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adattato da Atzeni et al., Basi di dati, McGrawHill

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Academic year: 2022

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(1)
(2)

1.1. Analisi delle ridondanze

1.2 Eliminazione delle generalizzazioni 1.3. Partizionamento/accorpamento di

entità e relazioni

1.4. Scelta degli identificatori primari

(3)

•  Il modello relazionale non può rappresentare direttamente le generalizzazioni e le relazioni IS-A

•  In questo passo si eliminano perciò le generalizzazioni e le relazioni IS-A, sostituendole con entità e relazioni

•  Vediamo il caso delle generalizzazioni, il caso

delle relazioni IS-A ne discende come

(4)

E0

E1 E2

Terminologia adottata

Entita’ genitore

Entita’ figlia

(5)

1.  Accorpamento delle entita’ figlie della generalizzazione nella entita’ genitore 2.  Accorpamento della entita’ genitore

della generalizzazione nelle entita’ figlie 3.  Sostituzione della generalizzazione con

relazioni

Vediamole 

(6)

E0 R1 A01 A02

E3

R2

E4 E1 E2

A11 A21

Esempio considerato

(7)

E0 R1 A01 A02

E3

E1 R2

A11 A21

1. Accorpamento delle entita’ figlie della generalizzazione nella entita’ genitore

E2

(8)

A11 A21

TIPO (0,1)

(0,1)

(0,..)

E0

A01 A02

R1 E3

R2

E4

Traduzione

Gli attributi delle entita’ figlie sono associati alla entita’ genitore, con cardinalita’ minima 0.

Viene inoltre aggiunto un nuovo

attributo TIPO che discrimina tra

le istanze di E0 quelle di E1 e quelle

di E2. Il dominio di TIPO e’ quindi

costituito dai due valori [E1, E2]

(9)

•  Uno schema identico al precedente ma senza l’attributo TIPO avrebbe contenuto

informativo equivalente allo schema di partenza?

•  Risposta

•  No, perche’ non si avrebbe la possibilita’ di

sapere quali istanze di E0 corrispondono a

istanze di E1, e quali a istanze di E2.

(10)

E0 R1 A01 A02

E3

R2

E4 E1 E2

A11 A21

2. Accorpamento del genitore

nelle figlie

(11)

E3

R2

E4 E1 E2

A11 A21

R12 R11

A01 A02 A01 A02

(12)

E0 R1 A01 A02

E3

R2

E4 E1 E2

A11 A21

3. Sostituzione della

generalizzazione con relazioni

(13)

RG1 RG2

(1,1) (0,1) (1,1)

(0,1)

E0

A01 A02

E1 E2 R2

A11 A21

R1 E3

Risultato

(14)

RG1 RG2

(1,1) (0,1) (1,1)

(0,1)

E0

A01 A02

E1 E2 R2

A11 A21 E4

R1 E3

Risultato

La cardinalita’ minima di E0 nella relazione RG1 e’

uguale a 0 perche’ ci sono istanze di E0 (quelle corrispondenti alle istanze di E2) che non hanno

corrispondenza in E1. Analogamento per E2

(15)

RG1 RG2

(1,1) (0,1) (1,1)

(0,1)

E0

A01 A02

E1 E2 R2

A11 A21

R1 E3

Risultato

L’identificatore esterno di E1 esprime la proprieta’

che le istanze di E1 sono identificate dalle

(16)

Scelta tra le alternative

•  La scelta fra le alternative si può fare con

metodo simile a quello visto per l'analisi delle ridondanze

E’ possibile seguire alcune semplici regole qualitative, che sostituiscono per questa

sottofase i criteri quantitativi presentati in

precedenza

(17)

Regola 1: Entita’ figlie  Genitore

conviene se gli accessi al genitore e alle figlie sono contestuali, cioe’, fatti dalle stesse

operazioni.

Regola 2: Genitore  Entita’ figlie

conviene se gli accessi alle figlie sono fatti da operazioni distinte

Regola 3: Generalizzazione  Relazioni

conviene se gli accessi alle entità figlie sono distinti dagli accessi al padre

Regole qualitative

(18)

Supponiamo che in fase di progettazione

concettuale sia stata creata una gerarchia di generalizzazione tra tre entita’ Persona,

Studente e Non Studente. Quest’ ultima

entita’ e’ stata inserita per ragioni puramente

“estetiche”, di simmetria, ma non ha nessuna

funzione reale e ad essa non sono associate

proprieta’ ne’ funzioni.

(19)

Persona R1 A01 A02

E3

R2

E4 Studente

Non Studente

A21

(20)

Persona

A01 A02

Studente R2

A21 E4

R1 E3

RG2 (1,1)

(0,1)

TIPO

Una traduzione

ragionevole, mista

tra le precedenti

(21)

•  Svolgi l’esercizio 9.6 del testo di riferimento.

(22)

•  Prova a descrivere una metodologia che

generalizzi la precedente alle generalizzazioni che abbiano n entita’ figlie e alle relazioni IS-A.

•  Tieni presente che una metodologia per essere non ambigua deve essere organizzata in un

insieme di passi, con indicazione degli input,

output e attivita’ svolte in ogni passo. Segui

questa indicazione.

(23)

•  Entita’ genitore (in una generalizzazione)

•  Entita’ figlia (in una generalizzazione)

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