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del LICEO DECIO CELERI Lovere (Bg) Anni Scolastici 2018/19, 2019/20 e 2020/21

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(1)

PIANO DI

MIGLIORAMENTO

del

LICEO “DECIO CELERI”

Lovere (Bg)

Anni Scolastici

2018/19, 2019/20 e 2020/21

(2)

INDICE

Premessa 3

Perché il PdM? 3

Gli attori 3

Sez. 1 – Obiettivi di processo 3

Obiettivo di processo n°1 4

1) Risultati attesi 4

2) Indicatori di monitoraggio 4

3) Modalità di rilevazione 4

Obiettivo di processo n°2 4

4) Risultati attesi 4

5) Indicatori di monitoraggio 5

6) Modalità di rilevazione 5

Sez. 2 - Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 5

Obiettivo di processo n°1 5

7) Prima azione prevista 5

8) Seconda azione prevista 5

Obiettivo di processo n°2 6

Prima azione prevista 6

Seconda azione prevista 6

Sez. 3 - Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo 6

Impegno di risorse umane e strumentali 7

Tempi di attuazione delle attività 7

Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo 8 Sez. 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del PdM 8

Processi di condivisione del Piano all’interno della scuola 8

Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno della scuola 8

(3)

Premessa

Perché il PdM?

Il PdM è un documento che consegue alla definizione e pubblicazione del RAV con lo scopo d’individuare una linea strategica di sviluppo e di cambiamento all’interno della scuola, a livello sia delle pratiche educative e didattiche, sia di quelle gestionali ed organizzative.

Infatti l’azione di miglioramento nasce per lo più da esigenze che si esprimono nell’ambito didattico, ma che vanno ad incidere anche sull’organizzazione, e dagli aspetti organizzativi trae opportunità e sostegno la prassi didattica.

La scuola non è un’istituzione chiusa. Centrata sulla formazione della persona e nel contempo attenta al suo ruolo di conservazione della cultura e di innovazione all’interno della stessa, la scuola è un sistema complesso che si auto-organizza e quindi in continuo cambiamento.

Allo scopo di favorire il suo miglioramento definire uno strumento operativo e portarlo a condivisione orienta e potenzia l’azione di cambiamento già in essere, incentivando i processi d’innovazione. La Commissione ha interpretato in questo senso la stesura del documento, cercando d’indicare un’unica direzione di cambiamento e nello stesso tempo d’introdurre elementi innovativi che possano costituire la matrice delle scelte didattiche di ogni insegnante.

Il PdM si fonda su 2 semplici considerazioni:

• Riconoscere i limiti e comprendere le possibilità di cambiamento costituiscono le condizioni necessarie per introdurre azioni di miglioramento

• Gli ambiti d’intervento prioritario espressi nel RAV sono collegati alle caratteristiche positive della Scuola, perché costituiscono una risposta e un’offerta unitarie in rapporto al territorio

Gli attori

Il Piano di Miglioramento, elaborato dalla Commissione e dal Dirigente Scolastico, è stato successivamente presentato e discusso nel Collegio dei Docenti; costituisce un riferimento per il lavoro dell’intera comunità scolastica.

Sez. 1 – Obiettivi di processo

Sono stati definiti in base alla priorità espressa nel RAV:

Consolidare i risultati ottenuti negli ultimi anni. Ne sono stati individuati due, già espressi nel Piano di Miglioramento precedente ma solo parzialmente raggiunti (v. Rendicontazione Sociale):

Consolidare la condivisione delle pratiche e degli strumenti già in uso e monitorare i processi didattici.

Ampliare l'offerta formativa della scuola con attività integrate nel piano di studi curricolare.

(4)

Come già indicato nella sezione Priorità del RAV, l’effettiva condivisione delle pratiche e degli strumenti e il successivo il monitoraggio del processo dovrebbero consentire un’azione didattica più efficace, al fine di migliorare gli esiti finali degli studenti in tutti gli indirizzi.

Il punto 2 è stato inserito con la consapevolezza che tali attività sono attualmente una delle caratteristiche positive del Liceo. Si rende però necessario raccordarle maggiormente a quelle curricolari, perché sono occasioni per sviluppare competenze connesse a quelle disciplinari e per approfondire aspetti o temi già delineati nei percorsi dei Consigli di Classe (quindi anche questo punto concorre alla realizzazione della priorità emersa nel RAV). Inoltre raccordare il processo di cambiamento a elementi di affermata positività ampliandoli e integrandoli maggiormente nel progetto formativo rende più efficaci le azioni di miglioramento.

In termini più analitici:

Obiettivo di processo n°1

Consolidare la condivisione delle pratiche, degli strumenti e monitorare i processi didattici.

1) Risultati attesi

Arricchire le competenze didattiche di ognuno.

Favorire l’abitudine al confronto e al lavoro in team.

Mettere in condizione gli studenti di cogliere un unico profilo formativo dietro alle scelte didattiche e contenutistiche operate dai singoli insegnanti.

2) Indicatori di monitoraggio

I contenuti dei Consigli di Classe, delle riunioni di Dipartimento e dei Collegi dei Docenti.

Effettiva fruizione di spazi/modalità di comunicazione tra insegnanti su piattaforma g-Suite d’istituto. La capacità d’autovalutazione degli studenti.

Effettivo utilizzo da parte dei docenti di spazi di socializzazione e condivisione all’interno dell’istituto, con annessi servizi di ristoro e ricreativi per le ore pomeridiane (distributori di snack e bevande, forno scaldavivande, sala fitness).

Effettiva condivisione e fruizione degli strumenti di valutazione collegiali.

Effettiva condivisione del curricolo d’istituto dell’insegnamento trasversale di educazione civica.

Presenza di forme di controllo attivate dalla dirigenza.

3) Modalità di rilevazione

Analisi della documentazione elaborata dagli insegnanti in ordine alla loro attività didattica.

Analisi della pianificazione didattica dell’educazione civica a cura del Consiglio di classe

Analisi dell’uso effettivo delle Classroom g-Suite da parte dell’Amministratore del sistema.

Prove globali per classi parallele, al termine dell’attività scolastica.

Prove comuni trasversali come possibili strumenti di verifica per l’educazione civica

(5)

Obiettivo di processo n°2

Ampliamento dell'offerta formativa della scuola con attività integrate nel piano di studi curricolare.

4) Risultati attesi

Arricchire la formazione degli studenti.

Valorizzare le competenze acquisite in tali attività.

Promuovere l’autonomia degli studenti.

Sostenere la loro motivazione allo studio.

5) Indicatori di monitoraggio

Riconoscimento di tali attività nei momenti di valutazione dell’apprendimento e nei Consigli di classe.

La loro visibilità nell’organizzazione scolastica.

6) Modalità di rilevazione

Entità dell’offerta formativa del Liceo.

Livello di partecipazione degli studenti.

Verifica delle competenze acquisite.

Sez. 2 - Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

Obiettivo di processo n°1

Maggior condivisione delle pratiche e degli strumenti didattici e monitoraggio degli stessi.

7) Prima azione prevista

Implementazione di spazi di confronto sia virtuali sia fisici (per la condivisione degli strumenti didattici già deliberati e di un archivio didattico elettronico, forum docenti sul sito della scuola / riunioni di dipartimento).

Effetti positivi a medio termine

o Individuazione di una comune linea didattica e avviamento al lavoro in team

Effetti negativi a medio termine

o Resistenza a comprendere il valore del lavoro condiviso - Reazione emotiva di momentaneo disorientamento rispetto a prassi didattiche personali.

Effetti positivi a lungo termine

o Condivisione di una comune linea didattica e consapevolezza del valore del lavoro in team.

Effetti negativi a lungo termine

o Tendenza all’irrigidimento sulla comune scelta didattica.

(6)

8) Seconda azione prevista

Aggiornamento e formazione dei docenti – Spazi di supporto ai nuovi insegnanti

Effetti positivi a medio termine

o Ampliamento delle conoscenze e delle competenze professionali.

• Effetti negativi a medio termine

o Percezione di un eccessivo carico di impegno.

Effetti positivi a lungo termine

o Creare le condizioni per una scuola dinamica e innovativa.

Effetti negativi a lungo termine

o Sopravvalutazione dell’innovazione come valore ipso facto.

Obiettivo di processo n°2

Ampliamento dell'offerta formativa della scuola con attività integrate nel piano di studi curricolare.

Prima azione prevista

Adottare un sistema per integrare la valutazione delle attività extracurricolari nell’ambito delle discipline indicate nei singoli progetti.

Effetti positivi a medio termine

o Rinforzo della componente motivazionale nella partecipazione alle attività extracurricolari.

Effetti negativi a medio termine

o Difficoltà da parte di alcuni studenti a organizzare il tempo a disposizione nel gestire impegni diversificati.

Effetti positivi a lungo termine

o Maturazione di una più consapevole motivazione allo studio e alla partecipazione alla vita scolastica.

Effetti negativi a lungo termine o Al momento non se ne prevedono.

Seconda azione prevista

Condividere con gli studenti i criteri adottati dalla scuola per la valutazione formativa.

Effetti positivi a medio termine

o Scardinamento di una forma mentis docimologica centrata sulla mera misurazione dei saperi.

Effetti negativi a medio termine

o Disorientamento iniziale in alcuni studenti.

Effetti positivi a lungo termine

o Maturazione della consapevolezza negli studenti del proprio percorso formativo.

Effetti negativi a lungo termine o Al momento non se ne prevedono

(7)

Sez. 3 - Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo

Impegno di risorse umane e strumentali Tempi di attuazione delle attività

Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

Impegno di risorse umane e strumentali

Le azioni previste per il raggiungimento dei due obiettivi di processo riguardano gli insegnanti, lo staff di Dirigenza, la Funzione Strumentale e la Commissione RAV, PTOF e PdM. Non si prevedono attività onerose

Tempi di attuazione delle attività

Le attività programmate sono riconducibili all’esigenza di condividere maggiormente le buone pratiche didattiche e quanto già deliberato dal Collegio dei Docenti.

Le altre azioni non si configurano come iniziative che vanno ad ampliare quanto già intrapreso dalla Scuola.

La attività per gli a.s. 2019/20 e 2020/21, previste in continuità con quelle del primo anno, potranno subire modifiche e integrazioni in funzione del monitoraggio del piano di

miglioramento

a.s. 2019/20 a.s. 2020/21 a.s. 2021/22

Attività

1) attivazione dell’archivio elettronico di materiale didattico 2) attivazione del forum

docenti sul sito del Liceo 3) 3 incontri di dipartimento

1) primo approccio alla piattaforma g-Suite come spazio virtuale di condivisione del materiale didattico

2) uso di spazi e servizi all’interno dell’istituto anche in ore pomeridiane

3) 3) 3 incontri di dipartimento

1) uso della piattaforma g-Suite come spazio virtuale di condivisione del materiale didattico 2) uso di spazi e servizi all’interno dell’istituto anche in ore pomeridiane e anche per scopi ricreativi

3) 3) 3 incontri di dipartimento

(8)

Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

Forme di monitoraggio Attori

Verifica delle programmazioni di dipartimento Staff di direzione, nucleo di miglioramento: RAV, PTOF, PdM

Quantità e qualità degli interventi sul forum Staff di direzione, nucleo di miglioramento: RAV, PTOF, PdM coinvolgendo l’intero Collegio dei Docenti

Quantità e qualità del materiale didattico prodotto Staff di direzione, nucleo di miglioramento: RAV, PTOF, PdM coinvolgendo il Collegio dei Docenti

Alla fine di ogni a.s., verifica degli obiettivi e possibilità di rimodulazione

Staff di direzione, nucleo di miglioramento: RAV, PTOF, PdM coinvolgendo il Collegio dei Docenti di maggio

Sez. 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del PdM

Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

Per valutare l’andamento del Piano di Miglioramento, alla fine di ogni a.s. il Nucleo RAV, PTOF, PdM considererà gli indicatori espressi nel RAV. La valutazione finale avverrà al termine dei tre anni previsti.

Processi di condivisione del Piano all’interno della scuola

• Analisi del Piano nel Collegio dei Docenti

• Sua pubblicazione sul sito del Liceo

• Apertura del forum di discussione sullo stesso sito

• Fattiva condivisione del Piano nei dipartimenti e nei Consigli di classe

Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno della scuola

• Pubblicazione del Rav

• Pubblicazione dei dati Invalsi

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