P. PILLASTRINI • M. MARCHETTI • G. ABBRUZZESE
NEUROFISIOLOGIA DEL MOVIMENTO
ANATOMIA BIOMECCANICA CHINESIOLOGIA
CLINICA
Seconda edizione
Con la collaborazione di
A. MEGIGHIAN
Opera coperta dal diritto d’autore - Tutti i diritti sono riservati Questo testo contiene materiale, testi ed immagini, coperto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, distribuito, trasferito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, venduto, prestato a terzi, in tutto o in parte, o utilizzato in alcun altro modo o altrimenti diff uso, se non previa espressa autorizzazione dell’editore . Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata del presente testo, così come l’alterazione delle informazioni elettroniche, costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente
secondo quanto previsto dalla L . 633/1941 e ss .mm .
ISBN 978-88-299-3128-6
Stampato in Italia
© 2021, Piccin Nuova Libraria S .p .A ., Padova www .piccin .it
Autori della seconda edizione
PAoLo PiLLASTRini
Fisioterapista e Professore Ordinario di Scienze Riabilitative Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – DIBINEM Università di Bologna
GioVAnni ABBRUzzeSe
Professore a contratto (già Ordinario) di Neurologia
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze materno-infantili – DINOGMI
Università di Genova
Con la collaborazione di:
ARAM MEGIGHIAN
Professore Associato di Fisiologia Dipartimento di Scienze Biomediche Università degli Studi di Padova Laura Avanzino
Professore Associato di Fisiologia
Dipartimento di Medicina Sperimentale – DIMES Università di Genova
Lucio Marinelli
Ricercatore in Neurologia
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze materno-infantili – DINOGMI
Università di Genova Carlo Trompetto
Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze materno-infantili – DINOGMI
Università di Genova
Presentazione
La conoscenza delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico non può prescindere da nozioni di neuroanatomia e di neurofi siologia, la cui in- tegrazione è necessaria ed indispensabile per le competenze degli specialisti clinici . Infatti, l’interpretazione dei vari sintomi e segni di malattie eteroge- nee, quali i disturbi del movimento, del tono muscolare o della postura, è parte centrale della pratica clinica che nella valutazione neurofi siologica tro- va spesso una diagnostica strumentale utile e necessaria per la conferma del- la disfunzione prevalente del sistema neuroanatomico coinvolto (aff erente, eff erente o sua integrazione centrale).
Questo approccio, unico nel suo genere e diverso rispetto ad altri settori della medicina, giustifi ca la peculiarità del neurologo, neurofi siologo, fi sia- tra o fi sioterapista nella modalità di approccio al problema clinico. Questo è vero per tutta la neurologia, ma soprattutto quando si aff rontano casi parti- colarmente complessi .
In questi ultimi anni, le neuroscienze hanno avuto un rilevante sviluppo nelle conoscenze grazie alle tecniche di neuroimmagini, agli studi di biolo- gia molecolare e genetica, rivedendo talora l’interpretazione semeiologica classica del passato, basata esclusivamente sul dato clinico . Inoltre, l’inter- pretazione dei meccanismi neurofi siologici e anatomici di alcuni movimenti involontari, posture peculiari o anomalie del cammino è sempre più neces- saria per sviluppare terapie personalizzate e mirate .
Per il clinico o il cultore della materia è talora diffi cile reperire in lettera- tura tutti gli aggiornamenti e le complesse conoscenze ai fi ni di un continuo aggiornamento scientifi co, mentre una visione integrata delle conoscenze anatomiche, fi siopatologiche e dei reperti neurofi siologici necessita di un ag- giornamento bibliografi co continuo.
Questo testo rappresenta la revisione aggiornata del precedente trattato di Neurofi siologia del movimento edito da M . Marchetti e P . Pillastrini . In questa seconda e nuova edizione, ampiamente rivista e curata sapientemente da Paolo Pillastrini e Giovanni Abbruzzese, vi è la capacità di rendere semplice e facile la comprensione di complessi quadri neurologici clinici con le cono- scenze più recenti di neuroanatomia e fi siopatologia, integrate costantemen- te con la semeiologia clinica, la biomeccanica e la neurofi siologia.
Una prima sezione del trattato è dedicata all’aggiornamento dei princìpi generali di neuroanatomia, fi siopatologia, biomeccanica e neurofi siologia di Roberto Eleopra
Direttore UOC Neurologia I - Dipartimento di Neuroscienze Cliniche Direttore Dipartimento Funzionale Disordini del Movimento
Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta
V
Presentazione di R. Eleopra
che sono illustrati in maniera didattica, precisa e schematica, anche per non esperti, ma sempre aff rontati in maniera approfondita e completa relativa- mente ai contenuti . La seconda sezione è dedicata alla anatomia e neuro- fi siologia del sistema nervoso periferico, autonomico e centrale (spinale e cerebrale), in cui chiare tabelle ed illustrazioni aiutano il discente nella com- prensione . Nell’ultima sezione, i principali quadri clinici sindromici sono ampiamente descritti in base alle conoscenze di neuroanatomia, fi siopatolo- gia, neurofi siologia clinica e biomeccanica. Le lesioni midollari (complete ed incomplete), le sindromi cerebellari e altre atassie, le sindromi extrapirami- dali (ipocinetiche e ipercinetiche), il tremore, le patologie di tronco-encefalo, talamo, corteccia cerebrale e nervi cranici sono tutte organizzate e sistema- tizzate in maniera omogenea, considerando sempre il punto di vista clinico . Un’ampia parte del trattato aff ronta l’organizzazione della corteccia motoria e tutte le problematiche relative alla chinesiologia e alla meccanica del pa- ziente emiplegico nella sua presa in carico globale, mentre un capitolo fi nale è dedicato alle principali tecniche di neurofi siologia clinica.
Questo testo, così ricco e articolato, è anche un manuale con taglio pratico per la gestione delle problematiche neurologiche e neuroriabilitative di ogni giorno e ricorda agli specialisti di essere preparati in tutti i settori della pro- pria attività .
Dobbiamo infi ne ringraziare Pillastrini e Abbruzzese non solo per l’orga- nizzazione ed i contenuti del testo, ma anche per avere aff rontato in maniera moderna tutte le complesse situazioni cliniche che richiedono la messa in atto di algoritmi decisionali diagnostici complessi ed articolati .
Presentazione
Il movimento e la vita sono un binomio quasi perfetto . Dai primi movi- menti durante lo sviluppo fetale alle instancabili esplorazioni dei bambini che apprendono interagendo col mondo, fi no ad arrivare agli adulti che, muovendosi, lavorano e si divertono e, infi ne, agli anziani su cui incombe la minaccia dell’immobilità, tutte le fasi dell’esistenza umana sono contraddi- stinte dal movimento . Questa relazione fondamentale tra il movimento e la capacità di esprimere appieno il nostro potenziale umano risulta ancor più evidente quando non riusciamo a muoverci a causa di una malattia, una le- sione o una momentanea indisposizione . Certi movimenti, come ad esempio l’andatura particolare di una persona nella vita quotidiana o il modo in cui un danzatore esprime la propria creatività, possono persino essere conside- rati delle caratteristiche peculiari che contraddistinguono un individuo, una specie di “fi rma”. Come scienziati, cerchiamo di capire le cause e spiegare i meccanismi delle disfunzioni del movimento . Come specialisti della riabili- tazione, sfruttando le conoscenze apprese, abbiamo l’opportunità di restitui- re alle persone la qualità di vita che avevano .
Anche se la nostra capacità di muoverci è basata su meccanismi neurofi sio- logici, il movimento nel suo insieme è un fenomeno alquanto complesso, che implica l’integrazione di diverse funzioni dei vari apparati del corpo umano e richiede una prospettiva ampia e multidisciplinare per capirne le molte- plici sfaccettature . Nelle pagine seguenti, il lettore troverà un testo completo ed esaustivo, che ben si addice alla complessità dell’argomento trattato . Per questo, come amico e collega col quale collaboro da oltre un decennio, sono onorato dall’invito rivoltomi dal Professor Pillastrini e colleghi di scrivere la presentazione di questo libro, perché è riuscito a presentare le attuali co- noscenze sulla neurofi siologia del movimento in un contesto che tiene pre- senti varie importanti prospettive, allo scopo di fornire una comprensione più completa del movimento che possa essere utile sia dal punto di vista scientifi co che clinico.
Ogni sezione contiene una presentazione completa dei principi che con- traddistinguono la funzione ed i suoi cambiamenti provocati dai disturbi dell’integrità di particolari strutture anatomiche, come pure i vari defi cit che da essi derivano . Questi capitoli forniscono i fondamenti teorici essenziali e i riscontri oggettivi che provano quanto sappiamo attualmente sulla neu- rofi siologia del movimento. Il tutto è spiegato in modo limpido e preciso, per essere appreso con grande facilità dai lettori . Le spiegazioni chiare dei di Andrew A . Guccione, PT, PhD, DPT, FAPTA
George Mason University, Washington D.C.
VII
Presentazione di A.A. Guccione
cambiamenti chinesiologici provocati da malattie, lesioni o indisposizioni momentanee e il loro impatto sulle funzioni corrispondenti sono uno dei pregi più importanti di molti capitoli . Inoltre, aver riunito in un unico testo gli aspetti biomeccanici, chinesiologici e clinici del movimento contribuisce a facilitare la comprensione del lettore e a far capire la complessità dell’argo- mento trattato . Gli specialisti della riabilitazione troveranno l’unione di tutti questi aspetti molto utile per la loro pratica clinica .
Questo volume quindi è davvero una grande opera e dovrebbe fare bella mostra sulla libreria di tutti gli studiosi e clinici interessati a comprendere la neurofi siologia del movimento in una situazione normale e patologica e le conseguenti disfunzioni e modalità di trattamento .
Movement equates nearly to life itself. From the earliest moments of fetal develop- ment to how children learn by active exploration, adults perform work and play, and older adults are threatened by immobility, movement is a defi ning feature of human existence. This fundamental relationship between movement and our ability to ex- press our full human potential is even more obvious when movement is lost through disease, injury, or illness. Certain movements, whether they be a person’s gait pattern in everyday life or the creative expression of a dancer, may even be regarded as unique
“signatures” of the individual. As scientists we seek to understand discreet problems of how movement dysfunction occurs. As rehabilitation specialists, armed with this knowledge, we have the opportunity to restore an individual’s quality of life.
Although neurophysiological events underlie our abilities to move, movement is a complex phenomenon requiring the integration of the capabilities of many body systems and a broad multidisciplinary perspective to understand its multifaceted nature. Gathered within these pages, the reader will fi nd a comprehensive text that fully recognizes the complexity of its topic. For this reason, as a friend and colleague with whom I have collaborated for over a decade, I am honored by the invitation from Professor Pillastrini and his colleagues to write a preface to this book, which succeeds in presenting our current body of knowledge in the neurophysiology of movement in a context linked to other critical perspectives to provide a more complete understand- ing of movement for both scientists and clinicians.
Each section contains a full presentation of the neurophysiological principles rel- evant to normal function and the functional changes wrought by disturbances in the integrity of particular anatomical structures as well as the various defi cits that result from these changes. These chapters provide the essential theoretical constructs surrounding and empirical evidence supporting what is currently known about the neurophysiology of movement in a clear and precise manner that is highly accessible to readers. The lucid explanations of kinesiological changes following disease, illness, or injury and their impacts on function are a particular strength of many chapters.
Moreover, the inclusion of biomechanical, kinesiological, and clinical perspectives in a single text on movement enhances the reader’s understanding and contributes to developing an overall appreciation of the complexity of the subject. Rehabilitation specialists will especially benefi t from this union of perspectives to inform clinical practice.
This volume is a great achievement and belongs on the bookshelf of every scientist and clinician committed to understanding the neurophysiology of movement in the context of health and disease and subsequent movement dysfunction and its treatment.
Ricordo del
Prof . Maurizio Marchetti
Maurizio Marchetti, per chi non lo avesse conosciuto, è stato il vero prota- gonista di questo originale progetto scientifi co che ora viene pubblicato nella sua seconda edizione .
Neurologo, neurofi siologo ed esperto di riabilitazione neurologica, forma- tosi a Bologna e in Inghilterra, è stato il mio insegnante al corso di forma- zione di base per terapisti della riabilitazione e, nello stesso tempo, medico appassionato delle scienze del movimento e dei suoi collegamenti con il si- stema nervoso centrale e periferico .
Eravamo entrambi giovani e ambiziosi, con molte idee e l’aspirazione di vederle realizzate sul campo, a benefi cio della qualità degli insegnamenti che, entrambi, tenevamo per i medici e i fi sioterapisti, ma soprattutto perché potessero avere una ricaduta concreta nella qualità dell’intervento riabili- tativo sulle persone con patologie neurologiche che venivano ospitate nei reparti in cui eravamo inseriti .
Ricordo con emozione il giorno in cui mi chiamò, presso gli ambulatori del servizio di Riabilitazione dell’Ospedale S . Orsola di Bologna, per propormi di accompagnarlo in questa avventura editoriale e ricordo anche una sua frase rimasta celebre: “Se siamo tutti d’accordo nella necessità di allenare il muscolo per rinforzarlo, perché non dovrebbe essere altrettanto per il neuro- ne? Non è forse possibile allenare anche il sistema nervoso centrale?”. Que- sto è stato fi n dall’inizio il concetto più importante, su cui si sono costruite le sezioni e i capitoli del libro .
Maurizio era un tenace sostenitore delle teorie per cui è la funzione che “fa”
l’organo, è l’apprendimento che guida i processi di recupero, è la comparte- cipazione dei sistemi neuromotori e cognitivi che determina la capacità delle persone di muoversi e di spostarsi . Come lui stesso ripeteva, il movimento non è solo la risultante del lavoro di forze, leve e vettori che, seppur essen- ziali, non ne esauriscono lo studio, ma è anche l’esito fi nale di un’immensa e complessa attività, che interessa un numero infi nito di nuclei integrati, miria- di di sinapsi e cellule connesse, ognuna delle quali arricchisce, per la propria parte, la qualità, l’intensità, la precisione e la raffi natezza del gesto.
Caro Maurizio, te ne sei andato presto, troppo presto e non hai potuto con- tribuire all’aggiornamento di questa seconda edizione, ma ciò non toglie che Neurofi siologia del movimento sia il “tuo” libro, il tuo modo per essere ancora tra di noi con la tua competenza, la tua simpatia, la tua goliardia e il tuo sguardo ironico sul mondo . Parafrasando un poeta che amavi, Fabrizio De André, ti abbiamo visto che ridevi, ti abbiamo visto di spalle che partivi .
Grazie…
Paolo Pillastrini
Indice generale
1. PRINCIPI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLE
FIBRE MUSCOLARI . . . 1
Defi nizione . . . 1
Classifi cazione . . . 1
Anatomia microscopica . . . 2
La fi bra muscolare come cellula . . . 2
Le miofi brille . . . 2
I miofi lamenti . . . 4
Il reticolo sarcoplasmatico e i tubuli trasversi T . . . 5
La contrazione muscolare . . . 6
Trasmissione neuromuscolare . . . 6
Propagazione del potenziale d’azione muscolare . . . 9
Accoppiamento eccitazione-contrazione (E-C coupling) . . . 9
Il complesso actina-miosina . . . 10
L’ATP, energia per la contrazione . . . 11
Fenomeni elettrici nelle fi bre muscolari . . . 11
Tipi di fi bre muscolari scheletriche e unità motorie . . . 12
Bibliografi a . . . 16
2. PRINCIPI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLE CELLULE NERVOSE . . . 17
La cellula . . . 17
Analisi dello spike . . . 22
Bibliografi a . . . 30
3. BIOMECCANICA . . . 31
Introduzione . . . 31
Il muscolo . . . 32
I piani del movimento . . . 34
La posizione anatomica . . . 35
Il muscolo come forza vettoriale . . . 35
Analisi vettoriale . . . 40
Scomposizione delle forze . . . 41
Il rettangolo biomeccanico . . . 42
La leva . . . 44
Il braccio della leva . . . 45
Momento della forza . . . 46
Unità di misura . . . 47
Selezione dei movimenti da analizzare . . . 47
Indice generale
XII
Muscoli poliarticolari . . . 48
Selezione del verso del vettore . . . 48
Muscoli non collegati ad un vincolo . . . 49
Due forze applicate su un punto . . . 50
Forze di reazione articolare . . . 51
Componenti di taglio . . . 52
Definizioni biomeccaniche delle contrazioni muscolari . . . 53
Bibliografia . . . 54
Sezione I L’IMPORTANZA DELLE FUNZIONI SENSITIVE NEL CONTROLLO DEL MOVIMENTO 4. SENSIBILITÀ E MOVIMENTO: NEUROFISIOLOGIA E NEUROFISIOLOGIA CLINICA . . . 59
Introduzione . . . 59
Neurofisiologia clinica della sensibilità . . . 61
Recupero neurosensoriale dopo deafferentazione sensitiva . . . 61
Importanza della sensibilità nel controllo del movimento . . . 62
Il concetto fisiologico di sensibilità cosciente . . . 69
Il concetto . . . 69
Neurofisiologia della sensibilità: inquadramento storico . . . 71
Anatomia e fisiologia della percezione cutanea . . . 73
I recettori cutanei e il loro ruolo nella percezione sensitiva . . . 73
Anatomia dei recettori cutanei . . . 75
Meccanocettori cutanei non collegati al follicolo pilifero . . . 75
Meccanocettori cutanei collegati al follicolo pilifero . . . 79
Termocettori . . . 79
Nocicettori . . . 80
Le vie sensitive centrali e il loro ruolo nella percezione . . . 81
Radice mediale: considerazioni anatomiche . . . 81
La radice mediale, le vie della sensibilità tattile discriminativa (vie posteriori) e il loro ruolo nella percezione sensitiva cosciente . 82 La radice laterale, le vie della sensibilità termo-dolorifica e il loro ruolo nella percezione sensitiva cosciente . . . 85
Ruolo sensitivo del fascio piramidale . . . 89
Bibliografia . . . 89
5. LA SENSIBILITÀ COME GUIDA PER IL MOVIMENTO . . . 93
Introduzione . . . 93
Storia della rieducazione sensitiva . . . 93
Fisiologia della sensibilità . . . 95
Considerazioni riabilitative . . . 96
Bibliografia . . . 98
Sezione II CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO 6. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO SOMATICO . . . 101
Introduzione . . . 101
Plesso brachiale . . . 102
Plesso lombo-sacrale e nervi relativi . . . 104
Indice generale
XIII
Struttura microscopica del sistema nervoso periferico . . . 105
Bibliografia . . . 113
7. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO VEGETATIVO . . . 115
Introduzione . . . 115
Anatomia e fisiologia . . . 117
Meccanismi vegetativi di controllo della circolazione e della pressione arteriosa . . . 121
Meccanismi neurovegetativi di controllo della funzione urinaria 123 Bibliografia . . . 125
Sezione III MIDOLLO SPINALE E SINDROMI MIDOLLARI 8. I RIFLESSI SPINALI E IL LORO RUOLO NEL CONTROLLO DEL MOVIMENTO . . . 129
Introduzione . . . 129
La via finale comune della motilità: l’α-motoneurone . . . 129
I fusi neuromuscolari . . . 130
Il riflesso da stiramento fasico . . . 133
Il riflesso da stiramento tonico . . . 134
L’inibizione reciproca . . . 136
Gli organi muscolo-tendinei del Golgi: l’inibizione autogenetica 137 I riflessi cutanei . . . 139
Bibliografia . . . 140
9. MOTONEURONI, FIBRE MUSCOLARI E BIOMEC CANICA DEL MOVIMENTO . . . 141
Introduzione . . . 141
Le unità motorie e l’attività meccanica del muscolo . . . 143
Attività meccanica del muscolo e affaticamento muscolare . . . 152
Rapporto lunghezza/tensione . . . 154
Rapporto forza/velocità . . . 157
Attivazione muscolare durante la contrazione . . . 159
Bibliografia . . . 161
10. NEUROFISIOLOGIA ORIZZONTALE DEL MIDOLLO SPINALE . . . 163
Introduzione . . . 163
Anatomia e fisiologia dei propriocettori . . . 164
Recettori muscolari . . . 165
Recettori articolari e meccanocettori cutanei . . . 183
Circuiti midollari e afferenze propriocettive . . . 183
a) Il circuito del riflesso miotatico (monosinaptico eccitatorio) . . . 184
b) Il circuito di inibizione disinaptica (reciproca) delle fibre Ia . . . . 191
c) I riflessi crociati e le afferenze di tipo II muscolari . . . 193
d) Il circuito di inibizione disinaptica delle fibre Ib . . . 196
e) Altri circuiti delle fibre di tipo II . . . 198
f) L’interneurone inibitore di Renshaw . . . 200
g) Il meccanismo dell’inibizione presinaptica . . . 202
Bibliografia . . . 203
Indice generale
XIV
11. NEUROFISIOLOGIA VERTICALE DEL MIDOLLO SPINALE . . 207
Introduzione . . . 207
Fasci discendenti del midollo spinale . . . 208
Fasci ascendenti del midollo spinale . . . 217
Bibliografia . . . 221
12. ANATOMIA DEL MIDOLLO SPINALE . . . 223
Collocazione e anatomia topografica . . . 223
Aspetto macroscopico del midollo spinale . . . 228
Aspetto esterno . . . 228
Aspetto interno . . . 228
Anatomia microscopica . . . 231
Corna posteriori . . . 231
Corna anteriori . . . 234
Bibliografia . . . 235
13. IL PAZIENTE MIELOLESO: CHINESIOLOGIA E BIOMECCANICA . . . 237
Introduzione . . . 237
Flaccidità . . . 239
Spasticità . . . 241
Classificazione in funzione della disabilità . . . 248
Lesioni complete ed incomplete . . . 250
Lesioni complete . . . 250
Lesioni incomplete . . . 253
I disturbi della sensibilità . . . 255
La sensibilità come strumento diagnostico . . . 257
Paraosteopatie . . . 259
I disturbi associati . . . 261
Lesioni da pressione . . . 262
Respirazione . . . 264
Fase inspiratoria . . . 265
Fase espiratoria . . . 270
La respirazione nel mieloleso . . . 272
Bibliografia . . . 274
Sezione IV CERVELLETTO E SINDROMI CEREBELLARI 14. IL CERVELLETTO E IL MOVIMENTO: CLINICA E NEUROFISIOLOGIA . . . 279
Introduzione . . . 279
Il movimento e l’atassia: aspetti clinici e ruolo del cervelletto nell’origine del movimento . . . 280
Movimenti balistici . . . 282
Movimenti volontari propriamente detti . . . 284
I movimenti lenti . . . 285
Conferme sperimentali dei disturbi clinici del movimento per danno cerebellare . . . 286
La postura, il tono muscolare e i disturbi dell’equilibrio: ruolo del cervelletto nel controllo della postura . . . 288
Le reazioni statiche locali . . . 290
Indice generale
XV
Le reazioni statiche segmentarie . . . 292
Le reazioni statiche globali . . . 293
Riflessi del collo . . . 293
Riflessi labirintico-vestibolari . . . 294
Aspetti clinici della postura . . . 297
Controllo posturale nella stazione eretta . . . 297
Controllo posturale quando al corpo vengano applicate forze meccaniche esterne in grado di provocare una perdita di equilibrio 298 Controllo posturale durante il movimento volontario . . . 303
Ruolo del cervelletto nell’apprendimento motorio . . . 305
Bibliografia . . . 307
15. CIRCUITI CEREBELLARI: NEUROFISIOLOGIA E SIGNIFICATO CLINICO . . . 311
Introduzione . . . 311
Vie archicerebellari . . . 312
Vie paleocerebellari . . . 313
Vie neocerebellari . . . 314
16. ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL CERVELLETTO . . . 317
Introduzione . . . 317
Anatomia macroscopica . . . 318
Archicerebello . . . 320
Paleocerebello . . . 320
Neocerebello . . . 320
La struttura cerebellare . . . 321
Rappresentazione somatotopica . . . 322
Anatomia microscopica . . . 323
Corteccia cerebellare . . . 323
Nuclei cerebellari . . . 330
Vie afferenti al cervelletto . . . 331
Vie efferenti dal cervelletto . . . 337
Elettrofisiologia funzionale del cervelletto . . . 339
Bibliografia . . . 343
17. LA SINDROME ATASSICA: CHINESIOLOGIA E BIOMECCANICA . . . 345
Introduzione . . . 345
Tono muscolare . . . 348
Disordine del tono . . . 348
Aspetti chinesiologici dell’ipotonia . . . 349
Fenomeno del rimbalzo . . . 351
Equilibrio . . . 353
Capo . . . 354
Tronco . . . 356
Bacino . . . 360
Arti inferiori . . . 363
Dismetria . . . 364
Prova indice-naso . . . 367
Prova tallone-ginocchio . . . 368
Prova pollice-mignolo . . . 369
Indice generale
XVI
Il cammino . . . 370
Allargamento della base di appoggio . . . 370
Abduzione di spalle . . . 371
Retropulsione del tronco . . . 372
Dismetria degli arti inferiori durante il cammino . . . 374
Talloneggiamento . . . 374
Sequenze di raddrizzamento . . . 375
Postura supina . . . 376
Posizione quadrupedica . . . 377
Posizione in ginocchio . . . 378
Stazione eretta . . . 383
Bibliografia . . . 385
Sezione V NUCLEI DELLA BASE E SINDROMI EXTRAPIRAMIDALI 18. I GANGLI DELLA BASE E IL MOVIMENTO: CLINICA E NEUROFISIOLOGIA . . . 389
Introduzione . . . 389
Semeiotica clinica dei disturbi collegati all’alterazione dei gangli della base (GB) . . . 390
Disturbi ipo-acinetici . . . 390
Disturbi ipercinetici . . . 391
I disturbi del tono muscolare nelle lesioni dei gangli della base . . . 397
I disturbi neuropsicologici (cognitivo-comportamentali) nelle lesioni dei gangli della base . . . 398
Neurofisiologia dei disturbi collegati all’alterazione dei gangli della base . . . 399
Valutazioni neurofisiologiche nelle sindromi rigido-acinetiche (malattia di Parkinson e parkinsonismi) . . . 399
Valutazioni neurofisiologiche nelle sindromi ipercinetiche . . . 405
Considerazioni neurofisiologiche generali sul ruolo dei gangli della base . . . 407
Bibliografia . . . 411
19. ANATOMIA E FISIOLOGIA DEI GANGLI DELLA BASE . . . 413
Introduzione . . . 413
Anatomia macroscopica . . . 414
Anatomia microscopica . . . 418
I neuroni dei nuclei della base . . . 418
Ruolo della dopamina nella fisiologia dei gangli della base . . . 419
Attività neuronale ed implicazioni per il movimento . . . 420
Organizzazione funzionale dei circuiti dei gangli della base . . . 422
Il circuito motore . . . 422
Il circuito oculomotore . . . 425
I circuiti associativi . . . 427
Il circuito limbico . . . 428
Bibliografia . . . 428
20. IL PAZIENTE PARKIN SONIANO: CHINESIOLOGIA E BIOMECCANICA . . . 431
Indice generale
XVII
Introduzione . . . 431
Disturbo della motricità automatica . . . 432
Rigidità extra-piramidale . . . 432
Bradicinesia . . . 433
Tremore . . . 434
Osservazioni chinesiologiche . . . 435
Passaggio da supino a seduto . . . 435
Passaggio dalla posizione seduta alla stazione eretta . . . 436
Antepulsione del capo . . . 440
Ipercifosi dorsale . . . 443
Antepulsione ed intrarotazione delle spalle . . . 445
Avambracci semi-flessi . . . 447
Anche e ginocchia flesse . . . 448
Tendenza a cadere all’indietro . . . 449
Facies amimica . . . 450
Mani pseudo-reumatiche . . . 452
La deambulazione . . . 453
Passi più brevi della norma . . . 453
Festinazione . . . 455
Coordinazione del tronco . . . 456
Coordinazione degli arti superiori . . . 457
Bibliografia . . . 459
21. TRONCO ENCEFALICO E SOSTANZA RETICOLARE . . . 461
Il sonno . . . 465
Nocicettori . . . 466
Controllo del dolore . . . 468
Controllo spinale del dolore . . . 468
Controllo centrale (sostanza grigia periacqueduttale) . . . 469
Bibliografia . . . 470
22. NERVI CRANICI . . . 471
Bibliografia . . . 481
23. TALAMO . . . 483
Bibliografia . . . 487
24. CORTECCIA CEREBRALE E MOVIMENTO: CLINICA E NEUROFISIOLOGIA . . . 489
Introduzione . . . 489
Neuropsicologia del movimento . . . 490
Creazione del modello o idea di movimento: il polo frontale e le sue patologie . . . 492
Elaborazione e controllo del progetto motorio: aree premotorie e parietali e loro patologie . . . 496
Aprassia . . . 497
Neurofisiologia clinica: il controllo corticale del movimento . . . . 499
Ictus cerebrale ed emiplegia . . . 499
Ipertono spastico e iperreflessia osteotendinea nell’emiplegico . . . 501
Il riflesso miotatico inverso (a serramanico) nell’emiplegico . . . 504
Danno isolato del fascio piramidale . . . 505
Indice generale
XVIII
Informazioni cliniche legate alla stimolazione
delle cortecce motorie . . . 506
Informazioni cliniche legate alla registrazione dalle cortecce motorie . . . 507
Bibliografia . . . 508
25. IL MOVIMENTO E LA CORTECCIA CEREBRALE . . . 511
Introduzione . . . 511
Azione della corteccia cerebrale direttamente connessa con le funzioni motorie . . . 512
Struttura e funzionamento delle zone di corteccia cerebrale direttamente connesse con la funzione motoria . . . 513
Fisiologia “motoria” delle aree sensitive primarie . . . 513
Fisiologia “motoria” delle aree sensitive associative . . . 516
Fisiologia “motoria” delle aree del lobo frontale . . . 517
Area motoria secondaria (area 6 di Brodmann) . . . 519
Le altre aree del lobo frontale . . . 522
Proprietà fisiologiche dei neuroni delle aree motorie secondarie . . 522
I neuroni a specchio . . . 524
Bibliografia . . . 526
26. IL MOVIMENTO, LA CORTECCIA MOTORIA PRIMARIA E IL FASCIO PIRAMIDALE . . . 529
Funzioni motorie del sistema nervoso . . . 529
Visione d’insieme . . . 529
Controllo motorio . . . 530
Regioni corticali coinvolte nel controllo motorio . . . 531
La corteccia motoria primaria . . . 537
Prime analisi funzionali sulla corteccia motoria primaria . . . 538
Elettrofisiologia della corteccia motoria primaria (MI) . . . 541
Attivazione dei motoneuroni corticali in relazione al movimento . 541 Rapporti anatomici e funzionali tra motoneurone corticale e motoneurone spinale . . . 543
Plasticità delle mappe corticali motorie . . . 544
Fisiologia del fascio piramidale . . . 546
1 . Rapporti quantitativi e temporali tra l’attività dei neuroni motori corticali e il movimento meccanico . . . 546
2 . Rapporto tra l’attività dei motoneuroni piramidali e le specifiche biomeccaniche di un movimento . . . 547
3 . Relazione tra l’attività dei motoneuroni piramidali ed il contesto (interno ed esterno) in cui il movimento viene effettuato . . . 551
Le tecniche di stimolazione corticale transcranica nell’uomo . . . 554
Bibliografia . . . 556
27. IL PAZIENTE EMIPLEGICO: CHINESIOLOGIA E BIOMECCANICA . . . 559
La fase acuta . . . 559
Posizione seduta . . . 560
Caduta della spalla . . . 561
Piede equino e supinato . . . 562
Passaggio sul fianco sano . . . 564
Indice generale
XIX
Raggiungere la posizione seduta . . . 564
In posizione eretta . . . 565
La riorganizzazione del tono muscolare . . . 566
Irradiazione . . . 566
Ipertono spastico . . . 567
La reazione allo stiramento . . . 568
Innervazione reciproca . . . 569
Rilassamento con contrazione degli antagonisti . . . 570
Analisi biomeccanica e chinesiologica . . . 571
Spalla . . . 572
Articolazione gleno-omerale . . . 573
Piano sagittale . . . 573
Piano frontale . . . 584
Piano orizzontale . . . 595
Articolazione scapolo-toracica . . . 603
Piano frontale . . . 603
Articolazione del gomito . . . 614
Piano sagittale . . . 615
Piano orizzontale . . . 622
Articolazione radio-carpica . . . 630
Piano sagittale . . . 630
Piano frontale . . . 642
Mano . . . 651
Articolazione metacarpo-falangea . . . 652
Articolazione inter-falangea . . . 669
Pollice . . . 676
Articolazione trapezio-metacarpica . . . 677
Piano frontale . . . 684
Piano orizzontale . . . 691
Articolazione metacarpo-falangea . . . 694
Articolazione inter-falangea . . . 706
Articolazione dell’anca . . . 709
Piano sagittale . . . 711
Piano frontale . . . 722
Piano orizzontale . . . 729
Articolazione del ginocchio . . . 733
Piano sagittale . . . 735
Piano orizzontale . . . 747
Piede . . . 751
Articolazione tibio-astragalica . . . 752
Articolazione sotto-astragalica . . . 762
Articolazioni metatarso-falangee ed inter-falangee . . . 768
Bibliografia . . . 776
Sezione VIII IL TREMORE 28. IL TREMORE: CLINICA E NEUROFISIOLOGIA . . . 783
Introduzione . . . 783
Semeiologia del tremore . . . 784
Fisiopatologia del tremore . . . 785
Clinica delle sindromi tremorigene . . . 788
Indice generale
XX
Il tremore fisiologico . . . 788
Il tremore parkinsoniano . . . 788
Il tremore essenziale . . . 790
Il tremore distonico . . . 791
Il tremore cerebellare . . . 791
Il tremore neuropatico . . . 792
Bibliografia . . . 792
Sezione IX PRINCIPALI TECNICHE DIAGNOSTICO-STRUMENTALI UTILIZZATE DALLA NEUROFISIOLOGIA DEL MOVIMENTO 29. POTENZIALI EVOCATI E STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA . . . 797
Introduzione . . . 797
I potenziali evocati somatosensoriali, uditivi e visivi . . . 798
Cenni di tecnica neurofisiologica . . . 798
1 . Potenziali evocati somatosensoriali (PESS) . . . 799
2 . Potenziali evocati acustici (PEA) . . . 801
3 . Potenziali evocati visivi (PEV) . . . 802
La stimolazione magnetica transcranica . . . 803
Significato dei potenziali evocati motori (PEM) . . . 804
Applicazioni cliniche dei PEM . . . 805
Bibliografia . . . 806
30. ELETTROMIOGRAFIA . . . 807
Elettroneurografia . . . 811
Le risposte riflesse . . . 814
Stimolazione ripetitiva . . . 816
Riflesso da stiramento . . . 817
Paratonia . . . 817
Analisi elettromiografica del movimento . . . 818
Stima del numero e della dimensione delle unità motorie . . . 819
Monitoraggi intraoperatori . . . 820
Bibliografia . . . 820
INDICE ANALITICO . . . 821