saldo tra as- sunti e dimessi parla chiaro: tra il 2021 e questo scorcio di 2022, 1.820 as- sunti contro 1.744 di- messi”.

Così il Presidente della Regione Veneto affronta, numeri alla mano, il tema della carenza di medici della sanità veneta, spesso oggetto di polemi- che accompagnate da messaggi fortemente al- larmistici.

“Anche il ritornello sulle paghe, che sarebbero “le più basse d’Italia” – prose- gue il Governatore – non corrisponde alla verità, perché dalle ultime rileva- zioni nazionali, sia gli sti- pendi dei medici che quelli dei dirigenti dei ruoli pro- fessionale, tecnico e am- ministrativo, sono al di sopra della media nazio- nale: per i medici siamo a 85.285 euro contro una media italiana di 78.766 euro, per i dirigenti tecnici a 82.518 contro la media nazionale di 73.371. A chi evidenzia differenze in meno di qualche decina di

euro rispetto ad altre Re- gioni – aggiunge – faccio notare che il Veneto è l’unica Regione italiana che non applica l’addizio- nale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini 1 mi- liardo 179 milioni di euro l’anno. Tra questi anche i medici, per il quali il rispar- mio è di minimo mille euro’’.

Zaia ricorda per altro che in una Regione a Statuto Ordinario i margini di ma- novra rispetto alle norme nazionali sono ristrettis- simi. Prova ne sia che gli stipendi più alti sono del Trentino Alto Adige (a Sta- tuto Speciale) con 99.066 euro l’anno.

“Anche dal punto di vista del numero di personale – prosegue il Governatore – i nostri numeri rispec- chiano le difficoltà riscon- trabili in tutta Italia, non la catastrofe che si tende a descrivere”.

“Certo prosegue - ad al-

cuni concorsi i parteci- panti non riescono a co- prire il numero di posti richiesti, ma questa è la condizione attuale di to- tale impraticabilità sul mercato, quindi quei pochi che ci sono riescono a fare scelte professionali che più li aggradano. Tut- tavia l’investimento conti- nuo della Regione è sotto gli occhi di tutti, tenendo presente che operiamo all’interno di vincoli con- trattuali nazionali. E l’im- pegno del personale sanitario è massimo, basti ricordare che in tre mesi sono state recuperare 130mila prestazioni rima- ste indietro causa Covid”.

Solo per questa emer- genza, la Regione Veneto ha effettuato 88 assun- zioni a tempo indetermi- nato; 86 a tempo determinato; 2.261 rap- porti libero professionali;

385 rientri in servizio di medici pensionati.

18 • 27 aprile 2022

L

E DIFFICOLTÀ DELLA SANITÀ COLPISCONO ANCHE IL

V

ENETO

Carenza medici? Ragioniamoci sopra

Zaia: “Non siamo alla catastrofe, ma operiamo all’interno di vincoli contrattuali’’

Il presidente Zaia in un reparto ospedaliero

Sta dando risultati significa- tivi la maxi operazione di abbattimento delle liste d’attesa createsi a causa del Covid, attivata in tutte le sue strutture pubbliche (ospedali e ambulatori) dal- la Regione Veneto che, nel primo trimestre del 2022, ha fatto registrare recuperi che vanno dal 46% degli screening, al 24% dell’atti- vità ambulatoriale, al 22%

dei ricoveri chirurgici, al 20% dell’attività ambulato- riale chirurgica.

Lo testimonia il primo rap- porto organico, realizzato dai tecnici della Sanità regionale, sui risultati otte- nuti, che indicano in 130.873 le prestazioni già recuperate nei quattro diversi ambiti d’azione. Si partiva da un arretrato di 450.218 prestazioni nel pri- mo trimestre del 2022.

Solo nel primo trimestre 2022 sono stati effettuati 36.042 interventi chirurgici programmati.

Medici in corsia

Abbattere le liste d’attesa C

OVID

Cronaca del Veneto

(19)

L’Assemblea degli azioni- sti di Cattolica Assicura- zioni, la società del Grup- po Generali, si è chiusa con l’ampia approvazione del bilancio 2021 e la distribuzione di un divi- dendo pari a 0,15 euro per azione.

“Un risultato che, come testimoniano i numeri- ha detto il presidente di Cat- tolica Davide Croff- coro- na un anno decisamente positivo per Cattolica, che mantiene così saldo il pro- prio ruolo tra le maggiori realtà dell’industry assicu- rativa italiana. Pur in un contesto di grande com- plessità e incertezza per il sistema economico glo-

bale, la Compagnia, ora controllata da Assicura- zioni Generali, ha dimo- strato di godere della fidu- cia dei propri azionisti e del mercato, grazie al

lavoro svolto dall’intero management e in virtù di una progressiva integra- zione con il Gruppo Gene- rali che sta già portando risvolti positivi in termini di business e orientamento al risultato”.

L’esercizio 2021 si è chiu- so a livello consolidato con una raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto Danni e Vita in aumento del 9,8%

a €5.166mln. Nel busi- ness Vita si riscontra un incremento del 16,6%

grazie alla crescita delle Unit Linked (+152,3%). In aumento dell’1,4% anche la raccolta del business Danni diretto grazie al

Non Auto.

Il risultato operativo segna un calo del -14,7%

a €300mln. L’utile netto di Gruppo a €96mln (€36mln FY2020) risulta in deciso miglioramento rispetto all’anno precedente pur scontando €164mln di svalutazioni (di cui

€145mln legate alla sva- lutazione del goodwill del- le società in joint venture con il gruppo BancoBPM).

L’Assemblea ha approva- to con il 99,99% delle azioni rappresentate.

Infine sono stati nominati membri del Cda Cristina Rustignoli, Francesco Bardelli e Carlo Maria Pinardi.

L’A

SSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DEL

G

RUPPO ASSICURATIVO APPROVA IL BILANCIO

Cattolica, un dividendo da 0,15 euro

La raccolta premi è aumentata del 9,8%. L’utile netto di 96 milioni in deciso miglioramento

Davide Croff

Banco BPM ha perfezio- nato un finanziamento di 35 milioni di euro finaliz- zato a nuovi investimenti per la crescita a favore di Florim Ceramiche SPA - Società Benefit, leader a livello internazionale nella produzione e nel commer- cio di superfici ceramiche in gres porcellanato, con sede a Fiorano Modenese (Mo).

Il finanziamento, con sca- denza a 52 mesi, è desti- nato a supportare progetti di sviluppo e di potenzia-

mento produttivo e, in par- te, progetti di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, riduzione del- le emissioni ed efficienta- mento degli impianti.

“Siamo orgogliosi di con- tribuire al percorso di cre- scita di Florim, un’azienda storica in grado di pro- muovere nel mondo l’ec- cellenza del Made in Ita- ly’’, commenta Marco Notari, Responsabile del Mercato Corporate Cen- tro–Nord di Banco BPM.

Promuovere una reale

sensibilità sui temi ESG, infatti, è una sfida che Banco BPM ha deciso di raccogliere attuando azio- ni di supporto proattivo per la clientela anche attraverso strumenti dedi- cati come il plafond “Inve- stimenti Sostenibili 2020- 2023” che si è rivelato essere uno strumento molto apprezzato dalle imprese.

“Siamo sempre alla ricer- ca di nuovi investimenti per migliorare la nostra efficienza - spiega Clau-

dio Lucchese, Presidente Florim - e abbiamo colto l’opportunità che ci ha offerto Banco BPM’’.

Florim produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze del- l’edilizia. I dipendenti sono circa 1400 nel mon- do, mentre il fatturatorea- lizzato è di oltre 480 milio- ni di euro.

P

ER IL POTENZIAMENTO PRODUTTIVO DI CERAMICHE STANZIATI

35

MILIONI

Piani di crescita di Florim finanziati da Banco Bpm

Claudio Lucchese

(20)

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