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Carte della qualità dell'aria di aree urbane ed extraurbane del Palermitano basate sull' applicazione dell'Indice di Biodiversità Briofitica (IBB)

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Quad. Bot. A mb. Appl., 18 (2007): 311-318.

Carte della qualità dell'aria di aree urbane ed extraurbane del Palermitano basate sull' applicazione dell'Indice di Biodiversità Briofitica (IBB)

M. G. DIA, P. CAMPISI & F. PROVENZANO

Dipartimento di Scienze Botaniche dell 'Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 38 - 90123 Palermo

ABSTRACT. - Air quality maps of urban and extraurban areas of Palermo province based on Bryophyte Biodiversity lndex (BBI). - Surveys to provide air quality data in areas with different degrees of anthropization of the Palermo province were conducted. In particular, two maps conceming an area of 250 Km

2

in Oreto River Basin and an area of 17 Km

2

inside of Palermo city have been drawn up applying the Index of Bryophytic Biodiversity. The variations of bryotloristic diversity recorded show a significant conccrdance with different levels of anthropic impact of the studi ed territory.

Key words: epiphytic bryophyte diversity, air quality biomonitoring, N-W Sicily.

PREMESSA

In Sicilia indagini di bioindicazione tramite briofite sono state condotte a partire dagli anni novanta e sono state rivol- te all'analisi dei caratteri ecologici delle briotlore di aree urbane, (Lo GIUDICE, 1997; PRIVITERA & PUGLISI, 1994, 200 I; DIA & al. 2003; POLIZZI & al., 2005), al biomonito- raggio della qualità dell'aria con l'individuazione dell'Indice di Biodiversità Briofitica (IBB) applicato per la prima volta in alcuni castagneti dell'Etna (PUGLISI &

PRIVlTERA, 200 I), nonché alla ricerca di elementi in traccia in alcuni territori etnei (PRIVITERA & al., 2003) e, più di recente, in un pSIC della provincia di Siracusa (PRIVITERA

& al., 2006).

r risultati certamente incoraggianti delle indagini che uti- lizzano biosensori briofitici hanno costituito la premessa del presente studio il cui obiettivo primario è stato quello di verificare ulteriormente la possibilità di applicare l'Indice di Biodiversità Briofitica in Sicilia, testando il metodo in un territorio articolato in aree a vario grado di antropizzazione e in condizioni altitudinali diverse. Ciò in considerazione anche dell'utilità di possedere un ulteriore strumento per il biomonitoraggio della qualità dell 'aria, da affiancare a quello già ampiamente in uso in Italia dell 'Indice di Biodiversità Lichenica (IBL) (ANPA, 2001), dal momento che la povertà di vegetazione epifitica che caratterizza la regione mediterranea soprattutto nei piani planiziari e colli- nari - dovuta sia alle difficili condizioni del clima mediter- raneo sia alla intensa pressione antropica che da tempi molto remoti interessa le comunità vegetali - ne rende tal- volta difficoltoso l'utilizzo.

L'AREA INDAGATA

L'area oggetto di studio, è situata nella Sicilia nord-occi- dentale e ricade nel foglio 249, quadrante II della carta d'Italia I.G.M . I :25.000 (Fig. I). Comprende la piana di Palermo e parte del bacino del fiume Oreto ed in particola- re abbraccia l'intero fondovalle dal centro abitato di Pioppo alla città di Palenno e racchiude a ovest e a sud i rilievi più prossimi della catena dei Monti di Palermo. Oltre alla città comprende aree a bassa densità edilizia per lo più residen- ziale stagionale, alcuni piccoli centri abitati ed inoltre aree extraurbane occupate prevalentemente da sistemi colturali (agrumeti, oliveti o colture orticole) o da vegetazione pascoliva e in misura minore da vegetazione forestale di impianto artificiale con Pinaceae e Cupressaceae (RAIMONDO & al., 1990).

Secondo quanto riportato da BRULLO & al. (1996) l'area rientra negli orizzonti bioclimatici termomediterraneo infe- riore con ombrotipo secco superiore e subumido inferiore e tennomediterraneo superiore subumido superiore.

Dal punto di vista litologico il territorio indagato è costi- tuito da depositi carbonatici e silico-carbonatici triassico- eocenici, da calcareniti del Pleistocene inferiore--medio e da argille brune e arenarie quarzose dell 'Oligocene- Miocene inferiore (AGNESI, 1995). Il suolo è principalmen- te costituito da litosuoli calcarei e suoli rossi mediterranei (FIEROTII, 1988).

L'area urbana di Palermo, sviluppatasi intorno ad un vasto

centro storico a pianta quadrata caratterizzato da un ampio

porto (da cui il nome Panormus = tutto porto), si è notevol-

mente estesa nel corso dei secoli, talvolta anche sregolata-

mente, occupando gran parte della Piana omonima e deter-

minando, soprattutto negli ultimi decenni, la trasformazione

(2)

Fig. 1 - Delimitazione dell'area indagata nel bacino del fiume Oreto e stazioni di campionamento.

312

(3)

delle tradizionali colture del territorio agricolo noto come Tab. I - Elenco delle stazioni di rilevamento per il calcolo

"Conca d'Oro" in aree residenziali con più o meno elevata dell 'IBB e loro localizzazione.

densità edilizia. Nonostante presenti un'area industriale poco estesa, per lo più localizzata nella zona periferica meridiona- le, la città è sottoposta a notevole inquinamento atmosferico determinato soprattutto dal denso traffico di veicoli a motore circolanti sulla rete viaria. Altra fonte di polluzione atmosfe- rica diffusa, per quanto più modesta, è costituita dagli impian- ti domestici di riscaldamento, mentre più localizzate sono le emissioni derivanti dalle attività portuali e ferroviarie.

M

ATERIALI E METODI

Le indagini hanno riguardato un 'area di ca . 250 Km

2

nel bacino del fiume Oreto e più in dettaglio un 'area di ca. 17 Km

2

della città di Palermo.

Al fine di fornire dati eventualmente comparabili ed inte- grabili con quelli riguardanti la rete di monitoraggio tramite licheni, avviata in campo nazionale dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT), è tata seguita la stessa metodica di campionamento e di rile- vamento utilizzata per il calcolo dell ' lndice di Biodiversità Lichenica (IBL) (A PA, 2001). Questa è basata su quella introdotta da

BADfN

& IMIS ( 1996) e prevede l'individua- zione di Unità di Campionamento Primarie (UCP) - maglie di forma quadrata con lato di 1 Km , centrate sui nodi del reticolato UTM - e di Unità di Campionamento Secondarie (UCS), costituite da aree circolari di 250 m di diametro, posizionate all 'interno delle UCP (4 per ciascuna UCP), delle quali rappresentano un sottocampione.

Per gli scopi della presente ricerca, a partire dall' UCP della Rete Nazionale di biomonitoraggio tramite licheni più prossima all'area di indagine, sono state individuate le altre UCP a distanza di 3 Km l'una dall'altra. In tal modo all 'in- terno dell 'area studiata sono state considerate 14 UCP rica- denti nelle stazioni di campionamento riportate in Fig. 1.

1 rilevamenti sono stati eseguiti pertanto nelle stazioni elencate in Tab. l scegliendo in ciascuna di esse almeno tre forofiti in possesso delle caratteristiche previste dal protocol- lo dell'APAT (ANPA, 2001). In particolare gli alberi sono stati selezionati in conformità a parametri relativi alla circon- ferenza dei tronchi (non inferiore ai 60 cm), alla loro inclina- zione (mai superiore ai 10°) ed integrità, nonché al pH delle cortecce. In merito a quest'ultimo aspetto, sulla base di un 'a- nalisi preliminare delle specie arboree che generalmente ospi- tano briofite e che hanno ampia diffusione nel territorio sici- liano si è stabilito di avvalersi di forofiti a scorza subacida.

Per i rilevamenti è stato utilizzato il reticolo di Foto 1 costi- tuito da quattro subunità - da disporre sul tronco all'altezza di l metro dal suolo in corrispondenza dei punti cardinali - cia- scuna formata a sua volta da cinque quadrati di l 00 cm

2.

Per la registrazione dei dati è stata predisposta una sche- da il cui modello è indicato in Fig. 2. Nelle schede sono stati riportati i valori della diversità briofitica per albero (somma delle frequenze di tutte le specie briofitiche presenti ali' in- terno del reticolo di rilevamento) e per la relativa UCP (media aritmetica dei valori registrati sui singoli forofiti).

l rilievi sul territorio del bacino del fiume Oreto sono stati eseguiti nel periodo compreso tra il 13/09/05 e il 26/05/06.

1 dati ottenuti sono stati utilizzati per la realizzazione di una mappa mediante il software ESRJ ArcGis©, applicando

Stazione Località Coordinata Coordinata

Nord Est

I

Palermo: Villa Sofia

4

124000

354000

2

Palermo: Roccazzo

4

121000

35

1000

3

Palermo: piazza Noce

4

121000

354000 4

Palermo: piazza 13 vittime-

41

21000 357000

via Cavour

5

V.ne S Martino 4218000

348000

6 C.da Loghi Vecchi

4218000

35

1000

7

Boccadifalco

42

18000

354000

8 Ca>aboli

4215000

345000

9 e.da i Bella 42

15000

348000

IO

C.da Salamone

4215000

35

1000

Il

M. Paratore 4215000

354000

12

C.da Noto

4212000

345000

13

C.da Millunzi

4212000

348000

14

Altofonte 4212000

351000

l'algoritmo Kigring, scelto in base al numero e alla densità dei punti di campionamento. 1 valori di IBB registrati sono stati riuniti nelle seguenti 5 classi :

classe 1: valore 0-3 classe 2: valori 3, 1-9 classe 3: valori 9,1-15 classe 4: valori 15,1-21 classe 5: valori 21,1-27.

Riguardo allo studio effettuato nella città di Palermo, è stata utilizzata la stessa metodica di rilevamento sui forofi- ti , mentre per il campionamento sul territorio si è fatto ricor- so ad un reticolo più piccolo con maglie aventi lato di 500

Foto 1 - Reticolo utilizzato per i rilevamenti dell 'IBB. E' visibile una delle quattro subunità.

313

(4)

RILEVATORE:

STAZIONE·

UCS·

DATA- UCP:

CARATTERISTICHE DEGLI ALBERI E FR.EQL"E:-iZE BRIOFITICHE (0 -5) ALBERO! ALBER02 ALBER03 FOROF!Tl

CIRCONFERENZA (cm) COORDINATA NORD COORDINATA EST

T AXA BRIOFITICI N E S O N E S O N E S O

B1odi\·ersità briofit1ca per punto cardinale Biodh·ersità briofitica per albero

Valon• di biodin•rsità brio Otica nella l:CP (media aritmetica) -

Fig. 2.- Modello di scheda per il rilevamento dell 'IBB nel Bacino del fiume Oreto.

m, ottenute per divisione in 4, mediante le due mediane, delle maglie del reticolo UTM.

In una mappa in scala 1: 10.000 della città (Carta Tecnica Regionale sez. 595050) è stata individuata un'area di ca. 17 Km

2,

comprendente le differenti tipologie urbanistiche: dal centro storico, caratterizzato da un'alta densità edilizia ed un tessuto viario molto denso, alle aree più periferiche con grandi arterie viarie e densità edilizia più bassa. La delimi- tazione dell'area studiata e il reticolo di campionamento sono riportati in Fig. 3.

I rilevamenti sugli alberi sono stati eseguiti all'interno di tutte le maglie e in considerazione della maggiore densità di campionamento e dell'esiguità in ambiente urbano di forofiti rispondenti alle caratteristiche richieste dal metodo, si è scelto di ritenere validi per il calcolo del valore di Biodiversità Briofitica (BB) delle maglie anche rilevamenti effettuati solo su due alberi. Nelle maglie contenenti diversi alberi idonei, sono stati scelti tre forofiti distanziati tra loro in modo da regi- strare un valore di BB più rappresentativo dell'intera area. I rilievi sono stati effettuati nel periodo 16/06/05 - 261 051 06.

I valori di IBB registrati sono stati riuniti nelle seguenti 4 classi:

Classe 1: valore 0-3 Classe 2: valori 3,1-9 Classe 3: valori 9,1-15 Classe 4: valori > 15.

Per la nomenclatura si è fatto riferimento a CORTTNI PEDROTTI (2001) e ad ALEFFI (2005), con riferimento rispet- 314

tivamente ai muschi ed alle epatiche, ed a HOOKER &

JACKSON (1893-1995), HUXLEY (1992) e CONTI & al., (2005) per le tracheofite.

DISCUSSIONE

Allo scopo di acquisire innanzitutto un quadro cognitivo dei forofiti e delle relative colonizzazioni briofitiche per concentrare gli sforzi della ricerca sulle specie arboree più idonee, delineati i territori da indagare, sono state condotte alcune esplorazioni preliminari in campo, includendo tra i forofiti diverse specie esotiche data la loro alta diffusione in Sicilia.

Ai fini della selezione dei forofiti sono stati poi misurati i pH delle cortecce e sulla base dei dati acquisiti è stato scel- to il gruppo di quelli a corteccia subacida con pH compresi tra 5,5 e 6,5, essendo risultato più ampio.

Si è deciso dunque di applicare il metodo alle specie di seguito riportate in Tab. 2.

Si è avviata, quindi, l'applicazione dell'Indice di Biodiversità Briofitica allo scopo di accertare se i diversi dati di frequenza e diversità acquisiti con questa metodica in un dato numero di stazioni fossero, nonostante la generale povertà briofitica, sufficientemente variabili.

I dati registrati nel corso dei rilevamenti hanno consenti- to di calcolare valori di IBB compresi tra O e 21 nell'area urbana di Palermo e complessivamente tra O e 27 nel baci- no del fiume Oreto.

La variazione misurata è risultata quindi consistente ed inoltre espressiva delle differenti condizioni ambientali delle stazioni ed ha consentito di elaborare due carte che vengono rappresentate negli allegati 1 e 2.

Analizzando più in particolare i risultati delle indagini con- dotte nel bacino del fiume Oreto, come si osserva nell'allega- to 1, i valori di IBB complessivamente registrati consentono di distinguere tre zone principali. La zona orientale è contrad-

Tab. 2 - Forofiti a scorza subacida prescelti

Taxa pH

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle 6,5 Brachychiton populneus (Scott & Endl.) 6,1

Casuarina equisetifolia L. 6,5

Cercis siliquastrum L. 6,2

Jacaranda ovalifolia R. Br. 6,5 Koelreuteria paniculata Laxm. 6,1 Ligustrum ovalifolium Hassk. 6,2

Melia azedarach L. 5,9

Morus alba L. 6,3

Platanus hybrida Brot. 6,5

Nolina recurvata Hemsl. 6,4

Olea europea L. 6,0

Prunus domestica 5,9

Prunus persica (L.) Batsch 6,0

Quercus ilex L. 6,3

Robinia pseudoacacia L. 5,9

Sophora japonica L. 6,2

Sorbus aucuparia L. 5,6

Tilia sp.pl. 5,6-6,0

(5)

Fig. 3 - Delimitazione dell'area indagata nella città di Palermo e reticolo di campionamento.

315

(6)

distinta da valori molto bassi o addirittura nulli (da O a 3); essa comprende l'area occupata dalla città di Palermo e si estende in direzione sud fino all'abitato di Villagrazia, lambendo anche aree parzialmente boscate dei Monti di Palermo. Queste sono caratterizzate da una notevole povertà briofitica epifitica probabilmente non solo per l'adiacenza dell'area urbana, ma anche a causa di recenti incendi che hanno vistosamente dan- neggiato la vegetazione nel suo complesso. Al contrario valo- ri di IBB più elevati sono stati registrati nella zona più ad ovest e a sud-ovest. Ciò ben si accorda con le condizioni ambienta- li, trattandosi di contesti territoriali a carattere forestale o rura- le che comprendono soltanto i centri abitati di S. Martino delle Scale e Pioppo, entrambi di dimensioni molto modeste e interessati da un flusso veicolare alquanto moderato. Tra que- ste due zone se ne colloca una terza, con valori di IBB inter- medi, che comprende essenzialmente la città di Monreale e il centro abitato di Aquino prossimo ad essa. Si tratta di un'area che certamente risente della vicinanza della città di Palermo e nella quale senza dubbio insiste un traffico autoveicolare non indifferente e costante in tutti i periodi dell'anno.

Per quanto riguarda le indagini condotte nella città di Palermo, dall' esame della carta relativa (Ali. 2) si evince innanzitutto che nella maggior parte dell'area studiata l'Indice di Biodiversità Briofitica si attesta su valori bassi , di poche unità o addirittura nulli e inferiore è, invece, l'e- stensione delle zone con valori più elevati, per lo più loca- lizzate in prossimità dei grandi giardini o comunque di ampie aree a scarso traffico.

Particolarmente significativa è la presenza di una vasta zona a ridosso del Monte Pellegrino, nella parte nord-occi-

dentale della città, nella quale si registrano valori media- mente più alti di IBB, certamente per la concomitanza di numerosi fattori dovuti alla presenza stessa del Monte, del sottostante Parco della Favorita e di molte altre aree verdi sia pubbliche che private, le quali riducono nettamente la densità edilizia in questo settore urbano. L'influenza sulla qualità dell 'aria di queste aree verdi molto estese va via via diminuendo man mano che ci si allontana verso le zone più a Sud, a tessuto urbano più denso oltre che a più intensa cir- colazione automobilistica. All'estremità opposta della città risulta evidente, similmente, il ruolo svolto dall 'Orto Botanico e dalla Villa Giulia, oltre che dai giardini del Foro Italico e della Piazza Marina, che contribuiscono a creare condizioni idonee per l'insediamento delle briofite epifite.

In generale, anche in altre zone della città si osserva che grandi aree verdi quali il Giardino Inglese, la Villa Malfitano o anche soltanto ampie zone con viali alberati poco frequentati da veicoli a motore, quali gli ospedali Civico e Policlinico, o l'area occupata dai padiglioni della Fiera del Mediterraneo, costituiscono delle "oasi" all'inter- no delle quali aumentano i valori di diversità briofitica epi- fitica. Similmente l'assenza di queste tipologie di aree in ampi settori di Palermo, quale ad esempio il centro storico o alcune zone molto prossime a grosse arterie stradali, fa sì che si abbia un netto calo nella presenza di briofite epifite e quindi dell'Indice.

Complessivamente nei territori studiati il componente epifitico rilevato è costituito da 18 briofite, delle quali 8 penetrano nell'area urbana di Palermo, come si evince in Tab. 3, dove per le specie elencate sono riportati anche dati

Tab. 3- Distribuzione delle briofite epifite rilevate e loro resistenza all'impatto antropico.

Area Taxa

urbana

Frullania dilatata (L.) Dumort.

Radula complanata (L.) Dumort.

Bryum sp.

Didymodon sinuosus (Mitt.) Delogne

Fabronia pusilla Raddi +

Grimmia pulvinata (Hedw.) Sm. var. pulvinata Homalothecium lutescens (Hedw.) H.Rob. var. lutescens Homalothecium sericeum (Hedw.) Bruch & al. var. sericeum Hypnum cupress1forme Hedw. var. cupressiforme Leptodon smithii (Hedw.) Weber & D.Mohr Orthotrichum affine Brid.

Orthotrichum diaphanum Brid. +

Scorpiurium circinatum (Brid.) M.Fleisch. & Loeske +

Syntrichia laevipila Brid. var. laevipila +

Syntrichia laevipila var. laevipiliformis (De Not.) Limpr. +

Syntrichia pagorum (Milde) Amann +

Torte/la nitida (Lindb.) Broth. +

Zygodon rupestris (Dicks.) Brid. +

mT: taxon mediamente tollerante; MT: taxon marcatamente tollerante; pT: taxon poco tollerante;

C=:J taxon presente in città esclusivamente in aree verdi.

316

Resistenza

Aree all'impatto

extraurbane antropico in Sicilia (da

CAMPISI

& al.,

in pubbl.)

+ pT

+ pT

+

+ pT

pT

+ mT

+ pT

+ pT

+ pT

+ pT

+ pT

+ MT

+ pT

+ pT

+ mT

+ mT

mT

+ pT

(7)

di resistenza all'impatto antropico desunti da CAMPISI & al.

(in pubbl.). In essa si osserva che le briofite rinvenute com- prendono 11 specie (2 epatiche e 9 muschi) poco tolleranti, 4 mediamente tolleranti e una marcatamente tollerante, l'a- crocarpo Orthotrichum diaphanum, che grazie alla sua ele- vata capacità riproduttiva (sia per l'alta frequenza di spori- ficazione sia per l'abbondante produzione di propaguli) è l'unico muschio molto diffuso in tutta l'area urbana e forma estese coperture oltre che nei giardini anche in diversi viali cittadini. Tuttavia anche questa specie mostra una chiara rarefazione o addirittura scompare nelle aree a più elevato traffico autoveicolare.

Le specie epifite poco tolleranti che penetrano nella città sono soltanto 4 e sono presenti esclusivamente nei grandi giardini situati in zone periferiche come nel caso della area verde dell'Orto Botanico e di Villa Giulia prospiciente al mare o di Villa Niscemi al confine col' Parco della Favorita sulle falde di Monte Pellegrino.

Tra le specie complessivamente rilevate nel bacino del fiume Oreto quelle ritenute in letteratura più sensibili sono le epatiche Frullania dilatata e Radula complanata (FRAHM, 1998); esse entrano a far parte delle comunità epifitiche nelle due sole stazioni dell'area forestale di Casaboli e del V.ne S.

Martino, ubicate entrambe in contesti che nell'ambito dell'a- rea studiata presentano caratteri di maggiore naturalità .

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Nonostante le difficoltà legate prevalentemente alla povertà briofitica epifitica che, come già sottolineato, carat- terizza le aree di bassa quota della nostra Isola, l'applica- zione del metodo dell'Indice di Biodiversità Briofitica ha dato risultati complessivamente soddisfacenti.

La sua applicazione in una vasta zona del bacino del fiume Oreto ha consentito di fornire una mappa della quali- tà dell 'aria dove si riconosce un caratteristico gradiente nella diversità briofloristica epifita sostanzialmente corri- spondente ai livelli di impatto antropico nel territorio.

Dall'applicazione, più di dettaglio, che ha riguardato un'ampia area della città di Palermo, è emerso che la diver- sità briofitica epifitica è bassa e poco variabile in vasti set- tori urbani raggiungendo valori piuttosto elevati solo nelle grandi aree verdi o in viali o spazi verdi minori più periferi- ci che si connettono con i sistemi naturali o rurali extraur- bani. Questi risultati ben si accordano con quelli di uno stu- dio recentemente condotto sull'intera brioflora di aree verdi di diverse dimensioni nell'area urbana di Palermo (DIA &

al. , 2006). In esso, infatti, è stato evidenziato come aree di dimensioni modeste possano ospitare brioflore più o meno ricche e con differenti caratteri di naturalità, a seconda della posizione e delle caratteristiche generali del settore urbano nel quale sono situate.

Le variazioni di frequenza hanno consentito comunque di ottenere una scala significativa di valori dell'indice ed una mappatura dell'intera area urbana studiata che permette una lettura realistica delle differenti condizioni della qualità del- l'aria nelle diverse stazioni. Per questa applicazione è stato introdotto l'uso di specie esotiche di forofiti ampiamente diffuse nelle aree urbane siciliane come Sophora japonica L. , Melia azedarach L., Koelreuteria paniculata Laxm. e Cercis siliquastrum L., previa verifica dei requisiti idonei .

Le mappe dei valori di IBB, oltre a fornire un quadro

attuale indispensabile per avviare il biomonitoraggio del- 1 'aria tramite briofite in Sicilia, potranno costituire uno stru- mento utile per il posizionamento di centraline di rileva- mento degli inquinanti atmosferici.

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Appl. 1: 77-91.

RINGRAZIAMENTI - Lavoro effettuato nell'ambito del progetto di ricerca finanziato da ARPA-Sicilia dal titolo: "Studio della qualità ambientale mediante briofite: indagini in aree naturali, seminaturali, urbane e industrializzate della Sicilia" (responsabi- le: prof.ssa M. G. Dia) e del progetto di ricerca finanziato dall'Ateneo di Palermo dal titolo:

"Indagini fitogeografiche, ecologiche e tassonomi- che sulle briofite dell'area mediterranea" (respon- sabile: prof.ssa M. G. Dia).

RIASSUNTO - Sono state condotte indagini volte a fornire dati di qualità dell'aria in aree a vario grado di antropizzazione del Palermitano. In particolare, tra- mite un 'applicazione dell'Indice di Biodiversità Briofitica sono state elaborate due mappe per un'a- rea di 250 Km

2

nel bacino del fiume Oreto e per un'area di 17 Km

2

nella città di Palermo. Le varia- zioni di diversità briofloristica registrate presentano una significativa concordanza con i differenti livel- li di impatto antropico del territorio studiato.

ALLEGATI CARTOGRAFICI

Ali. 1 - Carta dei valori dell'Indice di Biodiversità Briofitica (IBB) registrati nel bacino del fiume Oreto.

Ali. 2 - Carta dei valori dell' Indice di Biodiversità Briofitica (IBB) registrati nella città di Palermo.

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