• Non ci sono risultati.

Mosaic viaggi tra le culture Laboratori creativi 1

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Mosaic viaggi tra le culture Laboratori creativi 1"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

Mosaic

viaggi tra le culture Laboratori creativi

1

Direttori:

Elisabetta Marino Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Fabio Pierangeli Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

(2)
(3)

INIZIATIVE EDITORIALI

a cura di Fabio Pierangeli

(4)

Impaginazione: Graphic Olisterno - Portici (Napoli) Stampa: Grafica Elettronica srl - Napoli

Revisione e correzione testi: Barbara Stazi

Proprietà letteraria riservata

INIZIATIVE EDITORIALI

ISBN 978-88-99306-60-1

© 2017 by Paolo Loffredo - Iniziative editoriali srl -

80128 Napoli, via Ugo Palermo, 6 - iniziativeditoriali@libero.it www.paololoffredo.it

La pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Studi Letterari,

Filosofici e di Storia dell’Arte.

(5)

INDICE

Premessa di Pier Gianni Medaglia. . . pag. 9

Nota introduttiva di Maria Chiara Sidori . . . » 11

Scrivere. Oggi di Marco Camerini . . . » 13

Molte farfalle di Fabio Pierangeli. . . » 17

I. SCRIVERE Introduzione ad un romanzo da fare di Jasmin Al Salhi . . . . » 26

La poesia per me di Vittoria Capezzuoli Ranchi . . . » 28

Mondo fabula di Michela Caretta . . . » 29

C’era una volta un professore di Letizia Hassan. . . » 31

Poesia di Camilla Fabretti . . . » 32

Una calda notte d’estate di Daniele Dalia . . . » 34

Oggi è un altro giorno di Marco Liberati . . . » 37

A volte le farfalle di Luciano Maione. . . » 39

Una perenne capacità di stupore tutta infantile di Federica Chicchiani . . . » 40

Fiumi di inchiostro libero di Alessia Lambazzi. . . » 43

La forza di Furia di Sara Traini. . . » 44

II. INCONTRI PIACEVOLI Tornando a casa di Elisabetta Marino. . . » 53

E nel frattempo una persona di Gregoriana Aquili. . . » 55

Amicizia-Fantasia di Vittoria Capezzuoli Ranchi . . . » 57

Quella dolce bambina di Letizia Hassan. . . » 59

La coppia berbera di Luciano Maione. . . » 60

(6)

IndIce 6

Una giornata piacevole di Daniele Dalia. . . pag. 62

Il viaggio di Sophia di Jasmin Al Salhi. . . » 67

Un dono ineffabile di Doris Mboula Kameni . . . » 69

Favola sull’amicizia di Michela Caretta. . . » 71

Stefano e il suo sogno di Luca Montevecchi . . . » 72

Emozioni di Francesca e Valentina De Matteis. . . » 74

Essere tutor di Anita Sgamorra . . . » 76

La piacevole scoperta dell’altro di Elisabetta Baldini . . . » 77

Una nuova esperienza di Marinela Gustei. . . » 78

III. LA STORIA DI UNO SGUARDO E DI UN ORECCHINO Qualcosa in sospeso di Michela Caretta . . . » 83

La ragazza con l’orecchino di perla di Letizia Hassan . . . » 86

Il velo di Fatima di Jasmin Al Salhi . . . » 89

Isabella di Vittoria Capezzuoli Ranchi . . . » 91

Il quadro magico di Daniele Dalia. . . » 92

Il valore di un’immagine di Camilla Fabretti. . . » 98

Finalmente Venezia di Marco Liberati . . . » 101

Due punti di vista dello stesso orecchino di Federica Chic- chiani . . . » 103

Le farfalle dell’animo di Isabella Morgia . . . » 106

Gli occhi dell’assassino di Luciano Maione. . . » 108

IV. BREVI La distanza di Vittoria Capezzuoli Ranchi . . . » 125

Lettere di Jasmin Al Salhi . . . » 126

La vetta raggiunta di Marco Liberati. . . » 128

Il volontario incorruttibile di Andrea Di Mauro. . . » 129

(7)

7 IndIce

Quattro per tre di Gregoriana Aquili. . . pag. 131

Compiere gli anni di Luciano Maione . . . » 133

In quattro frasi di Letizia Hassan . . . » 135

Una notte per caso di Camilla Fabretti . . . » 136

Pizza magica di Daniele Dalia. . . » 138

Destino di Barbara Stazi. . . » 139

V. LIBERI La rivolta delle minoranze di Andrea Di Mauro. . . » 143

A come Amicizia, A come Azzurra di Daniele Dalia . . . » 145

Il gabbiano di Camilla Fabretti . . . » 154

Isidoro, il bambino che trovò la felicità di Mario De Nardo. . » 159

Gustando emozioni di Jasmin Al Salhi . . . » 164

Barriere in frantumi di Barbara Stazi . . . » 165

Un incontro di Massimo Simeone. . . » 167

Curiosità di Marco Liberati . . . » 173

Voci del carcere di Alessia Lambazzi. . . » 175

Storia di Silvia, allieva fedele. E del suo sorriso di Fabio Pieran- geli . . . » 178

(8)

1

(9)

Pier Gianni Medaglia PREMESSA

Una pagina bianca, per molti giorni. E la mia personale inca- pacità di farmi forza, di decidere di cominciare. Di cominciare a far cosa? Ma a scrivere naturalmente! È cominciata così l’espe- rienza, che nei miei intenti doveva durare poche ore, di buttar giù una singola, misera paginetta introduttiva ai racconti che se- guono. Sarebbe bastata una veloce descrizione dei motivi per cui siamo giunti a scegliere una conclusione di tipo antologico per il laboratorio integrato di lettura e scrittura, espressione finale di un percorso fortemente voluto insieme al prof. Fabio Pierangeli.

Era forse causata, la pagina bianca, dalla mia scarsa dimestichez- za nello scrivere? Penso più verosimilmente ad un’ansia da pre- stazione fondata sul desiderio di non deludere persone di sor- prendente bellezza.

Dicevamo della motivazione e dello spirito che ci hanno spin- to verso una piccola antologia. «Non importa che siano capolavo- ri, verranno certamente dal cuore e punteranno al cuore» ci sia- mo detti con l’amico Fabio. Nelle nostre idee, dovevano essere segno di speranza di chi non si arrende, stimolo alla corsa, alla condivisione. E invece, guardando negli occhi dei ragazzi, “en- trando” nei sorrisi già dei primi incontri è occorso poco tempo per capire, che ne sarebbe uscito qualcosa di bello, ancora più vivido del già soddisfacente percorso di amicizia e di vita che sor- geva da questo gruppo. Sono state lasciate tracce che difficilmen- te il tempo cancellerà. Ci voleva poco ad intuire che i racconti sarebbero stati piccoli “parti” (succede ad ogni scrittore, mi dire- te): parti però di coloro che il mondo, frettolosamente, vuol bol- lare come “sterile” prima ancora di saggiarne la freschezza, la no- vità, la irrefrenabilità che non ammette ragioni.

Ma perché proprio le farfalle? Al di là delle citazioni da Lo

(10)

Pier gianni Medaglia 10

scafandro e la farfalla e dal cortometraggio Il circo della farfalla sentitevi liberi di metterci dentro il significato che più vi aggra- da: io vi propongo il talento e la ricchezza che è dentro ognuno di noi e che desidera librarsi; il desiderio di libertà e di infinito, scintilla mai sopita in ogni uomo; l’ansia di donare leggerezza e poesia al mondo; ci aggiungo pure, pensando a mia moglie, le

“farfalle nello stomaco” degli innamorati, o meglio di chi sente fortemente d’essere chiamato a fare qualcosa che è “senza ritor- no”. La vita prorompe dalle pagine di queste penne giovani, ina- spettatamente determinate; come geni della lampada che si libe- rano dopo millenni, voglia di gridare e sperare.

Molte farfalle allora, amici cari, molti voli. E molti occhi a gu- stare i meravigliosi colori delle vostre ali stagliarsi nel grigio dell’indifferenza, della fretta, dell’incapacità di mettersi in gioco, della paura dell’altro, dell’abisso che sembra spalancarsi di fronte alla fragilità. Vale la pena, veramente, mettere sul piatto alcune ore della nostra vita, ogni tanto, per avvicinare il cuore a quello di colui o colei che più lentamente sembra procedere, mentre al contrario, forse perché temprato dalla sofferenza, uno sguardo più profondo possiede, e trascina, e suscita azioni e riflessioni, e fa venir voglia di… voler bene! Vale la pena, veramente!

(11)

Maria Chiara Sidori*

NOTA INTRODUTTIVA

Sono grata al prof. Fabio Pierangeli per aver reso possibile la realizzazione di un progetto che avevamo nella mente e nel cuore da anni: creare un trait d’union fra Liceo ed Università, per effet- to del passaggio di un testimone virtuale di considerevole valore letterario quale il racconto d’autore.

Quando nel 2009 fu inaugurata a Villa Flaminia la “Biblioteca del buon romanzo” dei Licei abbiamo voluto, con un gesto di alta valenza simbolica, ribadire con vigore l’indiscutibile pregio del testo cartaceo in un frangente storico caratterizzato da facili in- namoramenti per le brevi sentenze ad effetto affidate ai social network.

E che questa scrittura si chiami creativa lo ritengo un pleona- smo: la scrittura crea, come direbbero gli antichi greci fùsei ossia per sua stessa natura.

Assai prima della nascita del testo, fin dalle primitive pitture nelle caverne e dalle incisioni rupestri, l’uomo ha avvertito l’ur- genza di narrare, di raccontare sperimentando e cioè mettendo alla prova se stesso. Così, ancora oggi, i nostri studenti ci dimo- strano tangibilmente che essi continuano ad avvertire con la stessa spinta emotiva la medesima, primordiale esigenza.

Grazie al proprio peculiare carattere, il racconto richiede un particolare sforzo mentale perché la brevitas costituisce il limite entro il quale la narrazione deve circoscrivere necessariamente la propria essenza.

Eppure, leggendo questi racconti, non si ha per niente affatto la sensazione che tale recinto costituisca un limite: si prova di contro la percezione del conseguimento di una comunione emo-

*Maria Chiara Sidori, Preside dei Licei dell’Istituto Villa Flaminia di Roma.

(12)

Maria Chiara Sidori 12

tiva ed intellettuale: alla fine della lettura si rimane toccati da un’emozione tale che l’opera, come amava dire Hemingway, di- venta parte dell’esperienza del lettore.

(13)

Marco Camerini*

SCRIVERE. OGGI

Da quando, nei primi anni ’60, Italo Calvino – in saggi rimasti fondamentali – sottolineò la necessità, per il romanzo postmo- derno, di sfidare il labirinto del dicibile ed elaborare strategie verbali per non annegare nella marea montante dell’oggettività,1 il dibattito è deflagrato in una galassia di riflessioni teoriche e bilanci critici provvisori sulla funzione della scrittura che nel mare calviniano “naviga oggi per sopravvivere”,2 rischia di soc- combere alle teorizzazioni inibendo le passioni3 e finisce con l’approdare da un lato ad un “romanzo mondo” inclusivo e “mas- simalista” o, all’opposto, ad un rifiuto scettico e ripiegato di ogni sua possibile, mitizzata finalità.4

D’altra parte, in una congiuntura culturale che ha visto molti- plicarsi gli scrittori (troppi?) in maniera non di rado inversamen- te proporzionale alla breve durata e allo scarso respiro artistico degli esiti, è innegabile la diffusione dell’attività di composizione creativa non professionale (spesso coltivata da accaniti lettori tentati di “invertire i ruoli”), sostenuta ed alimentata dalle sem- pre più numerose – e non sempre accreditate – scuole specializ-

*Marco Camerini, critico letterario e saggista, insegna Lettere all’Istituto Villa Flaminia di Roma

1 “La sfida al labirinto” e “Il mare dell’oggettività” sono confluiti in I. Calvino, Una pietra sopra, Einaudi, Torino 1980.

2 M. Marchesini, Cronache del bassomondo, “Il Foglio”, 6 settembre 2014.

3 A. Berardinelli, Passioni spente dalle teorie, “Il Sole 24 ore”, 23 aprile 2017.

4 S. Ercolino, Il romanzo massimalista, Bompiani, Milano 2015 e F. Cordel- li, Lontano dal romanzo, Le Lettere, Firenze 2002. Fra i più recenti contributi sulle problematiche teoriche inerenti il romanzo contemporaneo ci limitiamo a segnalare S. Mazzoni, Teoria del romanzo, Il Mulino, Bologna 2011, T.G. Pavel, Le vite del romanzo, Mimesis, Milano 2015 e M. Haruki, Il mestiere dello scrittore, Einaudi, Torino 2017.

(14)

Marco caMerini 14

zate nel settore. Quando a parteciparvi sono gli adolescenti il fenomeno merita attenzione, sostegno ed il massimo apprezza- mento se dalla loro “ingenua” (nell’accezione che Pamuk conferi- sce al termine5), sincera, straordinaria creatività scaturiscono pubblicazioni come Con l’augurio di molte farfalle, meritoria- mente edita da Loffredo e frutto della appassionata, autorevole attività di Fabio Pierangeli, saggista e professore di Letteratura italiana presso l’Ateneo di Tor Vergata, profondamente convinto delle assolute potenzialità dei ragazzi quando si trovano a scrive- re di sé e delle proprie anime senza alcuna remora, se non quella di vincere un iniziale, plausibile timore. E ci hanno messo assai poco gli studenti degli affollati corsi da lui tenuti all’Università e all’Istituto Villa Flaminia di Roma. Ogni cerebrale discussione accademica – chi leggerà potrà verificarlo – perde significato di fronte alla felice immediatezza con cui i giovani autori semplice- mente…scrivono: per inventare una Fabula6 nel mondo che pren- de il suo nome o, come Sophia, scoprire l’amicizia impagabile delle emozioni che su un foglio divengono storie, per trasformare in realtà un sogno e (ri)conoscere il potere seducente ed incanta- torio dell’affabulazione in una Notte d’estate, dar vita ad un Altro giorno, liberare la celeste Farfalla dell’animo nel presente più gri- gio, specchiarsi in una pagina bianca e riempirla di sé senza pu- dori né reticenze, comporre un Romanzo da fare, certo, che con- duca all’accettazione delle proprie difficoltà e di troppe paure mai rimosse fino al superamento stesso della disabilità, per tra- smettere agli altri (anche con Furia) i valori del coraggio, della fermezza, della dignità. Scrivere per riflettere, guarire ed aiutare quanti “si credono sani” (benedetto Gaber), il tutto mentre la prosa riesce miracolosamente a trasformarsi in Poesia dalla forza dirompente e selvaggia o dalla vena struggente e malinconica,

5 O. Pamuk, Romanzieri ingenui e sentimentali, Einaudi, Torino 2012.

6 I titoli delle diverse sezioni del libro vengono riportati in neretto, in corsivo quelli dei racconti citati.

(15)

15 Scrivere. Oggi

sempre comunque testimone discreta, coraggiosa e fedele di gioie e delusioni. Scrivere di Incontri piacevoli con una Perso- na – di volta in volta amico, bambina, compagno di viaggio, tutor, timido e inconfessato amore o presenza di un attimo che la scrit- tura fissa e rende eterno – Nel frattempo capace di diventare, gra- zie ad una manciata di vocaboli, supporto discreto e provviden- ziale nel vuoto improvviso della solitudine, della sfiducia, dell’ab- battimento che sfiora pericolosamente, nelle nuove generazioni, il crinale del nichilismo.7 Scrivere imparando a farlo dall’osserva- zione di un oggetto particolare allusivo ed enigmatico, prezioso ed evocativo come un orecchino non di montaliano corallo ma di perla, nella forma, magari, di Brevi microracconti nei quali si condensano Vette raggiunte e Distanze (non) colmate, frustra- zione ed angoscia, la “musica del caso” (indimenticabile P. Au- ster) e il rimpianto per chi ci ha lasciati. Anche una madre ne L’attimo della verità e allora Quattro frasi non bastano ad espri- mere lo sconforto e la rabbia. In fondo l’aspirazione/ansia/esi- genza ultima è quella di sentirsi, scrivendo, Liberi da vincoli ipo- criti ed equilibri sociali “politicamente corretti” o da un carcere – non solo metaforico – in grado di recludere i corpi ma non l’immaginazione, che riesce a tingerlo di Mille colori diversi per riscattare un’esistenza sbagliata e vivere, con curiosità ed intensi- tà, le sensazioni che sole mandano tutte le Barriere in frantumi.

Liberi come un Gabbiano/albatros che nessuna ciurma può cat- turare e continua a “stare con la tempesta e a ridersene dell’arcie- re” – fosse anche con l’aiuto di una sola, rimbaudiana vocale (la A?… Ma sì, Amicizia, Azzurra) – o come l’impagabile sorriso di Silvia che il curatore della pregevole iniziativa ringrazia, nel fina- le, con malcelata commozione. La stessa dell’estensore di questa nota il quale augura ai precoci, talentuosi allievi – anche se non è questo che importa…soprattutto a loro – un brillante futuro nel

7 Rinviamo, in proposito, a U. Galimberti, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Feltrinelli, Milano 2008.

(16)

Marco caMerini 16

fascinoso universo della buona Letteratura: pronunciamola pure senza esitazione reverenziale questa parola, del resto “chiunque scriva è scrittore” (S. Vassalli).

2

(17)

Fabio Pierangeli MOLTE FARFALLE

La poesia va e viene, vive e muore quan- do vuole lei, non quando vogliamo noi e non ha discendenti. Mi dispiace ma è così. Un poco come la vita, soprattutto come l’amore.

(Goffredo Parise, Avvertenza, in Sillabari) Con l’augurio di molte farfalle

(La dedica ai figli del libro di Jean-Dominique Bauby Lo scafandro e la farfalla)

La farfalla del talento e dell’ispirazione è beatamente capric- ciosa, vola dove vuole, scrive Goffredo Parise.

Si può soltanto, felicemente, per osmosi, trasmettere la pas- sione della letteratura, della scrittura e magari aiutare a scoprire un piccolo o grande talento in chi ignorava di possederlo.

Avendo ricevuto in dono, gratuitamente, da maestri e inse- gnanti, tale passione, si avverte l’esigenza di offrirla e comuni- carla.

Divertendosi, esercitandosi, cercando di scrivere in corretto italiano, provando anche forti emozioni, come quando abbiamo lavorato sul ricordo ancestrale di ognuno di noi in cerca delle ragioni profonde che muovono la passione per lo scrivere, dise- gnando una identità.

Come meravigliosamente ci conduce a constatare la lettura di questi racconti, veder crescere allievi e giovani da uno spunto anche banale, dettato quasi per caso, è una delle esperienze di condivisione più forti tra insegnanti (ad ogni livello) e studenti.

(18)

fabio pierangeli 18

Sotto l’egida della frase di Eraldo Affinati che chiude il racconto di un anno scolastico alla Città dei ragazzi: quello che avviene in aula ha effetti indelebili.

Mettere in comune le proprie letture, esercitarsi a vuoto, pro- vando e riprovando e magari tentare una correzione corale. Stuz- zicare la creatività, che spesso è sotterrata dalla pigrizia, dai do- veri, dalla burocratizzazione. Preparare la pista per il decollo, insomma, con fervore e pazienza, divertimento e fatica.

In attesa della festa: quel momento in cui l’aereo, e con lui le farfalle del talento originale, prendono il volo. Magari da una se- dia a rotelle, diventata la casa della fantasia, con dolore e tenacia.

La freccia tesa verso il bersaglio.

I laboratori all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

(esperienza slegata da obblighi di esame e “fuori orario”), come quello a Villa Flaminia sono stati, in liberi e sciolti atteggiamenti, questa costruzione umile, di un asfalto ben drenato.

Questo libro, particolarmente caro, segue idealmente proprio In attesa della festa. Letture ed esercizi dai laboratori di creativi- tà, Universitalia, 2009 e Afferrare le redini di una vita nuova, Uni- versitalia, 2014, con la sintesi dei laboratori svolti a “Tor Vergata”

e nel carcere di Rebibbia negli anni passati.

Il tratto comune ai tre volumi è, ribadisco, la condivisione nella ricerca della libertà personale, della propria identità at- traverso l’incontro, la fioritura di un gruppo meraviglioso ce- mentato dalla scrittura, innanzitutto come rivelazione, accet- tazione dei limiti di ciascuno, per la scoperta di originali ta- lenti.

Con una modalità elementare: scrivere a soggetto, obbligati da un tema indicato e poi leggersi e correggersi coralmente, con il prezioso aiuto degli amici docenti Elisabetta Marino e Mario De Nardo. Prove di scrittura, per originali talenti.

In questa antologia rimangono tracce di esercizi a vuoto nella I e nella III sezione: dedicate rispettivamente al significato della scrittura per ognuno dei partecipanti al laboratorio e alla ipotesi

(19)

19 molte farfalle

di dare una storia, come in un celebre libro (poi anche film che abbiamo visto solo “dopo”), al misterioso volto de La ragazza col turbante di Jan Vermeer.

Incollati alla struttura, nel raccontare brevissimo della IV se- zione, mentre nella II e nella V le farfalle hanno volato più libe- ramente.

I risultati, anche dal punto di vista della forza stilistica, sono andati al di là di ogni previsione. Le farfalle sono volate, anche quelle private delle ali.

In generale in narrazioni brevi o brevissime, alcune in «imma- gini-racconto» in versi, come richiesto dalla formula del labora- torio.

Hanno intessuto di bellezza e di creatività le ore del laborato- rio e del corso di scrittura. Con momenti commoventi e una usci- ta pubblica nelle letture alla Biblioteca Nazionale, il 7 dicembre 2016, durante la Giornata Nazionale per l’Integrazione dell’han- dicap.

Così per tutti è valido l’invito contenuto nell’ultimo racconto della prima sezione del libro, una freccia appuntita contro ogni inerzia, verso la bellezza, al centro della vita di talenti originali:

«… è vero, siamo diversi, spesso emarginati; è vero, non abbia- mo scelto la nostra vita, ma possiamo scegliere cosa farne. Nei giorni bui, mia madre mi dice sempre che la sfortuna vera nella vita non è essere disabili, ma essere svogliati, apatici, senza sti- moli, senza passioni. La mia passione è una freccia, che vola ver- so il bersaglio.

Trovate la vostra freccia. Inseguitela fino al vostro bersaglio.

Ce la farete.»

Grazie ragazzi siete una freccia travolgente, capace di mettere in gioco anche i cuori più duri e indifferenti. Arrivando al centro della vita, alle domande necessarie su cosa vuol dire esserci e amare. Condividere.

(20)

fabio pierangeli 20

Un ringraziamento speciale a chi ha voluto fortemente questa antologia, rafforzando il progetto che volerà oltre le barriere an- che nei prossimi anni. Paolo Loffredo, con il suo generoso impe- gno editoriale che assicura una visibilità nazionale nella sua sto- rica casa editrice.

Per l’Università di Tor Vergata: Cristiana Lardo per averci ac- colto nella sua iniziativa di laboratorio, il nostro caro direttore di Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’arte, Emore Paoli, l’infaticabile Pier Gianni Medaglia, Presidente della CARIS (Commissione d’Ateneo per l’inclusione degli Studenti con disabilità e DSA) con tutti gli Amici di Caris (in primis Bar- bara, Loredana e Mario). Elisabetta Marino per la trascinante amicizia!

Per Villa Flaminia, il direttore Fratel Pio, la preside e compa- gna di studi universitaria Maria Chiara Sidori e il carissimo pro- fessore e saggista Marco Camerini, per la loro benevolenza, per la immediata e sollecita disponibilità a sostenere il progetto di la- boratorio integrato con l’Università degli Studi di Roma “Tor Ver- gata”.

Riferimenti

Documenti correlati

Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori per il Restauro delle facciate di Casa Rosà, Piazza Duomo Trento. Committente: Condominio Vicolo dei Birri 11

1. Il committente o il responsabile dei lavori, nella fase di progettazione dell'opera, ed in particolare al momento delle scelte tecniche, nell'esecuzione del progetto

Tantissimi opinionisti sono convinti che “l’impreparazione alla vita” che i giovani di oggi accusano (consideriamola o una colpa o una malattia, perché di questo si tratta)

Questi tre quadri, di carattere emblematico e simbolico, narrano di una società, prevalentemente contadina ma della quale fan parte anche chierici e borghesi, a

- in caso di assegnazione del contratto di adempiere agli iter amministrativi nelle modalità comunicate e predisposte dagli uffici dell’Università degli Studi

Schillaci (2004), “Le relazioni strategiche tra multinazionali e imprese locali: analisi empirica di un sistema locale di imprese del settore microelettronico”, Economia e

• Tipo di attività Docente di laboratorio (apprendimento del software di analisi statistiche SPSS/Excel, statistica descrittiva e inferenziale) nell’ambito del corso

[r]