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Alimenti per chi ha il diabete

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Alimenti per chi ha il diabete

Autore: Redazione | 23/07/2018

In questo articolo vedremo quali sono gli alimenti da privilegiare per chi ha il diabete, con tanti consigli utili perché il diabetico possa seguire un’alimentazione sana e gustosa.

Hai il diabete e il tuo medico ti ha dato una dieta da seguire scrupolosamente. Ti ha consegnato un foglio nel quale sono scritti, per ogni pasto, gli alimenti da assumere con le relative quantità. La prospettiva di seguire queste indicazioni alla lettera ti deprime, perché ti sembra che le pietanze consigliate siano poco saporite e ripetitive. Devi comprendere che per un diabetico l’alimentazione è di

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fondamentale importanza: per questo il medico ti ha dato indicazioni ben precise in merito, che devi assolutamente rispettare. Però esiste la possibilità di variare i cibi presenti nel tuo menu giornaliero. In questo articolo ti spiegherò quali sono gli alimenti per chi ha il diabete, così che tu ti possa organizzare per rendere i tuoi pasti più appetitosi, consultando, in caso di dubbio, un diabetologo o un bravo nutrizionista.

Perché hai il diabete: il funzionamento dell’insulina

Per scegliere con piena consapevolezza i cibi preferibili per chi ha il diabete, è bene conoscere le cause di questa patologia e il funzionamento di un ormone di vitale importanza per il nostro organismo: l’insulina. Quest’ultima è secreta dal pancreas, ed ha il compito di metabolizzare il glucosio che, dai cibi, viene assimilato ed entra nel sangue. L’insulina fa sì che il glucosio venga utilizzato come carburante per le cellule.

Se il pancreas non secerne più insulina, o se quella disponibile non riesce a svolgere bene il suo compito, sopraggiunge il diabete. Questo può essere di due tipi:

di tipo 1, se le insulae – questo è il nome scientifico della cellule pancreatiche che producono insulina – smettono di funzionare. In questo caso, questo prezioso ormone viene a mancare, e il diabetico deve immetterlo nel corpo dall’esterno, con apposite iniezioni;

di tipo 2, quando l’insulina non riesce a metabolizzare il glucosio presente nel sangue, ed ha quindi bisogno di essere “aiutata” da appositi farmaci che la rendono pienamente attiva.

In entrambi i casi, se non si interviene con le cure adatte, il livello di glucosio nel sangue si innalza pericolosamente, e, se eccessivo, può anche portare alla morte.

Per il diabetico sarà importante, quindi, non solo assumere i farmaci prescritti dal medico, secondo il tipo della sua patologia; ma anche evitare di innalzare troppo i livelli di glucosio, facendo ricorso a una dieta appropriata. Infatti, mangiando alimenti contenenti troppi zuccheri, succede questo:

nel diabetico di tipo 1, sarà necessario somministrare una quantità

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maggiore di insulina. Questo ormone, però, se presente in quantità elevata provoca aumento di peso, con tutte le conseguenze negative che ne derivano, dal punto di vista estetico e della salute;

nel diabetico di tipo 2, in presenza di un’elevata quantità di zuccheri il pancreas emetterà più insulina. Sarà necessario aumentare la dose dei farmaci prescritti dal medico, e anche in questo caso l’insulina provocherà un aumento di peso.

Ma da dove proviene il glucosio? Dagli alimenti contenenti carboidrati. Questi sono zuccheri che, secondo la velocità di digestione e di assimilazione, si distinguono in semplici e complessi. Sono carboidrati semplici il saccarosio (lo zucchero che usiamo in cucina), il fruttosio, e ovviamente il glucosio in polvere o sotto forma di sciroppo. I carboidrati complessi, invece, sono contenuti in pasta, pane, cereali in chicco o in fiocchi, e in altri alimenti, e prima di essere trasformati in glucosio devono essere digeriti.

Quali sono, quindi, gli alimenti per chi ha il diabete?

I cibi da evitare per il diabetico

Chi ha il diabete, essendo esposto al rischio di complicanze soprattutto cardiovascolari, deve tenere sotto controllo non solo il valore della glicemia, assumendo alimenti contenenti pochi zuccheri, ma anche della pressione arteriosa, del colesterolo e dei trigliceridi. Vi sono quindi degli alimenti che il diabetico deve evitare assolutamente. Del resto, si tratta di cibi che non fanno bene a nessuno. Eccoli:

brioches e cornetti. E’ un modo goloso per fare colazione. A chi non piace, la mattina o durante una pausa, assaporare un cappuccino accompagnato da una brioche o da un cornetto? Peccato che questi prodotti di pasticceria, oltre ad essere molto dolci (specie se alla marmellata), contengano una buona percentuale di grassi saturi (nella migliore delle ipotesi burro, ma spesso il meno costoso strutto, oppure olio di palma), veri nemici delle arterie. La colazione ideale consiste in una tazza di latte parzialmente scremato con fiocchi d’avena, insaporito magari con il caffè o con una spruzzata di cacao. L’avena, oltre ad avere un basso indice glicemico, – più avanti vedremo di cosa si tratta – contribuisce a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue;

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patatine, pesce, pollo fritti. Contengono grassi, sono eccessivamente calorici e salati, il che contribuisce ad innalzare la pressione arteriosa;

cucina orientale. Non è del tutto vietata, ma bisogna scegliere con attenzione le pietanze, limitando il riso, che potrebbe apportare troppi zuccheri, e gli intingoli in agrodolce;

torte di pasticceria. Non è possibile controllare la quantità di zuccheri che contengono, spesso imprevedibile, e sono molto grasse;

succhi di frutta. Spesso contengono una piccola percentuale di frutta, e sono, per il resto, acqua zuccherata, il che provoca inevitabilmente un aumento della glicemia;

panini imbottiti. Non sono del tutto vietati, ma non vanno consumati con leggerezza. Possono essere mangiati al posto di uno dei pasti principali, ma bisogna avere l’accortezza che la quantità di pane sia quella consentita dalla propria dieta. Meglio se integrali.

Controlla i carboidrati presenti nei cibi

E’ quindi di fondamentale importanza, nella dieta della persona diabetica, assumere cibi contenenti una moderata quantità di carboidrati. Come fare a sceglierli? Basta consultare le etichette nutrizionali presenti sulle confezioni. Ottimi i prodotti che non contengono più di 30, massimo 40 grammi di carboidrati ogni 100 grammi. Ovviamente, devi anche controllare gli altri ingredienti: da evitare elevate quantità di sale, olio di palma, burro, strutto: tutti nemici dell’apparato cardiovascolare.

Riguardo ai cibi non confezionati, è agevole reperire, anche su Internet, le tabelle che indicano, per 100 grammi di ciascun alimento, la quantità di carboidrati presenti. Le tabelle distinguono anche secondo che l’alimento sia crudo, ovvero cotto con le varie modalità possibili.

L’indice glicemico nell’alimentazione dei diabetici

L’indice glicemico degli alimenti è un dato da tenere molto in considerazione nell’alimentazione di chi ha il diabete. Questa espressione indica la velocità con cui i carboidrati presenti in un alimento vengono assimilati e giungono nel

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sangue. Un cibo dall’elevato indice glicemico provoca un veloce innalzamento della glicemia, con la spiacevole conseguenza che, spesso, l’insulina, o il farmaco ipoglicemizzante, che il paziente ha già assunto non fa in tempo a spiegare i suoi effetti. Al contrario, un alimento a basso indice glicemico ha il pregio di provocare un graduale aumento del glucosio nel sangue, che va di pari passo con gli effetti dei farmaci. Così, il valore della glicemia si mantiene stabile.

Avrai quindi intuito che, nella dieta del diabetico, devono essere preferiti gli alimenti a basso indice glicemico. Ma quali sono? Eccone un elenco:

tra le verdure e gli ortaggi, via libera a melanzane, tutti i tipi di cavoli e broccoli, sedano, cipolle, porri, spinaci, finocchi, asparagi, cetrioli, peperoni, zucchine, ravanelli, carciofi, biete, pomodori; le patate, invece, hanno un indice glicemico elevato;

per quel che riguarda la frutta, meglio scegliere mele (da preferire in assoluto), pere, pesche, ribes, mirtilli, lamponi, prugne, melograno, albicocche;

i legumi sono sempre consigliati: fagioli rossi, cannellini, azuki, lenticchie, ceci, piselli, fave, soia;

il latte non contribuisce significativamente all’innalzamento della glicemia, e così pure ricotta e yogurt;

quanto ai cereali, meglio evitare il riso, che ha un indice glicemico alto, tranne che la varietà basmati; vanno bene la quinoa, la segale, l’avena, l’orzo. Tutti, comunque, vanno consumati in quantità moderata.

Anche per l’indice glicemico esistono delle tabelle, che puoi facilmente reperire in rete. Scegli sempre gli alimenti che hanno questo valore inferiore a 50.

L’alimentazione di chi ha il diabete: altri consigli

Ecco una carrellata di consigli che potranno esserti molto utili nella scelta degli alimenti e nella composizione dei tuoi pasti:

consuma di preferenza pasta e pane integrali. Questi hanno un indice glicemico più basso;

associa a pane e pasta una porzione di proteine (carne o pesce), oppure di

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legumi, che rallentano l’assorbimento dei carboidrati;

utilizza, come condimento, l’olio di oliva, che è utile nella prevenzione di colesterolo e di trigliceridi, e che inoltre, come tutti i grassi, rende più lenta la digestione e quindi l’assorbimento dei carboidrati. Buono anche l’olio di mais;

inserisci nel menu 3 porzioni di pesce a settimana; cucina pesce azzurro come sgombri, sarde, acciughe, aguglie, pesce bandiera, sauri, che contengono i preziosi grassi omega 3, alleati del sistema cardiovascolare;

consuma un paio di volte a settimana anche le carni bianche (pollo e tacchino);

mangia 5 volte al giorno frutta e verdura;

consuma la frutta come spuntino, a metà mattinata o a metà pomeriggio, piuttosto che a fine pasto. Infatti, essa contiene fruttosio, uno zucchero, che andrebbe ad aggiungersi ai carboidrati presenti in pane e pasta.

Invece, assunta lontano dai pasti, evita i cali di glicemia e consente a questo valore di mantenersi stabile;

abituati a latte e caffè senza zucchero. Il latte è, di per sé, un po’ dolce grazie alla presenza del lattosio; puoi utilizzarlo anche per “macchiare” il caffè e renderlo meno amaro.

Segui questi consigli riguardanti l’alimentazione di chi ha il diabete, e ti manterrai in buona salute senza rinunciare al piacere del cibo. E ricorda: per ogni dubbio che hai, consulta il tuo medico!

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