MINIS1'ERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO
DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA.
CAUSB~
DI
~10R'rB~
STATISTICA DELL' ANNO 1895
E NOTIZIE SOMMARIE
per l'anno 1896
ROMA
TIPOGRAFIA ELZEVIRIANA
di Adelaide IIlId. Palera8
STATISTICA DELLE CA IJSE
DI
~10R)TJ~
nell'anno 1895.
NOTIZIE SOMMARIE PER L' ANNO 1896
INTRODUZIONE.
§ J. -
Osservazioni
gener~li.
Diamo in questo volume la statlstlca delle cause delle morti avvenute
Intutti"
i
comuni del Regno nell'anno
189),
insieme a notizie sommarie per l'anno
1896.
Le notizie si svolgono in dodici tavole. La prima dà la popolazione di ciascuna
provincia e di ciascull comune capoluogo di provincia alla
med
dell' anno
1895.
La seconda
dà la classificazione dei morti in ciascuno dei
69
comuni capoluoghi di provincia,
di~
visi secondo che appartene\'ano alla popolazione stabile o a quella avventizia, e dei
morti fra la nascita e cinque anni di età, negli stessi comuni, divisi in legittimi ed
illegittimi. La terza dà la classificazione dei morti in ciascuno dei
69
comuni
capo-luoghi di provincia, secondo un elenco di 40 malattie; la quarta,
la
classificazione dei
morti nei comuni capoluoghi di circondario (in numero di
137) secondo un elenco
di
2 I
malattie
(I),In alcuni pochi cir.:ondari, il comune capoluogo non è il maggior centro di
po-polazione urbana; per esempio, nella provincia di Massa, il capoluogo contava alla
(l)
A principiare dall'anno
189)
si sono tralasciate di dare le notizie p!rticolareggiate per ciascun
comune capoluogo di
distrett~.Questi comuni nel
1 ~8 I,quando [u cominciata la statistiu delle cause
di morte, sommavano a 78, ma posteriormente al
188
Ifu diminuito il numero dei distretti
"cl
VenetO)
facendone gruppi di due o tre, e scemò perciò il numero di essi. Un' altra considerazione ::he
ci
ha
indotti a non pubblicare più le notizie di ciascun comune capoluogo di distretto, separatamente da
quelle degli altri wmuni della rispettiva provincia,
è quella che la mapgior parte di essi sono piccoli
- I V
-fine del
188
I,secondo il censimento,
20,°32 abitanti, mentre il comune di Carrara ne
àveva
30,094"; i comuni di Marsala, di Prato, di Capannori, di Andria, pur non
es-sendo capoluoghi di circondario, contano ognuno più di
40,000
abitanti. Per mettere
in evidenza, in modo più completo, le condizioni sanitarie dei maggiori centri di
po-polazione, diamo, nella tavola quinta, la notizia delle cause delle morti avvenute in
55 comuni, che non sono capoluoghi di circondario, ma che al 3
Idicembre
1881
avevano più di
15,000
abitanti di popolazione agglomerata nel loro centro principale,
ed in
17 capoluoghi di distretto aventi più di 10,000 abitanti.
La tavola sesta dà, per
r
insieme dei comuni di ciascuna provincia, compresi i
comuni capoluoghi, la classificazione dei morti secondo un elenco di
40
malattie.
La tavola settima dà la classificazione dei morti per sesso e per età, combinata
con la notizia della causa di morte, nel complesso del Regno.
La tavola ottava da
la
classificazione dei morti divisi per
sesso, in tutti i comuni
del Regno, secondo un elenco nosologico più particolareggiato, che consta di
154
voci.
La nona tavola dà la classificazione dei suicidi per sesso, per stato civile, per
mesi e per professione.
Finalmente le ultime tre tavole contengono le cifre della popolazione di ciascuna
provincia calcolate per la metà dell'anno
1896 ed alcune notizie sommarie sulle cause
delle morti avvenute nello stesso anno, in ciascuna provincia e separatamente per ciascun
comune capoluogo di provinci.l. Le cifre di questi ultimi due prospetti non sono
defi-nitive; esse potranno subire alcune variazioni per lavori di revisione che si stanno
com-piendo. Siccome però le cifre definitive potranno differire di poco da quelle ottenute
con un primo spoglio dei dati, stimiamo opportuno di far conoscere fino d'ora il
nu-mero dei morti in ciascuna provincia nell'anno
1896, per le malattie più comuni, sia
infettive che localizzate in dati organi.
Nel volume speciale, che riguarderà la statistÌLa delle cause di morte per l'anno
1896, si daranno le cifre definitive, insieme alle cla'isificazioni dei morti per sesso e
per età.
Si
è
pubblicata in appendice anche una statIstIca dei duelli avvenuti nel Regno in
ciascun anno dal
l°
giugno
1879 al 3
I
dicembre
1896
(I).
§
II. -
Metodo di esecuzione della statistica.
La statistica annuale delle cause di morte fu iniziata coll'anno
1881, e fino a tutto
il
1886 fu eseguita per i soli comuni, capoluoghi di provincia o di circondario o di
distretto,
i
quali abbracciano un quarto circa della popolazione del Regno
(2).Col
principio del
1887 essa fu estt:!sa a tutto il Regno, non esclusi
i
più piccoli comuni rurali.
(I)
Le notizie per la statistica dei duelli sono state raccolte, in via privata, dal signor cav. Jacopo
Gelli, direttore del giornale La scherma di Milano, il quale ebbe la cortesia di comunicarne a questo
ufficio
i
risultati.
(2)
I comuni capoluoghi di provincia (69) e di circondario (137) e quelli che nel
18SI
erano
capoluoghi di distretto
(78)
sommano a 284. La loro popolazione alla data dell' ultimo censimento,
v
-Questa statistica si fa raccogliendo sopra schede nominative dei singoli defunti
le dichiarazioni delle malattie che causarono la morte, rilasciate e firmate dai
me-dici curanti,
0,in mancanza di essi, dai medici necroscopi che danno il permesso di
seppellimento; per i bambini morti poco dopo il parto, le dichiarazioni si fanno dalle
levatrici.
Le dichiarazioni originali si spediscono ogni mese dal sindaco, pel tramite della
Prefettura, all'Ufficio centrale di statistica, dove vengono esaminate da medici, i quali
contrassegnano ciascuna di esse con un numero corrispondente all'analoga voce di una
classificazione prestabilita
(I).
Non mancano adunque le guarentigie di autenticiti nei
documenti c di competenza per parte di coloro che fanno le dichiarazioni delle cause
di morte e di coloro che ne fanno la classìficazione per la statistica sanitaria, poichè gli
uni e gli altri sono medici, e le notizie si traggono dai documenti originali, non
da copie.
I medici hanno concorso volonterosamente a fornire le attestazioni delle cause di
morte secondo loro scienza e coscienza. Poche, relativamente, sono state le lacune per
mancate denunzie. Sopra un totale di
783,813
morti avvenute nel
I 895,
si ottennero le
dichiarazioni per
768,817,
vale a dire in
98r
casi
su
mille; solamente in
14,996
casi,
cioè in
19
su mille, non si potè avere
la
indicazione della causa di morte. Negli anni
corsi dal
1887
al
1894
la proporzione fu maggiore di quella riscontrata per l'anno
1895 ;
poichè nel
1894
mancò
la
dichiarazione della causa di morte in
23
ogni mille casi, nel
I 89
3
in
24
su mille, nel
1892
in
26,
nel
189I
in
28,
nel
1890
in
29,
nel
I889
in
26,
nel
1888
in
22
e nel
1887
in
26
su mille. La mancanza di tal\! dichiarazione non è avvenuta
quasi mai per rifiuto dei medici di rilasciare il certificato, ma perchè in parecchi
co-muni di montagna, molto appartati, accade non di rado che soc(ombano person.c, e
più specialmente fanciulli, senza aver ricevuto assistenza medica, e in tali casi riesce
difficile al medico necroscopo di specificare
la malattia che fu causa della morte, in
modo da poterla classificare in una delle voci dell'elenco nosologico
(2).Colla legge
22
dicerr.bre
I888
sull'ordinamento dell'assistenza sanitaria (n.
5849)
si fece obbligo tassativo ai medici di denunziare al sindaco del comune, in ogni caso
di morte, la malattia che ne fu la causa; e quindi la raccolta delle notizie, dal
1889
(1)
La statistica delle cause di morte, come le altre statistiche rdativc alla igiene c sanità
pub-blica, si eseguiscono dalla Direzione generale di statistica, per cura di una sezione diretta dal medico
dotto Enrico Raseri,
(2)
lacune simili si hanno pure nelle statistiche sanitarie dell'Inghilterra,
della
Scozia, dell'Irlanda
e del Belgio, come si
può
scorgere dallo specchietto seguente:
Moni per causa ignota o mal Jelinita
Inghilterra,
25,176
26,275
21,283
Scozia .
3,262
3,373
2,917
Irlanda. .
5,816
5,44
05,497
Belgio , . . .
1),068
7,592
7,502
Negli altri Stati che pubblicano la statistica delle cause di morte,
Proporzione dci morti per causa ignota a 1000 morti
1892 18 93 11)94
45
46
4
243
42
Lf!65
66
66
60
60
63
l'denco nosologico comprende
uno scarso nUl1lero di voci, e le morti
jJer caUSa'igllota o 1Jlille determinata,
S0l10sommate insieme a
- V I
-,in poi, non dipende plU unicamente dalla spontanea collaborazione dei medici; ad ogni
modo è noto che fra
i
medici il sentimento del dovere scientifico e del pubblico bene
sono più efficaci di qualunque sanzione legale.
Nella classificazione adottata per questa statistica, tutte le morti sono distribuite
sotto
154
voci, secondo un elenco preparato da una Commissione medica nel
188
I,indi
riveduto da altra Commissione nel
1883
(I)ed approvato dal Consiglio superiore di sanità.
Le voci erano dapprima raccolte in
XVIIIclassi
(2);
ma siccome l'aggruppamento delle
malattie per classi dava luogo non di rado a critiche per parte dei medici appartenenti a
scuole diverse, e non pareva in tutto conforme allo spirito di esame che anima la sLÌenza
medica, dacchè le nuove scoperte batteriologiche fanno rimettere in discussione le antiche
opinioni sull'eziologia di molte malattie, cpsl per consiglio della stessa Commissione
me-dica, nuovamente consultata nel
1887,
si stimo opportuno di rinunciare
all'aggruppa-menro delle voci.
La statistica non potrebbe dare la classificazione sotto
154
rubriche di malattie
per
ciascuno dei comuni separatamente, senza eccedere le giuste dimensioni in cui deve con·
tenersi una pubblicazione annuale di questo genere. Conviene adunque conciliare le
ra-gioni della spesa con quelle ddla scienza che ama entrare nei particolari.
E
cio facciamo
coll'entrare in molte suddivisioni per le morti avvenute in tutti
i
comuni del Regno presi
insieme, mentre poi
per
alcune malattit>, meritevoli di speciale studio sotto l'aspetto
del·
l'igiene, diamo le cifre dei morti in ciascuna provincia, in ciascun comune capoluogo di
provincia
e
di circondario,
e
in parecchi comuni capoluoghi di distretto, od anche comuni
non capoluoghi che abbiano più di
15,000
abitanti
di
popolazione agglomerata nel loro
centro principale.
Diamo a pagina
LlVl'elenco delle malattie seconJo il quale furono fatte le
classifi-caZlOlll.
§
III. -
Popolazione.
La popolazione dei singoli comuni non puo essere accertata che mediante
l'opera-zione del censimento. Negli intervalli fra due censimenti non potrebbe calcolarsi, anno
per anno, colla semplice aggiunta delle nascite e colla sottrazione delle morti, partendo
Lblla cifra dei presenti secondo l'ultimo censimento, perchè gli spostamenti che
"Jvven-gono da comune a comune nell'interno del Regno, ovvero per emigrazione all'estero, da
un lato, e per immigrazioni e rimpatri dall'altro, non possono essere conosciuti con
suf-ficiente esattezza. Si sa anzi per esperienza che i grandi comuni si accrescono di popola.
(I)
La seconda Cammissionc a cui alludiamo, era composta dei sigr.ori professori A. Corradi,
1.
Moleschott,
L.
PaglianÌ, G. Sormani,
C.
Toml1lasi-Crudelì, D. Toscani ed .\. Verga.
(2)
Le classi erano intitolate così:
I.
Malattie fetali e vizi congeniti. - II. Malattie infettive, -miasmatiche e contagiose. -
IlL
lattie costituzionali. - IV. Malattie del sistema nervoso. - V. Malattie degli organi dei sensi. - VI.
Ma-lattie dell'apparato respiratorio. - VII. MaMa-lattie dell'apparato circolatorio. - VIII. MaMa-lattie dell'appa·
rato digerente. - IX. Malattie dell'apparato uropoictico. - X. lvlalattie dell'apparato sessuale. - XI. Malattie
di gravidanza, parto e puerperio. - XlI . .r\1alattie della pelle e del tessuto sottocutaneo. - XIII. Malattie
dell'apparato locomotore. -
XlV. ?\lortì accidentali. - XV. Avve1cnamenti. - XVI. Suicidi. - XVII.
- V I I
-zione più ancora per siffatti spostamenti, che non per l'eccedenza dei nati sui morti; ma
si ignora quale sia l'aumento causato dalle immigrazioni.
In mancanza di notizie più dirette e sicure, se non vogliJmo correggere le cifre del
censimento con criteri arbitrari, ci conviene partire dall'ipotesi che l'aumento medio
an-nuale della popolazione, dal 3
Idicembre 188
lin poi, sia stato identico a quello avyenuto
annualmente fra il censimento del 1871 e quello del 1881
(l).
Per
i
circondari nei quali fu censita a questa seconda data una popòlazione inferiore
a quella del 1871, abbiamo conservata inalterata per il 1895 e il 1896 la cifra
dell'ul-timo censimento, non avendo elementi sufficienti per stabilire se la diminuzione abbia
continuato a ,'erificarsi negli anni susseguenti.
La popolazione del Regno, calcolata nel modo ora indicato, sarebbe
st~ta
di
31,006,970 al 3
0giugno 1895, è di 31,195,697 al 30 giugno 1896.
La popolazione dei 69 comuni capoluoghi di provincia nel 1895 è stata calcolata
sulle risultanze dei registri comunali d'anagrafe; quella dei 137 comuni capoluoghi di
circondario, dei 17 comuni capoluoghi di distretto e dei 55 comuni non capoluoghi, col
metodo che abbiamo esposto e che ha servito per il calcolo della popolazione di tutte
le provincie. Il totale della popolazione dei 206 comuni capoluoghi di provincia e di
circondario, sarebbe stato al 30 giugno 1895, di 7,773,089 abitanti) cioè di 1,241,202
più che nel 1881. Per l'anno 1896, non avendosi ancora i risultati delle anagrafi
muni-cipali per il calcolo della popolazione dei comuni capoluoghi di provincia, si
e
indicata,
in cifra approssimativa, la popolazione dei 206 comuni capoluoghi di provincia c di
circondario in 7,888,1
I4, supponendo che l'aumento avvenuto nell'ultimo anno sia
stato eguale all'aumento medio che si è verificato nel quinquennio 189
I-9 5.
A queste cifre di popolazione vennero riferite le cifre dei morti per ciascuna malattia.
§
IV. -
Dichiarazioni mediche raccolte.
Nell'anno 1895 morirono nel territorio del Regno 783,813 individui, che
confron-tati colla popolazione calcolata al 30 giugno dello stesso anno, danno per quoziente
25,28 morti ogni 1000 abitanti; nel 1896 ne morirono 758;129, cioè 24,30 ogni 1000
abitanti. Nei 206 capoluoghi morirono 191,947 individui nel 15)95 e 185,475 nel 1896;
il quoziente di mortalità fu di 24,69 ogni 1000 abitanti nel primo anno e di 23,51
nel secondo.
Questi quozienti sono più bassi di quelli calcolati per gli altri anni dell'ultimo
de-cennio, a partire dal 1887_ Infatti, se si confrontano i dati del 1895 e del 1896 con.
quelli degli otto anlli precedenti, si hanno le cifre seguenti:
(I)
Lo stesso metodo viene seguito nelle statistiche ufficiali dell' Inghilterra, della Scozia, dell'
Ir-landa e della Svizzera per il calcolo della popolazione a date differenti da quelle del censimento.
Nelle statistiche dcgli Stati dell' Impero germanico, le cifre di popolazione si calcolano ogni anno
aggiungendo alla cifra di censimcnto l'eccedenza dei nati sui morti negli ;l,mi sussegucilti e
sottraen-done la cifra di emigrazione transatlantica; ma
è
d'uopo ricordare che in tutta la Germania il
censi-mento della popolazione si rinnova ogni cinque anni.
- VIII
-I
REGNO CAPOLUOGHI DI PROVINCIA
E DI CIRCONDARIO
-ANNI
calcolata Morti calcolata Morti
I
Popolazione
I
Morti 1 1- - ; "
de~~1
pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_ pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_ pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_ pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_pOPol~z~~~;---I--~----I-M~:-_ al 30 giugno IS~~~O abit'l comuni al 30 giugno 18U 1000 abit_
1887 . 1888 . 1889 . 18110 . 1891 . 1892 . 18113 . 189i . 1896 . 1896 .
29 497 610
29 686 334
29 875 058
30 063 782
30 252 292
30 440 801
30 629 526
30 818 248
31 006 070
311956'97
828 992
820 431
768 068
795 911
795 327
802 779
776 713
776 372
783 813
758129
28. lO
27.64
25.71
26.47
26.29
26.37
25.36
25.19
2f).28
24.30
206
6 911 813
206
6 984 749
206
7 054 011
206
7 126 222
206
7
197 961
206
7
266 7f>1
206
7
336 082
206
7 405 444
206
7 773 089
206
1(1)7 888 114
200 101
198 980
186 985
196 372
197 933
196 48li
194 304
187 568
191 947
185475
28.95
28.49
26.51
27.56
27.50
27.04
26.49
25.33
~4.6923.51
Come s'è detto, le cause di morte furono specificate dai medici curanti o, in
man-canza di essi, 'dai medici necroscopi, per 768,817 casi nel 1895 e restarono ignote per
'14,996" sia perchè
il
defunto non aveva ricevuto assistenza medica, sia perchè la causa
di morte non fu designata in termini abbastanza chiari e precisi, da poterla
classifi-care in una delle voci dell'elenco, sia perchè alcune schede andarono smarrite nella tra·
smissione all'ufficio centrale. Sono stati rarissimi i casi in cui i medici curanti abbiano
rifiutato di redigere il certificato di morte.
Confrontando lt; morti, delle quali restò ignota la causa, col totale delle morti
av-venute nell'anno 1895
111ciascun compartimento, si forma la tavola seguente:
COl\lPARTIMEN'l'I Piemonte. Liguria . . Lombardia . Veneto. Emilia . . Toscana . Marche . . Umbria. Lazio. . . • Abruzzi e !\loliso . Campania Puglie . . . . Basilicata Calabrie . SIcilia . . • Sardegna . . RmGNO. 'l'OTALE dei morti nell'anno 1895
74 945
22
232
103 241
65 959
60 145
54 523
23 809
13 911
25 496
37 027
82 952
56 609
16 024
35 987
91 358
119 595
783 81
3
MORTI PER CAUSA IGNOTA O NON DETERMINATA
- - - : - - - -
- -Cifre assoluto 1895 18952 789
267
551
454
374
139
356
112
367
1 283
6!i5
380
382
2 070
2 094
2 723
37
12
5
7
6
3
15
814
35
8
724
58
23
139
Cifre proporzionall a 1000 morti
1894
50
17
7
13
9
4lO
8
13
31
12
6
21
55
30
142
1893 ,perIodo I Periodo 1890·92 1887-8954
11
614
7
7
]5
12
13
35
13
9
25
70
29
146
76
18
7
15
11
lO
18
13
11
39
11
lO
43
70
31
137
28
72
15
8
11
lO
12
17
12
13
37
15
8
32
55
23
103
- l X
-I casi di persone morte senza assistenza medica, o delle quali non potè essere
determinata la causa del decesso, sono più frequenti che altrove in Sardegna e nelle
regioni montuose del Piemonte, degli Abruzzi e delle Calabrie, dO\Tc la popolazione è
molto sparsa.
§ V. -
Mortalità per alcune malattie Infettive
in tutti
i
comuni di ciascun compartimento e nel complesso del Regno.
La tavola
A),
indica in cifre assolute, ed in cifre proporzionali a
10)000
viventi,
la mortalità causata da alcune malattie infettive nei singoli compartimenti, per i tre
anni
1893, r894
e
1895.
Esaminando la frequenza delle morti per le diverse malattie, si trova che n\el
1895
il
vaiuolo
fece vittime comparativamente più numerose nelle Puglie
(12,5
morti ogni
10,000
abitanti); epidemie circoscritte si svilupparono pure in alcuni comuni degli Abruzzi
(1,2);
della Campania e della Basilicata
(0,7);
l'Emilia, l'Umbria, le Calabri e c la
Sar-degna furono, si può dire, immuni da questa infezione.
Il
morbillo
nel
1895
ha dominato particolarmente nelle Calabrie
(9.1
morti ogni
10,000
abitanti), in Sicilia
(8.2),
nelle PugHe (7.3), nella Basilicata (5,
I)
e nella Campania (5.
0).
La
scarlattina
causò nel
1895
una mortalità piuttosto forte in Sicilia
(3.5
morti
ogni
10,000
abitanti), nelle Calabrie
(3.1)
e nelle Puglie
(2.8).
I quozienti minimi di
mortalità per questa causa furono dati dalla Liguria e dalla Toscana
(0.2),
dall'Emilia)
dalle Marche, dal Lazio e dalla Sardegna
(0,3).
La
difterite
fu grave nel
1895
in Lombardia
(5.8)
e in Sicilia
(4.1);
mentre causo
poche morti nelle Marche
(0.5),
in Campania
(0.7)
e nell'Umbria
(0.9).
Non sono compresi nelle cifre suddette i morti per
laringite crllpale,
che nel quadro
sono indicati . a parte e figurano in media nelle proporzioni di
Imorto ogni
10,000
abitanti, in ciascun compartimento.
La
febbre tifoidea
e la
febbre migliare
hanno dato, nel
1895,
i rapporti più alti di
mor-talità nelle Puglie (8.7 morti ogni
10,000
abitanti) e nella Sicilia (7.5). Le proporzioni
più basse si riferiscono alla Sardegna
(2.1),
alla Liguria
(2.2)
ed al Piemonte
(2.7).
Le morti per
ipertosse
furono numerose nel
1895
nel Veneto ()
.4),
nell' Emilia
(5.3), nella Sardegna (4.
1 ),nella Toscana (3. 8) e nella Lombardia
(3.3).
Le
propor-zioni più basse furono date dalle Marche
(0.5),
dallà Campania e dalla Basilicata
(0.8).
Le
febbri da malaria,
che nelle provincie situate a nord del parallelo di Roma
causarono in media nel
1895,
meno di
Icaso di morte ogni
10,000
abitanti, in
Sar-degna ne causarono
27.7,
in Basilicata
26.6,
nelle Puglie
14.1,
in Sicilia
1 LO,nelle
Calabrie
10.2,
nel Lazio 8.6.
La
sifilide
ha causato nel
1895
un numero relativamente più grande di morti,
massime nell'infanzia, nel Lazio
(1.6),
in Calabria
(1.5)
e in Campania
(1.3).
Sono
molto più rare le morti per questa causa in Sardegna, in Piemonte, nelle Marche
(0.3),
nel Veneto
(0.4)
e nell'Emilia
(0.5)
(I).
x
-/TAVOLA
A.
Per qnalsiasi causa COMPAH.TIMENTI I 1895
I
1894 1893---~---_I
____ _
Piemonte. Liguria . . Lombardia. Veneto. Emilia. Toscana . Marche. Umuria. Lazio . . Ahruzzi e l\{olise . . Campania . . l'uglic . . . Basilicata. . • f'alalJrio • Sicilia . . Sal'lleglla. REGNO. l'iemonte •. Liguria . . . Lombardia. Veneto. Emilia. Toscalla . . . Marl'be . . . Ulllbria, • . Lazio, . . . . AlIruzd e :Molise, Campania . . . Puglie . . Basilicata Calnbrie . Sicilia . . . . Sardegna. , . RII:GNO.74 U45
~2 23~103 241
65 959
60 145
54 523
23 809
13 911
25 496
37 027
82 952
56 609
16 024
35 987
91 358
In
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22H.3
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263.0
236.4
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251. 2
267.9
265.9
306.9
I 29~~. 6 ::W3.7261.7
252. 8
75 654
22 848
91)463
65 912
58 007
54
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23
78G
13 783
24 814
37
063
81 259
52 910
15 790
39 6G5
91 031
20 554
229.4
236.
1
241ì. G
216.0
254.4
238.4
245.2
229. 2
246.
5
269. 1
21i1. 828U.13
280. 1
2D13.3
26f). 8
276.3
251.9
73 092
22 181
100 897
63
229
[8 568
54 105
27 247
15 893
27 297
38
282
83 803
54
394
14 799
35 397
89 002
18
527
222.8
230.7
254.2
208.5
257.7
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281. 6
26f).3
213.4
278.9
271. 5
301. 1
272. 7
2G7.4
262.9
2tJO. 7
- X I-MORTI PER ALCUNE MALATTIE INFETTIVE NEI TRE ANNI
1893, 1894
E1895.
Vaiuolo 1895
I
189436
17
135
19
8
12
5
1
14
159
221
2
298
40
3
30
O. 1
0.2
0.3
,0.1
O. 1
O. 1
0.1
1.2
0.7
1,2.5
O. 7
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41
291
16
21
9
2
4
5
70
45
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19
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18" 1894 1893---;5--';~
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1 779
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2
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- X I l - - XlII
-Segue 'fAVOLA A. ... \fORTI PER ALCUNE MALATTIE INFETTU' E El TRE ANNI
1893, 1894
E1895.
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=-=-==-=--=-=c========:=;====
MM
da mala::-I
COMPAHTIMENTI
Ipertosse Sifilide pustola maligna, earbonchio
. _ _ _ _ _ _
-'-_1_89_5_~_1_8_94
_ __!_-_1_8_113 _ _ _ _ 18_1I_5_.! _ _ 18_9_4~_1_8_93_.1-_18_1I_5_-,-_1_89_t_~I
_ _ 1_89_3_.. 1895 1 1894 I 1893 Piemonte . . . Liguria . . . . Lombardia . Veneto . . Emilia . • Toscana. Marche. UmLrfa. Lazio • . . Abruzzi e l\Toli~e . Carnrallia . . Puglie . . . Basilicata . . Calabrie • . Sicilia . • Sardegna. Piemonte. Liguria . . Lombardia. Veneto . . Emilia. Tosc:t.lla Marohe. Umbria. Lazio . . . HEGNO • • • Abruzzi e 'Molise . Campania. Puglie • . . Basìlicata . . Calabria. Sicilia . . Sardegna. REGNO . •918
108
333
1 657
1 201
874
48
90
191
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2.5
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1.2
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214
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2. 1
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2. 2
1.7
3. 1
2.7
1.5
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1.2
2.3
2.2
1.6
5.2
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24
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39
51
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1
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1
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17.7
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13. 1
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399
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2 286
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1
640
3 822
1 713
0.8
0.2
0.9
1.3
1.3
1.2
0.4
0.8
9. 5
5.8
4.5
12. 7
18. 1
12.4
11. 3
23.2
111
59
270
131
109
129
28
53
Hì5
117
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159
39
205
298
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0.3
0.6
0.7
0.4
0.5
0.6
0.3
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1.6
0.8
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O.H
102
39
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CIFRE' SOLUTE.115 '.
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CIFRE PROPORZIONALI
10,000
ABITANTI.0.3
0.4
0.6
0.4
0.5
0.5
0.4
1.0
1.7
1.0
1.6
0.8
0.8
1.8
0.8
0.3
0.8
0.4
0.5
0.7
0.4
0.5
0.6
0.4
1.1
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1.2
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J0.8)
0.1
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O. 1
0.1
0.3
0.2
0.3
0.3
0.4
1.3
0.7
0.2
0.7
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O. 1
0.1
O. 1
0.3
0.4
0.3
0.3
0.4
1.2
0.8
0.2
0.4
0.215
95
811
16
5
17
37
33
94
57
73
106
61
51
O. 1
0.1
O. 1
0.3
0.4
0.2
0.3
0.3
1.3
0.8
0.2
0.7
0.2 Febbre puerperale - \TUbe:~Olosi
disseminata-
xtv·-Le morti per
pustola maligna furono, nel 1895, più frequenti in Basilicata (1.3),
nelle Cabbrie e in Sardegna (0.7); mentre furono rarissime nelle provincie dell'Italia
settentrionale.
Le morti per
febbre puerperale si presentano presso a poco colla stessa frequenza
nei diversi compartimenti. In complesso avvennero nella proporzione di 0.5 ogni 10,000
abitanti.
La
pel1agra è malattia quasi esclusiva
dell'Itali~ settentrionale e centrale. Nel J895
si osservarono ancora
14 casi di morte per questa causa nel Lazio,
I Inegli Abruzzi,
6 in Campania, 3 nelle Puglie,
1in Basilicata, 4 in Calabria e 8 in Sicilia. I
quo-zienti più alti si notano nel Veneto 0.4 morti ogni 10,000 abitanti nel 1895), nella,
Lombardia
(2.6),
nell'Emilia
(2.4)
e nell'Umbria
(2.1).
Le
affeziolli tubercolari, sotto
la
quale rubrica sono comprese le morti per
tuber-colosi disseminata in più organi, per tisi polmonate, per meningite tubercolare e
idroce-falo acquisito, per scrolola disseminata e per lupo, per tabe mesenterica e tubercolosi
inte-stinale, per sillovite e artrite fungosa, e per tubercolosi delle ossa, diedero, nel 1895,
quozienti alti di mortalitél, nel Lazio (27,7 morti ogni 10,000 abitanti), nella Liguria
(24.0),
nell'Emilia (23.9), nella Lombardia e nella Toscana (23.5); mentre ne
soffer-sero molto meno le popolazioni delle Calabrie
(10.6),
della Basilicata
(10.7),
della
Si-cilia (12.3) dell'Umbria (16.8) e della Campania (16.9).
Nel
189) avvennero nel Regno 53 casi di morte per
rabbia. Questa cifra indica
un notevole miglioramento rispetto alle condizioni degli anni precedenti, a partire dal
1887.
Furono denunciati nel 1895 6 casi di morte per rabbia in comuni del Piemonte,
I
in Liguria, 3 in Lombardia, 5 nel Veneto,
I
nell'Emilia,
2
nelle Marche,
2
nell'Um-bria, 3 nel Lazio,
1in Campania, 3 nelle Pu-glie,
1in Basilicata, 5 in Calabria, 15
in Sicilia e. 5 in Sardegna. Le provincie maggiormente colpite si trovano nella estrem.l
parte meridionale della penisola e nelle isole.
Nel 1895 i morti per
alcoùlis1llÙ cronico furono 473 ed
i
morti per infortuni causati
dall'ubbriachezza 17. Le morti per queste cause sono comparativamente più frequenti
in Liguria, in Lombardia, nel Veneto, nelle Marche e in Sardegna. Confrontando i dati
del triennio 1893-95, con quelli del periodo precedente 1887-92, si trova che le morti
per alcoolismo nelle provincie dell'Italia settentrionale, tendono ad aumentare, come si
può rilevare dal prospetto che segue:
Media annuale dei morti per alcoolismo cronico e per infortunio di individui
in stato d'ubbriachezza in rapporto ad l milione d'abitanti.
Le tavole
B
e
C
danno, in cifre assolute e in cifre proporzionali a un milione
di abitanti, le morti classificate per malattie, avvenute nel Regno, in ciascun :mno dal
1887
al
1895
inclusivi. La tavola
D
dà, per alcune malattie più frequenti o più
carat-teristiche per giudicare delle condizioni sanitarie ddla popolazione, le cifre dei morti
nell'anno
18
96
(l).
Da questi prospetti si rileva che, in generale, le malattie infettive si vennero
fa-cendo meno gravi dal
1887
al
1896.
Cosi il
vaiuolù, che nel
1887
aveva causato
550
morti ogni milione di abitanti, nel
1895
ne causo soltanto
97
e
65
nel
1896;
la
mor-talità per
morbillo discese dal quoziente
806
nel
1887
.a
365
nel
1895
elÌ a
369
nel
1896;
quella per
scarlattina da
496
nel
1887
a
123
nel
1895
ed a
10.1
nel
1896~
quella per
febbre tifoidea e
m(~liare da
942
ne]
1887
a
503
nel
1895
ed a
525
nel
1896.
Il
tifo petecchiale, che nel
1887
causo
65
morti ogni milione di abitanti, e
7
Inel
1888,
è
quasi scomparso dalle nostre tavole necrologicbc per gli anni smseguenti; la
morta-lità per
difterite è diminuita negli stessi anni da
835
nel
1887
a
239
nel
1895
ed a
204nel
1896
ogni milione di abitanti; quella per
ipertrsse da
378
nel
1887
a
280
nel
1895
ed
a
214
nel
1896:
la
fibbre puerperale da
85
nel
1887
a
49
nel
1895
ed a
42
nel
1896;
le
febbri da malaria, che nel
1887
avevano causato
7 13
morti per un milione di abitanti, ne
causarono
539
nel
1888,54 2
nel
1889,520
nel
1890,
per risalire ancora a
603
nel
189f
e scendere di nuovo a
5
IO
nel
1892,
a
500
nel
1893,
a
49 6
nel
189+
Nel
1895
la
111or-talità per febbri da malaria fu di
531
per un milione di abitanti c nel
1896
di
449.
Il
colera
asiatico, che nel
1887
aveva causato
8, 15 °
casi di morte, in cifra assoluta, non ne caus(")
alcuno negli anni corsi dal
1888
al
1892;
mentre torno a far sentire i suoi eiretti nell'anno
1893,
con
3,040
decessi. Nell'anno
1894
i
morti di colera furono soltanto
20,
nel
1895
e nel
1896
non si verificarono casi di morte per detta malattia.
1~
invece aumentata
la mortalità per
influenza. Questa causa che, nei tre anni
1887-88-89
aveva determinato
soltanto
18
morti ogni milione di abitanti, nel
1890
aggravo la mortalità di
II,771
casi
(392
per un miEone di abitanti); nel
1891
diede appena un quoziente di
IO
morti ogni
milione di abitanti, mentre ritornò ad essere gravissima nel
1892 (20,039
morti, cioè
658
ogni milione di abitanti) e nel
1894 (14,668
morti, cioè
476
ogni milione di abitanti). NeI
18
95 l'influenza fu causa diretta di
122
merti ogni milione di abitanti e nel
1896
di
210
pure per un milione di abitanti
La mortalità per
sifilide è leggermente aumentata di anno in anno.
I
morti per
rabbia, che avevano superato il centinaio in ciascuno degli anni
1887,
1888
e
1889,
furono
75
nel
189°,97
nel
1891,83
nel
1892
e nel
1893, 93
nel
1894
e
soltanto
53
nel
1895.
Vario in modo irregolare la mortalità per
carbonchio c pustola
ma-ligna (da
726
morti nel
1887
a
621
nel
1895
ed a
458
nel
1896).
La mortalità per
malattie tubercolari accenna ad una lieve diminuzione. Infatti, ogni
milione di abitanti, si ebbero nel
1887
2 II
o e nel
1888 2135
morti per tubercolosi;
invece nel
1895
la proporzione
è stata solamente di
1920
morti e nel
1896
di
1916.
Tenendo distinte le morti, secondo le localizzazioni più frequenti della tubercolosi, si
hanno per gli anni dal
1887
al
1895
i seguenti dati:
(I)
Ricordiamo che le cifre per l'anno
1R96
non sono definitive e potranno subire qualche
- X V I
-Morti per malattie tubercolari per un milione di abitanti.
'887 1888
1 ..
89 [18901.
89•L1892
1~t893J
1894J~~
Tubercolosi disseminata .
·1
248
'l'1st polmonare. • • . • . I
107t!
Scrofola diHseminata. e lupo.113
Menlnglte tubercolare e idrocefalo acquisito.180
311
367
298
290
282
1084
1064
1071
1010
1022
101
98
93
85
81
193
190
178
202
Tabe mesenterica e tubel'colosi intestinale.
462
421
391
355
377
192
307
27
Artrite fungosa, sinovilp. fungosa.
29
25
23
26
30
Tubercolosi delle ossa (a). . . • •TOTAI,E. • • 2 I IO 2 I
3 5
2 I33
2021 2000 197 1276
282
977
102~70
70
205
178
318
1024
64
145
357
26
329
327
21
II(a>
~~
1902 1920Fra i morti per
malattie tubercolari devono probabilmente essere contati anche
pa-recchi casi nei quali la causa dichiarata dal medico è stata una
diarrea cronica, o una
bron-chite, od una meningite, senza specificare se questa fosse tubercolare o basilare, oppure
una
polmonite cronica.
I
morti di
polmonite cronica) ogni milione di abitanti, sono stati
228
nel
1887, 181
nel
1888, 130
nel
1889,143
nel
1890, 136
nel
1891
e
189
2 ,
93
nel
1893, 89
nel
1894
e 57 nel
1895.
Siccome anche queste cifre segnano una
diminuzione, cOSI
è
eliminato
il
dubbio che la diminuzione nel numero dei morti per
malattie tubercolari potesse dipendere da un maggior numero di dichiarazioni di morte
per polmonite cronica.
La mortalid delle madri e dei neonati
per conseguenze dell'atto del parto
è
scemata
dal
1887
al
1895.
Se si paragona il numero delle madri morte per malattie di gravidanza, parto
e puerperio (compresa la febbre puerperale) ed il numero dei bambini morti per
ac-cidenti sopravvenuti durante il parto, col totale dei parti avvenuti nel Regno, si hanno
questi dati:
-~~-~----~----~ ---~
-~--~---NUMERO
NUMERO OGNI 1000 PARTI NUMERO d('lle donne
dei parti morte dei bambini MORIRONO
AN NI per malattie morti
(nati vivi di gravidanza per accidenti
I
e nati morti) parto sopra v\'enuti donne neonatie pllerperio nel parto
~
'89' ..
1 125 131
3 407
1 568
3.0
1.4
1894.
1 135 460
4048
2 188
3.6
1.9
Regno, , ,
. .
.
.
. .
1893 . .1
158 552
3 990
2 202
3.4
1.9
/ .. 90.2.3 416 431
12 236
6 481
3.6
1.9
1881-89.3 508 892
19 930
9 660
5.7
2.8
(a) N'c{ill Bnnl antecedenti all'lInno 1895, i morti per tubercolosi delle ossa erano quasi tutti classificati asEleme alle morti causate da altre malattie delle OjJ~a e non venivano perciò compresi Del totale dei morti per malattie tubercolari.
- XVII
-Il numero dei morti per
pellagra oscilla entro limiti piuttosto estesi, secondo gli
anni, ma tende a diminuire.
I
morti per questa causa furono 3,688 nel 188
7
e 3,48
3
nel 1888, crebbero sino a 4,303 nel 189 leda 4,292 nel 1892, per scendere di nuovo a
3,271 nel 1895 cd a 3,078 nel 1896.
I
morti per
diabete sono venuti crescendo da 490 nel 1887 e 559 nel 1888 a
77
Inel 1895 e 838 nel 1896. Si nota invece una ,diminuzione nel numero dei
morti per
gotta.
Se si dividono
morti per
tumori maligni, secondo la sede del tumore, si
otten-gono questi dati:
:J\fORTl PER TUMORI MALIGNI NEGLI ANNI
1887-1895.
al
NUMEHO DI;;r MORTI NELL'AKNO
-1'-0>
H
0100SEllE DRI TUMORI MALInNI
O=r!-~l'Ioo
I
~Q~ 1890 1892 1893I
18\H 1895 o!(lisseminati in ph\ OI'gani o (li sede indeterminata.
2
7S'i 2 7
lf) 3 OGI)
B207 3
:?f>S
a
348
:~ ~li() dell'utero, vagina, ovaia2
40:1 2
4:3fi
2 401
2
288
2
20B 2 240
2
5~~'a
dellll mammell('.013
f<37
F9G
853
879
874
870
.!?
della vescica, lII'etra, prostata, ])('ne, t('sticoli.30R
312
29G
2t1G
2~2280
2GG
'iii
a
della hocca, labhra, lingua, palato, fauci, tiroide, la,'~ ringe., tracJH'&
437
420
3D7
428 47B4f1u
{WHO
a
dello stomaco, esofago3 341
3702 3 743
3771
:\ 8314
Olia
4 HiD::s
E-t
tId fegato, lI1i17:&, pancreas, intestino, peritoneo .
2
122
2
275 2 217
2
212
2 271 2
,14:-,
~424
!l('lIe ossa, articolazioni.2G4
176
4:
17
2~(;4
l:JH
dei e(~lltri nervosi e(] organi Ilei senRi.
GI
tl4
4a
47
f)f):121
t :~2TOTALE 12
726 12
9
17
l3
09
't
r3 06
9
r3 234
I3 8.+
r15 01)9
Il
numero dei morti per tumori maligni è venuto crescendo d'anno in anno, ma
l'aumento più accentuato si osserva negli anni 1895 e 1896, nei quali questo gruppo
di malattie ha Clu3ato rispettivamente 15,089 e 15,477 morti, ossia 487
OgOlml-lione di abitanti nel primo :mno e 496 nel secondo.
Presso a poco identico ogni anno
è
il numero dei morti di
apoplessia cerebrale,
di
mie/ile
e
tabe dorsale, di epilessia, di epatite, di malattie dei vasi sanguigni, di viZi
di C1Iore,
e
di
reumatismo articolare acuto e cronico.
Sono scemate le dichiarazioni di morte per
eclampsia injatltile e sono invece
cre-sciute quelle per
malatlie dei reni.
È
stato poi molto sensibile il rincrudimento della mortalità per malattie
infiam-matorie dell'apparato respiratorio. La mortahd per
bronchite acuta e cronica fu di
2,165
ogni milione di abitanti nel 1887, di 2,512 nel 1894, di 2,476 nel 1895 e di 2,327
nel 1896. Quella per
polmonite acuta fu di 2,163 nel 1887, di 2,540 nel 1894, di 2,588
nel 1895 e di 2,517 nel 1896.
CosÌ
pure si è aggravata la mortalità per
enteri/f,
diarrea e colfra indigeno, le quali malattie causarono 3, 159 morti ogni milione di
abi-tanti nel 1887, 3,683 nel 1895 e
3A56 nel 1896.
- XVlII
-L'alcoolismo aCllto e cronico
che nel 1887 causò 434 mortI,
Incifra assoluta, e
S1mantenne presso a poco su questacifta 5100 all'anno 189I, salì a 625 morti nel 1892,
a 646 nel 1893, a 625 nel 1894; nel 1895 i morti furono soltanto 473 e nel 1896
di nuovo 565.
Le morti per
infortunio accidentale,
che nel 1887 erano avvenute nella proporzione
di
379 ogni milione di abitanti e nel 1888 di 383, nel 1895 lo furono soltanto di 287
e nel 1896 di 309.
I
stticidi
accorsero in tutti gli anni in numero relativamente elevato nella
pro-vincia
di
Roma, in Liguria e nell'Emilia, mentre furono rari nelle provincie
meridio-nali ed insulari. Essi sono ogni anno
piu
numerosi; ne] 1887 se ne contarono 1449
(cioè 49 ogni milione di abitanti); nel 1893 1737 (57), ael 1894 1732 (56), nel
18 95 1874 (60) e nel 1896 1983 (64).
I
morti per omicidio e per infanticidio, secondo le dichiarazioni dei medici
visi-tatori, furono 1547 nel I887, 1487 nel 1895 e 1451 nel 1896; esse oscillarono fra
14°0
e
1600
negli anni intermedi, senza che si possa dire se vi sia tendenza ad
au-mento oppure a diminuzione
(I).
(I)
La
statistica (kgli emicidi, fondata sulle dichi,lLlzioni degli uffici
CO 111 Ul1:l1
i
e dei medici
cu-ranti,
11011PUl)
coincidere con qLlèlla che si ricav,l dagli atti giudiziari; gLlcch0 molte volte il medico
ha potuto didliarare soltanto che
la
morte
~ra stata ddermilllta da una ferita o da altra lesione
mec-canica o da
~lvvdenal11ent(),senza specilì.care se
la
l ~sione
fosse accidentale oppure causata da mano
omicida. Soltanto )'autorit,ì giudiziaria può, col tempo e in seguito alle debite perizie, stabilire se un
- X I X
-9rCORTI AVVENUTE IN TUTTI I COMUNI DEL REGNO,
Cl.ASSIFICATE SECONDO LE CAUSE PREDO.\JI.V.·D1TI) NEGLI AUUI
1887-1895.
'l'AVOLA B. :=-~====~==============================
I-ANNI ----_. ---~~-~---~_._--- ----CAUSE DI MORTltI
1887 1888 1889I
1890I
1891 I 1892 1893 I 1894 1 1895Asfissia ed apoplessia nel parto Vaiuolo .
Morùillo . Scarlattina.
Febbre tifoidea e migliare . . Tifo petecchialp . . . l\feningittl epidemica • Difterite . . . Laringite crllpale. Ipertosse . . • . . Influenza . . . .
Febùri e cachessia da malaria. Colera astatico.
Sifilide . • . . . Setticemia, pioemia. Pustola maligna, carbonchio Moccio. Lebbra. Rabbia. Tubercolosi generale . Scrofola Lupo . .
Meningite tubercolare e Idro-cefalo acquisito. . . Tubercolosi polmonare . Tabe mesenterica. . • . Sinovite e artrite fungosa. Polmonite cronica. • . . . AHma, enfisema e congestione
polmonare •.
Rachitide . . • . . . . • . . . A nemla, clorosi, leucocUemia . Porpol'a emorragica. Scorbuto . . . • Marasmo senile. Pellagra . Gotta . . Diabete Tumori maligni. . Apoplessia cerebrale . , Menlngite eereurale e spinale. 1
-
X~-9vCORTl AVVENUTE IN TUTTI I COMUNI DEL REGNO,
ClASSIFICATE SECONDO LE CAUSE PREDOMiNANTI) NEGLI .ANNI
1887-1895.
:;e!Jue TAVOI,'<\ B.
CAUSE DI MORTE
Encefalite . • . . . • Mielite e ta\lp. tlOl'8ale EpileHsia.
Corea •• Tetano . . EclampHia infantile. Demenza paralitica. Malattie (1elle fO~HC nas:di,
delln trach,lI. e larill~o . Bronchite acuta o cronica. Malattie della }Jleura. Pnemuonito acuta . . Malattie 1 ddle arterie, can·
grOlla Hmlllc . . l,l. vene . . • • . ],1. cuore e poricardio. GaAtrite J(patite e eÌl·rosi. 188'1
2 321
3 908
1840
103
1041
18882 4871
4215
2
308/
108
787
ANNI
1889I
1890I
1891I
1892 CIFRE ASSOLUTE.2 441
3 837
2
211
118
748
1 8131
4706
2 1451
90
791
1797
5 141
2 232
103
615
1 4701
4 7851
2 170
I99
598
1893I
1894I
18951 140
4 447
2
G69
100
G77
1 234
14 557
1
9051
83
802
1 390
5 024
2 02G
97
960
23 833 23 960 23 229 22 689 22 260 21 117 20 883 19 830 20
Hil
362
454
395
3031
308
2 614
2 568
2 472
4 172)
3 842
163 853 69 882 64 923 80 302[ 76 067
4 723
5 276
4 393
4 586
14 377
63 791 72 812 63 187 75 8541 73 789
4 058
4 117
4 216
4 7871
5 678
292
206
194
216 1
1215
367
3 575[
82
181
3 9751
75 7351
5
8351
218
1356
250
336
3
885
2
906
1 772
73 719
77
419 76 774
3
935
3 656
76 616 78 269 80 250
6 305
5 740
(l36G
235
240
19G
40 298 42 674 41 302 40 056:
142 091 42 721 41 714 42 581 50 911
O
684
6 222
6 178
5 G59
16
131
7 279
7 458
6 686
6 589
5 720
6 026
5 924/
5 424ir
5
583
5 685
G
423
5 298
5
567
Ente:~~~ .'1i.al~J'e~,. C:)l~l'~ ~n,~i-.:. 93 196
93
659 92 545 97 6i1106 451103 698103 437101 281 114 214
i
I
7 564
8 094
7
~69 7 022' 9 132 9 688 10 006 10 194 Il 206
Malattie dei reu . . . .2 786
2 366
2 560
2 704,1
2 640
2 7o
h5
2 700
2 7.
rJ7
3 237
1(1. <lella vescica. . . . .hl. dell'utero e della va-II
I
f>!~~~~. a~l'~n~ll(:ri.
Il.cl.l)~~r..
1295
952
901
1 395'
1 601
}<'ehbl'e pllerperale . . . . .'~:;i
2 504
2
451
2
106
1 ti82
1 633
729
2 055
1 479
l
099
i.~ :
Altre malattie di gravidanza, I
parto e puerperlo. . . . .,
1
Sclerema . . . ,
1
Malattie delle os~a, osteomalacia! Reumatismo articolare acuto
.1
I
4 436
3 103
1 627
l
058
019
4 430
3 079
1
584
834
4
003
2 840
1 561
2
713,
2 857
11
660
2
445
2 938
1 375
530
2
233
2
859
1 214
1774
2 216
2 897
1 066
1 604
2
444
2 829
1 076
7G9
886
1 023
784
984
822
918
1 013
082
1 132
192
948
1
007
1 514
1 893
2
885
968
915
943
Id. croJ\lco Alcoolismo. . . . Morti accidentali . . .1434
423
426
1485
463
625
646
11 180 11 356 10 278
9 784 10 310 lO 146 10 008
9 891
8 894
I 1625
473
Suicidi. . . . Omicl(1i, infantlcitli. Morti per altre cause.l 4491 1 590
1 4631
1 6521
1 6971
l 723
1 7371
1 732
1 874
1
547
1 637
1 458
1 317i
1 4071
1 558
1 648
1 492
1 487
106 314 106 713100 563 97 613'100 083100 228101 902103 106 89 039
I
I
TOTALIll.