• Non ci sono risultati.

COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE Provincia di TORINO - Regione Piemonte

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE Provincia di TORINO - Regione Piemonte"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

architettura & ingegneria

spazio Ku ' bo

via Marenco n.95 12073 Ceva (CN)

tel/fax 0174 721999 e-mail: [email protected] Progettazione

Paesaggio

Restauro

Strutture

Sicurezza

Termotecnica

Energia Geotecnica

Provincia di TORINO - Regione Piemonte

allegato scala

5.6T -

Relazione specialistica impianto termico

COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE

oggetto

committente:

tecnico incaricato:

Ing. Rozio Federico Via Marenco, 95 12073 Ceva

C.F. RZO FRC 74T09 D205G P.IVA 03003810045

Cell. 333 1488804

Comune di Villafranca Piemonte Piazza Cavour, 1

10068 Villafranca Piemonte (TO) Sig. Sindaco:

Agostino Bottano

data:

Giugno 2022

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i.

Lavori di efficientamento energetico

della Scuola Primaria "GUGLIELMO MARCONI"

in Strada Cavour n. 1

(2)

SOMMARIO

1. Introduzione ... 2

2. Descrizione dell’impianto ... 2

3. Prescrizioni tecniche generali ... 3

4. Coibentazione ed isolamento delle reti di distribuzione ... 4

(3)

Comune di Villafranca Piemonte_Progetto Definitivo-Esecutivo Lavori di efficientamento energetico della

Scuola Primaria "GUGLIELMO MARCONI"

All. 5.6T_ Relazione specialistica impianto termico

Ing. Federico Rozio – Via Marenco n. 95 - 12073 Ceva (CN) tel. fax 0174 72 19 99 Pagina 2 di 17

1. Introduzione

La presente relazione riguarda la modifica all’impianto di riscaldamento della Scuola Primaria “G. Marconi” di Villafranca Piemonte (TO).

La forma, le dimensioni, gli elementi costruttivi e l’orientamento dell’edificio e dei locali sono presentati nelle tavole da disegno allegate, in cui ogni ambiente è contraddistinto dalla sua destinazione d’uso.

2. Descrizione dell’impianto

Per la realizzazione dell’impianto termico a servizio dell’edificio si prevede la sostituzione dell’attuale caldaia con una moderna a gas metano a condensazione modulante dedicata al riscaldamento, della potenza di 400 kW; contestualmente si prevede l’inserimento di una pompa di circolazione gemellare per l’impianto di riscaldamento e un collettore di centrale da cui dipartiranno n.5 circuiti collegati all’impianto di riscaldamento esistente. Al fine di mantenere la struttura impiantistica esistente inalterata, due circuiti saranno forniti di nuovi collettori in ottone.

Ogni tubazione sarà dotata di una valvola a sfera per l’interruzione manuale del flusso e sui condotti di mandata è prevista l’installazione di un termostato per il controllo della temperatura.

L’impianto sarà dotato di tutti i dispositivi di controllo, protezione e sicurezza previsti dalla normativa vigente, quali termometri e manometri per il monitoraggio della temperatura e della pressione, termostati, pressostati, valvole a riarmo manuale per i condotti del gas metano, kit rivelatore di fughe di gas e n.2 vasi di espansione chiusi di capacità pari a 50 l per l’impianto di riscaldamento. Il vaso di espansione e gli elementi di sicurezza previsti per la caldaia sono interni alla stessa e forniti contestualmente.

Lo scarico dei fumi deve essere omologato con la caldaia ed è prevista l’installazione di una tubazione in PPE da intubare nel camino esistente.

(4)

3. Prescrizioni tecniche generali

Gli impianti da realizzare si intendono costruiti a regola d’arte e dovranno pertanto osservare le prescrizioni del presente capitolato, dei disegni allegati, delle norme tecniche dell’UNI e della legislazione tecnica vigente:

Riferimenti legislativi e normativi

In conformità alla legge 5 marzo 1990, n. 46, gli impianti di climatizzazione devono rispondere alle regole di buona tecnica; il riferimento alle norme UNI e CEI sono considerate norme di buona tecnica:

Legge 5 marzo 1990, n. 46 - Norme per la sicurezza degli impianti;

Legge 9 gennaio 1991, n. 10 - Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10;

Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia;

UNI 7357 - Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici;

UNI 8477-1 - Energia solare. Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia. Valutazione dell’energia raggiante ricevuta;

UNI 10339 - Impianti aeraulici al fine di benessere. Generalità, classificazione e requisiti.

Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura;

UNI 10345 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Trasmittanza termica dei componenti edilizi finestrati. Metodo di calcolo;

UNI 10346 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Scambi di energia termica tra terreno ed edificio. Metodo di calcolo;

UNI 10347 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione e l’ambiente circostante. Metodo di calcolo;

UNI 10348 - Riscaldamento degli edifici. Rendimenti dei sistemi di riscaldamento.

Metodo di calcolo;

UNI 10355 - Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo;

(5)

Comune di Villafranca Piemonte_Progetto Definitivo-Esecutivo Lavori di efficientamento energetico della

Scuola Primaria "GUGLIELMO MARCONI"

All. 5.6T_ Relazione specialistica impianto termico

Ing. Federico Rozio – Via Marenco n. 95 - 12073 Ceva (CN) tel. fax 0174 72 19 99 Pagina 2 di 17

UNI 10376 - Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici;

UNI 10379 - Riscaldamento degli edifici. Fabbisogno energetico convenzionale normalizzato. Metodo di calcolo e verifica;

UNI 10381-1 - Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento e posa in opera;

UNI 10381-2 - Impianti aeraulici. Componenti di condotte. Classificazione, dimensioni e caratteristiche costruttive.

4. Coibentazione ed isolamento delle reti di distribuzione

Le tubazioni delle reti di distribuzione dei fluidi caldi in fase liquida o vapore degli impianti termici devono essere coibentate con materiale isolante il cui spessore minimo è fissato dall’ Allegato B del D.P.R. n. 412/1993 in funzione del diametro della tubazione espresso in mm e della conduttività termica utile del materiale isolante espressa in W/m °C alla temperatura di 40 °C.

Conduttività Termica utile dell’isolante

(W/m ° C)

Diametro esterno della tubazione (mm)

<20

da 20 a 39

da 40 a 59

da 60 a 79

da 80 a

99 >100

0.030 13 19 26 33 37 40

0.032 14 21 29 36 40 44

0.034 15 23 31 39 44 48

0.036 17 25 34 43 47 52

0.038 18 28 37 46 51 56

0.040 20 30 40 50 55 60

0.042 22 32 43 54 59 64

0.044 24 35 46 58 63 69

0.046 26 38 50 62 68 74

0.048 28 41 54 66 72 79

0.050 30 44 58 71 77 84

(6)

Per valori di conduttività termica utile dell’isolante differenti da quelli indicati in tabella, i valori minimi dello spessore del materiale isolante sono ricavati per interpolazione lineare dei dati riportati nella tabella stessa.

I montanti verticali delle tubazioni devono essere posti al di qua dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, verso l’interno del fabbricato ed i relativi spessori minimi dell’isolamento che risultano dalla tabella vanno moltiplicati per 0,5.

Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate né all’esterno né su locali non riscaldati gli spessori di cui alla tabella vanno moltiplicati per 0,3.

Il materiale isolante deve essere applicato in maniera uniforme senza variazioni di spessore o strozzature con particolare attenzione alle curve, i raccordi le saracinesche e quant’altro possa costituire ponte termico.

5. Sistema di termoregolazione, gestione e supervisione

L’impianto di riscaldamento prevede l’installazione di un sistema di telegestione e controllo. Per maggiori dettagli si rimanda agli allegati specifici: “All.6.1.a.D_Progetto:

planimetria impianto domotico”, “All.6.1.b.D_ “Progetto: planimetria impianto domotico”

e “All.6.2D_Relazione specialistica impianto domotico”.

Riferimenti

Documenti correlati

•••• nel caso di consorzi cooperativi, di consorzi artigiani e di consorzi stabili, dal consorzio e dai consorziati per conto dei quali il consorzio concorre. In caso

L’appalto ha per oggetto le provviste ed i lavori necessari per l’esecuzione del servizio di manutenzione delle aree verdi comunali per gli anni 2021 e 2022. Il personale che

 nuovo comparto di filtrazione di parte delle acque scaricate dai sedimentatori per la linea dell’acqua industriale dell’impianto di depurazione;.  nuovo stoccaggio delle

25 Articolo 83, comma 9, del Codice.. La stazione appaltante pubblica, sul profilo di committente, nella sezione “Amministrazione trasparente” la composizione della

Prodotto e trasmesso lo scorso anno dalla rubrica ambientale Ozon della televisione tedesca Ostdeutscher Rundfunk Brandenburg, questo breve documentario traccia, a

Luigi Umberto Casetta - Via Matteotti, 49 - 10068 - Villafranca Piemonte (To) 5 Suddivisione ad opus incertum con lastre di pietra.. Suddivisone ad opus incertum con

Detto in conglomerato cementizio semplice od armato, gettato in opera (spessore delle pareti cm 15-20), compreso il ferro di armatura. Soletta di copertura in cemento armato

La Regione Piemonte e le Aziende sanitarie Regionali, seppure con compiti istituzionali diversi ma complementari, nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale