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UOMO DI NEANDERTHAL: NON SOLO CACCIATORE!
L’Uomo di Neanderthal, non era soltanto un ottimo cacciatore, ma era anche molto abile nello scheggiare la selce che lavorava sia battendo una pietra contro l'altra, sia usando un pezzo di legno per togliere le schegge e renderla più affilata.
Sapeva anche utilizzare le ossa e le corna degli animali per realizzare armi e utensili molto efficienti, come pugnali e lunghe lance, raschiatoi per sgrassare e raschiare le pelli degli animali uccisi.
Per la costruzione di alcuni strumenti, come lance e pugnali, usava anche una sostanza catramosa da impiegare come “colla” che otteneva scaldando sul fuoco il legno di betulla e che serviva ad incollare le punte di pietra ai manici in legno
Con la pelle degli animali che cacciava realizzava indumenti e calzature, sacchi dove raccogliere utensili e cibo o degli otri per l’acqua.
Recentemente (2019) gli studiosi hanno scoperto che l'Uomo di Neanderthal sapeva anche intrecciare le fibre naturali.
I Neanderthal raccoglievano anche le pigne mature dai rami più alti dei pini, per conservarle nelle grotte.
Quando avevano bisogno di cibo, le avvicinavano al fuoco per aprirle ed estrarne i pinoli.
Recentemente un gruppo di archeologi ha scoperto che la loro dieta non si basava solo sulla selvaggina cacciata sulla terraferma, ma comprendeva anche cibi di origine marina. Ciò significa che si dedicavano anche alla pesca.
In una grotta in Portogallo, sono venuti alla luce resti di pesci, molluschi e crostacei (orate, cefali, granchi, vongole e cozze cotti alla brace), ossa di uccelli marini (germani reali, oche, cormorani) e di mammiferi acquatici (delfini e foche). Per catturare queste prede probabilmente usavano giavellotti con punta in selce scheggiata o strumenti in legno e fibre vegetali.