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Università di Ferrara Dipartimento di Economia e Management

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Academic year: 2022

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Università di Ferrara

Dipartimento di Economia e Management

Dispensa didattica del Corso di Economia Aziendale (Gruppo C)

Dott.ssa Caterina Cavicchi A.A. 2019-2020

Esercitazioni

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Esercizio Economia di transazione

L’azienda Alpha che produce magliette sta valutando la produzione di abbigliamento tecnico per sportivi. Ha stimato una produzione minima di 30.000 unità. Per produrre questi capi, l’azienda sosterrebbe i seguenti costi variabili:

 materie prime: 8 Euro al pezzo;

 materiali accessori: 2 Euro al pezzo;

 energia: 1 Euro al pezzo.

Inoltre sosterrebbe costi fissi per manodopera diretta pari a:

 3 sarte al costo di 28.000 Euro l’anno ciascuna;

 ammortamento macchinari dedicati: 32.000 Euro annui.

Se decidesse di acquistare esternamente le magliette il fornitore Beta le praticherebbe un prezzo di 14 euro al pezzo.

Rispondere alla seguente domanda:

All’azienda Alpha conviene produrre internamente l’abbigliamento sportivo o esternalizzare la produzione?

Proposta di soluzione

In caso di produzione interna il costo totale sostenuto dall’azienda Alpha sarebbe pari a:

Costi variabili totali + Costi fissi totali, ovvero pari a:

(8+2+1) x 30.000 + ( (28.000 x 3) + 32.000) =330.000+ (84.000 + 32.000) = 446.000 euro In caso di esternalizzazione il costo totale sostenuto da Alpha sarebbe pari a:

Prezzo unitario x Quantità acquistata = 14 x 30.000 = 420.000 euro.

Per l’azienda Alpha è più conveniente esternalizzare la produzione delle magliette. Il risparmio ottenuto esternalizzando risulta infatti pari a 446.000 – 420.000 =26.000 euro.

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3

Esercizio Economia di Scala

La Beta S.p.A. sta valutando tre tipi di impianti per la produzione di un particolare interruttore elettronico:

Capacità produttiva massima

Impianto A 200.000

Impianto B 100.000

Impianto C 50.000 Costi medi diretti unitari:

Lavoro 14 15 20

Materie prime 9 10 5

Energia 25 20 20

TOTALE 48 45 45

Costi Fissi totali 145.000 75.000 40.000

L'impianto A, con maggiore capacità produttiva, è quello più automatizzato; l'impianto C è quello con minore capacità produttiva e meno automatizzato.

Per ogni tipo di impianto i costi fissi restano costanti nell'intervallo di capacità produttiva, cioè fino all'utilizzo massimo della capacità.

Calcolare quale è l'impianto di produzione più conveniente per la produzione di:

• 50.000 interruttori;

• 75.000 interruttori;

 150.000 interruttori.

Soluzione:

La convenienza economica viene valutata in termini di costi unitari. L'impianto più conveniente, pertanto, è quello che presenta i minori costi unitari di produzione. Per calcolare i costi unitari di produzione legati ai tre diversi impianti occorre determinare i costi fissi ed i costi variabili totali e, quindi, dividerli per i volumi prodotti.

Costi di produzione unitari = (Costi fissi + Costi variabili totali) Volumi prodotti

Costi fissi: sono quelli dati per i tre primi impianti. Quando i volumi prodotti eccedono la capacità produttiva, si ipotizza di acquisire un nuovo impianto con la stessa struttura di costi.

Costi variabili totali: basta moltiplicare i costi variabili unitari per i volumi di produzione.

Ad esempio, per l’impianto A, i costi variabili totali sono dati da (14+9+25)x 50.000

=2.400.000

La tabella che segue mostra il calcolo dell'impianto più conveniente per la produzione di 50.000 unità.

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4 Impianto A Impianto

B

Impianto C Capacità produttiva

massima

200.000 100.000 50.000

Costi var. totali: 2.400.000 2.250.000 2.250.000 Costi fissi

Coti Totali

Costo di produz.unit.

145.000 2.545.000 50,90

75.000 2.325.000 46,50

40.000 2.290.000 45,80

Il costo unitario di produzione è stato calcolato per ciascun impianto dividendo il suo costo totale per la quantità da produrre. Ad esempio, per l’Impianto A, pari a : 2.545.000/50.000 = 50.9

Dunque, l’impianto più conveniente risulterà essere l’impianto C poiché il costo unitario di produzione è più basso rispetto agli altri.

Seguire lo stesso procedimento per il calcolo della produzione di 75.000 interruttori sapendo che per il calcolo dei costi unitari di produzione, per l’impianto C avrò bisogno di 2 impianti poiché la sua capacità produttiva massima (teorica) è di 50.000 pezzi e dunque i costi fissi dovranno essere moltiplicati per 2.

Impianto A Impianto B Impianto C

Costi variabili totali 48 x 75.000

=3.600.000

45x75.000 = 3.375.000

45x75.000 =3.375.000

Costi fissi totali 145.000 75.000 =40.000 x 2=80.000

Costi totali 3.600.000+145.000 = 3.745.000

3.375.000+75.000 = 3.450.000

3.375.000+80.000 = 3.455.000

Costo di produzione unitario

3.745.000/75.000=

49.93

3.450.000/75.000=

46

3.455.000/75.000=46.07

In questo caso, l’impianto più conveniente è l’impianto B perché presenta un costo di produzione unitario più basso rispetto agli altri.

Seguire lo stesso procedimento per il calcolo della produzione di 150.000 interruttori sapendo che per il calcolo dei costi unitari di produzione, per l’impianto B saranno necessari due

impianti, mentre per l’impianto C ne serviranno 3.

Impianto A Impianto B Impianto C

Costi variabili totali

48 x 150.000 =7.200.000 45x150.000 =6.750.000 45x150.000

=6.750.000 Costi fissi

totali

145.000 75.000 x 2 =150.000 =40.000 x 3

=120.000

(5)

5 Costi totali =7.200.000+145.000=7.34

5.000

6.750.000+150.000 = 6.900.000

6.750.000+ 120.000

= 6.870.000 Costo di

produzione unitario

7.345.000/150.000=48.97 6.900.000/150.000 = 46 6.870.000/150.000

=45.8

L’impianto più conveniente per la produzione di 150.000 pezzi è il C poiché presenta un costo di produzione unitario più basso rispetto agli altri.

Esercizio elasticità rispetto al prezzo

L’ufficio marketing della Beta Spa ha osservato le relazioni tra prezzo di vendita del prodotto e la quantità domandata dettagliata nella tabella che segue:

Quantità Prezzo

800.000 60

400.000 55

350.000 50

1) Calcolare il prezzo che consente di massimizzare i ricavi;

2) Calcolare l’elasticità della domanda, specificando se la domanda sia elastica o anelastica.

3) se il prezzo cala ulteriormente a 40, e si vendono 200.000 unità, quale sarà l’elasticità della domanda al prezzo?

Soluzione:

1) Per calcolare il prezzo che consente di massimizzare i ricavi, devo calcolare i ricavi complessivi:

Quantità Prezzo Ricavi

800.000 60 =800.000 x 60=48.000.000

400.000 55 =400.000x 55= 22.000.000

350.000 50 =350.000x 50 =17.500.000

Il prezzo che consente di massimizzare i ricavi è 60 euro.

2) Per calcolare l’elasticità al prezzo dovrò applicare la formula dell’elasticità prima passando da una produzione di 800.000 a 400.000, e poi da 400.000 a 350.000.

(6)

6 Nel primo caso avrò una elasticità al prezzo pari a( (400.000-800.000)/800.000)/((55-60)/60)=

=(-0.5/-0.09)

L’elasticità della domanda al prezzo in valore assoluto sarà pari a 5.6.

Nel secondo caso avrò una elasticità al prezzo pari a ((350.000-400.000)/400.000)/((50-55)/55)

= (-0.13/-0.09)

L’elasticità della domanda al prezzo in valore assoluto sarà pari a 1.4.

La domanda è elastica rispetto al prezzo poiché in entrambi i casi è maggiore di 1. Tuttavia, riducendo il prezzo, l’elasticità della domanda al prezzo si riduce.

3) Se il prezzo si riduce a 40, l’elasticità sarà pari a ((200.000-350.000)/350.000)/((40- 50)/50) =-0.43/-0.2.

In valore assoluto, l’elasticità della domanda rispetto al prezzo è pari a 2.15 dunque la domanda è elastica al prezzo.

Esercizio 2 elasticità rispetto al prezzo

Una impresa produttrice di articoli da spiaggia vende 1.000 articoli al mese al prezzo di 50 ciascuno.

L'impresa vuole aumentare la quantità venduta a 1.500 al mese. Sapendo che l'elasticità è ε = 3, calcolare:

A) Quale dovrebbe essere il prezzo degli articoli da spiaggia, secondo la teoria della domanda?

B) Quali altri elementi andrebbero presi in considerazione per aumentare le quantità vendute?

Soluzione:

Punto A)

L’incognita è pertanto P1, e considerando la legge dell’elasticità, tanto più voglio aumentare la quantità venduta tanto più devo ridurre il prezzo,

Pertanto:

La formula dell’elasticità al prezzo in questo caso dovrà essere riscritta come segue:

( Q1-Q0)/ Q0 E =___________________

-(P1-P0)/ P0

Ovvero:

(7)

7

(1500-1000) 1000

3 = ______________=

-(P1 – 50) 50 -3(P1-50) = 25

Dove -3P1+150=25, e dunque P1 è uguale a 41.6 euro.

B) In tal caso bisognerebbe considerare altri fattori quali:

• i prezzi dei concorrenti; i prezzi dei sostituti, la stagione in cui si vendono gli articoli (bene tipicamente stagionale che difficilmente, anche a prezzi molto ridotti, si vende in inverno); la località in cui vengono venduti, la dimensione del mercato, la qualità del prodotto e così via.

Esercizio Punto Di Pareggio Per Azienda Multiprodotto

Si ipotizzi un’azienda multiprodotto con la seguente struttura economica:

Prodotto A Prodotto B Prodotto C Totale Azienda Quantità di

vendita

4.000 12.000 24.000 40.000

Mix di vendita 10% 30% 60%

Costo variabile unitario

100 60 30

Costi fissi diretti 180.000 220.000 200.000 600.000

Costi fissi comuni

150.000 Prezzo di vendita

unitario

160 100 40

Calcolare il punto di pareggio per l’azienda multiprodotto. E determinare quante quantità dovranno essere prodotte per ciascun prodotto per rispettare il BEP.

Soluzione:

CF

BEP = ___________________________________________ =

QA QB QC --- x MDCA + --- x MDCB + --- x MDCC

Qtot Qtot Qtot

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8 (600.000+150.000)

BEP = ___________________________________________ = 0.10 x (160-100) + 0.30 x (100-60) + 0.60x (40-30)

750.000

____________ =750.000/24 = 31.250 6+ 12 + 6

Quantità A: 31250 x 0.10 = 3.125 Quantità B: 31250 x 0.30 = 9.375 Quantità C: 31250 x 0.60 = 18.750

Esercizio sul Punto Di Pareggio

► A. Lo studente dia la definizione di punto di pareggio aziendale e definisca la formula per il suo calcolo. Inoltre, si consideri il caso seguente: la farmacia Salute spa vende un integratore per sportivi a 60 euro al pezzo; dato il costo variabile unitario riferito alla dispensazione del prodotto pari a 15 euro, e la quota di costi fissi per la sua conservazione nel magazzino di farmacia pari a 940 euro, si proceda al calcolo del punto di pareggio spiegando il significato del risultato ottenuto ai fini gestionali.

 Prezzo di vendita=60 euro al pezzo

 Costi variabili=15 euro al pezzo

 Costi fissi = 940 euro

► B. Come varia il BEP, a parità di costi variabili, se i costi fissi aumentano e sono pari a 1250 euro?

Soluzione:

A. BEP = CF/MDCunitario = 940/(60-15) = 21 integratori B. BEP = 1250/(60-15) = 28 integratori

Il punto di pareggio rappresenta la quantità da vendere in corrispondenza del quale i ricavi totali eguagliano i costi totali di produzione. Se i costi fissi aumentano, a parità di costi variabili, per coprire i costi totali di produzione servirà produrre e vendere un numero maggiore di integratori.

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Esercizio economie di apprendimento

Mr. V , presidente della JPN, azienda giapponese produttrice di motori per aeroplani giocattolo radiocomandati, è molto preoccupato: ha appena terminato il terzo anno di attività

dell'azienda ma l'ultimo anno ha fatto registrare una diminuzione di costi di gran lunga inferiore a quella attesa.

La produzione è rimasta costante, 200.000 unità prodotte ciascun anno, ma mentre nel

secondo anno di attività era riuscito a ridurre il costo dei suoi motori di ben 7,5 dollari, nel terzo anno la riduzione a stata di soli 3,5 dollari:

Produzione annua Costo

unitario anno 1 200.000 $ 50,00 anno 2 200.000 $ 42,50 anno 3 200.000 $ 39,00

Rispondere alle seguenti domande:

1) In cosa Mr. V può aver sbagliato per ottenere un risultato cosi poco soddisfacente?

2) Mantenendo costante la produzione annua, quale avrebbe dovuto essere il costo obiettivo per Mr. V l'anno successivo, per essere sicuro di mantenere il suo posto?

Soluzione:

Calcolando la velocità di apprendimento della JPN per i primi due anni si nota che l'azienda si posiziona su una curva di apprendimento dell'85% che significa che ad ogni raddoppio di

produzione cumulata i costi si riducono del 15% . I costi nel terzo anno, tuttavia, non si riducono di un ulteriore 15%, ma questo non è dovuto ad errori di gestione commessi da parte di Mr. V ma dal fatto che la produzione del terzo anno non rappresenta un raddoppio di produzione cumulata:

Produzione annua

Prod. cumulata

anno I 200.000 200.000

anno 2 200.000 400.000

anno 3 200.000 600.000

anno 4 200.000 800.000

Tale riduzione, infatti, è da attendersi in corrispondenza del successivo raddoppio di produzione cumulata che si otterrà, mantenendo costante la produzione, in corrispondenza del 4 anno.

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10 Il costo unitario di 39$ nel terzo anno, dunque, rappresenta un buon risultato per Mr. V

sempreché alla fine del 4° anno riesca ulteriormente a ridurre il costo unitario fino a farlo diventare pari a 36.13$, che è appunto la riduzione attesa mantenendo l'azienda sulla curva di apprendimento sulla quale si è posizionata nei primi due anni.

Dunque, l'errore di Mr. V è stato ritenere che la riduzione del 15% dei costi unitari si ottenga ogni anno (o in corrispondenza della stessa produzione) e non, invece, ad un raddoppio della produzione cumulata. Per non rischiare licenziamento da parte degli azionisti, dunque, dovrà ottenere alla fine del 4° anno (mantenendo costante la produzione annua) un costo unitario pari a 36,13$, pari all'85% del costo del secondo anno.

Economie di scopo

La Stella SPA produce berretti e sciarpe: ogni anno produce 10.000 berretti e 6.000 sciarpe sostenendo costi totali pari a € 150.000. Se l'azienda producesse solo 10.000 berretti, il costo totale ammonterebbe a € 230.000. se producesse solo 6.000 sciarpe, i suoi costi totali

sarebbero pari a 120.000 €.

Rispondere alle seguenti domande:

Qual è il grado di economia di scopo? Conviene produrre congiuntamente?

Soluzione:

(230.000+120.000) – 150.000

__________________________ = Grado di economie di scopo (230.000+120.000)

Grado di economie di scopo pari a 200.000/350.000 = 0.57 Conviene produrre congiuntamente.

Esercizio di Make or Buy (economie di transazione)

Una fabbrica di telefoni cellulari dispone di una capacita’ extra che potrebbe essere usata per la produzione delle antennine, che la ditta attualmente acquista a 1 € l’una.

Costruire le antenne implica un costo di acquisto della macchina di 35000 €, di materiale di 0,2

€ al pezzo, un costo di manodopera di 0,3 € al pezzo e costi di gestione generici di 0,1€.

Il costo fisso annuale per la manodopera nel caso di acquisto è quantificato sarebbe di 3500 €.

Sapendo che la domanda per l’ anno sucessivo e’ prevista di 100.000 unita’ determinare se la ditta produrra’ o comprera’ l’ antenna.

Soluzione:

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11 Costo per produrre internamente:

- Costo fisso = 35000 €

- Costo Variabile = 0.2+0.3+0.1 = 0.6 €/unità

- Totale Costi per produrre =35.000 + 0.6x100.000 =95.000€

Costo per acquistare:

- Costo fisso = 3500 €

- Costo Variabile = 1€/unita’

- Totale Costi per acquistare = 3.500+1x100.000=103.500 € La ditta deciderà di produrre internamente risparmiando 8500 €.

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